IL RITORNO DI RIO VENTANNI DOPO. SERVIRA' A QUALCOSA?
Questa immagine è un'opera di una nuova caricaturista polacca di nome Pawla Kuczynskiego che sta riscuotendo molto interesse. Il perchè è palese. Le sue caricature sono molto FORTI e ci fanno riflettere su ciò che sta accadendo intorno a noi. La Kuczynskiego (classe 1976) ha raggiunto un record di riconoscimenti in concorsi internazionali.
Rio+20 è l'occasione (forse l'ultima a livello globale, perchè temo che l'infittirsi delle problematiche economiche e finanziarie ci porterà all'isolamento, ovvero Europa chiusa in se stessa, USA e Cina pure, ecc.) per ripensare la modalità di sfruttamento delle risorse naturali di questo unico Pianeta a nostra disposizione.
Tra i ventanni che separano i due RIO, la popolazione della Terra è
cresciuta da 5,4 miliardi nel 1992 a più di 7 miliardi di oggi - un
salto di quasi il 30%. Ciò
ha avuto un effetto trainante sull'uso globale delle risorse naturali, in
tandem con l'aumento dei livelli di consumo pro capite.
Anche
se le emissioni di gas a effetto serra sono diminuite in Europa, a
livello globale sono cresciute di da circa un terzo più di 20 anni, e il
numero di tonnellate di risorse naturali estratte è cresciuta della medesima quantità nello stesso periodo. Queste
cifre mascherano le disuguaglianze enormi presenti nel Pianeta - l'uso delle risorse pro
capite e le emissioni sono molte volte più alte in alcuni paesi rispetto
ad altri.
Ci sono molte persone che criticano l'attuale modello economico che si fonda sullo sfruttamento sempre più intensivo delle risorse naturali, mentre i materiali e la
capacità del pianeta di assorbire i rifiuti sono limitate (concetto della SOSTENIBILITA' che deriva dalle scienze naturali: la capacità di rigenerarsi).
Jacqueline
McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, ha dichiarato:
"Il modello
economico attuale si sta dirigendo verso l'obsolescenza, e la sua obsolescenza
è ancora più evidente se vogliamo migliorare le condizioni di vita e le
opportunità per le persone più povere, mentre quel miliardo ricco del pianeta continua chiedere più
cose. Rio 20 ci dà l'opportunità di iniziare a costruire una economia
inclusiva verde, che avvantaggia sia le persone che l'ambiente. "
A
Rio, i capi di stato discuteranno gli obiettivi globali per indicatori
di sostenibilità, per aiutare il passaggio verso un'economia verde. Si
spera inoltre che la conferenza sarà il punto di partenza per una nuova
cooperazione tra gli Stati, il settore privato, le organizzazioni
internazionali e società civile.
Domenica
17 giugno, l'AEA (Agenzia Europea per l'Ambiente) ha presentato un nuovo film, "Planet RE: think", che
racconta la storia dell'USO INSOSTENIBILE DELLE RISORSE. Il
documentario mostra la VERA NATURA GLOBALE DEL PROBLEMA, dalle devastanti miniere per l'ambiente in Canada, al riciclaggio di rifiuti
elettronici in India, che danneggia la salute dei lavoratori. Il
lungometraggio include anche esempi positivi di politiche di 'green
economy' e modelli di business, dall'Ecuador al Sud Africa.
Per chi interessato qui si trova la prima edizione di questo progetto:
Non vorrei essere pessimista, ma da un articolo di Greenreport leggo che invece:
La strategia principale della Basd (l'ultima organizzazione della avidità globale rappresentata delle multinazionali del petrolio e del chimico n.d.r.) da Rio+10 a Rio+20 è stata quella del
greenwashing delle principali attività delle grandi imprese che ne
fanno parte e che hanno gravi ripercussioni ambientali e sociali in
settori come il petrolio, l'estrazione mineraria o i prodotti
chimici. La strategia è quella del divide et impera, anche attraverso il
dialogo e le partnership con alcune Organizzazioni non governative
"responsabili", mentre le Ong più critiche vengono screditate perché non
vogliono collaborate con le grandi imprese. Questa strategia permette
alle multinazionali ed alle loro filiali di non abbandonare attività che
hanno forti impatti ambientali, sociali e sui diritti umani e che
contraddicono la loro retorica di facciata sullo sviluppo sostenibile.
