Si lo so, fa caldo.
Anzi fa "cattivo tempo". Il sole non equivale a "bel tempo" se non per signora banalizzatrice e appiattatrice TELEVISIONE.
Un caldo che scioglie non solo la nostra vita e quella delll'ambiente da clima temparato ove viviamo, ma scioglie AHINOI anche l'Artico.
Il clima sta virando, sta diventando più caldo a causa dell'Effetto Serra. Anche l'inverno è stato "falsamente più freddo".
Eppure parlo dell'ARTICO.
Anzi cito un articolo de "LA STAMPA":
Il muso lucido e bianco di un'orsa polare fa capolino da un
sottopassaggio.
Sullo sfondo un muro grigio pieno di graffiti, la
silouette di una fabbrica e un prato zeppo di rifiuti: l'esemplare
annusa un carrello della spesa arrugginito, fa un giro in un campo da
calcio abbandonato, mette il muso nei sacchi dell'immondizia accatastati
in strada mentre una donna, incurante della sua presenza, getta un
sacco nero ai piedi di un cassonetto strabordante...
E ancora rifiuti,
fumo di gas di scarico e traffico.
Sulle note dei Radiohead, la voce
dell'attore premio oscar Jude Law lancia in un video la nuova campagna
di Greenpeace "Salviamo l'Artico".
L'orsa polare si aggira per le strade
di Londra, lo sguardo è sconsolato e capiamo subito che qualcosa non
va, che è alla ricerca di qualcosa che non riesce a trovare. Ad aiutarci
nell'interpretazione è, verso la fine del video, una voce narrante,
quella di Jude Law.
L'Artico si scioglie - racconta - ed è iniziata la
corsa finale per la sopravvivenza: gli animali non riescono più a
trovare il cibo. Aiutali anche tu. Unisciti a noi, abbiamo bisogno di
te.
Salviamo l'Artico.
Nel frattempo l'orsa si è accasciata al suolo, ai
piedi di due alberi in un parco cittadino dove trova solo lattine
vuote, bottiglie di plastica, cartacce.
È la sua fine. È la fine del
pianeta.
Si lo so, fa caldo. E in Italia gli orsi non ci sono.
Ma il Futuro dell'intero Pianeta è legato all'Artico, futura terra di conquista per le ultime, residue energie fossili della Terra. Finiti i gas di scisti (oppure nemmeno cominciati, costa troppo il fracking), ma anche prima.
Date una letta al sito di Greenpeace Italia.
Basta una email e una firma con nome e cognome, pochissimo tempo.
I cyberattivisti di Greenpeace qualcosa hanno fatto cambiare.
E tu diventi cyberattivista non appena porrai la firma e darai la tua email.
Oppure ascoltate Paul Mc Cartney e guardate anche il sito britannico di Greenpeace.
Ma il Futuro dell'intero Pianeta è legato all'Artico, futura terra di conquista per le ultime, residue energie fossili della Terra. Finiti i gas di scisti (oppure nemmeno cominciati, costa troppo il fracking), ma anche prima.
Date una letta al sito di Greenpeace Italia.
Basta una email e una firma con nome e cognome, pochissimo tempo.
I cyberattivisti di Greenpeace qualcosa hanno fatto cambiare.
E tu diventi cyberattivista non appena porrai la firma e darai la tua email.
Oppure ascoltate Paul Mc Cartney e guardate anche il sito britannico di Greenpeace.
Suggestivo lo spot (comunque la voce mi pare di Margherita Buy, comunque di un'italiana, forse Jude Law è narratore in quello in inglese).
RispondiEliminaFirmato.
Lo scioglimento dell'artico, tra l'altro, accelera ulteriormente il riscaldamento terrestre, perché diminuisce la superficie bianca riflettente.
Ciao fratellone.
RispondiEliminaIo personalmente sono stanca di lamentarmi e poi di cercare soluzione al mio lamento e di sentirmi ancora più sola. La politica e la famosa antipolitica, entrambe, mi hanno sfiancato di bugie e strilli.
