Ieri, girovagando tra i blog che il nostro blog segnala, ho letto riflessioni molto interessanti dal punto di vista politico.
L'Europa domina le nostre scelte economiche, impone Direttive che spesso noi italiani non rispettiamo con pagamento delle relative sanzioni; dal 1985 al 2010 ne abbiemo ammontate 140 e solo nel 2010 ne sono arrivate circa 20.
Discariche, qualità dell'aria, norme ambientali in genere, sono le nostre sanzioni preferite.
La visione centroeuropea delle Direttive fa si che in Italia non siano accettate e rigorosamente si attua il tentativo di raggirarle.
Il clientielismo che è la base dei partiti italiani e soprattutto di quelli di governo rischia spesso di far pagare a tutti sanzioni europee che hanno portato vantaggio a pochi.
Tipo le quote latte.
L'Europa non è un corpo unico, non agisce con un solo pensiero, ma è una sommatoria di Stati dove vincono i più forti, sia politicamente e sia economicamente.
Tra questi Stati l'Italia, macchietta d'Europa non c'è.
In Europa mandiamo spesso persone poco preparate che vanno "benone" nel marasma delle raccomandazioni italiche ma lì, ahimè, non funziona.
Siamo così poco preparati che ci siamo fatti spesso "sotterrare" da norme avverse per esempio in agricoltura (gli zuccherifici di Alemanno quando era ministro), o sulla qualità dei cibi, o anche sul fatto che abbiamo, probabilmente a causa di una migliore insolazione e terreno, zucchine fuori norma.
Un governo così tanto concentrato sul premier, da troppo tempo, ha perso di vista l'aspetto "economico" e "dispositivo" dell'Europa.
Maroni, ministro degli esteri della Padania e facente funzione del ministero dell'Interno italiano, si è ben accorto che ultimamente il peso "politico" della macchietta Italia stava facendoci sprofondare in un "dileggio" inenarrabile.
Spagnoli che fanno respingimenti a colpi di pistola (Zapatero è di sinistra), francesi che non accettano i "permessi temporanei" (e Maroni lo sapeva benissimo) e tedeschi che non perdono mai l'occasione per aiutare i colleghi francesi.
L'Europa ricca e vecchia ha "già" dovuto sopportare il mutamento del 1989 e comunque si trattava di europei, ma non gliela farebbe, in questa crisi globale e con le armi spuntate che si ritrova, a "sopportare" il nord Africa (di cui però a contribuito a mantenerne le popolazioni sotto dittature odiose a poche miglia marine dai confini).
Il confine sud però è labile, è quell'Italia furbina e barzellettara, dallo sguardo greve e corto, da oste che vende vino scarso, e che non riesce nemmeno per sbaglio ad essere coerente.
Gheddafi infatti ha assaggiato la "furbizia" italiana e per quanto mi riguarda gli sta anche bene.
Un paese degradato dal punto di vista morale, che non esprime più nessuna novità, i cui figli migliori se possono, scappano, cambiando nazionalità, un paese dove solo un partito riesce a mantenere coerenza, per quanto io non sia assolutamente d'accordo.
E Maroni è il vice di quel partito, che non ha tolto dallo Statuto l'impegno di creare la Padania.
Per un po' ha lasciato gli immigrati a Lampedusa, posto stretto, a bollire e a far evidenziare quanto "il rischio" fosse presente.
I media italiani poi, anche quelli "intelligenti" come Mentana, si sono subito messi a vendere il prodotto "attentato rischio paura e pericolo" narrando di ipotetici arrivi di oltre 1,5 persone dal nord Africa.
Così si prende voti al nord, e ripeto, non tutti quelli che votano Lega sono idioti razzisti e buzzurri.
Volendo essere precisa lo sono molto di più quelli che votano accecati e ridicoli (perchè contro i loro interessi) il PDL, asserendo che è non sono fatti loro quelli sputtannanti del premier.
Sputtananti per il Paese, il premier se ne fotte.
Il buco della sinistra in Italia del nord è stato occupato dalla Lega e sebbene molti di coloro che la votarono nel 1994 non la votano più, sono voti che ancora non si sa dove andare a posare.
