lunedì 6 febbraio 2012

SIAMO IN INVERNO?




Domanda retorica, vista la data odierna, ma per i giornalisti/allarmisti/manipolatori di sicuro no.
Freddo siberiano e gelo polare sono le espressioni più utilizzate per catturare l'interesse superficiale di molti cittadini italiani che si trovano ad affrontare l'inverno.
Una stagione dimenticata, anche negli armadi. A dicembre il cappotto faceva caldo, a febbraio fa effettivamente più freddo.
Qui, nel paese degli "schettino" abbiamo ancora avuto l'imbarazzante record di figuracce, incapacità gestionali e risse da bar da parte dei "nostri" decisori politici e dei loro coesi direttori/dirigenti.
Eppure, se anche io avevo udito "dalla televisione" (fonte di dubbio valore, anche se le previsioni meteo, se fornite con correttezza divulgativa, sono l'unica cosa di fonte scientifica della televisione medesima) che stava arrivando una ondata di freddo, perché adesso l'Emilia e il Centro Italia con Roma si trovano in panne?
In inverno la natura va in letargo, per qualche giorno di neve (Roma 10 cm!!!) non si può fare della slow life?
Oppure la frenesia imposta dalla nostra “intelligenza e creatività” è INDISPENSABILE?
Siamo nel 2012, non nel 1956 (quando a Roma ci fu una bella nevicata e tutti si trovarono al freddo e gelo perché IMPREPARATI termicamente, sia gli umani e sia le case).
Anche se occorre ricordare che il 2012 è lo stesso anno di Schettino, dove la tecnologia accoppiata alla superficialità provoca disastri.
Una parentesi gelata (e decisamente straordinaria) come questa, pare stia facendo dimenticare a tutti l'autunno rovente e l'inverno inesistente che abbiamo avuto fino a pochi giorni fa.
Quindi occore ricordare a cosa REALMENTE stiamo andando incontro.
Il Global Warming crea e creerà sempre maggiore instabilità. O comunque varianza climatica.
Su “ScienceDaily” del primo febbraio 2012 è scritto che la probabilità di inverni freddi, con molta neve, in Europa centrale, aumenta quando l'Artico vede una diminuzione della copertura di ghiaccio estivo poiché questo cambia le zone di pressione dell'aria nell'atmosfera artica e impatta con il nostro clima invernale europeo. Tale scioglimento del ghiaccio artico estivo ha due effetti: il ghiaccio si ritira e rivela la superficie scura del mare che si scalda maggiormentee a questo si aggiunge che il caldo immagazzinato sotto il mare fuoriesce in atmosfera. Il risultato del riscaldamento dell’aria vicino al suolo porta ad una atmosfera meno stabile. Queste mutate condizioni nell'Artico influenzano la circolazione e la pressione tipica dell'aria e, insieme ad altri fattori, portano alla penetrazione del freddo fino alle medie latitudini europee.
Insomma il surriscaldamento delle zone polari (effetto del riscaldamento globale) porta a forti instabilità climatiche, tra cui anche un inverno come questo, dopo un periodo di clima mite (per nulla invernale).
Così volevo ricordarlo giusto perché qualche idiota (a cui nemmeno vale la pena di sforzarsi di chiamarlo negazionista) non diffonda l’idea che sia tornata l’Era Glaciale e che il clima non si stia arroventando.

26 commenti:

  1. Cominciano a fioccare i frutti della stupida avidità al comando.

    Marco Sclarandis

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  2. Ciao, purtroppo negli ultimi vent'anni siamo ritornati, magari al '65!, siamo nel medioevo. Hai letto questo? Bambini abbandonati ai preti o chissà dove perché mancano i soldi, in Grecia, domani tocca a noi, l'articolo ne è un esempio lampante. Qua trovi i due articoli, agghiaccianti più del freddo odierno sulla fine che fanno molti bimbi in Grecia:

    http://fintatolleranza.blogspot.com/2012/02/ecco-la-flessibilita-di-monti-dove.html

    Mi ricorda la nascita del cristianesimo . . . :-)

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  3. Ciao Dionisio. Questi sono gli effetti sociali degli effetti finanziari che non hanno tenuto conto degli effetti ambientali.
    Teste parziali per eccellenza, i decisori politici ed economici navigano in un sottoinsieme, quello appunto economico-finanziario, che non può prescindere dalle risorse dell'ambiente che sfrutta e ahinoi, dalle emissioni e scarti che stanno modificando TUTTO il sistema.
    DICEVA TA-TANKA I-YOTANK (Toro Seduto)NELLA META' DELL'OTTOCENTO:

    Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.

