giovedì 22 dicembre 2011

Sterili e grottesche


Le discussioni nei talk-show, le filippiche inutili dei politicanti e leader da strapazzo. Su economia-mercato-crescita...
A cosa porteranno queste discussioni? Dove si vuole arrivare dissertando su crimini e ideologie odiose e razziste? Quale obbiettivo si raggiunge dibattendo sterilmente di questioni politiche vuote come vuote sono le menti che le partoriscono, che non vedono, o forse lo vedono benissimo, nel loro sterile dibattito la mancanza di applicazione di quelle regole di buon senso che dalle gole di chi soffre gridano vendetta? Soprattutto quando si vede che chi parla è seduto sulla sua ragione così comodamente da non ammettere critiche, da ritenersi al di sopra di tutto forte del suo invalicabile ed inappellabile giudizio.
Non si può discutere su queste cose: se non c’è un’unione tra le persone che si basi su principi di solidarietà ed amore, senza confini geografici nazionali, la sconfitta del genere umano sarà totale, annunciato da secoli, millenni di storia sanguinaria che nulla ci hanno insegnato.
L’Uomo si è condannato da sé.
Lo dimostra ogni giorno non occupandosi di risolvere i problemi che affliggono il mondo; rimandando al piccolo contributo individuale di chi già fatica a tirar avanti, l’aiuto a chi letteralmente muore di fame; mentre incuranti élite ultramiliardarie gozzovigliano nell’ormai malcelato, e quindi goffo, gioco politico di arraffare quanto più possibile da un Mondo che sta preparando il suo terreno per la nostra morte.

Il profitto non è un punto di arrivo: è una condanna futura!

Con le promesse di lavoro, negli anni passati, il mercato ha assicurato, per gli anni seguenti, il degrado ambientale; con la scusa del progresso tecnologico, si sono avvallate politiche di sviluppo che non tenessero in conto, se non con espedienti falsamente interessati, della salvaguardia ambientale, per di più non si è voluto proseguire sulla strada della tutela del lavoratore, naturalmente a vantaggio di un mercato sempre più liberalizzato, al punto di arrivare a configurare le persone come merce: “risorse umane”.
Le regole del mercato sono regole che non tengono minimamente in conto del loro impatto sulla vita in generale ma, queste regole, si fondano unicamente sul profitto, sulla convenienza cioè, che una determinata azione può avere per chi la compie, nel disinteresse totale verso chi o cosa è al di fuori di questa logica. La logica del profitto.
Ci stiamo facendo dominare da qualcosa che non rispetta ne la natura umana ne la natura in generale; figuriamoci se può rispettare le idee di progresso legate al benessere collettivo, che sono indissolubilmente legate alla salvaguardia dell’ambiente e della vita. In buona sostanza, il mercato è l’antitesi, questo per sua intrinseca natura, di ciò che può anche solo avvicinarsi al concetto di buon senso.

mercoledì 21 dicembre 2011

NATALE



Quest'anno è di domenica, forse saranno di più coloro che potranno passarlo senza lavorare.

Ma sono anche molti coloro che vorrebbero passare, e non solo il Natale, lavorando.

Stiamo parlando di pensioni con il sistema contributivo, ma, lo dice la parola stessa, occorre contribuire per avere le pensioni.

Niente lavoro, niente pensioni.

Vorrei sentir parlare di lavoro e di merito e di giustizia sociale, ma sento parlare di pensioni.

Le pensioni sono DOPO il lavoro.

Per chi non ha lavoro è una questione assolutamente senza significato.

Per chi ha uno stipendio RIDICOLO (e in Italia gli stipendi sono bassi, anzi bassissimi) la pensione sarà da ridere.

E nessuna integrazione privata visto che nemmeno ci si campa con quegli euro.

In Germania lavorano meno (perlomeno quantitativamente) e guadagnano di più. E non sono le uniche differenze.

Ad ogni modo auguro a tutti una giornata perlomeno serena.

venerdì 16 dicembre 2011

ONOREVOLE



Un nome che è assunto da chi è eletto nel Parlamento italiano, in particolare alla Camera dei Deputati in quanto in tempi passati i Deputati percepivano solo un "obolo" simbolico per il loro servizio, e per tale motivo erano considerati "degni d'onore ".

Tra questo onorevoli, c'è n'è uno che sembra comportarsi da tale: Franco Barbato dell'Italia dei Valori.

L'onorevole Franco Barbato è il membro della Camera che ha contribuito, con una telecamera nascosta, al servizio de "Gli Intoccabili", poi trasmesso successivamente su La7. Con questa telecamera l'on. Barbato (IDV) è riuscito ad ottenere imbarazzanti dichiarazioni sulla compravendita dei parlamentari, in particolare da Antonio Razzi (Responsabili), che confessava di aver dato il suo voto di fiducia a Silvio Berlusconi, per aver salva la pensione.

L'on. Mussolini (un ossimoro vivente) si è MOLTO LAMENTATA del fatto che tale filmato sia stato fatto di nascosto e poi mandato in onda su La7. Alessandra Mussolini chiede di conseguenza le dimissioni di Fini, accusandolo di non essere intervenuto per sanzionare Barbato. Nell'elegante esposizione dei fatti, l'on. Mussolini ha anche mandato un "vaffa" al Presidente della Camera.

La Mussolini sostiene che Fini sia reo di non aver preso alcun provvedimento contro Franco Barbato, che dovrebbe essere espulso dall'Aula, come altri due deputati della Lega, i quali dopo diversi richiami, avevano continuato a fomentare l’agitazione in aula con l’esposizione di alcuni cartelli.

Fini, consapevole della violazione compiuta da Barbato, ha risposto, con fare tranquillo:
«Filmare e registrare in aula è vietato, per questo la presidenza ha invitato il collegio dei questori a svolgere un’ istruttoria onde consentire alla stessa presidenza di porre, se la questione verrà confermata, all’Ufficio di presidenza il problema in ragione di una palese e dichiarata violazione del nostro regolamento interno».
Barbato però non ci sta. la sua risposta è stata:

«Ricuso i miei giudici, perché non possono giudicarmi. Mi sono occupato degli appartamenti che vengono assegnati, gratis, ai questori della Camera, e anche dei benefici dei vice presidenti. Per questo non mi possono giudicare, perché sono parte in causa».




Eppure Barbato si sta comportando onorevolmente verso i cittadini italiani a cui TUTTI LORO PRESTANO SERVIZIO.

Denunciare chi si comporta IMMORALMENTE tanto più se trattasi di rappresentanti politici che devono decidere per le sorti del Paese, non è ILLECITO.

Il regolamento della Camera vale se TUTTI SI COMPORTANO CORRETTAMENTE.

