domenica 20 novembre 2011

PARADIGMA



Che significa "modello" con valore esemplare.

Ovvero "dobbiamo al più presto cambiare paradigma di vita" o di approccio al sistema planetario.

Non solo in Italia, ma in Europa, Asia, Africa e America.
Tutto il mondo.

Stiamo bruciando SOLE FOSSILE con retrogusto di inquinamento e cambiamento climatico, le avvisaglie sono oramai forti e significative.
Dovremmo occuparci di usare l'energia pulita del sole attuale, in modo da adeguarci alle Leggi che sostengono questo pianeta verdazzurro, a placche tettoniche, per quello capace di fornirci il petrolio, il sole fossile.

Ma come tutto quello che c'è il questo pianeta, il petrolio sta per finire e non esiste un sostituto, e il nucleare è un rischio enorme, con le teste dei politici attuali.

Viviamo in un pianeta con risorse limitate e sottoposto alla legge della termodinamica "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma."

Una legge da scrivere all'articolo ZERO di ogni Costituzione, di ogni Paese del mondo.

Il pianeta non conosce la follia esponenziale del mago di corte, o di tutti quei maghi della finanza che han fatto crescere il debito così tanto che è irraggiungibile e che puoi solo, per dirla alla Obama, "rifinanziarlo".

Ovvero NON LO CHIUDI MAI, rimani debitore a vita. Una idea MALATA.

E' di questo PARADIGMA che sto parlando.

Un modello esponenziale illogico e assurdo, per le leggi cicliche del pianeta Terra.

OCCORRE UN RAPIDO CAMBIAMENTO DI PENSIERO.
DI TUTTO IL PIANETA.

Ecco perchè non credo a un grande cambiamento con Monti, al di là che rappresenti o meno i potentati finanziari anglosassoni. Lui ha detto che non è vero, e l'ha detto pubblicamente in senato.

Io posso anche credergli, ma non riesco a credere che possa rappresentare nulla di nuovo, per cambiare il paradigma.

Certo che è diverso dal governuccio di buffoni incapaci che c'era prima, ma credo che anche estraendo a sorte tra i cittadini italiani onesti si otteneva qualcosa di meglio del precedente governo, senza scomodare saggi e sapienti della Bocconi & C.

Il governo Berlusconi: il governo del nulla rappresentato da nullità che non hanno fatto nulla di nulla del nulla che avevano promesso di fare. Solo Berlusconi è riuscito a pararsi dai colpi della Giustizia e dalla possibilità che gli riducessero il potere mediatico che lo tiene in piedi. Gli altri, tuttalpiù si son pagati mutuo e puttane.

Il governo tecnico è fatto di sicure personalità di elevata caratura professionale, ma deve passare dal Parlamento fatto di quasi eletti (la legge porcellum mi dice che tanto eletti dal popolo non sono nemmeno quelli), e la maggior parte di loro è con Berlusconi. Che è passato dall'avere i problemi del governare a poterli creare.

Non che gli convenga seguire l'esempio della Lega, ma ci stava provando, adottando la doppia figura, in aula faceva la figura istituzionale, fuori dall'aula, il guerrigliero per la libertà. A mo' di Bossi sputacchiante e delirante.

I politici sono diventati REIETTI, ODIATI dal popolo che chiede a gran voce, visto che dovrà fare ancora sacrifici, che siano i politici a farli per primo, rinunciando a tutti i privilegi di casta goduti sinora.

Questi sono i problemi che adesso deve affrontare il governo dei sessantenni d'assalto di Monti Mario.

Figuriamoci se riesce a fare riflessioni sul cambio di paradigma. Inoltre la classe di età dei componenti del governo è estranea a questo cambio di pensiero. Sono legati al fossile, al nucleare come unica fonte alternativa al fossile. La prima papera del governo Monti è stata proprio sul nucleare da parte del neo ministro Clini all'Ambiente.

Ve lo immaginate un primo ministro finanziario come Monti che riesce a evitare di dire CRESCITA mentre fa un discorso?

Perché crescita sembra la parte positiva di CRISI ECONOMICA, ma non è così.

Il governo tecnico non ha nessun cambiamento vero in mente, né può averlo. E' solo una rappresentazione del modello di Hubbert del sistema politico, perlomeno italiano.

Con Berlusconi i politici avevano raggiunto il punto di massima espansione, potere, prestigio, privilegi, immunità, l'apice della curva di Hubbert.

Ma dopo è seguito il declino di Seneca.
Irreversibile.

E Monti è l'indizio di questo declino della politica. E con essa forse sparisce anche la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche.

Daniela

45 commenti:

  1. ...vedevo sulla stampa di regime titoli cubitali su questo massone che si chiama Monti Mario, se Monti sbaglia per il nostro paese sarà un disastro, e subito pensai: allora sbaglierà, errare umano è . . .
    Ma avete notato che se non sono over 55 non entrano in campo a giocare? A quell'età sai che non hai più una vita davanti e vuoi goderti quello che ti resta, il giovane invece vuole lottare e cambiare le cose, l'Italia è il paese di quelli che ce l'hanno fatta, ad arrivare ai settanta!

    RispondiElimina
  2. PS: Riguardo al tema delle energie e del nostro comportamento parassitario, vorrei solo vedere Gaia che si ribella, infatti niente cambierà finché cresceremo ed educheremo le giovani generazioni ad essere "civilizzati", ovvero stupidi!

    RispondiElimina
  3. Ciao Dionisio.
    Io non so se Monti sia un massone. So che cariche ha avuto e so che adesso è il premier.
    So che ha una faccia meno clownesca del premier precedente e che pare abbia qualche conoscenza in più del medesimo.
    So che siamo in una crisi nera, ecosistemica, dove il denaro, che doveva SOLO rappresentare i beni e il lavoro umano di trasformazione di quei beni, è impazzito, è andato in una strada velocissima, quella del trading elettronico, forse a fondo cieco.
    So anche che LA PAROLA GIOVANI è stato un modo per allontanare la mia generazione da tutto.
    Ero e sono tuttora TROPPO GIOVANE E INESPERTA per fare la qualunque.
    Eppure ho 50 anni, sono figlia del baby boom, ho una discreta professionalità eppure, non essendo "raccomandata", sono al di fuori.
    Di default.
    Troppo giovane, finchè non diventerò troppo vecchia.
    Lo stadio adulto è una chimera.
    Eppure per l'ISTAT, anche a livello internazionale, L'ADULTO E' CHI HA DAI 25 AI 65.
    Giovane è sotto i 25.
    Anziano sopra i 65.
    Renzi non è giovane, è adulto.
    Sta storia dei giovani è FALSATA.
    Se giovane volesse dire "mente aperta al cambiamento" allora l'età non dovrebbe contare.