"Una decima per dieci alla decima"
RispondiEliminaVolete sapere che cosa si nasconde dietro questo slogan?
Oggi non ve lo dico.
Domani forse.
Ha a che fare con il cambiamento di stato e con il fatto che stiamo
scavandoci la fossa e issando il palo della forca.
Ho ripreso questo mio commento dal post precedente.
Non tanto per riciclare qualche bit e qualche wattora, ma perchè credo che se dedicassimo in massa, ma ciascuno con la propria anima(qualunque cosa essa sia) un decimo della nostra vita attiva, alla prospettiva che tra non molto potremmo essere dieci miliardi (dieci alla decima) stipati su questa lussureggiante crosta galleggiante su una sfera di magma, ebbene, se dedicassimo quel decimo di tempo a questa visione, sarebbe meglio per tutti.
Naturalmente, molti sono tentati dal
"Tanto peggio,tanto meglio"
Che poi è un'altra variante del
"Crepi Sansone e tutti i Filistei"
Posso affermare con olimpica certezza che dieci alla decima sia un numero di epocale transizione.
Non ci sarà un raddoppio.
L'oppio del raddoppio termina con questa fumata demografica.
Ci aspettano vari scenari, tra i quali il più improbabile ma non impossibile, è il mantenimento di questo massimo affollamento planetario, con minime variazioni.
Gli altri, logicamente, implicano dimezzamenti,decurtazioni, sfoltimenti,riduzioni,ottenuti con mezzi più o meno spicci.
Possiamo allargare la fossa e trasformarla in una piscina e il palo della forca riciclarlo in un trampolino attrezzato per principianti e atleti.
Così che ci sia modo per tutti di svagarsi.
un saluto, Marco Sclarandis
C'è qualcosa di affascinante nel modo in cui la nostra specie adora segare i rami alti degli alberi. Il che potrebbe anche essere un'attività non completamente disdicevole, tranne che questo ramo specifico, quello che stiamo con tanto impegno segando in questi anni, è quello su cui siamo seduti.
RispondiEliminaEd è inutile che qualcuno provi a farci notare che, chissà, magari cadendo potremo romperci l'osso del collo. A questo tipo di "allarmismi", noi umani preferiamo rispondere inventando genialate tipo il GREENWASHING. E' un modo come un altro per ridefinire, giorno dopo giorno, il concetto stesso di idiozia.
L'altro giorno si parlava di Isaac Asimov. Asimov, che viveva in un'epoca in cui i robot erano ancora materiale da fantascienza, immaginò i suoi dotati di un sistema di sicurezza infallibile. Le famose Tre Leggi della Robotica, cablate indissolubilmente nei cervelli positronici dei robot, servivano per garantire che, in caso di pericolo, il robot sarebbe stato pronto a sacrificare la propria esistenza pur di salvare la vita di uno o più esseri umani.
Non posso fare a meno di pensare che l'Evoluzione (o la Natura, o Gaia, o il Cosmo, chiamalo come preferisci) abbia fatto lo stesso con noi. Al posto delle Tre Leggi, ci ha inserito in un punto molto profondo del DNA questa spettacolare forma di miopia. In questo modo, in caso avessimo cominciato a esagerare con la sovrappopolazione, l'inquinamento, lo sfruttamento delle risorse, il riempimento dei pozzi ecologici, la minaccia ad altre forme di vita o agli habitat, l'Evoluzione si è garantita che ci saremmo estinti da soli, senza esitazione, senza proteste, per il bene del resto dell'Universo.
