mercoledì 25 maggio 2011

"VERGOGNA MONDIALE IN COSTARICA" ?

RUBANO LE UOVA DI TARTARUGHE MARINE, PER VENDERLE.












Il fatto è che siamo troppi, sempre di più, e sempre a spese dell'ambiente. Ma questo modo di vivere a spese di tutto ha una scadenza.

Pochi hanno capito che ogni specie animale deve essere in equilibrio con tutte le altre, senza danneggiare l'ambiente in cui vive.

Le riserve sono limitate, addirittura il mare che sembra tanto grande si sta spopolando.

Preleviamo milioni di tonnellate di pesci ogni anno e ci sembra normale. E nessun animale prima di noi aveva prodotto rifiuti che non fossero velocemente degradabili.

Ci comportiamo come se avessimo un altro mondo su cui scappare.

Saremo sempre di più, sempre più soli, sempre più al caldo, sino alla fine. Una specie di virus per questo pianeta.

E la chiamano civiltà, progresso....

AGGIORNAMENTO 1 giugno 2011

Viene fatto osservare, in modo abbastanza rude, da un blogger che si firma “Davide Sp”: “Non ho voglia di perdere tempo leggendo i commenti ma spero vivamente che ve ne siano come il mio: il messaggio lanciato da questo post è erroneo e fuorviante. E' una bufala. Ricevetti una mail simile mesi fa, eravamo ancora nel 2010. Informatevi prima di allarmare la gente, Internet non va usato a sproposito.”.

Più oltre continua: “a smentita... http://www.save-a-turtle.org/?p=486”.

Il link rimanda ad un blog in lingua inglese, denominato “Save-A-Turtle”, su cui una blogger (Jeanette), verosimilmente la titolare del blog, in data 16 novembre 2010 scrive sull’argomento, post che il nostro Davide Sp pone a fondamento della dura reprimenda a carico di chi ha segnalato (Luigi A. Morsello) e dei titolari di questo blog.

Non conoscendo la lingua inglese, si è reso necessario accedere all’aiuto di una brava traduttrice.

Questo è il risultato: “Sono sicura che molti di voi hanno ricevuto il messaggio di posta elettronica che mostra le immagini di uova di tartaruga raccolte in Costa Rica e criticando il governo del Costa Rica. Come al solito, la verità non è sempre solo bianca o nera come sembra. I popoli indigeni in molti luoghi hanno raccolto delle uova di tartaruga per anni e anni, è un modo economico di procacciarsi da vivere per loro, oltre che un elemento della loro cultura. Queste foto rappresentano il raccolto legale ammesso dall’Ostional Wildlife Refuge in Costa Rica. Anche se la gente del posto raccoglie circa 3 milioni di uova l'anno, circa 27 milioni sono lasciati al loro posto a covare. Gli abitanti del posto sono autorizzati a raccoglierle solo durante le prime 36 ore di un arrivo di uova per nidificazione, e la maggior parte di questi nidi sarebbe stato distrutto comunque da successivi scavi di nidi operati da altre femmine sulla stessa spiaggia. (Poiché tutte le specie di tartarughe nidificano in grandi gruppi in un periodo di pochi giorni, questa distruzione da parte di altre femmine nidificanti è considerata la più grande minaccia per le popolazioni di tartarughe, superando altre forme di mortalità del 70. - 80% di tutti i nidi distrutti da successive femmine nidificanti.). Questa distruzione di nidi fa parte del normale ciclo di vita di queste tartarughe, e predatori come i coyote si sono evoluti e si appostano in grande numero per un giorno o due prima dell’arrivo delle tartarughe che depositeranno uova, in modo da poter subito predare le uova esposte. Studi iniziali hanno mostrato che il raccolto legale può in realtà aumentare il successo globale da cova di ben il 20% per diversi motivi:

1) Gli abitanti del posto stanno proteggendo i nidi rimanenti dal bracconaggio (per garantire i raccolti futuri), e mantenere le spiagge pulite dalla spazzatura;

2) Se le uova scavate e rotte sono state lasciate sulla spiaggia a marcire, possono provocare infezioni batteriche che si diffondono sulle uova lasciate ad incubare e questo può distruggere intere nidificazioni.

3) Poiché è una raccolta regolamentata, il governo del Costa Rica fissa il costo delle uova di tartaruga a livello nazionale (paragonabile al costo delle uova di gallina). Questo scoraggia il bracconaggio su altre spiagge, perché il guadagno economico non vale il rischio della pena in caso di cattura per bracconaggio.

La Costa Rica riconosce la sua incredibile biodiversità come un vantaggio economico, ed effettivamente ha fatto un ottimo lavoro nel proteggere le tartarughe marine e altre piante e specie animali. Il Parco Nazionale Tortuguero, uno dei loro più importanti siti di nidificazione è stato protetto e gli abitanti si guadagnano da vivere con l'eco-turismo e tutelando le aree di nidificazione dai bracconieri. Nel complesso, la Costa Rica ha protetto un sorprendente 27,27% del paese, come i parchi nazionali, le riserve forestali, i rifugi di animali selvatici, e le riserve indiane. Questa è una percentuale di terre protette maggiore di qualsiasi altro paese del mondo.

Il governo della Costa Rica ha puntato su una soluzione che funziona e migliora effettivamente il tasso complessivo di successo da cova per queste tartarughe, e occorrono solo pochi minuti di ricerca per scoprire la verità.”.

Nell’ultima frase è contenuto un rimprovero esplicito a quanti si sono 'bevuti' la 'bufala', che non mi sento di accettare.

Ma si tratta proprio di una bufala? La nostra Jeannette, magnanima, riconosce ciò che sarebbe sfuggito anche al maresciallo Jacques de La Palice: “Come al solito, la verità non è sempre solo bianca o nera come sembra”.

Appare ovvio che il sottoscritto, prima di diffondere la notizie con relative immagini, ha fatto un controllo tramite un sito (IL DISINFORMATICO) specializzato nel riconoscere le notizie infondate, in volgare chiamate “bufale”, questo: http://attivissimo.blogspot.com/, con esito negativo.

Quanto precede per chiarire al nostro brusco amico (al quale segnalo che ho diretto carceri italiane per 40anni, quindi non sono abituato a farmi maltrattare da alcuno, né voglio iniziare – a farmi maltrattare – alla mia attuale età di 74 anni), che non ha a che fare con un gonzo. Anzi, più volte ho segnalato ad amiche blogger, continuando ad usare il vulgaris, “bufale” nelle quali rischiavano di restare impigliate.

Nel merito la notizia (lo sfruttamento delle uova di tartarughe marine) è vera, anche le immagini sono autentiche. Ciò che è falso e fuorviante è l’abito con il quale la notizia è stata commentata. Con ciò volendo dare un credito a Jeannette, che non supporta in alcun modo quanto ha scritto, con richiami a trattazioni o a riviste specializzate.

