giovedì 5 maggio 2011

PERCHE' NON MOSTRARLO?


Già, di cosa hanno paura gli stati Uniti?



Finalmente hanno ELIMINATO Osama Bin Laden, the public enemy number one, e NON LO MOSTRANO??



Che non mi si venga parlare di PUDICIZIA perchè è inesistente nel vocabolario dei presidenti americani, questo compreso.



Immagini orride ne abbiamo già viste a sufficienza, quale è il VERO PROBLEMA??



Che non sia lui il morto???



Che sia già morto da anni e ne hanno fatta una nuova?



Il Pakistan è filoamericano sui generis, non è una democrazia è un Paese problematico. Adesso molti nelle piazze di Islamabad stanno manifestando contro.



Da LA STAMPA.it:
A Islamabad il coro delle dichiarazioni ufficiali è diventato compatto. «Questo episodio di un’azione unilaterale non autorizzata non può essere considerato una regola. Il governo del Pakistan afferma che un tale evento non può essere considerato in futuro un precedente per alcun Paese, compresi gli Stati Uniti. Tali azioni possono a volte rappresentare un attentato alla pace e alla sicurezza internazionale».



I giochi e le retroazioni che stanno ballando sul "quasi cadavere" di Osama sono talmente complessi che forse si capirà qualcosa tra diversi anni.



Intanto si moltiplicano le paure di attentati, pare che in Italia siano 100 le persone monitorate che potrebbero essere affiliati di Al Qaeda.



Confusione e meccanismi nascosti, a cui il nostro Governo riesce solo a dire banalità ( "Un grande risultato nella lotta contro il male") o mostrate un "uccello" duro per la data della Libia.



Un "uccello" duro da ventanni, ma si sa, ci sono le amministrative.



LItalia sempre più provincia, sempre più sporca e inquinata.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”
Dante, Canto VI, vv. 76-78








11 commenti:

  1. Accidenti quanta dietrologia Daniela. La mia opinione. Devo chiederti se hai avuto modo di vedere il filmato di piazza Loreto a Roma, quando appesero per i piedi Mussolini, Claretta Petacci e diversi gerarchi giustiziati per ordine della resistenza italiana al nazi-fascismo. Immagini raccapriccianti. Quando poi i corpi furono staccati e appoggiati per terra la furia della popolazione non ebbe rispetto alcuno per la morte, tanto era l’odio che si era formato nella popolazione contro il fascismo, il suo capo supremo e i luogotenenti. Ricordo sputi, calci, una donna che prendeva a calci il volto del cadavere del Duce già sfigurato da altri colpi violenti. Ebbene, secondo te i Navy Seals ci sono andati con mano leggera con Osama bin Laden? Se Obama afferma che le immagini sono inguardabili e pensiamo che egli sia un Presidente serio, gli dobbiamo credere. Ma non ritengo che sia questo o solo questo il motivo del rifiuto. Credo che egli teme, e non da solo, che il mondo arabo di religione islamica si incendi contro gli U.S.A., fornendo ai terroristi di Al Qaeda quella assistenza logistica totale in grado di far loro realizzare dappertutto azioni terroristiche altrettanto eclatanti e protratte nel tempo. Se tu pensi che gli U.S.A. da soli hanno dal 2001 a oggi speso la somma enorme di 1340 miliardi di dollari per la lotta al terrorismo e che hanno il debito pubblico non solo il più alto del pianeta ma addirittura stratosferico (è questo il grande problema di Obama adesso) capirai il perché di tentare di arginare i danni economici di prevenzione e punizioni degli attacchi terroristici. Quanto al Pakistan, paese a religione musulmana, è d’obbligo reagire come stanno reagendo, posto che pare che abbia dato, tramite i servizi segreti pachistani, continua assistenza logistica a Osama bin Laden. Non per nulla l’azione è stata condotta in assoluta segretezza, usando elicotteri di nuova concezione, invisibili ai radar. Gli U.S.A. non si fidavano del problematico alleato e facevano bene. Mentre tutti pensavamo che Osama bin Laden fosse in qualche caverna afgana egli in Afganistan non c’era più, semmai c’è stato, da un pezzo.

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  2. Luigi, secondo te gli U.S.A. sono da ammirare?
    Obama è un presidente serio?
    Io faccio dietrologia?

