La pressione antropica sul Pianeta continua a crescere e tutti gli umani devono bere e mangiare (oltre che a respirare).
Già detto che c'è chi mangia troppo (e spende ulteriore energia per dimagrire, o per curarsi dalle malattie dovute all'eccesso) e chi troppo poco. Ma tutti devono mangiare.
L'acqua, oro blu, è fondamentale per l'agricoltura e l'agricoltura è una pressione fortissima sull'Ambiente.
Campi di mais intensivi che hanno distrutto il paesaggio antico della pianura padana (per nulla monotono), per cibare povere bestie, perlopiù bovini, da cui avere carne che mangiata troppo, porta a gotta e altro (cancro).
Noi antropi siamo nati come mangiatori di carne, ma correvamo alla pari con gli animali per ucciderli e cibarsene. Crudi tra l'altro, come crudo era tutto ciò che si mangiava prima della scoperta della cottura degli alimenti. Una eccellente scoperta perchè con la cottura il cibo fornisce moltissima energia in più.
Dovremmo puntare sulla riduzione della carne come alimento e già arriveremmo a minori pressioni dell'agricoltura (e anche a una dieta più sana).
Ad ogni modo l'agricoltura è necessaria e per gestire tale settore in modo efficiente serve tanto, ma tanto fossile, per la produzione, per il trasporto, per la trasformazione, per la chiusura del ciclo dei rifiuti. Forse dovremmo risparmiare petrolio & C. per mangiare.
Cito da ACQUA PER L'AGRICOLTURA della EEA (Agenzia Europea per l'Ambiente):
Abbiamo bisogno di cibo e abbiamo bisogno di acqua dolce e pulita, l'oro blu, per produrre il nostro cibo. Con la crescente domanda da parte delle attività umane da un lato, e il cambiamento climatico dall'altro, molte regioni, soprattutto nel sud Europa (l'Italia anche dunque), lottano per trovare acqua dolce a sufficienza per soddisfare le loro esigenze.
Come possiamo continuare a produrre cibo senza lasciare che la Natura si inaridisca?
Un uso più efficiente dell'acqua in agricoltura sarebbe certamente di aiuto.
Un terzo del consumo di acqua in Europa va al settore agricolo. L'agricoltura incide sia sulla quantità che sulla qualità dell'acqua disponibile per altri usi. In
alcune parti d'Europa, l'inquinamento da pesticidi e da fertilizzanti
utilizzati in agricoltura è una delle principali cause
della cattiva qualità dell'acqua.Aggiungiamo a questa impellente necessità anche il fatto che le industrie, gli stili di vita e le esigenze personali delle
popolazioni in crescita sono in competizione con la natura per l'utilizzo
di acqua pulita.
Il cambiamento climatico aggiunge un ulteriore elemento di incertezza nella disponibilità di risorse idriche. Secondo stime sulla evoluzione delle precipitazioni, alcune parti d'Europa avranno maggiore acqua dolce disponibile in
futuro rispetto ad altre parti.
In
caso di scarsità d'acqua, l'industria e le famiglie possono e dovranno sempre più usare meno acqua, ma gli ecosistemi dipendenti
dalle acque rischiano di essere irreversibilmente danneggiati. E ciò inciderebbe molto di più sulla vita in generale, anche sulla nostra, non solo rispetto a un particolare corpo idrico.
Quindi è necessaria una irrigazione efficiente, sia come trasporto e sia di efficienza sul campo.
Quindi è necessaria una irrigazione efficiente, sia come trasporto e sia di efficienza sul campo.
Nei
paesi dell'Europa meridionale come Grecia, Italia, Portogallo, Cipro,
Spagna e Francia meridionale, le condizioni aride o semi-aride
richiedeno l'uso di irrigazione. In queste aree, quasi l'80% dell'acqua utilizzata in agricoltura va attualmente per l'irrigazione. In
Grecia il trasporto e il miglioramento dell'efficienza
delle reti di distribuzione hanno portato ad un guadagno stimato di
acqua del 95% di efficienza rispetto ai metodi di irrigazione utilizzati
in precedenza.La politica svolge un ruolo fondamentale nell'indurre il settore agricolo ad adottare pratiche di irrigazione più efficienti. In
passato, ad esempio, le politiche dei prezzi dell'acqua troppo bassi in alcuni paesi
europei non hanno indotto gli agricoltori di utilizzare
l'acqua in modo efficiente, poichè gli agricoltori non pagavano il vero prezzo dell'acqua, quello che riflette i costi ambientali e delle risorse. Si aggiunga a ciò i sussidi agricoli ottenuti attraverso la politica agricola comune
dell'UE (PAC) e altre misure indirette, che hanno incoraggiato
gli agricoltori a utilizzare intensivamente l'acqua con
tecniche inefficienti.