    RispondiElimina
  4. Non mi aspetto niente di buono dal governo Monti.
    Non sarà peggiore di quello precedente, è impossibile, prendendo persone a caso effettivamente si migliorava (e non è una battuta, ne sono certo), ma rimaniamo sempre nello stesso paradigma non c'è dubbio.
    L'unica cosa buona che mi aspettavo da questo governo è che facesse un primo passo, magari timido, magari, minimo, nella direzione che aveva dichiarato di una maggiore equità e la prima dimostrazione di questa volontà sarebbe stata la patrimoniale, come c'è in quasi tutti i sistemi fiscali di paesi a noi simili. Per poter alleggerire la pressione sul lavoro, su chi paga sempre e quando le cose vanno male paga ancora di più. Invece Berlusconi si è impuntato su questo, se fa la patrimoniale il governo cade. Ecco questo sarebbe un punto in cui dovremmo impuntarci tutti a nostra volta, se non la fanno se ne devono andare.

    Per quanto riguarda il nostro pianeta la crisi poteva essere una spinta forte per il cambiamento, ma ci voleva una consapevolezza più diffusa, temo che non sarà sfruttata, che gli sforzi anche altrove, come evidentemente da noi, saranno solo per tornare, per quanto possibile, nella situazione precedente.
    Ben venga dunque ribadire il concetto. Ribadire che dobbiamo ripensare il modo in cui viviamo, chiarire, dettagliare, far conoscere nuove possibilità, iniziare ad andare nella giusta direzione.

    RispondiElimina
  5. Sai Obbie che la razza umana è strabica?
    Il non voler ammettere che è necessario fare al più presto il cambio di paradigma, pare che non passi nell'anticamera del cervello dei sapientoni.
    Hanno da fare la guerra o trattare con Berlusconi che non si è tolto affatto dalle scatole, e soprattutto ci siamo noi, cittadini, che non sappiamo come far sentire la nostra voce.
    Se mai ci siamo riusciti.
    So solo che TUTTI QUELLI CON CUI PARLO voglio sentire cadere i privilegi della casta.
    Che non saranno sufficienti a fare cassa ma saranno un buon segnale.
    Io mi sento come una cavia, caro fratellone.
    La cavia italiana per la tecnocrazia europea.
    I greci soffrono maggiormente solo a causa del loro potere inferiore al nostro, noi intanto non decidiamo più nulla.
    Il presidente Napolitano eletto dal Parlamento dei quasi eletti è un non eletto che elegge un altro non eletto quale Monti che nomina altri non eletti a governare una democrazia. A salvaguardia un Parlamento affollato di nominati.
    C'è di che stare allegri. Ma i tecnoeurocrati e Obama, tutti figli di mamma banca, esultano. Noi cittadini incapaci di prendere decisioni siamo stati esautorati.
    Adesso capisci perchè non c'era nulla di cui esultare alle "dimissioni" di B.?
    Caso mai esulteremo alla prima VERA LEGGE MONTI equa e sostenibile.
    Ma ci sarà?
    La vuole fare?
    La potrà fare?
    Intanto misuratori di futuri scenari economici dicono che il 2012 sarà l'annus horribilis per gli USA che non potranno più sopportare il peso del debitone che hanno. E dovranno smetterla con la scusa Grecia o dell'Italia. E la Cina avrà gravi problemi.
    E allora Cina, Europa e USA si compartimenteranno a difesa della propria moneta.
    L'Europa per fare ciò prenderà il sopravvento sugli Stati nazionali. Un sacco di banche occidentali perderanno posti di lavoro.
    Sarkozy non potrà correre all'Eliseo. La Gran Bretagna affosserà nel suo isolamento.
    Nostradamus mi è venuto a trovare stanotte...e mi ha detto che tanto, prima o poi, la legge della termodinamica ci presenterà il conto...

    RispondiElimina
  6. Cristiandior! Yvsanloran! Pacorabann! Ma davvero stanotte t'è venuta a trovare l'anima di Nostradamus?
    Se mi avvertivi mi mettevo in comunicazione morfeopatica con voi.
    Pazienza, l'attimo fuggente è sfuggito, sarà per la prossima volta.
    Il cambio di paradigma sta già avvenendo, semplicemente perchè alcuni limiti fondamentali sono già stati superati o sono in via di rapido superamento.
    Non bisogna dimenticarci che viviamo cent'anni e non secoli e millenni e di conseguenza la nostra psiche è congrua a tale durata.
    Per quanto possiamo attaccarci al destino dei posteri, non riusciamo a comportarci pensando e agendo in loro favore,oltre una certa misura.
    L'unico stimolo veramente efficace è quello potente e doloroso come l'ustione da brace o l'accecamento da lampo inaspettato.
    Ed è ciò che sta avvenendo proprio adesso.
    credo che una massa critica di persone al mondo sappia che cosa fare per evitare un collasso ancora più catastrofico,è la cosidetta moltitudine inarrestabile animata da benedetta irreqietezza, e non occorre nessun certificato od omologazione per farvi parte, basta il desiderio di sopravvivere restando umani, nel senso migliore del termine.
    Difficile è coordinare gli intenti e gli sforzi.
    Difficilissimo se si pensa allo spirito dei tempi precedenti,intrisi di paranoica competizione.
    Pochi del cosidetto ponte di comando sembrano essere consapevoli dell'unicità del momento che stiamo vivendo.
    Siamo un tumultuoso termitaio.
    Vorremmo conquistare l'immenso Pianeta.
    Ci sentiamo invincibili.
    Non sappiamo che il nostro esoscheletro
    è la gabbia da cui dovremmo uscire per
    raggiungere il nostro scopo.
    Ma.
    Dovremmo diventare un'altra specie tra i viventi.Ingoiare la cheratina e sostituirla con il fosfato di calcio.
    Meno arti più arte.
    Stomaco da formica mente da cicala cuore di bruco sognante destino di farfalla.
    Forse se il Destino ci aiuta ce la faremo.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  7. Ciao Marco. A me sembra che nessuno al ponte di comando sappia dove stiamo andando. Non pochi, NESSUNO.
    Ok a quanto pare la bruciata sta avvenendo mentre ne stiamo parlando...E irrequieta io lo sono da almeno dieci anni, o forse prima ma senza capire che ero irrequieta.
    Adesos so che sono irrequieta ma anche preoccupata.
    Se il ponte di comanda è giudato da ciechi sordi, noi chi siamo?
    Gli schiavi alle catene e ai remi?
    I marinai ritrosi all'obbedienza che a breve si ammutineranno?

