Gli Stati democratici, equi, laici e puntati verso la sostenibilità NON SONO AZIENDE.
Questa è UNA SOLENNE STUPIDAGGINE a cui ci hanno abituato gli ultimi vent'anni del "grande imprenditore Berlusconi", che ci ha propinato, da abile venditore e conoscitore di psicologia di massa quale è, una bugia assassina.
Quella bugia ci ha portato nel baratro e ci ha convinto della bontà di una scelta, quella europea, SOLO economica.
Gli Stati hanno un bilancio diverso perchè possono emettere moneta, e perchè con la propria moneta possono relazionarsi all'Estero.
Io ripropongo questo mio post: PICCOLO E' BELLO.
Quindi preciso che io NON SONO AFFATTO D'ACCORDO con il sostenere che uno Stato sia come una azienda o una famiglia.
Adesso posso proseguire.
Adesso, ahi noi, ci siamo in pieno in questo MODELLO ERRATO DI STATO.
1) Non emettiamo moneta e come le aziende dobbiamo chiedere prestiti a tassi spesso usurai: il rapporto che emerge è CLIENTE VERSO BANCA.
Quello che ci sta succedendo con i bond, con la BCE e speriamo di no, con il FMI. Dobbiamo tassarci e impoverirci per PAGARE i creditori che sono privati miliardari e speculatori. Per fare l'IDIOZIA del pareggio di bilancio.
Nessuno "fottuto sviluppo", o perlomeno "omeostasi". Nulla di tutto ciò, arriverà anzi, è già arrivata la recessione. Nessuna spesa pubblica per istruzione, ricerca, lavoro e AMBIENTE.
Si tira la cinghia e basta, occorre RIFINANZIARE IL DEBITO (ovvero il debito non riuscirò MAI a pagarlo completamente) verso poche persone, ricche e sfruttatrici. Nessuno meglio di Monti sapeva come fare questo delicato compito.
2) Siamo una AZIENDA (l'Italia) che fornisce beni e servizi al CLIENTE (l'Europa):il rapporto che emerge è FORNITORE verso CLIENTE.
Non a caso il precedente "direttore commerciale" dell'Italia è stato sostituito dall'attuale "direttore commerciale" perchè era SGRADITO al cliente. Non era abbastanza specializzato per un cliente così tecnico, era il classico "commerciale" che poteva vendere un po' di tutto.
La sostituzione era obbligatoria in entrambe le due situazioni, in quanto se la banca non reputa sufficienti le garanzie siamo obbligati a fornirgliene delle altre ad essa gradite; se il cliente non accetta il mio venditore commerciale per continuare la fornitura devo dargli un venditore diverso a lui gradito.
In tutto questo I POPOLI NON CI SONO PIÙ ma diventano MERCE DI SCAMBIO E/O GARANZIE.
Spero di sbagliarmi di brutto.
Spero che sia solo il senso di tristezza e sconforto che mi accomuna a tanti altri italiani ed europei.
Daniela
Purtroppo, visto l'andamento, non ti sbagli per niente, vogliono ridurci a semplici bulloni da sostituire una volta rotti.
RispondiEliminaCiao, e buona giornata
Dovremmo rapidamente considerare che siamo in uno stato d'emergenza simile sotto molteplici aspetti a quello successivo ad una dichiarazione di guerra.In questo modo potremmo reagire adeguatamente.
RispondiEliminaQuanti lo faranno?
Il tempo di Cassandra è terminato.
Ora comincia quello di Achille.
Marco Sclarandis
Il Pelide? Sarà ora che si svegli quello che è in tutti noi, ed al più presto: la valanga ci travolge silenziosamente, ma non per questo ci lascia indenni! Solo che urge anche l'apporto di Ettore, uomo giusto che se alleato potrà darci indicazioni esatte sulla svolta; abbiamo gli strumenti per risvegliare in noi queste due essenziali componenti senza farle cozzare, evitando che l'una prevalga sull'altra? Riusciremo ad evitare il bagno di sangue ed a espellere il re malvagio dalle nostre vite, relegando ciò che ha un mero significato simbolico al suo semplice ruolo?
RispondiElimina@Dionisio
RispondiEliminaCiao. Io spero vivamente di sbagliarmi, spero, come suggerisce Marco, che siamo in una specie di stato di guerra, con le razioni e i voli notturni di aerei nemici, solo in altre forme.
Nel senso che tutto quello scenario testé prefigurato è 1000 volte meglio dello scenario del post. Uno stato di guerra è TEMPORANEO, non può durare a lungo.
