venerdì 22 aprile 2011

Cui Prodest?


Una delle leggi più assurde degli ultimi anni (ed è una gara dura perché di leggi assurde ne sono passate molte negli ultimi anni), è quella approvata qualche giorno fa (il 13/04/2011) al senato e detta impropriamente del processo breve (in verità sarebbe più corretto chiamarla del processo troncato). Tra i votanti ci sono stati anche 6 senatori dell'opposizione, ma questi con chi stanno realmente?
La stessa cosa è accaduta in molte altre occasioni, ci ricordiamo soprattutto di quella del 14 dicembre, quando alcuni, che teoricamente erano all'opposizione, hanno votato a favore del governo; oppure quando si doveva decidere di accorpare i referendum con le amministrative (risparmiando oltre 300 milioni e rendendo molto più probabile il raggiungimento del quorum), sarebbe bastato un solo voto per farcela e quel giorno mancavano ben 10 deputati dell'opposizione, ma questi da che parte stavano in realtà?
Pochi giorni fa è stato sequestrato e poi ucciso il pacifista Vittorio Arrigoni, da chi? Ufficialmente da cellule impazzite di un'organizzazione ultraislamica. Ma come stanno realmente le cose? Queste persone con chi stanno realmente?
Negli anni di piombo in Italia ci sono stati terroristi che si sono dichiarati di parti politiche diverse, che sembravano perseguire obiettivi diversi tra loro, che sono stati sconfitti alla fine, ma che hanno comunque influenzato molto la politica italiana e in quale direzione?
Alcuni sindacati lasciano che vengano ridotti diritti acquisiti, invece di contrapporsi alla controparte accettano le istanze di quest'ultima e contribuiscono a farle accettare ai lavoratori, firmano accordi in cui coloro che dovrebbero essere tutelati da loro lo sono sempre meno. Ma da che parte stanno realmente costoro?
La sinistra, i partiti che (in teoria) sostengono le ragioni della solidarietà, della giustizia sociale, dunque dei non privilegiati, della quasi totalità delle persone, è divisa, scomposta in un partito dove c'è di tutto (da persone che ricordano più o meno vagamente qual'è il ruolo del loro partito ad altri che non sembrano entrarci niente) ed un nugolo di partitucoli che non consentono neanche loro di arrivare ad essere rappresentati in parlamento, ma allora da che parte stanno realmente?

Potrei continuare a lungo con esempi di questo tipo, siamo pieni di situazioni in cui non è facile capire chi sia realmente colui che compie una determinata azione o dice una certa cosa.

L'unica via di uscita da questa confusione mi pare quella di chiedersi sempre:
a chi giova?
Ogni volta che non si capisce bene da che parte sta realmente qualcuno, non rimane che porsi questa domanda e tutto risulta più chiaro. Magari a volte si potrà anche sbagliare (se si prende in considerazione solo una singola ininfluente azione e non il comportamento tipico, quello attuato nelle occasioni più importanti e determinanti), sarà anche un metodo eccessivamente rozzo, ma mi pare l'unica via d'uscita. Potrà essere di difficile applicazione nei confronti di persone che a volte prendono posizioni difficilmente valutabili, che seguendo propri alti e rigorosi principi evitano volutamente di schierarsi non per timore, o per stare con il piede in due staffe, ma proprio per rigore morale. Ma anche in questo caso, può essere utile valutare l'effetto delle sue azioni più clamorose o importanti e quella possiamo dire che è la sua posizione, al di là perfino della sua percezione e volontà.

Applicando questa semplice tecnica dovremmo evitare facilmente molti inganni che vengono perpetuati regolarmente nei nostri confronti.