    RispondiElimina
  8. Noi siamo eunuchi che godono dei racconti degli amplessi dei monarchi con le concubine e i cicisbei.
    Ma siamo bruchi dimentichi di quanta libidine saremo capaci di suscitare una volta compiuta la metamorfosi.
    Libidine intesa in senso lato, ovvero il travolgente piacere che noi umani proviamo nel comunicare con i nostri simili.
    Il film Metropolis è esemplare in proposito.
    Il ponte di comando non è tutto un compatto manipolo di ottusi ed inetti.
    Anche lì dev'esserci una furiosa lotta evoluzionistica in atto.
    Ciurme e ciurme di marinai si stanno ammutinando in tutti i porti e su tutti gli scafi.
    E che sia la finanza l'epicentro del sisma sociale planetario è perfettamente coerente con la nostra natura di nomadi natanti dell'ignoto.
    La finanza potrebbe essere una scienza magnanima ovvero di grande animo, invece che che questa lugubre e pusillanime parente della cosidetta scienza triste che è l'economia.
    Loro sulla tolda, devono sapere che noi sappiamo quanto loro stessi temano il naufragio collettivo.
    Loro devono arrivare a credere che nella tempesta s'azzerano le differenze tra mozzo e ammiraglio.
    Noi li stiamo già portando nella sentina dove gli scricchioli del sartiame possono parlare con voce più convincente di mille ordini urlati.
    Ulisse ritorna ad Itaca.
    Noi siamo membra di quel mitico marinaio.
    Penelope nontesse invano.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  9. Insomma, caro Marco, siamo farfalle/marinaio.
    Ma con le catene ai piedi, perchè s'io fossi farfalla su una nave che scricchiola volerei.
    Attenzione alle pantegane allora: sono le rime a capire la mala parata di un vascello che affonda.

    RispondiElimina
  10. Le rime o le prime?
    Sì cara Daniela, Un Guy Debord aveva visto giusto come un Pasolini, come innumerevoli altri veri artisti.
    E' iniziato il più mondiale degli spettacoli.
    La Tempesta Perfetta, Lo Sconfinamento oltre l'Asintoto, l'inversione catastrofica della funzione della tangente.
    Per quanto la finanza mondiale possa cercare di rinsavire precipitosamente, la perfida inerzia detiene il privilegio di rappresentare il primo atto di questa colossale messinscena.
    Purtroppo, sappiamo dalla natura delle tragedie, che brevità e crudeltà del crimine e della sciagura sono, per fortuna inversamente proporzionali.
    Sento quasi fisicamente l'accrescersi dello stupore del mio prossimo al procedere degli eventi.
    Ho sentito frequentemente adoperare il verbo "accomunare" nei media.
    Incredibile coincidenza con il momento attuale che sembra sia il trionfo del capitalismo più individualista e assoluto mai apparso sulla terra.
    Tutto diventa spettacolo, che sia morte, resurrezione, fedeltà sacrificale, gelido tradimento, meraviglia o raccapriccio, basta che la platea stia seduta e si alzi per l'applauso e il bis.
    Quindi bisogna recitare la propria parte, non rivelando che al momento giusto potremo e lo faremo,andare a braccio,fuori copione, e
    costringe l'impresario a fumigare dietro le quinte.
    Niente di assolutamente inaudito sotto il Sole.
    La Storia che si ripete, ma come in un fantasmagorico frattale, dove tutto è familiare, pur perdendosi in gorghi di inaspettata estraneità.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  11. ...ehm...PRIME...
    Ma tu avevi capito.
    Purtroppo o per fortuna sono piena di lavoro.
    Quindi la tastiera è un po' maleducata con i lavoratori...
    Il C.I.M. (Capitalismo Individualista Massimo) a cui stiamo assistendo non molla, non molla affatto.
    Guardati le pubblicità: un mondo falso, dove tutti sono giovani belli puliti e profumati e con la Jeep vanno nei boschi a incontrare gli gnomi. Dove i problemi più gravi sono le macchie indelebili o le ascelle puzzolenti.
    Continnuamente trasmesse, senza tregua per il cervello del cittadino. Guarda quanto siano ossessive quelle delle automobili, sappiamo che il petrolio sta finendo seguito dal metano, eppure sono lì a dirti quanto puoi essere diverso dagli altri comprando una macchina uguale e molti...

