Non c'è nulla da dire.
Solo che l'accezione BESTIA non può essere afferita che a noi, Homo Sapiens.
Non dare valore alla vita e alla sofferenza delle altre creature che passeggiano sull'astronave Terra e con le quali condividamo risorse e futuro, significa che presto chiunque potrà passare nell'insieme di coloro che hanno poco valore e che possono essere sacrificati.
Chi è il prossimo?
Solo che l'accezione BESTIA non può essere afferita che a noi, Homo Sapiens.
Non dare valore alla vita e alla sofferenza delle altre creature che passeggiano sull'astronave Terra e con le quali condividamo risorse e futuro, significa che presto chiunque potrà passare nell'insieme di coloro che hanno poco valore e che possono essere sacrificati.
Chi è il prossimo?
Non dimentichiamo che le atrocità peggiori sono state riservate dagli uomini verso i loro simili; non mi stupisco, perciò, della barbarie perpetrata verso altre specie, e l'orrore non diminuisce ne accresce lo sgomento già provato fino ad ora per l'operato umano. Sono anzi d'accordo a chiamarlo bestiale, visto che l'accezione "umano" disattende tutto quello che ci si poteva aspettare da un essere intelligente.
RispondiEliminaInsomma, dobbiamo ancora imparare ad essere umani, e chi lo è deve lottare per restarlo.
Ciao Roby. La mancanza di umanità e di comprensione ci ha portato all'attuale crisi. Non capire che il Pianeta aveva dei limiti, non capire che non si poteva stare bene a dispetto di molti che stavano male, e non capire che stare bene non poteva essere attribuito al numero di oggetti e valori falsi di cui ci si circonda, relegando l'amicizia a facebook.
RispondiEliminaAbbiamo perso l'anima, se mai l'abbiamo avuta.
Noi possiamo immedesimarci nelle bestie ma non viceversa.
RispondiEliminaAlmeno, non così come il nostro privilegio invece ci consente.
Per questo la nostra ferocia non merita attenuanti, sopratutto qando è inutile.
Siamo tutti indemoniati dal denaro,impecuniati.
Quanto vale ? Quanto costa ? Quanto rende?
Poco? Non abbastanza?(c'è una recente pubblicità a proposito, di un SUV) Non come credevo?
Allora è solo più merce guasta ,invendibile.
Come un cane rognoso.
La massima biblica che non si possono servire contemporaneamente due padroni, vale anche per un ateo e per un agnostico.
La Vita e il denaro sembrano due padroni ma solo uno ha la natura per poterlo essere.
L'altro è solo un astuto e infingardo servo
che vive nel palazzo che gli abbiamo costruito nella mente e nell'animo.
Io vedo oltre la tempesta, che ancora
non sta scatenando tutta la sua forza.
Dopo ritornerà il Sole
Ma molti dovranno affogare,assiderarsi,ferirsi a morte impazzire.
Quelle bestie meravigliose che così spietatamente sopprimiamo sono profeti inascoltati, il loro richiamo l'ultimo per non precipitare nella bolgia d'inferno.
Ho scritto questi versi anni, fa dedicati proprio a loro:
Cane tu non comprendi il carme
nato dalla carne in estro
ignori che le tarme
stecchito ti roderanno il pelo
sei un quadrupede inusuale
non ti commuove l’arte
ma sei di moine esperto
cane tu mi sei confronto
di quanto sia io animale
di impari conforto
durante le ore amare
affronti le mie botte
d’uomo ricaduto in bestia
solo di rado mordi
pieno di rimorso gli occhi
sei dei viventi cane
un’eccezione inimitabile
ti prego d’una sola cosa
anima ansimante fiuto fine
di notte abbaia sottovoce.
Marco Sclarandis
Ciao Marco.
RispondiEliminaSIAMO TUTTI IMPECUNIATI, chi più più chi meno. Chi per vivere e chi per strafare in nome del dio denaro.
Immersi nella pubblicità viviamo una esistenza commerciale che apre solo le porte dell'inferno.
La pubblicità sarà l'anima del commercio ma toglie l'anima agli umani relegandoli nel ruolo di burattini agitati solo da apparenze.
La pubblicità del SUV che costa poco è l'emblema della povertà spirituale di molte persone che ci circondano. Il messaggio con quelli FUNZIONA, a noi suscita ribrezzo.
Ma siamo la minoranza.
Daniela, nel simbolo del Tao il cerchio intero è diviso in quattro parti.