E' come la vicenda dello stress buono (eustress, perchè sapete che il prefisso "EU" deriva dal greco classico e significa "BUONO") e dello stress cattivo.
Lo stress buono è quello che impedisce alla gazzella di farsi mangiare dal leone e le da la forza di correre più veloce per un tempo biologico di 2 - 3 minuti.
Lo stress buono è quello che impedisce al leone di farsi superare in velocità dalla gazzella perchè ha fame e deve mangiare.
Lo stress cattivo è quello che viviamo noi da anni, che molti di noi vivono al lavoro o a casa per rapporti deleteri logoranti e CONTINUI.
Quello è NEGATIVO e ci porta alla distorsione della realtà.
In che tipo di stress ci troviamo?
Leggiamo bene la realtà o siamo incipriati di polvere nera?
Lo Stato NON è un'azienda, né una famiglia (se due cose sono diverse, ovviamente, NON sono la stessa cosa). D'altronde se ci sono similitudini si può parlare di queste, le similitudini ci aiutano a pensare e capire, facendo sempre salve le differenze però. A volte possono essere utilizzate truffaldinamente e bisogna saper evitare queste trappole; riguardo allo Stato come azienda, il paragone (che per alcuni aspetti può essere legittimo) è di certo stato utilizzato truffaldinamente. Gli ingenui hanno pensato che chi aveva saputo gestire le proprie aziende avrebbe saputo gestire lo Stato, ma l'azienda cerca di massimizzare i guadagni per sé, lo Stato deve massimizzare i servizi per i suoi clienti (che dovrebbero essere i cittadini non l'Europa)! Poi non ha saputo fare neanche questo, ma questo è un'altro discorso, dato che neanche le sue aziende le aveva gestite in maniera così geniale, semplicemente aveva sfruttato i legami con la politica per avere vantaggi rispetto agli altri, si era fatto fare leggi a favore in cambio di favori, dopo... ha continuato a farlo di persona, ha continuato a pensare alle sue aziende, ma questo dovrebbe essere un discorso chiuso (speriamo!).
RispondiEliminaLo Stato NON dovrebbe essere cliente verso le banche ed in effetti NON è a loro che chiede denaro, ma lo chiede ai propri cittadini, o a chiunque voglia prestargli denaro (e sempre più spesso sono le banche ad acquistarli è vero). NON è obbligato a chiedere prestiti, per offrire i suoi servizi (sanità, istruzione, sicurezza ecc.), NON ha necessità di chiedere questi prestiti (BTP), ma deve farlo se quello che prende dalle tasse è meno di quello che spende per i servizi. Per questo credo che il pareggio di bilancio (cioè fare in mondo che spenda SOLO quello che ha) non sarebbe una cosa malvagia come vien fatta passare. Di per se sarebbe una cosa giustissima. In passato (soprattutto negli anni '80) il nostro debito è lievitato abnormemente per alimentare il clientelismo (che c'era anche prima, ma ha avuto un'accelerata) e da quelle stesse persone, tra l'altro, che facevano leggi a favore di famosi geni nella gestione delle aziende...
Quello che è malvagio è chiedere ora, in un momento di difficoltà, che si taglino servizi essenziali per rientrare di un debito che è un fardello scomodo, che è certamente meglio togliersi prima o poi, ma andrebbe fatto quando si è in grado di farlo.
È un po' quello che fanno alcune banche in effetti, che vanno ad esigere il rientro dal debito (che hanno concesso tranquillamente) proprio quando l'azienda è in difficoltà (e qui il paragone ci sta tutto).
Scusate se ribadisco concetti elementari, ma a volte sento l'esigenza di ripartire dal concreto.
Concordo pienamente con la conclusione: i popoli, i cittadini devono essere i beneficiari dello Stato, non i suoi bancomat, non la merce, lo strumento che lo Stato utilizza, per arricchire chi indebitamente si è impadronito di esso!
@Marco
RispondiEliminaBentornato!
Si, potresti avere ragione, potremmo essere in uno stato di guerra, ne ha tutti i sintomi.
Dalla nostra COSTITUZIONE, articolo 11:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
ECCO QUA, ESTRAGGO LA PARTE RILEVANTE:
L'Italia consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.
LIMITAZIONI DI SOVRANITÀ.
A quanto pare era prevedibile uno scenario come questo. Anche dopo una guerra atroce come fu la seconda.
Ma siamo in queste condizioni?
