venerdì 13 giugno 2014

I QUATTRO CAVALIERI DELL'APOCALISSE (e le tigri selvatiche che stanno disperatamente cercando di cavalcare...)


Si chiede scusa alle tigri selvatiche, usate solo come metafora. Anche le tigri, quei bellissimi e splendidi animali di cui noi invidiamo bellezza e potenza, sono vittime delle quattro orrende eredità esclusivamente umane che seguono. Il post è di Max Iacono.


Il mondo sembra avviarsi in una turbolenza sempre più ingestibile.

Ecco una rapida panoramica delle possibili spiegazioni.

L'umanità sta cercando di cavalcare contemporaneamente quattro grandi rognosissime eredità (le tigri selvatiche) che sono sia a medio e sia a lungo termine; queste tigri selvatiche indomabili diventano ogni giorno sempre più aggressive e incontrollabili, procurandosi tra loro feed back positivi. La governance nazionale e internazionale non è evidentemente in grado di gestirle e modificarle.

La prima eredità, la più grande - è il driver fondamentale per tutti gli altri - è l'impressionante aumento della popolazione umana (siamo così narcisi e egocentrici da non pensare alle conseguenze di questa scelta?) L’umanità è aumentata di sette volte dal 1800, passando da circa un miliardo agli attuali 7 miliardi e 239 milioni di oggi. Tenendo come punto di riferimento il 1972, anno di uscita di “Limiti allo sviluppo”, la popolazione terrestre è raddoppiata in soli quaranta anni. “Limiti allo sviluppo” è stato un libro piccolo di dimensione ma enorme come impatto sulla civiltà occidentale che l’ha volutamente ignorato, sebbene il libro stesso non fosse particolarmente concentrato sulla tematica della demografia.

La seconda eredità, aggressiva come una tigre selvatica, infida perché cresciuta di pericolosità con lentezza e innocenza apparente nel corso degli ultimi 250 anni, anche se in notevole aumento soprattutto negli ultimi 50, è la somma cumulativa e sinergica di tutti i vari costi ambientali, sociali e economici derivanti dall'utilizzo dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) e la relativa crescita economica e demografica. Questa eredità è la causa dei cambiamenti climatici significativi che stanno avvenendo e che si stanno intensificando. Report scientifici nonché studi specifici delle multinazionali del petrolio hanno stabilito che il cosiddetto "picco del petrolio" è avvenuto intorno al 2005, e si parla anche di picco di altre risorse, soprattutto minerarie. Molte di queste risorse non rinnovabili sono seriamente esaurite e loro costi di estrazione sono in rapido aumento, mentre i rendimenti in continua decrescita. A ciò si aggiunga il gravissimo degrado ambientale che si sta verificando e è in continuo aumento.

La terza terribile eredità che sta provocando il caos in molte parti del mondo è il costo di tutti gli imperialismi passati e presenti, dei colonialismi e dei neo colonialismi e delle loro “geopolitiche” tra loro correlate e interferenti. Scoppiano durissimi conflitti, da tempo immemorabile nella vasta area del Medio Oriente, dilatandosi sulla gran parte della massa terrestre eurasiatico, ma anche in Africa e altrove (Ucraina).

La quarta tigre è l’”ordine” economico e finanziario neoliberista globalizzato e in ulteriore processo di globalizzazione sul modello capitalista che inficia tutto il sistema mondo. La crescita economica è considerata come una "necessità", un obbligo, che però non potranno proseguire, di aumentare la media pro capite del PIL mondiale (come aumenta la popolazione) e il cui risultato sono una enorme quantità di debiti finanziari  maturati da tutti i paesi "sviluppati". L'edificio economico e finanziario è in bilico in molti luoghi e in modi diversi sia a livello nazionale che regionale (per esempio l’Unione Europea) e, conseguentemente, mondiale.

Cosa sta succedendo?