In questo caso no, in questo caso Barbato ha reso un servizio al popolo italiano.
Si è comportato onorevolmente.




domenica 11 dicembre 2011

NIMBY



Con NIMBY (Not In My Back Yard ovvero "Non nel mio cortile") si indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che potrebbero avere effetti negativi sui territori in cui verranno costruite (TAV, cave, nuovi poli insediativi o industriali, centrali termoelettriche, discariche, depositi di rifiuti pericolosi e nocivi e simili).
L'atteggiamento consiste nel riconoscere come necessari (o possibili) gli oggetti del contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel proprio territorio a causa delle eventuali controindicazioni sull'ambiente locale.
NOI IN ITALIA ABBIAMO LA CLASSE POLITICA NIMBY.
Ammettono l'esistenza della crisi, ammettono la necessità di eliminare privilegi e posizioni, MA NON A LORO.
NO ai tagli degli stipendi parlamentari per riportarli alla media europea (da circa 12.000 ora a 5000 dopo, mantenendo molti altri privilegi e deduzioni). E anche i politici "periferici" non vogliono mollare. In Veneto sono già pentiti di aver ridotto i consiglieri da 60 a 50, in Friuli i consiglieri regionali tengono blindati 3 milioni di euro per pagarsi l'uscita alla fine della tornata elettorale nel marzo 2013, in Trentino non hanno eliminato alcun privilegio.
NO alle riduzioni delle pensioni d'oro quasi sempre di boiardi di Stato che dopo aver vissuto con stipendi FUORI DALLA NORMA vanno velocemente in pensione e con mensilità da spavento (90.000 - 50.000 euro al mese). La loro cassa previdenziale è in passivo ma avendo fatto cassa unica con quella degli operai e impiegati (sempre in attivo) ecco che possono prendere cifre inaudite. Noi non paghiamo la pensioni ai nostri genitori, la paghiamo a questi loschi figuri. La nostra non ci sarà e se ci dovessimo arrivare troveremmo una cifra scandalosamente bassa.
NO ai tagli delle Province, intanto si aspettano le prossime elezioni poi si vedrà. Per ora loro rimangono a non fare nulla.
NO ad altri prelievi sugli scudati. Poverini, hanno sacrificato parte del denaro "rubato" per ritornare in patria, adesso li hanno investiti, mica possiamo "tradire" la loro fiducia. Il pensiero de "Il Giornale" è di questa idea.
No alla patrimoniale o a tassare le rendite finanziarie. I ricchi poi sono pochi in Italia, già devono pagare per auto e aerei privati che vogliamo "torturarli"?
NO all'ICI alla Chiesa. I santi non si toccano anche quando fanno cattiva "concorrenza", un principio su cui l'Europa non transige (rischio sanzione europea e Monti lo sa).
NO all'asta delle frequenze televisive. Non sia mai che Berlusconi e la sua banda bassotti votino contro.
NO alla lotta all'evasione fiscale, quella vera, non quella di qualche centinaio di euro dell'idraulico di casa (che io NON AMMETTO comunque, perchè io invece le tasse le pago fino all'ultimo centesimo). Quelli che fanno elusione fiscale di milioni di euro, quelli che hanno i commercialisti in Parlamento che gli fanno 10000 micronorme utili per raggirare il dovuto.
SI al prolungamento indefinito al lavoro anche per chi fa lavori usuranti, un concetto che ai professori, ai politici e ai loro sgherri deve essere incomprensibile (usurante?).
SI alla tassa sulla prima casa, anche se è di periferia, degli anni sessanta, di 70 mq, senza ascensore, senza servizi vicini, energivora. Anche se ci abitano in quattro adulti, una signora casalinga, un signore in pensione con 1200 euro NON INDICIZZABILI, e due figli laureati di quasi 30 anni che non trovano lavoro.
SI all'aumento del costo dei carburanti, ben sapendo che non ci sono spesso alternative all'uso della macchina per andare al lavoro, non c'è trasporto pubblico. E dopo ci sarà aumento dei costi DI TUTTO perchè come si usa nel FAMOSO MERCATO LIBERO il consumatore non ha scelta e paga tutto, qualsiasi aumento va a cadere su di lui. Senza contare che da settembre 2012 potrebbe salire l'IVA al 23%.
I SACRIFICI SI DEVONO FARE MA NON LORO.
NIMBY
Paolo Ferrero, il 10 dicembre è intervenuto alla trasmissione su LA7 "In Onda". Ha detto cose interessanti e sostiene che gliele hanno fornite esperti. Ascoltate dal minuto 19.40 quando parla di TETTO ALLE PENSIONI.
Intanto, in nome di un default possibile, ci stiamo "germanizzando" ma non in tutto. La ricetta del rigore è quella che permette alla Germania di mantenere anche la sua forza economica. Con l’introduzione dell’euro, moneta più forte della lira o della dracma ma più debole del marco, la Germania ha visto guadagni enormi nel suo settore commerciale, dato che i suoi prodotti di esportazione sono diventati più convenienti. Ma le economie periferiche hanno sofferto molto l’improvvisa perdita di competitività, e Angela Merkel non vuole riadattare la politica monetaria europea in modo da farla funzionare un po’ meglio, perchè così come è i tedeschi stanno scolpendo nella pietra le politiche migliori per la loro economia.
Eppure dobbiamo "sperare" in Monti per non rivedere più Berlusconi.
Berlusconi è costato tanto agli italiani, sia per mancanza di politica economica (Tremonti l'inutile presuntuoso), sia per crollo della credibilità italiana in campo internazionale e sia per aver anteposto i propri interessi a quelli della Nazione.
C'è una iniziativa che si chiama TUTTI IN CLASS di Radio Popolare e stanno cercando di fare un esposto collettivo contro l'ex Presidente del consiglio per DANNO ERARIALE. Stanno studiando i confini giuridici della cosa.
In tutto questo l'Ambiente non c'è, non esiste. Come se fosse un cosa infinita per risorse e sopportazione delle nostre pressioni inquinanti. Durban, una triste inutile raccolta di nulla.

sabato 10 dicembre 2011

L'AVIDITA' COME LEGGE FONDAMENTALE



Crea il debito che non si SALDERÀ MAI.


Il debito si che è un'arma di distruzione di massa.

giovedì 8 dicembre 2011

IPOTESI AZIENDA



Premetto che NON SONO D'ACCORDO.
Gli Stati democratici, equi, laici e puntati verso la sostenibilità NON SONO AZIENDE.

Questa è UNA SOLENNE STUPIDAGGINE a cui ci hanno abituato gli ultimi vent'anni del "grande imprenditore Berlusconi", che ci ha propinato, da abile venditore e conoscitore di psicologia di massa quale è, una bugia assassina.

Quella bugia ci ha portato nel baratro e ci ha convinto della bontà di una scelta, quella europea, SOLO economica.

