"Per testa parziale intendo la testa di quelli che si occupano dei soldi. Non dell'agricoltura o del commercio o dell'industria o dell'edilizia o di quello che volete voi, ma dei soldi in sé. Del denaro in quanto tale, capiscono o intuiscono tutto, ora per ora, minuto per minuto. Lo conoscono come se stessi, sanno come il denaro ha pisciato, come ha cacato, come ha mangiato, come ha dormito, come si è svegliato al matino, le sue giornate bone e le sue giornate tinte, quando vuole figliare, cioè produrre altro denaro, quando gli vengono le manie suicide, quando vuole restare sterile, perfino macari quando vuole farsi una chiavata senza conseguenze. In parole ancora più povere, quando il denaro si impennerà o quando andrà in caduta libera, come dicono quelli del telegiornale che si occupano di queste cose. Queste teste parziali si chiamano in genere, maghi della finanza, grandi banchieri, grandi operatori, grandi speculatori. La loro testa però funziona solo in quel verso, per il resto sono sprovveduti, goffi, limitati, primitivi, perfino assolutamente stronzi, ma ingenui mai".
A. Camilleri - L'odore della notte
Chi parla di economia non parla di ecologia, spesso chi parla di ecologia rifiuta di capire l'economia e spesso si dimenticano che tutto funziona perchè c'è l'ENERGIA.
L'ostinazione di chi "comanda e dirige" nell'attuare questa strategia porta da una parte a creare crisi sistemiche sempre più incontrollabili (eppure abbiamo già tutta la conoscenza e la tecnologia per superarle e fare switch) e dall'altra la crescita di paure egoistiche nella popolazione ricca del pianeta che si chiude a riccio sui social network o sulla rete, chiedendo a questi device che tempo faccia, senza mai eseguire l'unica azione valida per conoscere il tempo ovvero guardare fuori dalla finestra.
L'eccesso di informazioni porta a zero informazioni e a una stanchezza senza pari che riduce le risorse energetiche personali per affrontare le giornate a venire.
Occorre RIDURRE non ampliare, occorre CONCENTRARE non sparpagliare in mille rivoli sconosciuti.
MA SI DEVE FARLO IN UN'OTTICA SISTEMICA.
Non si può e non si deve parzializzare le conoscenze, si deve mettere a sistema ciò che si conosce e si scopre, con lo studio e l'approfondimento personale.Nessuno può e deve sentirsi superiore a nessuno, se lavora per mettere a sistema le conoscenze, gli apporti singoli diventano meraviglie esponenziali nel mare oceano della conoscenza.
Anche fare le domande GIUSTE è importante.
Anche farle in modo PARADOSSALE serve, si arriva alla falsificazione e si esclude una via sbagliata.
Olbers rispose alla domanda PERCHÉ DI NOTTE IL CIELO E' BUIO? e scoprì che l'Universo ha una età FINITA (o perlomeno le stelle e le galassie che l'Universo ha dentro di sé).
L'età dell'universo è d tredici miliardi di anni. La Terra SOLO 4,5.
Noi molto, ma veramente molto meno.
E solo con una coesione delle conoscenze, eliminando egoismi che sono solo forme di energia dissipata, che si potrà TRANSITARE in un mondo più equilibrato.
Fermi disse che non si poteva arrestare il progresso della conoscenza (unica cosa di cui vedo la crescita esponenziale e positiva) e che l'ignoranza non è mai migliore della conoscenza.
Ieri ho rivisto Wall Street, quello dell'87. Il film è chiaramente datato, molte cose sono cambiate nella società, ma alcuni meccanismi fondamentali sono rimasti quelli. Lì vedi al lavoro i pecuniocefali al massimo livello, vedi la loro spietatezza e come, per loro, qualunque cosa è secondaria rispetto al dover fare soldi sempre ed ad ogni costo; vedi come dalle loro decisioni può dipendere il destino di migliaia di persone, ma per loro non è un problema, non devono preoccuparsi di questi dettagli se sono 'bravi'. Capisci che se le regole non cambiano, ma proprio radicalmente, non con aggiustamenti, prevarranno sempre queste persone, non può essere diversamente da così, si può aggiustare qualcosa (ma non si farà perché non c'è la volontà di farlo), ma loro troveranno il modo di insinuarsi nella parte grigia e fare i loro interessi passando come rulli compressori su tutto. Una società dove il massimo delle risorse se lo accaparra chi non fa assolutamente niente per essa non può avere un futuro roseo.
RispondiEliminaOttima la sintesi di Camilleri.
Ottime le considerazioni di Daniela.
Dobbiamo trovare il modo di transitare in un'organizzazione del mondo diversa in cui i bambini che giocano ad accumulare caramelle lo facciano in un angolo, senza disturbare e rimettendo a posto la stanza quando hanno finito. Non possiamo lasciargli in mano le leve di comando del mondo, perché non hanno la coscienza per queste cose e la colpa non è tanto loro che 'poverini' giocano e basta, ma dei genitori che glie lo lasciano fare...
L'Umanità è giovane ma non ingenua...
RispondiElimina...In questo post avevo infatti citato il film Wall Street!
Un saluto a Fiore Selvatico! Aspettiamo tuoi commenti!
RispondiEliminaQuando si è in tanti ad attraversare un ponte, non bisogna marciare all'unisono e tanto meno con passo pesante altrimenti il ponte crolla.
RispondiEliminainvece è quello che stiamo facendo marciando tutti con passo uniforme e in crescendo.
Il ponte deve essere attraversato come se fosse un fascio di nascosti sentieri.
Marco Sclarandis.
Siamo tanti e anche scoordinati. E distratti.
EliminaOggi un mio amico mi ha detto perchè questo post non è stato capito molto, anche se il messaggio è MOLTO IMPORTANTE:
RispondiEliminatroppo raffinato.
E' una comunicazione che è capita SOLO da chi è GIA' a conoscenza dell'intreccio primordiale tra ENERGIA ECONOMIA ED ECOLOGIA.
Non a caso un blogger di economia piuttosto noto ha tweettato il link a questo post per oltre 700 volte.
Ma lui è sensibile ai temi sopracitati, molto.
Credevo che citare un noto scrittore come Camilleri che spesso ha un modo leggiadro e unico (con quel misto italosiciliano) di dire cose PESANTI E DURISSIME aiutasse.
Invece no.
E' una lezione di comunicazione e serve a capire QUANTO la realtà riesca ad essere trasfigurata dalla maggior parte di noi.