    Si lo so la scrivono i ragazzini su Facebook, ma se almeno ci pensassero un po' su queste parole sarei felice che lo scrivessero anche sulla carta igienica...

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  4. NIENTE SCENARI ALLA MAURO CORONA MA...
    Gazprom, la compagnia di Stato russa che fornisce il metano per riscaldare buona parte dell’Europa, ha ridotto il flusso di fornitura di gas.
    Ammette di non essere in grado di dare all’Europa occidentale le forniture supplementari richieste per far fronte all’ondata di gelo e da diversi giorni.
    Gazprom cerca di minimizzare ma alla fine lha dovuto ammettere che «Non siamo attualmente in grado di fornire ai partner dell’Europa i maggiori volumi di gas richiesti».
    Putin ha tolto ogni "illusione" dicendo apertamente che la priorità di Gazprom è quella di fornire il mercato nazionale.

    Le notizie sono poco confortanti, per quanto attiene alla situazione GAS in Italia.

    Scaroni dice che da giovedì potrebbero esserci dei possibili distacchi nelle aziende e Marcegaglia parla di mettere mano alle riserve a partire da mercoledì.

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  5. Dal post di Enrico Euli sul blog Risorse Economia Ambiente:

    Alcune domande che dovremmo permetterci di farci finalmente, approfittando della catastrofe?
    Ci provo:
    E se il reddito fosse svincolato dal lavoro?
    E se i beni non fossero solo e sempre merci?
    E se il lavoro non fosse più un valore ma un'attività come altre?
    E se la disoccupazione crescente si rivelasse anche come un successo?
    E se andassimo verso un'economia stazionaria, senza crescita, o decrescente?
    E se la formazione fosse più sganciata da produzione e occupazione?
    E se la democrazia rappresentativa e statuale non fosse l'unico regime politico possibile?
    E se 'pubblico' non fosse più sinonimo di 'statale'?
    E se la protesta pacifica non fosse più un metodo efficace per prendere potere?
    E se la guerra non fosse più una soluzione ai conflitti?

    Marco Sclarandis

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  6. Gli ultimi due punti sono assai inquietanti carissimo Marco.
    Concordo sul DOVER andare verso una economia stazionaria (anche se adesso siamo in recessione, forse abbiamo superato con i nostri consumi insensati i limiti termodinamici), e di conseguenza stazionaria DEVE diventare anche la popolazione planetaria, operando quel famoso "rientrodolce" che riportarà equilibrio nel sistema dinamico terrestre.
    Hardin disse cose eccellenti e le disse nel 1968 ancor prima del Club di Roma. Recitò un principio primario: la soluzione al problema demografico NON può essere tecnica, ma DOVRA' essere etica e politica.
    L'agricoltura costa energia e, da quando siamo passati all'agricoltura e ci siamo fermati in un posto a costruire città e cimiteri, la razza umana è cresciuta per migliaia di anni con un certo equilibrio omeostatico.
    Poi l'energia fossile a buon mercato ha fatto schizzare in alto il numero di individui.
    Se tutti stessimo bene, se tutti avessimo istruzione e decoro, sarebbe un bel Pianeta. Ma così non è. E io non credo che sia giusto perpetuare un sistema medievale a livello globale, dove 5/7 sono i nostri servi della gleba per credere di essere in demecrazia e permetterci cambi di abiti, scarpe e cellulari a ogni piè sospinto.
    Con una economia stazionaria "pubblico" diventerebbe la maggior parte del lavoro, eliminando la disoccupazione, e forse anche la parola pubblico.
    Ma noi umani siamo saggi o solo bastardamente intelligenti?

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  7. Possiamo stare tranquilli che non avverrà il raddoppio della popolazione mondiale, ma non per scelta ma per durissima necessità.
    Il rientro è gia amaro da adesso e noi italiani cominciamo a sperimentarlo da un po' di tempo.
    L'amarezza nostra è ben più dolce di quella che subiscono altre genti, ma se vogliamo assaggiare perfidi fieli non abbiamo che da continuare con le scelte irresponsabili fatte negli ultimi decenni da tutti i governi.
    Questa bufera siberiana è qualcosa di provvidenziale per scuotere i desti e portarli all'azione.
    E forse qualcuno dei fessi che stanno dietro alle polemiche insulse dei talk show si ritroverà miracolato e comincerà a pensare, e per conto proprio invece che per procura.
    Il tuo refuso "demecrazia" al posto di "democrazia" è un perfetto neologismo per denominare il regime politico attualmente in vigore e non solo in patria.
    Non credo di dover darne spiegazione.