A me un po' secca dovermi estinguere, lo ammetto. Ma c'è poco da discutere. Il nostro istinto da lemming ci spinge nel baratro. E allora forza, robottini. Correre!
Chi arriva ultimo paga da bere a tutti.
Postbofrost,(spero,Afterfindus, che il nomignolo ti faccia sorridere),
RispondiEliminache vi sia nella genìa umana una falla cognitiva che impedisce ai più di vivere in modo autenticamente razionale? Intendendo per razionale qualsiasi strumento utile per vivere col massimo splendore la natura umana?
Natura che è irrazionale al massimo grado, ma non per nostra libera scelta.
O bisogna ragionare sulla rabbia di una specie che non sapendo come costruirsi una vita eterna preferisce distruggere il tempio di milioni di vite plurimillenarie?
E' da tempo che ragiono su questa speciale forma di rabbia.
E può proprio essere che questa rabbia si plachi solo con l'annientamento di chi la prova, se non ha imparato a trascenderla.
C'è rabbia in chi è sottomesso e non vede modo di riscattarsi ma c'è anche rabbia in chi domina, e sa di non potere ignorare la misera origine del suo dominio.
Se un individuo riuscisse anche a scoprire come allungarsi la vita di dieci volte, ma si tenesse il segreto per sè, dovrebbe rassegnarsi a vivere come un Adamo solingo, in un Eden che alla fine diverrebbe infernalmente noioso.
Ma svelare il segreto implica la perdita del privilegio esclusivo.
Oppure, bisogna rivelarlo imponendo certe condizioni, e di qui il dominio.
Ovvio che si sogni la vita eterna, che metterebbe a posto tutto quanto magicamente per tutti.
E siccome lo sciapito surrogato della vita eterna è l'illimitata quantità di denaro, diventa evidente quanto sia difficile estirpare l'illusione che la finanza crei nuovi Giardini delle Delizie nelle anime umane(qualsiasi cosa siano queste anime).
E basta ascoltare con un minimo di disincanto le farneticazioni di certi Testimoni geovesi per capire che la vita eterna non può essere in nessun modo un affare di questo mondo.
Nemmeno un Dante Alighieri è riuscito ad andare oltre una certa immaginazione scrivendo i versi del Paradiso.
Eppure, se avesse visto nel nostro presente, e avesse guardato agli sventurati indiani che ricuperano i rottami elettronici, in mezzo a liquami e fumi venefici e ancora se avesse visitato gli impianti dove si riciclano gli stessi rottami, ma in modo che ogni elemento chimico torni al suo posto nell' ordine naturale delle cose, avrebbe potuto scrivere versi immortali sulla differenza tra Paradiso ,Inferno e pure Purgatorio.
L'essere umano non può sopportare troppa realtà.
T.S. Eliot deve avere visitato dei luoghi, ai più inaccessibili, per mettere questa frase in uno dei suoi poemi.
Anch'io nel mio piccolo ho fatto delle gite.
Ma ad ogni ritorno alla casa terrena, terrestre, e terra-terra non mi ricordo mai che strada ho fatto per arrivarci.
Una Rabbia!.
Un saluto, Marco Sclarandis
Un giorno, gli storici del futuro tireranno una riga (in senso figurato, eh, non tossicologico) e diranno "Di qua, quelli che potevano ancora andare a farsi delle gite e poi tornare alla loro casa terrena. Di là, quelli che invece no, perché non c'era più nessuna Terra su cui tornare".
EliminaNoi viviamo nel "di qua", e ci resteremo ancora per un po' (non troppo: un po'). Poi, per nostra improvvida decisione, ci toccherà oltrepassare quella riga.
Non sarà un giorno in cui brindare...
Hasta luego.
P.S. Postbofrost è bellissimo!
Carissimi Marco e Niarb, non oso intromettermi nelle vostre parole.