@Roberto
RispondiEliminaAchille era un uomo iracondo e furioso che disprezzò anche il cadavere di Ettore e fu aiutato dagli Dei (gioco sporco).
Ettore, tradito da Atena, impaurito come ogni uomo normale davanti a un nemico furioso, propose ad Achille di avere rispetto "almeno" dei cadaveri prima del duello letale.
L'altro non accettò, non volle lo attaccò e lo lascio vivo solo il tempo di dirgli che non avrebbe riportato il suo cadavere alla madre Ecuba.
E così fece, bucando i piedi di Ettore e trascinando il corpo come un tronco con il carro impazzito.
Meglio Ettore.
Achille furioso non lo voglio, anche se la sua lucida follia sarebbe un "dono" per un esercito.
@Obbie
RispondiEliminaIL PAREGGIO DI BILANCIO E' UNA BEFFA e purtroppo non sarò felice quando mi darai ragione.
Se la gestione di uno Stato è andata male, come la nostra, non significa che devo limitare la mia sovranità e subire ingiurie per pagare i debiti agli speculatori o anche agli altri cittadini italiani che si sono comprati i bond.
Se i bond sono in mano al popolo italiano lo Stato con la SUA MONETA glieli paga, sennò, in caso di moneta ESTERNA, tocca strizzare ANCHE chi non ha bond e non è interessato ad averli (IO PER ESEMPIO) per pagare gli speculatori e gli altri italiani che si sono comprati i bond.
E non certo per AIUTARE lo Stato, ma per un investimento sicuro.
In uno Stato con sovranità monetaria non sono le tasse che pagano i servizi, ma le tasse servono a redistribuire la ricchezza. Questa è una legge elementare, spero di averla scritta in modo elementare.
Chi gioca in borsa e investe accetti il rischio DI PERDERE DENARO e non rompa la palle a chi non ha ALCUNA voglia di rischiare e preferisce MANGIARSELI in cioccolatini.
INOLTRE TUTTI SIAMO CITTADINI E TUTTI DOVREMMO AVERE IL DIRITTO DI PARTECIPARE ALLA "SOCIETÀ" STATO ITALIANO ANCHE SENZA COMPRARE QUEI FOTTUTI BOND!!
NOI SIAMO PARTE DELLO STATO.
E sto parlando di persone come me che lavorano tanto e pagano le tasse, tutte e prima ancora di avere lo stipendio.
In uno Stato con sovranità monetaria non sono le tasse che pagano i servizi, ma le tasse servono a redistribuire la ricchezza. Questa è una legge elementare, spero di averla scritta in modo elementare.
RispondiEliminaL'hai scritta semplice, l'aveva scritta semplice anche Barnard, ma sia tu che lui date per oggettivo evidente e non contraddicibile, per un postulato da cui partite una visione, in'interpretazione dei fatti operata da 'alcuni economisti. Quello non è la verità scolpita sul marmo quello è un (UNO!) modo di vedere le cose, molto (MOLTO) opinabile.
Se per un attimo (solo per un attimo, ci mancherebbe), lo metti da parte, se per il tempo di un ragionamento (solo per quel tempo ti prego, che senza si sta male) te ne liberi e vedi le tasse per quello che sono, e cioè il modo in cui lo Stato si finanzia per fornire servizi (anche per quegli economisti sono questo di base, poi, seguendo un loro ragionamento, una loro interpretazione dei fenomeni economici le descrivono (DESCRIVONO) come modo in cui lo Stato redistribuisce la ricchezza ecc.), se per un momento ti togli gli occhiali degli economisti e guardi con i TUOI occhi, ti accorgi che CI stanno fottendo PROPRIO con quel debito lì, quello che piace tanto a quegli economisti e soprattutto a quei possessori di titoli pubblici che stanno loro dietro!
Noi in quanto Stato NON dobbiamo niente a nessuno se non facciamo debiti, nessun privato, speculatore, scommettitore, sfruttatore, sanguisuga del cavolo può venire a chiedere un euro a noi Stato, se noi NON abbiamo debito, loro VOGLIONO il debito, a loro piace che lo stato abbia debiti, VIVONO anche di questo, è la loro rendita garantita per sempre. Quello che chiedono oggi è SOLO che rimettiamo un po' i conti a posto, in maniera che la LORO rendita sia sempre garantita, che non corrano rischi di perderla. Ma loro NON vogliono che si estingua il debito. Possibile che è chiaro questo concetto? Loro NON vogliono il capitale indietro, vogliono gli interessi, vogliono che questi lievitino e qualunque cosa faccia gioco perché questi lievitino (ma senza arrivare al fallimento dello Stato altrimenti sono fottuti) a loro piace. Puoi fregarli solo in due modi ed entrambi richiedono sangue: fallisci ed affronti la guerra che ne consegue (sangue fisico), restituisci completamente il debito e non hai più nulla a che fare con loro (sangue di sacrifici intollerabili).