Il post resta. Questo aggiornamento può bastare, perché – come scrive Obbie- la ‘notizia’ è stato lo spunto per stimolare riflessioni ai lettori, che spiacerebbe disperdere.

Concludo con l’invito a fare periodicamente un bagno di umiltà.

Secondo aggiornamento alla data dell’1.6.2011

Dove sono andate tutte le tartarughe?
Commento del Capitano Paul Watson - Sea Sheperd

http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/-vp632609.html

Dove sono finite tutte le tartarughe? Potremmo cominciare col chiederlo al governo della Costa Rica. La Costa Rica ha questa immeritata reputazione di essere un paese ecologicamente responsabile e sensibile ai problemi ambientali. Ottime pubbliche relazioni, ma si tratta di una menzogna ben costruita.

E’ dal 1989 che mi occupo di protezione ambientale in Costa Rica, da quando Sea Shepherd Conservation Society ha, per la prima volta, scacciato i cacciatori di frodo dalle acque di Cocos Island National Park.

Da allora ho trattato spesso con politici e ufficiali della Costa Rica, ho provveduto a inviare a Cocos dei ranger muniti di equipaggiamento e attrezzature, ho messo fine ad alcune operazioni di pesca illegale di squali e coinvolto la Guardia Costiera costaricana in un confronto diretto in alto mare.

Resta comunque il fatto che, nonostante la Costa Rica continui a sostenere il contrario, il paese rimane il più tristemente noto in tutto il Centro e Sud America per il bracconaggio delle pinne di squalo. L’uso di pesticidi sulle piantagioni di banana e di caffè uccide migliaia di uccelli ogni anno. E, come queste immagini mostrano in maniera molto drammatica, i costaricani saccheggiano le uova delle tartarughe marine, contribuendo così alla diminuzione del numero di queste splendide e preziose creature.

Coloro che difendono lo sfruttamento delle uova sostengono che abbiamo a che fare

con persone povere che stanno solo cercando di nutrire le proprie famiglie. Tuttavia, le tartarughe marine sono le povere madri di una specie che sta disperatamente cercando di sopravvivere. Tra dieci anni, quando le tartarughe marine non ci saranno più, i ‘poveri’ non avranno più la possibilità di depredare ciò di cui hanno causato l’estinzione, e il mondo si sarà ulteriormente impoverito a causa della perdita delle tartarughe.

La povertà non può diventare la scusa, né la giustificazione per l’estinzione di una specie. Ciò che fa questa gente è sbagliato. Sono sicuro che il governo della Costa Rica non se ne resterebbe impassibile a guardare queste persone mentre entrano in una banca e si prendono quello che vogliono. Rubare in una banca e derubare le tartarughe marine delle loro uova sono entrambi atti criminali, quindi perché la povertà ne giustifica uno ma non l’altro?

Sebbene la legge costaricana non lo ritenga tale, rubare le uova di tartaruga costituisce un crimine contro la natura e contro l’umanità, con conseguenze di portata ben peggiore rispetto al sottrarre della cartamoneta da una banca.

Non possiamo costantemente puntare il dito contro il riscaldamento globale come sola causa della diminuzione della biodiversità negli oceani del pianeta. Noi esseri umani stiamo uccidendo i nostri oceani in molti modi diversi e la pesca sregolata è la causa primaria della diminuzione della biodiversità.

Le uova che queste persone raccolgono non verranno usate come alimento. Quelle uova verranno esportate in Cina per arricchire la “cultura cinese del cibo”. “Cultura del cibo” è il nuovo termine coniato per giustificare il consumo delle specie in via di estinzione, e sottintende che ogni tentativo di critica abbia radici razziste. Di conseguenza, qualsiasi genere di accusa relativa al consumo di carne di tonno, delfino, o balena in Giappone, e di pinne di squalo o di uova di tartaruga marina in Cina, ora viene convenientemente accantonata come razzista e permeata di una mancanza di tolleranza nei confronti della “cultura del cibo” del paese.

La nostra scelta può essere quella di ‘inchinarci’ a questa manipolazione, chiudere la bocca e non fare niente, oppure di rigettarla in quanto ridicola e irrilevante e concentrarci sulla più grave questione della diminuzione della biodiversità. Termini quali ‘sostenibile’, ‘verde’, e ‘amico dell’ambiente’ sono solo dei paraventi per giustificare la continua distruzione della vita degli oceani. E’ molto semplice: non ci sono abbastanza pesci, tartarughe, delfini, balene, o foche per nutrire una popolazione di esseri umani in continua espansione.

Quello che queste persone stanno compiendo sulle spiagge della Costa Rica è un atto criminale. Ognuno di loro è un soldato impegnato nella guerra contro la natura e, fondamentalmente, contro gli interessi nostri e dei nostri figli.

Il Comitato per il Turismo della Costa Rica (CRTB) ha replicato a queste immagini sostenendo che “queste fotografie rappresentano un modello di sviluppo sostenibile” e che la raccolta delle uova di tartaruga marina ha l’approvazione del governo costaricano.

Secondo il CRTB, molte delle uova verrebbero comunque distrutte dalle tartarughe stesse mentre esse fanno ritorno in mare, e quindi queste persone stanno semplicemente raccogliendo delle uova che verrebbero altrimenti distrutte dalle madri delle tartarughe. Il CRTB sostiene che questo rappresenta un utilizzo ‘razionale’ delle uova di tartaruga marina.

Guardate come girano le carte in tavola!

E noi non dobbiamo preoccuparci, perché la Costa Rica ci ha assicurato che le uova di tartaruga vengono imballate con un marchio ufficiale di approvazione da parte del governo.

Quindi, non abbiamo davanti niente di nuovo, se non per il fatto che adesso i bracconieri sono approvati dal governo, e i cinesi ricevono le loro uova di tartaruga con una targhetta verde che indica che quelle sono uova di tartaruga sostenibili e ‘amiche dell’ambiente’ perché il governo costaricano dice così.
Nel frattempo, le popolazioni di tartarughe marine continuano a calare.

Questa è la protezione ambientale in stile costaricano. Dopo tutto, il governo della Costa Rica è il più attivo nella tutela ambientale in tutto il Centro e Sud America … è il Comitato del Turismo della Costa Rica che ce lo assicura!

Le uova deposte dalle femmine di tartaruga sulle spiagge della Costa Rica dovrebbero essere lasciate dove si trovano, e non c’è ragione per cui alcuna persona sia giustificata a rubare quelle uova a scopi commerciali. I cinesi non hanno bisogno di mangiare uova di tartaruga marina, e i costaricani non dovrebbero venderle.

In altre parole, lasciate in pace le povere tartarughe e lasciate fuori dalla discussione le vostre ridicole definizioni di ‘sostenibile’ e ‘uso razionale’. Non c’è niente di sostenibile nel rubare le uova, indipendentemente da quanto queste prostitute delle pubbliche relazioni ci considerino stupidi.