Allora perchè non dare voce a chi SEMBRA non averne (l'Artico in effetti non è un creatura in senso pieno), sembr, perchè la voce dell'Ambiente devastato dalla nostra insanità mentale è una voce corale e silente come il MICELIO...
Io mantengo alta la mia caparbia ricerca di comprensione, dato il blog che abbiamo costituito. E anche la mia "stupida" volontà di realismo e verità nonchè di correttezza. Mai buttato una carta per terra, casomai ne ho raccolte nei boschi/spiagge/luoghi naturali dopo il passaggio dei maleducati ignoranti. Non spreco acqua, non sono una consumista sfegatata, non ascolto la sora televisora (la vedo per caso), cerco di essere sostenibile in tutto quello che faccio.
Non ultima, la forza, che mi manca sempre più a sentire le ca**ate dei politicanti e futuri politicanti.
Nessuno di questi che abbia un minimo di cultura dell'Ambiente che non sia la minima osservanza delle leggi (spesso luogo di immondi compromessi MAI a favore dell'Ambiente), quando invece serve, una Cultura olistica (e scientifica) di comprensione di un sistema complesso che ci sta sfuggendo di mano.
E intanto Caronte ci sputa fuoco addosso e seguirà Minosse...
Basta vedersi l'ultimo spot sulle reti generaliste della nostra azienda elettrica nazionale per rendersi conto della criminale ipocrisia che deve regnare ai suoi vertici.
RispondiEliminaNello spot immagini di nascituri coccolati come gingilli, grazie all'energia che loro,azienda, forniscono con sottinteso grande senso di responsabilità.
Quella per esempio che fa decidere loro di costruire ulteriori centrali a carbone.Ma mai reclamizzeranno alla sora generalessa televisora.
Potremmo salvare l'Artico?
Potrebbe anche accadere, ma non mi faccio nessuna illusione.
Occorrerà una severissima selezione della genìa umana.
Sta già avvenendo, ma è troppo duro crederci.
Una parte dell'Artico sparirà proprio per compiere la selezione, insieme a molto di un mondo che giovani e un ragazzini non immaginano neanche sia mai esistito.
L'Antropocene si annuncia come il più spettacolare evento a cui un extraterrestre potrebbe assistere.
Ci sarà da scriverne per millenni.
Marco Sclarandis
Cioa Marco, e noi saremo qui, sul Pianeta disabitato a causa dell'epidemia da stronzaggine che ci compete in qualità di sapiens sapiens, magari su una montagna, circondati da un oceano divenuto ENORME (i ghiacci si sciolgono e da qualche parte devono andare), vedremo altre montagne, da lontano, anche quelle poco abitate dalla nuova razza "homo aecologicus sapiens". Comunicheremo ancora, forse con qualche innovativa tecnologia che usi il magnetismo terrestre come fattore di trasporto (fisico e immateriale), ma saremo distanti, isolari, "solarici" (per citare I. Asimov). La fine dell'antropocene si preannuncia con queste visioni.
RispondiEliminaSolo non so chi e come sopravviverà dell'antropocene, a fondare la nuova genia.
Io e te credo, probabilmente, vedremo i primi sintomi irreversibili di decadenza, ma non assisteremo al passaggio di stato.
Il mio intuito poetico mi suggerisce che abbiamo ancora il decennio in corso per compiere il miracolo,che di questo si tratterebbe, di conciliare la nostra presenza con quella di tutti gli altri ospiti terrestri.
RispondiEliminaDopo, bisognerà accomodarsi per assistere ad uno spettacolo irripetibile.
Il guaio è che noi umani vogliamo la vita eterna, ma qui sulla
Terra ci si deve accontentare della vita perenne.
L'ironia del guaio è che a molti la vita perenne li porta in fretta ad una noia mortale.
Ci sarebbe di aiuto un trio come quello dei fratelli Marx.