Gli Stati hanno un bilancio diverso perchè possono emettere moneta, e perchè con la propria moneta possono relazionarsi all'Estero.

Io ripropongo questo mio post: PICCOLO E' BELLO.

Quindi preciso che io NON SONO AFFATTO D'ACCORDO con il sostenere che uno Stato sia come una azienda o una famiglia.

Adesso posso proseguire.

Adesso, ahi noi, ci siamo in pieno in questo MODELLO ERRATO DI STATO.

1) Non emettiamo moneta e come le aziende dobbiamo chiedere prestiti a tassi spesso usurai: il rapporto che emerge è CLIENTE VERSO BANCA.

Quello che ci sta succedendo con i bond, con la BCE e speriamo di no, con il FMI. Dobbiamo tassarci e impoverirci per PAGARE i creditori che sono privati miliardari e speculatori. Per fare l'IDIOZIA del pareggio di bilancio.
Nessuno "fottuto sviluppo", o perlomeno "omeostasi". Nulla di tutto ciò, arriverà anzi, è già arrivata la recessione. Nessuna spesa pubblica per istruzione, ricerca, lavoro e AMBIENTE.
Si tira la cinghia e basta, occorre RIFINANZIARE IL DEBITO (ovvero il debito non riuscirò MAI a pagarlo completamente) verso poche persone, ricche e sfruttatrici. Nessuno meglio di Monti sapeva come fare questo delicato compito.

2) Siamo una AZIENDA (l'Italia) che fornisce beni e servizi al CLIENTE (l'Europa):il rapporto che emerge è FORNITORE verso CLIENTE.

Non a caso il precedente "direttore commerciale" dell'Italia è stato sostituito dall'attuale "direttore commerciale" perchè era SGRADITO al cliente. Non era abbastanza specializzato per un cliente così tecnico, era il classico "commerciale" che poteva vendere un po' di tutto.

La sostituzione era obbligatoria in entrambe le due situazioni, in quanto se la banca non reputa sufficienti le garanzie siamo obbligati a fornirgliene delle altre ad essa gradite; se il cliente non accetta il mio venditore commerciale per continuare la fornitura devo dargli un venditore diverso a lui gradito.

In tutto questo I POPOLI NON CI SONO PIÙ ma diventano MERCE DI SCAMBIO E/O GARANZIE.

Spero di sbagliarmi di brutto.

Spero che sia solo il senso di tristezza e sconforto che mi accomuna a tanti altri italiani ed europei.

Daniela







mercoledì 7 dicembre 2011

FACCE DI BRONZO





E' l'epiteto che è stato chiaramente udito ieri da BALLARO'.
Uscito dalla bocca della Finocchiaro e diretto alla Gelmini.
Lupi stavolta non gliel'ha fatta a rappresentare il PDL; si deve essere rifiutato. E' toccato a "faccia di bronzo".
Quelli del "governo politico" (e un po' anche dell’opposizione che non opponendosi tiene il sacco al governo) sono tutti FACCE DI BRONZO.
Perché solo così si può adesso mettersi a criticare l'operato del "governo tecnico".
Monti aveva poco tempo, loro ne hanno avuto TANTISSIMO.
In quel tantissimo tempo non sono riusciti a fare NULLA DI NULLA.
Erano anni che le pensioni erano INSOSTENIBILI, ma per motivi elettorali, hanno mantenuto un sistema sbagliato, fatto di troppi, tanti piccoli privilegi (che sommati sono un ENORME privilegio) e parecchi enormi privilegi.
Pensioni che arrivano a 30.000 euro al mese sono ammissibili eticamente?
Certo se HAI CONTRIBUITO, se quelli sono i tuoi soldi accantonati, ma non quelli degli altri o delle future generazioni.
FUTURE GENERAZIONI è un principio scoperto da poco nella politica e si avvicina a quello della SOSTENIBILITÀ.
Il concetto di sostenibilità proviene dall’ambito scientifico e naturalistico, nel quale si definisce gestione sostenibile di una risorsa, quella che prevede di utilizzare o prelevare la stessa senza intaccare la sua naturale capacità di rigenerarsi.
Pare che la riforma pensionistica del governo Monti fosse depositata in un cassetto da oltre dieci anni. Inattuata, poco elettorale.
Poi, quando tutto è ABBONDANZA, è facile fare errori, tanto non si vedono o meglio non si pagano. Ma in un clima di frenata monetaria e soprattutto di risorse che si stanno riducendo ecco che occorre stare attenti.
TUTTI.
Monti ha fatto la “classica manovra” e non poteva fare altro.
Certo poteva occuparsi dell’ICI della Chiesa, certo poteva vedere se si potevano evitare ”spese pazze” alla Difesa, poteva aumentare al 15-20% l’una tantum degli scudati, poteva evitare di togliere l’indicizzazione a pensioni sui 1000 euro tagliando quelle IMMORALI di oltre 10.000, soprattutto se non avute con il sistema contributivo. Ha tentato di dare una spinta al LAVORO perché senza quello non ci sono pensioni, e ci troviamo da oggi i carburanti più costosi. Eviteremo giri inutili, inquineremo di meno.
Poteva insomma fare DI PIÙ E DIVERSO, ma aveva POCO TEMPO.
Pochissimo, il rischio default era vicino e non sono del tutto convinta che con il default si poteva stare meglio.
Le risorse naturali che noi sfruttiamo per vivere su questo Pianeta non solo si stanno esaurendo (tipo i fossili) ma si stanno inquinando e degradando e le risposte dell’Umanità dovrebbero essere tutte in una unica direzione.
Quella della gestione sostenibile, quella della riduzione dell’inquinamento.
E soprattutto una ripresa ETICA DELLA VITA.
Noi ci lamentiamo, ma apparteniamo al FORTUNATO insieme di umanità del 2/7.
Nei 5/7 non hanno problemi di vacanze, di pensioni, o di ICI.
Muoiono di diarrea, perché non sono considerati umanità, ma alla stregua di risorse minerarie. Per il nostro bene, per quello dei 2/7.
Insomma siamo fortunati, lamentiamoci di meno e controlliamo di più chi ci governa.
Anche se ancora non ho capito cosa c’entra la mia casa con il mutuo, il costo del carburante, la mia forse futura pensione con lo SPREAD.

Daniela

martedì 6 dicembre 2011

1952


Monti ieri parla alla Camera e il PDL è un po' assente. Berlusconi, succhiando caramelle, è lì, ma lì non parla. Non è abituato a fare SOLO il parlamentare.