RispondiEliminaIl 10 alla 10 è vicino Marco, ma potrebbe allontanarsi con un po' di BUON SENSO, soprattutto se questo buon senso provenisse dalla Chiesa, questa si veramente globale, veramente forte, più dei mille rivoletti della Moltitudine Inarrestabile, che sarà inarrestabile, ma intanto a RIO+20 l'han ben fermata. La "simpatica" presidente brasiliana riesce sempre a fregare gli indigeni, gliel'ha fatta anche stavolta. La Chiesa, dicevo, potrebbe premere per l'istruzione femminile nei paesi poveri e poverissimi, e con quella la procreazione si arresta, come da noi. Basterebbe da adesso e non toccheremmo nemmeno la cifra di 8 miliardi. Volendo si potrebbe.
Ma come dice Niarb ci deve essere un punto "MIOPIA" nel nostro DNA. Ma vorrei ricordare che Asimov non aveva fatto solo le tre leggi.
Ce n'era una più FORTE, il PRINCIPIO ZERO, quello per SALVARE L'UMANITA', anche a costo di uccidere qualche homo sapiens sapiens particolarmente insipiens direi.
E allora vi linko questo articolo di GREENREPORT, con le conclusioni del RIO+20.
"Siamo sulla soglia di un futuro con rischi senza precedenti dal punto di vista ambientale. Le evidenze scientifiche sono inequivocabili. Gli effetti combinati del cambiamento climatico, della scarsità delle risorse, della perdita di biodiversità e della perdita della resilienza degli ecosistemi con una domanda sempre crescente, pongono un pericolo reale al benessere dell'umanità. Questo futuro genera rischi inaccettabili alle capacità di resilienza dell'intero sistema Terra, incluso i suoi abitanti. Abbiamo generato una nuova epoca geologica, l'Antropocene. In questa epoca vi è il rischio inaccettabile che la pressione umana sul Pianeta possa proseguire seguendo la traiettoria del Business As Usual (del fare come se niente fosse) provocando cambiamenti repentini e irreversibili con conseguenze catastrofiche per le società umane e la vita sulla Terra."
Ho fatto una scoperta teribbbile, Daniela!
RispondiEliminaDietro Afterfindus, ovvero Niarb si nasconde criptata la parola "Brain" che decrittata ancora dall'inglese corrisponde alla parola italiana "Cervello".
Ritieni sia necessario avvertire i complottisti della rete di questo fatto?
C'è poi il fatto che "indusfater" potrebbe essere interpretato come "industria-fater" "padre dell'industria"?.
o "Industria del padre"
E ancora:Niarb...Nibar...Nibiru?
Orrore e costernazione!
Secondo me, dobbiamo indagare.
Il giorno del "DIECI ALLA DECIMA" incombe e non sappiamo come sventarlo.
Niarb è uno dei nostri o un astutissimo controcospiratore?.
(sempre che si possa ancora scherzare)
Un saluto a te e a Postbofrost.
Marco Sclarandis.
Lo so che Niarb è Brain letto all'incontrario, ma quella dell'industria del padre mi era sfuggita.
RispondiEliminaE di Nibiru non saprei che dire, se non che c'è un pomposo PORTALE DELLA SCIENZA DENOMINATO http://www.nibiru2012.it/.
ADDIRITTURA UN lICEO ROMANO HA FATTO LA FUSIONE FREDDA...
Povera scienza...
Se fossimo in presenza di un astutissimo controcospiratore sarebbe divertente, ma temo che lo scongelato Niarb si senta solo soletto come me e te, spesso, un dieci volte al giorno, circondato da amanti della cospirazione. E poi usa l'ironia per sentirsi al calduccio...
MA ATTENDO CON ANSIA LE SUE PAROLE SU QUESTO BLOG...sennò andrò a caccia sul suo...;)
Urca, un'imboscata!
RispondiEliminaMa non mi spavento, noi scavaghiaccio siamo gente tosta.