Tempo fa raccolsi un accendino esaurito con una scritta del grande Groucho:
"Sono partito da niente, sono arrivato a niente, ma tutto da solo".
(Il fatto spiacevole dell'Antropocene è che ci sono troppi invitati a cena).
L'aforisma tra parentesi è mio.
Spero che i fratelli Marx mi perdonino con un sorriso.
Ultraterreno, ovviamente.
Marco Sclarandis
Bellissimo il tuo aforisma, Marco:
RispondiEliminaIl fatto spiacevole dell'Antropocene è che ci sono troppi invitati a cena
Mi vengono sempre i brividi quando si denuncia che siamo troppi, perché temo soluzioni drastiche che potrebbero prendere potenti senza scrupoli quando vedessero precipitare la situazione, però la situazione è oggettivamente questa e bisogna porvi rimedio al più presto, invertendo il trend in maniera intelligente, proprio per non rischiare che a qualcuno vengano poi in mente soluzioni cruente.
Fratellone, prendere atto che siamo troppi vuol dire (credo) almeno due azioni, una sul breve periodo di riduzione di spreco di risorse e di ottimizzazione dell'uso delle stesse, e sul lungo periodo, per un rientro entro limiti di popolazione mondiale accettabile, occorre agire sull'istruzione delle donne del terzo e quarto mondo, come ripeto spesso.
EliminaNessuna donna vuole tanti figli, soprattutto se non ha di che sfamarli, è la logica dell'istinto.
E fare i figli è questione di donne, non di uomini.
Sai Marco, occorrerebbe spiegare anche che la VITA PERENNE è del Pianeta (forse) ma non dei suoi abitanti che ciclicamente si riciclano...ultimamente stiamo spingendo un po' troppo sul pedale del riciclo forzoso dei SapSap...
RispondiEliminaSembriamo impazziti, senza organizzazione...
Mi viene in mente una citazione da STAR TREK:
"E' difficile fare un lavoro di gruppo, quando si è onnipotenti"
Quello che pensiamo di essere.
Obbie, ieri mi sono guardato un video sulla fabbricazione dei turbofan Rolls-Royce che equipaggiano i più recenti jet commerciali.
RispondiEliminaCome è possibile che si sia riusciti a tenere in piedi per decenni una tale organizzazione industriale, densa di scienza e tecnologia, e non si riesca a tenere insieme la grande famiglia dei SapSapGnamGnamBurpBurp?.(E' questo Daniela l'intero nome della nostra specie).
Può essere che esista il numero di Sapgnamburp che stabilisce il limite massimo di Antropocenanti, ma accapigliarsi per stabilire quale sia esattamente mi sembra utile quanto cercare il numero di capelli che determina la calvizie.
Obbie,tu dici di potenti senza scrupoli, ma altrettanto pericolosi sono gli impotenti senza speranza.
E quando involontariamente si coalizzano il successo di una catastrofe è assicurato.
Due versi,tanto per distrarsi dalla cupezza:
C'è chi pensa di mangiare le cicale
non capendo quanto nutra quel frinire
e chi vorrebbe un mondo di formiche
tutte intente ad ammassare cianfrusaglie
e altri sciami d'api ammaestrate
per svolgere lavori ingrati e sporchi
e nell'ozio sognano i restanti
d'ingaggiare pulci zecche e calabroni
ragni scorpioni e scarafaggi
per gustarne la morte nell'arena
Tutti s'accontentano che un'ora
di tregua in questi loci inferi
possa assomigliare ad un miracolo
Nessuno trova poi parole adatte
per dare del fugace Paradiso resoconto
Marco Sclarandis
eh eh eh SapSapGnamGnamBurpBurp...l'evoluzione o l'involuzione???
RispondiEliminaE allora consiglio di RILEGGERE CON ATTENZIONE il mio post sulla TEORIA DI OLDUVAI.
Proprio adesso che stava per andare in pensione!
