martedì 8 febbraio 2011

ITALIANI: ESPERIMENTO FALLITO




Oggi sul Fatto Quotidiano, a pagina 18, c'è un articolo molto interessante di Maurizio Viroli che si intitola IL PAESE BORDELLO.

In sintesi l'articolo dice che gli americani hanno due espressioni per definire l’immagine dell’Italia negli Stati Uniti e queste espressioni sono "Bordello State" e "Whoreocracy" da tradurre con un poco gradevole (per gli italiani) “il governo delle puttane”.
Nell'articolo risulta che sono commentatori di alto livello non fiaccati dall'antiberlusconismo italiano, quello di cui parla senza posa the emperor.

Cito:
"Agli occhi degli americani Berlusconi merita di essere deriso e disprezzato perché è un uomo di cui dei cittadini maturi non dovrebbero fidarsi in quanto non rispetta i requisiti minimi dell’integrità personale, a cominciare dall’essere leale, dal sapersi controllare, dal senso di responsabilità. Per gli americani il potere politico non è proprietà di chi governa, ma appartiene ai cittadini che lo affidano a dei rappresentanti, per un tempo limitato e sotto precisi controlli, affinché lo usino per il bene pubblico. Proprio perché è un potere importante non lo si può delegare a persone che si rendono ricattabili, che mentono, e che sono dominate da un sentimento di onnipotenza."

E ricito:
"La domanda che l’opinione pubblica americana si pone a proposito dell’Italia non è tanto ‘che cosa succede?’, ma ‘come avete fatto a ridurvi così?’. Non sono tanto interessati ai fatti della cronaca politica ma a capire come e perché una nazione come l’Italia abbia permesso l’ascesa al potere di Silvio Berlusconi e tolleri senza troppi sussulti i suoi metodi. Quello che davvero non riescono a spiegarsi è come mai gli italiani, che pur vivono in democrazia da più di sessant’anni, non abbiano capito il principio fondamentale del liberalismo, quello che insegna a temere il potere illimitato, chiunque lo detenga. Più che moralisti sono saggi."

E infine la conclusione, EPICA DIREI: "Eppure, nel modo in cui gli americani seguono le nostre vicende traspare una preoccupazione che non ho mai riscontrato in passato. Se considerassero Berlusconi soltanto un caso di buffoneria e corruzione non si allarmerebbero molto. Nel mondo non mancano certo esempi da questo punto di vista anche più eloquenti. Avvertono invece che un sistema come quello che Berlusconi ha costruito in Italia potrebbe trovare imitatori in altri paesi democratici. Sarebbe insomma il futuro, non un altro esempio del malcostume politico italiano."


Commento, mio questo.

Dall'articolo l'immagine dell'Italia e degli italiani che ne esce non è molto edificante.
Ma gli americani non sono preoccupati per la Democrazia in Italia (a loro non interessa), sono preoccupati perchè uno storico alleato che si trova in posizione strategica sta dando i numeri (l'Italia IN TOTO non B in sè).

Il fatto è che sui berlusconismi hanno anche loro delle grosse responsabilità, per esempio l'imposizione del loro costoso ed energivoro stile di vita, veduto come UNICO E MIGLIORE, e le loro paure delle nostre "presunte sinistre", nella loro visione post maccartista.

Piu' che di B. sono preoccupati di quanto stanno diventando deboli e scemi gli italiani, anche se questa "cultura di merda" l'hanno contribuito loro a crearla, con la vendita dei loro prodotti (di cui canile cinque è diventato una specie di corazzata d'avanguardia fin dagli anni Ottanta).

Basta guardarsi in giro per il mondo, i modelli che gli U.S.A. hanno esportato e i fantocci che hanno creato.

E anche nel caso ITALY non credo siano incolpevoli , solo che probabilmente l'esperimento GLI è sfuggito di mano.

Daniela 

8 commenti:

  1. Ben detto Daniela!
    Ma com'è difficile! Com'è difficile ormai dire cose normali, ragionare normalmente nel nostro paese senza sentirsi delle vocine che smontano tutto, che mettono in discussione qualunque cosa, anche quello che appare pienamente acquisito, anche le ovvietà, le banalità.
    Un paese non dovrebbe essere governato da chi ha problemi mentali, anzi non ci si dovrebbe contentare neanche della normalità, ma si dovrebbe pretendere esempi luminosi di integrità morale. Ma ecco subito le vocine provano a destrutturare: si ma chi lo decide chi è moralmente integro? Come si stabilisce se una persona è degna? Cosa cambia se... ecc...
    Tutte domande che sarebbero legittime se dietro ci fosse la volontà di sviscerare la verità, di non cadere in errore e non invece quella di confondere le acque, di instillare il dubbio anche su ciò che è ovvio.