Tornando a Maroni la sua mossa dei "permessi temporanei" ha costretto l'Europa delle zucchine e delle sanzioni a mettere fuori la VERA faccia. Nessun li vuole i nordafricani.
Nessuno, tantomeno i francesi e gli spagnoli.
L'Italia se voleva poteva tenerseli (Berlusconi è talmente incapace dal punto di vista politico che ha messo nei guai il suo ministro costringendolo a dire una cosa enorme: uno dei Paesi fondatori dell'Europa se ne vuole andare), ma non scaricarli su di noi.
L'Europa ci dice che dobbiamo essere umanitari a patto che non obblighiamo gli altri Stati a diventarlo.
Ecco l'Europa, inutile dal punto di vista della politica estera (vorrei sapere perchè una inglese sia il ministro degli esteri europeo, una che ha attribuito all'Italia però il valore che all'estero le danno: zero. Infatti noi rappresentiamo l'Europa in Albania e in Uganda, la Cina per esempio è tedesca) e difficile da comprendere come disposizioni legislative (ma che cosa vogliono questi rompini sull'ambiente sempre a scocciare su Kyoto e sulle emissioni, eppoi ci vogliono impedire di lucrare sul territorio obbligandoci a fare norme di controllo e trasparenza ambientale...uffa, ma non lo sanno che le risorse sono INFINITE?).
Ridotta a misurare zucchine perchè impossibilitata a fare altro, a fare politica estera.
L'Italia sempre più provincia, sempre più macchietta (il turismo da noi si sta spogliando, Spagna e Francia ci hanno superato da tempo, eppure l'Italia ha il più grande patrimonio artistico europeo se non mondiale), sempre più eterogovernata.
Se ancora ci calcolano a livello estero è perchè siamo una deliziosa portaerei sul Mediterraneo, piena di armi U.S.A.
Lo sa Obama e anche Francia e Germania.
Sarebbe bello avere governanti meno flebili, capaci di dare forma e peso al nostro Paese, ma non è stato possibile formare nuove classi dirigenti visto che sono decenni che governano gli stessi, che non si insegna nulla a scuola e soprattutto che si impedisce di crescere alle nuove generazioni.
La mia generazione, quella dei nati negli anni sessanta, si è sentita chiamare giovane fino a aoltre 40 anni solo per tenerla fuori dai bottoni del comando, e in più se pure eri donna era meglio stare al tuo posto. Cucina e camera da letto. Le generazioni successive alla mia anche peggio.
Non dico che rimane Maroni (che però ha fatto bene, perlomeno nei giochi europei a far uscire allo scoperto la volontà degli altri Stati sugli immigrati), ma poco ci manca.
E' che adesso mi sento peggio che quando ho iniziato a scrivere questo post.
L'Europa ci ha deluso e non da ora.
RispondiEliminaIo, come la maggior parte degli Italiani, sono stato un europeista convinto, ci credevo, sognavo che diventasse qualcosa di reale, coesa come gli Stati Uniti d'America. Sognavo che si realizzasse quell'unione di popoli che ci avevano prospettato da quando eravamo piccoli, siamo cresciuti aspettandola. Poi è arrivata la moneta comune e sembrava un passo importante: potevamo avere sotto mano qualcosa che testimoniasse che l'Europa c'era davvero, potevamo andare in altri paesi europei senza dover fare cambi. Poi abbiamo iniziato a scoprire che non era proprio così (molti magari l'hanno scoperto anche molto prima). La moneta comune ci ha portato molti problemi, perché il cambio non è stato gestito bene. Io sono convinto che è stato gestito male volutamente, dato che in quel momento governava chi non credeva nell'Europa e ancora meno nella moneta unica, per di più si offriva l'occasione di fare due gol dal punto di vista elettorale (le elezioni c'erano state da poco, ma ormai siamo in campagna elettorale permanete): rendere meno brillante il risultato che aveva raggiunto Prodi facendoci entrare nell'Euro e, soprattutto, chiudendo un occhio sulle furbate dei botteganti, favorire uno dei loro sponsor più compatti (ma questa mossa gli si è ritorta contro, hanno festeggiato un'anno e da allora hanno iniziato a soffrire e dopo un decennio non si sono ancora ripresi e ben gli sta). Poi ci siamo resi conto sempre di più che non a caso la prima cosa tangibile dell'Europa era stato l'Euro, infatti l'unione era prima di tutto finanziaria, neanche tanto economica come era iniziata con l'unione del carbone e dell'acciaio, ma proprio finanziaria, delle banche. Sono iniziati a venire fuori tanti punti inquietanti della nostra unione, dove si vedeva sempre più che i cittadini europei erano secondari, dei fastidiosi intralci a questa unione che prevedeva regole ferree per assicurare la solidità finanziaria, in molti casi difficili da capire, ma dove non ci si curava per nulla degli effetti sulla popolazione, anzi con inquietanti tendenze alla limitazione della libertà. Ci siamo resi conto del fatto che in gran parte era solo un livello aggiuntivo di burocrazia, che erano lacciuoli aggiuntivi, che ci si rimpallavano questi finanziamenti cercando di accontentare tutti senza portare a nulla.