    Marco Sclarandis

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  8. Quello che riporta il blog "Voci dalla strada"
    or ora è di una gravità assoluta.
    Quanti siamo distanti da quella situazione noi italiani?
    Un anno, due, dieci?
    Immagina il risveglio del monte Somma altrimenti detto Vesuvio.
    Risveglio tutt'altro che irrealistico come l'attuale nevicata dalla cadenza, per ora,
    trentennale.
    Se annunciassero con la probabilità del settanta per cento un'evenienza simile, anche con tre mesi di anticipo, te l'immagini il putiferio che scatenerebbe?
    Sorgerebbero immediatamente botteghe ricolme di statue di San Gennaro, anzi oserei immaginare degli altari con il trittico San Gennaro Padre Pio e La Vergine Maria in mezzo.
    Il chè non sarebbe niente male purchè fossero corredate di messaggi audiovisivi sul da farsi per affrontare l'emergenza.

    Marco Sclarandis

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    1. L'orrore greco è insopportabile tanto più che, come dice l'articolo originale, secondo tutti i responsabili del disastro greco, se le loro politiche (di rigore più che draconiano) risultassero efficaci al 100%, cosa del resto assolutamente illusoria, il debito pubblico greco verrebbe riportato nel 2020 al 120% del Pil del paese, e cioè al tasso che registrava… nel 2009, quando è cominciato tutto questo gioco al massacro! Insomma, quello che oggi ci dicono cinicamente è che hanno distrutto un’intera società europea… assolutamente per niente!
      Uno schifo a cui la banale osservazione della commissione ONU fa ridere per la lapalissianità...(io non credo affatto all'ONU così come è organizzata).
      Una statuetta di San Gennaro che mi dice come comportarmi nelle emergenze è più utile del sindaco di Roma?

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  9. Il turbocapitalismo della soddisfazione istantanea dovrà declinare per necessità e lasciare il passo al post picco. Dalle balene al fossile, dal fossile al sole, se solo lo si volesse si potrebbe transitare con morti ma meno di quelli che si vedranno senza transizione.
    I governi sono di default IRRESPONSABILI perchè, soprattutto in Europa, fatti da IDIOTI SACCENTI E SUPPONENTI.
    Chissà se si attiverà qualche neurone nei miracolati dei talk show, difficile, a meno che non sparisca l'energia e il calduccio (e dopo conto in banca e altri ameni privilegi).

    Invece voglio la spiegazione dle mio refuso!

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  10. DEME...NTICRAZIA.Madame!

    Una statuetta di San Gennaro che mi dice come comportarmi nelle emergenze è più utile del sindaco di Roma?

    Enormemente più utile!


    Marco Sclarandis

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    1. GRAZIE! Dimenticavo di star parlando con un Poeta.
      Eh Eh Eh DEME...NTICRAZIA.