Berlusconi infatti esce e parla ai media e spara una ineffabile "La facevo anche io questa manovra, se me la lasciavano fare".
Giusto. Infatti non è particolarmene geniale o innovativa, poteva farla anche lui. Avrebbe dovuto spiegare a tutti quelli che l'avevano votato perchè toglieva l'ICI, perchè rimettesse l'ICI, ma quisquilie.
Avrebbe dovuto superare le difficoltà della Lega per le pensioni. Pinzillacchere.

Non poteva e basta, glielo impediva la Lega, sua alleata, sua forza, suo nume.

Vedere Lega e Di Pietro uniti nella lotta contro Monti mi fa impressione, come pure vedere la Lega di Lotta che con aria da guerrillero incita il PD a "difendere i lavoratori". La confusione cresce, capisco che stiano lottando per mantenersi a galla, ma le cavolate che sparano è incredibile.

Di Pietro potrebbe anche spostarsi dal suo convincimento anti governo, magari con un 2% sugli scudati, da ottenere con Bersani. Poco lo stesso. Puniti sempre gli stessi, gli evasori invece?

Io non ho capito una cippa di come combatteranno l'evasione fiscale. Saranno troppo "tecniche" e incomprensibili (tipo Grilli e i suoi inenarrabili aaaahhh eehhh) oppure le misure sono solo proclamate (i proclami di berlusconiana memoria imperversano) e non ci sono.

La Lega sarà di aiuto a Monti, lo costringerà alla fiducia.
Salvando il sedere dei suoi "sostenitori recalcitranti".


E adesso un breve racconto.
Standard & Poors vogliono smanettare su rating ANCHE della Merkelcracy & Company.

Chissà se Monti non abbia fatto una bella telefonatina ai suoi amichetti della Trilaterale.

"Pronto? Ciao sono Mario"
"Come va?"
"Eh, mi stan rompendo le balle, mi saltano tutti addosso. Ho rinunciato alla Trilaterale, alla Bocconi, alla Goldman Sachs, agli stipendi governativi, ma che palle, continuo a sentire quei due ronzii fastidiosi jajaja oui oui...fanculo..."
"Possiamo fare qualcosa?"
"Piccoli fastidi stressanti. Sufficienti, così la smettono di spaccarmi i maroni."

CLIC

Monti che parla da solo:

"AHA AHA AHA che bello scherzetto alla Merkel e Sarkozy...AHA AHA AHA il rating pure a voi...".

Si lo so, c'è poco da ridere.
Si lo so, più che misure eque sembrano misure equitalia.

Si lo so, soprattutto per i nati nel 1952 che vedono allontanarsi la loro pensione fino a oltre 5 anni.

E nel contempo vedono i loro datori di lavoro cercare di estrometterli perchè se assumono GIOVANI E/O DONNE, avranno vantaggi fiscali.

Licenziati e senza pensione.
Un Futuro allettante.

Molto diverso dal Manifesto del 1952 presente nell'immagine. GUIDING STAR.



Daniela

lunedì 5 dicembre 2011

MANOVRE



Certo fa un bell'effetto vedere Monti che, nel mettere in atto un'operazione pesantissima, dice con chiarezza che loro sono lì per salvare la faccia dell'Italia e i suoi conti che da troppi decenni sono stati fatti SOLO ED ESCLUSIVAMENTE con il fine corto, breve e indegno della rielezione elettorale.


E che, nel farlo, lui non vuole altri stipendi che lascia allo Stato e non in una insulsa beneficienza.


Che tutti i suoi ministri faranno per un anno e mezzo QUELLO E SOLO QUELLO e nient'altro.


Che i suoi collaboratori di governo devono dichiarare TUTTO quello che hanno, per la massima trasparenza.


Un ventata di aria nuova dalle istituzioni.


Adesso, oltre all'elenco, punto per punto, della manovra da 24 miliardi, aspettiamo.


Intanto Camusso non ci sta.


E Bersani è parzialmente contento.


Ma occorre aspettare.


La manovra deve passare dal Parlamento, dove i topi del nano e i fuori di testa della Lega stanno aspettando al varco per fare CASINO.


Perchè, se aspettassero al varco per MIGLIORARE, per dare suggerimenti, per rendere ancora più equa la manovra (che non tocca le missioni all'estero e la difesa per esempio, che non parla di Giustizia, di Ambiente, di Interno, di Istruzione e Università) farebbero SOLO il loro dovere.


Io so che la pensione la vedrò lontana e sarà ben più bassa di quella che mi sarei aspettata con il vecchio sistema (che era insostenibile), so che dovrò pagare l'ICI su una casa gravata dal mutuo, so che dovrò pagare tutto di più, perchè forse l'IVA schizzerà al 23% perchè il governo precedente non ha fatto bene i conti.


So che il mio stipendio non è "europeo", e molte altre gradevoli cose che altri europei hanno (francesi e tedeschi in primis) io da cittadino italiano non le ho.


Posso anche attendere un paio di anni (mi sa che saranno di più) di ULTERIORI sacrifici, che comprendono il dover pagarmi tutto nonostante paghi da sempre tutte le tasse (sanità, trasporto pubblico inesistente, ambiente inquinato, energia che CRESCERA' SOLTANTO) ma non vorrei finire così.


Temo una moria di anziani.


E non moriranno i "cattivi".


L'immagine del Dodo è tutta un programma e una metafora.


L'estinzione è dietro l'angolo. Intanto degli italiani, poi si vedrà.


Chissà che idee ha il Governo Monti sull'Ambiente. Di sicuro non sembra una priorità, eppure è DOVE VIVIAMO.


E come il WWF ha scritto recentemente in una lettera a Monti:



I temi dell’ambiente, troppo spesso sottovalutati e trattati marginalmente, sono invece assolutamente cruciali sia per la sicurezza del Paese sia per le prospettive di uno sviluppo sostenibile, che si giocano non solo sulla capacita’ di mantenere integro il territorio e protetto il nostro paesaggio, ma anche sulla garanzia di conservare al meglio il nostro contesto naturale.

Daniela










mercoledì 30 novembre 2011

DENISE E SEVERINO




Lea Garofalo scomparve tra il 24 e il 25 novembre 2009 a Milano. Fu rapita, torturata, uccisa e sciolta nell'acido dal suo ex compagno Carlo Cosco, affiliato alla 'ndrangheta.

Lea aveva abbandonato il piano di protezione nel 2006 per stare accanto alla figlia Denise che oggi ha 19 anni. Lea doveva essere protetta perchè era collaboratrice di giustizia. Anche Denise è testimone di giustizia adesso. Davanti alla Prima Corte d'Assise di Milano si è costituita parte civile nel processo che si è aperto a carico di sei imputati coinvolti nell'omicidio della madre. Uno di loro è suo padre.