    Riprendo il filo.
    Io posso anche diventare obiettiva e capire le tue considerazioni, rimane il fatto che però io non sono una cittadina U.S.A.

    Se hanno tagliato la testa al serpente perché NON LO DICONO E BASTA?

    Perché temono reazioni se hanno tagliato la testa al serpente?

    Perché non hanno tagliato nessuna testa, perché questa lotta ad Al Qaeda li vede sempre più solitari, perché i giovani islamici del sud de Mediterraneo non sono affatto filo al Qaeda ma cercano libertà democrazia e giustizia.

    Io ho visto filmati e foto dei cadaveri di Mussolini e posso solo dire, da atea convinta, che erano carne morta ma il viso, soprattutto del Duce, un viso in nome del quale sono state fatte esagerate stronzate e anche di più delle stronzate, era ancora lì.

    Non sarà civile ma è umano chiedere di vedere la pelle dell'orso e dico con una metafora che odio perché io sono ambientalista per cui tutto ciò che non è natura umana è SEMPRE degno di rispetto.

    E qui non si tratta di "umano desiderio di chiusura e di sollievo" ma di politica.

    Obama (che non mi piace perché non è nulla di diverso dai suoi predecessori solo che vende il fumo in modo più elegante) non è sicuro di aver sconfitto Al Qaeda e quindi preferisce non dire, e giura sulla sua umanità di vincitore che non calpesta i vinti.

    Ripeto: io sono ITALIANA ed EUROPEA gli U.S.A. a differenza i molti non li vedo come un mito, li vedo come invasori, incapaci di dialogare se non a colpi di missile e detentori di un potere immeritato legato ancora ad aspetti di vittorie guerresche e potere energetico.

    SONO ENERGIVORI, INVADENTI E MOLTO IGNORANTI.

    Non mi piacciono, eppure li seguo perché rappresentando L'APICE DEL CAPITALISMO CONSUMISTICO E DEL NEOLIBERISMO PIU' BECERO sono il Futuro che ci aspetta, e anche perché da loro ci sono già riflessioni studi e considerazioni su tale futuro che da noi nemmeno si immaginano.

    IMMAGINA QUESTO: Non si fidano dell'Italia ed entrano nel nostro Paese con invisibili aerei e fanno quello che gli pare...non sarebbe una grande prospettiva. Poi ci han provato con Craxi ed Andreotti nel 1983 a Sigonella e NON GLIEL'ABBIAMO PERMESSO.

    Adesso abbiamo un governo di nani IN TUTTI I SENSI e tu dici a me che sono dietrologa?

    Io sono speranzosa, io guardo il futuro e mi attengo al fatto che appartenendo tutti a questo pianeta e a questa razza le reazioni siano identiche.

    Quell'operazione è stata gestita in modo "incoerente" come pure i comunicati successivi e non trovo scusanti a tutto ciò soprattutto se si parla della GRANDE POTENZA AMERICANA.

    Una potenza che sorride a denti stretti ignorando IL RESTO DEL MONDO.

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  3. Daniela, tu fai commenti fiume! Mi ci vorrà un po' di tempo per rispondere punto per punto.

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  4. Luigione...è per non smentirti sul fatto che mi hai GIUSTAMENTE chiamato IMPETUOSA...
    UN ABBRACCIO!!

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  5. ...Luigi mi rispondi come "cactus"???
    vedi che sei in difensiva dal mio impeto sturm und drang...
    RIABBRACCIO!!

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  6. Mi pareva ti piacesse di più! Ho la prova documentale!