Oltre a tecniche efficienti di irrigazione, si possono ottenere risprmi di acqua e riduzione dei costi anche mediante programmi di formazione e condivisione delle conoscenze che educano gli agricoltori sulle migliori pratiche d'acqua. A Creta, ad esempio, è stato raggiunto un risparmio idrico del 9-10% attraverso l'uso di un servizio di consulenza di irrigazione. Il servizio informa gli agricoltori al telefono di quando e come applicare l'acqua alle colture sulla base delle stime giornaliere delle condizioni che colpiscono le colture.Il cambiamento delle pratiche agricole può anche migliorare la qualità dell'acqua disponibile per altri usi diversi dall'irrigazione, in un modo economicamente vantaggioso. Si può significativamente migliorare la qualità dell'acqua in tutta Europa con poco o nessun impatto sulla redditività e la produttività, solo riducendo l'uso dei pesticidi, modificando le rotazioni delle colture e la progettazione delle fasce tampone lungo i corsi d'acqua, come pure utilizzando le acque reflue in agricoltura, rendendo così disponibili le risorse idriche più fresche per altre necessità, per la Natura e le famiglie. L'utilizzo delle acque reflue trattate per l'agricoltura sta già fornendo notevoli vantaggi di gestione delle acque per alcuni paesi europei. A Cipro, per esempio, gli obiettivi di acqua riciclata per il 2014 corrispondono a circa il 28% del fabbisogno di acqua dell'agricoltura 2008. Nella Gran Canaria, il 20% di acqua utilizzata in tutti i settori è alimentato da acque reflue trattate, compresa l'irrigazione di 5.000 ettari di pomodori e 2.500 ettari di piantagioni di banane.
Oltre a tecniche efficienti di irrigazione, si possono ottenere risprmi di acqua e riduzione dei costi anche mediante programmi di formazione e condivisione delle conoscenze che educano gli agricoltori sulle migliori pratiche d'acqua. A Creta, ad esempio, è stato raggiunto un risparmio idrico del 9-10% attraverso l'uso di un servizio di consulenza di irrigazione. Il servizio informa gli agricoltori al telefono di quando e come applicare l'acqua alle colture sulla base delle stime giornaliere delle condizioni che colpiscono le colture.Il cambiamento delle pratiche agricole può anche migliorare la qualità dell'acqua disponibile per altri usi diversi dall'irrigazione, in un modo economicamente vantaggioso. Si può significativamente migliorare la qualità dell'acqua in tutta Europa con poco o nessun impatto sulla redditività e la produttività, solo riducendo l'uso dei pesticidi, modificando le rotazioni delle colture e la progettazione delle fasce tampone lungo i corsi d'acqua, come pure utilizzando le acque reflue in agricoltura, rendendo così disponibili le risorse idriche più fresche per altre necessità, per la Natura e le famiglie. L'utilizzo delle acque reflue trattate per l'agricoltura sta già fornendo notevoli vantaggi di gestione delle acque per alcuni paesi europei. A Cipro, per esempio, gli obiettivi di acqua riciclata per il 2014 corrispondono a circa il 28% del fabbisogno di acqua dell'agricoltura 2008. Nella Gran Canaria, il 20% di acqua utilizzata in tutti i settori è alimentato da acque reflue trattate, compresa l'irrigazione di 5.000 ettari di pomodori e 2.500 ettari di piantagioni di banane.