Denise Cosco, con coraggio e determinazione si era seduta a testimoniare in aula, tra settembre e ottobre di quest'anno. con il cappuccio di una felpa tirato su e un paravento a proteggerla dagli sguardi dei presenti in aula, e aveva raccontato cosa significasse vedere il proprio padre rinchiuso in carcere per vivere sotto protezione insieme alla madre, entrambe private della loro identità, per poi ritrovarsi, dopo la tragica notte dell'omicidio della madre nel novembre 2009, a stare con la famiglia del padre, con colui che avevo programmato ed eseguito la morte della madre.
Perché racconto questo?
Perché la Corte d'Assise di Milano è rimasta senza il presidente Grisolia.
Il magistrato ha accettato l'incarico di capo di gabinetto del neo ministro della Giustizia Severino
. In vista del cambiamento della composizione della Corte, le difese non hanno dato il consenso a mantenere valide le prove raccolte in dibattimento e adesso tutti i teste del processo Lea Garofalo saranno nuovamente chiamati a deporre presso l’aula della Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Milano. Tutti, compresa la giovane e coraggiosa Denise.
Il neo ministro della Giustizia, Paola Severino ha appena scoperto "con sorpresa" che l'arrivo di Filippo Grisolia a capo del suo staff determinerà l'annullamento delle sei udienze svolte a Milano del processo Garofalo.

Non lo sapeva?

E' giusto che Grisolia decida di cambiare incarico anche se questo significa l'interruzione dei processi che sta svolgendo?

Il magistrato
Grisolia aveva pianificato un'uscita morbida di scena, aveva "sperato" che le parti non si sarebbero opposte alla validazione degli atti. Ma le valutazioni tecniche cadono se di fronte si hanno malavitosi di 'ndrangheta.

Adesso si deve rifare tutto.

Tutti i testimoni, compresa la giovane e coraggiosissima Denise, grazie alla provvidenziale scelta di Severino dovrà tornare in aula, con cappuccio e paravento, a parlare di come suo padre abbia assassinato sua madre.

Ovvio che dal ministero della Giustizia escano forti preoccupazioni soprattutto per il doppio trauma che Denise Cosco sarà costretta a subire, anche se fosse dire solo "confermo".

Fortunatamente la sostituzione di Grisolia con altro magistrato è stata immediata e oggi, primo dicembre, si terrà la prima udienza e, a seguire, quelle successive fino alla conclusione del processo.

Oggi sarà ufficializzato il calendario delle prossime udienze, un calendario fitto che dovrà tenere conto della gravità dei reati contestati ed evitare eventuali scarcerazioni.

Ovvero "ATTENZIONE IL 28 LUGLIO 2012 SCADRANNO I TERMINI DI CUSTODIA DEGLI MPUTATI."

L
ivia Pomodoro, presidente del Tribunale milanese, nel rendere pubblica la notizia con una nota scritta ha dichiarato che “la presidenza si dichiara certa che si farà di tutto per evitare ulteriori sofferenze e disagi alle persone offese”.
Soprattutto alla coraggiosa Denise Cosco.
Una diciannovenne molto, molto diversa dalle sue coetanee.
A Denise dedico un tutto il mio rispetto e la mia stima e anche un abbraccio. Posso solo divulgare la tua storia, Denise.
Spero che la voglia di giustizia sia più forte del dolore e dello scoraggiamento nonchè della idiozia delle burocrazia.

Che nemmeno un ministro può far superare.

Daniela 


lunedì 28 novembre 2011

INCOMMENTABILE



Non c'è nulla da dire.


Solo che l'accezione BESTIA non può essere afferita che a noi, Homo Sapiens.




Non dare valore alla vita e alla sofferenza delle altre creature che passeggiano sull'astronave Terra e con le quali condividamo risorse e futuro, significa che presto chiunque potrà passare nell'insieme di coloro che hanno poco valore e che possono essere sacrificati.


Chi è il prossimo?




giovedì 24 novembre 2011

Utopia o morte


La sostanza di questo post, praticamente un piccolo pamphlet, è basata sull'Utopia che si cominci a ragionare con saggezza ed onestà, ai più alti livelli. Credo che purtroppo sia talmente improbabile che chi governa si renda conto del crimine che sta attuando, da rendere più probabile la nascita di una coscienza dal basso che arrivi a scalzarli per rimodulare la politica su temi e cause che favoriscano la vita invece di distruggerla. Il ché è pura Utopia, anche questa.

Ovunque si parla di spread, di debito pubblico, di crescita; come se fosse possibile una crescita continua, la si intende come rimedio per l'uscita dalla crisi, invece di vedere la rincorsa ad essa come una della cause.

La cecità delle argomentazioni in materia economica, che non contemplano minimamente il fatto di riformare radicalmente la finanza e l'economia, assurgono ormai a causa principale della nostra rovina, come un treno lanciato ad altissima velocità dove un macchinista ubriaco non si avvede che il ponte al quale si avvicina è ormai crollato. Il Mercato ci costringe a vivere secondo le sue leggi tutt’altro che a misura d’Uomo; il Mercato determina il successo o la disgrazia di interi Stati, proiettandone le genti in un’opulenza estrema o nella miseria; il Mercato, dove gli unici che non ci perdono mai sono chi tira le fila a livello globale, come le Banche, acquisendo sempre più ricchezza, soprattutto, dal default che qualche Stato ha già sperimentato. Le crisi globali sono portatrici di ricchezza per le élite, ricordiamocelo. Dall’altra parte si muore per fame.

Chiaramente vorrei aver torto. Ma le guerre? Le ingiustizie, i disordini, le proteste? La fame nel terzo mondo? Le persone che faticano ad arrivare a fine mese? Quelli che non ci arrivano, a fine mese?

Quelli che hanno molte ville, gli Yacht, ed un sacco di soldi nei paradisi fiscali?

La cecità di cui parlavo è una falsa cecità, se si parla di chi governa; è più un guardare dall’altra parte, il voler mantenere egoisticamente il proprio status. La cecità di chi, invece, si sforza di capire e di trovare una soluzione al problema senza però rinunciare alle sue perverse regole, non la capisco: il mondo così com’è sta andando a catafascio! O ci fai o ci sei, non c’è alternativa.

Occorre un sforzo talmente grande, per arrivare alla maturazione di uno Stato democratico, ed il gap tra noi e quell’ipotetico Stato è talmente grande che difficilmente si arriverà a colmarlo nei prossimi anni. Il cambio di governo io lo vedo come un’aspirina data ad un ammalato di tubercolosi; non sarà certo, e vorrei sbagliarmi, una banda ti tecnocrati economisti e banchieri che ci salverà dalle loro stesse grinfie. Dobbiamo essere noi cittadini a trovare il coraggio di maturare il rispetto per i nostri simili; il grido di Beppe Grillo “ognuno vale uno” suona come una beffa se non ci si rende conto che vanno rispettate tutte le idee, e che vanno tutte messe al vaglio della comunità, democraticamente, con la Democrazia, quella vera. Il Governo del Popolo implica che il Popolo abbia la capacità di governare, e siccome così non è, siamo destinati a rimanere in balìa di gente non eletta democraticamente, grazie alla scarsa affluenza alle urne; in balìa di nominati, più precisamente cooptati, da chi in quel modo è salito al potere, creando un’oligarchia che ben poco ha a che fare con la Democrazia. Per far sì che quel grido di “ognuno vale uno” sia valido, occorre uno sforzo immane di maturazione: la strada è ancora molto lunga.