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  7. @ Daniela. Obama è un presidente serio? È una domanda retorica?
    Chiariamo prima il concetto di dietrologia: “Dietrologia è un termine coniato in Italia nel 1974, nel linguaggio politico e giornalistico, e indica la ricerca di supposte motivazioni nascoste che sarebbero all'origine di un avvenimento: si presuppone che un evento sia dovuto a cause diverse da quelle manifeste o conosciute, collegabili a trame oscure, presumendo di conoscere e poter rivelare quello che si nasconde "dietro" la facciata ufficiale degli avvenimenti storici. Il punto cardine dei dietrologi è la domanda cui prodest?, "a chi giova" un determinato fatto, sottintendendo l'ipotesi che tale avvenimento potrebbe essere stato provocato ad arte.” (Wikipedia). Essa è una variante della teoria del complottiamo: “Una teoria del complotto (o della cospirazione) è una teoria che attribuisce la causa ultima di un evento o di una catena di eventi (in genere politici, sociali o talvolta anche naturali) ad un complotto o cospirazione. Il termine include un'ampia classe di teorie, che abbracciano una grande varietà di ambiti, con un'ampia gamma di plausibilità, che va da teorie riconosciute attendibili e dimostratesi fondate a teorie estreme ed improbabili, accomunate dall'attribuire un evento all'azione di cospiratori che perseguono fini propri, rimanendo nell'ombra e offrendone spesso una ricostruzione artefatta.”.
    Io giudicavo (e giudico tuttora) l’ex presidente George W. Bush quanto meno ‘inadeguata’ alla carica che ha avuto per ben otto anni. Su cosa era fondato il mio giudizio? Sui fatti che erano presenti nella stampa e che dicevano ‘icto oculi’ che era incompetente. Basti pensare alla imbarazzante assenza di reazioni quando, in visita a un asilo, restò per molto tempo privo di reazioni per molti minuti, con grave imbarazzo del suo seguito che lo richiamò di nuovo sbloccandolo.
    Su cosa basi tu il giudizio che Obama non è un presidente serio? Basti ricordare che negli U.S.A. vi sono oltre 30 milioni di cittadini (la metà degli italiani) privi di assistenza sanitaria (il loro sistema sanitario è misto, con nettissima prevalenza della forma assicurativa) e la lotta di Obama, non ancora conclusa, per dare loro l’assistenza statale, bloccato dalla feroce reazione della lobby delle assicurazioni. Ed ancora che in tre anni l’affaire Osama è stato risolto, contro i sette inutili di W. Bush.
    Devo ancora premettere che io nel mio mestiere ho dovuto subito fare i conti con la dietrologia, la cultura (se così di può dire) del sospetto, riwsolvendolo con l’invito alla assunzione scritta di responsabilità. Tradotto: metti per iscritto le ture accuso o i tuoi sospetti, con riferimento a detenuti e personale di custodia. Questo comportamento è quanto di più lontano si può immaginare dalla cultura del sospetto, del complottismo, della dietrologia.
    Continuo l’analisi del tuo commento. Non essere cittadini U.S.A. non può significare che coloro che lo sono, sono tutti cretini e si bevono ogni fandonia. Se vogliamo, in Italia non mancano questo tipo di cittadini.
    Inoltre, è semplicistico pensare che uccidere il capo di una organizzazione terroristica basata sul fanatismo religioso significa averla sgominata per sempre, anzi c’è già la lotta per il nuovo capo, il mullah Omar – quello con un occhio solo) e Al Zawahiri - vice di Osama.
    Una cosa è vera, che il fanatismo religioso di Al Qaeda non ha fatto proseliti in Tunisia, Libia, Egitto, come si è constatato dalla ribellione, dalla rivolta di una intera classe di giovani arabi, facendo cadere non sono solo i dittatori (in Libia siamo vicini alla cacciata di Gheddafi) ma anche le ciniche motivazioni politiche dell’Occidente che li sosteneva.
    Ma chi ha segnato l’inversione di tendenza è stata la risoluta determinazione dell’attuale presidente americano.(SEGUE)