Cosa potete fare
Contattate l’Ambasciata degli Stati Uniti in Costa Rica e l’Ambasciata del Costa Rica negli Stati Uniti e fate loro sapere che vi opponete alla vendita immorale delle uova di tartaruga marina in via di estinzione che il Costa Rica intrattiene con la Cina.

Ambasciata
del Costa Rica negli Stati Uniti.:
2114 S Street, N.W.

Washington, DC 20008
Phone: 202-234-2945, 202-234-2946, 202-234-8653

Fax: 202-265-4795
E-mail:
embassy@costarica-embassy.org


Head Ambassador, Muni Figueres

ambassador@costarica-embassy.org
Minister Counselor for Environmental and Cultural Affairs, Anna María Oduber
aoduber@costarica-embassy.org

Ambasciata degli Stati Uniti a San Jose, Costa Rica:
Write to U.S. Ambassador, Anne Slaughter Andrew and Counselor for Press and Cultural Affairs, Mark Tauber

Street Address: Calle 120 Avenida 0, Pavas, San José, Costa Rica
Local Mailing Address, phone and fax:
920-1200 San José
Phone: 506-2519-2000

Fax: 506-2519-2305
E-mail: Regional Environmental Officer, Tim Lattimer,
lattimertp@state.gov

Indirizzo postale dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Costa Rica, telefono e fax dagli Stati Uniti.:
Scrivete a: U.S. Ambassador, Anne Slaughter Andrew and Counselor for Press and Cultural Affairs, Mark Tauber

US Embassy San Jose, APO AA 34020

Phone: 011-506-2519-2000
Fax: 011-506-2519-2305
E-mail: Regional Environmental Officer, Tim Lattimer,
lattimertp@state.gov

Traduzione dall’inglese di Elena Ockey

56 commenti:

  1. Diceva l'agente Smith in Matrix:
    "Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura. "

    Come già visto in questo blog Wired (rivista scientifica) riportava in un articolo del 2010 che l'uomo è in parte un virus (BORNAVIRUS).

    ADESSO PRECISO ANCORA.
    CON DOMANDE.

    1) chi è peggiore, questi miseri costaricani che recuperano uova preziose per sfamarsi (nella nota di Maslow e di Epicuro, direi che è un bisogno primario) o i LORO STRONZI COMPRATORI?

    2)secondo voi costoro sanno di compiere un danno strutturale?

    3) e noi che cosa pensiamo di fare con tutti i bisogni non primari diventati primari che assottigliano le risorse del pianeta e che ci fanno sentire COMUNQUE LO STESSO INFELICI ANCHE SE LI REALIZZZIAMO TUTTI (nuovi cellulari, nuove macchine, la moda che cambia tanto, voli aerei eccessivi, lussi insensati, droghe...e altro)????

    DELLA SERIE o più bisogno io di un uovo di tartaruga o loro (Costarica) di sfamarsi???

    E inoltre VISTO CHE ANCHE LUIGIONE SCRIVE A CHIARE LETTERE CHE IL PIANETA NON E' INFINITO QUAND'E' CHE RIUSCIREMO A PARLARE DEL VERO PROBLEMA???

    QUALE E' IL VERO PROBLEMA???

    INTENSITA' DEMOGRAFICA...ECCESSO DI NASCITE UMANE, SEI MILIARDI SONO GIA' TANTI... MA CREDO CHE L'IPOCRISIA RELIGIOSA IMPEDISCA DI PARLARNE, vero signor Ratzinger???

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  2. Te possino, Daniela! Commento tutto condivisibile, ho visto il film, le tue domande contengono anche le risposte, per cui non mi sforzo più di tanto.
    Una precisazione. Siamo vicini a 7 miliardi di stronzi sul pianeta.
    Ciò che ci fotte è l'intelligenza. Fossimo stupidi o intelligenti quanto basta, il pianeta non avrebbe subito le enormi, mostruose modificazioni che sono sotto gli occhi di tutti, dei quali pochi capiscono che ciò che vedono non sono le sette meraviglie ma le sette mostruosità.
    Mi sento meglio!

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  3. Queste immagini sono veramente tristi.
    Condivido pienamente il post ed anche le considerazioni di Daniela, a parte il discorso sull'eccesso di nascite (d'accordo comunque che non bisogna incoraggiarle!).
    O meglio, preciso, certo sarebbe meglio se fossimo meno (d'altra parte meglio non mettere questo genere di idee in testa a certa gente), ma il problema non è tanto quello, quanto il modo in cui vengono gestite le risorse (tra l'altro, si è visto, finora, che quando le popolazioni raggiungono un certo livello poi calano le nascite). Dicevo che non si può continuare a fare come, purtroppo, si è fatto quando si sono invasi nuovo continenti, ora il pianeta è finito e bisogna cambiare modalità di approccio, ci sono tanti che propongono soluzioni, tanti esperti che danno l'allarme, ma coloro che prendono le decisioni hanno altre priorità. Purtroppo ora ci sono anche decisioni che vengono quasi prese in automatico, senza che nessuno possa realmente fermare il processo, è un sistema infernale, un terno che va alla massima velocità verso il baratro, sempre più persone lo vedono, ma i macchinisti sono nella carrozza ristorante a gozzovigliare e la locomotiva è chiusa. O sfondiamo quella porta o finiamo tutti nel precipizio!

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  4. A Luigione: Ok, ti sono simpatica!

    Mi piace da morire i SETTE MILIARDI DI STRONZI...da dove non mi sottraggo.

    BELLI FALCONE E BORSELLINO.

    Io piansi tanto nel 1992...e adesso so perchè.

    MA LE LORO IDEE STANNO CAMMINANDO ANCORA SU ALTRE GAMBE.

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  5. L'idea me l'ha data un'amica che ha un blog presente sulla blog roll mia: Non può ppiovere per sempre e una pagina fb con la foto dei due, ma diversa da quella che ho usato io. Allora mi sono detto: cambio!
    Detto fatto e non la cambio più.

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  6. Obbie, c'è poco dsa arzigoolare, il pianeta non regge quassi sette miliardi di persone. E sai benissimo che almeno due-tre miliardi vivono in condizioni di estrema indigenza e povertà. Se avessero il nostro stato di agiatezza questo costrinngerebbe, costringerà a ridimensionare drasticamente l'idea che la parte ricca dei paesi ha dell'agiatezza.
    Aggiungo che da agosto dell'anno scorso stiamo utilizzando le risorse rinnovabili di quest'anno e forse quest'anno anticiperemo a luglio le risorse necessarie per il 2012. E allora, come la mettiamo?

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  7. A Daniela: anch'io credo di esserti simpatico!

