venerdì 13 giugno 2014

I QUATTRO CAVALIERI DELL'APOCALISSE (e le tigri selvatiche che stanno disperatamente cercando di cavalcare...)


Si chiede scusa alle tigri selvatiche, usate solo come metafora. Anche le tigri, quei bellissimi e splendidi animali di cui noi invidiamo bellezza e potenza, sono vittime delle quattro orrende eredità esclusivamente umane che seguono. Il post è di Max Iacono.


Il mondo sembra avviarsi in una turbolenza sempre più ingestibile.

Ecco una rapida panoramica delle possibili spiegazioni.

L'umanità sta cercando di cavalcare contemporaneamente quattro grandi rognosissime eredità (le tigri selvatiche) che sono sia a medio e sia a lungo termine; queste tigri selvatiche indomabili diventano ogni giorno sempre più aggressive e incontrollabili, procurandosi tra loro feed back positivi. La governance nazionale e internazionale non è evidentemente in grado di gestirle e modificarle.

La prima eredità, la più grande - è il driver fondamentale per tutti gli altri - è l'impressionante aumento della popolazione umana (siamo così narcisi e egocentrici da non pensare alle conseguenze di questa scelta?) L’umanità è aumentata di sette volte dal 1800, passando da circa un miliardo agli attuali 7 miliardi e 239 milioni di oggi. Tenendo come punto di riferimento il 1972, anno di uscita di “Limiti allo sviluppo”, la popolazione terrestre è raddoppiata in soli quaranta anni. “Limiti allo sviluppo” è stato un libro piccolo di dimensione ma enorme come impatto sulla civiltà occidentale che l’ha volutamente ignorato, sebbene il libro stesso non fosse particolarmente concentrato sulla tematica della demografia.

La seconda eredità, aggressiva come una tigre selvatica, infida perché cresciuta di pericolosità con lentezza e innocenza apparente nel corso degli ultimi 250 anni, anche se in notevole aumento soprattutto negli ultimi 50, è la somma cumulativa e sinergica di tutti i vari costi ambientali, sociali e economici derivanti dall'utilizzo dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) e la relativa crescita economica e demografica. Questa eredità è la causa dei cambiamenti climatici significativi che stanno avvenendo e che si stanno intensificando. Report scientifici nonché studi specifici delle multinazionali del petrolio hanno stabilito che il cosiddetto "picco del petrolio" è avvenuto intorno al 2005, e si parla anche di picco di altre risorse, soprattutto minerarie. Molte di queste risorse non rinnovabili sono seriamente esaurite e loro costi di estrazione sono in rapido aumento, mentre i rendimenti in continua decrescita. A ciò si aggiunga il gravissimo degrado ambientale che si sta verificando e è in continuo aumento.

La terza terribile eredità che sta provocando il caos in molte parti del mondo è il costo di tutti gli imperialismi passati e presenti, dei colonialismi e dei neo colonialismi e delle loro “geopolitiche” tra loro correlate e interferenti. Scoppiano durissimi conflitti, da tempo immemorabile nella vasta area del Medio Oriente, dilatandosi sulla gran parte della massa terrestre eurasiatico, ma anche in Africa e altrove (Ucraina).

La quarta tigre è l’”ordine” economico e finanziario neoliberista globalizzato e in ulteriore processo di globalizzazione sul modello capitalista che inficia tutto il sistema mondo. La crescita economica è considerata come una "necessità", un obbligo, che però non potranno proseguire, di aumentare la media pro capite del PIL mondiale (come aumenta la popolazione) e il cui risultato sono una enorme quantità di debiti finanziari  maturati da tutti i paesi "sviluppati". L'edificio economico e finanziario è in bilico in molti luoghi e in modi diversi sia a livello nazionale che regionale (per esempio l’Unione Europea) e, conseguentemente, mondiale.

Cosa sta succedendo?

La prima eredità, la popolazione umana di 7.39 miliardi, riceve ben scarsa attenzione e molto poco è stato fatto per cercare di portare sotto controllo effettivo o per ridurre la crescita demografica. È ancora un ENORME TABÙ discutere seriamente di come potrebbe essere indirizzata.

La seconda eredità, i cambiamenti climatici e l’impoverimento delle risorse con relativo degrado ambientale, sta ricevendo attenzione, ma molto poco è stato fatto per affrontarlo seriamente, nonostante un gran numero di idee e proposte, alla fine non c'è accordo su come procedere praticamente, in modo costante e collettivo.

La terza eredità, gli imperialismi passati e presenti e i colonialismi e neo colonialismi, domina la cronaca quotidiana, soprattutto con le conseguenze dei suoi costi. Ma gli approcci e metodi in corso di attuazione per affrontare i tanti problemi geopolitici e conflitti sono gli stessi che hanno causato i problemi della terza eredità, come per esempio la “diplomazia” ingannevole, gli interventi militari, la manipolazione mediatica della informazioni, le stringate strategie autoreferenziali e così via.

La quarta eredità, le scelte neoliberiste in campo economico e finanziario, è il punto focale dei titoli dei giornali che sono pieni di notizie sui problemi economici e finanziari della corrente neoliberista e dell’ordine capitalistico mondiale, ma anche qui le soluzioni proposte e applicate sono solo cerotti e soprattutto contengono il virus che ha causato i problemi connesse con quella scelta.

Queste quattro “tigri feroci” sono tutte insieme o sparse in più luoghi specifici a un certo punto nel tempo? E cosa potrebbe accadere?

Basta ascoltare la cronaca quotidiana, perché ne stiamo già ottenendo un assaggio.

E a meno che i nostri approcci fondamentali non cambino e anche piuttosto rapidamente, quello che stiamo vedendo adesso è nulla in confronto a quello che vedremo nei prossimi anni.

giovedì 5 giugno 2014

COSA SIGNIFICA EUROSCETTICI?




L'europarlamento si sta formando, con regole che obbligano i partiti dei diversi Stati europei a "mettersi assieme", ovvero ogni gruppo politico deve essere composto da almeno 25 deputati provenienti da minimo 7 Paesi membri diversi.
Nel Parlamento Europeo non si deve dare fiducia a alcun governo e entrare in un gruppo fornisce molti vantaggi in termini di operatività legislativa. Finire invece nel gruppo dei non iscritti equivarrebbe alla sterilità politica e a una sostanziale inutilità.
Dalle urne (Italia e Germania escluse che invece contribuiscono a dare un sostegno, rispettivamente, ai socialisti e ai popolari) è uscito un voto popolare che nutre forti dubbi su come questa Europa si sta comportando con il popolo europeo. Molti chiamano questi partiti EUROSCETTICI. Un mio caro amico, Max Iacono, esperto di geopolitica e di programmazione a livello globale, mi ha dato una risposta che ho pensato di riportare su questo blog.



Prima di tutto bisognerebbe capire molto meglio che cosa VUOL DIRE (con maggiore precisione, si intende)  essere   "Euroscettici"?   

"Scettici" di che cosa,  o di chi?
E perché usare quel termine in particolare?
Perché non dire invece:  ESSERE PER QUALCHE COSA, piuttosto che NON ESSERE per qualcos'altro,  essere "scettici", fra l'altro vuol dire avere dei dubbi (che è bene avere su TUTTO). 

E allora cosa potrebbe voler dire?
Ecco un elenco di opzioni.


- Essere stanchi dell'architettura fondamentale istituzionale dell'Unione Europea e di come questa funziona e non funziona?

- Essere stanchi dell'austerità degli ultimi anni? e del fatto che i paesi della "periferia" sono stati fottuti da quelli NON PERIFERICI?   

- Essere stanchi della Commissione, del Parlamento Europeo e del Consiglio?

- Essere stanchi della mancanza di una visione globale e complessiva e di una strategia a medio e lungo termine coerente e con degli obiettivi chiari a breve, medio e lungo termine?

- Essere stanchi degli atteggiamenti dei vari inutili funzionari dirigenti direttori e politici che infestano le diverse varie istituzioni Europee?  (e che vanno in giro in Mercedes a Bruxelles) 

- Essere stanchi della mancanza di trasparenza e della mancanza di una spiegazione adeguata di cosa stiano facendo e perché?

- Essere stanchi della mancanza di sovranità popolare sulle Istituzioni e di non poter avere su di esse un minimo controllo?

- Essere stanchi di una Europa DELL'UN PERCENTO, molto simile agli Stati Uniti dell'un percento?

- Essere stanchi di una Europa NEOLIBERISTA invece che SOCIAL DEMOCRATICA come minimo?  o magari ancora meglio  una Europa SOCIALISTA?

- Se non di essere stanchissimi di tutto quello appena elencato e magari qualcos'altro?

E se alcuni sono STANCHI per una o più ragioni, mentre invece altri sono STANCHI per ragioni diverse, riusciranno mai a mettersi d'accordo per presentare un'opposizione UNITA?
E non solo per far si che i 3500 profughi che arrivano a Lampedusa (quasi tutti i santi giorni...) rimangano tutti lì,  mentre le GRANDI NAZIONI EUROPEE  se NE LAVANO LE MANI?

Una opposizione o uno "scetticismo" per fare COSA?

Sia ai diversi livelli Nazionali e sia a livello Regionale Europeo ci sono fondamentalmente tre cose che si possono FARE (solo essere "scettici" non è mai servito a nulla): 

1) Cercare di GESTIRE un po' meglio la (schifosa) REALTÀ ATTUALE (di Istituzioni, Regolamenti, Leggi e Politiche economiche e sociali  e di come funzionano concretamente nel loro insieme), così facendo migliorare, ancorché leggermente, la Governance attuale (nazionale e regionale) ma, in realtà, senza cambiare niente...

2) Cercare di RIFORMARE la realtà attuale (di Istituzioni, Regolamenti, Leggi, e Politiche)...

3)  Cercare di RIVOLUZIONARE la realtà attuale sopra.

E quindi dimenticando COMPLETAMENTE la terza opzione, il meglio che si può sperare di fare è GESTIRE un po' meglio la realtà attuale,  (cosi come definita sopra)  per almeno EVITARE IL DISASTRO....o di RIFORMARLA.

Come riformarla? 