Dunque l'Europa non era più così amata come un tempo, a chi non l'ha mai amata si sono aggiunti molti che hanno dubbi (o anche terribili certezze) sugli effetti dei trattati e molti che stanno sperimentando sulla propria pelle diversi effetti negativi.
A questo punto, arriva il furbetto Maroni (in questo perfettamente italiano, proprio in quello che è più macchiettisticamente negativo della nostra immagine all'estero) e cerca di cavalcare questa disaffezione e delusione per l'Europa lamentando (prima ancora che iniziassero ad esserci i primi incrementi negli sbarchi dovuti alle rivoluzioni in nord Africa), la mancanza di aiuti da parte dell'Europa, cercando in tutti i modi di portare all'esasperazione le situazioni, lasciando accumulare migliaia di immigrati a Lampedusa (uffa, ma quanto ci è voluto! Aspettava da mesi queste centinaia di migliaia, milioni, esodi biblici ed invece arrivavano più o meno come sempre, forse qualche centinaia in più...) e chiedendo con più forza aiuto all'Europa, sostenendo (giustamente) che tutti i paesi si dovrebbero prendere carico di questi immigrati. Infine, dopo molte polemiche, la mossa 'geniale': lasciar andare gli immigrati (dato che la maggior parte di essi voleva andare, soprattutto per ricongiungersi con familiari, in Francia), con un permesso provvisorio. Peccato che questo permesso non venga riconosciuto dagli altri paesi, i quali si appellano fiscalmente alle regole che prevedono la necessità di un passaporto per la libera circolazione in Europa.
Ora, in linea di principio, posso anche concordare (in questo caso incidentalmente) con Maroni; tutta l'Europa si deve fare carico di questa emergenza, è corretto che deve esserci più solidarietà tra i vari paesi (e dall'Europa verso gli altri aggiungo io); ma ricordarselo solo in questa occasione, solo per polemizzare e per trovare l'occasione per dire che ALLORA usciamo dall'Europa, mi pare perlomeno un po' sospetto.
RispondiEliminaIn questo momento ci sono soprattutto governi che credono poco all'Europa ed il nostro meno degli altri, in ogni occasione l'Italia è andata per conto suo, come giustamente ricordi, prendiamo moltissime sanzioni perché non applichiamo le direttive, poi però pretendiamo che sia pronta ed efficiente se ci serve aiuto.
Ripeto, è vero, in questo caso (e non solo), dovrebbe esserci più collaborazione da parte degli altri stati membri, ma tutta la gestione del caso mi pare fatta apposta per giustificare la propria incapacità di gestire l'emergenza, per giustificare con i propri elettori il fatto che gli immigrati continuano ad arrivare (quando avevano promesso che li avrebbero fermati) e per cavalcare la disaffezione diffusa verso l'Europa (la lega è maestra nel cavalcare i sentimenti più negativi, ingigantendo disagi e parziali ragioni), approfittando di questa occasione per allontanarci ulteriormente dall'Europa che è quello che hanno sempre voluto e professato.
Scusate (al solito) per la lunghezza. Ho tralasciato alcuni aspetti, ma ho già esagerato...
RispondiEliminaIo non posso lamentarmi della lunghezza, essendone spesso regina...