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  8. Purtroppo ormai sviluppo è sinonimo di sfruttamento fino all'esaurimento delle risorse.
    Io parlo d'altro.
    Il problema non è solo il numero di persone, ma il modello di sviluppo. Il numero di persone è un'aggravante, sono d'accordo, ma non è quello il problema. Ovvio che sarebbe meglio che il numero non fosse elevato, ma la terra è sull'orlo del collasso per il modo in cui l'uomo lo utilizza.
    Basterebbe forse un miliardo o due di persone che vivesse come i cittadini degli Stati Uniti per portare al collasso il pianeta, ne basterebbero due o tre che vivessero come gli europei per fare lo stesso.
    Però c'è chi prova a vivere ad impatto zero.
    Mi rendo conto che sembra utopico (ma confido nell'istinto di sopravvivenze umano), ma lo è meno di pensare di ridurre l'incremento della popolazione.
    Ovviamente non potrà continuare ad aumentare all'infinito, altrimenti per quanto possiamo utilizzare strategie intelligenti (ed è già difficile che si arrivi a farlo) non c'è soluzione; ognuno occupa spazio, il terreno dove viene coltivato ciò che mangia ciascuno di noi occupa spazio (moltiplicato dall'allevamento).
    Però, al di la del numero è importante il coefficinete per cui moltiplichiamo questo numero. Se si riuscisse veramente ad utilizzare solo energia rinnovabile, si riducesse (o eliminasse) il consumo di carne, se non fossimo spinti a consumare sempre di più, ma ad utilizzare in maniera intelligente, potremmo essere molti di più, senza le disparità attualmente presenti nel mondo ed invertendo i processi attuali di distruzione del pianeta (quello del riscaldamento globale con le conseguenze dell'innalzamento dei mari e diminuzione dello spazio e la distruzione di ecosistemi, quello della degradazione dei suoli dovuto alle attuali tecniche agricole, quello dell'inquinamento, quello dei disboscamenti ecc.).
    http://it.wikipedia.org/wiki/Decrescita

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  9. Il modello di sviluppo. In più circostanze ho scritto, nei blog, che nessuno è in grado di elaborare un modello di sviluppo compatibile con la sovrappopolazione del pianeta. Non esiste economista, matematico, da soli o in trust di cervelli capaci di formulare un modello di sviluppo compatibile con la crescita esponenziale della popolazione mondiale. Non esiste governo, potenza o superpotenza che da sola o assieme agli altri governi degli altri Stati e nazioni capace di imporlo.
    Non c'è nulla che che possa convincere le persone a fare meno figli, sopratutto nelle aree economicamente depresse che hanno il maggior indice di incremento nonostante la mortalità infantile, la fame e le malattie che colpiscono anche gli adulti.
    Non credo nella possibilità di inversione di tendenza né ad un utilizzo appena appena razionale delle risorse.
    Perché io parteggio per le tartarughe e non per quei disgraziati morti di fame che ne accelerano l'estinzione rubando le uova destinate alla perpetuazione della specie. Perché le tartarughe non hanno alcuna difesa contro il predatore uomo, mentre i colombiani hanno la colpa, a mio avviso grave, di permettere un governo della loro nazione che non si preoccupa del loro benessere.
    Esiste in natura una specie di mammifero, mi pare un roditore, il quale quando il numero di esemplari supera la possibilità del territorio in cui vivono di nutrirli, smettono per un po' di riprodursi, almeno fino a quando l'equilibrio non è stato ripristinato.
    Sono pessimista, molto pessimista, ferocemente pessimista che l'uomo non distruggerà il pianeta, l'unica cosa che mi consola che io non ne vedrò la fine. E' irrimediabile, non c'è niente da fare, almeno per me, se non cercare di dimenticare questa terribile consapevolezza.

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  10. Dimenticavo. Le utopie sono belle perché consolatorie, ma alla mia età non manca il coraggio di affrontare la realtà.

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  11. Luigi, sei troppo VEEMENTE e PASSIONALE perchè io possa credere che tu non voglia COMUNQUE mirare all'Utopia.
    Anche io credo poco nella intelligenza umana, credo che siamo sette miliardi di stronzi e parteggio per le tartarughe come parteggio sempre per il debole oppresso.
    Siamo un VIRUS e quindi ci estingueremo.
    Stiamo abusando delle risorse del Pianeta (dal 2008 consumiamo più di quello che produciamo...una triste realtà a cui nessuno ineteressa...se non quando sarà irreversibile).

    GAIA (per dirla alla Lovelock) è UNA UNICA INTELLIGENZA di cui noi SIAMO UNA PARTE e le nostre interconnessioni con il Pianeta (siano essere solide, acquee o gassose, dotate o meno di coscienza) ne modificano l'evoluzione.

    Stiamo alzando la temperatura perchè usiamo male l'energia, usiamo una energia fossile che produce una massa enorme di ENTROPIA che non siamo in grado di utilizzare.

    Io e te e anche i tuoi niposti non vedremo la fine, ma cominciamo a vederne i segni e purtroppo i nostri discendenti ne vedranno la discesa verso gli inferi con divisioni socioeconomiche sempr epiù marcate anche nei paesi cosidetti "ricchi".

    A OBBIE dico che INVECE sono TOTALMENTE CONVINTA ANCHE DAL PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO CHE SOLO IL DECREMENTO DEMOGRAFICO RIDURRA' LA PRESSIONE SULLE RISORSE DEL PIANETA.

    E per farlo serve riequilibrio energetico perchè è per colpa dell'energia che i paeso del Terzo / Quarto mondo sono indebitati fino alle ossa delle progenie del 15.000 dopo Cristo.

    E il riequilibrio è ASSOLUTAMENTE l'utilizzo di energie rinnovabili e dell'idrogeno.

    Il CAMBIO ENERGETICO favorirà il CAMBIO SOCIALE perchè si passerà da un sistema fossile assolutamente concentrato in poche mani a un sistema diffuso e scambiabile come stiamo facendo noi con le informazioni e le comunciazioni.
    Una RETE ENERGETICA MONDIALE senza necessità di infrastrutturare oltre a ciò che già abbiamo perchè potrà essere fatta in loco, senza necessità di aumentare la pressione delle città megalopoli perchè si potrà vivere in modo meno legato agli aspetti appunto di riformìnimento energetico e di informazioni.

    Dall'AUTONOMIA (mobilità singola e proprietà unica) alla CONDIVISIONE (pluriproprietà di molti servizi e utlities e cominicazione immediata tramite la rete).