Quindi servono politiche europee per sostenere le misure di efficienza. La direttiva quadro
dell'UE sulle acque (WFD) ha contribuito a questo risultato
attraverso un incoraggiamento delle modifiche alle pratiche agricole che
possono migliorare sia la quantità e la qualità dell'acqua in Europa,
ma servono anche modifiche nella distribuzione dei sussidi con le PAC e nelle tariffe mazionali
dei servizi idrici per sostenere gli obiettivi della direttiva quadro. Il
Blueprint per la salvaguardia del le risorse idriche europee, che sarà
pubblicato dalla Commissione entro la fine del 2012, si concentrerà
sulla possibilità di migliorare l'efficienza delle risorse acqua e
sulle opzioni politiche corrispondenti. Di sicuro serve una maggiore attenzione della PAC in materia di efficienza delle risorse
e dei servizi ecosistemici.Un
uso più efficiente delle nostre risorse idriche in agricoltura è solo
uno dei passi che dobbiamo adottare al fine di ridurre il nostro impatto
sull'ambiente. Senza questo passo, non si può ottenere un uso efficiente delle risorse o costruire un futuro sostenibile.
Pretendere di avere giardini fioriti e prato inglese (perlopiù di spazietti verdi insignificanti) grazie ad abbondanti innaffiature (di acqua potabile) quando il clima non porta pioggia sufficiente, lavare tutte le settimane la macchina, usare la doccia per tempi superiori a cinque minuti (nessun più lavora in miniera o in posti effettivamente sporchi), tenere l'acqua del rubinetto aperta se non serve, bere acqua in bottiglia e altre pratiche quotidiane dispendiose (buttare il cibo perchè non si capisce come fare la spesa, usare sempre l'auto, accendere continuamente l'aria condizionata, ecc.), ecco che così stiamo facendo un pessimo servizio SOPRATTUTTO A NOI STESSI, visto che parlare di Ambiente o di rispetto della natura è spesso visto come una seccatura per noi antropi consumisti dal cervello in pappa.
Daniela
Se consideriamo l'acqua una merce, quale merce, almeno nel nostro paese, costa così poco in assoluto e ancor meno rispetto al suo valore per la vita?
RispondiEliminaO cinque euro la tonnellata sono troppi?.
Ma bisognerebbe intanto che un po' di gente si ricordasse la differenza tra costo e prezzo e quella altrettanto importante, se non di più, tra denaro e merce.
Allegria! E bevete glappa Pom-pin-oh la aqua-vite plodotta sulle pendici delle montagne del Tibet!
Marco Sclarandis
Oggi mi sei bongiornista.
RispondiEliminaE con che acqua la fanno l'acquavite del Tibet?
E quanto vale l'acqua in Tibet?
Qui poco, solo aumentandone il prezzo si capisce che vale. Per ora costa poco, troppo poco. E poco soprattutto agli agricoltori che ne sprecano troppa.
Intanto il cancro sta arrivando in Spagna
RispondiEliminaConsiglio A TUTTI di leggere la risposta di docenti keynesiani alla solenne cavolata di Antonio Polito sul Corrierone di ieri dove sosteneva i tedescoidi nell'affermare che l'Italia ha avuto governi keynesiani.
RispondiEliminaScoprirete ben altro percorrendo in senso inverso la corrente dei diversi link all'articolo che ho segnalato.
Ieri avevo sentito questa ffermazione a RADIO24 e mi ero messa a ridere a dare dell'asino a Polito.
Subito la risposta di persone competenti.
Io lo capivo che era una stron***a, ma loro, Guido Iodice e Daniela Palma, lo chiariscono con i dati.
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della Finanziaria-bis 2011 che disponeva la possibilità per gli enti locali di liberalizzare i servizi pubblici, dai quali la stessa manovra escludeva però l'acqua, cavallo di battaglia della campagna dei referendari contrari alle privatizzazioni.
RispondiEliminaNel giugno 2011, infatti, la liberalizzazione dei servizi pubblici fu sottoposta a due quesiti referendari e vinsero i sì, cioé i favorevoli all'abrogazione della legge allora in vigore. Il motivo centrale per cui la Consulta ha stabilito l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della Finanziaria-bis 2011 è che viola l'articolo 75 della Costituzione, cioé quello che vieta il ripristino di una normativa abrogata dalla volontà popolare attraverso referendum: la Corte, infatti, rileva che quell'articolo ripropone nella sostanza la vecchia norma che il referendum voleva cancellare e anzi la restringe e la peggiora.
CI HANNO PROVATO ANCORA A PRIVATIZZARE L'ACQUA.
RispondiEliminaMeno male che la Cassazione ha vigilato.