Mi dilungo ancora un poco: visto che ultimamente non scrivo e non frequento molto il web, mi permetto di essere prolisso.

Leggendo un libro molto bello, che indicherò alla fine di questo post, ho appreso e capito il pensiero del premio Nobel Amartya Sen. Egli sostiene che per avere una Democrazia non occorrono persone pronte ad averla, ma che le persone diventano pronte grazie alla Democrazia. I governanti, i politicanti da strapazzo che ci dominano ogni minuto della vita e ci schiavizzano col lavoro, hanno il terrore della Democrazia, ma soprattutto della Democrazia Diretta: temono lo sviluppo di competenze politiche individuali, con le quali sarebbero costretti a rendere conto alla collettività del loro operato!

Vorrei capire dove vanno a finire le proteste che ultimamente affollano le nostre città; chi prende in carico i malumori di un ceto sociale disilluso e furente? Crediamo davvero che la politica prenda in considerazione i motivi per cui ci lamentiamo? Tecnico o non tecnico, chi sta seduto a Palazzo Chigi pensa solo a procrastinare quanto più possibile la sua caduta, e siccome è legato a doppio filo al potere economico/bancario, ha le carte in regola per riuscirci. Rimane solo la mobilitazione di ogni singolo individuo, almeno di quelli che se ne sono resi conto, per creare la paralisi dell’economia. È il cane che si morde la coda: le banche fanno fallire gli Stati e gli Stati rifinanziano le banche per salvarsi, indebitandosi con altre banche per avere i soldi da dare alle prime. Così il debito sale, arrivando a livelli talmente assurdi da non essere reale. Il debito è insanabile, lo hanno capito anche i bambini; è insanabile perché non esiste! Basti pensare al concetto di “vendita del debito”, o di “debito sovrano”. Bestialità assolute.

Mentre assistiamo al teatrino della politica lo Stato Sociale si sfascia: ricchi sempre più ricchi, ceto medio sempre più povero; taglio all’istruzione, alla cultura, soldi buttati all’editoria, doppi incarichi, doppie pensioni, ai parlamentari, la classe politica più costosa al mondo. Tagli di due miliardi alla difesa: non ho parole! L’anno scorso per la difesa hanno speso 27 miliardi, avrei capito un taglio di 20 miliardi, visto che siamo in una crisi mondiale. Non ho ancora sentito nessuno che proponga un programma serio per la lotta all’evasione fiscale, che ci costa ogni anno centinaia di miliardi di euro, e che affossano e vanificano ogni misero tentativo di dare un servizio pubblico decente; così, ad esempio, il trasporto pubblico va verso l’estinzione, per lo meno là dove ancora esiste; della Sanità, della Cultura della Scuola e della Ricerca non ne parliamo neppure che c’è solo da piangere.

Di tasse sui grandi patrimoni se ne parla solamente e la legge elettorale, a più riprese definita “porcata” rimane  indisturbata in vigore.

Ma quello che più mi delude, perché in fondo potrei anche infischiarmene di tutto il resto, è la scarsa considerazione che si ha gli uni degli altri: la mancanza di rispetto, tra noi cittadini comuni, spesso anche all’interno dello stesso Ideale Politico. Certo, i timidi tentativi di costruire un consenso popolare partendo dal basso sono ancora all’inizio, ma il fondamento principale, io credo sia la voglia di rispettare chi sia ha di fronte. Se non si ha questo moto spontaneo, quest’apertura che consente di accogliere le altrui idee senza preconcetti, e che sta alla base di una costruzione democratica dello Stato, si cadrà automaticamente nel fallimento, perché è solo dal connubio delle parti migliori delle idee di tutti noi, dalla sinergia tra persone che si rispettano e desiderano il bene comune che si potrà costruire un futuro degno di essere vissuto; diversamente ci saranno sempre dominatori e dominati, ricchi e miseri, opulenza e morte.

Certo, ho ucciso e ucciderò, lo ribadisco, non ho gli strumenti per evitarlo; non li hanno la maggior parte dei cittadini, e sarà sempre più difficile che qualcuno li abbia. Una volta, cercando di imbastire una normale discussione con qualcuno, ma non riuscendo neppure a finire una frase, mi sono sentito dire che dicevo buffonate. Avrei voluto replicare, se ne avessi avuto modo, che non ero ancora riuscito ad esprimere un concetto, il quale per essere espresso, solitamente, richiede più di una frase, che pur tuttavia non ero ancora riuscito a portare a termine. Continuamente interrotto con violenza dagli sproloqui di chi avevo di fronte, mi sono arreso; ma non ho avuto neppure la tentazione di cedere ai toni litigiosi abbassandomi allo sproloquio: per litigare proficuamente occorre sempre un rispetto intrinseco in ambedue le parti, difatti con questo presupposto non è più litigio, ma confronto di idee, si parla e si ascolta.

Credo sia stata una vera sconfitta: a riprova che non vi è, nel tessuto sociale, la voglia di un cambiamento che sia favorevole a tutti; non c’è la consapevolezza, in tanta gente, di come si sta sviluppando il progresso umano, con l’accrescimento delle differenze sociali, con l’accentramento delle risorse in poche e potenti mani che decidono, e decideranno sempre con un maggior impatto, per tutti noi.

Il punto è che, come dice anche il filosofo austriaco Hayek, le società che non maturano, che non trovano la maniera democratica di stare unite, sono destinate a disgregarsi ed a scomparire; sarebbe molto più utile sfruttare le esperienze positive maturate nei posti del mondo dove c’è una democrazia partecipativa, copiarle, prenderle ad esempio; ovviamente è proprio da questo che sono terrorizzate le nostre élite politiche: che finalmente sia discusso universalmente il loro operato e che si sappia che dei modelli funzionanti ci sono e sono alla nostra portata. Invito a scaricare dal sito di Paolo Michelotto, gratuitamente, il libro “Democrazia dei cittadini”, ed a divulgarlo e discuterlo assieme ad amici e parenti. L’alternativa esiste, è possibile ed è auspicabile attuarla; serve una spinta verso di essa, una forza enorme che deve venire da tutte le persone unite da questo ideale; occorre la voglia, proveniente da almeno una parte significativa della popolazione, di attuare la Democrazia Diretta: gli altri acquisiranno motivazione non molto dopo, e si sentiranno inclusi in una realtà dove tutti potranno dire la loro sui temi che fanno parte della propria vita.

domenica 20 novembre 2011

PARADIGMA



Che significa "modello" con valore esemplare.