RispondiEliminaCompreso il cerchio sono cinque mondi.
Proseguendo ad osservare che cosa contiene,è come l'insieme dei cinque solidi platonici, che sono simmetrici due a due tranne il tetraedro che non possiede il suo duale
(poliedro simmetrico)
(il cubo è simmetrico all'ottaedro e il dodecaedro all'icosaedro)
Il Tao con le sue due goccie simmetriche, i suoi due punti simmetrici e il cerchio che contiene il tutto, contiene implicitamente il numero cinque.
E il cinque contiene implicitamente la sezione aurea e così via.Non per niente i pitagorici consideravano il cinque il simbolo del matrimonio.(Cinque è l'ipotenusa del più piccolo triangolo pitagorico, cioè con tutti i lati interi,3,4,5.Questo triangolo pitagorico è anche l'unico ad avere il lati in progressione aritmetica e la cui area è la metà del perimetro.
P 3+4+5=12 A 3x4: 2 =6)
Ma il Tao che non contiene spigoli ma semmai due vertici,quelli delle punte delle due goccie,è il simbolo dell'intera vita e delle sue innumerabili metamorfosi.
Incredibilmente, se osservi una delle possibili metamorfosi delle quattro aree in cui il Tao è diviso, produce proprio il simbolo della percentuale: %.
Una linea retta seppure obliqua, affiancata simmetricamente da due piccoli cerchi.
Una stupefacente sincronicità.
"Ma siamo la minoranza".....
Ma per fare un esempio insolito, basta qualche molecola aleggiante per il vasto cielo primaverile per attirare a nozze due farfalle.
E' l'ultimo granello della clessidra piccolo tanto quanto gli altri, che determina il momento in cui questa verrà capovolta.
Poi, potrebbe anche essere un microscopico diamante, ma la sua importanza è d'essere l'ultimo. Di due o di centomila fa lo stesso.
E la goccia che satura la brocca.
La goccia che nel Tao si specchia.
Marco sclarandis
Per chi avesse tempo:
RispondiEliminahttp://video.google.com/videoplay?docid=7014142368277769502
Preciso che personalmente non sono vegetariano o vegano, credo che la carne sia un alimento basilare se mangiata saltuariamente. Non dimentichiamo che l'evoluzione del cervello umano è iniziata con l'assunzione di proteine animali. Di certo però la nostra razza e la società capitalista hanno estremizzato tutto, l'alimentazione in primis. Infatti l'uomo sarebbe onnivoro non solo carnivoro come pare oggi molti credano... Insomma la solita questione che non ci entra in testa: equilibrio.
Daniela, sono passato!!! :-)))
p.s: ho cancellato il commento precedente per due strafalcioni... avevo scritto cannivoro invece di carnivoro...
La Natura come ben descrisse il grande Giacomo Leopardi(nomen omen)è Matrigna.
RispondiEliminaE'inutile sognare tempi dove lupo ed agnello stavano quieti fianco a fianco.
Esistono certamente quasi solo nella nostra immaginazione, ma appunto per questo la ferocia umana è tanto più infernale di quella non umana.
La nostra peculiare coscienza è un privilegio di cui godiamo, in cambio di una sofferenza potenzialmente più atroce di quella animale ma di nuovo appunto per questo, dovremmo fare in modo che la sofferenza nostra e dei nostri compagni di vita sia ridotta al mininmo inevitabile.
Cartesio fu responsabile di un pensiero pericolosissimo, quello che considerava gli animali delle macchine seppure sofisticare ma sempre macchine.
Dobbiamo evitare allo stesso tempo di idolatrare la Natura, se non vogliamo perdere
il significato della nostra presenza nel cosmo intero.
Ma è difficile pensare ad un atto sacrificale di fronte all'apertura di una scatoletta di tonno con il coperchio a strappo..
A allo sfilare da una busta sottovuoto di un wurstel.
Se dovessimo maneggiare un pollo vivo e trarformarlo con le nostre mani in una cena forse avremmo più rispetto per la creatura che ha subito il sacrificio.
Marco Sclarandis.
Penso di aver capito quello che Marco vuol dire: la natura va rispettata. Ma anche: si è perso il senso terra terra del vivere, e con esso ciò che implica a qualsiasi livello; così facendo si sono date per scontate una serie di cose, e ci si è abituati a vivere in un regime di benessere che ci ha distratto completamente da ciò che succede in quelle parti del mondo dove la sofferenza e la morte sono compagne quotidiane. Presto si dovrà tornare a maneggiare un pollo, o più semplicemente una zappa, se ci si vorrà sfamare, sempre che non si decida di tornare sui propri passi e redistribuire le ricchezze immense del nostro pianeta in modo equo e solidale. Utopia.