RispondiEliminaMa grazie del contributo Obbie.
Tu insisti sulle caratteristiche macchiettistiche della Lega e comunque gli dai ragione quando chiede che tutti gli europei si assumano carico dei nordafricani.
Il punto che volevo centrare è però che da tempo l'Europa è solo finanza ed economia, che a nessuno di noi viene in mente di dichiarasi EUROPEO ma casomai ITALIANO (e non sempre) perchè l'EUROPA NON ESISTE.
Ma esiste il potere francotedesco, esiste il modo nordeuropeo di comporre leggi ed esiste la nullità dei nostri rappresentanti europei.
Maroni ha dovuto superare l'incapacità decisionale di B. (che piange spesso di fronte agli immigrati giusto?) e spingersi a far sputare all'EUROPA FINAZIARIA che nessuno li vuole i nordafricani, che abbiamo già problemi a mantenerci ricchi e imbelli così come siamo, mica possiamo occuparci di tutti.
Maroni ha fatto saltare il confine da sud dell'Europa un po' più a nord, costringendo i francesi a mettere l'esercito a Ventimiglia.
E costringendoli a dire esattamente quello che pensano.
E così emerge la nullità dello Stato Italia nell'UE (che c'è da sempre per disattenzione e incapacità).
E nel frattempo fa campagna elettorale, che è un po' il metodo da venditore di spazi pubblicitari che abbiamo come premier.
Ma si, sostanzialmente concordo con te, soprattutto sul fatto che sia riuscito a mettere un luce una contraddizione importante. Le differenze (ammesso che ce ne siano) sono in sfumature, a me sembra che continui a fare più o meno quello che ha sempre fatto, che poi da questo ne sia discesa, incidentalmente, una conseguenza importante, mi pare che non sia ragione sufficiente comunque ad elevarlo a grande statista.
RispondiEliminaSTATISTA MARONI?
RispondiEliminanon mi è MAI passato per l'anticamera del cervello...
E' che io cerco sempre di trovare la ragione o la ragionevolezza e poi una strada per farla emergere, e denigrare l'avversario è sbagliato, capirlo è meglio.
Concordo pienamente sorellina, anche se a volte mi è difficile (ma è un mio limite), è giustissimo fare come dici.
RispondiEliminaOgni tanto mi preoccupo.
RispondiEliminaPosto che qui non abbiamo un grande flusso di persone, ma una decina variabile si.
Eppure quando ci sono TEMI PESANTI, pluf tutti spariti?
Capisco che parlare di peni tatuati darebbe maggiore visibilità (modello facebook), ma se non rendiamo conto di cosa sta REALMENTE succedendo in una Italia eterogestita, il pene, tatuato o non, ci arriva là dove ha spiegato Luttazzi....
Non vorrei entrar nel merito della delusione europea che, anche senza aver troppo approfondito la questione del trattato di Lisbona, ci lascia la netta sensazione di una mancata tutela delle popolazioni a favore delle lobby bancarie e multinazionali. Però, credo di non sbagliare dicendo che, comunque la si metta, l'ospitalità riservata agli extracomunitari, da parte di alcune nazioni, come Francia e Germania, risulta molto più rilevante rispetto a quella riservata loro dall'Italia nella disorganizzazione, credo, dovuta ad una carenza di mezzi fisiologica. Potrei sbagliarmi, ma, ad esempio in Germania, si è dato asilo a centinaia di migliaia di persone, mentre in italia si è andati in crisi per alcune decine di migliaia. Tuttavia, rispetto all'argomento delle generazioni, che Antonio Scurati, ad esempio, chiama "deprivate"(ossia alle quali è venuta a mancare artificiosamente, ad opera di politiche cieche al reale sviluppo, un terreno sul quale sviluppare non solo professionalità, ma anche una coscienza indipendente, relegandoli spesso ad eterni immaturi), rispetto alla generazione, dicevo, degli anni '60, ossia anche la nostra, c'è stato un disegno chiaro, a mio avviso, per stralciarle dalla possibilità di andare in posti di rilievo, così come questo tentativo è continuamente perpetrato da parte di quelli che sono ancora ora, come ben dici, al timone della politica e della finanza: gente vecchia che non vuol saperne di abbandonare la nave, e che, se non ci si sveglia, ci porterà a fondo assieme a loro.