L'unica direzione possibile all'interno del sistema capitalista neoliberista attuale e' di cercare di farlo  in CHIAVE SOCIAL DEMOCRATICA (il SOCIALISMO  è un'altra cosa) e in Europa GLI ESEMPI (comunque pochissimi) sono la Norvegia, la Svezia, la Danimarca e l'Islanda.

Quindi LE VARIE NAZIONI EUROPEE dovrebbero cercare di diventare un po' PIÙ SOCIAL DEMOCRATICHE e con INDICI DI GOVERNANCE migliori (trasparenza, responsabilità, Stato di diritto e assenza di corruzione, gestione del settore pubblico efficiente e efficace, partecipazione popolare ragionevole e solidarietà, indipendenza della magistratura e una stampa realmente libera) e l'Unione Europea, nel suo insieme, dovrebbe cercare di fare le stesse cose.

Quindi TUTTI GLI EUROSCETTICI che si sono stancati dovrebbero PRIMA fissarsi degli obiettivi un po' più chiari e coerenti, e POI cercare di lavorare seriamente insieme (se riescono a unirsi su una piattaforma comune, fatto tuttavia molto improbabile) per realizzarli.

Invece sembra che saltino da un tema o da un problema all'altro, come dei polli ai quali qualcuno ha appena tagliato la testa,  senza una minima visione e coerenza.

Max Iacono

martedì 13 maggio 2014

Un Futuro realizzabile



"Ho dipinto un futuro che è completamente realizzabile", dice Eric Drooker nella copertina di questa settimana de THE NEWYORKER.

"Un futuro luminoso, dove tutta la tecnologia rappresentata già esiste, ma quello che manca è il potere politico per farlo accadere".

Drooker dice che la città di New York ha tanto potenziale. Quando la si sorvola, si vede che New York è un mare di tetti piani, vuoti, separati dalle strade che sembrano piccoli vicoli.
Il sogno di Drooker, che amava essere un ragazzo di New York, era passare il tempo sui tetti. Sostiene che nessuno li abbia mai usati e questo fatto era per lui incredibile. Lui immagina una New York dove  la gente vive sui tetti e fa crescere giardini e gode di una vista mozzafiato, con davanti tutta la città. Un luogo magico. 

Per chi interessa qui un link a una serie di copertine del THE NEWYORKER che fin dal 1930 ha immaginato una vita piuttosto interessante sui tetti di New York.

Come si vede dalla copertina de THE NEWYORKER abbiamo tre tipi di tecnologie MATURE E REALIZZABILI che portano all'uso di rinnovabili e al risparmio energetico:

1) EOLICO
2) FOTOVOLTAICO
3) TETTI VERDI.

Tecnologie che riducono le emissioni di gas serra, ma creano anche un microclima migliore di una spianata di cemento.
I tetti verdi portano soprattutto al recupero delle acque piovane, poiché prevedono vegetazione viva e smorzano l'effetto isola delle aree urbane. Il raffrescamento urbano porta a un risparmio energetico piuttosto consistente (minor uso di climatizzatori per esempio) e di conseguenza minori emissioni di gas serra tra cui il biossido di carbonio, anche se in minima parte. I tetti verdi si possono e si devono fare con elementi erbacei e arbustivi autoctoni, seguendo i principi della bioarchitettura, con apposito sistema di smaltimento/recupero di acque meteoriche.
Tale soluzione non soltanto consente il risparmio energetico dovuto all'effetto isolante, ma limita il surriscaldamento estivo grazie alla formazione di micro-circolazioni d’aria, regola il deflusso delle precipitazioni, protegge dall'inquinamento acustico, diminuisce l'inquinamento atmosferico da polveri e biossido di carbonio e limita l'impatto visivo garantendo l’integrazione con il paesaggio circostante. Da non dimenticare che riduce anche i consumi idrici favorendo il riutilizzo delle acque, in particolare di quelle depurate, per utilizzi non potabili.

UNA MERAVIGLIA. 

In Italia per i tetti verdi abbiamo una normativa di riferimento, la UNI 11235:2007 “Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde” attualmente in fase di revisione.
C'è anche il sito dell' ISPRA, dove è disponibile una Linea Guida denominata "Verde pensile: prestazioni di sistema e valore ecologico” che tratta in modo specifico dei tetti verdi e della loro funzionalità. Un ottimo sistema per grossi edifici pubblici, per edifici commerciali.

Il problema rimane il fatto che abbiamo POLITICI ignoranti, poco preparati e circondati da portatori di lobby poco interessati al Futuro di tutti, se non al loro.


Nel dicembre 2013, il Consiglio dell’Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo di investimenti effettuati nell'ambito della Politica di coesione dell’UE per il periodo 2014-2020. 
Tra gli elementi chiave del nuovo approccio è una strategia mirata allo sviluppo urbano sostenibile.

Indico anche un report di Grosvenor, un grosso gruppo immobiliare di proprietà privata (quindi non una istituzione) che possiede fondi immobiliari in tutte le città del mondo e ha redatto un rapporto sulla sostenibilità della aree urbane, ritenendo tale principio fondamentale per il loro business (siamo in pieno B.A.U.).

Serviranno risorse ma soprattutto risparmi di risorse per sopravvivere anche all'impatto demografico che non accenna a smettere e di cui NESSUNO vuole parlare. Come se fosse un Sacro Graal.

Immaginiamoci ognuno nella propria casa come se fosse il Pianeta e quindi da dove non possiamo andare da alcuna altra parte. Immaginiamoci la casa occupata da sempre più persone, una bella casa da 100 e più metri quadri per due, diventa sopportabile in 4, pesante in 10 e via via...con un frigo solo, sempre più vuoto, poca acqua, rifiuti dappertutto e SOPRATTUTTO un CALDO SOFFOCANTE.

Questo è il FUTURO.

Questo invece è un link a un eccellente articolo sulla sovrappopolazione. Chi vuole capire, capisce, chi si fa ancora fregare da sovrastrutture religiose o altri tipi di ipocrisie -tipo la legge consumistica del libero e infinito mercato - no.

C'è chi ci guadagna in tutto questo, di sicuro non il 99% della popolazione mondiale. Infine un altro report sulla popolazione mondiale di Neodemos, che parla dei tre futuri giganti di popolazione, India, Cina e USA.

Drooker ha una visione ottimistica, io molto meno, ma di sicuro ha ragione: le tecnologie per rendere più sostenibili e resilienti le città ci sono.
Bisognerebbe usarle.

martedì 22 aprile 2014

Aspettando la centesima scimmia...in onore di Michael Ruppert


Massimiliano Rupalti fa spesso lavori imponenti di traduzione, dall'inglese e dallo spagnolo.
Vedere EFFETTO RISORSE per esempio, il nuovo nome del blog italiano di Ugo Bardi, meglio noto come Effetto Cassandra.

Tradurre 80 minuti di intervista a Michael Ruppert è sicuramente stato non solo imponente, ma soprattutto IMPORTANTE.

Chi non mastica bene l'inglese e mai e poi mai avrebbe potuto accedere alla miniera di informazioni che un uomo, del calibro di Michael Ruppert, poteva regalare. NON E' TEMPO PERSO.

Informazioni vitali.

Certo è assolutamente americano Michael Ruppert, ma di quello buono, quello che combatte per salvarsi e salvare chi sta con lui, certo è piuttosto occidental-centrico, ma d'altro canto chi sta portando al disastro il Pianeta, noi o i miseri nostri fratelli umani dell'Africa o del Sudamerica? Quelli che non vivono perchè la loro NON è vita?

Chi deve maturare consapevolezza?

Dice Massimiliano, nell'intro al suo fantastico lavoro:

Michael Ruppert è morto il 13 aprile del 2014. Si è tolto la vita dopo aver registrato il suo ultimo programma radiofonico The Lifeboat Hour. Mike è stato uno dei primi peakoiler e anche per questo ha avuto una vita piuttosto travagliata.

Da qualche tempo avevo pensato di sottotitolare il suo documentario-intervista. Avevo anche iniziato e poi lo avevo accantonato. Tragicamente, lui stesso mi ha ricordato quel lavoro iniziato, così l'ho ripreso in mano ed ecco a voi il risultato.


Michael, il combattente, alla fine ha deciso di andarsene, da tutto, non solo dal suo lavoro che è stato sempre al centro della sua vita.

Forse il suo amico Rags, il cane, già vecchiotto nel 2009, lo aveva lasciato solo. E solo, povero e inascoltato, abbandonato, ha scelto una strada dignitosa per non pesare su nessuno.

Lui aspetta la centesima scimmia, e io e Max con lui.

Daniela

lunedì 14 aprile 2014

Il report IPCC sul cambiamento climatico: "Il peggio deve ancora venire - ma è già successo"

Questa immagine è quella dell'articolo del THE GUARDIAN da cui ho tradotto questo post.

E' più di un anno che non scrivo. Un po' per mancanza di tempo e molto perché mi sembra di dire sempre la stessa cosa, il che è scoraggiante. Tuttavia questo articolo del THE GUARDIAN, che ho tradotto, l'ho trovato importante. Anche perché ho letto diversi articoli di giornale, in Italia, in cui i giornalisti dimostravano di non sapere NULLA di cosa sia l'IPCC e, oltre a non capire cosa siano le varie sigle (basterebbe andare sul sito dell'IPCC e in breve ti spiegano tutto) tipo AR5 o WGII, pervenivano a conclusioni diverse dal rapporto dell'IPCC (senza aver letto niente di niente probabilmente) oppure facevano sorgere il sospetto che fossero ben pagati per dire il contrario, i cosiddetti negazionisti.
Per i negazionisti non ci sono stati i campi di concentramento nazisti, e non c'è il cambiamento climatico. Secondo questi signori la CO2 serve a far crescere le piante e quindi fa bene a aumentare e via altre scempiaggini da mandare in onda, o scrivere,  per appiattire il già basso livello di analisi critica della realtà da parte dei cittadini che abitano le favolose "democrazie" occidentali.

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La minaccia del cambiamento climatico non è molto lontana, sostiene l'IPCC ovvero il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici.
  •      Il cambiamento climatico 'già colpisce l'approvvigionamento alimentare';
  •      La grande barriera corallina e diverse specie native australiane sono in pericolo;
  •      I poveri soffriranno maggiormente a causa del cambiamento climatico;
  •      La 'Monotonia infernale' del rapporto sul cambiamento climatico dell'IPCC.