    RispondiElimina
  12. Guy, come tanti altri trapassati tra i quali mi viene in mente il mai abbastanza compianto Alexander Langer, sono certamente affacciati ai bordi delle loro fosse per vedere come si svolge lo spettacolo.
    Anzi, li vedo come dei Maurizio Cattelan di cui esiste una celebre installazione, che sfondato il pavimento di una sala della galleria d’arte sbucano con la loro testa curiosa per capire dove sono andati a finire.
    Daniela, l’idiozia ossessiva dei messaggi pubblicitari è perfettamente
    congrua con il collasso sistemico.
    E’ come nel finale di Thelma e Louise.
    Ma quelli che dirigono il baraccone credono come registi di essere fuori dalla finzione cinematografica, ma sembrano non accorgersi che lo spettacolo è totale, è come un nastro di Moebius o una bottiglia di Klein, dove non esiste l’interno e l’esterno, il dentro e il fuori.
    Eppure basterebbe chiedersi una cosa semplice per destarsi istantaneamente dall’ipnosi individuale e collettiva:
    Quanto denaro vale il denaro?
    Non è un gioco di parole, proprio per niente.
    Gli antichi Greci si chiedettero quale fosse la materia della materia, e benchè la risposta sia provvisoria tuttora, lo spasmodico sforzo intellettuale ha prodotto una parte consistente della cultura umana.
    Se io presto un euro a qualcuno, qual è la ragione definitiva per cui
    mi aspetto di averlo indietro con un interesse?
    Nel cosmo, come mirabilmente sintetizzò Antoine Lavoisier, ghigliottinato, nulla si crea, nulla si distrugge , tutto si trasforma.
    E’ nell’ultimo verbo la chiave della comprensione o del fraintendimento
    relativo al valore del denaro.

    Da Wikipedia, un estratto dalla biografia del grande chimico.
    “Di importanza fondamentale nella vita di Lavoisier fu il suo studio della legge. Questo lo portò a un interesse per la politica francese e, come risultato, poté, all'età di 26 anni, divenire un Fermier Général (in pratica, un esattore in appalto di vari tipi di tasse). Nello svolgere questa attività cercò di introdurre riforme nel sistema monetario e fiscale francese. Mentre lavorava per il governo, aiutò a sviluppare il sistema metrico decimale, per garantire l'uniformità di pesi e misure in tutta la Francia. Essendo uno dei 28 esattori francesi che non avevano lasciato precipitosamente il territorio nazionale, Lavoisier poté essere catturato e processato come traditore dai rivoluzionari nel 1794 e ghigliottinato assieme al suocero e gli altri colleghi a Parigi, all'età di 51 anni.[3] Il suo principale accusatore fu il rivoluzionario e chimico dilettante Jean-Paul Marat (1743 - 1793), al quale Lavoisier aveva in precedenza rigettato la domanda di accesso all'Accademia delle Scienze. Paradossalmente, Lavoisier fu uno dei pochi liberali nella sua posizione. La sua importanza per la scienza venne espressa dal matematico torinese di origine francese Joseph-Louis Lagrange che si dolse della decapitazione dicendo”:
    “Alla folla è bastato un solo istante per tagliare la sua testa; ma alla Francia potrebbe non bastare un secolo per produrne una simile.”

    Marco sclarandis

    RispondiElimina
  13. Come sempre nei tuoi commenti, @Marco, ci sono svariati interessanti spunti e stimoli in molte direzioni, ma in questo caso mi viene da soffermarmi su una tua domanda/considerazione in apparenza ingenua: Se io presto un euro a qualcuno, qual è la ragione definitiva per cui mi aspetto di averlo indietro con un interesse?
    Già, perché?
    Senza questo pilastro iniziale non potrebbe edificarsi tutto il castello della finanza, anche se poi i suoi disastri sono più da attribuirsi alle scommesse mascherate, alle leve, piuttosto che agli interessi. Ma proviamo ad immaginare che non esista questo concetto, che non sia possibile, che sia vietato chiedere indietro più denaro di quello che si è prestato. Non avrebbe più molto senso accumulare denaro, si guadagnerebbe solo dal lavoro, forse (ma qui magari esagero) non avrebbe senso neanche il plusvalore dal lavoro, ognuno si terrebbe il frutto del proprio lavoro ed ognuno dovrebbe dare per avere, non ci sarebbero sanguisughe che sfruttano pretendendo sempre di più.
    Sogno ovviamente, sfreno un'attimo la fantasia e la lascio scorrazzare libera, per distrarmi.
    Però, pensavo, nell'islam è vietato chiedere interessi suoi prestiti, poi hanno inventato comunque modi per aggirare in parte il divieto, però c'è questo divieto religioso ed è in parte rispettato. Non sarà questo che fa tanto paura dell'islam? Non sarà per questo che viene dipinto a tinte tanto fosche?
    Sia chiaro io sono sempre per la laicità, ognuno, se vuole, si coltivi la sua religiosità nel privato, ma non si premetta di imporre come leggi per tutti le sue convinzioni religiose, però la religione è anche (anche eh, i religiosi non si offendano, anche!) un modo primitivo per afferrare dei concetti, un primo abbozzo di consapevolezza di conoscenze che ancora non si è in grado di mettere a fuoco in maniera più precisa e completa. Insomma, in questo, bisogna ammettere che hanno avuto un'intuizione profondissima e quasi millecinquecento anni fa!

    RispondiElimina
  14. Obbie, mi fa piacere che tu abbia colto l'essenza della mia domanda.
    Esiste la rete dei concetti, che siano poetici,filosofici , matematici, o di qualsiasi altra natura.
    E il concetto d'interesse monetario è indissolubile da quello di crescita esponenziale.
    E la crescita esponenziale pervade l'intero universo conosciuto, ma affinchè nessuna cosa prenda esponenzialmente il sopravvento su qualunque altra, esistono regole soggiacenti a qualsiasi nodo e legame della rete di tutte le cose viventi e inanimate.
    Se le formiche non avessero l'esoscheletro, che impedisce loro di ingigantirsi oltre una certa misura, dominerebbero la terra.
    E' il sistema respiratorio degli insetti,limitato dall'esoscheletro, che impedisce loro di avere un corpo e un cervello più grande.
    Ma ancor più, salendo di complessità, è la topologia delle reti neuronali che fa la differenza.
    E qui, il mistero regna sovrano.
    Le possibili combinazioni funzionanti dei neuroni di un artropode sono già dei numeri enormi, ma degli aghi d'un pagliaio rispetto alle possibili combinazioni malfunzionanti o
    sterili.
    Immaginiamoci quelle relative ad una mente umana.
    Numeri che anche arditissime tecniche simboliche non riuscirebbero a rappresentare, se non nella mente di pochi individui, probabilmente autistici.
    Il delirio finanziario che sta conducendo l'umanità intera ad una catastrofica evoluzione dell'intera specie umana e trascinerà anche una buona parte della biosfera, deriva dal tentativo disperato di trascendere i limiti attuali della nostra umana natura.
    In ciò non v'è nulla di male.
    Ma in ciò vi è una spaventosa camera magmatica ribollente, fatta di sofferenze d'ogni genere.
    Quella che è iniziata è una gigantesca depressione, al cui confronto quella del 1929 potrà essere vista come un pomeriggio di malinconia.La depressione clinica, che come concetto è appaiato anzi gemello, alla depressione economica è uno stato psicofisico molto peculiare.
    Solo chi l'ha provato superando una soglia critica d'intensità e di durata sa quanto sia potenzialmente distruttiva ma ineffabilmente istruttiva.

