Le città sono quanto di maggiormente energivoro ci sia sul Pianeta. Lo ribadisco perché è un concetto difficile da comprendere in tutta la sua complessità. Ecco complessità è la parola giusta per definire le megalopoli o le metropoli o le semplici città, agglomerati densi di persone che vogliono e necessitano di ENERGIA.
L’energia non è gratis, occorre pagarla e nelle città costa sempre di più, costa perché gli alimenti devono arrivarci nelle città, e nelle città non ci sono spazi per coltivarli. I bambini milanesi da anni pensano che il latte lo faccia la Centrale del Latte, nonostante gli orti urbani, le visite ai parchi urbani, e gli urbanissimi insegnanti.
Per comprare l’energia serve lavorare e il LAVORO è stata la parola chiave DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE, da cui esce un verdetto semplice semplice: BASTA CON I CENTRISTI.
Lavoro a Milano, Napoli, Trieste, Cagliari, Pordenone.
Città diversissime, ma tutte con un unico problema di cui la Destra non si è MAI occupata; era noto che l’occupazione della destra fosse propaganda per manipolare i pensieri dei cittadini e distrarli dal vero scopo, assai poco politico, di salvare il sedere flaccido a B. dalle investigazioni della Magistratura.
Nelle città dunque era palese la necessità di cambiare la classe dirigente e così hanno fatto, decidendo dalla base che Berlusconi e i suoi non li vogliono più vedere, con le loro bugie, i loro insulti e i loro figuranti, le pagliacciate e le aggressioni verbali, il non far parlare l’avversario perché si era in continua campagna elettorale.
Nelle città dove la sopravvivenza è più difficile, le voci del buon senso si sono fatte sentire e hanno votato non i supercandidati della destra o gli accrocchi misto PD/terzopolo ma candidati della cosiddetta “estrema sinistra” come Pisapia o Zedda, loro si “giovani”.
Nella scala di Maslow il lavoro che sostiene e fa sopravvivere è l’ARGOMENTO.
Non certo le reti wireless o le chiavette USB.
Non saprei però dire fino a che punto si spinge questo rinnovamento di buon senso, non saprei dire se anche nelle campagne d’Italia, dove si sopravvive comunque con un orto o con un giardino, dove l’energia per vivere costa di meno, se anche lì sentono l’urgenza di spazzare il berlusconismo (B. è già spazzato).
E cito Paolo Flores d’Arcais:
La strada maestra del ritorno alla democrazia non passa perciò per il flirt con Casini, Fini (addirittura Rutelli!), ma per un centrosinistra serenamente “estremista”, che implora la società civile di partecipare all’alleanza elettorale con liste autonome, e che rinnova i suoi gruppi dirigenti con i Massimo Zedda, non con i Matteo Renzi.
E concludo in un ATOMO:
ANDIAMO A VOTARE SISISISI
IL 12 E IL 13 GIUGNO 2011.
Sacrosanto quello che dici sull'energia Daniela. Sai di cosa parli e si vede. Riguardo ai motivi per cui hanno votato in questa maniera che ci ha tanto rallegrato, intuitivamente posso essere d'accordo con te, ma non lo sappiamo in realtà, di certo sono state più determinanti messe insieme e diverse, almeno in parte, nelle varie città. Ceto il lavoro è importantissimo, il primo problema per gli italiani, secondo tutti i dettagli, ma i sindaci possono fare poco per questo (ma qualcosa si).
RispondiEliminaSottoscrivo in pieno anche l'affermazione di Paolo Flores D'Arcais (dove leggo anche apprezzamento per il decisivo contributo al risveglio delle coscienze dato dal M5S). Ma noi da quanto tempo lo diciamo? Eppure anche ieri sera, sentivo stimati commentatori che ricominciavano la solita panzana del ricercare alleanze al centro perché a livello nazionale queste alleanze non possono funzionare.
Uffa!
Ma so proprio de coccio!!!
...o forse no, forse remano per un'altro lido e mene convinco sempre più..
Ciao Obbie.
RispondiEliminaSul lavoro i sindaci possono fare qualcosa, ma soprattutto possono RIORGANIZZARE la macchina amministrativa, un elemento importante che ha permesso nella piccola cittadina di Pordenone il passaggio a un nuovo candidato della sinistra perchè al traino del buon governo amministrativo del precedente sindaco. Pordenone era gestita bene e quindi i cittadini, pur con tutto il problema del lavoro (è anche qui nel NordEst) non hanno voluto cambiare, ma confermare. Non a caso il neoeletto sindaco di Pordenone come prima cosa incontrerà la macchina amministrativa ovvero i dipendenti del comune che sono le ruote su cui camminano le idee dei sindaci e delle giunte.
Guidare un comune anche piccolo è assai più difficile che guidare la FIAT (lì basta Marchionne).
Il lavoro è invece come correttamente accenni tu UN PROBLEMA A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO sul quale i sindaci hanno poco potere.
Ma è stato quello, quella mancanza che ha riacceso il buon senso dei cittadini italiani.
Adesso mi aspetto il ritorno di una destra sana e rispettosa.
Cito dal FATTO QUOTIDIANO DI OGGI: Approfittando della trance agonistica di Nichi Vendola in piazza Duomo, infatti, il Giornale.it rincara la dose sui temi tanto cari in campagna elettorale: “Milano, Vendola getta la maschera: abbracciamo i rom e i musulmani”. Tra i commenti si può leggere il post di “veromoderato”: “Dal tono dei commenti vedo che a molti qui piace perdere (…) La gente è stufa di insulti a giudici e avversari (…) Ma dov'è finita quella destra rispettosa di legge, giudici e probità morale? Un deputato della Destra storica si sarebbe sparato dopo lo scandalo Ruby. Forse è ora di cambiare premier”. Non è l’unico a pensarla così.
