Io sono come due persone nello stesso corpo
"Controlla bene, per favore", dicono il terzo e il quarto
"Controlla bene, per favore", dicono il terzo e il quarto
Manteniamoci lucidi...siamo circondati da troppe informazioni e da troppi profeti.
IL REFERENDUM E' DA VOTARE SI SI SI SI .
DAL FATTO QUOTIDIANO ODIERNO
RispondiEliminaSi può indicare la preferenza anche fuori sede: ecco come
Chi ha problemi a tornare nella città di residenza il 12 e il 13 giugno non si scoraggi: può votare lo stesso. Studenti e lavoratori fuori sede possono trasformarsi in “Promotori per i Referendum” e godere del diritto-dovere di voto anche in un posto diverso da quello in cui sono iscritti alle liste elettorali. Si tratta, in sostanza, di “controllori” dello svolgimento delle operazioni di voto, sia titolari (devono garantire la presenza ai seggi domenica e lunedì) che supplenti. Ecco come si fa: entro domenica 5 giugno bisogna compilare il modulo all’indirizzo http://www.referendumacqua.it/voto-fuori-sede . Verrete ricontattati nel giro di qualche giorno. Una volta nominati potrete votare nella città da voi richiesta, ovviamente per tutti e quattro i quesiti referendari. Basterà portare con voi scheda elettorale e documento d’identità, come per qualsiasi elezione. Se poi cambiate idea e tornate a casa, non c’è nessun problema, potrete votare normalmente nel vostro comune di residenza: basterà avvertire i referenti locali che avete cambiato programma.
DAL FATTO QUOTIDIANO ODIERNO
RispondiEliminaIL CAOS elettorale degli italiani all’estero
Stanno votando per i referendum senza sapere cosa ne sarà della loro scheda elettorale: sono i 3,2 milioni di italiani all’estero, dai quali giungono centinaia di segnalazioni di problemi, ostacoli e presunte irregolarità. Tanto più dopo la sentenza della Cassazione che ammette il quesito sul nucleare. Per questo il comitato “Vota Sì per fermare il nucleare” chiede al Viminale che venga fatta al più presto chiarezza. “Gli italiani che devono ancora spedire le schede navigano nell’incertezza e non sanno se la scheda grigia sarà comunque ritenuta valida oppure no”. Il Comitato ricorda come il voto all’estero, compreso nel calcolo del quorum, possa rivelarsi determinante per l’esito del referendum: “Dobbiamo pensar male?”. L’Italia dei Valori interviene parlando di “falso problema”, cioè di una situazione al momento irrilevante: “La questione si porrà solo dopo il 13 giugno e solo se quei voti saranno determinanti per il raggiungimento del quorum o per il ribaltamento del risultato del referendum”. Così il costituzionalista Alessandro Pace, legale dell’Idv. Che spiega: “A nostro avviso vanno computate, perchè seppure il quesito sia cambiato, il sì o il no al nucleare gli italiani all’estero lo hanno già espresso”. Intanto però continua il lavoro dei comitati per spingere gli italiani all’estero ad esprimersi: “'Noi stiamo incoraggiando i cittadini a votare lo stesso. Vedremo poi come tratteranno il voto di migliaia di connazionali”, ha detto Rita Biasoli, la presidente del Comites – Comitato per gli italiani all’estero – di San Paolo, in Brasile.
Io voto a Lodi ...
RispondiEliminaCaos voluto!
RispondiEliminaLUigiiiii
RispondiEliminati prego dimmi che ti piace Fibra, dimmi che hai letto le sue parole...E' BRAVISSIMO!!!
Non lo so, non l'ho ancora ascoltato.
RispondiEliminaE ALLORA CLICCA SULL'IMMAGINE DI QUESTO POST PERDINCIBACCOLINA!!!
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