Ovvero "dobbiamo al più presto cambiare paradigma di vita" o di approccio al sistema planetario.

Non solo in Italia, ma in Europa, Asia, Africa e America.
Tutto il mondo.

Stiamo bruciando SOLE FOSSILE con retrogusto di inquinamento e cambiamento climatico, le avvisaglie sono oramai forti e significative.
Dovremmo occuparci di usare l'energia pulita del sole attuale, in modo da adeguarci alle Leggi che sostengono questo pianeta verdazzurro, a placche tettoniche, per quello capace di fornirci il petrolio, il sole fossile.

Ma come tutto quello che c'è il questo pianeta, il petrolio sta per finire e non esiste un sostituto, e il nucleare è un rischio enorme, con le teste dei politici attuali.

Viviamo in un pianeta con risorse limitate e sottoposto alla legge della termodinamica "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma."

Una legge da scrivere all'articolo ZERO di ogni Costituzione, di ogni Paese del mondo.

Il pianeta non conosce la follia esponenziale del mago di corte, o di tutti quei maghi della finanza che han fatto crescere il debito così tanto che è irraggiungibile e che puoi solo, per dirla alla Obama, "rifinanziarlo".

Ovvero NON LO CHIUDI MAI, rimani debitore a vita. Una idea MALATA.

E' di questo PARADIGMA che sto parlando.

Un modello esponenziale illogico e assurdo, per le leggi cicliche del pianeta Terra.

OCCORRE UN RAPIDO CAMBIAMENTO DI PENSIERO.
DI TUTTO IL PIANETA.

Ecco perchè non credo a un grande cambiamento con Monti, al di là che rappresenti o meno i potentati finanziari anglosassoni. Lui ha detto che non è vero, e l'ha detto pubblicamente in senato.

Io posso anche credergli, ma non riesco a credere che possa rappresentare nulla di nuovo, per cambiare il paradigma.

Certo che è diverso dal governuccio di buffoni incapaci che c'era prima, ma credo che anche estraendo a sorte tra i cittadini italiani onesti si otteneva qualcosa di meglio del precedente governo, senza scomodare saggi e sapienti della Bocconi & C.

Il governo Berlusconi: il governo del nulla rappresentato da nullità che non hanno fatto nulla di nulla del nulla che avevano promesso di fare. Solo Berlusconi è riuscito a pararsi dai colpi della Giustizia e dalla possibilità che gli riducessero il potere mediatico che lo tiene in piedi. Gli altri, tuttalpiù si son pagati mutuo e puttane.

Il governo tecnico è fatto di sicure personalità di elevata caratura professionale, ma deve passare dal Parlamento fatto di quasi eletti (la legge porcellum mi dice che tanto eletti dal popolo non sono nemmeno quelli), e la maggior parte di loro è con Berlusconi. Che è passato dall'avere i problemi del governare a poterli creare.

Non che gli convenga seguire l'esempio della Lega, ma ci stava provando, adottando la doppia figura, in aula faceva la figura istituzionale, fuori dall'aula, il guerrigliero per la libertà. A mo' di Bossi sputacchiante e delirante.

I politici sono diventati REIETTI, ODIATI dal popolo che chiede a gran voce, visto che dovrà fare ancora sacrifici, che siano i politici a farli per primo, rinunciando a tutti i privilegi di casta goduti sinora.

Questi sono i problemi che adesso deve affrontare il governo dei sessantenni d'assalto di Monti Mario.

Figuriamoci se riesce a fare riflessioni sul cambio di paradigma. Inoltre la classe di età dei componenti del governo è estranea a questo cambio di pensiero. Sono legati al fossile, al nucleare come unica fonte alternativa al fossile. La prima papera del governo Monti è stata proprio sul nucleare da parte del neo ministro Clini all'Ambiente.

Ve lo immaginate un primo ministro finanziario come Monti che riesce a evitare di dire CRESCITA mentre fa un discorso?

Perché crescita sembra la parte positiva di CRISI ECONOMICA, ma non è così.

Il governo tecnico non ha nessun cambiamento vero in mente, né può averlo. E' solo una rappresentazione del modello di Hubbert del sistema politico, perlomeno italiano.

Con Berlusconi i politici avevano raggiunto il punto di massima espansione, potere, prestigio, privilegi, immunità, l'apice della curva di Hubbert.

Ma dopo è seguito il declino di Seneca.
Irreversibile.

E Monti è l'indizio di questo declino della politica. E con essa forse sparisce anche la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche.

Daniela

martedì 15 novembre 2011

IL CARBONIO ATMOSFERICO



Se ne frega dei nostri numeri e delle nostre invenzioni finanziarie. Abbiamo la matematica? Usiamola anche per monitorare l'inquinamento in atmosfera. CRESCE, troppo e in modo inaudito, come riporto da questo sito.



Le emissioni di CO2 sono cresciute a un tasso annuale del 6% nel 2010. Non era esattamente ciò che si prefiggevano i negoziatori di Kyoto.

Il Report che è sopra è del gruppo di geologi che lavorano per CDIAC (Carbon Dioxide Information Analysis Center) del Dipartimento dell'Energia degli USA.

Un aumento "mostruoso" è stato il commento di Gregg Marland, professore di geologia alla Appalachian State University, che ha collaborato con il Dipartimento dell'Energia di figure del passato.

Oltre la metà dell'aumento delle emissioni del 2010 è causato dalla Cina e dagli Stati Uniti.

Tom Boden, direttore del Centro di biossido di carbonio del Dipartimento dell'Energia ha detto una frase SIGNIFICATIVA:

"Dal punto di vista delle emissioni, la crisi finanziaria globale sembra essere finita."

Chris Field della Stanford University, a capo di uno dei gruppi di lavoro dell'IPCC, ha detto che gli scenari relativi alle emissioni di carbonio sono più accurati nel lungo termine e quindi la domanda che si pongono ora gli scienziati è se per caso il futuro possa essere anche peggiore delle peggiori previsioni.

Granger Morgan, responsabile del Dipartimento di ingegneria e politiche pubbliche presso la Carnegie Mellon University, ha detto, dopo aver visto quegli scenari previsionali che "Stiamo costruendo una eredità terribile per i nostri figli e nipoti."

Ecco, questa è la cattiva notizia.

La cattiva notizia sulla cattiva notizia è che la stampa e i media non ne vogliono parlare. Eppure ci sono dati aggiornati quotidianamente, pubblicati e visibili.

