venerdì 30 marzo 2012

NOI E LORO



Brevemente.
La crescita degli schiavi per una parte di Pianeta che spreca e dissipa.
Inquinamento che se ne frega dei confini.
A Durban, nel dicembre 2011, il Cop17 ha visto un altro rinvio.Nessun accordo contro i cambiamenti climatici. Troppo forte l'opposizione politica di Usa e dei grandi paesi emergenti (BRICS) per qualsiasi accordo giuridicamente vincolante.
L'Europa e pochi altri si sforzeranno di fare qualcosa, ma a che serve se come numero di abitanti e quantità di terre emerse siamo irrisori?

Assurdamente.
Noi sprechiamo e buttiamo via cibo e acqua e cibo, che per farlo, serve acqua e l'acqua potabile è sempre meno. E proseguiamo la corsa contro il Muro dei Limiti del Pianeta.
E parliamo di CRESCITA CRESCITA CRESCITA.

Ovviamente.
Crescita per chi?
Crescita di cosa?
Pér LORO di miseria e sofferenza (ma guai a parlare di limitare le nascite...guai...a qualcuno gli schiavi ignoranti piacciono) per NOI di cosa?
Inutili oggetti tecnologici fatti di preziose terre rare che ha SOLO la Cina?
Per FARE COSA?

Conclusione.
Avere "amicizie" sui social network, isolandoci dalla Realtà fatta di persone vere con le quali il CONFRONTO vero è necessario.
Continuare a vivere su questo Mondo virtuale autocertificato e autoreferenziale.
Mai visti tanti presuntuosi come sulla Rete.
Mai visti tanti maleducati, aggressivi che senza sapere nulla di te e soprattutto senza saper leggere e scrivere sputano sentenze autocelebranti.
E soprattutto NON LEGGONO, non capiscono nulla, svolazzano sulle parole diventando stupidi.
Tanto basta un click e tutto si ferma.
La vita vera, no.

Daniela

11 commenti:

  1. Tutto tristemente, tragicamente vero.

    C'è distanza tra quello che si percepisce (o che viene fatto percepire) e quello che è.
    Ma soprattutto c'è distanza tra quello che percepisce la finanza ed a cascata la politica e quello che è.

    Se continuiamo ad inseguire i desideri non saremo mai soddisfatti, non c'è limite ad essi e non c'è modo di appagarli tutti, se ci accontentiamo di soddisfare i bisogni si potrebbe (con la capacità produttiva attuale) soddisfarli tutti già ora.
    Senonché il modello dominante dominante prevede
    che per andare bene le cose deve crescere ogni anno di più il PIL, cioè ogni anno si deve produrre più dell'anno prima, ma se tutto quello di cui c'è bisogno viene già prodotto (ed anche molto di più), è necessario inventare nuovi 'bisogni', nuovi must, che andranno prodotti avendo così un aumento di produzione e che siano desiderati in maniera che vengano anche venduti, aumentando ad un tempo prodotti, consumo di risorse non rinnovabili ed insoddisfazione.

    Produrre sempre di più, aumentando sempre più la disparità tra chi ha e chi non ha (le persone che rimangono fuori da tutto questo, non avendo accesso neanche ai beni di prima necessità), distruggendo sempre più l'ambiente nel quale viviamo fino (tendenzialmente) a superare i limiti che ci permettono appunto di continuare a vivere e con lo stupendo risultato che le persone che hanno accesso a questi beni rimarranno sempre insoddisfatte, con sempre meno tempo a disposizione e con sempre più incertezza nel futuro.

    Ovviamente sarebbe un'utopia far tabula rasa di tutto e distribuire equamente, risorse ed oneri. Eppure ce ne sarebbe per tutti e non ci sarebbe necessità di ulteriore crescita, anzi. Semmai ci sarebbe bisogno di sviluppo, in alcune parti del pianeta, ma di certo non di crescita ulteriore. Se così fosse, come avviene attualmente nelle società occidentali, credo che ci sarebbe anche una forte diminuzione delle nascite e nel giro di poco la popolazione umana si stabilizzerebbe.

    Ma sono tutte ipotesi lontane dalla realtà, come i dialoghi sui social network con persone che magari neanche esistono o (magari inconsapevolmente) con la persona della porta accanto.

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  2. E pensa a quelli che hanno 1000 pseudo amici su FB e non salutano il vicino di casa, che magari è l'unico a cui chiedere aiuto in situazioni di emergenza. Non è detto che si debba essere amici dei vicini di casa, ma educati con loro si.
    Poi c'è il famoso NUMERO DI DUNBAR.

    Non si possono avere relazioni amichevoli con più di 150 persone e giuro che per me sono anche troppe.

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  3. Io non sono mai stato iscritto a Fb. Da quando mi è stato detto che uno dei principali finanziatori del social network è la Cia, la mia soddisfazione è anche aumentata.

    La corsa contro il muro dei limiti del pianeta è già finita da un pezzo, dato che se tutti i suoi abitanti avessero lo stesso tenore di vita, che non è il nostro, bensì già solo il fatto di mangiare tre volte al giorno, buona parte delle persone sarebbe estinta da un pezzo.