Il rapporto sul cambiamento climatico pubblicato oggi (31 marzo 2014)
 Ciao, e benvenuto alla copertura in diretta di THE GUARDIAN alla uscita del Panel intergovernativo sul cambiamento climatico ( IPCC) delle Nazioni Unite sui impatti climatici. E' il primo aggiornamento alla relazione dopo sette anni  e è previsto che rileverà alcune notizie terribili sugli effetti del cambiamento climatico sul mondo. Quasi 500 persone hanno firmato la formulazione della relazione, di cui 66 autori esperti, 271 funzionari provenienti da 115 paesi  e 57 osservatori. La giornalista del THE GUARDIAN, Suzanne Goldenberg è a Yokohama per la conferenza stampa e ci ha inviato il seguente dispaccio.

12.22 AM ora di Londra
 Il gruppo intergovernativo di scienziati delle Nazioni Unite è in procinto di rilasciare un nuovo rapporto esaustivo sui cambiamenti climatici in una conferenza stampa a Yokohama .Il rapporto è il primo aggiornamento dal pannello intergovernativo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico dopo sette anni e è visto come il resoconto definitivo sullo stato della scienza al riguardo.La relazione di oggi è il secondo report di una trilogia di report, scritti da scienziati che si sono radunati negli ultimi tre anni, valutando il tutto e scegliendo tra migliaia di riviste accademiche e rapporti governativi.
 
Il primo rapporto, pubblicato lo scorso settembre a Stoccolma, ha trattato degli effetti fisici del cambiamento climatico. Il prossimo rapporto la cui uscita è prevista a Berlino il mese prossimo, riguarda le soluzioni al cambiamento climatico, mentre questo esplora gli effetti dei cambiamenti climatici sulle persone e sul pianeta.
 
Si tratta di un impegno straordinario. Questo rapporto è stato compilato da oltre 300 scienziati - che si occupavano di tale lavoro ogni giorno.
 
Si sono riuniti qui a Yokohama la scorsa settimana con i funzionari provenienti da 115 paesi per rivedere la parte più direttamente consequenziale della relazione: le 26 pagine densamente scritte con decine di grafici complessi che dovrebbero fornire ai governi tutte le informazioni di cui hanno bisogno per prendere le giuste decisioni su come affrontare il cambiamento climatico che saranno esposte nella conferenza stampa.Se volessero. I rapporti tra la politica riguardante i cambiamenti climatici e la compilazione di questo rapporto sono enormemente complicati. Alcune di queste tensioni emergeranno presto come dice Rajendra Pachauri che dirige l'IPCC e che sta salendo sul palco per rilasciare formalmente il rapporto
.

12.36 AM ora di Londra
Prima della conferenza stampa  che inizia alle 09:00 ora locale (circa 25 minuti da adesso), si può dare un'occhiata a ciò che già sappiamo.
Sono state diffuse già diverse bozze del rapporto  che davano una corretta indicazione delle avvertenze dell'IPCC.
Secondo il progetto diffuso più recentemente, gli effetti del cambiamento climatico si fanno già sentire "in tutti i continenti e negli oceani."
Una sezione del report già approvato a settembre rivelava che gli ecosistemi artici e le calde barriere coralline stanno già sperimentando "irreversibili cambiamenti di regime."
Una delle barriere coralline minacciate è la Grande Barriera Corallina australiana. Mentre si è in attesa della conferenza stampa dell'IPCC, si può dare un'occhiata a un video interattivo, multimediale, mozzafiato e globale assemblato da THE GUARDIAN Australia, che esamina la storia, la bellezza e la minaccia alla barriera corallina.



12.56 AM ora di Londra
"Il cambiamento climatico antropogenico rappresenta una grande minaccia, senza precedenti come tipologia e scala, al benessere, alla salute e forse anche alla sopravvivenza umana", scrivono tre degli scienziati che hanno redatto il capitolo salute del rapporto IPCC.
Scrivendo per Australia's the Conversation, i professori Colin Butler e Helen Louise Berry, nonché l'emerito professor Anthony McMichael dicono che il focus del dibattito è stato in gran parte "falsificato e puntato sulla scienza di base e sui rischi per la proprietà, sulle specie culturalmente rappresentative e gli ecosistemi, sui posti di lavoro, sul Pil e sulla capacità di azione economica in rapporto ai rischi che si stanno assumendo".
Nella discussione manca il fatto sostanziale che il cambiamento climatico minaccia il sistema di supporto vitale della Terra - e lo si nota dal calo dei rendimenti alimentari regionali, dalla carenza di acqua dolce, dai anni agli insediamenti da eventi meteorologici estremi e dalla perdita di spazi abitabili, soprattutto costieri. La lista continua: ci sono in atto cambiamenti nei modelli di diffusione delle malattie infettive e le conseguenze sulla salute mentale degli esseri umani provocati dal trauma, dalla perdita, dallo spostamento e dal conflitto per le risorse.
Qui per approfondimenti su questo argomento.

 01.06 AM ora di Londra
Dall'inviata di THE GUARDIAN Suzanne Goldenberg a Yokohama, dove la conferenza stampa sta per iniziare.
Le persone stanno iniziando solo ora a entrare nella sala conferenze predisposta acusticamente dove gli scienziati dell'IPCC hanno tenuto le loro deliberazioni e dove sta per essere approvato l'ultimo report.
Gli autori principali, Chris Field degli Stati Uniti e Vicente Barros dell'Argentina hanno iniziato l'esposizione con un certo disagio. L'ultimo rapporto sugli effetti del cambiamento climatico, quello del  2007, conteneva una affermazione erronea sul fatto che i ghiacciai dell'Himalaya sarebbero scomparsi entro il 2035.
E' un unico errore in un rapporto di molte migliaia di pagine, ma scosse la credibilità dell'IPCC.
I negazionisti climatici hanno cercato di bloccare l'azione sul cambiamento climatico utilizzando tale errore con l'idea di minare l'intera base della scienza del clima.

Field e Barros hanno detto di aver scelto ogni figura in questo rapporto in modo accurato.

01.12 AM ora di Londra -Inizia la conferenza stampa
La conferenza stampa inizia con la dichiarazione di apertura dal presidente dell'IPCC, il dottor Rajendra K. Pachauri:
"Perché il mondo deve prestare attenzione a questo rapporto?" chiede Pachauri.
"Perché nessuno su questo pianeta può dirsi intoccabile dagli impatti dei cambiamenti climatici."


 01.14 AM ora di Londra
"La grande sfida" per i più poveri del mondo sarò combattere le gravissime conseguenze sulla sicurezza alimentare e sui mezzi di sussistenza, inizia Pachauri.
"L'unica cosa che a cui abbiamo puntato è l'importanza delle scelte di adattamento e mitigazione. Questo è l'unico modo in cui potremmo essere in grado di ridurre il rischio dai cambiamenti climatici."

 01.18 AM ora di Londra
 Gli impatti dei cambiamenti climatici portano a problemi di sicurezza alimentare e di eventi estremi, ha detto Pachauri, così come impatti profondi e irreversibili sulle specie viventi e il rischio di attraversare i punti ambientali di non ritorno.
Per ulteriori approfondimenti sull'impatto del cambiamento climatico sulla sicurezza alimentare, ecco un rapporto di Suzanne Goldenberg dove scrive che "Il cambiamento climatico ha già ridotto la catena alimentare globale e sta alimentando guerre e calamità naturali, ma i governi sono impreparati a tutelare i soggetti più a rischio".

01.20 AM ora di Londra
Mici el Jarraud, dell'Organizzazione meteorologica mondiale sta parlando. "Non possiamo più invocare l'ignoranza", ha aggiunto, sottolineando l'ampiezza, il dettaglio e la forza della scienza nel rapporto IPCC.
Ci possono essere ancora un paio di punti interrogativi, ma questa non è una scusa per non agire, ha detto.
I prossimi due anni saranno "critici", con diverse importanti riunioni di alto livello e pannelli intergovernativi.


01.22 AM ora di Londra
La dottoressa Maggie Opondo, il coordinatore  del capitolo sui mezzi di sussistenza e sulla povertà, ha detto che il rapporto sta dando agli scienziati la possibilità di "uscire dalle loro torri d'avorio".
"Questa è una vera e propria occasione per informare e condividere le nostre conoscenze con il mondo per renderlo un posto migliore", ha detto Opondo.

01.27 AM ora di Londra
Il rapporto IPCC è "la punta di una gigantesca piramide di conoscenza scientifica che è stato sviluppata in tutto il mondo nel corso di molti decenni", ha detto il co-presidente Christopher Field che prosegue mostrando i principali risultati.
Il primo di questi è che gli impatti causati dal cambiamento climatico sono "diffusi e consequenziali."
"Abbiamo visto impatti dall'equatore ai poli", ha detto Field, che ha anche affermato che "non possiamo vivere più a lungo in un mondo dove i cambiamenti climatici sono definiti ipotetici".


01.30 AM ora di Londra
I cambiamenti medi di rendimento agricolo, come conseguenza del cambiamento climatico sono già stati "significativi" sottolinea Field.
"Tutte le colture sono a rischio a causa del futuro riscaldamento climatico", ha detto Field. Non si è ancora visto nella soia e nel riso, ma l'effetto è visibile in altre colture agricole.
Da Suzanne Goldenberg:
Chris Field è arrivato a uno dei punti salienti del rapporto - come il cambiamento climatico stia già interessando l'approvvigionamento alimentare. Questa è la prima volta che l'IPCC ha focalizzato in modo preciso e diretto sulla fornitura di cibo e sicurezza alimentare - e tali risultati  hanno già ottenuto una reale attenzione da parte dei funzionari di governo, la settimana scorsa.Il rapporto ha dimostrato che alimenti cardine come il grano e il mais hanno già dimostrato un calo delle rese negli ultimi decenni. Le proiezioni per i prossimi anni stanno generando ancora più preoccupazione. Alcuni scenari vedono un forte calo dei rendimenti - in un momento in cui hanno bisogno di essere sempre più per nutrire una popolazione in crescita.E non è solo sul suolo. Gli stock ittici sono in declino, soprattutto ai tropici, il che significa che ci prossimamente ci saranno persone più affamate.
  
