mercoledì 28 novembre 2012

RESILIENZA: UNA NUOVA PAROLA D'ORDINE O UNA MIGLIORE COMPRENSIONE?



Articolo di Karl Wagner, Direttore delle Relazioni Esterne 
presso il Centro Internazionale del Club di Roma

La resilienza è un termine  che è stato utilizzato sempre più nel corso dell'ultimo anno e dintorni. Il suo uso attuale proviene dal dibattito sul clima, dove caratterizza la capacità di un sistema di adattarsi ai cambiamenti indotti dal riscaldamento globale.

In senso più generale la resilienza è la capacità di un sistema di rimanere entro certi limiti ovvero di mantenere l'equilibrio, nonostante le fluttuazioni causate dalle forze esterne. È un sinonimo per definire la capacità di ammortizzare gli attacchi esterni, e una caratteristica necessaria di qualsiasi tipo di sistema. I laghi dotati di un sistema tampone alcalino, per esempio, seppero resistere, negli anni ottanta, alla acidificazione causata dalle piogge acide, mentre laghi meno alcalini e sensibili della Svezia meridionale si acidificarono e divennero privi di forme di vita superiori.

Il nostro mondo è fatto di diversi sistemi interconnessi: i sistemi naturali, i sistemi sociali,  i sistemi finanziari, i sistemi economici,  i sistemi industriali e molti altri.

Quando il sistema finanziario è quasi collassato, si è visto cosa significhi quando un sistema globale non ha una resistenza intrinseca per agire da tampone contro le fluttuazioni. Il sistema finanziario ha dovuto essere salvato a spese della resilienza del sistema economico e dei soggetti interessati (perdita di risparmio significa perdere la resistenza contro le malattie e gli infortuni) e di (per lo più piccole) imprese. 

L'effetto del crollo del sistema finanziario è stato un grande maremoto che ha attraversato il mondo intero e che ha colpito le imprese più grandi: nel 2008, gli amministratori delegati di due delle tre grandi case automobilistiche degli Stati Uniti, General Motors e Chrysler, sono andati a Washington per chiedere aiuti finanziari per le rispettive società quasi fallite. E, stranamente, l'amministratore delegato di Ford, la terza casa automobilistica più grande degli Stati Uniti, li ha accompagnati supplicando il presidente perchè salvasse isuoi concorrenti, il tutto ben documentato nel bellissimo libro di Barry C. Lynn
Cornered- The New Monopoly Capitalism and the Economics of Destruction“.

Lynn è sconcertato: era stato allevato nella convinzione che la Ford sarebbe stata felice, quando i suoi concorrenti fallivano. Ma quello che era successo era che l'industria automobilistica era diventata "orizzontalmente integrata", in modo che tutti i costruttori di automobili potessero comprare le parti di automobili dagli stessi fornitori, per cui se due grandi case automobilistiche uscivano dal business, tale sorte sarebbe spettata anche alla produzione di componenti e di conseguenza  alla terza casa automobilistica.

Lynn ha svolto ulteriori ricerche e ha scoperto che questo "monopolio" ha avuto luogo nella maggior parte del settore nel corso degli ultimi 10-15 anni, soprattutto attraverso fusioni e acquisizioni, e in gran parte è passato inosservato da coloro che non hanno familiarità con uno specifico settore industriale. Ciò ha portato a un campo da gioco industriale dominato a ogni livello da un gruppo molto ristretto di aziende. Questa tendenza, di cui l'industria e il settore finanziario sono così orgogliosi, ha ridotto la diversità a tutti i livelli della produzione e del commercio, e con essa la capacità di recupero dei sistemi industriali. Questo ha creato una situazione, in cui  o tutti stanno in piedi o cadono tutti insieme, come abbiamo visto nel mondo della finanza. 