    Questi miei versi giovanili dovrebbero rendere bene l'idea.

    Il volto
    La voce
    Il nome
    Di te
    Tu
    Quando la tristezza
    Mi avvelena la memoria
    Vorrei cancellarti
    Paralizzato fra il dimenticarti
    Ed il non volerti ricordare
    Lascio dileguarsi tutto
    Per non perderti.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  15. Marco...siamo vasi comunicanti?

    RispondiElimina
  16. Siamo lampi di raggi gamma emessi da una singola annichilazione di due antiparticelle.

    Eccoti a proposito una stupenda poesia di Georg Gamov che recita così:

    Well beyond the tropstrata
    There is a region stark and stellar
    Where, on a streak of anti-matter
    Lived Dr. Edward anti-Teller.

    Remote from Fusion's origin,

    He lived unguessed and unawares
    With all his antikith and kin,
    And kept macassars on his chairs.

    One morning, idling by the sea,
    He spied a tin of monstrous girth
    That bore three letters: A. E. C.
    Out stepped a visitor from Earth.

    Then, shouting gladly o'er the sands,
    Met two who in their alien ways
    Were like as lentils. Their right hands
    Clasped, and the rest was gamma rays.

    (Non sono riuscito a ritrovarne la traduzione in italiano)

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  17. Edward Teller però...era un signore poco simpatico.
    Quindi l'effetto ANTI Teller deve per forza essere simpatico.
    Dopo essere uno die padri della bomba atomica voleva addirittura manipolare l'atmosfera per combattere l'effetto serra... UN FUORI DI TESTA...mi sembra

    RispondiElimina
  18. Ma sopratutto Teller era UNGHERESE, come John von Neumann e tanti altri dalla mente sulfurea.
    Tant'è che a Los Alamos, circolava la battuta che gli extraterrestri esistevano, erano tra di noi ed erano proprio gli Ungheresi.
    Invece leggiti Tuttoscienze di oggi.
    C'è un articolo interessantissimo del matematico Michele Emmer, che anni fa sono riuscito ad invitare qui a Pescara per una conferenza su cinema e matematica.
    Conferenza che si risolse in una pietosa figura non dell'invitato, ma della libreria che diede l'ospitalità.Non furono in grado di far funzionare il video e quindi la parte cinematografica della conferenza diventò un mesto racconto di quello che si sarebbe voluto vedere.Io per fortuna avevo fatto solo da ambasciatore.
    L'articolo s'intitola "Il teorema di Paperino".
    Ci sono degli aneddoti esplosivi, altro che gossip da rivista di sale d'attesa.
    Parola mia.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  19. Quella che gli ungheresi fossero extraterrestri la sapevo già, sorpattutto girava anche per i colleghi di fermi, che forse era l'UNICO extraterrestre...
    D'altro canto hanno una lingua difficilotta...
    E perchè non ci dai delle anticipazioni sul teorema di Paperino?

    RispondiElimina
  20. ...già ci sono dubbi su Paperino e& C.
    ...tutti zii e nipoti...solo una nonna...
    ;)

    RispondiElimina
  21. Restando "sul pezzo" ossia "Paradigma" che è preceduto da "Carbonio",l'ultima ondata fangosa nel Messinese dovrebbe indurci a redigere la priorità delle azioni di un autentico governo.
    Non bisogna mai scordarsi del famigerato ma misterioso "effetto farfalla".
    Se ci fosse una sola farfalla al mondo o solo qualche dozzina, tutto apparirebbe come un volgare "effetto domino" ma siccome di lepidotteri imenotteri e chirotteri pure, ce ne sono miliardi, e ognuno fa i fatti suoi senza organizzarsi o coalizzarsi con altri volatili vari per scatenare uragani e tornadi, come può essere che una ingenua Trilly sia così influente?
    Però un barlume di comprensione ci viene proprio dai mercati finanziari.
    Il denaro è simbolo, e quando diventa simbolo di sè stesso accadono cose che nemmeno nella mente dei protagonisti di "Blade Runner" verrebbero immaginate.Un'elemosina rifiutata o mal elargita ad un barbone di Wall Street da parte di un ignoto trader, può sfociare in una fatale aggressione.Prima di internet, la lentezza dei quotidiani smorzava quasi tutta l'importanza degli eventi.Ora non è la lentezza ma la strabordante velocità con cui le notizie possono essere divulgate ad essere cruciale.
    Entra in gioco l'assioma della scelta.
    Verità o lucro?
    (Famoso anche fra i matematici)
    Il nòcciolo del prodigio risiede nell'amplificazione specifica di un piccolo effetto, ma nessuna metafora può rendere pienamente conto del labirinti di labirinti di fatti antagonisti dai quali un piccolo effetto deve uscire per provocare una enorme azione.
    Mi viene in mente un fatto.
    Non sono in grado di citarne la fonte ma è risaputo dai genetisti.
    Un solo gene è alla base di una mutazione drastica di una specie d'invertebrato in un altro.Ritorniamo a Trylli.
    Una qualsiasi Trilly, s'infila di soppiatto in un orecchio di un alto comando militare predisposto al controllo di una batteria d'armi nucleari.
    Combinazione, v'è uno stato d'allerta a causa degli ordinari focolai bellici in giro per il medioriente.
    Il Generale non dorme la notte nel tenativo di liberarsi dal fastidioso insetto.
    Il resto lo lascio alla fantasia brulicante in rete.
    Comunque, non succede mai nulla.
    Tutto va SUV e GIUV allegramente.
    Non proseguo perchè sento un'ambulanza in lontananza.
    Non vorrei che ci fosse un TSO in arrivo per me.
    (Trattamento Sanitario Obbligatorio)

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  22. Eh Daniela.....l'anticipazione!
    Bene!.
    Luciano Emmer padre del Michele, rifiutò, cinematograficamente sia chiaro, Brigitte Bardot.
    L'aveva trovata "non fotogenica".
    Se volete altro mi fate una donazione.
    Si accetta anche denaro.
    Per le offerte rivolgersi al blog che ospita questo commento.