RispondiEliminaSicuramente il problema europeo è molto grosso, e riguarda una coesione tra stati che è ben lontana dall'esserci; ma riguarda anche, e mi sembra di averlo letto anche nel post, una grande carenza nel dirigere il parlamento con proposte dirette al popolo ed alle fasce di popolazione che avrebbero più bisogno di tutela. Insomma, in pratica si guarda solamente il lato economico/finanziario, e neppure il problema della malavita, della criminalità, pare che sia considerato con la dovuta importanza.
Ciao Roby.
RispondiEliminaNoi siamo la prima generazione DEPRIVATA,
in tutti i sensi anche di spirito critico, di autodeterminazione e di possibilità di crescita, soprattutto spirituale (la parte materiale è una delle migliori al mondo se ci confrontiamo con Africa, sud America ed Asia...noi a lamentarci di non avere ferie e loro...nemmeno di lamentarsi).
Chi ha perpetrato QUESTO ENORME DANNO AL PAESE è ancora lì che ci governa.
Molti di noi non hanno nemmeno potuto avere figli, perchè abbiamo stipendi bassi e poca considerazione sociale.
Ma non bisogna mollare.
Continuamo a parlarne e soprattutto ANDIAMO A VOTARE PER I 4 QUESITI 4 DEL 12-13 giuno 2011.
Adesso c'è la rete che informa, male e in modo anarchico, ma informa.
APPROFITTIAMONE.
Riguardo ai quesiti referendari, qualcuno ha capito se ci sono comunque tutti e 4?
RispondiEliminaA me pareva di aver capito che quello sul nucleare ormai sarebbe stato tolto date le modifiche truffaldine che hanno fatto e dunque ora sarebbero tre e dopo le modifiche che si apprestano a fare sull'acqua rimarrebbe solo quello sul legittimo impedimento.
Ma è così, o sembra così grazie alla confusione ad arte che hanno fatto?
I quesiti ci sono tutti comunque o no?
Certo che se ho questa confusione io che un po' mi informo immagino la media della popolazione...
Lungo, interessante e anche abbastanza ostico questo tuo post.
RispondiEliminaComincio col dire che in Europa, per fare gli interessi di ogni stato membro occorre godere di credibilità. L’Italia, la settima potenza mondiale, non gode di credibilità alcuna, che negli ultimi tempi si è addirittura azzerata. Ovvio che le decisioni centro-europee della UE fanno gli interessi delle potenze europee credibili, Germania in testa. La reazione di aggirare tali decisioni è puerile sotto ogni punto di vista. Innanzitutto perché non recupera credibilità al nostro Paese, poi perché nella EU gli Stati-membro che contano non sono governati da fessi.
Le sanzioni che la UE irroga all’Italia, lungi dallo stimolarne il rientro fra gli Stati che contano, non solo vanno a carico dei contribuenti ma comportano la cronicizzazione della malattia, che la UEER ha diagnosticato, di Stato inaffidabile.
È ciò che ci meritiamo, per tutti i motivi che hai esposto, che si possono riassumere in dieci anni di berlusconismo, dal 2001 a oggi.
Il fatto che determinate prescrizioni (le zucchine fuori norma) siano sostanzialmente ridicole e vengano dettata dalla burocrazia europea non deve trarre in inganno, perché alla radice di questa prescrizione-esempio c’è sempre un interesse dei paesi meno solatii del nostro, che essendo più credibili di noi impongono la tutela dei loro interessi: una zucchina più lunga non è meno commestibile di una di medie dimensioni, anzi!
Il nostro premier. Ma quello è ‘sceso’ in politica (solo lui poteva usare una espressione così avvilenti, che da però la misura dell’etica della persona e del suo egocentrismo smisurato) non ped4r fare gli interessi dell’Italia, ma i suoi personali! Dalle aziende indebitate alla magistratura gli stava già alitando sul collo, sul punto di ‘azzannarlo’, questi sono i motivi della sua ‘discesa’ in campo, della quale avremmo fatto a meno se gli italiani non fossero nella stragrande maggioranza uguali al premier che si sono scelti.