Il problema non riguarda solo l'America ma anche la Cina. Si rileva una sorprendente crescita delle emissioni cinesi che sono emissioni "sporche" e mascherano, finchè sono in crescita, l'effetto serra. Nel frattempo, la temperatura media globale non cresce velocemente come ci si potrebbe aspettare, a causa di queste "interruzioni regionali", ma comunque continua ad accelerare. Pare che le emissioni cinesi portino a una maggiore propensione alla desertificazione nel West americano.


Daniela

domenica 13 novembre 2011

IL LIQUIDATORE







 



150 è il numero di anni che si festeggia di UNITA' D'ITALIA.
Dentro questa unità ci sono un reame di re ignoranti, una dittatura, una pseudo democrazia e adesso la tecnocrazia europea.
Non posso rimpiangere Berlusconi, non mi è mai piaciuto.
Aveva fatto emergere il peggio dell'animo umano, e in un paese mediterraneo e passionale come il nostro, questo era anche più facile.
Il luccichio di apparenze e di poca sostanza, ci ha depredato del senso della realtà, facendoci diventare idioti ben vestiti, profumati e con pelle abbronzata, ma con il cervello disidratato, ridotto a una poltiglia neuronica, che si accendeva solo con le Isole, i Grandi Fratelli e le puttanate catodiche.
LA PATRIA DELLA CULTURA E DELLA SCIENZA è diventata un reame di fanghi sporchi e masse di ignoranti al potere. Forse ha ragione Bastian che anche la scienza e la cultura, appartenendo al genere umano di cui gli italiani fan parte, abbiano lo stesso ciclo vitale, ma allora, se siamo caduti in basso perché il ciclo sta finendo, forse abbiamo speranza di RESURREZIONE, come appunto diceva Benigni.
Ecco perché avevamo votato Berlusconi (e parlo in pluralis maiestatis perché è così che funziona la DEMOCRAZIA).
E lui aveva non solo stravinto, ma anche iniziato il percorso "tecnocratico" di "li scelgo io i deputati".
AVEVA UN POTERE IMMENSO E SOLDI in quantità industriale: era libero in pratica.
Da condizionamenti (apparentemente), da manovratori occulti.
Aveva un problema: risolvere guai personali con la giustizia.
Ma se avesse fatto un buon lavoro ANCHE PER IL PAESE, gli si poteva perdonare la soluzione dei suoi "piccoli guai".
Come pure la passione per le donne. E per le barzellette, le gaffe, le canzoni napoletane melense.
Ma non l'ha fatto. Ha scelto il peggior ministro all'economia di tutti i tempi, un Tremonti che poteva evitare di trascinarci nella merda europea, ma che invece con la sua statica erre moscia è solo riuscito e farci precipitare nel disdoro.
E gli altri ministri, tutti yes men, o signore dall'aspetto piacevole e null'altra dote.
Insomma aveva i mezzi e l'opportunità, ma non l'ha fatto.
Se è caduto non l'ha fatto per amor di Patria (se avesse avuto questo Principio di Patria in testa avrebbe combinato qualcosa per il Paese) ma per amor di famiglia e interessi suoi particolari (Mediaset crollata in borsa deve essere stato il VERO motivo delle sue dimissioni).
I festeggiamenti in Piazza sono solo il segno della stanchezza generale di molti italiani (disoccupati, cassaintegrati, dipendenti pubblici e privati, artigiani, ecc.) di avere un buffone incapace circondato da incapaci buffoni al Governo. Per quelle persone lui doveva dimettersi perché era un fallimento politico e il suo percorso era finito.
Non sono particolarmente d'accordo con quei festeggiamenti.
Non ci vedo nulla da festeggiare.

Io festeggerei se al posto di Berlusconi ci fosse , come da DEMOCRAZIA, un altro Governo, liberamente scelto dai cittadini italiani e non IL LIQUIDATORE.
Berlusconi doveva andarsene per incapacità di far andare le cose come vogliono BCE e FMI, gli investitori dei FAMIGERATI MERCATI, non perché facesse gaffe o si comportasse come un satiro in calore.
Delle sue figure di merda internazionali AI MERCATI interessava solo la parte che poteva intralciare il loro cammino esponenziale al governo del Globo…lo scrivo e mentre lo scrivo sto male, perché non sono complottista, non sono fissata con il NWO, ma non riesco a dare una spiegazione al perché uno ricco desse fastidio ad altri ricchi. Infatti a lui non succederà nulla, rimarrà ricco e magari ad Antigua circondato dai suoi desideri.
Con lui l’instabilità dei mercati era diventata eccessiva e LORO han deciso di dimetterlo.
Quindi via, fuori dalle scatole (un bel crollo delle sue azioni è stato essenziale per smuoverlo).
Dovrebbero ringraziarlo I MERCATI.
Festeggiamenti in piazza per un governo tecnocratico imposto dall’estero.
Il commissario europeo Olli Rehn che dice che “l’Italia NON ha bisogno di elezioni, ma di stabilità…e comunque non gliela farà a raggiungere il pareggio di bilancio…”, mi fa venire i brividi.
Berlusconi nel 1994 aveva portato la novità dell’IMPRENDITORE di successo che vuole salvare l’Italia con formule imprenditoriali, fare imprenditoriale, metodi imprenditoriali. Un autocrate malato di autoreferenzialità si è rivelato, ma intanto il dado era tratto, TUTTI a dire e a parlare della Cosa Pubblica come se fosse una azienda. E così il pareggio di bilancio PUBBLICO sembra una cosa buona e giusta. Per tutti, destri, sinistri, centristi e grillistri.
Lui sceglie le persone, e ha anche scelto male, ma l’idea era che il popolo tuttalpiù poteva dire se andava bene LUI O UN ALTRO, ma non scegliere TUTTO IL PARLAMENTO.
Ecco ci siamo. La strada per la tecnocrazia l’ha tracciata lui.
Poi ci ha imbambolati di scemenze che ci hanno fatto allontanare dalla capacità critica.
E adesso tutti a festeggiare Monti. Che chiamerà 12 tecnici come ministri e 25 sottosegretari tecnici.
Magari Amato dalla Deutsche Bank.
Per parere il culo agli investitori tedeschi e francesi.
Parato quel culo rimarranno solo i debiti degli investitori italiani, ma di quelli chi se ne frega.
Il liquidatore non è qui né per noi né per loro.
Spero di sbagliarmi, ma se così non fosse spero che il cuore italiano faccia ripartire il genio dell’intelletto italiano, e trovi una soluzione per liberarsi del giogo straniero tornato sul nostro collo dopo 150 anni. Il fatto che Monti sia italiano è irrilevante, anche Papademos è greco ma anche lui è un liquidatore.

Daniela