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  8. Premesso che una più accurata ricerca dei filmati presenti su YouTube farà individuare quello in cui il volte del Duce era sfondato dai colpi ricevuti da morto, c’è una non lieve differenza fra ieri e oggi. Ieri era un intero popolo inferocito da un ventennio di abusi, torture (la famigerata OVRA), dalle leggi razziali, dalle morti e le distruzioni di una guerra mondiale in cui era stato cacciato dalla smania di grandezza di un solo uomo; tutto ciò premesso, oggi c’è una super potenza in cerca di un riscatto, delle due torri gemelle abbattute, dei tremila morti (in modo atroce) causati. È senza dubbio irresistibile il desiderio di vendetta, soddisfatto mediante la esibizione del cadavere (nel Far West i banditi uccisi venivano esposti in casse di legno appoggiate ad una parete), ma soddisfarlo sarebbe stato illogico, irrazionale, pernicioso per il popolo americano, la guerra al terrorismo non è una guerra tradizionale, perciò stesso dura, difficile da combattere. L’esibizione del cadavere sarebbe stato letto dalle popolazioni arabe come un gesto di insopportabile arroganza dell’odiato nemico.
    Obama non è stato categorico, ha rivelato la sua volontà di non esibire il corpo ma, soprattutto, le foto perché da lui, e non solo, giudicate ‘raccapriccianti’, il metterle in circolazione molto più dannoso del non farle vedere. Inoltre, Al Qaeda ha ammesso che Osama era stato ucciso. Sono circolate foto raccapriccianti di Osama morto, rivelatesi tutte dei falsi così realistici da impattare con violenza il lettore o l’ascoltatore. (SEGUE)

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  9. Che Obama non ti piaccia è un conto, le simpatie o le antipatie sono a pelle, come si suol dire, ma vanno dominate. Immagina se avessi preso in considerazione solo i detenuti o gli agenti simpatici, trascurando gli altri! Siamo persone serie, mature, dunque ragioniamo.
    Ragionando vedere oggi gli americani come degli invasori è una generalizzazione. Basti considerare che nel 1943 gli americani non erano considerati come invasori ma come liberatori, dal nazi-fascismo. Con presidente del consiglio che si chiamava Alcide De Gasperi vararono gli americani un piano Marshall che salvò l’Italia e non solo dalla fame. Certo, altri tempi altri uomini, ma ripeto non si può né si deve generalizzare. Se gli americani sono rozzi e ignoranti, noi come diamo, diversi? Ma davvero si può pensare che ci sia qualcuno capace di seguire lo sviluppo del pianeta governandone ogni sfaccettatura? Né un uomo, né una classe politica, né la scienza. né la tecnologia sono in grado di gestire, amministrare in modo virtuoso le risorse del pianeta. Rendiamocene conto e facciamocene una ragione: non esiste modello matematico o sociologico o politico in grado di realizzare il miracolo. Noi siamo i predatori per eccellenza delle risorse del pianeta, in cima alla scala della evoluzione ma anche della catena alimentare. Le risorse rinnovabili, non solo l’energia, dell’intero pianeta, quelle che hanno bisogno di un intero anno per rinnovarsi, l’anno scorso sono finite a fine agosto, per mesi di settembre – ottobre - novembre e dicembre abbiamo consumato le risorse di quest’anno. Non sappiamo gestire la crescita, non sa la maggior parte di noi cos’è la crescita compatibile! In natura, prima della comparsa dell’uomo e per molte migliaia di anni, vigeva il principio che “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, oggi non più. Ieri il regolatore della vita era individuabile nelle risorse che un territorio metteva a disposizione di una specie animale a sangue caldo, esaurite le quali la specie di spostava altrove. Ricordo di aver letto che c’è una specie di mammiferi, non ricordo quali, che a un momento dato – l’avvicinarsi dell’esaurimento delle risorse – smetteva e smette di riprodursi.
    Forse sto andando fuori tema, ma in materia di sfruttamento delle risorse nessuno può vantare la palma di paese virtuoso, perché non è possibile. L’uomo non solo sfrutta la natura, ma la modifica.
    Tutto il resto è conseguente.
    Ora, se sulla scena mondiale si affacciano figure di grande spessore, caratura e carisma e non si riconoscono perché antipatiche, a pelle, come la mettiamo? La passione politica va bene, lo ‘sturm und drang’ (tempesta e impeto) oggi non va più bene. Ciò che va bene, saggezza e riflessione, equilibrio e azione, non si trova. Dopo la I^ guerra mondiale fu creata la Società delle Nazioni unite, come primo tentativo di organizzarsi su scala mondiale, che fallì miseramente il proprio scopo. Oggi che l’O.N.U., che va un po’ meglio, ma non sarà, a mio giudizio, mai, ripeto mai possibile ottenere una gestione concordata, realistica, non cinica né avventata, del mondo. Ciò che occorre cambiare il modello di vita al quale, siamo tutti affezionati, che è stato raggiunto in modo sconsiderato, in ordine sparso e al quale nessuno è disposto a rinunciare.
    In questo scenario, realistico, vanno collocati i fatti, gli eventi, e la loro interpretazione. È noioso? Può darsi, ma non si può far altro, se non correre verso l’abisso dal quale sarà impossibile risorgere. (FINE)

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  10. @Daniela, @Luigi, trovo molto interessante la vostra discussione, i temi toccati sono molti e rischio di fare anch'io un commento fiume. Vi avevo già letto ieri, ma non avevo il tempo di rispondere, accenno qualcosa ora.