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  12. Daniela, 23 anni di differenza fra noi sono troppi perché io possa pensare che quando avrai la mia età potrò dirti: TE L'AVEVO DETTO!
    Per il resto, vi siete addentratati e avviluppati in discorso in cui entrano in campo le diverse professionalità, per cui io mi devo modestamente fare da parte.
    Ti faccio ridere. Quando ho letto Lovelock il mio pensiero è andato a Ray, attore romano di 60anni, poi mi sono detto che no, non poteva essere e ho scoperto essere un chimico inglese, scienziato indipendente, scrittore, ambientalista nato nel 1919, ancora vivo (92 anni!). Il significato di ENTROPIA, parola a me non sconosciuta ma che non ricordavo, l'ho cercato in Wikipedia (benedetta Wikipedia): misura del caos in un sistema fisico o più in generale nell'universo.
    GAIA (sempre Lovelock), nome del 'pianeta vivente', prevede un'era glaciale che al solo pensiero mi fa rabbrividire, la relativa ipotesi però sembra l'unica in grado di produrre il decremento della popolazione, come una specie di selezione naturale.
    Il ricorso alle energie rinnovabili mi pare di avere sentito dire da più parti che può corrispondere solo in parte alle necessità energetiche di cui si ha bisogno per cui si utilizza ancora il carbon fossile, si ricorre ancora all'energia atomica (la frenata per quanto accaduto in Giappone durerà una generazione, due, per il nostro premier nessuna visto per lui il non avere l'Italia centrali atomiche è una SFORTUNA cui porre rimedio mettendo in campo enormi risorse di denaro), quindi l'unico modo è il decremento.
    Cosa altra è la decrescita di cui parla Obbie: "La decrescita è basata su principi ecologici, biologici, sociali e culturali, che prefigurano un nuovo paradigma di civiltà, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati alla crescita economica.": UTOPIA.
    Sapete, mi viene in mente l'immagine di un cane che si morde la coda!

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  13. Hai tremendamente ragione, Luigi, con il tuo pessimismo, purtroppo. Ed hai ragione sul fatto che a volte (o sempre?) ci si aggrappi alle utopie per consolarsi.
    Però se ci rassegna (alla mia età o peggio ancora prima) è proprio la fine. Se si vede uno spiraglio in fondo al tunnel e si lotta per raggiungerlo e poi si corregge la direzione e si scopre che non era proprio lì, ma almeno siamo andati avanti ed alla fine siamo usciti da qualche parte allora l'utopia è stata utile.

    Anch'io sono dalla parte delle tartarughe, ma me la prendo con coloro che le comprano e che possono scegliere non con i colombiani. Il discorso sul fatto che abbiano permesso un governo che non si preoccupa del loro benessere mi pare troppo simile a quello che si potrebbe dire di noi. Di primo acchito anch'io la vedo così (anche per quanto riguarda noi), ma quando poi ti ci trovi non è facile cambiare le cose 8come noi ancora non le abbiamo cambiate. Con ciò comunque non dico che non abbiano colpe, ma solo che sono maggiori quelle di chi acquista.

    Riguardo al modello matematico ecc. Hai ragione non esiste, non esiste neanche per sistemi molto più semplici di tutto il nostro pianeta. Infatti non va governato con un sistema matematico, ma con 6,7 (7 o 8 e poi spero che basti!) miliardi di teste pensanti!
    Pensanti, non stronzi!

    Se non cambiamo il modo in cui viviamo, se non cambiamo il modello di civiltà non c'è speranza, se lo cambiamo potremmo andare verso un'epoca molto migliore di questa, sta a noi la scelta (come essere umano), sta a chi comincia a vederlo farlo capire agli altri.
    Il punto è proprio che le scelte stanno invece (come individui) a chi o non l'ha capito o comunque è accecato da altro. Se pensiamo che possano prendere le decisioni giuste i politici (in parte è così) ce ne vorrebbero di più coraggiosi e lungimiranti della maggior parte di coloro che ci sono oggi, se ci rendiamo conto che in verità le prendono principalmente le multinazionali allora effettivamente non c'è speranza.

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  14. La mia utopia è una federazione mondiale che si occupi solo delle decisioni che riguardano tutti (tipo queste), in grado di perseguire il vantaggio di tutti, globale, non quello di una qualche porzione a discapito di altre. Ma le decisioni che riguardano le comunità locali vengano prese localmente. Un'abbozzo di questo può essere il GLocal Forum.

    È un'utopia, certo, ovviamente, dato che ancora non c'è, ma utopia non vuol dire che sia irrealizzabile, qualunque cosa umane ha iniziato ad esserci ad un certo punto, prima non c'era.

    L'ostacolo maggiore sono le multinazionali, i grandi interessi economici ed ancor più finanziari, ma credo che stanno tirando troppo la corda e che siamo sull'orlo di un cambiamento anche in questo, non può durare così. spero solo che non sia cruento, o che non lo sia troppo.

    Daniela è ovvio che un decremento della popolazione ridurrà la pressione sulle risorse del paese. Però ribadisco che non è SOLO quella la soluzione e neanche la più praticabile. È molto più determinante il modello di sviluppo e tu lo sai bene, meglio di me, mi pare che stiamo facendo una polemica inutile.

    Luigi, la leggenda che le rinnovabili non siano sufficienti è stata messa su da chi ha interesse a che si creda questo.
    Solo per quantificare la questione, si prenda in considerazione il progetto DESERTEC. O progetti analoghi studiati negli Stati Uniti.
    Hanno prezzi notevoli, ma ragionevoli considerato quello che si spende attualmente per l'energia, senza parlare poi di quello che si spende per armamenti. E stiamo parlando di UN tipo di energia rinnovabile, uno solo, forse neanche quello che avrà sviluppi maggiori.
    Secondo uno studio americano con un'area in un loro deserto di 200Km per 200 Km potrebbero soddisfare i loro bisogni energetici!
    Il costo? 5 o 6 mila miliardi di dollari. I primi 5 anni di guerra in Iraq sono costati 500 miliardi di dollari, dunque un decimo del costo di quel progetto. Non stiamo parlando dunque di cose irrealizzabili, serve solo la volontà di farle.

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  15. Si sono persi i link che avevo messo:
    al Glocal Forum e ad un'articolo sul progetto DESERTEC.

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  16. Vedi Obbie, se ci hai fatto caso io cambiato nel mio profilo l'immagine, sostituendo alla mia quella di Falcone e Borsellino. Pensa quanto per nulla mi disturbi il concetto di UTOPIA. Qui mia assale una melanconia che è ormai il minimo comun denominatore della mia vita. Avrei voluto essere come loro, in un certo qual modo anch'io ho perseguito nel mio lavoro una mia personale utopia, pagandone le conseguenze. Non si fa fatica a capire chela mia ammirazione per quei due uomini testardi, tenaci, competenti, consapevoli senza mai tirarsi indietro è imperitura, così come il mio disprezzo per questo stato, per questa (mancata) nazione, per questi governanti è pressoché assoluto.
    Vengo alle tue riflessioni per dire, magari fosse! Poi penso che Obama non è riuscito a varare una riforma sanitaria per quei 30 milioni di cittadini americani che sono privi di assistenza sanitaria perché sprovviste dei soldi per assicurarsi e mi viene lo sconforto.
    La cifre che tu dai (500 miliardi di dollari per i soli primi 5 anni di guerra in Afganistan) non possono che confermarmi nel mio più totale scetticismo.

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  17. Luigi, l'ho notata la tua nuova immagine. Un'immagine famosa, sta diventando per noi un'icona come lo è stata la famosa immagine di Che Guevara per altre. C'è la famosa frase di Brecht: "Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi". Noi ne abbiamo bisogno, invece, purtroppo, e non sono sufficienti. Dovremmo esserlo un po' di più tutti, senza bisogno che qualcuno si sacrifichi.
    Ho capito anche quello che intendi riguardo al tuo lavoro, ho finito di recente di leggere il tuo libro, ma poi te ne scrivo più dettagliatamente.