01.31 AM ora di Londra
"Il rapporto contiene molte cattive notizie ... ma dimostra anche che le persone, le società e i governi stanno già prendendo provvedimenti", ha detto Field.
Un'altra scoperta chiave è che l'adattamento è già in corso.
Un tema centrale è che "il cambiamento climatico è una sfida nella gestione dei rischi", ha detto Field.


01.36 AM ora di Londra
Sempre Chris Field: "Non c'è dubbio che i rischi di incremento del cambiamento climatico sono legati a ulteriori emissioni".

01.42 AM ora di Londra
La conferenza stampa si è chiusa ma ci sarà un'ora per porre domande al pannello IPCC. Nel frattempo ecco alcuni rapporti completi da altri inviati di THE GUARDIAN.
Il povero soffrirà più, scrive Suzanne Goldenberg. Pensionati abbandonati a loro stessi durante le ondate di caldo nei paesi industrializzati così come le ragazze madri nelle zone rurali. I lavoratori che trascorrono la maggior parte delle loro giornate all'aperto. Gli abitanti delle baraccopoli nelle megalopoli nei paesi in via di sviluppo. Questi sono alcuni dei gruppi vulnerabili che sentiranno il peso del cambiamento climatico non appena i suoi effetti diventano più pronunciati nei prossimi decenni.La relazione non dice nulla di nuovo, ma è comunque terribile, scrive Graham Readfern. L'ultimo rapporto colossale delle Nazioni Unite sugli impatti del cambiamento climatico rende la lettura terribilmente ansiosa, proprio come il primo che uscì quasi un quarto di secolo fa ... ora dopo più di 25 anni che gli scienziati hanno iniziato la compilazione del primo rapporto, l'ultima relazione è altrettanto allarmante - solo per gli impatti aggiunti e una maggiore certezza scientifica. Le infrastrutture costiere dell'Australia sono in difficoltà, scrive Oliver MilmanC'è "un cambiamento significativo nella composizione e struttura delle barriere coralline e degli ecosistemi montani e il rischio di perdita di alcune specie autoctone nelle comunità australiane" a causa delle temperature di riscaldamento e l'acidificazione degli oceani.

01.51 AM ora di Londra
Sarà inviato un rapporto completo sulla conferenza stampa non più tardi di oggi. Nel frattempo i governi, i gruppi ambientalisti, e le associazioni di beneficenza stanno già dando un contributo massiccio.
Il consulente scientifico della Casa Bianca, John Holdren, ha rilasciato una dichiarazione in risposta al rapporto IPCC. Di seguito è riportato un frammento:
Il nuovo rapporto dell'IPCC sottolinea la necessità di un'azione immediata al fine di evitare più gravi conseguenze dei cambiamenti climatici. Riflette una maggiore fiducia degli scienziati che i tipi di danni già sperimentati a causa dei cambiamenti climatici rischiano di peggiorare mentre il mondo continua a riscaldarsi.
La relazione mette in luce i diffusi e sostanziali impatti osservati relativi al cambiamento climatico e i suoi crescenti effetti negativi sui livelli di sussistenza, sugli ecosistemi, sulle economie e sulla salute umana. E' importante, conclude, che anche le misure di adattamento più efficaci possano contribuire a costruire una società globale più resistente nel breve termine e oltre.



01.57 AM ora di Londra
Il cambiamento climatico sta andando a intensificare l'impatto della povertà, ha detto Opondo.
Le persone sono già emarginate. "Nelle aree urbane i poveri stanno per essere colpiti più duramente. L'Africa ha un sacco di baraccopoli e nei quartieri poveri non ci sono le strutture adeguate".
Se si aggiunge il cambiamento climatico e i suoi effetti, le persone che vivono in povertà diventeranno ancora più vulnerabili, ha detto Opondo.
Pachauri ha ringraziato la dottoressa Opondo per la sua risposta, ma ha aggiunto che i poveri delle varie regioni sono vulnerabili anche perché vivono già in una situazione di sussistenza e quelli vicino alla costa affronteranno l'impatto dell'innalzamento del livello dei mari.
In sostanza, si tratta di persone che hanno già iniziato a essere colpite dagli effetti più duri del cambiamento climatico, sia che vivano nelle zone urbane o nelle zone rurali.


01.58 AM ora di Londra
Il WWF Australia ha definito il rapporto come una "sveglia" per il primo ministro Tony Abbott.
"Questo ultimo rapporto dell'IPCC ha definito l'urgenza per il governo di mettere in atto un piano credibile per proteggere l'Australia dagli impatti dei cambiamenti climatici che comprende obiettivi di riduzione dell'inquinamento più forti e con la definizione di un prezzo e di limiti alle emissioni per conseguire tali obiettivi."
Da Amalie Obusan, attivista di Greenpeace del Sud-Est asiatico, con sede nelle Filippine:
"Non dobbiamo farci distrarre da modelli economici limitati o accecati dal PIL globale. Che valore si può dare alla vita di 8.000 persone morte e disperse a causa del tifone Haiyan, o quello che è il costo del trauma dei bambini strappati dalle braccia delle loro madri a causa delle mareggiate? Questo è il vero costo del cambiamento climatico che dovrebbe definire l'urgenza della nostra azione."

02.00 AM ora di Londra
Sempre Suzanne Goldenberg  che è alla conferenza stampa a Yokohama.
Per chi non lo sapesse, ci sono due parole d'ordine che si stanno sentendo ripetere molto proprio adesso e sono mitigazione e adattamento.
La mitigazione sono le azioni che i governi prendono per ridurre le emissioni che causano il cambiamento climatico.
L'adattamento è come le società si proteggono dal cambiamento climatico - per esempio costruendo dighe per proteggersi dall'innalzamento del livello del mare, sistemi di allarme rapido per reagire agli eventi meteorologici estremi.
Nella relazione uno dei messaggi sottolinea che, però, occorre avere entrambe le cose.
A causa delle temperature di cui si prevede un innalzamento oltre i 2°C, nessuno sarà al sicuro dai cambiamenti climatici, non importa quante dighe saranno costruite o quante centri di raffreddamento saranno installati per mettersi al riparo dalle ondate di calore. D'altra parte, anche se le emissioni di gas a effetto serra venissero azzerate oggi - fatto che ovviamente non sta per accadere - ci saranno ancora dei cambiamenti climatici con relative pessime conseguenze, incorporati nel sistema su cui la relazione ha messo in guardia - quali ondate di calore, siccità, incendi e carenza di cibo che si porranno comunque davanti alla nostra strada.

02.03 AM ora di Londra
Per chi vuole leggere il riassunto del rapporto è stato ora pubblicato online qui. Il rapporto completo sarà pubblicato in una data successiva.

02.05 AM ora di Londra - Confronto dei costi
Da Suzanne Goldenberg:
Siamo appena arrivati ​​a una delle sezioni più difficili della relazione - quanto il cambiamento climatico si scontrerà con la linea di fondo?  Questa è una zona dove non ci sono dati molto sicuri a causa della mancanza di affidabilità nei modelli economici. Uno di questi, nella relazione, riguarda il fatto che i cambiamenti climatici possono ridurre tra lo 0,2 e il 2 % del reddito globale, se il riscaldamento rimane sui 2°C. Questo dato è di gran lunga inferiore rispetto a ciò che dicono altri economisti e la questione si apre solo ora: perché preoccuparsi di ridurre a tutti le emissioni di gas serra se questo è il limite del costo? Chris Field ha detto che tali relazioni non tengono in considerazione l'intera gamma degli impatti, o pianificano che questo potrebbe accadere solo con eventi climatici catastrofici, come lo scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia. "Noi certamente non permetteremo a nessuno di dire che questo rapporto esegue una semplice analisi comparativa confrontando le mitigazione con i costi di adattamento", ha detto Field.

02.10 AM ora di Londra
Una domanda dalla platea: questo punto è uno degli scontri tra allarmisti e non allarmisti nel momento di decidere la comunicazione? La domanda si riferisce a uno dei 70 autori, il professor Richard Tol che la scorsa settimana ha detto di essersi escluso dalla stesura perché era "allarmista" a riguardo della la minaccia del cambiamento climatico. "Quando si scrive un rapporto IPCC, si vede la posizione della comunità scientifica globale" ha detto Field. "Ogni autore IPCC pensa che il rapporto sarebbe stato migliore se si fosse messo più l'accento sul suo lavoro", ha scherzato Field. Il rapporto è "quello di trovare la posizione della comunità scientifica" non solo dei singoli autori ma anche delle migliaia di scienziati di tutto il mondo, ha detto Field.Pachauri aggiungendo un dettaglio: "Voglio rendere omaggio agli scienziati che hanno avuto la razionalità e l'obiettività di prendere in considerazione tutti i punti di vista e poi trovare qualcosa che è scientificamente valido e difendibile".


02.22 AM ora di Londra
La relazione ha esaminato gli eventi australiani estremi per evidenziare i rischi posti dalle alluvioni, dalle ondate di calore, dagli incendi e dallo sbiancamento del corallo, così hanno comunicato ai media gli scienziati australiani. L'adattamento sta avvenendo in Australia, soprattutto a livello concettuale di pianificazione, secondo la climatologa Penelope Whetton. Kathleen McInnes, autrice del capitolo sui sistemi costieri e delle aree terrestri a quote basse, dice che la media dell'innalzamento del livello globale del mare è ipotizzato a diventare sui 0,28-0,98 metri dal 2100, ma è importante ricordare che il livello del mare continuerà a salire anche al di là di modelli di previsione.


02.26 AM ora di Londra
Altro da Kathleen McInnes. Le comunità di Torres Strait sono vulnerabili anche con piccole quantità di innalzamento del livello del mare. In Australia, più di 226 miliardi di dollari di attività sono in pericolo, se i livelli del mare si alzeranno di 1,1 metri, si aggiungeranno anche 274.000 residenze in pericolo. Sugli impatti del riscaldamento dell'oceano. Le zone climatiche si sono spostate a sud e la corrente australiana orientale ha avanzato verso i poli di 350 chilometri nel corso degli ultimi 60 anni. Le temperature "senza precedenti" dell'Australia occidentale degli anni 2010-2011 hanno  portato al primo sbiancamento dei coralli, mai visto precedentemente nella barriera corallina di Ningaloo.