La prima eredità, la popolazione umana di 7.39 miliardi, riceve ben scarsa attenzione e molto poco è stato fatto per cercare di portare sotto controllo effettivo o per ridurre la crescita demografica. È ancora un ENORME TABÙ discutere seriamente di come potrebbe essere indirizzata.

La seconda eredità, i cambiamenti climatici e l’impoverimento delle risorse con relativo degrado ambientale, sta ricevendo attenzione, ma molto poco è stato fatto per affrontarlo seriamente, nonostante un gran numero di idee e proposte, alla fine non c'è accordo su come procedere praticamente, in modo costante e collettivo.

La terza eredità, gli imperialismi passati e presenti e i colonialismi e neo colonialismi, domina la cronaca quotidiana, soprattutto con le conseguenze dei suoi costi. Ma gli approcci e metodi in corso di attuazione per affrontare i tanti problemi geopolitici e conflitti sono gli stessi che hanno causato i problemi della terza eredità, come per esempio la “diplomazia” ingannevole, gli interventi militari, la manipolazione mediatica della informazioni, le stringate strategie autoreferenziali e così via.

La quarta eredità, le scelte neoliberiste in campo economico e finanziario, è il punto focale dei titoli dei giornali che sono pieni di notizie sui problemi economici e finanziari della corrente neoliberista e dell’ordine capitalistico mondiale, ma anche qui le soluzioni proposte e applicate sono solo cerotti e soprattutto contengono il virus che ha causato i problemi connesse con quella scelta.

Queste quattro “tigri feroci” sono tutte insieme o sparse in più luoghi specifici a un certo punto nel tempo? E cosa potrebbe accadere?

Basta ascoltare la cronaca quotidiana, perché ne stiamo già ottenendo un assaggio.

E a meno che i nostri approcci fondamentali non cambino e anche piuttosto rapidamente, quello che stiamo vedendo adesso è nulla in confronto a quello che vedremo nei prossimi anni.

giovedì 5 giugno 2014

COSA SIGNIFICA EUROSCETTICI?




L'europarlamento si sta formando, con regole che obbligano i partiti dei diversi Stati europei a "mettersi assieme", ovvero ogni gruppo politico deve essere composto da almeno 25 deputati provenienti da minimo 7 Paesi membri diversi.
Nel Parlamento Europeo non si deve dare fiducia a alcun governo e entrare in un gruppo fornisce molti vantaggi in termini di operatività legislativa. Finire invece nel gruppo dei non iscritti equivarrebbe alla sterilità politica e a una sostanziale inutilità.
Dalle urne (Italia e Germania escluse che invece contribuiscono a dare un sostegno, rispettivamente, ai socialisti e ai popolari) è uscito un voto popolare che nutre forti dubbi su come questa Europa si sta comportando con il popolo europeo. Molti chiamano questi partiti EUROSCETTICI. Un mio caro amico, Max Iacono, esperto di geopolitica e di programmazione a livello globale, mi ha dato una risposta che ho pensato di riportare su questo blog.



Prima di tutto bisognerebbe capire molto meglio che cosa VUOL DIRE (con maggiore precisione, si intende)  essere   "Euroscettici"?   

"Scettici" di che cosa,  o di chi?
E perché usare quel termine in particolare?
Perché non dire invece:  ESSERE PER QUALCHE COSA, piuttosto che NON ESSERE per qualcos'altro,  essere "scettici", fra l'altro vuol dire avere dei dubbi (che è bene avere su TUTTO). 

E allora cosa potrebbe voler dire?
Ecco un elenco di opzioni.


- Essere stanchi dell'architettura fondamentale istituzionale dell'Unione Europea e di come questa funziona e non funziona?

- Essere stanchi dell'austerità degli ultimi anni? e del fatto che i paesi della "periferia" sono stati fottuti da quelli NON PERIFERICI?   

- Essere stanchi della Commissione, del Parlamento Europeo e del Consiglio?