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  18. Non mi pare che stiamo facendo POLEMICA.

    ANZI è UNA BELLISSIMA discussione A CUI MI PIACEREBBE CHE ALTRI SI AGGIUNGESSERO.

    NELLA VALUTAZIONI AMBIENTALI la popolazione e i cambiamenti climatici SONO IL DETERMINANTE dello sviluppo e dei cambiamenti evolutivi.

    Se ci sono solo otto mele anche consumandole al meglio e riutilizzando i semi e le bucce e tutto quello che può essere riutilizzabile, se al posto di otto persone ne arrivano 16 o 32 la situazione cambia.

    Attenzione che è un esempio, le mele sono LA BIOSFERA per cui non cerchiamo di andare a fare inutili filosofie sulle mele.

    QUINDI LA DECRESCITA E' NECESSARIA.

    Sia demografica e sia di utilizzo delle risorse, perchè così come siamo ovvero quasi sette miliardi di stronzi non stimao mangiando tutti la stessa parte di mela, c'è chi ne sta facendo un abuso INAUDITO ANTIRELIGIOSO ANTISPIRITUALE ANTIBIOSFERA.

    E CONCORDO AL 100% CON OBBIE SULLE RINNOVABILI: SONO ASSOLUTAMENTE IN GRADO DI SOSTITUIRE IL FOSSILE.

    BASTI SAPERE CHE CON 40 MINUTI DI SOLE ABBIAMO TUTTA L'ENERGIA NECESSARIA PER UN ANNO DI VITA DLE PIANETA TERRA.

    Luigi non credere a chi parla di limiti delle rinnovabili, mente sapendo di mentire e poi Berlusconi fa parte di quegli zozzi capitalisti che mangiano tutte le mele per cui di sicuro (ricorda Epicuro) non sente la necessità di dire la verità sulle rinnovabili.

    Leggete ancora il mio commento precedente:

    1)serve riequilibrio energetico perchè è per colpa dell'energia che i paeso del Terzo / Quarto mondo sono indebitati fino alle ossa delle progenie del 15.000 dopo Cristo.

    2)l riequilibrio è ASSOLUTAMENTE l'utilizzo di energie rinnovabili e dell'idrogeno.

    3)Il CAMBIO ENERGETICO favorirà il CAMBIO SOCIALE perchè si passerà da un sistema fossile assolutamente concentrato in poche mani a un sistema diffuso e scambiabile come stiamo facendo noi con le informazioni e le comunicazioni.

    4)Una RETE ENERGETICA MONDIALE senza necessità di infrastrutturare oltre a ciò che già abbiamo perchè potrà essere fatta in loco, senza necessità di aumentare la pressione delle città megalopoli perchè si potrà vivere in modo meno legato agli aspetti appunto di riformìnimento energetico e di informazioni.

    5)Dall'AUTONOMIA (mobilità singola e proprietà unica) alla CONDIVISIONE (pluriproprietà di molti servizi e utlities e cominicazione immediata tramite la rete).

    QUINDI IN UN FUTURO DI CONDIVISIONE DOVRANNO PENSARE a una federazione mondiale che si occupi solo delle decisioni che riguardano tutti (tipo queste), in grado di perseguire il vantaggio di tutti, globale, non quello di una qualche porzione a discapito di altre.

    E ci dovrà essere il Local Forum.

    A ME SEMBRA CHE STIAMO APRLANDO TUTTI DELLA STESSA COSA.

    E LUIGIONE...E CHI TI DICE CHE TRA 23 ANNI TU NON POSSA ANCORA REDARGUIRMI??
    ;)

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  19. Daniela ovvero “STURM UND DRANG”, tempesta e passione. Rispondo prima a te ma per farlo adeguatamente devo prima copiare il tuo commento, ‘riordinarlo’ e stamparlo, come ho già fatto.
    No, non stiamo facendo polemica, non siamo avversari, stiamo dialogando anche in modo serrato, in modo più o meno freddo (io più, anche le invettive ormai per me sono a freddo, nel senso di rabbia fredda).
    Popolazione e cambiamenti climatici. Appare ovvio che 6.898.000.000 (stime a gennaio 2001) di persone sono una cifra mostruosa, che incide pesantemente sui cambiamenti evolutivi, sui quali incide – come sempre – il clima.
    Non credo che i cambiamenti climatici dipendano dall’uomo se non in un misura a mio giudizio insignificante.
    La Biosfera. Posto che la Biosfera è definita in biologia come l'insieme delle zone della Terra in cui le condizioni ambientali permettono lo sviluppo della vita è [da non confondere con l'ecosfera, che si definisce in ecologia come l'insieme delle zone della Terra in cui le condizioni ambientali permettono la formazione e lo sviluppo di bio-aggregazioni sistemiche dette ecosistemi (sto studiando!)], anche qui è sommamente opportuno preservarla. Come? Con la DECRESCITA, dici tu.
    La DECRESCITA. È Un sistema economico ecologista, umanista ed anticonsumista ideato da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia. La decrescita è basata su principi ecologici, biologici, sociali e culturali, che prefigurano un nuovo paradigma di civiltà, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati alla crescita economica. Punto e a capo, perché dei 6.898.000.000 persone viventi sul pianeta una altissima percentuale (scusa Olbie, poi rispondo anche a te) è fatta da STRONZI! Ve l’immaginate quanto sia facile inculcare in questa massa imponente di persone “principi ecologici, biologici, sociali e culturali”?
    Non solo. Laddove si vota sono quelli che votano.
    Sulle energie rinnovabili, in grado di soppiantare il ‘fossile’ ho sentito tanti dibattiti televisivi, in nessuno dei quali vi è stato qualcuno in grado di affermare categoricamente che si, bastano e avanzano per sostituire il ‘fossile’.
    Punti da 1) a 5). Mi colpisce oggi l’espressione ‘federazione mondiale’. Ecco, questa è una espressione utopistica.
    Fra 23 anni mi sentirai redarguirti nella tua memoria! ;-)

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  20. Obbie, gli eroi sono quelli che non si sentono tali, anzi disdegnano tale classificazione. Giovanni Falcone l'ho incontrato una sola volta, quand'era al Ministero della Giustizia.
    Non lo dimentico più.

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  21. Ti invidio Luigi. Hai incontrato Falcone.

    Io ho potuto SOLO incontrare le sue idee.

    Meravigliose.

    E affanculo la purezza (ascoltando savinao ho avuto notizia di critiche sull'operato di Falcone, magari di perosne oneste, ma di sguardo opaco oppure tavazzista per dirla alla Obbie), non sempre si riesce a DECIDERE o a DIRIGERE senza morti sul campo.

    Ma chi COMANDA DEVE CONOSCERE LE PRIORITA' SENNO' CHE COMANDANTE E'?

