Nel Medioevo, dal V al XV secolo, la posizione dei poveri si differenziò sempre più e ai membri sofferenti ma integrati delle piccole comunità i "poveri veri" ossia lavoratori incapaci di provvedere al proprio sostentamento, si classificarono anche i "poveri falsi", ossia vagabondi, parassiti, emarginati di ogni genere.
Nel Medioevo nacque il concetto di TEMPO E DI LAVORO, e se il tempo di lavoro all'inizio era regolato dai ritmi solari e quindi non del tutto estraniante, in seguito lo divenne sempre più.
Il lavoro come forma di espiazione.
Il lavoro come metodo di controllo.
Il lavoro come fonte di sostentamento e di ammissione nei ranghi della società.
Il lavoro della Costituzione italiana che ne fa il fondamento della Repubblica.
IL LAVORO un concetto su cui si basa anche il cattolicesimo che come forma di controllo è tuttora primaria.
TUTTO GIRA SUL LAVORO.
Gli esseri umani capaci SOLO DI LAVORARE.
Non cerchiamo altro, solo di lavorare, e tutto ciò che facciamo (nascere, crescere, procreare, invecchiare, morire) lo facciamo esclusivamente per lavorare.
Secondario è il godimento del riposo e soprattutto il godimento di ciò che il lavoro ha fruttato.
Una forma ipnotica, un tantra senza fine.
Fin da piccoli ce lo siamo sentito dire da genitori a cui era stato detto eccetera.
Un lavoro che adesso è diventato pericolosamente estraniante perchè la fatica fisica è minima in raffronto alla fatica mentale di continue incursioni sul nostro modo di vivere che appunto è mirato al LAVORO.
Un tempo il lavoro di un operaio/impiegato/artigiano era molto meno di un centesimo di quello che è adesso, perchè ora, con l'informatizzazione e l'elevata tecnologia, siamo una specie di iper controllore di processi esterni a noi.
Un funzionario pubblico, massì quelli ricchi e sfaticati secondo questo Governo di eccellenze e professionalità riconosciute e livello internazionale, oggi produce fino a venti volte il suo collega degli anni sessanta e mediamente lo fa con un sacco di lauree in più (non è valore soggettivo, è valore oggettivo, è un costo che i genitori e la società tutta hanno speso per quella laurea).
Laureati e pagati poco.
Non solo nel pubblico.
L'idea è quella di ridurre l'esistenza in vita della classe media.
TUTTI PAUPERES.
Basta dare un occhio alla alla Manovra finanziaria 2011 con la legge 15 Luglio 2011 numero 111 (in GU 16 luglio 2011, n.164) ovvero la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria.
LA STABILIZZAZIONE FINANZIARIA.
Chissà a quali italiani ringrazievoli pensava il presidente Napolitano quando ha detto che il Paese doveva essere grato al Parlamento per la prova di coesione nazionale dimostrata nell'approvare la manovra finanziaria. in tempi così rapidi.
Una manovra che renderà più povera la classe media, una manovra che ben si infila nel principio neoliberistico e che potrebbe valere 1000 euro di tasse in più in due anni, in media, per ogni famiglia, a causa del taglio delle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali.
I provvedimenti più contestati, e non solo dall'opposizione (vedere no del filogovernativo Veneto) sono il ritorno dei ticket sulle visite specialistiche (10 euro) e sull'accesso al pronto soccorso (25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso ovvero i ricorsi impropri al Pronto Soccorso).
Il problema è che diventeremo TUTTI CODICI BIANCHI anche se sanguinolenti (una abrasione del globo oculare con dolori fortissimi è stata valutata CODICE BIANCO, un taglio sanguinante alla testa pure, e pare che questa frettolosa valutazione sia fatta da indaffaratissimi infermieri).
Ovvio che il ticket per le prestazioni specialistiche non possono farlo pagare a chi non ha reddito oppure ha malattie croniche, oppure ad anziani o bimbi, ma a tutti gli altri si.
In compenso l'imposta di bollo da corrispondere sul deposito titoli è RIDICOLA: va, con criterio di progressività, 34,5 a 1100 euro ovvero da chi possiede titoli fino a 50.000 e chi supera il 500.000. Le rendite sono salve, i redditi vengono ulteriormente ridotti (poi però occorre crescere i consumi e la produttività dei prodotti da consumare).