RispondiEliminaProprio adesso che finiva l'ingaggio militare all'estero!
Proprio adesso che abbiamo scoperto il bosone di Higgs!
Si potrebbe elencarne un bel po'di coincidenze che assomigliano alle circostanze descritte nella teoria di Olduvai.
Proprio adesso che sporti sul precipizio, con l'ifone in mano possiamo immortalare il panorama e il grifone svolazzante su di noi, stiamo perdendo l'equilibrio e con esso secoli e millenni di faticosa ascesa.
Possiamo consolarci con il pensiero che almeno il grifone, da noi reintrodotto per giunta, immortali l'evento e lo custodisca epigeneticamente per futuri esseri sapientemente svolazzanti?
Qualcuno sì, ma non credo che stia nelle moltitudini che sognano un mondo di cose griffate e sgraffignate.
Gioco con le parole, che so possono avere la consistenza e la durezza delle pietre, visto che altri giocano con untuosa o radiante pietra come se si trattasse di parola al vento.
Ho altre visioni, del fondo del dirupo, ma siccome non è sopportabile troppa realtà, ìnfera o edenica che sia, ne dirò un'altra volta.
Marco Sclarandis
Il bosone di Higgs ha però tanta strada da percorrere, chissà se avremo energia per aiutarlo a trovare una collocazione nel modello standard zoppicante dal 1964.
RispondiEliminaChi stava andando in pensione?
Chi ha finito l'ingaggio militare all'estero?
..ogni tanto mi perdo...
...nei marcosclarandismi... ;)
Qui da noi ci sono grifoni bellissimi che svolazzano su un bellissimo lago alpino, talmente protetti che sono...ingrassati...
E' per mantenere posti come questi che dobbiamo continuare a parlare e a scrivere a leggere e a informare.
Chi stava andando in pensione?
RispondiEliminaChi ha finito l'ingaggio militare all'estero?
Nessuno in particolare Daniela!
Mostravo solo delle analogie tra situazioni che sembrano aprirsi su sereni e fecondi futuri, ma sono invece intrisi di inevitabile tragedia.
Il dirupo di Olduvai, analogo a quello di Seneca (Copyright Ugo Bardi)è qui davanti a noi, con tutta la splendida bellezza del Grand Canyon.
Si può anche discenderlo, e arrivare al fondo illesi, ma è diffile farlo con le scarpe da ginnastica.
Figurarsi con le infradito.
Fuori di metafore, e attenendomi al titolo del post, contrastare lo sfruttamento minerario dell'artico è cosa buona e giusta ma implica di dover agire collettivamente con una solerzia che è ancora nascosta nel futuro.Rio+20 ha chiarito quali sono le vere intenzioni di chi ha le grinfie artigliate sulla roba.
Notizia fresca fresca delle ore 14.45, dal TG3 nazionale:
In italia alcuni politici, di cui non faccio il nome per laica misericordia, stanno appoggiando lo sciopero dei minatori del carbone delle Asturie e pensano di accomunarlo a quello dei minatori del carbone del Sulcis.
A tali politici non viene neanche in mente di cercare altre soluzioni per dare un lavoro sensato a quei poveri disgraziati.
Detto ciò, mi domando che cosa non mi trattiene dal fare un ultimo
volo d'angelo giù dal dirupo.
Forse il ricordo di una pagina del Vangelo dove sono raccontate tre famose tentazioni.
E che essendo anch'io solo un povero cristo, è inutile che m'illuda che arrivino degli angeli in volo a salvarmi.
Al massimo dei grifoni a banchettare sulla mia salma.
Marco Sclarandis
Marco ti trattiene l'ironia della vita che riserva sempre sorprese inimmaginabili. Ti trattiene il tuo Amore, i tuoi amici, un gatto o un cane amici fedelissimi.
RispondiEliminaTi trattiene la voglia di continuare a credere che i SapSap lo diventino seriamente sapiens. e di vederli all'opera.