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  11. ..Proprio in questi giorni le Svaalbard sono 15 gradi sopra media ; il problema demografico si può risolvere con le "buone" solo a livello nazionale, o di più nazioni,nel nord del mondo : beninteso, i preservativi non bastano, o si accetta che un infante possa muorire di stenti come nelle nostre campagne qualche secolo fà o serve la sterilizzazione coatta dopo il primo figlio : naturalmente al momento ciò vale per certe aree del sud del mondo, visto che le italiane col loro 1,2 hanno il tasso di fecondità più basso al mondo : onore a loro. Basterebbe fornire aiuti alimentari e sanitari solo a chi accetta "spontaneamente" tale procedura: dico questo con l'effetto serra galoppante, mezza amazzonia distrutta, la fascia subshariana in estensione verso sud da invasione di cavallette umane causata anche dell'assistenza sanitaria portatata dalle missioni occidentali ai nuovi nati negli ultimi 30 anni...LaTouche nel suo bel libricino sulla decrescita serena mi fà un bel ridere quando dedica uno striminzito paragrafo alla sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario nelle nazioni occidentali, ammettendo banalmente che non possono essere mantenuti a livelli paragonabili agli attuali nel medio periodo...Sembrerebbe poi che La Touche voglia la decrescita per attenuare le differenze fa gli uomini...Non credo sarà possibile, perchè anzitutto aumenteranno le differenze fra chi c'è e ci può essere, e chi non ci sarà più e non ci potrà più essere...( Vedi ottanta milioni di umani concentrati in poche decine di km quadrati fertili in Egitto)...IL punto è : saremo capaci di darci una morale che non devasti il pianeta ulteriormente od agiremo senza una morale e consocenze condivise ? Come rivisiteremo la facile morale da light crude monoteista/consumista che ha permesso di innescare questa spirale di feedback positivi destruenti la salubrità degli ecosistemi ?
    Last nut not least: l'uomo sopravviverà, non so se fra 40 anni saremo in 400 milioni o 4 miliardi (di più non è possibile), ma sopravviverà, ma oltre a garantire un pianeta chissà per quanto tempo più povero e malato alle nuove generazioni, quante specie animali avremo portato all'estinzione nel frattempo? E fra queste anche animali meravigliosi e più intelligenti di molti individui umani gravemente menomati nelle capacità cognitive ed assistiti con costose cure mediche nel mondo occidentale, come gli orsi polari, il lupo dell'abissinia, alcuni cetacei cacciatori ? LaTouche è moderatamente diffuso ed accettabioe perchè fà parte del sistema culturale di massa ,( baby boomer, ex 68 comunista, professore universitario, quindi al soldo diretto di uno stato che comunque investe troppo poco in sostenibilità), e propone una versione neoromantica della decrescita ma ha il merito di fermarsi un attimo prima del ridicolo; sempre rivolgendo lo sguardo ai nostri cugini, trovo De Benosit molto più onesto.

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  12. Ciao Francesco e ben arrivato qui.
    Il tuo commento è molto articolato e, siccome non ho letto i libri di Latouche, ma solo le sue interviste non sono in grado di rispondere a ciò che affermi su Latouche.
    Il fatto che sia un europeo, francese e occidentale è palese, che non voglia ammettere che la sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario nelle nazioni occidentali non potrà durare BAU come ora è comprensibile. Già lo criticano perchè osa parlare di decrescita, figurati se dice anche il resto.
    Secondo me lo sanno in molti, SIA POLITICI E SIA ECONOMISTI; io stessa (umile lavoratore) dissi più di 15 anni fa, e venni presa per folle, che tutti, donne comprese, saremmo andati in pensione a 65 anni. Era il 1998.
    Sul clima impazzito e sulla nostra follia umana di mantenere un sistema esponenziale di crescita sfondi una porta aperta come potresti notere leggendo i post precedenti.
    Sull'amore spassionato per la Natura e gli animali pure. Faccio quello che posso, dal pulire se trovo sporco un bosco o una spiaggia alla iscrizione a Greenpeace. Limiti da occidentale.
    Non mi è ben chiaro il tuo ragionamento sui metodi anti sovrapopolamento.
    Io parto dal principio che 7 miliardi sono troppi per un Pianeta solo, SOPRATTUTTO per il livello di sfruttamento che SOLO NOI OCCIDENTALI imponiamo a 5/7 di umani e al Pianeta.
    Il che è IMMORALE.
    Per le future generazioni (leit motiv ultimamente) e per quei 5/7 che soffrono affinchè io e te per esmepio possiamo cimentarci sulla rete.
    Quindi un riequilibrio è necessario, recuperando un IMMATERIALE (cultura e comunicazione) e spurgandoci dal TUTTO E SUBITO E SENZA FATICA del turbocapitalismo. Pochi "soffrirebbero" e per quanto mi riguarda sarebbe una sofferenza che gli potrebbe anche fare bene.
    Riprendo il discorso dell'eccesso di popolazione umana (che sta riducendo al luminicino la biodiversità planetaria). Secondo il mio modesto parere c'è solo una operazione da fare e si chiama ISTRUZIONE ALLE DONNE.
    Dove sono istruite non fanno tanti figli, dove sono povere e maltrattate ne fanno troppi.
    Secondo me quella è la strada.
    Sennò ci attende la Catastrofe.