    Riguardo al post di Daniela, mi pongo le stesse domande e mi convincono solo in parte, anzi molto poco, le giustificazioni che vengono date. Possibili le ipotesi di Daniela, anche se sempre meno plausibili, specie ora dopo le dichiarazioni di Al Quaeda (a proposito indicativa la battuta su Spinoza:Al Qaeda conferma la morte di Bin Laden. Ok, di loro ci si può fidare.
    Come dicevo nell'articolo che ha pubblicato Luigi e come dite tutti forse sapremo come sono andate le cose solo quando si apriranno gli archivi. Per oggi abbiamo descrizioni dell'azione verosimili e fatti molto strani come la fretta di 'seppellirlo' in mare, secondo il rito islamico (!).
    Un po' di dietrologia è inevitabile, dato che in passato si è sempre scoperto che le cose erano diverse da come ce le raccontavano per questo oggi siamo un po' tutti portati ad escludere la versione ufficiale, o almeno parte di essa.
    Come avevo già detto nell'altro commento, mi sono spiegato questa reticenza pensando che magari l'avevano catturato vivo, magari ferito e che volessero interrogarlo 'con calma', senza dover rendere conto a nessuno. Alla luce di dettagli successivi (tipo i familiari catturati) quell'ipotesi mi pare meno credibile, però non mi convincono neanche le giustificazioni che vengono date e soprattutto la fretta di seppellirlo. Non mi pare neanche che gli Stati Uniti si siano mai troppo preoccupati delle sensibilità dei popoli con cui avevano a che fare, però non escluderei un comportamento più 'raffinato' da accreditare proprio ad Obama.
    A proposito di Obama, devo dirti Luigi che sia Daniela che io siamo stati entusiasti per molto tempo, ne abbiamo parlato spesso ed abbiamo sempre sperato che almeno parte delle bellissime premesse; non solo i suoi discorsi, ma anche il fatto che sembrava meno legato dei predecessori a lobby economiche, dato che la campagna era stata finanziata prevalentemente da comuni cittadini, il fatto che fosse stato votato anche da quella parte della popolazione americana che solitamente non vota perché troppo distante dalla politica americana, troppo ignorata, troppo bistrattata. Poi, per quanto mi riguarda, ma da quello che ho capito anche per Daniela, è arrivata la delusione, ci siamo resi conto che non rappresentava questa grande svolta (in fondo è quello che mi dicevano persone di idee molto diverse dalle mie e che avrebbero preferito il candidato repubblicano: che tanto la politica americana non sarebbe cambiata comunque, che i margini di manovra sono minimi). Forse l'avevamo ammirato troppo prima, avevamo troppe speranze in lui ed è eccessiva la delusione ora. Probabilmente se ci fosse stato ancora Bush (o un suo simile dato che Bush i suoi due mandati se li è già fatti), avrebbe trovato il modo di fare qualche altra guerra, magari sarebbe entrato più pienamente in Libia, magari invece di andare a colpire Bin Laden avrebbe direttamente attaccato il Pakistan (questo in verità è molto difficile, soprattutto per il fatto che ha l'atomica e per i suo ruolo strategico, ma per dire), insomma poteva di certo esserci di peggio.
    Ed a questo punto vorrei dire la mio giudizio sugli Stati Uniti, che è un po' meno tenero di quello di Daniela, ma andrebbe spiegato bene ed è assai lungo, ci tornerò.

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  11. Obbie, ho fatto commenti lunghi e articolati su questo sito: http://pioggiaesole.blogspot.com/2011/05/lo-spettacolo-osama.html
    Il mio pensiero è lì in forma più allargata di quanto abbia fatto qui.
    Potresti commentari anche lì: che ne dici?

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