Bersani spero che capisca che LE PRIMARIE sono un mezzo di democrazia allargata POTENTISSIMO e che finalmente si giri dalla parte giusta che non è quella di DALEMA.
RispondiEliminavade retro CENTRISTA!
La sinistra deve andare al governo DA SOLA deve avere il coraggio di rischiare come hanno fatto Pisapia e Zedda e Da Magistris e se proprio ci tiene il TERZOPOLO può ANCHE votare con la sinistra.
Ma senza ricattucci.
CORAGGIO CI VUOLE!!
Condivido le vostre considerazioni, sperando che lo scippo del referendum sul nucleare vanga vanificato dalla Corte di Cassazione.
RispondiEliminaDopo le strepitose vittorie elettorali di ieri, c'è qualche speranza.
Bisogna essere ciechi e sordi e pensare solo ai propri interessi di bottega per non capire che la Germani, la grande Germania a governo di destra ha deciso di smantellare le proprie centrali nucleari entro il 2022.
Aggiungo, per chiari motivi di costo e di sicurezza.
RispondiEliminaDaniela, mai avuto simpatie per i centristi. Come dice Bossi (strano che non gli sia venuto un secondo coccole): fora de bal!
RispondiEliminaOggi mi restano le parole nella tastiera. Volevo dire "coccolone"!
RispondiElimina@Luigi, non mi è mai passato per la testa che tu potessi avere simpatie centriste...non mi saresti tanto simpatico!
RispondiEliminaLa Germania dice NO ALL'ATOMO per motivi di costi e di sicurezza entro il 2022 e l'Italia entro la stessa data vuole APRIRLE....
La Francia piena di centrali nucleari perchè
ha aumentato tanto il costo della bolletta elettrica?
Che costi sono caricati su quella BOLLETTA NUCLEARE?
La mia era solo una dichiarazione di principio.
RispondiEliminaqualcuno è proprio d'accordo con noi anche su un altro blog.
RispondiEliminaBravo Ivan,io non solo ci speravo ma avevo la netta sensazione, ricavata dal fare quotidianamente o quasi una rassegna stampa, come sapete, dei principali quotidiani italiani, che Pisapia e De Magistris avrebbero vinto. Ricavavo questa percezione dalla pacatezza e l'autocontrollo (sopratutto De Magistris) dei due, che facevano stridente contrasto con le urla, le frasi insultanti e le parole calunniatrici che venivano loro rivolte. Ed era facile perdere calma e autocontrollo, ma, con grande scorno del centro-destra, non è accaduto.
RispondiEliminaNon è vero il nucleare conviene!
RispondiEliminaNon conviene ai tedeschi che stanno uscendo dal nucleare, ma ma agli italiani converrebbe. Non a tutti certo, ma converrebbe a quelli che evadono le tasse. Infatti i maggiori costi del nucleare (dati dai costi di costruzione delle centrali, dai costi di stoccaggio delle scorie e dai costi di smantellamento e/o mantenimento improduttivo delle centrali a fine utilizzo) se li accolla lo stato, dunque una parte degli italiani, quelli che pagano le tasse (grosso modo quelli che non votano Berlusconi). Dunque a quegli altri converrebbe. A meno che accollassimo anche questi costi all'Enel che li ricaricherebbe sulle bollette, così come dovrebbero ricadere sull'Enel i costi di eventuali disastri (ammesso che il disastro non sia tale per cui non ci sia un dopo) ecco se l'Enel ci sta ci sto anch'io.
Certo rimane il problema di dove farle, ora non si possono fare più neanche ad Arcore!
:D
Quello che tu dici Obbie va contro tutte le informazioni che ho sentito visto e letto sull'argomento, senza la pretesa di studiare l'argomento.
RispondiEliminaQuindi, non sono in grado di dimostrare che la credenza che il nucleare conviene è una falsa credenza.
Ma credo che tu sita facendo un discorso un po' più sottile ed ironico, che allora io condivido pienamente, esprimendo el mie doglianze per la impraticabilità che ad Arcore si faccia una centrale atomica. Peccato!
Anch'io mi sto fidando di quello che ho letto, non sono un'esperto.
RispondiElimina:-)
In particolare facevo riferimento al link che ci ha segnalato Daniela, ma questo discorso l'avevo già sentito in precedenza, quando cercavo informazioni riguardo ai costi: non conteggiano mai dismissione delle centrali (per dire quella di Latina è ancora da dismettere e le scorie sono provvisoriamente in un capannone!!! Presso il Grigliano pare che abbiano fatto anche di peggio, un'esondazione del Garigliano anni fa portò scorie in mare!!! ), o mantenimento delle stesse per anni (come appunto sono ancora le nostre, improduttive, ma ancora le paghiamo), ne lo stoccaggio delle scorie, problema mai risolto che accolleremo ai nostri discendenti per i secoli dei secoli. E chi li conteggia questi costi? Però li paghiamo noi, i nostri figli, i nostri nipoti ecc.
Come hai correttamente colto, mi divertivo ad ironizzare su questo, ma fino ad un certo punto, questi ragionano davvero così! Se dovesse pagarli l'Enel questo costi, non ci starebbe perché non sarebbe più competitiva rispetto alle altre compagnie.
Si è un vero peccato che non si possa fare più ad Arcore dopo queste elezioni, era l'unico sito che mi sarebbe piaciuto ;-)