    Marco Sclarandis.

    RispondiElimina
  23. Purtroppo in Italia la cultura è sempre stata troppo puntata sul classicismo e la letteratura, tra l'altro banalizzate.
    Il paradigma che fa dire a tutti, ai prof. di letteratura e arte, alle signore (soprattutto quelle, ahimè, la matamatica pare sia maschile) alle oche/ochi televisive/i come se fosse un vanto "IO SONO UN DISASTRO IN MATEMATICA!!"
    Grazie a questo MODELLO, e a come si insegnava nelle scuole medie e superiori, io, pur avendo parecchia propensione per le materie scientifiche, mi annoiavo a morte, odiavo i professori e qualcuno di loro odiava me.
    Ciò nonostante ho frequentato il liceo scientifico da cui sono uscita egregiamente e poi un corso di laurea dove la matematica c'era.
    Ma aleggia ancora il TERRORE: ODDIO LA MATEMATICA, ODDIO LA FISICA!!!
    Perlomeno, i cultori del classicismo mi avevano insegnato la grammatica, la consecutio e la sintassi, a capire, a sintetizzare a tradurre. Poca matematica però. I miei pari grado del liceo francese facevano una matematica molto più ALTA: quello che io studiavo in quarte loro in prima...
    Forse avrei potuto seguire corsi di laurea ancora più scientifici se non mi avessero avizzito la voglia con continue perturbazioni.

    Alle medie la prof. di mate non mi adorava, anzi. Disse che non ci arrivavo: tradendo le sue aspettative ignobili usciì con un voto eccellente PROPRIO del liceo scientifico. La incontrai (il caso) il giorno che andai a ritirare il diplomino liceale e lei non mi riconobbe. Io si, e alla sua domanda di un indirizzo, risposi cortese e puntuale MANDANDOLA COMPLETAMENTE FUORI STRADA.
    Chissà se DOPO mi ha riconosciuto...

    Al Liceo la prof. di biologia e chimica era una scansafatiche: arrivava i primi due giorni e gli ultimi due dell'anno scolastico, in mezzo una strage di supplenti. In un liceo scientifico non era bene. Tanto più se poi non mi sopportava: cercò di bocciarmi, ma fu cassata da tutto il gruppo docenti.
    Infine la prof. di mate al Liceo (MA PERCHE' TUTTE DONNE?): scansafatiche e rompiscatole. Non spiegava, ma si lamentava tutto il giorno della sua miserevole vita con noi studenti.
    Una zitellona ultra cinquantina con adolescenti che tremavano di anno in anno all'idea di fare un esame di Stato con una preparazione tendente allo zero in mate e fisica.
    Così l'abbiamo fatta cacciare, perlomeno da QUEL liceo.

    Così è arrivata la giovane insegnante che si innamorò di un mio compagno di classe.
    Che ci fece fare tre anni di mate in uno, ma la fisica rimase indietro (avevamo un laboratorio di fisica e la cinquantina non ci permise mai di usarlo...).
    Brava, ma stronza la giovine.
    Quando si accorse che stavo superando nei voti il SUO AMORE mi segò.

    Adorare la matematica dopo queste esperienze E' DURA.

    La uso, come cerco di conoscere gli elementi base della fisica. Ma amarla no.
    Riconosco che sia un peccato.

    E riconosco che ora gli studenti NON sanno nè le materie classiche e artistiche e nemmeno quelle scientifiche.
    Un passo avanti e due indietro.
    w la squola italika...
    PARADIGMA PARADIGMA...

    RispondiElimina
  24. En passant,

    http://www.eleuthera.it/index.php

    Suggerisco la visita di questo sito.

    Sorpassant:

    "L'essenza della matematica risiede nella sua libertà"

    Un anarchico?
    Un garibaldino?
    Un oscuro e dimenticato patriota?
    Un pitagorico autistico in fuga dal manicomio?

    No.

    Il matematico Georg Cantor.
    Fondatore della teoria degli insiemi infiniti,una mente che solo ogni tanto ci onora nel venire al mondo proprio fra noi umani.
    Un commento su di lui di un altro gigante del pensiero,David Hilbert:

    "Nessuno potrà cacciarci dal Paradiso che Cantor ci ha creato"

    (paradiso numerico s'intende)

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  25. RISORPASSANT...
    Allora è per quello che non si vuole insegnare la matematica...

    RispondiElimina
  26. Derapant con gimkana....tiè....

    Non è la matematica che va insegnata.
    E' il pensiero matematico che va mostrato in tutto il suo splendore.
    Ti ricordi "L'attimo fuggente" di Peter Weir?
    Ecco, ci vorrebbe un professore come quello del film che invece di parlare di poesia parli di matematica, anzi che parli dell'intrinseca poesia del pensiero matematico.
    Che esponga quanto ingannevolmente semplice sia la formula che produce lo psichedelico "insieme di (Benoit)Mandelbrot" raccontando la storia che condusse il suo scopritore, recentemente scomparso, a capire che quei pochi punti stampati da una trogloditica stampante ad aghi, appartenevano ad un mondo mai visto prima con tale nitidezza.
    Ma non esiste una via regia per darsi
    all'arte matematica.
    Nonostante ciò, ci sono innumerevoli sentieri da percorrere senza dover necessariamente scalare le vette più astratte di questo pensiero.
    Riuscire a capire come mai la formula, usualmente imparata a memoria, che risolve tutte le equazioni di secondo grado è proprio così e non potrebbe essere diversamente,può dare un piacere identico a quello dato dal capire una tresca di una puntata del Grande Fratello.
    Ma non c'è un Divulgatore Ottuagenario Nazionale che voglia prendersi la briga di rischiare l'audience di prime serate per proporre una simile storia di passione ragionante.
    Io lo farei pure gratis, ma non ho parenti in RAI.