RispondiElimina@bonobo
RispondiEliminaSei passato!
Grazie, a me fa piacere leggerti!
Allora la mancanza di equilibrio ci sta portando alla rovina. Io mangio carne, ma poca, molto poca e perlopiù bianca di pollo.
Poi mangio pesce nemmeno quello tanto però.
Ma ne mangio, non tanta al massimo un apio di chili al mese tra carne e pesce. Poi verdurizzo, fruttivendolo, carboidratizzo (pasta e pane). Infine adoro il cioccolato...Che non so se è verdura o carboidrato. E' un seme, è verdura.
Lasciando perdere le battute sono giorni che giro e guardo con spavento quello che vedo. Case nuove, capannoni nuovi, strade nuove.
E chi le comprerà le case e i capannoni? Intanto consumano suolo, estinguono flora e fauna, banalizzano e desertificano. In compemso CRESCE il numero di bestiacce umane sul Pianeta. Con sempre meno suolo, sempre meno petrolio, sempre meno alimenti...mangeremo i cani e i gatti alla fine e alla fine della fine ci mangeremo tra noi...altro che pollo... temo... Intanto tutto fa brodo, anche denaro dalla sofferenza di altre creature.
Poi si vedrà, nulla è più irrazionale dell'homo sapiens.
Carissimo Marco.
RispondiEliminaLa goccia sta arrivando, non la senti?
E senza coraggiosi taoismi, purtroppo.
Io che mangio più che altro carne di pollo in un caso di necessità penso che mi mangerò le uova del pollo...Potrei pescare ma sarebbe dura vedere l'argenteo pesce soffrire. Mangerò più verdura e più frutta. Tornerò all'originale dieta dei nostri antenati che prevedevano tanta frutta tanta verdura poca carne (o uova). Niente dolci e niente cereali, serve il petrolio per muovere le zolle. Al mio cane e al mio gatto spero che rimangano almeno i topacci...
Si Roberto, la NATURA va rispettata. Non è né madre né matrigna SEMPLICEMENTE E'.
RispondiEliminaCon le sue leggi, mica con le nostre.
Leggi potentissime che non risparmiano il ricco e il potente.
Abbiamo scavato e coltivato, tagliato e deviato. Adesso abbiamo caldo e inquinamento.
Adesso SIAMO TROPPI.
Troppi per il Pianeta se vogliamo continuare a sprecare risorse. Se cambiamo registro come dici anche tu forse gliela faremo.
Ma con meno pretese.
Ma senza rinunciare a internet o alla scienza.
Rinunciando a Facebook o a tutto ciò che fa trastullo (anche adesso sto producendo CO2 scrivendo qui).
abbiamo fatto ARTE, e MUSICA.
Teniamocele, temiamoci internet e facciamola sempre più diventare la SUPERMENTE.
È sconvolgente che si possa arrivare a tanto, trattare in questa maniera altri esseri viventi. Di certo il problema del randagismo in Romania ha creato problemi seri, ma come spesso vediamo in molti campi, non si cercano soluzioni prima che il problema diventi incontrollabile, si arriva a creare l'esasperazione e si fanno passare soluzioni di emergenza che sarebbero sicuramente rifiutate in situazioni normali, magari lucrandoci sopra, anche.
RispondiEliminaIn ogni cosa è importante l'equilibrio, ma quando si ha a che fare con la vita è indispensabile, la vita è equilibrio. Equilibrio e rispetto per ogni vita, se si partisse da questo poi si riuscirebbe a trovare una posizione corretta in quasi tutte le situazioni. Bisogna ritrovare la saggezza insita nelle posizioni di rispetto della natura che si sono formate in millenni di rapporto con essa.
In molti casi manca la corretta percezione delle cose, tra le distorsioni della realtà che spesso denunciamo, a volte con esempi, più spesso in maniera indistinta dando per scontato che ormai sia chiaro di cosa si parla, tra le maggiori, dicevo, c'è la completa ignoranza sul come arrivano le cose al supermercato. Tra queste ultime, la distorsione maggiore sono le sofferenze che stanno dietro quei pacchetti di fettine incellofanate. Consiglio in proposito Se niente importa di Jonathan Safran Foer, l'autore, ad un certo punto della sua vita, si è chiesto semplicemente cosa c'era dietro quei pacchettini ed ha indagato, il libro è il resoconto avvincente e sconvolgente di questa indagine; non parte da posizioni preconcette, vuole solo sapere, capire e finisce inevitabilmente per cambiare il suo approccio all'alimentazione, ma non solo.