Questo per rimanere sul concreto senza stare dietro alla fuffa degli economisti.
Tra l'altro, ritornando a quella frase, è ANCHE vero che le tasse hanno come effetto quello di redistribuire le ricchezze, ma dovrebbero farlo redistribuendo da chi a di più verso chi ha di meno, ma nel nostro sistema fiscale, la redistribuzione è da chi è onesto verso chi è disonesto.
vedi Obbie, siamo d'accordo su un punto: sia io che te ODIAMO LA PAROLA DI OBAMIANA MEMORIA (a te piace, perchè non citartelo) RIFINANZIARE IL DEBITO.
RispondiEliminaRIFINANZIARE IL DEBITO.
E' quello che faremo con il pareggio di bilancio, ovvero pagheremo sempre e solo GLI INTERESSI.
Una crisi sistemica, dove LA POLITICA DEVE CAMBIARE, e invece ci si limita a dare risposte economiche e in più tassando i deboli?
Il principio economico che ho elementarmente esposto non è una opinione. Tanto meno la mia.
Se capissi di economia avrei fatto i soldi giocando in borsa invece mi limito a lavorare.
Se tu la ritieni opinabile è tuo diritto.
E' tuo diritto credere al pareggio di bilancio perchè pensi che siamo una società per azioni.
Tutto tuo diritto.
E' mio diritto dire il contrario.
E mentre noi discutiamo qualcuno ha deciso che dobbiamo nutrire i signori del Mondo. Quelli che ci faranno fallire, ovvero fallirà ognuno di noi singolarmente, per un bene che non è affatto collettivo, ma di pochi.
Non sono complottista, odio chi fa più casino del casino che già c'è, ma se vedo uno che mi massacra posso dirlo o devo credere che lo sta facendo per il mio BENE FUTURO?
Pareggio di bilancio...l'azienda Italia, il cliente Europa e intanto i tedeschi, ovvero quelli che più di tutti stanno e hanno guadagnato dall'euro (detto anche nuovo marco) a vedere il loro perfido PIL degli ultimi 10 anni, insomma loro vogliono l'Europa a due velocità.
LA LORO e quella degli altri, ma non capiscono che la loro velocità è legata alla nostra. Se loro corrono è perchè noi arranchiamo, è una coperta corta.
Che potrebbe coprirci tutti prima del caos climatico e dell'esaurimento delle risorse naturali.
L'economia non dovrebbe essere una opinione, perchè le leggi del pianeta non hanno opinioni economiche.
Pensa che nel global warming ci sono i NEGAZIONISTI.
Negare l'evidenza è un atteggiamento realistico?
Cara @Daniela, siamo d'accordo su ben più di un punto. Siamo d'accordo su quasi tutto, io non vedo però lo Stato come una società per azioni, per me lo Stato non dovrebbe aver a che fare con tutta questa merda, ma è un sogno. Quello che cerco di far capire, sostituendo l'opinione di alcuni economisti con il dato oggettivo (ma se ti fa piacere diciamo con la MIA opinione), è che questo è l'ennesimo caso in cui le cose sono messe in modo tale che noi perdiamo sempre, che una via s'uscita c'è, ma che essa è molto stretta. Il pareggio di bilancio di cui parlo io, non è quello per cui continuiamo a pagare gli interessi (quelli li paghi comunque, anche se non vai in pareggio questo è chiaro no?), ma quello in cui estinguiamo il debito PER SEMPRE e non paghiamo più ALCUN interesse, PER SEMPRE.
RispondiEliminaDi questo sto cercando di parlare, capendo benissimo che è utopia. Questo significa anche tornare alla concretezza che ci permetterebbe di avere l'attenzione per l'ambiente (ed in definitiva per NOI STESSI) che sarebbe necessaria. Perché a quel punto non devi sottostare ad alcun ricatto, non devi rispondere a nessuno, sei completamente padrone delle tue scelte. In un condominio diamo parte dei nostri soldi per opere comuni, in un comune le diamo per opere comuni, per lo Stato li diamo per opere comuni. Tutto qui, il resto è fuffa per fotterCi. Questo mi pare OGGETTIVO ed inconfutabile NON le TEORIE degli economisti (che non azzeccano mai una, ma che spiegano sempre benissimo come volgere le cose a favore dei loro finanziatori).