    Marco Sclarandis.

    RispondiElimina
  27. ...allora preciso che nulla mi è stato illustrato nella sua maestosità...forse solo la Divina Commedia...letta con ardore dall'insegnante di italiano e latino...

    RispondiElimina
  28. Mostrare le cose nel loro splendore è un cambiamento paradigmatico?

    RispondiElimina
  29. Penso, anzi credo di sì.
    Comunque la reazione olosociale (di tutta la società planetaria)sta procedendo rapidamente.
    Nonostante le avverse apparenze, la rete sta producendo degli effetti a velocità superluminali.
    E'lo spirito del tempo che sta agendo.
    L'autoorganizzazione sta inceppando i meccanismi ben oliati ma sostanzialmente rigidi e fragili della società gerarchica precedente.
    Bisogna andare oltre la visione autentica, fosca, ma non definitiva di un Guy Debord.
    Per quanto orrore si stia preparando nel mondo,anche inconsapevolmente, lo splendore sta germogliando da liquame e putredine.
    Vorrei essere meno aulico e più idraulico, ma bisogna concentrare il significato in poche e potenti parole.

    Un saluto in versi:

    Se le pietre parlassero
    vi sarebbe un boato
    più tonante di mille uragani
    se i viventi ascoltassero
    l'apparente roccioso silenzio
    cadrebbero in un abisso di estasi
    il chiasso del giorno seguente
    capace di riportarli al terrestre
    sarebbe allora il vero miracolo
    in noi alberghiamo
    duecento pietre snodate
    silenti fino a che non si rompono
    nude sembrano veste di morte
    vestite di carne sono fulgida vita
    pietre e parole sembrano antipodi
    sono laterizi simmetrici invece
    siamo edifici parlanti di cose
    che appaiono come macigni
    ma sono nubi mutevoli
    di cieli che nessun censimento
    saprà mai elencare

    Marco Sclarandis.

    RispondiElimina
  30. Ragazzi, seguirvi e' di un difficile incommensurabile, ma sono affascinato dai vs. commenti.
    Ciao
    Maurizio

    RispondiElimina
  31. Anonimo, grazie!
    Un pò di coraggio, esci dal semianonimato!
    Personalmente, cerco di adoperare il linguaggio più semplice possibile, per sintetizzare argomenti che sono a volte comunque difficili.
    La parola "olosociale" non credo che esista ma come esiste la parola ologramma -intera immagine- l'ho creata apposta nel contesto del commento.
    Come la parola "pecuniocefalo" che compare altrove, intesa come -testa che pensa solo al denaro-.
    Se al telegiornale si sente parlare di "malpancisti" riferiti a politici che accettano malvolentieri dei dettami del loro stesso partito, allora mi prendo la libertà di coniare i miei neologismi.
    Senza pretendere che entrino in un dizionario.
    Ma dove sta l'incommensurabilmente difficile dei commenti che hai letto?
    Facci sapere.
    Ciao,
    Marco Sclarandis, per la mia parte, s'intende.

    RispondiElimina
  32. Un saluto a Maurizio, che ho notato anche in un post precedente: ben arrivato.
    Effettivamente il declino di Seneca è logico:quando una cosa finisce, all'improvviso non ce l'hai più. Difficile confidare in persone che fingono di voler risolvere la questione senza metter mano radicalmente a tutto quello che fino ad ora è stato chiamato "economia".
    Dall'incipit iniziale del post si evince chiaramente come tutto il mondo se ne infischi allegramente di come vanno (male) le cose; a proposito dell'incipit, ti segnalo che, se anche l'articolo che indichi a proposito del nucleare sia piuttosto ben fatto e plausibile, nel blog di provenienza si trovano anche post deliranti come questo, che avvalla teorie a dir poco pazzesche. Altro che teorie del complotto...
    Per quanto, non vorrei dare l'impressione di essere contro quel blog (non lo sono affatto), ma contro il modo di ritenere come verità assoluta una cosa come l'invasione aliena.
    Siamo d'accordo su ogni cosa, e, se non hai in serbo un pezzo per domani, potrei metterne uno io, un po' lunghetto, ma sai: è un po' che non scrivo...

    RispondiElimina
  33. VAI ROBY VAI che ci pensa Marco a rallegrare con neologismi. Io OLOSOCIALE l'ho capito e anche pecuniocefalo...
    tiè...

    RispondiElimina
  34. Roby, figurati se gli Ungheresi si fanno fregare così ingenuamente dagli Alluminofagi.
    Per non parlare dei Fermienrichiani.
    Sai perchè il fermienrichiano capostipite se n'è andato in America nel '38?
    Per portare la guerra atomica nel mondo, e conquistare, previo inverno nucleare, il pianeta.
    Sfiga volle che alcuni Trotiani dai quali derivò il nostrano Trota avessero già in mente di conquistare il pianeta partendo dal Pian della Mussa, magico ganglio d'energia psicotrotica.
    La saga è lunga e l'attuale situazione è complicata da questa setta che finge di chiamarsi novantanovepercento.
    Non dovrei svelarlo ma la drammaticità dell'ora lo impone:
    3x11x3
    Ecco l'anno terrificante dell'annichilazione del pianeta Terra, Gaia o Bluesfere o come altro lo si voglia chiamare.
    L'un per cento essendo composto da pecuniocefali sazi ed ottusi vorrebberomantenere lo status quo, ma i novantanovepercentualici vorrebbero sventare quella definitiva annichilazione.
    Il 3113 sembra lontano ma il lavoro da compiere per sventare il cataclisma è immenso.
    Aiutiamoli, con ogni mezzo.
    Fingiamo cubica stupidità.
    Gli Annichiliani temono la stupidità come Satana l'acqua santa.
    E' un'impresa epica, aulica, idraulica, eolica e fotovoltaica , ma ce la faremo.
    Sento la sirena in lontananza.
    Ma l'effetto doppler acustico mi dice che non urla ancora per me.
    Tenete a mente:
    37x27=999

    3x111x3=999

    31113
    Anno del nuovo ciclo
    postnovepercenticiano

    1/37=0,027027027......