Però anche voi scavate, eh, birichini? E il primo straticello di ghiaccio l'avete scrostato. Ma "Niarb" è solo il primo codice, quello facile. E' il successivo quello che nasconde il segreto (codice su codice: non ho mica letto Dan Brown per niente). E non credo che verrà craccato tanto presto. Champollion è morto da un pezzo, e il post che svela il mistero è già su, postdatato, ma verrà pubblicato tra parecchio tempo. Non preoccupatevi, comunque: sarete ancora giovani e scalcianti.
Su Afterfindus invece c'è poco da elucubrare: se non mi fanno causa quelli dei sofficini, è tutto lì. Nello svolazzo dello stendardo scarlatto.
Però, diavolacci, adesso mi avete provocato. Mi toccherà pubblicare un post ignorante, proprio stasera che ero ispiratissimo e volevo sparar fuori qualcosa da Pulitzer. E invece, post ignorante.
Vorrei intrattenermi con voi ancora a lungo, ma sta per passare il dodicesimo pianeta e se non mi sbrigo me lo perdo e poi mi tocca rincasare a piedi.
Un affettuoso saluto dal semper voster
Zecharia A. (per Annunaki, non Afterfindus) Niarb
Niarb, sei un egiziano dell'antico Egitto redivivo che ci guardi dal futuro come il dottor Fileno???
RispondiEliminaA presto!
;)
Ah, di certo non sono un egiziano dell'Antica Brianza, né un buttero dell'Antico Egitto. Un filino di coerenza, mi sembra il minimo.
EliminaPerò, maledetto Carter (sia detto in tono bonario ;-) ), mi hai scoperto anche 'stavolta:
"Non si sognava neppure, il dottor Fileno, di trarre dal passato ammaestramenti per il presente.
Sapeva che sarebbe stato tempo perduto, e da sciocchi; perché la storia è composizione ideale d'elementi raccolti secondo la natura, le antipatie, le simpatie, le aspirazioni, le opinioni degli storici, e che non è dunque possibile far servire questa composizione ideale alla vita che si muove con tutti i suoi elementi ancora scomposti e sparpagliati. E nemmeno si sognava di trarre dal presente norme o previsioni per l'avvenire; anzi faceva proprio il contrario: si poneva idealmente nell'avvenire per guardare il presente, e lo vedeva come passato."
...ma guarda te se ci si doveva mettere anche Pirandello a farmi saltare la copertura...
...troppo facile...mi stai dando corda...;P
EliminaNon oserei mai. La corda si dà agli impiccandi.
EliminaAnche se, in verità, "dar corda", per noi schettiniani, si traduce "lascare", che è l'opposto di "cazzare". Quindi ti sto impedendo di cazzare. Dovresti essermene grata. ;-)
Gratissima. Dovresti intervenire più spesso, perlomeno in spirito. Non posso pretendere che ritorni dall'Era glaciale.
EliminaNaturalmente il decimo pianeta potrebbe essere quello dei burini che hanno creduto alla sua inverosimile esistenza.
RispondiEliminaMa anche quello delle rosse gemme preziose e che furono protagoniste del funzionamento del primo apparecchio laser.
Ma ci sono almeno altre 3122 ( 5x5x5x5x5 -3) interpretazioni.
Chi è che ha visto "Melancholia di Lars von Triers?
Potrebbe anche essere che un asteroide di infime dimensioni rispetto al nostro pianeta, più piccolo della "Concordia", sfugga ai vigili occhi della rete di controllo creata negli ultimi anni proprio per sventare eventualmente una collisione e piombi in un punto sensibile della crosta terrestre.
Tanto per citarne uno, la faglia di San Andreas.Anzi due.
La caldera di Pozzuoli.
I pigri possono con minimo sforzo cercare e trovare su Wiki le citazioni e con ulteriore piccolo sforzo immaginare che cosa succederebbe al mondo intero.