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  13. Colgo al volo il refuso di Francesco:
    Last nut not least che ovviamente dovrebbe essere:
    Last but not least che tradotto diventa
    "Ultimo ma non il minore".
    Se si considera che "nut" significa noce e "knot" significa nodo ma si pronuncia quasi allo stesso modo e che l'immagine sotto al titolo di questo post è un roditore con una ghianda fra le zampe, c'è da sbizzarrirsi a dipanare il groviglio di emozioni, ricordi e significati che una parola ed una frase può avere nelle nostre menti.
    Il nodo cruciale o ancor meglio gordiano che ci tocca sciogliere in questo secolo è certamente quello della nostra invadenza su questa terra.
    Ma chi può rispondere in modo definitivo alla domanda che è il nòcciolo della questione:
    Quanti umani possono vivere tutti insieme(appassionatamente)sulla Terra?
    E' più facile rispondere a quella domanda molto simile, che chiede quanti angeli possono danzare su di una capocchia di spillo.
    Ma se non si risponde a questa domanda, diventa la nostra discussione un vano scorreggiare al vento, nel tentativo di sventare l'uragano.
    Per poco che ci si pensi, si capisce subito che la risposta non può essere un numero ma semmai un insieme di numeri che in termini matematici possiamo chiamare una funzione.
    Ma la funzione che cerchiamo dipende da così tanti e diversi fattori per cui calcolarla è un'impresa titanica.
    E non è nemmeno una funzione che possiamo vedere esaurientemente su un piatto foglio di carta e forse non potremmo nemmeno vedere come il fluttuare di una medusa in mare, perchè non siamo capaci di vedere oltre le tre dimensioni direttamente.
    E quello demografico è un problema multidimensionale.
    La soluzione, comunque, anche se non tutte sono, devono, o dovrebbero diventare delle Emmy Noether(chiedete a wikipedia)ce l'hanno le donne, purchè permettiamo loro di applicarla.
    Io sono convinto che le donne sanno come trasformare questo baccanale male organizzato e ancor peggio condotto in una festa memorabile per tutti quanti.
    Possiamo anche lasciare il capocuoco in cucina,purhè si limiti a fare bene il suo mestiere senza discutere gli ordini della massaia che sa meglio di lui che cosa c'era sul mercato la mattina presto.
    Poi, se le massaie o padrone di casa che siano, sono più inette dei maschi che gironzolano per la tenuta e le si lascia spadroneggiare, non ci resta che eliminare il sesso o lasciarci dominare dai robot.

    Marco Sclarandis

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  14. Quindi Marco concorda che SOLO le donne salveranno il Pianeta dal sovrapopolamento, ma ci servono anche uomini intelligenti con i quali condividere questo percorso. Sennò scorreggie al vento e Robot...e CATASTROFE.

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  15. Non esageriamo Daniela.
    Certe donne sono capaci di trasformare un maschio sano in un idiota irrecuperabile.
    E se costui rimane sul trono a comandare oltre al danno si aggiungono le beffe.
    E bisogna considerare che secoli di patriarcato hanno suscitato sete di vendetta insaziabile.
    Ma resta il fatto che i figli li fanno materialmente le donne.
    E quando una donna può decidere se e come fare un figlio senza temere imposizioni e vessazioni o punizioni soprannaturali, è intrinseco alla sua natura di fare quello che è meglio per tutti.
    Io credo che sia così, e mi sembra che i fatti lo confermino.
    Credo che siano ben poche al mondo le donne che farebbero consapevolmente figli su figli da mandare allo sbaraglio, mentre uomini che lo fanno o lo farebbero sono più numerosi, sopratutto se non vengono costretti ad allevare quei figli che sbadatamente mettono o metterebbero al mondo.
    Lo già detto altrove, in teoria potremmo ancora raddoppiarci una volta o due, ma a condizioni rigidissime e pericolossissime e ciò dovrebbe bastare a fare tutto il possibile per dimezzarci almeno di una volta.
    Ma non si può ottenere questo rientro demografico con le maniere spicce.
    Con le maniere spiccie possiamo al massimo prepararci delle ecatombi.
    Le donne istintivamente lo sanno.
    Gli uomini invece devono perdere tempo a calcolarlo.

    Marco Sclarandis

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  16. Infatti Marco io parlavo che ci servono uomini intelligenti...
    Gli altri fanno danni dannosi alle donne e all'ambiente.

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  17. ...L'ho già detto altrove..

