venerdì 1 aprile 2011

GREZZI



In Italia è nata la Cultura occidentale, quella che fa da base a tutti i paesi cosiddetti occidentali.
Architettura, ingegneria, urbanistica, scienze umane, scienze politiche, scoperte scientifiche, scoperte di nuovi territori, arte come pittura scultura, la musica, la poesia, la letteratura.

E mi sono sicuramente dimenticata di qualche cosa.


Per quello e per la posizione geografica siamo stati terra di conquista, da sempre.


Dante parlava di Italia già mille anni fa, parlava dell'italiano come lingua e dei suoi vivaci e innumerevoli dialetti.


Un territorio difficile, praticamente una catena di monti da nord a sud, inframezzata da poche pianure, e circondata da diversi mari.


Un paesaggio ricco sia dal punto di vista naturale (montagne bellissime, colline, pianure diverse, fiumi laghi torrenti foreste, ricca fauna ricca flora ecc.) e sia dal punto di vista antropico (città meravigliose, opere d'arte, sculture nel territorio).


GUERRE l'hanno modificata, cambiata, ma mai veramente distrutta.


Il dopoguerra è stato un momento di inizio di vera unione di questo paese, ma anche l'inizio della sua perdita di identità.


Sebbene prima fosse terra di conquista ESTERNA adesso è diventato TERRENO DI CONQUISTA INTERNA.


Ci stiamo cannibalizzando, o meglio una piccola parte di italiani manipolando gli uni e comprando gli altri sta mangiandosi il Paese.


La sua storia, la sua arte, il suo paesaggio e soprattutto il suo patrimonio umano.


Stiamo diventanto o egoisti o imbecilli incolti, pronti ad applaudire merde umane che si identificano come onorevoli mentre si fanculizzano nel PARLAMENTO (!!!!!!!!!!!) e un presidente del consiglio universalmente descritto all'estero come "clown internazionale" che va a conquista di voti vendendo vendendo false promesse e inutili premi a cittadini sempre più stremati.


Forse la cosiddetta prima Repubblica ha covato i danni della seconda, ma pare che la seconda della prima non abbia ereditato che i difetti moltiplicandoli. Almeno erano presentabili, non tutti ma una discreta maggioranza. Avevano modi e linguaggi attenti almeno superficialmente al ruolo che svolgevano.


Il senso della collettività, base e fondamento di ogni società si è perduto, l'educazione non esiste più, il senso delle Istituzioni si è perso nella volgarità del linguaggio leghista e degli atteggiamenti dei pidiellini.


Le leggi sono sempre meno, e quelle che ci sono complicano l'esistente (vero Calderoli e il tuo inutile ministero?).


Svariati inutili ministri, buoni come carne da cannone per il voto. Per non parlare dei sottosegretari.


Un modo ingiusto e indegno di fare pubblica amministrazione che si è diffuso fino all'ultimo comune d'Italia (sono circa 8100).


Parlamentari orribili, indesiderabili anche solo come vicini di bagno nel momento della pipì.


Parole inaudite come "handicappata", minacce, lanci di oggetti, Napolitano che fa il capo classe a 80 anni suonati di 50/60/70 astiosi e desiderosi di risolvere il mutuo e il prossimo SUV.


Speranze di livello istituzionale o nazionale o comunitario che mai entrano nell'anticamera del "cervello" di questi puzzolenti personaggi.


Loro ci rappresentano.


Noi siamo grezzi come loro?


Daniela 










2 commenti:

  1. Molto immodestamente, e parlando a nome mio ma anche a nome vostro, ché vi ho conosciuto e quindi potrò pure esprimere la mia opinione riguardo a voi, se me lo consentite ("cribbio, mi conscenta!"), penso che noi si sia, confrontando il nostro essere con quello di certi personaggi ai quali fai riferimento, degli alti esponenti della nobiltà d'animo; e non lasciamoci ingannare dal modo rude di taluni, che nasconde, forse, la più alta consapevolezza ed empatia che consente ("cribbio, mi conscenta!") di cogliere appieno il senso di nausea istituzionale evocata da questi politicanti inetti e, spesso, criminali.
    Hai proprio ragione: alcuni di questi, ed i peggiori sono addirittura ministri, non li vorrei neppure come vicini di pisciatoio in un bagno pubblico.

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  2. Che bel quadretto Daniela!
    Ma purtroppo veritiero...
    Però mi associo all'obiezione di Roby, perché dobbiamo metterci in mezzo a tutti gli altri?
    Mi pare che vadano differenziandosi sempre più due popolazioni molto diverse per principi, obiettivi e propositi.
    Guarda quasi quasi ora sono io ad invocarla la secessione! Ma non di un territorio rispetto all'Italia, ma trasversalmente, internamente all'Italia stessa. I due stati dovrebbero condividere lo stesso territorio, ma avrebbero due organizzazioni completamente indipendenti.
    Ah belle pensata direte voi! Invece di snellire l'apparato vuoi aumentarlo ancora?
    Non esattamente; chi decide di vivere in quello nuovo paga le sue tasse a quello nuovo e fruisce dei servizi (scuole, ospedali, ecc.) e delle strutture di quello nuovo, chi vuole rimanere con quello vecchio ci rimane. Quello nuovo adotta la stessa costituzione (e cerca di realizzarla veramente) le stesse leggi (e le cambia per migliorarle, si riparte comunque dalla legge elettorale di partenza) di quello vecchio, ma le persone che aderiscono a questo sono cittadini e non sudditi, non basano le loro vite sull'intrallazzo, sulla furbizia, sul malaffare, ma sull'onestà, sulla solidarietà, sul merito. Se qualcuno disonora la propria appartenenza se ne va dritto dritto nell'altro (ah certo portandosi dietro la sua dote di tasse pagate l'anno prima, ci mancherebbe, così dall'altra parte lo accolgono a braccia aperte!).
    Ovviamente tutto ciò è irrealizzabile, ma mi pare interessante come esperimento mentale, cosa accadrebbe?
    Gli indifferenti, gli 'ingenui', i pecoroni vari inizialmente starebbero nella bad company (stavolta la facciamo noi tié!), ma poi, vedendo come vanno le cose, vorrebbero rimanere lì o venire nella nuova Italia? Certo dovranno dimostrarsene degni, appena attuano uno dei comportamenti che stanno portando alla rovina il nostro paese, se ne tornano dritti nell'Italia del bunga bunga.
    Come potrebbe finire? Chi ci rimarrebbe in quella attuale?

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