Ma a questo punto mi chiedo anche un'altra cosa, chi siamo noi e chi sono loro? Da che parte stiamo noi stessi?
Prima di tutto stiamo dalla parte dell'uomo e qui direi che difficilmente qualcuno potrebbe dirsi da una parte diversa, dire che è contro l'uomo, anche se i comportamenti di alcuni sembrerebbero tali.
Siamo anche dalla parte della natura ed anche qui credo che si possa essere tutti d'accordo, perché qualcuno dovrebbe essere contro? Significherebbe essere contro se stessi in ultima analisi, perché la nostra stessa esistenza è legata al mantenimento di certi equilibri, perché chiunque preferisce un'ambiente il più possibile 'naturale' ad uno degradato (certo la perversione umana non ha limiti, ma comunque in linea di massima). Posso capire però che alcuni preferiscano perseguire comunque i loro interessi, fregandosene delle conseguenze delle loro azioni sia sull'uomo che sulla natura. Però, a ben guardare, anch'essi, se non fossero accecati dall'avidità, dovrebbero stare dalla nostra stessa parte, non dovrebbero esserci parti diverse riguardo a questo, ma prendiamo atto della situazione attuale e del fatto che ci sia questa minoranza. Comunque dovrebbero essere pochissimi. Invece vediamo che gli interessi di costoro sono tutelati da molte più persone, da moltissimi che pure ne traggono solo svantaggi, ma che ciononostante li appoggiano, avendone evidentemente altri vantaggi reali o supposti (secondo me solo supposti, anzi suppostoni).
Continuando con questo ragionamento, con questa raccolta di ovvietà direi, mi pare che un'altra categoria di divisioni potrebbe trovarsi tra l'essere a favore di alcuni privilegi e/o rendite di posizione, o essere per l'abolizione di queste. In questa categoria mi pare che rientrino la maggior parte delle diatribe della politica nostrana. Quando si discute (per rimanere alle più recenti azioni del parlamento) se abbreviare la prescrizione dei processi (non abbreviarli realmente, perché per quello sarebbe necessario individuare le cause dei rallentamenti ed agire su quelle) si favorisce chi ha commesso reati (e con questo sistema la fa franca) nei confronti di chi li ha subiti (che quindi non trova giustizia); chi corrompe (uno dei reati che trarrà maggiore giovamento da questa legge) rispetto al resto della popolazione che subirà invece un danno economico (già oggi quantificato, da stime prudenti, in oltre 60 miliardi di euro!); si aiuta chi mette al rischio la sicurezza a danno di tutti noi che non siamo tutelati.
Quando si ricorre a delle astuzie per evitare che i referendum popolari raggiungano il quorum, si stanno favorendo gli interessi che venivano messi in discussione dai referendum (quelli delle multinazionali dell'acqua, quelli di chi costruirà le centrali nucleari, quelli di chi trarrà beneficio dal legittimo impedimento), dunque gli interessi di pochi, nei confronti di quelli di quasi tutti i cittadini.
Quando si tagliano i fondi per la scuola pubblica e si danno alle private, si stanno danneggiando i molti che mandano i figli alla scuola pubblica, per favorire i pochi che li mandano alle private.
Quando è stato fatto lo scudo fiscale (permettendo a chi aveva evaso le tasse, o aveva fondi neri, o comunque di provenienza più o meno illecita, depositati all'estero, di riportarli in Italia pagando solo il 5%), sono stati favoriti pochi (magari anche molti, ma comunque pochi percentualmente) rispetto a tutti gli altri che avevano pagato regolarmente le tasse.
Quando subiamo tutti i danni della crisi e vengono prospettati nuovi sacrifici, ma coloro che ne sono responsabili non subiscono alcun danno e non vengono attuate strategie per evitare che si ripetano situazioni del genere, si tutelano i loro interessi ai danni di quelli di tutta la popolazione.
Quando viene fatta una legge per cui coloro che saranno eletti vengono scelti da pochi, invece che da tutti i cittadini, si stanno favorendo appunto quei pochi a discapito di tutta la popolazione.
Quando si cerca di modificare la costituzione per togliere la sovranità al popolo e darla al parlamento (anche prima era al parlamento di fatto, ma in quando rappresentati del popolo e vengono riconosciute, con pari dignità, le altre istituzioni) si sta passando in maniera esplicita da una democrazia ad un'oligarchia (lo siamo anche ora di fatto, ma in quel caso lo saremmo legalmente), si stanno favorendo quei pochi e gli interessi che stanno loro dietro nei confronti di tutti gli altri.