Poi sul come arrivare all'azzeramento del debito, si può discutere e sono certo (e ce lo siamo già chiarito in gran parte) concorderemmo al 99,99%, su dove andare a prendere questo denaro, sui tempi che non dovrebbero essere questi (in un momento di crisi), sui servizi che NON dovrebbero essere tagliati, ma dovrebbero esserlo gli sprechi (ma ci vorrebbe la volontà politica di farlo, un'altra classe politica, completamente diversa ecc.).
Diciamo le stesse cose, più o meno, le differenze sono sfumature, ma a volte, partire da premesse erronee (secondo me eh!), può portare a conclusioni diverse.
Lo Stato per la sua natura SOVRANA può operare degli artifici che possono semplificare alcune cose, può farlo, ma può anche essere visto come un grande condominio e se gli artifici sono per fregarci invece che per favorirci io preferisco vederlo come un grande condominio.
Anche l'altra mia opinione che il debito andrebbe imposto ai cittadini (almeno a quelli che possono farlo senza problemi) è sempre volto a sottrarci dalla dittatura di chi ci tiene per le palle grazie al fatto che siamo indebitati. Se i condomini chiedono un prestito al condominio accanto e poi non sono in grado di restituirlo, il condomino accanto potrà chiedergli in cambio alcuni posti auto (ma intanto il debito devono restituirlo comunque), poi il loro piccolo giardino (ma intanto il debito devono restituirlo comunque), poi gli chiederanno di fare per loro alcuni lavoretti (ma intanto il debito devono restituirlo comunque), poi che gli diano anche del denaro extra tanto per tenerli buoni (ma intanto il debito devono restituirlo comunque), poi il godimento di tutti i loro spazi comuni (ma intanto il debito devono restituirlo comunque) e così via. Ma se loro non lo avessero chiesto proprio questo prestito, non sarebbe meglio? Non avrebbero potuto coprire i loro posti auto quell'anno (quelli che ora, grazie a quel prestito si stanno godendo i loro vicini) e allora? Magari l'avrebbero fatto l'anno dopo, o dopo due anni, avrebbero fatto quello che possono permettersi. Il debito ti fa godere subito di quello che non puoi godere ora, ma a costo di avere di meno dopo e se quel dopo finisce alle generazioni successive è profondamente ingiusto. È quello che è accaduto a noi, ora uscirne è quasi impossibile, concordo, ma non mi si dica che sarebbe sbagliato farlo, va contro ogni logica e solo la distorsione di ragionamento e di percezione cui ci hanno portato gli economisti può portare a pensare questo.
Felice che siamo d'accordo...tuttavia pareggio di bilancio non è proprio azzerare il debito...direi il suo contrario perlomeno per come si stanno mettendo le cose.
RispondiEliminavai a vedere il link nel primo commento all'ultimo post...
La distorsione di ragionamento degli economisti io cerco umilmente di riportarla sulle leggi fisiche.
L'economia è una rappresentazione della realtà come la matematica, ma noi uomini che l'abbiamo creata possiamo sicuramente distorcerla.
Con effetto BOOMERANG per quello che mi riguarda...perchè la realtà continua ad avere le sue leggi che non sono un grafico finanziario...magari mi sbaglio...magari han ragione gli eurosaggi...
Infatti il pareggio di bilancio non è la stessa cosa che azzerare il debito, ma neanche il suo contrario è il primo passo VERSO l'azzeramento, per arrivare all'azzeramento (in molti anni) devi fare più del pareggio, devi incassare PIU' di quello che spendi. Ovviamente questo NON deve essere fatto sulle spalle dei più deboli (che è quello che stanno facendo senza neanche puntare all'azzeramento, ma solo al pareggio e senza neanche arrivarci).
RispondiEliminaOra è così difficile farlo
1) perché non viene fatto pagare chi dovrebbe;
2) perché, in più, c'è il fardello degli interessi sul debito precedente (che cresce anche!).