Finisco con il cosidetto superbollo delle auto di grossa cilindrata ovvero chi possiede un'auto con più di 225 KW dovrà pagare 10 euro per ogni kW eccedente i 225 (306 CV).
Una presa per il sedere visto che tale tassazione colpirà solo 439 modelli carissimi, poca roba rispetto alla marea di auto veloci e costose che non pagheranno NULLA.
DEMAGOGIA, NEOLIBERISMO e CLASSE MEDIA sempre più povera.
Chi ha potuto studiare e mandare i figli e scuola è un personaggio pericoloso, da schiacciare, cancellare, ridurre ai minimi termini.
I ricchi quelli veri, continuano a dormire sonni tranquilli, protetti dai NOMINATI DELLA CASTA.
Ma se gira su Facebook stiamo tranquilli: niente di serio e niente di nuovo anzi è regolato questo trabocco di rabbia dai signori del neoliberismo.
Nel Medioevo nacque il concetto di TEMPO E DI LAVORO, e se il tempo di lavoro all'inizio era regolato dai ritmi solari e quindi non del tutto estraniante, in seguito lo divenne sempre più.
Il lavoro come forma di espiazione.
Il lavoro come metodo di controllo.
Il lavoro come fonte di sostentamento e di ammissione nei ranghi della società.
Il lavoro della Costituzione italiana che ne fa il fondamento della Repubblica.
IL LAVORO un concetto su cui si basa anche il cattolicesimo che come forma di controllo è tuttora primaria.
TUTTO GIRA SUL LAVORO.
Gli esseri umani capaci SOLO DI LAVORARE.
Non cerchiamo altro, solo di lavorare, e tutto ciò che facciamo (nascere, crescere, procreare, invecchiare, morire) lo facciamo esclusivamente per lavorare.
Secondario è il godimento del riposo e soprattutto il godimento di ciò che il lavoro ha fruttato.
Una forma ipnotica, un tantra senza fine.
Fin da piccoli ce lo siamo sentito dire da genitori a cui era stato detto eccetera.
Un lavoro che adesso è diventato pericolosamente estraniante perchè la fatica fisica è minima in raffronto alla fatica mentale di continue incursioni sul nostro modo di vivere che appunto è mirato al LAVORO.
Un tempo il lavoro di un operaio/impiegato/artigiano era molto meno di un centesimo di quello che è adesso, perchè ora, con l'informatizzazione e l'elevata tecnologia, siamo una specie di iper controllore di processi esterni a noi.
Un funzionario pubblico, massì quelli ricchi e sfaticati secondo questo Governo di eccellenze e professionalità riconosciute e livello internazionale, oggi produce fino a venti volte il suo collega degli anni sessanta e mediamente lo fa con un sacco di lauree in più (non è valore soggettivo, è valore oggettivo, è un costo che i genitori e la società tutta hanno speso per quella laurea).
Laureati e pagati poco.
Non solo nel pubblico.
L'idea è quella di ridurre l'esistenza in vita della classe media.
TUTTI PAUPERES.
Basta dare un occhio alla alla Manovra finanziaria 2011 con la legge 15 Luglio 2011 numero 111 (in GU 16 luglio 2011, n.164) ovvero la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria.
LA STABILIZZAZIONE FINANZIARIA.
Chissà a quali italiani ringrazievoli pensava il presidente Napolitano quando ha detto che il Paese doveva essere grato al Parlamento per la prova di coesione nazionale dimostrata nell'approvare la manovra finanziaria. in tempi così rapidi.
Una manovra che renderà più povera la classe media, una manovra che ben si infila nel principio neoliberistico e che potrebbe valere 1000 euro di tasse in più in due anni, in media, per ogni famiglia, a causa del taglio delle deduzioni, detrazioni e sconti fiscali.
I provvedimenti più contestati, e non solo dall'opposizione (vedere no del filogovernativo Veneto) sono il ritorno dei ticket sulle visite specialistiche (10 euro) e sull'accesso al pronto soccorso (25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso ovvero i ricorsi impropri al Pronto Soccorso).