Insomma in tutti questi casi dovremmo stare tutti dalla stessa parte, o almeno quasi tutti dalla stessa parte. Solo pochi privilegiati, ingiustamente favoriti, avrebbero motivo di non essere dalla nostra parte, da quella della quasi totalità della popolazione. Addirittura loro stessi potrebbero stare comunque con noi, se prevalesse in loro il senso di giustizia sull'interesse personale! Mi rendo conto che questa ipotesi sembra assurda, però, curiosamente, non ci sembra assurdo quando avviene il contrario, per cui chi è sfavorito da certe scelte accetta pazientemente l'ennesimo sopruso come inevitabile, come se non ci fosse scelta.
Dunque perché ci sono tante contrapposizioni e spaccature? Non hanno senso lotte e divisioni, se non quella tra il privilegio e la giustizia, tra i pochi privilegiati e la quasi totalità della popolazione. Tutte le altre divisioni non hanno una vera, profonda, ragione di essere e dovrebbero sempre insospettirci.
Ora questa contrapposizione, l'unica che avrebbe ragione di essere, è invece invisibile, sembra che non ci sia, al contrario tutti dicono di fare gli interessi dei cittadini. Nessuno ammette di fare gli interessi particolari di pochi (ci mancherebbe!), ma poi di fatto è così. Tanti piccoli interessi di minoranze potenti sono tutelati e quelli della maggioranza, della quasi totalità dei cittadini no!
Questo per essere chiaro, per farmi capire, poi le cose sono un po' più complesse. Le varie fazioni tutelano magari gli interessi di alcune categorie di persone rispetto ad altre, in alcune questioni su cui vengono puntati i riflettori, si cercano di mettere in contrapposizione interessi particolari invece di trovare soluzioni che accontentino tutti (ma fare regali a qualcuno), ma tutto questo accade sempre su cose secondarie, di effetto ma non di sostanza, ci spacchiamo sugli anni di Ruby,; sulle case a Montecarlo; su dove smistare coloro che arrivano con i barconi (una piccola percentuale di coloro che ogni anno arrivano nel nostro paese); sul colore dei calzini di un magistrato; sull'appendere o meno il crocefisso; sul come tassare di più o di meno, togliendo da una parte ed aumentando da un'altra (ma sempre e comunque gli stessi, senza veri tentativi di far pagare tutti).
Coloro che detengono realmente il potere (i beneficiari delle leggi che favoriscono pochi a discapito di molti), sono riusciti a confondere le acque, a creare spaccature dove non hanno reale motivo di esservi, dunque dobbiamo dotarci di strumenti che vadano nella direzione contraria.
Uno strumento fondamentale per iniziare a fare chiarezza mi pare proprio quello di chiederci sempre:
CUI PRODEST?

27 commenti:

  1. @Anonimo
    il tuo commento è evidentemente O.T.
    Però applicando lo strumento di cui si parla nel mio post, mi pare evidente che tu sia un elettore (o più probabilmente un candidato del PDL) e stai cercando di applicare la solita strategia per far in modo che i voti dei vostri avversari si disperdano, in questa maniera pur essendo minoranza riuscite a spacciarvi per maggioranza.

    Mi auguro che non ci caschi nessuno.

    È evidente che a te questi dubbi invece facciano ridere, tu non devi decidere niente, c'è già chi decide per te.

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  2. Allora non hai capito niente!

    Io MI AUGURO che vada così!!!

    Il mio timore è al contrario che molti preferiscano non votare piuttosto che votare la coalizione di centrosinistra, se avessi letto il mio post, non avresti avuto dubbi che la mia speranza sia questa.

    Purtroppo chi detiene il potere per mantenere i proprio privilegi cerca di dividere tutti gli altri, cioè la quasi totalità della popolazione ed utilizza ogni mezzo, anche fessacchiotti come te che non riconoscono i loro veri nemici e prendono le loro parti.

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  3. Non c'è dubbio sul "dividi et impera" perpetrato dalla maggioranza di governo, solo che ultimamente anche così stanno cominciando ad avere qualche problemino, perché si sa, dividi e dividi, non resta nulla. Il meccanismo del "cui prodest" sarebbe un'ottima arma per un giornalismo d'inchiesta che vada a spulciare tutte le collusioni, anche familistiche, che ci sono in politica, trasversalmente. Sicuramente, questo modo di fare politica non giova alla grane parte del paese, e sarebbe ore che, destra o sinistra che sia, ce ne si rendesse conto.
    Bel post, questo me lo stampo.