- Essere stanchi della mancanza di una visione globale e complessiva e di una strategia a medio e lungo termine coerente e con degli obiettivi chiari a breve, medio e lungo termine?

- Essere stanchi degli atteggiamenti dei vari inutili funzionari dirigenti direttori e politici che infestano le diverse varie istituzioni Europee?  (e che vanno in giro in Mercedes a Bruxelles) 

- Essere stanchi della mancanza di trasparenza e della mancanza di una spiegazione adeguata di cosa stiano facendo e perché?

- Essere stanchi della mancanza di sovranità popolare sulle Istituzioni e di non poter avere su di esse un minimo controllo?

- Essere stanchi di una Europa DELL'UN PERCENTO, molto simile agli Stati Uniti dell'un percento?

- Essere stanchi di una Europa NEOLIBERISTA invece che SOCIAL DEMOCRATICA come minimo?  o magari ancora meglio  una Europa SOCIALISTA?

- Se non di essere stanchissimi di tutto quello appena elencato e magari qualcos'altro?

E se alcuni sono STANCHI per una o più ragioni, mentre invece altri sono STANCHI per ragioni diverse, riusciranno mai a mettersi d'accordo per presentare un'opposizione UNITA?
E non solo per far si che i 3500 profughi che arrivano a Lampedusa (quasi tutti i santi giorni...) rimangano tutti lì,  mentre le GRANDI NAZIONI EUROPEE  se NE LAVANO LE MANI?

Una opposizione o uno "scetticismo" per fare COSA?

Sia ai diversi livelli Nazionali e sia a livello Regionale Europeo ci sono fondamentalmente tre cose che si possono FARE (solo essere "scettici" non è mai servito a nulla): 

1) Cercare di GESTIRE un po' meglio la (schifosa) REALTÀ ATTUALE (di Istituzioni, Regolamenti, Leggi e Politiche economiche e sociali  e di come funzionano concretamente nel loro insieme), così facendo migliorare, ancorché leggermente, la Governance attuale (nazionale e regionale) ma, in realtà, senza cambiare niente...

2) Cercare di RIFORMARE la realtà attuale (di Istituzioni, Regolamenti, Leggi, e Politiche)...

3)  Cercare di RIVOLUZIONARE la realtà attuale sopra.

E quindi dimenticando COMPLETAMENTE la terza opzione, il meglio che si può sperare di fare è GESTIRE un po' meglio la realtà attuale,  (cosi come definita sopra)  per almeno EVITARE IL DISASTRO....o di RIFORMARLA.

Come riformarla? 

L'unica direzione possibile all'interno del sistema capitalista neoliberista attuale e' di cercare di farlo  in CHIAVE SOCIAL DEMOCRATICA (il SOCIALISMO  è un'altra cosa) e in Europa GLI ESEMPI (comunque pochissimi) sono la Norvegia, la Svezia, la Danimarca e l'Islanda.

Quindi LE VARIE NAZIONI EUROPEE dovrebbero cercare di diventare un po' PIÙ SOCIAL DEMOCRATICHE e con INDICI DI GOVERNANCE migliori (trasparenza, responsabilità, Stato di diritto e assenza di corruzione, gestione del settore pubblico efficiente e efficace, partecipazione popolare ragionevole e solidarietà, indipendenza della magistratura e una stampa realmente libera) e l'Unione Europea, nel suo insieme, dovrebbe cercare di fare le stesse cose.

Quindi TUTTI GLI EUROSCETTICI che si sono stancati dovrebbero PRIMA fissarsi degli obiettivi un po' più chiari e coerenti, e POI cercare di lavorare seriamente insieme (se riescono a unirsi su una piattaforma comune, fatto tuttavia molto improbabile) per realizzarli.

Invece sembra che saltino da un tema o da un problema all'altro, come dei polli ai quali qualcuno ha appena tagliato la testa,  senza una minima visione e coerenza.

Max Iacono