In una pseudodemocrazia come la nostra, dove il fatto che voti o meno è irrilevante essendo le scelte fatte PRIMA, ANZI è una presa per i fondelli, costosa tra l'altro, l'UNICA COSA VALIDA CHE MOSTRA LA VOCE DEL CITTADINO SONO I REFERENDUM.
Nei referendum l'italiano si è SEMPRE dimostrato laico, moderno e intelligente, mentre nelle votazioni si sperde nella marea di sciocchezze manipolate ad arte da parte dei partiti.
Referendum sul divorzio OK, due referendum sull'aborto OK, nucleare OK, acqua OK.
Poi votano PD o PDL o Lega o destre e sinistre strane e, temo, adesso i grillini, che non sono affatto una novità. Dicono ciò che diciamo tutti e sono di due tipi: o non hanno esperienze di governo (per cui gli altri se li mangeranno vivi) o, peggio, sono degli ex trombati degli altri partiti che cercano di trovare comunque la strada per la politica che, a quanto pare, è la strada sicura per fare denaro e carriera. Peccato.
L'unica cosa sulla quale non sono affatto d'accordo è che l'uomo sia nato come mangiatore di carne. Ci sono diverse teorie sia pro che contro questa affermazione, ma io propendo decisamente all'essere contro. Su tutto il resto, che te lo dico a fare, sono assolutamente d'accordo. Come ormai di consueto, si agisce come se un bene importante come l'acqua fosse illimitato; certo il mare è grande, vediamo se, con l'evoluzione, fra 1000 anni saremo in grado di bere l'acqua salata degli oceani. Sempre che sia priva degli inquinanti che ora la devastano avvelenandone anche la fauna.
RispondiEliminaChissà se hai visto quel film/documentario che ti ho twittato...
Io l'ho trovato veramente ben fatto ed esaustivo sulle argomentazioni di base che tratta come ambiente e salute.
Certo, chi vuole può prendersi in pancia di controllarne i dati, ma temo rimarrebbe deluso se cercasse di sminuire la gravità della situazione che vi si denuncia.
Settimana di ferie finita, Dani. Troppo corta è una settimana per riprendersi dallo stress quotidiano del lavoro in un ambiente caotico e disorganizzato.
Vorrei poterti promettere di essere più presente, ma ancora non posso.
Saluti a te Daniele, Obbie, Mandi (se passa), Afterfindus (ma che vuol dire?), a Marco Sclarandis ed a tutti gli amici del blog.
Mi rituffo nel folle modo di vivere, malsano, di questa sempre più triste società, e sappi (ma forse te ne sei già accorta) che qualche twit dei tuoi post lo mando in giro, per divulgare l'allarme, il bisogno di una presa di coscienza sulle tematiche ambientali e della salute, e dell'enorme presa in giro che ci fanno spaventandoci con lo spettro del debito dello spread e del mercato, quest'entità indefinita che vogliono a dominio delle nostre esistenze.
Stay tuned.
Ciao Roby. E' una semplice realtà scientifica il fatto che l'uomo (o meglio i nostri progenitori) fossero carnivori. Non è che puoi essere d'accordo o meno: era così. L'essere umano non è fatto per mangiare cereali, abbiamo pochi molari e un intestino troppo corto. Ma non siamo nemmeno carnivori tout court: bocca piccola e pochi dentacci aguzzi.
EliminaE' che prima della scoperta dell'agricoltura potevamo solo correre dietro a qualche animale e cibarcene crudo. Poi con la scoperta dell'agricoltura e soprattutto con la scoperta della COTTURA DEI CIBI, energeticamente superiore di molto rispetto al cibo crudo, abbiamo potuto aumentare di numero, inventare tante meraviglie, fare tanti danni e arrivare ad oggi.
Oggi devastare suolo agricolo e PREZIOSA ACQUA per il mais che serve per nutrire in modo forzoso e crudele animali di cui cibarsi (e poi stare male) è una sciocchezza, tra le molte sciocchezze che l'homo sapiens sapiens sta continuamende commettendo sull'unico Pianeta che ci da da vivere.
Grazie dei TWEETTETTIII e si, ho visto il filmato.
Tra 1000 anni non ci saremo se si continua a devastare il Pianeta, non ci sarà il problema della dissalazione...
Spero che tu riesca ad essere presente più dei tweet. E cari saluti a te e Anna e a tutti i tuoi amici.