    Se per ipotesi diciamo che mangiare due volte al giorno è l'optimum, allora ognuno di noi può farlo perché qualcun altro lo fa una volta sola.

    Apparentemente non costa nulla per noi diminuire di uno. In realtà, questo significa meno consumo, che vuol dire meno lavoro, che vuol dire meno lavoratori, ecc. ecc.

    Dato che il nostro sistema di vita non prevede che chi mangia tre volte lo faccia solo due (semmai tende ad arrivare a quattro), o collassa il sistema, o collassiamo noi.

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    1. Ciao Bastian.
      Matematica semplice e diretta la tua, ma ignorata dai più, dai "manager" dai "capi" e dai "leccapiedi dei capi" che sono una razza anche più perniciosa.
      In un'isola tropicale, se si sta comodi, come qualità di vita, soddisfazioni personali, amicizie, salute e libertà è perchè il sistema naturale che ci regge ha la capacità rigenerativa di sostenerci (aria acqua suolo). Se però cominciamo a mangiarne troppo di quel sistema, a inquinarlo, a sprecarlo e dissiparlo e in più vogliamo degli schiavi che facciano il nostro lavoro faticoso (uno statunitense equivale mediamente a 150 esseri umani come necessità di energia e materia) perchè siamo avidi e pigri e grassi e disonesti ecco che quell'isola collasserà, e sopravviveranno i più forti. Non necessariamente noi o gli schiavi. Propongo gli organismo unicellulari come vincitori, insieme alle piante.
      Eppure basterebbe consumare e dissipare di meno e cercare la cifra giusta di abitanti. perchè l'oggetto misterioso di cui nessuno VUOLE PARLARE (O.N.U., PAPA, G8, G20, BRICS, COP VARIE) è anche e soprattutto IL NUMERO DI ABITANTI DI QUELL'ISOLA...(c'è chi ha bisogno di schiavi e chi di poveretti da salvare e portare nell'alto dei cieli). E nell'ultima frase non è detto che le due categorie siano diverse.

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  4. Il fatto è che il senso della realtà è diventato un optional, da quanto tempo la gente si riempie la testa di sciocchezze lette ad esempio su riviste da parrucchiere, assorbendo le opinioni idiote scritte per interattenere come se fossero verità indiscutibili, poi il mezzo televisivo ha allargato il problema , poi internet ha completato l'opera. nella 'preistoria' c'era il pettegolezzo, che pero' aveva di buono che era circoscritto . quando i modelli fisici, culturali e comportamentali sono costruiti a tavolino perseguendo fini commerciali e tutti ci si adeguano, il falso e il vero che di per sè hanno già confini sfumati diventano irrilevanti. Tuttavia gli effetti di questa virtualità malata sono nel mondo reale, dove nostro malgrado continuiamo a vivere e nel quale gli errori ono si cancellano con un click ma spesso si incidono indelebilmente nella storia stessa. Potessi, anche se vivo di questo, spegnerei subito questa realtà virtuale, perchè dal momento che non possiamo trasferirci in essa completamente, non possiamo neanche pensare di saltare di qua e di la senza perdere il senso dell'equilibrio.
    Magari svegliarci un giorno come nel film matrix, dove vediamo la faccia di morpheus che ci dice :'

    ciao Daniele

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  5. non so perchè non ha pubblicato la frase:
    WELCOME TO THE REAL WORLD,NEO

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    1. Ciao Daniele. Secondo me ci siamo già a MATRIX.
      Non del tutto, ma quasi.
      Se per molti il virtuale è tutto (e non parlo dei manipolatori da Fb che quelli SANNO quello che fanno), per moltissimi c'è solo miseria paura e malattia.
      Diciamo che su sette miliardi un miliardo ha l'accesso alla rete. Gli altri sei spesso nemmeno l'accesso all'acqua, ma nessuno vuol parlare di RIDUZIONE DELLE NASCITE.
      E non in Europa o paesi "ricchi" dove la figura del genere femminile è più paritaria rispetto alla figura maschile, no, dico negli altri posti. Dove nascono e muoiono con una velocità numerica, ma casomai potrebbero diventare un buon mercato per la rete. L'importante è guadagnare, giusto?

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  6. Non so che aggiungere al tuo post: è tutto esatto e puntuale.
    Non si può che essere amareggiati alla constatazione che non si adotteranno mai politiche di recupero dei materiali, di ottimizzazione delle risorse, di rispetto della vita e della dignità di esseri viventi animali e vegetali.
    La rovina ci attende; probabilmente neppure troppo lontana.

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  7. Ciao Roberto. Ho la tua medesima sensazione: l'umanità INSULSA si estinguerà. Ma in un tempo assai minore (non so se è corretto) rispetto ai dinosauri. Noi siamo infinitamente intelligenti di loro.

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  8. AHEM...a proposito di UMANITA' INSULSA....
    ecco un bell'esempio: a Cortina, pur di far sciare qualche viziato occidentale, ecco che la neve la PORTANO A CAMIONATE...
    L'estinzione è più vicina.

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  9. Un bell'articolo dell'"anziano" Claudio Sabelli Fioretti, sul MONTI BERLUSCONIZZATO.

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