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  4. Ma come fate a dare ascolto a quel cretino, è sempre lo stesso che infestava il blog di Mandi. Cancellateli quei commenti. Il mio lo farò immediatamente dopo.

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  5. Ciao Luigi, la prima tentazione è stata propio quella, perché qualunque parere, anche completamente diverso, è benvenuto, ma se uno arriva per incollare la stessa stupidaggine cha ha già incollato altrove e che non c'entra niente, effettivamente sarebbe da cancellare. Poi però mi ha intrigato, perché mi è sembrato un'esempio perfetto di una delle tecniche utilizzate per dividere, cioè proprio l'argomento del post.

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  6. Obbie, sono tutte fesserie quelle che scrive! Però, se vuoi stare al gioco devi almeno sapere che l'anonimo 'amico' non ha carte truccate! Non ne ha affatto!
    Ciao. Buona Pasqua.

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  7. Luigi, mi sa che nella fretta di rispondere non mi sono spiegato bene, provo a farlo ora con più calma.
    Certo che sono fesserie quelle che scrive. La sua sparata è principalmente denigratoria, però avrebbe, nelle sue intenzioni, anche lo scopo di scoraggiare qualche elettore del M5S. Lui cerca di trovare contraddizioni (il fatto che venga attaccato il PD e che poi al ballottaggio molti potrebbero votarlo), sperando che in questo modo qualcuno si astenga. Ho visto che lo stesso identico 'pezzo' lo ha incollato anche nel blog di Grillo. Certo il suo tentativo è molto rozzo e dubito che possa avere qualche efficacia (ma sui grandi numeri magari qualche piccola influenza potrebbe anche averla), però è qualcosa che credo venga fatta anche su grande scala, da altri più scaltri di lui, ho visto in ogni elezione precedente spuntare diversi inviti all'astenzione con argomentazioni anche molto sofisticate e condivisibili, ma ad esse ho sempre risposto con lo stesso ragionamento: poiché quelli più idioti (che sono principalmente nell'elettorato di centrodestra) non si astengono, ma votano quello che gli dice la TV, perché dobbiamo lasciar scegliere loro?
    Ora aggiungo a questo un'altra considerazione, applico la tecnica del CUI PRODEST ed allora ne deduco che chi argomenta a favore dell'astenzione, in molti casi, non sta dalla parte in cui dice...
    Insomma quelle affermazioni ridicole dell'Anonimo, sono una specie di reperto, un esempio attenuato, quasi caricaturale di altri ben più pericolosi e che a volte hanno fatto certamente danni, dunque ce lo teniamo come un vaccino, una cura omeopatica...
    ;-)


    Buona Pasqua!

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  8. Grazie @Roby.
    Mi pare un'ottima idea quella di applicarlo per fare inchieste, non escludo che qualcuno lo faccia già professionalmente, ma magari si potremmo farlo anche noi stessi basandoci su notizie già note, mettendo insieme le varie tessere.

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  9. ho fatto le pulizi di primavera!

    spero che non dispiaccia a nessuno......

    ps: buongiorno!

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  10. Veramente si :-(
    Ma tu da che aprte stai?
    Quello era diventato ormai un vaccino una cura omeopatica, ora non ha più senso quello che diciamo io e Luigi...

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  11. Non credo Obbie che il senso di ciò che diciamo debba dipendere dai pochi neuroni del cretino, ma dei tanti che lavorano nelle nostre teste! ;-)

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  12. "Il Troll - nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali - è un soggetto che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi."