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  22. Non ho voglia di perdere tempo leggendo i commenti ma spero vivamente che ve ne siano come il mio:
    il messaggio lanciato da questo post è erroneo e fuorviante.
    E' una bufala. Ricevetti una mail simile mesi fa, eravamo ancora nel 2010.
    Informatevi prima di allarmare la gente, Internet non va usato a sproposito.

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  23. Grazie della segnalazione, spero che abbia ragione tu. Ma da dove ricavi la tua certezza?
    Se non è vero che accadono queste cose, ne sono molto felice.
    Comunque indagherò.

    Però è un peccato che tu non abbia letto i commenti, se lo avessi fatto ti saresti accorto che è stato solo uno spunto per riflettere in maniera molto più ampia sui disastri ambientali, attuali e futuri, sulla sostenibilità del modello di sviluppo attuale, sui rischi legati all'esplosione demografica.

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  24. a smentita... http://www.save-a-turtle.org/?p=486

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  25. Bellissimo!
    Grazie Davide per la bella notizia!
    Certo anche questa andrebbe verificata per bene, potrebbero essere solo le giustificazioni date dal governo del Costa Rica, ma a pelle mi pare verosimile e credibile, inoltre considerando che quell'articolo si trova sul sito di un'associazione no profit che si occupa proprio della preservazione delle tartarughe marine e del loro habitat, direi che possiamo benissimo crederci.
    Comunque approfondirò.

    Spero che continuerai a frequentarci ed arricchirci con i tuoi apporti.

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  26. Ovviamente modificheremo il post tenendo conto di questa smentita e spiegando come stanno le cose.

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  27. Ovviamente aspetteremo i controlli che sto facendo io, visto che il post l'ho inserito io.
    Se si tratta di una bufala il post va cancellato e lo farò io.
    Quanto a te Davide Sp, se non hai voglia di leggere i commenti, astieniti dal leggere i post che inserisco io e cerca di essere meno arrogante.
    Davide, ovviamente anch'io sarò felice se è una bufala, ci mancherebbe.

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  28. Ho fatto un aggiornamento nel testo del post.

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  29. Ottimo aggiornamento e risposta. A suffragio anche questo esempio... Altro che bufala.

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  30. Grazie Roby, anche per il link che in buona sostanza equilibra la situazione dando una versione conforme dei fatti a quanto io ho postato.

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  31. "El extraño caso del falso robo de huevos de tortugas marinas en Costa Rica"


    http://www.clarin.com/internet/extrano-tortugas-marinas-Costa-Rica_0_461354117.html

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  32. Dopo il link che ha postato Roby e quello del blogger spagnolo (che ringrazio, purtroppo non conosco nessuna lingua straniera), ho fatto un secondo aggiornamento, in base ad indicazioni che mi sono pervenute via mail, facilmente riscontrabili a questo link: http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/-vp632609.html

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  33. Ho fatto la traduzione con Google Chrome al link di Karle e mi sembra di capire che sia a suffragio della tesi di Davide Sp; ho capito male o è il traduttore che fa un pasticcio?
    Leggerò l'ultimo aggiornamento domani, ora è troppo tardi, spero di capire bene.

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  34. Può essere, a me è stato detto dalla mia traduttrice l'opposto, ma anche fosse non importa, vuol dire che a tesi è dibattuta.

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  35. Ho letto il link che ci ha mandato Davide Sp (questo già ieri quando lo ringraziavo per averci edotto, pur disapprovando il tono in cui lo faceva).
    Ho cercato ancora in giro e l'idea che me ne sono fatta e che il problema della rapina di uova di tartaruga da parte dell'uomo esiste non è una bufala. Esiste in molte parti del mondo, soprattutto in sudamenrica ed in alcune zone asiatiche. In alcune parti si sono viste diminuzioni delle popolazioni molto preoccupanti. In Costa Rica, nel 1995, invece, hanno data vita ad un progetto molto intelligente con il quale hanno coinvolto i locali portandoli a contribuire alla preservazione delle tartarughe. In pratica viene consentito loro (su alcune spiagge, particolarmente affollate di tartarughe che depongono le uova) la raccolta durante le prime 36 ore, dopo di che non è più permesso. In questa maniera non si crea alcun danno in quanto la deposizione delle uova è concentrata nel giro di un periodo breve e le prime uova verrebbero distrutte dalle successive deposizioni di altre tartarughe. Tra l'altro le uova rotte favoriscono l'insorgenza di infezioni batteriche che possono portare alla distruzione di un notevole numero di uova. Dunque le minori uova infettate sono compensate da quelle raccolte. Ma in questa maniera si ottengono anche vantaggi secondari quali il fatto che queste popolazioni collaborano contro il bracconaggio ed il fatto che l'immissione iniziale di grandi quantità di uova tine basso il prezzo scoraggiando il bracconaggio in altre spiagge dove non c'è questo programma e dove non ci sono deposizioni così massicce.

    In giro ho trovato sia chi avallava questa tesi (sostenuta dal governo del Costa Rica), sia chi denunciava la vergogna di questa raccolta.
    Però mi pare che i siti che sono specializzati sulla biologia marina o proprio sulle tartarughe marine (come quello segnalato da Davide), riferiscano di questo progetto, mentre quelli che solitamente si occupano di altro denunciano la vergogna.
    In sostanza mi pare che non sia prorio una bufala, perché il problema c'è, ma che il Costa Rica sia quello che ha affrontato meglio la questione.

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  36. Si, hai ragione Roby, ripete le tesi che il nostro amabile commentatore ha accreditato tramite un sito analogo. Resta da stabilire quale versione è veritiera, quella che accredita un progetto del governo del Costarica o l'altra che sostiene una speculazione cinica. Chi dice il vero? Allora bisogna porsi la domanda classica: cui prodest? A chi giova? Chi denuncia la speculazione che interesse ha a farlo? Cosa gliene viene in tasca? Chi accredita la tesi della bufala lo fa veramente per amor di verità? L'interesse economico pende tutto a a favore di chi parla di mistificazione e di strumentalizzazione, gli interessi economici forti stanno lì, non da un'altra parte.

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  37. Obbie, tu parli di siti specializzati, dopo aver affermato che il problema esiste e non è una bufala. Poi ti contraddici affermando l'esatto opposto. Mi sarebbe piaciuto che tu avessi indicato questi siti specializzati e che confortassi noi con la certificazione che gli articoli relativi indicavano gli studi fatti nella materia e le riviste scientifiche (tipo Nature) in cui il tutto riceveva il crisma della esattezza scientifica.
    Io ho l'impressione che a un fine psicologo quale tu sei non sia sfuggita una particolare atmosfera di suggestione nell'apprendere che la nefandezza praticata tale non era nella realtà, quasi a produrre un effetto catartico verso l'angoscia che tu hai provato.
    Allora io ti dico, in base alla mia esperienza professionale (appena accennata nel libro che ho scritto e che tu hai letto - aspetto sempre di conoscere un parere articolato) che gli esseri umani, anche fuori della coartazione della necessità di sopravvivenza, sono capaci delle peggiori nefandezze, rispetto alle quali questo episodio è come un bruscolino che ti entra nell'occhio.
    Io non tornerò più su questo argomento, che mi pare discusso e discettato in abbondanza. Ciao.