    Marco Sclarandis

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  18. Altrove è un luogo lontano lontano...dimmi dove...
    ;)
    P.S. Mi pare che il concetto sia chiaro e chiarificato. istruzione alle donne e si risolve il problema del sovrapopolamento.

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  19. Hai presente il detto "Le madri degl'imbecilli sono sempre incinte"?
    Si potrebbe cominciare a convincerle a prendere dei contraccettivi.............
    Scherzo per alleviare la serietà dell'argomento.
    Purtroppo il sesso e la procreazione non sono fatti comprensibili con quattro regole da imparare a memoria.
    Astuzia e idiozia si mescolano in essi con diabolica raffinatezza.
    Come nel clima, sono le previsioni che stanno nel mezzo le più difficili da azzeccare.
    Io credo il picco della popolazione sia ormai raggiunto.
    Bisogna vedere se la discesa sarà un "Dirupo di Seneca" o una una discesa meno impervia.
    Noi Italiani stiamo percorrendo la strada giusta, ma per molti senza sapere perchè.
    I Cinesi a quanto pare devono correggere la marcia, se non vogliono trovarsi orde di maschi infoiati a caccia di femmine.
    Potrebbero mettersi d'accordo con gli Indiani e gli Africani e fare degli ottimi affari.
    Voglio dire con le madri indiane e africane.
    Senza arrivare all'infanticidio dei maschi, per carità.
    Non so fino a che punto siano avanzate le tecniche per determinare il sesso dei nascituri, ma credo che i Cinesi troverebbero e troveranno alla svelta qualcosa che metterà insieme etica e demografia.

    Altrimenti c'è sempre la castità universale.

    Ma credo che su questa ci sia poco da scommettere che prenda il sopravvento.

    Marco Sclarandis

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    1. Un nuovo genere umano, un misto cino-indo-africano?
      Secondo me sarebbero bellissimi.
      L'importante è evitare il dirupo di Seneca. Potremmo consigliare qualche seduta spiritica con Marco Aurelio che ne sa qualcosa al riguardo (nacque poco dopo la morte di Seneca).

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  20. ...L'ho già detto altrove.....

    E' solo una correzione ad un errore grammaticale del post precedente.

    Marco Sclarandis

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  21. Salve di nuovo a tutti; mi scuso per qualche errore di ortografia ma evidentemente la mia tastiera non è all'altezza...Ho voluto affondare il colpo col mio primo commento, indubbiamente senza moderazione della mia vis polemica e non solo ; era una specie di sondaggio esplorativo, per rimanere in tema di risorse non rinnovabili..Seriamente, l'istruzione alle donne è importante, ma soprattutto neo paesi occidentali, visto anche che in Italia ISS stima ci siano 300000 sieropositivi non diagnosticati, per la maggior parte donne eterosessuali sulla trentina...(Per ragioni fisiologiche le donne hanno maggior probabilità di un uomo di venir contagiate dal virus dell'AIDS in caso di rapporto "convenzionale" non protetto ): questo è un altro elefante nella stanza che minaccia la qualità di vita della nostra società di qui a breve, visto che di un vaccino abbastanza efficace da meritare l'attenzione dei sistemi sanitari nazionali non s ene parla prorpio, e l'attuale cocktail antivirale seppur abbastanza efficace, costa circa 1000 euri al mese e la vedo dura di qui a 10 anni...Non credo che nel sud del mondo l'istruzione alle donne sia sufficiente, per ovvi e banali motivi..Detto questo, peggio per loro, come disse qualche mese fà Bossi del suo amico Silvietto.

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  22. Ciao Francesco. L'aspetto sanitario rientra nella vicenda nel sovrapopolamento e nella carenza di risorse economiche (legata alla carenza principe di risorse naturali).
    Di AIDS non si parla da anni probabilmente perchè non interessa o perchè apparentemente sotto controllo o perfettamente scaricabile sulle "sacre famiglie e soprattutto sulle donne".
    Sono almeno 20 anni che una persona di media cultura deve conoscere quel rischio, se così non è e tutto ricade sull'individuo, vorrà dire che solo dopo un nuovo fronte di rischio tornerà a diventare un problema da risovere a livello di società. I giornalisti saranno felici di una ulteriore emergenza con cui riempire i loro giornaletti.
    Sarà un problema per TUTTO il Pianeta la mancata istruzione delle donne del sud del mondo, anche di Bossi, Silvietto e dei loro figli.

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