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  13. "Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo."
    Questa frase (attribuita a Voltaire, ma non è chiaro se lo sia, comunque esprime bene il pensiero illuminista) mi trova totalmente d'accordo. Io sono convinto che la censura non debba esserci mai, a meno che non si tratti di insulti gratuiti. Se qualcuno argomenta quello che dice, per me, può dire quello che vuole anche minchiate colossali, se le dice si qualifica immediatamente per quello che è, uno che dice minchiate è ovviamente un minchione.
    Mi viene in mente quella scena fantastica di Antonio Albanese che dice la maledizione di Alex Drastico rivolto a qualcuno che gli ha rubato il motorino. Tra le altre cose, ad un certo punto gli augura di diventare muto, ma non per sempre, che la voce gli torni improvvisamente, quando meno se lo aspetta ed in quei momenti dica delle minchiate colossali! Ecco a costui sarà capitato qualcosa del genere.
    :D

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  14. Non c'è niente che possano dire che mi spaventa.
    Qualunque falsità può essere smontata, se non può esserlo forse c'è del vero ed allora sono pronto a rimettere in discussione le mie convinzioni.
    Certo non saranno le rozze e primitive scuregge mentali di un leghista a produrre questo effetto, a mettere in discussione le mie convinzioni.

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  15. Ripeto qualunque insulto sparirà nel giro di pochi secondi (se mi trovo collegato, ma siamo in tre è difficile che non ci sia nessuno di noi), ma altre cose saranno lasciate, anche se sono stronzate, in molti casi gli facciamo un favore a non lasciare a indelebile memoria le insulsaggini che partorisce la sua flebile mente!

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  16. C'è un ragionamento molto interessante che Noam Chomsky ha fatto in alcune sue conferenze e che è riportato nella sua opera Capire il potere (si può trovare anche qui anche se è scomodo da leggere, nel caso andare a pagina 172). Sintetizzando afferma che è nostro interesse, di noi che NON abbiamo il potere che non ci sia alcun tipo di censura, perché una volta che si lascia passare il concetto che in alcuni casi può essere consentito, sarà sempre il potere a censurare quello che è scomodo per lui e non viceversa.


    Il problema è che io posso far sentire la mia voce solo su questo bloghetto letto da poche persone, al limite su qualche altro molto più letto (come quello di Grillo) dove quello che dico si disperde rapidamente in centinaia di altri commenti che parlano di altro e che prevalentemente si insultano a vicenda, mentre chi ha il potere può far sentire la sua voce con televisioni giornali e radio per cui qualunque cosa dica riesca a farla sembrare vera anche se non lo è.
    Se vengono dette cose che io vorrei contraddire non ho modo di farlo, quello è il vero problema. Ma se qualcuno viene qui a dire cose su cui non sono d'accordo, mi sta bene, per una volta posso contrapporre le mie ragioni!
    Se insulta sparirà immediatamente, ma se ragiona (mi rendo conto che è un termine un po' forte per alcuni soggetti ;-) ), ben vengano i suoi ragionamenti, io mi ci diverto.
    Anche sul blog di Grillo spesso mi è successo questo, ho controbattuto anche a provocazioni di troll, ma non hanno ottenuto il lor scopo, quello cioè di far partire solo un lungo scontro verbale, li ho invece smontati e non hanno più replicato (anche qui ieri era accaduto questo). Poi però spesso, viene cancellato tutto.
    Per me è una resa, cancellare.
    Finiamo per fare quasi come i finti blog tipo quello del Giornale, non so se avete mai provato a scivere le vostre argomentazioni li, non arrivano proprio! Io non voglio scendere al loro livello, ognuno può dire tutte le stronzate che vuole e se le dice dimostra quello che è.

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  17. Mi dispiace per Mandi e per Daniela, ma tu Olbie sei per me un personaggio poco comprensibile, il tuo profilo è assolutamente carente di qualsiasi informazione (di me si sa tutto); inoltre hai cancellato anche le mie reazioni al leghista che trova molto spazio per dileggiarvi (non è vero che ha un paio di neuroni nella scatola cranica, sono molti di più), intento raggiunto per il solo fatto di leggere e cancellare.
    Basterebbe inserire la funzione di moderazione dei commenti (come ha fatto Maurone su mio suggerimento) e tutto filerebbe liscio.
    Così non mi sta bene, per cui frequenterò più questo blog perchè sento aria di arroganza intellettuale, mista a una incredibile ingenuità.

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  18. ahi, ahi, ahi!