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  38. Ottima analisi psicologica Luigi!
    Inizialmente ho accettato quella tesi con entusiasmo proprio perché era liberatorio, era bello crederci.
    Mantengo sempre il dubbio, ma propendo per il crederci, anche dopo più attenta analisi.

    Tra i siti specializzati ci sono questo sito: http://www.aseanbiodiversity.info/ che si occupa di biodiversità e pur avanzando qualche dubbio e riconoscendo difficoltà sembra approvare quel piano.

    Quello che ci ha segnalato Davide Sp, che tratta proprio della protezione delle tartarughe.

    Davide stesso si occupa di biologia marina:
    http://www.linkedin.com/in/davidesperanza sa di certo di cosa parla, è vero che lavora per l'AGIP, però parrebbe che la sua occupazione sia volta verso l'ecologia.

    Poi ho trovato questo articolo scientifico: http://www.aseanbiodiversity.info/Abstract/51009900.pdf

    Chi denuncia suppongo che sia in buona fede, come lo eravamo noi. Non essendo addentro alla materia si è portati a credere facilmente che quelle foto rappresentino una distruzione incotrollata delle nidiate.

    Riguardo al fatto che dobbiamo mantenere il dubbio concordo con te. Ma quello è uno stile di vita ;-)

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  39. Riguardo alle contraddizioni, ho una certa tolleranza, ma nel mio commento dico che in generale il problema esiste (nel mondo), ma probabilmente in Costa Rica no, o comunque lo hanno affrontato meglio che altrove.

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  40. Tu hai scritto un post, intitolato "CUI PRODEST". Io ho fatto questa domanda ma non ho avuto risposta. Mi ci hai tirato per i capelli, bada. Infine, sapevo delle aspirazioni del nostro (arrogante) biologo marino, tu sai che io non conosco la lingua inglese. Il gioco non è corretto. Per terminare, non ti è venuto il dubbio che vi sia tanta disinformazione? Tu sai, o dovresti sapere, che la disinformazione viene praticata solo quando vi sono rilevanti interessi economici o riverberantisi sull'economia. Adesso, basta per davvero. Ognuno si tiene le proprie opinioni, vero?

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  41. Il Davide Sp è GIOVANE e quindi la sua ARROGANZA è da considerare parte dell'età. Speriamo che crescendo migliori.

    Peccato, come suggerisce Obbie, che non abbia letto i commenti, avrebbe imparato qualcosa.

    Il BLOGDROME invece ha fatto tesoro dei suoi "arroganti commenti" in ogni caso, e l'ottimo dottor Morsello è andato ad approfondire e ampliare e comprendere.

    Perchè questo blog serve proprio a meglio capire e comprendere, come dice la spiegazione sotto il titolo BLOGDROME.

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  42. Luigi, per chiudere definitivamente la questione (a parte novità eclatanti), che ne dici di aggiungere al titolo un punto interrogativo?

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  43. Daniela, navigando nei blog non è il primo giovane arrogante, spocchioso e presuntuoso col quale ho avuto a che fare. Idem per le donne, queste anche meno giovani.
    Fatalmente, per le ragioni note, ho interrotto ogni contatto. Qualcuno c'è rimasto anche male, non se l'aspettava, ma tant'è...
    Obbie, metto il punto interrogativo che suggerisci.

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  44. Ho letto con interesse il post e relativi commenti.
    Mi è bastato guardare le immagini per rendermi conto che si tratta di mercato, e che il rischio estinzione delle tartarughe sia concreto. Fra predatori e uomini, dubito che questi splendidi animaletti sopravviveranno allo sterminio. Ridicola la spiegazione dell'uomo come garante nel naturale equilibrio ecobiologico, là dove c'è lui c'è lo sterminio assicurato. Raccogliere uova di tartarughe per fabisogno , o qualsiesi altro prodotto naturale, necessita di un secchiello non certo di un sacco portato a spalla, e in queste immagini di sacchi ne vedo tanti, scontato che c'è di mezzo il dio denaro.
    L'uomo è un essere maledetto che finirà con il distruggere se stesso. La sua arroganza è tanta e tale che non credo arriverà in tempo a prendere atto della sua idiozia e a porvi rimedio, e poi si riproduce con una tale rapidità che fra qualche decennio andrà a caccia dei suoi simili per sopravvivere.
    Bel blog, complimenti
    Buona Notte

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  45. Complimenti Francy a te e al tuo spirito di osservazione. io non ci sarei mai arrivato!
    Le tue deduzioni sono inoppugnabili.

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  46. Mi complimento anche io con Francy: una sintesi esemplare, che condivido.

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  47. Un saluto e un benvenuta a Francy nel nostro blog!! se ci vieni a visitare ancora diventerà ANCORA PIU' BELLO!!

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  48. Vi segnalo un discreto approfondimento apparso su un sito di biologia marina: http://www.biologiamarina.eu/Arribadas.html
    e complimenti per l'interessantissimo blog.
    Simone Manieri

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  49. Grazie Simone.
    Veramente un ottimo articolo. Direi il più equilibrato tra quelli che ho letto sull'argomento.

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  50. ma qualcuno di voi che parla è mai stato in costa rica? ha per caso idea di quanti volontari vedano, anche dall'estero a lavorare nei parchi nazionali del costarica, anche in uelli marini. io non ho fatto volontariato lì, sono solo andata in vacanza ed un veterinario di lì mi ha spiegato che effettivamente le uova vengo spostate permettere una maggiore possibilità di schiusa, dato che ogni covata normalmente avrebbe un margine di successo molto basso (intorno all' 1%) il vostro intento è buono ma credo che documentarsi meglio sarebbe utile onde evitare di diffondere notizie non rispondenti al vero. cmq incollo un link di un'altra persona che dice la medesima cosadi cui ero a conoscenza io

    http://www.mauriziocampisi.com/vergogna-mondiale-in-costa-rica-storia-di-una-bufala/

    Saluti Martina Monte da Recco (GE)

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  51. Grazie Simone per lo spunto.

    RispondiElimina
  52. Martina ci siamo informati per quello che si può.
    Dai un'occhiata anche tu all'ottimo articolo segnalato da Simone:
    http://www.biologiamarina.eu/Arribadas.html

    Risponde anche a quello che dici tu.

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  53. Vorrei che si mandassero delle guardie ha controllare, concordo che l'uomo è una specie di Virus.

    Abbiamo veramente chiesto troppo al mare.


    Dobbiamo fare qualcosa...

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  54. E' vero che l'uomo è un virus, dobbiamo fare qualcosa.

    Abbiamo veramente chiesto troppo al mare.....

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Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.