Il problema è che diventeremo TUTTI CODICI BIANCHI anche se sanguinolenti (una abrasione del globo oculare con dolori fortissimi è stata valutata CODICE BIANCO, un taglio sanguinante alla testa pure, e pare che questa frettolosa valutazione sia fatta da indaffaratissimi infermieri).
Ovvio che il ticket per le prestazioni specialistiche non possono farlo pagare a chi non ha reddito oppure ha malattie croniche, oppure ad anziani o bimbi, ma a tutti gli altri si.
In compenso l'imposta di bollo da corrispondere sul deposito titoli è RIDICOLA: va, con criterio di progressività, 34,5 a 1100 euro ovvero da chi possiede titoli fino a 50.000 e chi supera il 500.000. Le rendite sono salve, i redditi vengono ulteriormente ridotti (poi però occorre crescere i consumi e la produttività dei prodotti da consumare).
Finisco con il cosidetto superbollo delle auto di grossa cilindrata ovvero chi possiede un'auto con più di 225 KW dovrà pagare 10 euro per ogni kW eccedente i 225 (306 CV).
Una presa per il sedere visto che tale tassazione colpirà solo 439 modelli carissimi, poca roba rispetto alla marea di auto veloci e costose che non pagheranno NULLA.
DEMAGOGIA, NEOLIBERISMO e CLASSE MEDIA sempre più povera.
Chi ha potuto studiare e mandare i figli e scuola è un personaggio pericoloso, da schiacciare, cancellare, ridurre ai minimi termini.
I ricchi quelli veri, continuano a dormire sonni tranquilli, protetti dai NOMINATI DELLA CASTA.
Ma se gira su Facebook stiamo tranquilli: niente di serio e niente di nuovo anzi è regolato questo trabocco di rabbia dai signori del neoliberismo.
Assolutamente perfetto
RispondiEliminaIntanto siamo qui, con la scopa in culo, ramazzare e felici che ce la faremo tutti insieme ,che l'Europa ci guarda non vorremo certo coprirci di disonore ...
francamente chi non si rende conto che questo modo di pensare è da servo e non pensa minimamente ad affrancarsi è giusto che rwsti in questa condizione. Ma gli altri meriterebbero una possibilità no?
Daniele
Giustissimo. I Romani infatti il lavoro lo definivano "negotium", cioé nec-otium, la negazione dell'ozio, facendo intendere chiaramente cosa veniva prima per loro.
RispondiEliminaMi ha incuriosito molto la questione codici bianchi da te descritta: di situazioni così ne vedo tutti i giorni e devo dire che, purtroppo, è strettamente legata alla loro frustazione. E' molto comodo farla pagare a chi è come te, piuttosto che rivoltarti contro chi sta sopra, quindi quando indossano un camice o una divisa, si sentono potenti. "Siamo uomini o caporali?", diceva Totò. Caporali, rispondo io.
Esatto Bastian, mettono in PRIMA FILA INFERMIERI STRESSATI...e dall'altra parte ci sono perosne che molto probabilmente stanno male.
RispondiEliminaDi persone che vanno al Pronto Soccorso per un taglio del dito non ne conosco, ma deve ssere che io faccio screening per cui di quel tipo lì non ne incontro, ma incontro solo gente che se sta veramente male va al PS...
@Daniele
RispondiEliminaEsistono i padroni perchè ci sono persone con la mentalità da servi.
Il concetto di CITTADINO con diritti e doveri in Italia non ci sfiora minimamente, basta vedere il "precario incazzato" che qualcuno inopinatamente chiama l'ASSANGE italiano.
Finchè ha goduto dei favori della casta tutto ok, poi ha aperto i fiati dando la stura, tra l'altro a cose e fatti ben noti.
Ma la maggioranza delgi italiani, vivendo da servi, la vede come ineluttabile.
Niente di diverso dai pauperes di medievale memoria.
I pochi RISVEGLIATI devono anche sopravvivere in uan selva di persone che NON SANNO NON CAPISCONO E NON VOGLIONO CAPIRE.
Il metodo dello struzzo.
E anche dello stronzo, perchè la loro inanità ci porta più velocemente verso un disastro socioeconomico di cui non immaginiamo nulla.
O meglio forse nemmeno i migliori scrittori di fantascienza sono stati in grado di immaginare.