02.27 AM ora di Londra
Suzanne Goldenberg sta tenendo d'occhio la conferenza stampa IPCC a Yokohama.
L'IPCC sta approfondendo come il cambiamento climatico influenzerà la sicurezza alimentare. E' un argomento complicato. I raccolti sono ancora in aumento, ma ad un ritmo molto più lento di quanto non fossero all'inizio della Rivoluzione Verde di 40 anni fa  e non abbastanza velocemente per tenere il passo con la crescita della popolazione. Michel Jarraud del WMO  ha innalzato il livello di rischio parlando di shock dei prezzi alimentari. Nel 2008 elevati prezzi alimentari picco hanno spinto 44 milioni di persone in povertà e hanno portato a rivolte per il cibo e disordini in 14 paesi nel Medio Oriente e in Africa. Molte delle grandi produzioni di materie prime sono dominati da un solo proprietario. L'America, per esempio, è il più grande produttore mondiale di mais, che subirà gravemente l'alta temperatura e siccità causata dai cambiamenti climatici .Non basta guardare alle rese medie dell'agricoltura, ha detto Michel Jarraud. Bisogna tener conto delle condizioni estreme. "Siamo a conoscenza di tutti gli ingredienti per una nuova crisi alimentare, basta un paio di estremi climatici che interessano pochi grandi produttori del pianeta e la crisi decolla".
Gli scienziati stanno facendo il punto che tutti i rapporti precedenti hanno sottovalutato l'innalzamento del livello del mare e gli altri impatti del cambiamento climatico.
L'inviata sta aspettando che qualcuno chieda della famosa "pausa". E qualcuno chiede.
La "pausa" è il nuovo meme preferito de negazionisti climatici, precisa Suzanne Goldenberg.
Il pannello IPCC è stato piuttosto categorico: "Non c'è pausa," ha dichiarato Chris Field.
Michel Jarraud sta andando ancora più in dettaglio - 13 degli ultimi 14 anni sono stati gli anni più caldi mai registrati. "Mi rifiuto di accettare che davvero possiamo parlare di una pausa."


02.48 AM ora di Londra
Alcuni retroscena sul perché il pannello IPPC stia davvero martellando con una esauriente relazione, in particolare per quanto riguarda adattamento e mitigazione .
Il numero di pubblicazioni scientifiche disponibili per valutare gli impatti del cambiamento climatico , adattamento e vulnerabilità sono più che raddoppiate tra il 2005 e il 2010, con aumenti particolarmente rapidi di pubblicazioni relative all'adattamento, secondo l'IPCC.Il comunicato stampa dell'IPCC ha descritto il rapporto come "innovativo", sostenendo che il rapporto stesso "struttura la gestione del cambiamento climatico come una sfida nella gestione dei rischi, utilizzando questa caratterizzazione come punto di partenza per due dei temi centrali della relazione. Il primo tema è l'importanza di considerare una completa gamma di possibili risultati, tra cui non solo i risultati di alta probabilità. Il rapporto tiene conto anche degli esiti con probabilità molto più bassi ma con conseguenze molto, ma molto più grandi. Il secondo tema è quello che, caratterizzando il cambiamento climatico come una sfida nella gestione dei rischi, fa aprire le porte a una vasta gamma di opzioni per le soluzioni".


02.54 AM ora di Londra
Ancora sull'ultima citazione del panel dell'IPCC, ovvero quella di inquadrare l'azione per il cambiamento climatico come "una sfida nella gestione del rischio". Per coloro che amano word clouds, la Croce Rossa ha fatto un rapido conteggio e ha scoperto che nel sommario di 26 pagine del rapporto, la parola "rischio" è usata più di 230 volte. L'ultima volta che l'IPCC ha pubblicato la relazione sette anni fa, il rischio è stato citato solo 40 volte. "I rischi principali per area geografica hanno avuto un forte eco per molte delle emergenze umanitarie legate al clima, a cui milioni di volontari e personale della Croce Rossa Nazionale e della Mezzaluna Rossa hanno risposto negli ultimi dieci anni", ha dichiarato l'organizzazione.

03.02 AM ora di Londra
La formulazione esatta del rapporto approvato è stata conclusa solo ieri pomeriggio, dopo giorni di dibattito e un certo numero di nottate passate a litigare. I boliviani volevano seguire rigorosamente la linea di "Madre Terra". La delegazione saudita stava spingendo gli scienziati a parlare dei pericoli del pulviscolo. Entrambi i tentativi sono falliti, dice Suzanne Goldenberg.

03.11 AM ora di Londra
Parte della relazione esamina l'impatto dell'aumento del livello del mare e punta lo sguardo specifico all'Australia e alla Nuova Zelanda. Sono stati citati alcuni fatti e cifre, ma la sintesi dell'IPCC stima anche l'impatto che la burocrazia governativa e il contenzioso hanno su modalità efficaci di attenuare i problemi futuri." .. l'esperienza in Australia ha dimostrato che un elevato potenziale di contenzioso e opposte priorità a diversi livelli di governo, possono minare le politiche di divieto", si legge ." La divulgazione obbligatoria delle informazioni sui rischi futuri, il coinvolgimento delle comunità e la stabilità degli indirizzi sono punti critici per supportare i divieti, ma i diritti di uso esistenti, le preoccupazioni per le responsabilità,  gli interessi particolari, le risorse della comunità, l'attaccamento ai luoghi e le priorità divergenti, sono vincoli forti ai diversi livelli di governo attuali".

03.21 AM ora di Londra - Il rapporto IPCC avverte dei futuri rischi causati dal cambiamento climatico ma è scisso da posizioni anticonformiste. Dana Nuccitelli scrive per THE GUARDIAN e analizza le argomentazioni contro la mitigazione e la gestione del rischio.
Il gruppo dei "contrari"
ha cercato di girare le conclusioni della relazione per sostenere erroneamente che sarebbe più conveniente cercare di adattarsi ai cambiamenti climatici e pagare le spese dei danni climatici. In realtà il rapporto non dice nulla del genere. L'IPCC dice semplicemente che, anche se riusciamo a evitare gli scenari di rischio più elevati, i costi del cambiamento climatico saranno ancora più alti e non possiamo nemmeno capire quanto costosi saranno i danni in caso di scenari di rischio più elevati.

Qui si legge l'intero pezzo da Dana sul climate consensus il 97 % .


03.29 AM ora di Londra
Da Associated Press:
I problemi erano stati trattati così male (nel precedente Rapporto) che il pannello IPCC ha dovuto aggiungere un nuovo e pericoloso livello di rischio. Nel 2007, il più grande livello di rischio si trovava in un grafico di sintesi dove il punto più critico era di colore rosso ardente definito come "alto". L'ultimo rapporto aggiunge il nuovo livello "molto alto" di colore viola intenso. Si potrebbe anche chiamare il livello di rischio "orribile", ha detto il co -autore Maarten van Aals , un alto funzionario presso la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa .

03.37 AM ora di Londra
Se l'innalzamento del livello dei mari, le produzioni colturali ridotte e la morte delle zone costiere non sono sufficienti per ottenere un atteggiamento preoccupato a riguardo del contenuto della relazione dell'IPCC, forse potrebbe farlo il destino del vostro caffè. Un altro inviato di THE GUARDIAN, Damian Carrington scrive: "Il riscaldamento globale sta portando a un pessimo e costoso caffè. Ogni giorno si bevono quasi 2 miliardi di tazze di caffè, ma una tempesta perfetta fatta di aumento del calore, di condizioni meteorologiche estreme e di parassiti feroci renderanno difficile al fagiolo dell'altopiano avere a disposizione i versanti freddi necessari per fiorire".
Qui l'articolo completo.

03.52 AM ora di Londra

Emma Bryce scrive su cosa significhi per il rapporto il concetto di "road map agricola" del mondo. Il rapporto IPCC fornisce indizi sul nostro scenario futuro a riguardo del cibo, nel frattempo due studi hanno rivelato la questione a scala globale e locale. "Proprio di recente, da due studi è emerso che ciascuno ha proposto uno sguardo unico sulla potenza di questi impatti, il primo ha eseguito una valutazione a scala globale, e il secondo ha valutato in dettaglio gli effetti più vicini al suolo. Entrambi dipingono un quadro di un pianeta in ancora maggiore crescita entro la metà del secolo".
Qui l'articolo completo.

04.08 AM ora di Londra

Suzanne Goldenberg ha raccolto i cinque punti chiave dell'IPCC, dopo che il rapporto medesimo ha rivelato al mondo che dovrà affrontare le minacce per l'approvvigionamento alimentare, i conflitti sui diritti dell'acqua potabile e una crescente disuguaglianza sociale.
    
1 . Minaccia alimentare;
    
2 . Sicurezza umana;
    
3 . Disuguaglianza sociale;
    
4 . Nessuno è al sicuro dai cambiamenti climatici;
    
5 . Situazione difficile, ma non disperata.

Qui è possibile leggere i cinque punti in dettaglio.

04.29 AM ora di Londra
"Il cambiamento climatico ha già stabilito gravi danni economici e le cose possono solo peggiorare senza una reale reazione", ha detto il Dott. Andrew Steer, presidente e amministratore delegato della organizzazione di ricerca ambientale WRI (World Resources Institute). "Il rapporto mette in chiaro che tagli forti e rapidi delle emissioni di gas serra potranno ridurre notevolmente i costi di questi impatti. Agire ora sarà sicuramente meno costoso che attendere. I governi hanno la responsabilità di proteggere le persone e le aziende dai rischi climatici, aumentando la resilienza. Ma si deve rendere più chiaro il percorso di riduzione delle emissioni significative di gas serra".