Nell'organizzazione attuale delle cose manca equilibrio, le cose sono portate sempre all'esasperazione, si esagera sempre, si finisce per arrivare a situazioni altamente negative anche dove si potrebbe evitare, se tutto fosse stato fatto con rispetto ed equilibrio.
Bel commento Obbie.
RispondiEliminaBello anche il libro.
Equilibrio ecco la parola giusta. OMEOSTASI.
Se tutti mangessero carne, quanta e come ne mangio io, le mucche e i polli potrebbero vivere in ampi spazi liberi.
L'equilibrio omeostatico è l'unico mdoo per vivere bene e sani. TUTTI.
AVREMMO UNA MIGLIORE PERCEZIONE DELLA REALTA'.
Invece siamo circondati da aereosol di cocaina che fa sentire invincibili i "per niente geni" che ci "dirigono".
Verso il dirupo di Seneca.
Come Thelma e Louise.
Sì Obbie,
RispondiElimina"Se niente importa (perchè mangiamo gli animali?)" è una limpida testimonianza dello sgomento di un autore sensibile di fronte alla stolida voracità umana.Autore anche dello scritto da cui derivò il film "Ogni cosa è illuminata".
Io credo comunque che quella che ci dilania sia la questione della sofferenza ancor più che della morte.
Il fatto è che la sofferenza e la morte fanno parte di qualsiasi metamorfosi.
Noi umani abbiamo il privilegio di poter stimare se una certa dose di sofferenza non sia superflua.
E'una responsabilità altrettanto grande quanto il privilegio da cui deriva.
La ferocia e la crudeltà animale sono limitate dalla coscienza animale, che credo non concepisca l'infinito.
Le nostre invece, sono potenzialmente infinite a causa della, diciamo cosi, sensazione dell'infinito che noi abbiamo da centinaia di secoli.
Ogni tanto mi distillo clandestinamente da cosmiche patate perse da carriole non censite, degli antidoti alla furia devastatrice che mi assale:
Se fossi onnipotente
aprirei nel sovrano cielo
un foro e poi al polo
dei due sulla Terra uno
o l’altro fa lo stesso
e lo dilaterei via via
fuori ne verrebbe un disco
ed un cilindro sconfinato
no mi sbaglio un cono
sempre più allargato
quindi con uno scatto
d’indice incoccato a pollice
la tonda superficie
nel varco la scaglierei
agli esseri esiliati
lascerei tutto il potere
di far di quella landa piatta
di quel celeste spicchio
specchi delle loro anime
credo non dormirei la notte
chiedendomi se richiudere
per sempre quello spacco
oppure una feritoia
aperta da qualche parte
lasciare per un ritorno
d’astronave pentita umana
essendo un impotente
posso sprofondarmi in sonno
privo di fondo e denso
e da lì architettare mondi
cui non serva una redenzione
Marco Sclarandis
IL VIDEO DI BONOBO E' TRAGICAMENTE TERRIBILE ANCHE SE REALISTICO.
RispondiEliminaDura un'ora e mezza e dovrebbe essere visto dagli ignavi e dagli egoisti che si sentono irrimediabilmente "sensibili".
Tipo gli ambientalisti fighetti. Qualcosa fanno ma non troppo. Bonobo sa...
La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.
RispondiElimina- M. K. "Mahatma" Gandhi (1869-1948)
La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini.
RispondiElimina- Publio Ovidio Nasone ( 43 a .c.-17/18 d.c.) - poeta latino
Era quello che intendevo io.
Maltrattare un'altra creatura perchè tanto è un cane, un gatto, un cavallo, un pesce, un albero, una mucca, un coniglio, un cinese, un cane, un negro, un gatto, una mucca, un povero, un pesce, una donna, un cavallo, un gatto, un anziano, un cane, un pollo, il mio vicino di casa, un cavallo, un coniglio, quelli che non vestono alla moda, un cane, un gatto, quelli che non hanno l'Iphone4s...
Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l'abitudine ai furgoni dove gli animali agonizzano senza cibo e senz'acqua diretti al macello.
RispondiElimina- Marguerite Yourcenar
Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili.
RispondiElimina- Pitagora