Lo stesso problema accade probabilmente nei sistemi sociali. Una volta che una forma sociale viene drenata tramite un attacco causato da valori essenzialmente egoistici, è soggetta al collasso e quando si blocca, i  tassi di criminalità, la diffidenza e la miseria umana crescono. La monopolizzazione e la centralizzazione hanno lo stesso effetto: se ci riscaldiamo con il gas russo, poi tutto quello che succede in Russia potrebbe portare a un inverno freddo in Europa. D'altra parte, un sistema energetico decentralizzato fungere da cuscinetto contro qualsiasi tipo di evento. Quindi si dovrebbe cercare di rendere il nostro sistema energetico resiliente. 

Stiamo probabilmente osservando un fenomeno potenzialmente molto pericoloso, e fino ad oggi,  nemmeno riconosciuto: il metodo attuale dell'umanità di trattare i sistemi è quello della continua riduzione della loro capacità di tampone contro le combinazioni di eventi, anche strane e insolite, e ciò aumenta la probabilità di incidenti globali, che interessano interi sistemi in tutto il mondo. 

La Terra era un mondo meravigliosamente complesso prima che l'uomo diventasse la specie dominante. Sembra che questa specie dominante stia cercando di eliminarsi sostituendo la naturale complessità, che garantisce la stabilità, con una banalizzazione seguita da una complicazione, che danno luogo a instabilità.


lunedì 26 novembre 2012

IL COLLASSO FINALE



Mi spiace vedere che nessuno abbia commentato il post sulle DONNE, spiace ma dimostra che siamo un argomento di nessun interesse, a meno che non serviamo a fare profitti & potere.

Tuttavia devo procedere con un altro argomento, suggerito dal dottor Pietro Cambi ex di Crisis, ora seguito dalla assai competente giornalista Debora Billi.

Il dottor Cambi mi ha già autorizzato a fare un post con il suo dolente eloquio.
Una elucubrazione puntata su come stanno andando male le cose...e potrebbero anche peggiorare.


Diario doloroso di un assimilato:
Oggi ho appena scoperto che non basta essere assimilati, per scamparla.
Sono andato a rivedermi l’origine del famoso ( ehm almeno tra noi gente bislacca) principio di Peter: In una data gerarchia ogni membro tende a raggiungere il proprio livello di incompetenza.
Come FORSE sapete, questo primo e famoso principio si accompagna a tre un poco meno famosi, ma strettamente connessi:

1) In una data gerarchia ogni singola posizione tende ad essere occupata da un individuo inadeguato al lavoro che deve svolgere;
 
2) Con il tempo ogni posizione lavorativa tende ad essere occupata da un impiegato incompetente per i compiti che deve svolgere;
3) In una data gerarchia il lavoro tende ad essere svolto prevalentemente da coloro che non hanno ancora raggiunto il propro livello di incompetenza.
Ho sempre pensato che questo sia in realtà un BEST case, perchè postula, ad esempio, l’esistenza di un sistema meritocratico.
Mediamente parlando le cose vanno peggio di cosi.
Ma c'è qualcosa di piu’ interessante: poichè ovviamente i compiti o almeno le competenze necessarie per svolgerli decentemente sono sempre piu’ complessi, via via che si sale i gradini, anche nel migliore dei casi, IN UNA GERACHIA I POSTI DI VERTICE SONO STATISTICAMENTE COPERTI DA INDIVIDUI INCOMPETENTI.
Che questo sia sostanzialmente vero, l’abbiamo sotto gli occhi tutti, almeno di chi li tiene aperti.
Ma c’è di più: Il sistema NEL SUO COMPLESSO è destinato al collasso.
Infatti il quarto e meno noto principio di Peter recita:
«Ogni cosa che funziona per un particolare compito verrà utilizzata per compiti sempre più difficili, fino a che si romperà.»
Notate che è un principio più generale che COMPRENDE gli altri tre.
Soprattutto notate come si lega a quel che ha scritto Tainter sui sistemi complessi o comunque ai casi NOTI di collasso di sistemi complessi.
Le cose stanno proprio cosi. Ad ogni livello del sistema, QUALUNQUE sia il sistema preso in considerazione, umano o naturale, ad ogni livello COMPLESSO formato da sistemi di sistemi ed ovviamente anche al livello massimo, al sistema dei sistemi dei sistemi chiamato Terra.