Confalonieri lo disse con schietta e imprevedibile franchezza, se B. non fosse sceso in campo adesso sarebbero, tutti quelli di Mediaset, in galera!
Il problema del Medio Oriente è enorme. Non credo che se l’Occidente si fosse comportato diversamente con i paesi del Nord Africa sarebbe cambiato qualcosa. Certo, non ha aiutato il mantenimento di dittatori crudelissimi, in Tunisia, in Liba, in Egitto. Quella è una zona del mondo che sta proprio all’uscio di casa nostra. In Persia c’era lo scià Reza Pahlavi, che non era un modello di democrazia, ma non era un integralista e volle la modernizzazione forzata del paese, ma fu deposto per volontà dell’Ayatollah Khomeini e per l’inerzia dell’Occidente , U.S.A. in testa. Oggi cos’è al Persia, che nel frattempo aveva mutato nome in Iran. Quell’errore clamoroso deve avere inciso non poco sulle decisioni successive dell’Occidente, propiziate dalla fame di petrolio e di energia di un mondo che a me inizia ad apparire catastrofico.
La pancia degli italiani. Una espressione sgradevole per definire gli egoismi nazionali e particolari. Per dominarli ci vuole uno statista di grande caratura e dov’è?
RispondiEliminaIn tutto il marasma dei migranti c’è da dire che ci siamo comportati com’era prevedibile: non abbiamo fatto nulla per esser pronti a reggere all’onda (non un tsunami) di disperati e quando l’onda è arrivata i nostri (si fa per dire) governanti hanno iniziato starnazzare aumentando, se possibile, il disvalore nei nostri confronti della comunità internazionale.
Sarkozy legittimamente bloccava i tunisini alla frontiera di Ventimiglia, perché glielo consentiva un trattato, che il Parlamento non ha voluto mai ratificare. E la UE gli ha dato ragione.
L’Italia doveva tenerseli quei 25.000 di sperati, al netto dei morti in mare, un vero cimitero sott’acqua, a non sapeva come fare perché il Parlamento intero ha continuato a fare ciò che i ‘nominati’ sanno far meglio: parare il culo a B., e quindi nulla era pronto e l’arte di arrangiarsi, tutta italiana, pare non basti più nel mondo moderno.
La UE non ha una politica estera comune perché non è ancora (per me non lo sarà mai) dotato di un Governo politico, che comporta la rinuncia ad una fetta ancora più grande di sovranità nazionale. Non ha quindi politica estera comune, non ha un esercito europea, una polizia europea ecc., e noi non ci possiamo far nulla. Anzi, con la destra al potere in Italia, Germania, Francia, Inghilterra già è tanto se il tessuto europeo non si erode fino a disgregarsi. È la moneta unita a tenere assieme i paesi. Ma non basta e nulla importa che la UE compatta è la prima potenza economica mondiale.
Lo slogan è “chi se ne fotte”!
Spero adesso tu non stia peggio!
Luigi hai COLTO IL PUNTO DELLE ZUCCHINE.
RispondiEliminaTutto in Europa è determinato DA RAGIONI ECONOMICHE, anche la lunghezza delle zucchine.
Disinteressarsene (come fanno gli italiani salvo poi svegliarsi all'ultimo minuto) è un metodo che ci classifica come "paese non rilevante".
Sono molti i casi in cui il DISINTERESSE del governo italiota verso le Direttive UE ha portato un guaio per l'Italia.
In agricoltura tanti (il tocaj friulano, gli zuccherifici di Alemanno e le quote latte, via via superficializzando).
In ambiente cerchiamo di fare i furbini, ma le sanzioni arrivano, e le PAGHIAMO CON LE NOSTRE TASSE.
Un paese di nani di spirito e di pensiero poteva in effetti solo partorire un nano come primo ministro...
e si...sto peggio...ma almeno so di non essere l'unica a sentirmi poco bene e a cercare di porre rimedio.
VOTARE ANTI BERLUSCONI PER LE AMMINISTRATIVE
VOTARE SI SI SI SI I 4 REFERENDUM.
Ecco così sto già meglio.
;-)
RispondiElimina