martedì 3 gennaio 2012

QUANDO?


Un po' di ottimismo.

O quasi.

In fondo mi sono spesso sentita dire "Oddio speriamo che quel funzionario/direttore/capo non sia femmina".

Ci sono e ci sono state pessime donne a rappresentare il genere femminile, chissà perchè.

Minetti, Carfagne, Brambille, Gelmini, più o meno sono passate o stanno per passare, ma sono state solo le più visibili.

Molte sono localizzate in punti di "dominio" e si comportano in modo maschile, supponente, cattivo e spesso sono incompetenti. Sono lì spesso, anzi esclusivamente per candidature maschili. Ovvero sono parenti di uomini forti, oppure "persone di loro fiducia", quando non amanti o ex. Gli uomini sono spesso riconoscenti, generosi nell'elargire cariche e denaro non proprio. Rarissimi i casi di merito.


Il Berlusconistan ci ha lasciato un brutto messaggio: se sei bella e ti sposi uno ricco gliela puoi fare, sennò ti prostituisci.

Tutto il resto non conta.

Eppure è "su tutto il resto" che si deve cominciare a contare.

Sulle cosidette "personi comuni" (come amano dire quegli asini di giornalisti e opinionisti, chissà loro dove si classificano) e una donna se è comune, è appurato, vale di meno.


Ah dimenticavo.

Buon 2012...



4 commenti:

  1. Daniela, ciao. Ti volevo raccontare un paio di cose; mi scrivi per favore al mio indirizzo mail? Mi trovi a Ugo.Bardi - chiocciolina - unifi.it. Ciao!

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  2. Ciao Prof.! Certo che ti scrivo. Immediatamente!

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  3. BUON 2012 A TUTTI!

    Venendo al post, credo che in gran parte le differenze di genere siano sopravvalutate, a volte basandosi su ristrette esperienze personali, a volte per luoghi comuni. Le differenze ci sono, senza dubbio, ma prevalgono di certo quelle individuali. Il fatto che ai vertici sia politici sia in genere delle dirigenze le donne siano molte meno degli uomini credo che sia dovuto solo a ragioni storiche e di mentalità, sono certo che nel futuro le cose si invertiranno, le donne attualmente studiano più degli uomini e sono, mediamente, anche più determinate.
    Attualmente non ci sono normative che impediscano alle donne di accedere ai posti di comando, i limiti sono tutti nella mentalità di chi è attualmente nei posti di comando, tutte persone anziane anagraficamente e vecchie nel pensiero.

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  4. Sai Obbie io volevo dire che è proprio il fatto che gli attuali "capi e capetti" siano VECCHI DENTRO a impedire che le poche e raccomandatissime donne che dirigono possano esprimersi "diversamente" dagli uomini.

    Io penso INVECE che i generi, maschile e femminile SIANO DIVERSISSIMI.

    E solo esaltando la diversità si potranno avere risultati migliori, non certo con donne che, aiutate a salire da uomini, vogliono a questi assomigliare nel dirigere il mondo.

    I tipi di intelligenza, maschile e femminile sono diversi, e si completano a vicenda.

    Umiliarne una parte è come fare la pipì controvento (per l'umanità ovviamente).

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Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.