Oggi voglio parlare di un libro "BULLSHIT", tradotto come STRONZATE,
del filosofo morale statunitense Harry G. Frankfurt, professore emerito
dell'università di Princeton, divenuto un best seller.
Un libro poco costoso, edizioni Rizzoli, sei euro. Prezioso, lo consiglio.
Harry G. Frankfurt- Stronzate
Negli antichi tempi dell'arte
i costruttori lavoravano con la massima cura
ogni parte minuscola e invisibile,
perchè gli dei sono ovunque.
Così nell'Ottocento, scriveva Henry Wadsworth Longfellow.
A quei tempi antichi, artisti e artigiani non si concedevano scorciatoie,
avevano una altissima autodisciplina e non avrebbero mai trascurato il minimo dettaglio, anche se non visibile.
Invece nei tempi odierni le stronzate sono tollerate e in quantità inimmaginabile.
Ognuno di noi contribuisce, spesso in totale inconscienza.
Quindi non sappiamo quante stronzate sono in giro e
soprattutto non sappiamo cosa siano concettualmente le stronzate.
Non esiste una teoria.
Frankfurt nel suo citato libro prova a estrinsecare la struttura del loro concetto.
Non sono di sicuro il tipico modo di insultare, generico e amorfo "Ehi, hai detto una stronzata".
Non sono le menzogne.
Non sono nemmeno le sciocchezze che in un certo modo precedono la stronzata.
La sciocchezza è un atteggiamento mentale, non vuole per forza mentire,
vuole solo comunicare una impressione (i politici divorziati che parlano della famiglia dicono sciocchezze, in effetti a loro non interessa nulla della famiglia ma solo di sembrare una persona a cui la famiglia interessi).
Il carattere delle stronzate è più determinato.
Apparentemente chi spara stronzate dovrebbe essere uno rozzo,
in fondo lo stronzo è una cosa emessa, scaricata non lavorata.
Ma non è così.
La stronzata è invece lavorata con cura, spesso estrema.
Pensate al campo della pubblicità, delle pubbliche relazioni e
ovviamente della politica. Qui esistono professionisti raffinatissimi
che elaborano stronzate così assolute da diventare paradigmi del concetto.
E sono stronzate scientifiche curate nella scelta dei suoni, delle parole
e delle immagini. Ma per quanto uno sparatore di stronzate possa essere raffinato non può esimersi dall'essere lassista, e quindi dallo sperare di farla franca.
Le stronzate sono malefiche e superficiali, e soprattutto non hanno alcun interesse per la verità.
Sono aria fritta, un discorso svuotato da qualsiasi contenuto informativo,
come gli stronzi sono materia senza nutrimento per gli esseri viventi.
Le creature viventi devono per forza produrli per restare vivi,
e li troviamo disgustosi perchè rendono vicina e intima la morte.
Gli stronzi non ci alimentano, l'aria fritta non serve alla comunicazione.
Le stronzate sono finzione senza interesse per la verità
.
Le stronzate sono FINTE non false.
Eppure chi dice il falso DEVE conoscere la verità, deve credere di sapere cosa sia il vero.
Chi dice stronzate liberamente improvvisa, opportunamente colorando e fantasticando.
E ci sembra che chi dice stronzate sia migliore di chi mente.
Eppure Sant'Agostino diceva che i mentitori solleticati dalla voglia di mentire sono fenomeni rari e straordinari, perchè nel mentire c'è la stessa disciplina del dire la verità, mentre dire stronzate significa non fare attenzione a nulla, tranne a ciò che fa comodo al proprio discorso.
Così facendo diventa abitudine normale a non badare a come stanno le cose.
A essere superficiali banali e ovvi. Alla non comunicazione.
Ecco perche' le stronzate sono un nemico della verita' piu' pericoloso delle menzogne.
Chi mente conosce la verità, chi spara stronzate smette di credere di poter affermare il vero o il falso.
Ha solo due strade di fronte a sé: la rinuncia alla verità e alla menzogna,
oppure continuare a dire asserzioni che, non descrivendo le cose come stanno, sono solo stronzate.
Oggi, grazie ai mass media, c'è una maggiore comunicazione.
Le stronzate sono inevitabili ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare senza sapere di cosa stia parlando.
Avete presente i "tuttologi" della tv?
Parietti che parla di politica, veline intervistate sul terremoto di Haiti,
damerini di DeFilippi che trattano di tematiche economiche?
POLITICI???
La produzione di stronzate è stimolata ogni volta che gli obblighi o le opportunità
di parlare di un certo argomento eccedono le conoscenze che il parlante
ha dei fatti rilevanti intorno a quell'argomento.
Esiste una diffusa convinzione che in democrazia ogni cittadino debba avere una opinione su tutto, o almeno sulla gestione pubblica del proprio paese.
Aspetti amministrativi di giustizia burocratici, tutti sanno tutto.
Se poi a parlare a vanvera senza comprensione della realtà, è un cittadino
con particolari responsabilità (un politico, anche locale) le conseguenze saranno anche più gravi.
L'attuale diffusione delle stronzate ha origini profonde in svariate forme di scetticismo, secondo le quali noi non abbiamo accesso affidabile a una realtà oggettiva e pertanto non possiamo conoscere la vera realtà delle cose.
Questo scetticismo mina la fiducia negli sforzi disinteressati
per determinare il vero e il falso, e la perdita di fiducia porta alla conseguenza
dell'abbandono della disciplina richiesta per essere fedeli all'ideale dell'esattezza per seguire una disciplina del tutto diversa,
quella dell'ideale della sincerità.
Invece di rappresentare in modo accurato un mondo CONDIVISO,
l'individuo si rivolge al tentativo di rappresentare se stesso, convinto che la realtà non abbia una oggettività.
Ecco l'errore!!!
Come possiamo essere coscienti di noi stessi se non conosciamo l'esistenza delle cose?
Noi esistiamo perchè reagiamo alle cose, e non possiamo conoscere noi stessi senza conoscere le cose stesse.
E la verità su se stessi non è per nulla la più semplice da conoscere,
la nostra natura è elusivamente inconsistente, poco stabile e
per nulla dotata di una propria intrinseca realtà rispetto alla natura delle cose.
SE QUESTO E' VERO, LA SINCERITA' E' IN SE' UNA STRONZATA.
P.S. La foto è di Ludwig Wittgenstein, un filosofo austriaco che odiava le stronzate.