04.53 AM ora di Londra

L'oceano assorbe l'equivalente di due bombe atomiche ogni secondo, dice uno degli autori principali e i primi effetti del cambiamento climatico provocati da questo fatto saranno suscettibili di avere un impatto nelle industrie chiave. "Questo rapporto identifica il turismo e il trasporto marittimo come le industrie che potranno subire i primi e più significativi effetti dei cambiamenti climatici, ha detto il professor Ove Hoegh - Guldberg, un autore principale del rapporto IPCC nonché direttore della università dell'istituto del cambiamento globale del Queensland. "Eventi meteorologici estremi influiscono sulle ferie e disturbano gli orari dei trasporti globali. Anche una variazione di temperatura di un grado Celsius al di sopra di oggi porterà a un costoso e devastante impatto per le comunità umane e l'economia. "Gli oceani hanno assorbito oltre il 90% del calore derivante dalle emissioni di gas serra di origine antropica e hanno assorbito circa il 30% del biossido di carbonio dalla combustione di combustibili fossili. La velocità con cui l'energia è entrata nell'oceano è fenomenale, è equivalente alla somma di due bombe atomiche ogni secondo", ha detto Hoegh - Guldberg. "La capacità delle specie oceaniche di adattarsi geneticamente ai crescenti livelli di stress causata da temperature in aumento e una maggiore acidificazione degli oceani non sta avvenendo abbastanza rapidamente, visti i lunghi tempi di generazione di molti organismi come coralli e pesci. In combinazione con l'aumento della temperatura, l'acidificazione degli oceani potrebbe avere un impatto serio sulla calcificazione degli organismi e dell'acquacoltura costiera, provocando danni irreversibili agli oceani e alle economie".

05.06 AM ora di Londra
Ancora Suzanne Goldenberg a Yokohama, Giappone.
La relazione dal pannello intergovernativo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico ha concluso che il cambiamento climatico sta già avendo effetti in tempo reale - la  fusione del ghiaccio marino e lo scongelamento del permafrost nella regione artica, morte delle barriere coralline negli oceani, e portando ondate di calore, piogge torrenziali e mega-disastri.
E il peggio deve ancora venire. Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia per le scorte alimentari globali e per la sicurezza umana, come dice il famoso rapporto IPCC.
"Nessuno su questo pianeta si salverà dagli effetti del cambiamento climatico", ha detto Rajendra Pachauri, presidente dell'IPCC.
Qui l'articolo completo.

05.33 AM ora di Londra - Reazione politica dell'Australia
Il ministro dell'ambiente australiano, Greg Hunt, ha detto al THE GUARDIAN che il rapporto dell'IPCC "rafforza il sostegno del governo australiano alla scienza e alla necessità di agire per combattere il cambiamento climatico".
"L'Australia è impegnata a affrontare le sfide attraverso misure dirette e politiche concrete. Ciò comprende la riduzione delle emissioni del 5% entro il 2020 rispetto ai livelli del 2000. Per centrare questo obiettivo è fondamentale la creazione del Fondo per la riduzioni delle emissioni", ha detto Hunt.
"L'obiettivo del 5% rappresenta un'azione seria e è comparabile con l'azione intrapresa da altri paesi se confrontata con il fatto che spesso si utilizza il  2005 come anno di riferimento".
Hunt ha anche ribadito la tesi del governo secondo cui la carbon tax australiana non funziona e deve essere revocata. Il governo federale ha visto bloccare al senato per due volte il disegno di legge per abrogare la carbon tax australiana.
Il ministro ombra per i Cambiamenti Climatici, Mark Butler, ha detto che il governo sta facendo le scelte sbagliate.
"Il Governo Abbott ha costantemente ignorato la consulenza di esperti sui rischi imminenti da cambiamento climatico e sta tentando di disfarsi del quadro politico stabilito dal precedente governo laburista, che è stato progettato per affrontare i rischi come da relazione IPCC", ha detto Butler.
"Al suo posto, Tony Abbott e Greg Hunt stanno cercando di introdurre la Action Direct, profondamente sbagliata, una politica a breve termine puramente formale che paga affinché i grandi inquinatori possano continuare a inquinare".
Il leader dei Verdi, Christine Milne ha chiesto al governo di ascoltare la relazione dell'IPCC.
"A fronte di più richieste affinché ci sia una risposta globale, il governo Abbott vuole distruggere ogni politica e abbattere ogni difesa che l'Australia ha contro il cambiamento climatico", ha detto Milne.
"Questo rapporto dimostra che il cambiamento climatico è travolgente e influenzerà ogni aspetto della nostra vita. Non si tratta solo di un effetto drastico sul mondo naturale, è una questione economica, un problema di lavoro, un problema di salute, di casa e di agricoltura. Diventerà un problema di immigrazione e di trasporti".

05.37 AM ora di Londra - Reazione politica degli USA
Il Segretario di Stato Usa, John Kerry, ha avvertito che se non si interverrà immediatamente e con decisione sul cambiamento climatico ci saranno conseguenze "catastrofiche" e di ampio respiro, riporta la AFP, l'Agenzia di stampa francese.
"Se non agiamo drammaticamente e rapidamente, la scienza ci dice che il nostro clima e il nostro stile di vita saranno letteralmente in pericolo", ha detto Kerry.
"Il negazionismo scientifico è malcostume".
"Ci sono quelli che dicono che non possiamo permetterci di agire, ma l'attesa è veramente insostenibile. I costi dell'inazione saranno catastrofiche", ha aggiunto.
E' già stato riportato quanto dichiarato dal consigliere scientifico della Casa Bianca, John Holdren.

05.48 AM ora di Londra - Reazione politica della Gran Bretagna
Il segretario di stato per l'energia e il cambiamento climatico, Edward Davey, ha rilasciato una dichiarazione in risposta al rapporto IPCC. Davey ha detto che "la scienza ha chiaramente parlato" e ha citato le recenti alluvioni in Gran Bretagna come un "testamento per il cambiamento climatico che potrebbe portare alla devastazione".
"Il Regno Unito è leader dal fronte dell'azione contro il cambiamento climatico e sta lavorando con i partner europei. Abbiamo adottato alcuni dei più ambiziosi obiettivi relativi al cambiamento climatico nel mondo, "ha detto.
"Questa prova ribadisce la necessità di un'azione tempestiva nel Regno Unito e in tutto il mondo per ridurre i rischi significativi derivanti dal cambiamento climatico. Non possiamo permetterci di aspettare".

05.58 AM ora di Londra - Riepilogo
Il rapporto IPCC, pubblicato oggi, ha rivelato lo stato degli effetti di cambiamenti climatici sulle persone e del pianeta.
E' il secondo dei tre rapporti (il primo riguardava gli effetti fisici e il prossimo esaminerà le soluzioni) e il primo aggiornamento in sette anni.
Il rapporto è stato compilato da oltre 300 scienziati. Quasi 500 persone hanno firmato la relazione, di cui 66 autori esperti, 271 funzionari provenienti da 115 paesi e 57 osservatori.
"Nessuno su questo pianeta si salverà dagli impatti dei cambiamenti climatici " così ha detto il presidente dell'IPCC, il dottor Rajendra K. Pachauri.
Gli effetti del cambiamento climatico sono innegabili  e non c'è "una pausa ", ha detto il rapporto dell'IPCC. Il peggio deve ancora arrivare.
Gli impatti dei cambiamenti climatici creeranno problemi alimentari, di sicurezza e eventi estremi e  impatti gravi, diffusi e irreversibili sulle specie viventi con il grosso rischio di attraversare punti critici ambientali.
La grande barriera corallina è in pericolo.
La sicurezza alimentare è stata già colpita. Questa è la prima volta che l'IPCC ha puntato direttamente alla fornitura di cibo e alla sicurezza . Forniture chiave come il grano e il mais hanno già dimostrato un calo delle rese negli ultimi decenni e gli stock ittici sono anch'essi in declino.
Le persone che vivono in povertà stanno già sperimentando gli effetti del cambiamento climatico e continueranno a sopportare questo peso.
Tra il 2005 e il 2010 il volume di articoli scientifici sugli effetti del cambiamento climatico è raddoppiato.
La relazione IPCC si è incentrata molto sulla mitigazione e sull'adattamento e ha etichettato lo sforzo dell'azione contro il cambiamento climatico come "una sfida nella gestione del rischio".
"Questa prova ribadisce la necessità di un'azione tempestiva nel Regno Unito e in tutto il mondo per ridurre i rischi significativi derivanti dal cambiamento climatico. Non possiamo permetterci di aspettare" ha detto il Segretario di Stato britannico per l'energia e il cambiamento climatico, Edward Davey.
"Se non agiamo rapidamente e in modo sensibile, la scienza ci dice che il nostro clima e il nostro stile di vita sono letteralmente in pericolo", ha detto il Segretario di Stato Usa, John Kerry.
Il rapporto IPCC "rafforza il sostegno del governo alla scienza e la necessità di agire per combattere il cambiamento climatico", ha detto il ministro dell'ambiente australiano, Greg Hunt.

06.04 AM ora di Londra
Qui lasceremo il blog de THE GUARDIAN sul ​​rapporto IPCC sugli effetti dei cambiamenti climatici sulle persone e del pianeta.
Qui è possibile leggere il rapporto completo di Suzanne Goldenberg.

08.10 AM ora di Londra
Scrive Adam Vaughan. Ha intenzione di aprire il liveblog per concludere la reazione alla relazione che comincia a crescere di volume. Tra pochi minuti Chris Field, uno dei co -presidenti del gruppo dell'IPCC, dovrebbe parlare al programma Today della BBC.
Nel frattempo, Suzanne Goldenberg ha parlato a Rajenda Pachauri, presidente dell'IPCC, in merito alla relazione. Egli dice di sperare che questi fatti riusciranno, in mancanza di meglio, a scuotere le persone affinché agiscano. Una sorta di svolta della consapevolezza che esiste già in questo settore.

Rajendra Pachauri, presidente dell'IPCC, parla alla conferenza stampa a Yokohama.