    Obbie, il soggetto eliminato è un provocatore il cui unico scopo è metter zizzania tra gli altri, cosa che mi pare stia effettivamente accadendo.
    è arrogante, presuntuoso ed attacca brighe, tipico esempio di legaiolo fascista.

    lasciamolo fuori dal blog, ne guadagnerà il nostro spazio, la nostra tranquillità e non rischieremo di perder amici a causa di un trolletto.

    il solo fatto che egli posti sempre in maiuscolo è indice di violenza.

    poi fate come volete, io non lo tolgo più!

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. Ho cancellato, era pieno di offese, insulsaggini ed anche minacce.
    Da ora in poi non sono più consentiti commenti anonimi.

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  21. concordo!

    punirne uno per soddisfarne cento!!!!

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  22. @Luigi
    Mi dispiacerebbe molto se tu smettessi di frequentarci, ho sempre apprezzato molto i tuoi interventi (purtroppo, ultimamente, estremamente rari).
    Non ho capito però cosa ti ha dato così fastidio e quale commento ti ho cancellato. Ho controllato (dato che ogni commento ci arriva tramite eMail e dunque ce li avevo ancora) ed era come mi ricordavo, ho cancellato solo quelli dell'anonimo (dato che erano solo insulti) e la tua frase "Mandi, cancella!" (dato che a quel punto non aveva più alcun senso), non ho cancellato nient'altro.
    Poco fa ho cancellato altri insulti dell'anonimo.
    Riguardo all'arroganza intellettuale mi dispiace se ho dato quest'impressione, probabilmente ho un'atteggiamento del genere nei confronti di questa gente, ma è inevitabile dato il loro livello, ma non ce l'ho assolutamente nei confronti tuoi, di Mandi, Roby, Daniela e chiunque altro sia passato qui lasciando civilmente la propria opinione.
    Riguardo all'ingenuità probabilmente hai ragione.

    Buona Pasqua a tutti.

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  23. Olbie, io ho due caselle di posta elettronica: l.morsello1@virgilio.it – l.morsello11@alice.it. Mi piacerebbe sapere chi sei, il vostro è un blog molto impegnativo, che richiede molta attenzione per non fare commenti banali. Come sai, ho fatto un lavoro logorante e l’ho fatto per 40anni circa.
    Solo oggi, dopo sette, finalmente, le ansie, gli incubi notturni stanno per sparire oltre la soglia dell’orizzonte e con essi, persone, personaggi rivelatisi quasi tutti inadeguati e attratti da cinico interesse. Ho come la sensazione che siano caduti dalla mia navicella, anzi li ho spinti io fuori bordo ma per molti anni continuavano ad essere visibili nella mia memoria e nei miei sogni quasi sempre nella dimensione dell’incubo.
    Questa è stata la mia formazione, la formazione che la vita e il lavoro mi hanno impartito, una formazione che cozza con forza e talvolta con brutalità contro manifestazioni del pensiero rivoltemi in modo ingenuo e in buona fede, specie laddove il mio “bipolarismo” (se avessi letto il mio libro sapresti che fenomeno grave è) sfonda le barriere farmacologiche.
    Sono ricresciuto. Quanto alla rarefazione dei mie commenti, precisato che valgono poco perché i post non riguardano in genere le conoscenze che io ho,ciò è dovuto alla molteplicità degli interessi che da pensionato ho sviluppato, come per me consueto, senza parsimonia, e cioè: la lettura soprattutto di saggi di attualità italiana, la musica tutta, senza eccezione salvo il filtro che superi le mie valutazioni estetiche, film capolavori (ieri ho visto per la prima volta “Morte a Venezia” di Luchino Visconti, una pregevole edizioni arricchita di un secondo DVD in cui sono i commenti di quanti parteciparono alla costruzione del film, senza dei quali è difficile capire un film del genere, tutto basato sulle atmosfere, le suggestioni, alimentate dalle musiche di Gustav Mahler – oggi voglio vedere “Olocausto – La caduta degli dei”, sempre di Luchino Visconti), il mio blog. Insomma, mi rimane poco tempo dopo averne speso altro per i miei tre figli e i mie tre nipotini. Faccio del mio meglio. Nel linguaggio marinaresco della marina a vela si diceva, quando tutto filava liscio: “Alla via così”. Saluti a tutti.

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  24. Altro errore: "rincresciuto" anziché 'ricresciuto'. Mannaggia a me.

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Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.