Stiamo adoperando la nostra società per compiti sempre più difficili e non funziona più. In più chi è ai vertici non è in grado di gestire la cosa, essendo incompetente.
Stiamo adoperando IL NOSTRO PIANETA allo stesso modo.
Come si può scappare dal collasso?
O con la decrescita ( fare cose piu’ semplici, in minori quantità).
O con la sostituzione dei vertici ( mettere persone più brave che non hanno ancora raggiunto il loro livello di incompetenza).
O con tutti e due.
Abbiamo poco tempo, direi la terza che ho detto.
Ma, per la legge di Peter, questa evenienza è estremamente remota.
Colui che arriverà a poter decidere cosa fare, NON SAPRA’ FARLO.
Se ci pensate, diecimila anni di civiltà ci danno proprio questa risposta: i casi di competenti al comando è cosi rara che questi pochi sono GLI UNICI che fanno avanzare le cose.
Per davvero: quelli di Peter sono dei postulati .
Come quelli euclidei.


venerdì 23 novembre 2012

PIANETA SENZA DONNE





Il Corriere della Sera ha scritto un articolo IMPORTANTE che si chiama LA STRAGE DELLE DONNE. Le donne uccise in Italia, ogni anno.
Prima di far seguire l'articolo, dico solo una cosa:
CLICCATE SU STRAGE DELLE DONNE e leggetelo là, perchè là ci sono tutte le foto di tutte le donne uccise e cliccando su ogni volto avrete la loro personale storia di orrore e violenza.
In India nel 2011 sono scomparse tre milioni di bambine, per infanticidi o aborti selettivi. E non solo nelle "misere campagne". A fare questi orrori da mentalità maschiocentrica sono anche le ricche e laureate cittadine indiane.
Inutile andare verso il TERZO MILLENNIO, con propositi roboanti di crescita (MAH) trattando le donne come OGGETTI. O peggio, meno degli oggetti.
ECCO L'ARTICOLO, ma poi andate sulla ventisettesima ora del Corriere e leggete le storie.
Una donna uccisa ogni due giorni e mezzo. Da un fidanzato o un marito incapace di vivere senza di lei o di accettare la richiesta di maggiore libertà e autonomia. Oppure, in percentuale minore, per motivi che non nascono all’interno della coppia. Questo dicono i dati della nostra inchiesta. 115 donne dall’inizio dell’anno e di queste 74 vittime di mariti e fidanzati. L’anno scorso erano 127. Su tutti i numeri dominano quelli svelati dalla relatrice Onu Rashida Manjoo: in Italia la violenza domestica è la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni.

Ma il 2012 potrebbe essere un anno speciale grazie alle iniziative anti-violenza nel nostro Paese. La Convenzione «No more violenza sulle donne», per esempio: promossa da un cartello di associazioni, e aperto all’adesione dei singoli, da sempre impegnato perché le donne smettano di essere protagoniste della cronaca nera. I gruppi della Convenzione chiedono di poter incontrare il premier Mario Monti domenica 25, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un incontro per chiedere il suo impegno affinché il binomio violenza-donne sia fra le priorità dell’agenda di governo e perché si promuovano politiche attive di prevenzione e di sostegno alle iniziative anti-violenza. Le associazioni che hanno firmato la Convenzione hanno il plauso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che le ha ringraziate «per l’impegno profuso».


Fra i molti temi sui quali secondo la Convenzione è necessario lavorare per creare più diritti e più protezione per le donne ce ne sono quattro molto importanti: giustizia, mass media, diritto di famiglia e centri contro la violenza. Tutti e quattro affrontati dalle inchieste condivise che le giornaliste del Corriere della Sera hanno scritto e pubblicato nei mesi scorsi. La «27esima ora», il blog al femminile del Corsera, ha raccontato e amplificato le storie delle donne che sono finite sul palcoscenico della cronaca per le violenze subite, ha approfondito le esperienze dei centri contro la violenza, ha prodotto idee e contributi sulla questioni culturali oppure su quelle pratiche perché non si ripeta ogni anno la strage delle donne.






giovedì 15 novembre 2012

VIVA L'ITALIA



Il governo tecnico è troppo occupato per accorgersi delle sofferenze italiane.
Tira dritto, ha lo spread come traguardo...non si occupa del terremoto dimenticato dell'Emilia Romagna, delle alluvioni dimenticate del Veneto e della Liguria di due anni fa sempre a novembre, 2010 il Veneto, 2011 la Liguria.