    1/27=0,037037037......

    1+3+7=11 1x2+7=9 9x11=99

    Pitagora era un Antiannichiliano,
    uno dei Nostri.



    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  35. ...MA 3113 O 31113...

    Fermi aveva spesso a pranzo gli ungheresi.
    Fu lì che si chiese se fossero alieni...
    Chissà cosa ordinavano.

    Fermi nacque lo stesso giorno di Berlusconi, il 29 settembre.
    Ben 35 anni prima.
    E chi sono i trotiani del Pian della Mussa? (a Genova è una bella cosa).
    ;)

    RispondiElimina
  36. (sappiamo della mussa Genovese, sappiamo)

    Ma signora! da dove nasce il Po?
    E il Po dove scorre, anzi che cosa interamente percorre?
    Da qui la logica conseguenza.

    31113-3113= ......28000 anni di regno ci

    attendono per noi antiannichiliani.

    E osservate osservate:

    28000=28x1000 28=secondo numero perfetto, perchè uguale alla somma dei suoi divisori tranne sè stesso: 1+2+4+7+14
    (il primo è 6, citato addirittura da Sant'Agostino)
    1000, non c'è neanche bisogno di commentarlo tanto è apocalitticamente conosciuto.
    Comunque: 1000= 5 alla terza x 2 alla terza
    Un incastro mirabile dei primi tre numeri primi che considerando la ripetizione dell'esponente 3 contiene implicitamente il 6 primo numero perfetto e al tempo stesso primo numero composto dai due primi numeri primi.
    Non so nemmeno io se sto scherzando o facendo sul serio.
    Ma dalla mia ho gente come Euclide, Pitagora,Fermat,Bernhard Riemann e cifrocefali simili, senza i quali conteremo ancora uno due, molti.
    E magari saremmo pure inconsapevolmente felici.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  37. Battisti e Fermi attendono da anni L'unto del Signore fra le loro braccia.
    Il 29 settembre è la chiave della sincronica fatalità.
    Per quello il Cavaliere si fece ungere.
    Per sfuggire al destino.
    Ma il Destino sa che con una bella infarinata anche l'anguilla più viscida non scappa dalla presa.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  38. Un pò di austera e mariana e montiana riflessione adesso.
    "Ancora su Fukushima"
    di Domenico Coiante dal blog
    Risorse Econimia Ambiente.
    Per levarci dei dubbi sulla opportunità di darci ancora al nucleare.

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  39. Grazie a Marco, Roberto e ovviamente a Daniela.
    La scoperta di questo blog, per quelli che come me ci arrivano per caso, lancia un nuovo senso di ansia e di angoscia e per gli argomenti toccati, e per i personaggi citati e (per me) sconosciuti, ma al tempo stesso sorgono curiosita' e stimoli eccitanti per continuare ad aprire nuove pagine a nuovi approfondimenti.
    Darò non appena possibile (tempo) qualche nota personale, anche se sento di essere uno dei tanti, di quei tanti sullo stesso autobus che procede per una strada oscura e solo ad un certo punto del viaggio si accorge che il posto dell'autista, e' vuoto!!!

    RispondiElimina
  40. Anonimo delle 11:15

    C'è una parola "Paranoia" che è anche il titolo d'un saggio appena uscito dello psicologo Luigi Zoja.
    Il sottotitolo è :
    La follia che fa la storia.
    Occorrono alcuni giorni a tempo pieno per leggerlo, ma sono ben spesi.
    In copertina c'è una foto che sintetizza migliaia di parole e decine di concetti.
    Richiama Amleto ma c'è una boccoluta Amleta al suo posto.
    Ma sapendo quando è stata pubblicata ,da chi e perchè, c'è da rimanere raggelati e affranti.
    Da pagina 319:
    <>

    C'è da avere terrore ma con un minimo di coraggio questo si degrada a paura e con ulteriore dose di gelida passione, questa produce calcolato rischio.
    Non sciupiamo questo momento epico per l'umanità intera.
    potrebbe essere irripetibile.
    Ciao.

    Riempiti d'infinito figlio mio
    sfondatene le tasche
    fallo con ogni attrezzo
    come se camminassi in mezzo
    alle foglie del noce accartocciate
    nell'aria mesta d'umide molecole
    lì nei gusci corrugati attendono
    nuova vita anonimi gherigli
    tutti tranne qualcuno
    verranno disfatti e divorati
    quando il tempo sarà compiuto
    tronchi maestosi saranno divenuti
    quei qualcuno a caso scelti
    per il rinnovo del prodigio
    ti tramando le mie dieci dita
    sono fatte per quello scopo
    riempiti d'infinito
    nessun vuoto buio
    sarà per te tremendo.


    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  41. Non so perchè ma è svanito un pezzo del commento che avevo faticosamente ricopiato dalla pagina 319.Ho sbagliato di sicuro una digitazione.
    Lo accetto come una significativa coincidenza.

    Iniziava dicendo:Il teschio giapponese inviato all'impiegata di Phoenix nel Pacifico..

    Non serve di più per capire ciò che riguarda un fatto autentico della seconda guerra mondiale.
    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  42. veramente bello l'articolo che hai segnalato, Marco. Per facilitarne la ricerca (anzi per non doverla neppure effettuare) metto il collegamento.

    RispondiElimina
  43. ...me lo sono dimenticato: come si chiama quel libro di cui citi l'immagine in copertina, Marco?

    RispondiElimina
  44. Sto impazzendo a cercare quel libro, ma non lo trovo. Per ora ho trovato solo l'immagine ecocata da Marco... sigh!

    RispondiElimina
  45. Luigi Zoja Paranoia,
    sottotitolo la follia che fa la storia, Bollati Boringhieri prima edizione settembre 2011.
    Invece io stavo impazzendo a cercare la foto, potenza dell'intelligenza collettiva!
    Ciao!
    Marco Sclarandis

    RispondiElimina

Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.