Ma tutti, gli scrittori di fantascienza, hanno PROPRIO TUTTI immaginato che si volava verso altri Pianeti, coscienti più o meno completamente, che questo Pianeta ha risorse FINITE.
@Daniela
RispondiEliminafinchè non si cambia modo di essere , non cambierà nulla; come diceva il bambino di matrix :< non è il cucchiaio che si piega, è fatto di metallo, chi si piega sei tu>
W la patria del qualunquismo!!!
Io (e credo tutti o quasi quelli della mia generazione) sono cresciuto con il mito del progresso. Ci aspettava un futuro fantastico in cui molti dei problemi attuali sarebbero stati risolti e comunque non c'era dubbio che il domani sarebbe stato meglio dell'oggi.
RispondiEliminaMi è sempre sembrato ovvio che l'uomo avrebbe continuato a faticare di meno, ad avere più tempo libero, fino ad arrivare ad un certo punto ad un mondo in cui solo le macchine avrebbero lavorato e l'uomo si sarebbe dedicato ad attività creative.
Poi ho cominciato a scoprire limiti del progresso, gli effetti negativi, il suo andamento altalenante, le tante correzioni che sarebbero state necessarie, ma questa possibilità ho sempre continuato a ritenerla possibile, anzi mi ostino a ritenerla possibile ancora ora.
Il futuro, può e deve essere quello.
D'altra parte c'è sempre stato chi si è appropriato in maniera maggiore o minore del lavoro degli altri, ci sono sempre potenti che lo fanno, continueranno a farlo se non gli si impedisce di farlo. Ma allora a quel punto a cosa gli serviranno tutte le persone?
Le macchine e l'automazione in questo processo verso l'affrancamento dal lavoro hanno fatto si che una persona moltiplicasse sempre più la propria capacità produttiva, doveva essere logico che diminuisse proporzionalmente, almeno in parte, il tempo da dedicare al lavoro, doveva essere logico che aumentasse proporzionalmente, almeno in parte, il suo potere d'acquisto. Eppure questi benefici non ci sono stati, questa maggiore capacità produttiva ha avvantaggiato solo alcuni.
Allo stesso modo quando una grande azienda (da cui pochi traggono benefici enormi), ha qualche problema a stare sul mercato le conseguenze le paga chi ci lavora.
Allo stesso modo quando un paese non riesce più a stare nei conti le conseguenze le pagano coloro che ne fanno parte e che lavorano, coloro che hanno tratto più vantaggi continueranno a galleggiare (si proprio in quel modo ;-) ).
Non è questione di giusto o sbagliato, se riescono a farlo lo fanno, se nessuno glie lo impedisce lo fanno.
È assurdo che continuino a pagare i soliti, non dovrebbe essere neanche preso in considerazione. Mi ripeto, ma se i lavoratori dipendenti ed i pensionati pagano il 90% delle tasse, dovrebbero anche possedere il 90% della ricchezza; dato che non possediamo neanche il 20% non ha senso stare dietro ai falsi sforzi di far quadrare i conti di chi ci governa, è evidente che si tratta di purissima fuffa.
Continuano a spremerci sempre più. Finché possono farlo, finché nessuno glie lo impedisce lo fanno.
Il punto è solo e sempre come fare per cambiare le cose.
Non c'è via di scampo.
RispondiEliminaMa se la rivoluzione sarà violenta, ci ricaccerà nella barbarie, dalla quale potranno facilmente aver campo libero nuove élite; se invece sarà una rivoluzione pacifica, rischierà di essere troppo blanda e di non coinvolgere abbastanza popolazione che, si sa, fatica ad essere coinvolta, sfociando in un nulla di fatto proprio a causa del mancato avvallo plebiscitario della gente.
Troppo violenti o troppo blandi.
Ciò che manca è una maturità civile che consenta di mandar via i cialtroni; quei cialtroni, che da 60'anni, considerano l'elettorato, forse a ragione a questo punto, ma solo perché ce lo hanno portato, "incapace di intendere un altro linguaggio che non sia elementare, grossolano, ottundente, approssimativo."(U.Galimberti).
Con questi presupposti, da giovane repubblica, digiuni di storia e di esperienza in lotte per il diritto, con la mente obnubilata dalla televisione, distaccati dalla vita politica del Paese, non abbiamo chance contro le élite che ci dominano.