Collegatamente, come direbbe Antonio Albanese , l’impalpabile minaccia
“380ppmCO2” incombe democraticamente su tutti quanti, ma siccome non è una pietra ma una parola che sta per una sigla che sta per una percentuale di una molecola sostanzialmente innocua ed anzi necessaria, a certe condizioni , alla vita, la minaccia non viene presa sul serio.
E proprio da quelli che potrebbero e dovrebbero riconoscerla e neutralizzarla.
Forse bisognerebbe unificare il carnevale di Rio e il summit ventennale.
Sono incerto se cadenzare il carnevale-summit ogni vent’anni
o il summit-carnevale ogni anno.
Marco Sclarandis
Ciao Marco.
RispondiEliminaL’impalpabile minaccia di “380ppmCO2” incombe POCO democraticamente su tutti quanti, perchè non siamo stati TUTTI QUANTI a crearne a dismisura, MA SOLO noi paesi ricchi, sventati e sfruttatori dell'Intero Pianeta.
L'Europa si sta dando da fare, ma provate a dare un occhio al mappamondo e vedere quanto pesa FISICAMENTE l'Europa...pochissimo...è come se in una casa di molte stanze la stanzina più piccola smettesse di consumare energia....Saloni giganti pieni di statunitensi e canadesi, cinesi e indiani, brasiliani e sudafricani invece pompano energia a più non posso.
La usano eh, mica la creano...
Siamo prossimi alla soglia di “400ppmCO2”...INSUPERABILE...
Ottima la proposta di unificare il carnevale di Rio con il summit Rio+20! L'appoggio.
RispondiEliminaDunque cosa è uscito da Rio+20?
Poco da quanto ho capito, o meglio molto come valutazioni come propositi generali, ma poco come regolamentazioni, come impegni concreti.
Però c'è un punto particolare, pare che i paesi non vogliano impegnarsi e noi pensiamo, giustamente, che non vogliano farlo in quanto controllati da multinazionali che avrebbero dei costi, dei minori guadagni adottando alcune misure; eppure ci sono state aziende che erano presenti ed hanno preso impegni direttamente, loro.
Ovviamente l'hanno fatto per questioni di facciata, ma questo ci conferma che non siamo così ininfluenti, che in realtà possiamo fare qualcosa veramente ogni giorno con le nostre scelte di vita. Se le aziende sono così interessate a farsi un'immagine verde, pulita vuol dire che hanno già quantizzato gli effetti della disaffezione ed allora continuiamo a farla sentire la disaffezione verso chi si comporta peggio, coinvolgiamo altri in questo, sottolineiamo l'importanza dei comportamenti quotidiani.
Si il tempo è poco e questi effetti sono lenti e limitati, ma qualcosa di positivo dovevo trovarlo, una luce in fondo al tunnel...
Ciao Obbie, il fratellone IPEROTTIMISTA.
RispondiEliminaIL GREENWASHING non è SOLO una facciata FINTO-ECOLOGICA è qualcosa di peggio, le grandi multinazionali del petrolio non si colorano di verde con pubblicità idiote (sora televisora è piena di stupidaggini tipo l'auto "ecochic"...), no no è qualcosa di tragico che vedo anche io per lavoro, impattano l'ambiente ma sono giustificate da un ritorno sociale ASSOLUTAMENTE inesistente. E chi le giustifica?
INDOVINA...
Al contrario il fotovoltaico è visto come un costo, quando in realtà, all'ora di pranzo, in estate, quando il caldo picchia duro MENOMALE CHE C'E' ad abbassare i costi del raffrescamento, necessario per sopravvivere e lavorare.
A breve il fotovoltaico sarà ANCHE causa di terremoti...sulla Luna.
Si intanto già inizia ad essere radioattivo!
RispondiElimina;-)
Lo sapevate che Il fotovoltaico è radioattivo?
...AZZ SON DIVENTATA VEGGENTE!!!!!!!!
RispondiElimina...meglio che vada in ferie...