08.25 AM ora di Londra
Chris Field, uno dei co -presidenti del WGII, parla al programma Today. Dice:
C'è un elemento del rapporto che sfrutta le opportunità per gli investimenti nell'adattamento. Un messaggio altrettanto forte è che il rischio di conseguenze gravi e pervasive salga sensibilmente in un mondo che non prestare attenzione alle emissioni di gas serra elevate.
Se c'è un messaggio che passa in modo più chiaro dalla relazione IPCC è che noi affronteremo conseguenti ripercussioni dei cambiamenti climatici.
Il giornalista Justin Webb chiede diverse volte a Field di dire se la relazione di oggi possa mostrare qualche buona notizia dal cambiamento climatico. Field risponde che ci sono esempi in potrebbero esserci dei benefici dal cambiamento climatico, in particolare piccoli benefici con una piccola quantità di cambiamenti climatici, ma il rapporto è pieno di effetti che sono gravi e pervasivi...
E Field elenca i tre messaggi chiave della relazione IPCC:
• gli impatti dei cambiamenti climatici si sono già verificati come gli impatti reali in tutto il mondo;
• proseguendo così, i rischi derivanti dai cambiamenti climatici sono davvero pervasivi, soprattutto con una traiettoria alta di emissioni di gas a effetto serra;
• i rischi possono sostanzialmente diminuire con la  mitigazione e l'adattamento.

Il co-presidente Chris Field del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) WGII 

08.36 AM ora di Londra
Ascoltando l'intervista del giornalista radiofonico Webb come 'la grande storia non è tristezza e sventura, il messaggio di questa relazione potrebbe essere letta nel senso che se spendiamo soldi possiamo sopravvivere e prosperare' - è facile capire perché gli attivisti protestavano fuori dalla BBC a Londra la scorsa settimana, in quanto hanno visto il tutto come una squilibrata copertura sui cambiamenti climatici da parte della BBC stessa.

Attivisti del clima protestano la scarsa copertura climatica davanti alla sede della BBC a Londra.

Field è stato ripetutamente interrogato sul fatto se stesse omettendo tutte le buone notizie del rapporto IPCC.
Webb ha segnalato le denunce di Richard Tol, della Università del Sussex, professore di economia e uno dei 70 capiredattori del testo finale del rapporto dell'IPCC, che ha detto alla BBC:
"Le bozze del riassunto colpiscono per il tono molto equilibrato. E' stato trasformato da un messaggio positivo su come questi rischi siano gestibili, a una storia dove solo i rischi del cambiamento climatico sono una cosa terribile e l'unica soluzione è quella di ridurre i gas serra più presto possibile".
Ma la BBC non ha menzionato che uno dei risultati chiave presentati da Tol presentate per il rapporto finale sono stati respinti la settimana scorsa come "completamente senza senso" da parte dei governi.

Richard Tol

08.41 AM ora di Londra
Al Gore, l'ex vice -presidente degli Stati Uniti e vincitore del premio Nobel per la pace per il suo lavoro sul cambiamento climatico, ha risposto alla relazione dell'IPCC dicendo che dimostra la necessità di un passaggio a fonti di energia a basso carbonio (nota: il suo accento è posto sulla mitigazione, ossia sulla riduzione delle emissioni, piuttosto che sull'adattamento, cioè imparare a convivere con temperature più elevate) Gore sostiene:
"..che la relazione IPCC rappresenta l'ancor più definitiva prova della crescente urgenza di ridurre immediatamente il vomito da inquinamento che crea il riscaldamento globale. L'atmosfera può più essere utilizzata come una fogna aperta. I costi dell'inquinamento da biossido di carbonio sono chiari: in calo i raccolti, tempeste più distruttive, la diffusione di malattie tropicali a latitudini temperate, innalzamento del livello dei mari, più rifugiati climatici, i fallimenti del governo, l'aumento delle inondazioni, maggiore siccità, gli incendi più distruttivi e ondate di calore - i quali tutti insieme contribuiscono alla nuova realtà della crisi climatica globale. Mettendo insieme questi fattori si comprende che la vita di milioni di persone sia influenzata da quegli effetti poiché devono fuggire dalle loro case, interrompendo i loro mezzi di sussistenza , e, in alcuni casi , costringendo a sforzi ulteriori le regioni destabilizzate.
Il consenso è chiaro. Abbiamo bisogno di un cambiamento immediato e determinato per un ambiente pulito e una economia rinnovabile. La combustione di massa dei combustibili fossili è incompatibile con un sano, prospero futuro per la nostra civiltà".

Al Gore

08.43 AM ora di Londra
Ancora qualcosa dell'intervista di Field. Ha fatto una bella metafora sulla differenza tra l'IPCC e le campagne contro il cambiamento climatico da parte di organizzazioni come il WWF, Greenpeace e altri gruppi: 
"Il ruolo dell'IPCC non è quello di motivare l'azione. L'IPCC ha il compito di fornire una valutazione scientifica equilibrata su ciò che è noto e ciò che non è noto per il cambiamento climatico.
Ci sono un sacco di organizzazioni  che possono suonare le campane, l'IPCC è più come un campanile, dove le persone possono salire fino a ottenere una visione chiara".

08.52 AM ora di Londra - Reazione
Jonathon Porritt, l'ex capo della Commissione per lo sviluppo sostenibile, il cane da guardia verde del Regno Unito che è stato cacciato dal governo per il suo 'falò degli enti parastatali', fa eco a Field nella sua intervista alla BBC:
"Per cogliere al meglio il messaggio dell'IPCC: l'adattamento al cambiamento climatico ha senso solo se si riducono drasticamente le emissioni. A partire da ora!".
Il Commissario europeo per l'azione per il clima, Connie Hedegaard, ha fatto una metafora sul tema della sveglia:
"Quando suona la sveglia, a molti basta premere il pulsante stop. Se questo non funziona più allora si tratta di cambiamento climatico".
Lord Stern, l'autore dell'influente Rapporto sull'economia del cambiamento climatico del 2006, dice:
"Mentre le persone in tutti i paesi dovranno rendersi più resistente agli impatti che non potranno essere evitati nei prossimi decenni, i potenziali rischi derivanti dal non mitigare il cambiamento climatico saranno molto gravi verso la fine di questo secolo e nel prossimo, in particolare se il riscaldamento globale supererà i 2°C. Il rapporto avverte che, nel corso di questo secolo, il cambiamento climatico farà aumentare il rischio per le popolazioni umane di dover sfollare per sfuggire ai cambiamenti nelle condizioni climatiche estreme, quali inondazioni e siccità, così come dagli impatti di relativa lenta insorgenza, quali la desertificazione e l'innalzamento del livello del mare.
Questo rapporto presenta una forte motivazione per ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra al fine di evitare effetti potenzialmente catastrofici, come ad esempio lo scioglimento irreversibile della calotta glaciale della Groenlandia e il conseguente innalzamento del livello del mare, a cui noi non saremo in grado di farci completamente resiliente e che si trovano al di fuori della esperienza evolutiva del moderno Homo sapiens".

08.56 AM ora di Londra
Il rapporto completo è sul sito dell'IPCC assieme con questo film di 12 minuti sugli impatti dei cambiamenti climatici.



09.11 AM ora di Londra - Ancora sul Rapporto dell'IPCC
Ancora un po'a riguardo del rapporto:
• Inserendosi in una osservazione del cancelliere conservatore, George Osborne, che ha detto che vuole il Regno Unito rimanga uno dei leader quando si tratterà di tagliare le emissioni di carbonio, il segretario dell'energia dei liberal-democratici, Ed Davey, ha detto a The Observer che:
"Il cambiamento climatico è una enorme minaccia al nostro modo di vita, nel Regno Unito, in Europa e nel mondo. Se non guidi sei un grande irresponsabile, perché saranno gli altri a guidare te".
• John Vidal è stato a Manila, ha visto cosa può fare l'effetto di un mondo in riscaldamento in una città come la capitale delle Filippine. Ha parlato con Yeb Sano, il commissario del governo filippino sul cambiamento climatico, che ha detto:
"Ogni città e ogni settore del nostro paese e della nostra società è a rischio. L'IPCC ci dice che probabilmente avremo una temperatura media superiore di 4°C. Questo significa che tutto sarà compromesso, dal cibo all'energia per gli insediamenti. Noi non siamo pronti. La sfida è troppo grande. Non riesco a immaginare cosa accadrebbe se un tifone con la potenza di Yolanda avesse colpito Manila o la seconda città, Cebu. Sarebbe un disastro globale. Serviranno almeno 20 anni per recuperare i danni causati da Yolanda così com'è successo. Abbiamo perso un milione di case. Siamo molto vulnerabili".

Aree  inondate a Marikina, a est di Manila, Filippine. 

• In vista della relazione, Stephen Moss parla con lo scienziato in pensione James Lovelock, meglio conosciuto per la sua ipotesi di Gaia, che ha detto che pensava che era stato troppo sicuro delle previsioni di riscaldamento nel suo libro del 2006,  "La vendetta di Gaia":
"Ero un po' troppo certo in quel libro. Non ci si può dire che cosa succederà . L'impatto del cambiamento climatico potrebbe essere terribile nel giro di pochi anni, anche se questo è molto improbabile o potrebbe accadere centinaia di anni prima che il clima diventi insopportabile.
• Infine, è stata costruita una grande guida interattiva sulla trilogia di relazioni dell'IPCC : come intende il caldo entrare nella mia vita ?

09.33 AM ora di Londra
Ecco un po' di reazioni da parte dei gruppi verdi.
Samantha Smith , leader del Global Climate and Energy Initiative del WWF:
"Questa relazione ci dice che abbiamo due scelte chiare: taglio immediato delle emissioni e investire nell'adattamento - e avere un mondo con rischi impegnativi e appena gestibili; o non fare nulla e affrontare un mondo di rischi e dagli impatti devastanti e ingestibili.
Il rapporto mette in chiaro che abbiamo ancora tempo per agire. Siamo in grado di limitare l'instabilità climatica e adattarsi a alcuni dei cambiamenti che vediamo ora. Ma senza un intervento immediato e specifico, corriamo il pericolo di andare ben oltre i limiti di adattamento. Con questo rischio rappresentato così chiaramente, dobbiamo sperare che il prossimo rapporto IPCC che verrà pubblicato a Berlino nel mese di aprile, ci fornisca dichiarazioni forti sulle soluzioni che sappiamo che già esistono".
Kaisa Kosonen di Greenpeace International ha dichiarato:
"Stiamo camminando sul filo del rasoio, ma se sapremo agire con audacia e più velocemente possibile diamo un taglio all'inquinamento climatico, potremo ancora evitare le principali minacce alla sicurezza umana, ai sistemi oceanici vitali, alle foreste e alle specie protette. Le nostre azioni definiranno come la storia ci giudicherà e noi giriamo la domanda ai leader mondiali: chi sta con noi?"
Asad Rehman, capo del international climate a Friends of the Earth, ha detto:
"Gli scienziati hanno suonato l'ultimo campanello d'allarme in questa relazione - i ricchi paesi industrializzati non possono più proteggere gli interessi delle aziende che inquinano ma che si rifiutano di affrontare i costi di tale inquinamento per la vita delle persone e per il pianeta".