Anche questo novembre 2012, la bellissima Toscana sta soffrendo le pene dellinferno.

Ma non dite che è la Natura maligna, queste sono scemenze da giornalisti generalisti, da fighette mediatiche, le stesse che dicono "OH FA CALDO ALLORA E' BEL TEMPO". Ma il caldo eccessivo del 2012 non è assolutamente da definirsi BEL TEMPO.

Siamo a novembre e ci sono temperature MOLTO sopra la media stagionale.
Cambiano i cicli dell'acqua e dell'aria, ovvero cambia tutto quello che è l'ambiente fisico, quello da cui prendiamo TUTTO. 
Non siamo un'isola come l'Irlanda, dove esaurita quella, si sbarca in altri luoghi a trovare risorse per vivere.

Abbiamo solo questo pianeta, e anche se ci fossero altri pianeti simili a questo, COME CAVOLO CI ARRIVIAMO?

Usando il petrolio???

lunedì 5 novembre 2012

GUARDATI LE SPALLE








Dobbiamo preoccuparci del cambiamento climatico e non della crescita economica o di al-Qaeda.

L'uragano Sandy sembra proprio un fatto "calzante" per gli States.

La Nazione che utilizza la maggior parte del petrolio, che ha prodotto la maggior quantità di emissioni di biossido di carbonio, e che, per decenni, ha sempre negato l'esistenza del cambiamento climatico, ha ricevuto lo schiaffo necessario. Con decine di morti, le principali infrastrutture crollate e miliardi di dollari di danni, l'uragano Sandy è stata la sveglia di cui l'America aveva bisogno. Più di tutto, è stato un evento su cui tutti noi dobbiamo prestare attenzione. E' ora di smettere di sprecare soldi per le guerre finte e di iniziare a spendere per proteggerci da una minaccia assai più grave.

Nel mese di ottobre 2012, ho partecipato alla Assemblea Generale del Club di Roma, a Bucarest. Sono stati presentati i dati più recenti sugli effetti del cambiamento climatico, ed erano terrificanti. Previsioni fatte solo cinque anni fa si sono rivelate completamente sbagliate. Nel 2007, gli scienziati avevano stabilito che l'Artico sarebbe stato privo di ghiaccio entro la fine di questo secolo. Tuttavia, al ritmo attuale di fusione, l'Artico sarà privo di ghiaccio durante l'estate, a partire dal 2015, e sarà completamente privo di ghiaccio, tutto l'anno a partire dal 2030.

Ad ogni buon conto, questa non è la preoccupazione principale, poichè si parla di ghiaccio galleggiante. Quando si scioglie non aumenta il livello del mare. La vera preoccupazione è la banchisa della Groenlandia, il cui tasso di scioglimento è senza precedenti. Se scompare anche gli effetti saranno catastrofici. I livelli dei mari di tutto il mondo si alzeranno di sei o sette metri, distruggendo città come New York, Londra e Shanghai. L'aggiunta di tanta acqua fredda dolce nei mari modificherà le correnti oceaniche e i modelli metereologici in modi che si riesce a malapena ad immaginare. Nello stesso tempo, l'aumento delle temperature nell'emisfero settentrionale portano a rischio di fusione gran parte del permafrost siberiano, e questo porterà al rilascio di enormi quantità di metano intrappolato nei ghiacci, accelerando ulteriorimente la velocità del cambiamento climatico. Questo rischia di avviare una reazione a catena, che non potremo fermare.