Tra i vari ominidi che ci hanno preceduto in effetti ce ne sono stati di prevalentemente carnivori e prevalentemente vegetariani, ma la nostra specie attuale, rispetto a quelle che ci hanno preceduto, ha subito delle modificazioni morfologiche che vanno dalla natura carnivora verso quella vegetariana. Proprio la dentatura è un'indicazione forte nel senso che non siamo carnivori, se confrontiamo la dentatura di un carnivoro:
Eliminahttp://www.tittiweb.it/dentatura.htm
con quella di un erbivoro:
http://www.doctorhorse.it/index.php?Itemid=5&id=2&option=com_content&view=article&lang=it
ci accorgiamo subito che la nostra è più simile a quest'ultima, anche se è diversa da entrambe. In particolare non abbiamo i canini sviluppati come i carnivori che devono lacerare le carni, ma ridotti ad un cuneo della stessa lunghezza degli altri come negli erbivori ed i molari piuttosto piatti come questi ultimi e non irregolari e con cuspidi pronunciate come nei carnivori, d'altra parte non ne abbiamo tanti come gli erbivori, ma comunque più dei carnivori. I nostri intestini poi non hanno la lunghezza di quelli degli erbivori che digeriscono anche la cellulosa, ma sono più lunghi di quelli dei carnivori ed in effetti l'eventuale assunzione di carne ci crea problemi (un po' come li creava alle famose mucche pazze) anche perché permane eccessivamente al loro interno.
Insomma l'uomo ha fatto dell'adattamento la sua forza e questo a partire dalla sua alimentazione. D'altra parte la civiltà si è sviluppata proprio con l'incremento dell'uso dei cereali, dunque se parliamo dell'homo sapiens sapiens, nella sua forma attuale e con la sua civiltà, il cereale è la base della sua dieta, lasciamo stare l'ultimo secolo in cui si è incrementato innaturalmente l'uso della carne. L'uomo può adattarsi all'una ed all'altra dieta con alcuni vantaggi e svantaggi da entrambe. Con la dieta prevalentemente di carne si rischiano diverse malattie che sono quelle prevalenti nella società attuale (cancro e cardiocircolatorie), con quella vegetariana, se attuata con leggerezza, si rischiano delle carenze. Comunque con l'alimentazione vegetariana facendo attenzione ad evitare carenze di proteine (assumendo ad ogni pasto legumi e cereali integrali) e di vitamina B12 (se vegani stretti indispensabile assumerla come integratore), si sta più in salute, si ha un'impatto ambientale molto minore e si è più sereni e felici. Non è questione di essere d'accordo o meno in effetti, ma di evidenze empiriche.
Io personalmente seguo la macrobiotica (o almeno ce l'ho come faro, la seguo più che posso, ma non la seguo più rigidamente e la adatto alle situazioni, per questioni pratiche) che non è proprio la dieta vegetariana, perché prevede anche l'utilizzo di pesce o molluschi una o due volte la settimana (in questa maniera si evita, tra l'altro, il rischio di carenza di b12 e di alcuni acidi grassi essenziali) ed è molto variata, molto più dell'alimentazione industriale e mi trovo benissimo. Certo essendo in contrapposizione a quella industriale se devi partire da quello che trovi nei supermercati o nei ristoranti è difficile da attuare, ma se parti dalla terra è più semplice, ci sono meno passaggi, meno elaborazione. Se parliamo di ecocompatibilità poi il discorso non si pone neanche, con lo stesso territorio si possono nutrire sette otto volte le persone che si nutrono con l'alimentazione industriale e senza l'impatto dato dalle industrie di trasformazione, certo si deve stare un po' di più intorno ai fornelli, ma a me piace e lo trovo rilassante, gran parte del mio poco tempo libero la passo così (stiamo parlando di una o due ore nei giorni lavorativi eh! Non di più).
Anche il consumo di acqua, ovviamente, è molto minore per tornare all'argomento del post, inoltre con la coltivazione biologica (richiesta dalla macrobiotica) non si inquinano le falde con fosfati e pesticidi.
EliminaP.S.
RispondiEliminaPerché la "flipcard"?
...oddio non capisco la domanda....
EliminaLa scelta di impostare la visualizzazione del blog in questa maniera ;-)
EliminaIo non trovavo come commentare...
ok torno alla visualizzazione normale...per ora...
Elimina;-)
Elimina