09.38 AM ora di Londra
Il Media Centre Science, con sede nel Regno Unito, ha raccolto utili reazioni da parte degli scienziati del clima, molti dei quali hanno contribuito al rapporto IPCC.
Il professor Paul Bates, membro del gruppo di lavoro Royal Society sulla resilienza umana ai cambiamenti climatici e disastri ha detto:
"Questo nuovo rapporto chiarisce che gli effetti del cambiamento climatico nei prossimi decenni saranno di vasta portata e interesseranno quasi ogni aspetto della nostra vita, dalla produzione alimentare, alla salute, all'economia fino all'ambiente. Allo stesso tempo, una popolazione in crescita globale che è sempre più urbanizzata e interconnessa sta rendendo le società più vulnerabili e meno resistenti. Vi è anche una buona prova che i rischi legati al clima hanno colpito coloro che vivono in maggiore povertà.
Il professor Robert Nicholls, università di Southampton e principale autore del Capitolo 6 riguardante i sistemi costieri e le aree terrestri a bassa quota, ha detto:
"La relazione ribadisce l'importanza delle zone costiere come un punto caldo per gli impatti climatici. L'adattamento climatico per le coste è cresciuto significativamente negli ultimi anni e questi sforzi hanno bisogno di svilupparsi ulteriormente nei prossimi decenni".
La dottoressa Rachele Warren, dal Centro Tyndall per la ricerca sui cambiamenti climatici e la scuola di Scienze Ambientali presso UEA, nonché autore principale del capitolo 19 sui rischi emergenti e sui punti chiave della vulnerabilità, spiega gli impatti causati dall'aumento della temperatura:
"Le temperature globali sono già aumentate di 0.8°C. Se non prendiamo misure per ridurre le emissioni di carbonio, le temperature globali potrebbero aumentare di 3-6°C entro la fine del secolo. Il WGII mostra che l'aumento 0.8 °C ha già impattato sull'agricoltura e sugli ecosistemi. Se le temperature aumentano di 2°C, ci saranno ulteriori conseguenze per gli ecosistemi, aumento dei livelli degli eventi meteorologici estremi e problemi per i raccolti e le riserve d'acqua dolce. Se le temperature superano i 2°C saremo a rischio di scioglimento della calotta di ghiaccio della Groenlandia e altri cambiamenti su larga scala. Con 4°C ci sarà un forte impatto sull'agricoltura mondiale, sulle risorse idriche e sugli ecosistemi e un alto rischio per la calotta glaciale della Groenlandia. Gli effetti interesseranno la maggior parte delle regioni del mondo.
Il professor Sam Fankhauser, che è un autore che ha contribuito al capitolo 17 sull'economia di adattamento, nonché co-direttore dell'Istituto di Ricerca Grantham sui cambiamenti climatici e l'ambiente, ha dichiarato:
"Il rapporto documenta come i paesi stiano diventando più resistenti agli impatti dei cambiamenti climatici, ma molto resta ancora da fare. Nel Regno Unito e nel resto del nord Europa  avremo bisogno di far fronte ai crescenti rischi di inondazioni costiere e interne, alle ondate di calore e alle siccità. Il Regno Unito e tutti i paesi ricchi devono inoltre fornire un sostegno significativo per aiutare i paesi poveri che sono particolarmente vulnerabili, per far fronte agli impatti del cambiamento climatico".

09.49 AM ora di Londra - Reazione del governo della Gran Bretagna
Il Dipartimento del Regno Unito per l'energia e il cambiamento climatico ha messo online una FAQ sul rapporto IPCC.
Si rileva che, mentre il Regno Unito non viene individuato specificamente nella relazione, si dice che l'Europa subirà:
• Un aumento delle perdite economiche e sempre più persone colpite dalle inondazioni nei bacini fluviali e nelle coste, poiché l'urbanizzazione continua e i livelli del mare si alzano e aumentano le inondazioni;
• Un aumento delle restrizioni di acqua. Ci sarà una significativa riduzione della disponibilità di acqua dolce (fiumi e falde) combinata con l'aumento della domanda di acqua (i.e. irrigazione, energia e industria e per uso domestico);
• Un aumento delle perdite economiche e del numero di persone colpite da eventi di calore estremo: impatti sulla salute e sul benessere, sulla produttività del lavoro, sulla produzione agricola e la qualità dell'aria.
Le inondazioni hanno colpito duramente l'Inghilterra questo inverno e sono state già valutate dal governo come la minaccia numero uno dai cambiamenti climatici nel Regno Unito. L'indicatore "aumento delle perdite economiche" che l'IPCC ha valutato potrebbe essere piuttosto elevato - uno studio recente si aspetta dei costi derivanti dalle inondazioni in tutta Europa in crescita, a partire da 4,5 miliardi di euro all'anno a 23 miliardi di euro entro il 2050 .

Un muro di sacchi di sabbia nel Datchet costruito da oltre un centinaio di ingegneri della Royal Navy per proteggere una casa dalle inondazioni qualora il livello del fiume Tamigi dovesse continuare a crescere.

Lord Deben, presidente dei consulenti del clima del governo, il comitato sui cambiamenti climatici, dice che ignorando gli avvertimenti del rapporto IPCC si potrebbe parlare di "tradire il nostro futuro":
"Alcuni ancora mostrano una "ignoranza invincibile", nonostante il rapporto dell' IPCC sia dando prova di un duro avvertimento sul clima. Ignorarlo è come tradire il nostro futuro".

10.12 AM ora di Londra
Il Met Office ha risposto al rapporto dell''IPCC, e segnala un mini -report della scorsa settimana sul tempo sul cambiamento climatico estremo - che ha avvertito che il Regno Unito diventerà in futuro sia troppo umido e sia troppo secco.
Il professor Richard Betts, responsabile degli impatti al Met Office e uno degli autori principali del rapporto IPCC che dice:
"Questo rapporto riunisce molteplici aspetti che dimostrano che il cambiamento climatico sta già avendo un impatto globale, in particolare sul mondo naturale e che avrà un impatto più grande in futuro.

10.22 AM ora di Londra - Copertura mediatica
La copertura mediatica è stata piuttosto divergente e riflette la natura globale e di ampio respiro del rapporto IPCC stesso.
The Times e il Mail hanno puntato sugli aspetti del rapporto che parlavano dell'aumento dei costi economici derivanti dal cambiamento climatico:
• il tentativo segreto della Gran Bretagna di 'aggiustare' il rapporto sul clima delle Nazioni Unite: gli effetti sull'economia sono però dilagati. (Mail)
• il cambiamento climatico costerà più di quanto pensassimo, dicono gli esperti (Times)
Il New York Times, il Telegraph e la BBC hanno puntato sulla scala degli effetti:
• avviso del rapporto sul rischio climatico: il peggio deve ancora venire (NYT).
• rapporto IPCC: 'Nessuno si salverà dai cambiamenti climatici' (Telegraph).
• gli effetti climatici saranno 'travolgenti' in Gran Bretagna (BBC).
The Indipendent sceglie di parlare dei rischi per la sicurezza alimentare:
Mentre il FT, forse sorprendentemente, rileva un filo rosso tra due degli scienziati (Chris Field e Richard Tol, vedere ora 8:36 per maggiori informazioni su questo):
Gli scienziati si scontrano sul rapporto sul clima delle Nazioni Unite (FT).

10.26 AM ora di Londra
Il blog CarbonBrief, con sede nel Regno Unito, ha ripreso questa mappa dal rapporto IPCC, sui diversi effetti per l'uomo e il mondo naturale in tutto il pianeta:
Gli effetti dei cambiamenti climatici in tre grafici: una mappa abbastanza spaventosa.



11.16 AM ora di Londra - Riassunto finale
•  Il panel del clima dell'ONU, l'IPCC ha pubblicato il suo rapporto su quali effetti derivanti dal cambiamento climatico stanno verificandosi sugli esseri umani e sul mondo naturale e quali effetti ci si può aspettare nei decenni a venire. "Nessuno su questo pianeta si salverà dagli effetti del cambiamento climatico", ha detto Rajendra Pachauri, presidente dell'IPCC.
• Le forniture alimentari saranno interessate con una riduzione della resa delle coltivazioni principali, tra cui grano, mais e riso.
• Il rapporto dice chiaramente che il povero soffrirà di più e che l'aumento delle temperature potrebbe frenare gli sforzi dei paesi in via di sviluppo per uscire dalla povertà.
• Al Gore dice il rapporto dovrebbe servire come un invito all'azione : "Il consenso è chiaro. Abbiamo bisogno di un cambiamento immediato e determinato per un ambiente pulito e una economia rinnovabile" ha detto in risposta al rapporto dell'IPCC.
• C'è stata una 'discussione' tra uno dei 70 capi scrittura del rapporto, Richard Tol e il co-presidente del gruppo che ha prodotto la relazione, Chris Field. Tol si tirato fuori dal processo di scrittura del rapporto sostenendo che le bozze erano troppo "allarmiste". Field ha detto: "Quando si conclude un rapporto dell'IPCC, si vede la posizione globale della comunità scientifica". Ha scherzato: "Ogni autore dell'IPCC pensa che il rapporto sarebbe stato migliore se avessero messo maggiormente più l'accento sul proprio lavoro".
• Field ha affermato in un programma della BBC che il rapporto dimostra che "il rischio di conseguenze gravi e pervasive sale drammaticamente in un Mondo che non presta attenzione a elevate emissioni di gas serra".

Il blog ora si chiude. Per seguire altre notizie sul rapporto dell'IPCC si vede a questa pagina.