Ma smettere di lottare e di pensare, mai!
OBBIE
RispondiEliminaIo lavoro per e credo nella sostenibilità, ma se tale Principio è attuato e perseguito da pochi non riesce a realizzarsi e migliorare.
La stessa UE pur seguendone i principi in tutte le Raccomandazioni, Comunicazioni e Direttive alla fine segue il Grande Principio del neolibersimo (trattato di Lisbona).
Il progresso non è crescita illimitata, lo abbiamo già detto, ma un percorso che ci porti a una serenità e felicità che per noi esseri umani è COMUNICARE, STARE BENE E GIOCARE (nel senso del Ludus di latina memoria).
Non il possesso perchè sennò noi dipendenti dovremmo essere infelicissimi ;)
Negli USA quasi il 50% delle persone adulte soffre di problemi psicologici se non psichiatrici (ogni tanto uno di loro scoppia e spara a tutti): essere sul tetto del mondo non li rende felici.
Ognuno di noi può cercare di avere più comunicazione, più empatia con gli altri, per quanto possibile. Anche con chi sfugge.
Di sicuro deve continuare a pensare e cercare di comunicare comunque, a dispetto dei, spesso, scarsi risultati.
Chi è Forte non lascia correre, ma cerca altre strade.
Io mi vedo circondata da persone che sono solo aggressive, ma Forti no, per nulla.
E anche questo è un brutto sintomo, soprattutto se in tasca si portano seco il Lexotan...
ROBY
RispondiEliminaIo come te non smetto di pensare e di lottare e di trovare soluzioni minime, fosse solo per andare d'accordo con il vicino e con il collega (con i parenti è chiedermi troppo ;)).
La TERZA VIA né forte né blanda è quella di Hawken, l'unica che mi ispira ottimismo nonostante gli scienziati comunichino quotidianamente che non c'è nulla di cui sorridere.
Ciao a tutti. Ragazzi miei se vogliamo davvero fermare il sistema non ci si deve più recare al lavoro da domani, immediatamente, e voglio vedere poi cosa fanno loro con le proprie fabbriche e aziende sempre più ricchi e dall'altra parte che a 40 anni ,se,se lavora prende meno di quando ne aveva 18, ma siamo così stupidi?
RispondiEliminaIO non lavoro più dal 2003 e me ne vanto, e vi assicuro che se lo avessi saputo quanto era bello l'avrei fatto molto ma molto prima. Certo ho passato dei brutti momenti, perché non li passi quando lavori?
La faccenda è che non regaliamo, perché lavorare per non riuscire a pagarsi un affitto è un regalo, no un lavoro, quindi regalare l'unica cosa che davvero si possiede, ossia il tempo presente, è da malati mentali: e per cosa, per avere una macchina e tre cellulari?
Agire, è ora di agire e smetterla di parlare.
L'articolo descrive una realtà che esiste proprio grazie al vostro contributo quotidiano. Se già non lavorate, beati voi perché siete coloro che non partecipano a queesto schifo.
PS: E ricordate che all'entrata dei campi c'era scritto "il lavoro rende liberi"; E poi abbiamo i cardinale o qualche latro pretame maledetto che dice:"Chi lavora sia benedetto da dio", consapevoli che il loro un lavoro non è, insomma questo lavoro lo lodano sempre e solo chi non lo fa.
RispondiEliminaCiao a tutti e buona giornata
Ciao Dionisio.
RispondiEliminaHai ragione: regaliamo il nostro tempo per nemmeno riuscire a pagare il minimo per la sopravvivenza.
Stipendi da fame e nessun tempo per se stessi.
O per chi si ama o ci ama.
ARBEIT MACHT FREI. In quel caso li rendeva liberi e leggeri di galleggiare come pulviscolo atmosferico.
E ti invidio: vorrei poter NON lavorare.
MA DEVO E CERCO DI FARLO RISPETTANDO soprattutto chi è come me, un lavoratore, cercando di non vendere i miei Principi, salvandomi con la "schizofrenia" per non sentire quella realtà che ho descritto nel post.
Esco e stacco. E per non morire e piegarmi ho davvero rinunciato alla carriera, ma sono ancora io e ancora sana, di corpo e di mente.
nice
RispondiElimina