Gli effetti di ciò che stiamo facendo al Pianeta sono tutti intorno a noi. Dalle tempeste e inondazioni di quest'anno, alla siccità record. Dal 1980, il numero di catastrofi naturali è aumentato da una media di 400 volte l'anno, adesso quasi 1000, secondo Munich Re. Ironia della sorte, il Nord America è uno dei luoghi più colpiti dagli  "eventi meteorologici estremi" rispetto altrove.

Abbiamo bisogno di apportare modifiche urgenti al nostro modo di vivere, se si vuole evitare una crisi. I cambiamenti previsti adesso non riguardano soltanto i nostri figli e nipoti, riguardano tutti noi.

Quando pochi anni fa si fecero delle previsioni, gli scienziati dissero che sarebbe andato tutto più o meno bene se potevamo limitare l'aumento della temperatura media globale a 2° C. Eppure, quel bersaglio l'abbiamo già mancato, perchè non abbiamo fatto nulla per fermare il danno che stiamo facendo, con la conseguenza che la quantità di gas effetto serra che viene rilasciato in atmosfera ha continuato a crescere. Senza un cambiamento, ora stiamo andando verso una 4° C di aumento, ovvero la temperatura media della Terra tornerà ai livelli di 40 milioni di anni fa. Questo farà sì che l'Antartide si sciolga un po' troppo e il livello del mare cresca di 60-70 metri. Le siccità e inondazioni che intanto si verificheranno durante questa strada, renderanno il Pianeta virtualmente inabitabile.

Questi cambiamenti sono accaduti e stanno accadendo, sebbene ripetutamente negati e ignorati,  e nel frattempo abbiamo combattuto due guerre senza senso. La prima è stata la lotta per la Crescita. I governi di tutto il mondo hanno speso migliaia di miliardi, cercando di sostenere le loro economie, per farle crescere e mantenere i consumi. Nel fare ciò siamo stati indirizzati a scavare sempre più materie prime nel Mondo e consumare cose di cui non avevamo bisogno, così facendo abbiamo apportato modifiche al clima anche peggiori.

La seconda guerra senza senso è stata la guerra al terrorismo. Secondo uno studio condotto dalla Brown University lo scorso anno, il costo in America nei primi dieci anni dopo l'unidici settembre è stato intorno ai quattro trilioni di dollari (un trilione è un miliardo di miliardi n.d.r.). Ancora più trilioni sono stati spesi in Europa e altrove. Durante tutto questo tempo, ci sono stati solo 251 decessi legati al terrorismo nel mondo sviluppato e nessuno negli Stati Uniti.

Nello stesso periodo, decine di migliaia di persone sono state uccise dai cambiamenti climatici. Secondo Munich Re, 30.000 persone sono state uccise nel solo Nord America, tra il 1980 e il 2011 a causa di eventi meteo correlati.

Per più di un decennio siamo stati a caccia del demone sbagliato. La più grande minaccia alla nostra esistenza non è la mancanza di crescita economica, né al-Qaeda.

E' la Terra stessa.

A meno che non si impari a trattarla con rispetto, e a iniziare a rispondere ai segnali che ci sta inviando, la Terra ci estinguerà tutti.
Graeme Maxton


Siamo a pochi giorni dalla elezione del nuovo presidente degli U.S.A. (il 45esimo). Nè Obama, nè Romney brillano molto per attenzione al PROBLEMA del cambiamento climatico.

Non sembrano possedere il senso della realtà.

Monti era in Afghanistan il 4 di novembre, per facilitare relazioni economiche, visto che quel Paese è pieno di materie prime (ancora scavare e scavare e scavare...).

Non so se qualcuno di voi, per causa di malattie è stato obbligato a stare a casa, e non potendo fare altro (se uno sta male, sta male) si è messo a  guardare i telefilm tedeschi di Rosamunde Pilcher

Dei disgustoni papponi inguardabili, una specie di aggiornamento delle storielle di Liala.

Storie con problemi di ricchi, un Mondo fatato, dove i lussi e gli agi sono sempre previsti come dati di fatto.

Il Mondo da DUE MILIARDI, non quello da oltre sette miliardi, dove, forse la Cina ci sta ripensando sulla legge sull'unico figlio.