    Il potere dovrebbe essere distribuito, è questo il senso della democrazia, la quale non ci riesce benissimo, chi ha potere economico trova comunque modo di esercitarlo, di far prevalere le sue esigenze su quelle degli altri cittadini, ma il senso della democrazia è proprio questo limitare le concentrazioni di potere e far partecipare il più possibile, la maggior parte dei cittadini alle decisioni. Ora da noi non è così, il nostro potere di controllo è sempre più limitato, ma quello dovrebbe essere l'obbiettivo. Dunque sarebbe assurdo far governare proprio la persona più ricca del paese, che tra l'altro deve la sua ricchezza a concessioni governative molto generose (e a tanti favori ricevuti dalla politica, ma per ora sorvoliamo e fingiamo di essere ingenui come i berlupensanti, o meglio berlunonpensanti).
    Ed ecco che arrivano le vocine: epperché pensi che quando governano gli altri non ci sono dietro le banche? e le cooperative rosse? ecc...
    Difficile liberarsi di quelle vocine petulanti che ti impediscono di pensare, che smontano ogni ragionamento con obiezioni valide (a volte) di per se, ma che lasciano sempre scivolare la questione altrove, evitando che si parli di quello che risulta loro scomodo, evitando che si mettano a fuoco le questioni, ricoprendo tutto con un polverone indistinto di polvere. O forse merda.
    Si va bene ci sono le lobby, è difficile fare in modo che chi ci governa lo faccia veramente nel nostro interesse, individuare le persone migliori, più capaci, più disinteressate, che riescano a resistere a forti pressioni e perseguano l'obiettivo di favorire l'interesse della collettività, resistendo a mille lusinghe, rimanendo lucidi, resistendo alla forza corrompente del potere stesso. Magari sbaglieremmo comunque, ma questa è una buona ragione per scegliere chi è già corrotto in partenza? Chi ha sempre perseguito i suoi interessi fregandosene di quelli degli altri?
    Ma le vocine petulanti sono potenti, le ascolti ovunque (io no in realtà, dato che ho spento la maggior parte dei loro megafoni, ma qualcuna arriva comunque), non te ne liberi.

    Ecco i commentatori americani, da lontano, in un'altra democrazia dubbia, governata da potenti lobbies di petrolieri, finanzieri, mercanti d'armi e multinazionali potentissime, ma che comunque ha dei punti fermi, che tenta almeno di porre di limiti al controllo politico da parte dello strapotere economico, si sorprendono.
    Si sorprendono perché a quella distanza le vocine arrivano deboli, le loro argomentazioni appaiono in tutta la loro ridicolaggine, riescono a pensare senza essere interrotti e deviati da questo disturbo sistematico.
    Fanno considerazioni ovvie e condivisibili, ma dimenticano, come giustamente ricorda Daniela, quanta responsabilità ha il loro paese rispetto a questo stato di cose.
    Effettivamente potrebbe essere l'ennesimo esperimento sbagliato (ne hanno fatti a decine in tutto il mondo), che gli è sfuggito di mano.
    Ora c'è il rischio che venga anche imitato altrove e questo lo rende ancora più inquietante.

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  2. Sul perché noi sopportiamo tutto questo non ho ovviamente una vera risposta, ma pezzettini. Prima di tutto ci sono quelle vocine, sono due decenni che minano la nostra capacità di raziocinio. Ma poi non dimentichiamo che coloro che lo sostengono sono una minoranza, non siamo TUTTI! All'estero lo dimenticano, semplificano, ma ribadiamolo cavolo! Sono una minoranza! Uno su tre al massimo, nel momento di maggiore seguito, ora, spero e suppongo, molti meno. Quelli che ancora lo sostengono continueranno a farlo ancora per molto, sono persone che si identificano con lui, che farebbero quello che fa lui se potessero, condividono i suoi 'ideali' di sopraffazione e di inganno del prossimo, credono di trarre vantaggio da questo governo perché appartengono a qualche categoria privilegiata che non vuole che vengano toccati i loro interessi, che sono aggrappati a qualche piccolo vantaggio, accecati da quello, non vedono che nel frattempo gli stanno portando via tutto il resto.
    Certo gli altri due su tre non riescono a far sentire la loro voce e questa è l'altra parte del problema e anche su questo la responsabilità americana non è poca.

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  3. Sono usciti i risultati di un sondaggio effettuato dall’ONU:

    La domanda era:

    “Per piacere, dica onestamente qual è la sua opinione sulla scarsità di alimenti nel resto del mondo.

    Il risultato è stato il seguente:
    - Gli europei non hanno capito cosa sia la “scarsità”.
    - Gli africani non sapevano cosa fossero gli “alimenti”.
    - Gli americani hanno chiesto il significato di “resto del mondo”.
    - I cubani, straniti, hanno chiesto maggiori delucidazioni sul significato di “opinione”.
    - Nel parlamento italiano si sta ancora discutendo su cosa sia “onestamente”.

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  4. http://mgiannini.blogspot.com/2011/02/bunga-bunga-or-fable-of-bees-or-private.html

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  5. Hai anticipato un argomento del quale si parla in "Ballarò" di questa sera. Certamente l'America ha grosse responsabilità per come va il mondo intero, e quindi anche l'Italia; il bel post, ma anche il chilometrico e ben argomentato commento di Obbie, colgono la grande ignoranza degli italiani, che spero siano la minor parte, che è il motivo per cui "quelle vocine" che negano l'ovvio continuano imperterrite a urlare fandonie.
    Solamente con la presa di coscienza anche di questi, proprio quella che tarda ad arrivare, si potrà avere una svolta; se nelle posizioni chiave dell'informazione continueremo ancora ad avere gente interessata, che non fa informazione, questa presa di coscienza avrà un bel bastone tra le ruote; e l'Italia farà in tempo a cadere un altro po' più in basso; speriamo non troppo in basso, perché si sa, più è profondo il buco...
    Ma chi è questo Massimo Giannini che entra col suo link e scrive in inglese?

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  6. concludendo:
    onestamente penso che la scarsità di alimenti nel resto del mondo sia un'opinione!

    buongiorno, popolo di dromedaristi!

    sia ben chiaro, domenica ad arcore in mezzo ai manifestanti stavolta non c'ero!
    testimone dumas......

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  7. ps: guardatevi questo, passatomi da Mak89

    http://www.youtube.com/watch?v=5MKnoLxJc8A&feature=player_embedded

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Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.