L'economia è una rappresentazione della realtà, certamente, come altre scienze, ma NON come la matematica, quest'ultima ha dimostrazioni che sono evidenti per chiunque si prenda la briga di seguire il ragionamento, l'economia (e tante altre scienze), partono da dati che non è detto che siano quelli, operando scelte su cosa analizzare che non è detto siano le variabili giuste, prendendo come modelli situazioni semplificate che potrebbero non racchiudere i meccanismi che in altre situazioni entrano in gioco e sono determinati, insomma l'economia non è assolutamente come la matematica, magari lo fosse! Purtroppo, questo campo, è facile che chi ha interesse a distorcere le cose lo faccia e mi pare evidente che lo sta facendo.
L'eurofuffa del tuo link va sempre in questa direzione (da cui vorrei uscire) di autoavvitamento, in cui dipendiamo sempre più da chi ci presta e da artifici finanziari da cui non usciremo più...
Eh! Daniela, voglio credere che quello che stiamo vivendo sia un passaggio epocale che porterà la nostra specie ad un equilibrio di ordine superiore.
RispondiEliminaAnche se dovesse essere così, il sacrificio sarà elevatissimo.
C'è modo di proseguire una vita basata su "di tutto di più" per sette o più miliardi di persone?
Sì, ma bisogna avere una fede cieca nei miracoli.
Già ora dovremmo vivere come degli asceti seppure allegri,per compiere la metamorfosi.
Ma quello che pare stia avvenendo sia uno sprofondamento nell'abiezione di altre moltitudini di ingenui.
Se siamo davvero la specie vivente che ha il privilegio di avere "la sensazione dell'infinito", e come tale la massima consapevolezza della finitudine universale, allora la catastrofe che stiamo vivendo terminerà con una meravigliosa riabilitazione.
Sto cercando le parole per esprimere l'estrema drammaticità del momento che stiamo vivendo.
Mi sento come un Maria Sklodowska Curie che distilla tonnellate di pechblenda per estrarne alcuni grammi di Radio.
Se avrò fortuna le troverò.
Marco Sclarandis
@Obbie
RispondiEliminaL'economia SI BASA SU FORMULE MATEMATICHE.
La matematica aiuta a capire i fenomeni che ci circondano; infatti anche la fisica usa la matematica.
La matematica NON dovrebbe essere una opinione, tuttavia l'uso "allegro" nei grafici finanziari ne porta evidenti distorsioni.
NON A CASO ESISTONO I NEGAZIONISTI.
NON A CASO ESISTONO I NEGAZIONISTI.
NON A CASO ESISTONO I NEGAZIONISTI.
NON A CASO ESISTONO I NEGAZIONISTI.
...puuuf spero di essermi spiegata. Scienziati che per motivi politici negano l'evidenza del GLOBAL WARMING.
Inoltre tu affermi che il pareggio di bilancio è la strada verso 'Eliminazione del debito: NO.
NO E POI NO.
Non lo sarà, lo Stato non è una società e nemmeno una famiglia.
Non è così, passeremo anni durissimi e li mi accordo con Marco che nella sua visione poetica VEDE OLTRE.
Tu sei ottimista Obbie e mi piacerebbe che tu avesi ragione.
E il tuo ottimismo è giusto perchè chi ha figli DEVE ESSERLO.
Ma io non lo sono.
Più di 15 anni fa dissi ai miei colleghi che il problema delle pensioni sarebbe diventato insostenibile. Dissi che tutti, donne comprese, avrebbero dovuto andare in pensione ALMENO a 65 anni.
15 anni fa.
@Marco
RispondiEliminaAmico mio, anche io sto cercando grammi di Radio come Maria Salomea Curie.
Spesso però non trovo nemmeno l'uraninite...eppure è FORTEMENTE RADIOATTIVO...
Io riporto un aforisma della Curie:
Sii meno curioso della gente, e più curioso delle idee.
Vedi IDEE in giro?
Io, o sento che dobbiamo ACCETTARE MONTI ED EUROPA E SOFFRIRE (almeno qui c'è una strada), oppure i "complottisti" (chi più, chi meno, chi a torto, chi a ragione) che dicono MONTI ED EUROPA CI PORTERANNO NEL BARATRO ma non sanno dire una alternativa.
IN ENTRAMBI I CASI LA SOFFERENZA ESISTE.
Ci sono anche i solitari alla Barnard che dicono che dobbiamo svegliarci, ma non ci dice come, non ci da una strada, ci da le ragioni.
Io riconosco solo la strada della sostenibilità delle azioni, e io mi comporto così.
Ma sono sola, come molti di noi.
Dovremmo trovare un agglutinante per muoverci insieme.
Magari tutti a piedi con pentole e padelle cantando I CAN'T GET NO SATISFACTION.
Verso Bruxelles.