mercoledì 2 dicembre 2009

L’illusione dell’individualismo

L’altro giorno ho letto, portatomi all’attenzione da un amico che ha un canale youtube (si chiama 884C25),
una lettera veramente struggente di un uomo che parla al figlio ormai adulto, (questo è il collegamento all’originale).
Ad un certo punto dice:” Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti
Non sono d’accordo su questo.
A mio avviso, questa società, è falsamente individualista.
Ed è esattamente lo scopo che si prefiggono le lobby che hanno enorme potere, al fine di pilotare le masse: ci vendono un miraggio di individualismo.
Nel vero individualismo, non è vero che non si tiene conto del prossimo. Questo è egoismo.
Infatti, l’individualista “buono”si accorge subito di chi lo prende in giro.
E’ lampante, ad esempio, che quei signori che fanno politica, badano, innanzitutto, al loro interesse personale. Egoismo.

Purtroppo tutto il resto della lettera che l’uomo scrive al figlio, è condivisibile, ovviamente in un’ottica di rassegnazione.
Non vedendo una via d’uscita dal labirinto politico che, grazie(e non ci si può stancare di ripeterlo)anche ad un’opposizione inesistente, anzi connivente, si è venuto a creare.
Ovviamente io non sono laureato. Non ho impiegato tanti anni della mia vita a studiare, per poi trovarmi con un nulla (o quasi) di fatto.
Forse è per questo che preferisco rimanere.
Sgobbare, magari impiegare un po’ di tempo per diffondere queste idee con un gruppo di amici, sul web.
Lottare come posso, insomma.

L’individualismo è insito in ognuno di noi. Quello che si deve imparare è amare il prossimo, o per lo meno rispettarlo.
Esattamente quello che viene demonizzato dalle tv, attraverso i così detti reality, attraverso un’informazione sapientemente pilotata,
attraverso la programmazione di talk show più o meno discutibili, che non fanno altro che alimentare le tensioni tra gli individui mediante il miraggio di una vita fatta di cose futili e materiali.
Facendo accantonare qualsiasi critica doverosa alla visione di persone che si sbranano per un secondo di apparizione televisiva: tutto falso! Pianificato!
L’individualista vero non si lascia accalappiare da questi sotterfugi: in lui è lo spirito critico.
Per questo non posso perdonare quelli che hanno lasciato accadere, senza muovere un dito, ciò che ora sta accadendo in Italia.
Albert Einstein ha detto: "Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare."
Ora credono di farci cadere (parlo della pseudo - sinistra) nel tranello che loro sono contro questo modo di fare politica. Ma dov’erano quando si poteva fare una legge contro il conflitto di interessi?
Dov’erano quando si è fatto lo scudo fiscale ai mafiosi?
Erano ad intascare la loro vittoria di casta: stipendi da favola, privilegi da favola, ed un bel calcio in culo al popolo!
E’ stato sufficiente far finta di fare opposizione.
Il fatto è che continuano così ancora ora! Questi sono individualisti egoisti!
Ci vendono un miraggio di individualismo che non fa altro che alimentare l’astio tra le persone!
Ma pensare al proprio bene è ben altro! Allora non ci si ridurrebbe ad auto distruggerci, perché da uno sbaglio si impara, e non lo si fa più!

Invece eccoci.
Stiamo diventando un popolo di indifferenti. Superficiali ed indifferenti, sulla spinta di questo individualismo egoista che contraddistingue la nostra classe politica,
e che ci sta pericolosamente spingendo in una deriva oligarchica.
Antonio Gramsci diceva dell’indifferenza:
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.” (Antonio Gramsci - Indifferenti - 11 febbraio 1917)
Questo è il vero.
Il falso individualismo dal quale l’italiano medio viene affascinato, genera l’indifferenza.
Noi, individui, dobbiamo combattere questa indifferenza, dobbiamo essere solidali con chi sta male, ed aiutarli, ognuno con le proprie possibilità.
Dobbiamo ascoltare chi si lamenta, per capire il perché. E basta accontentarsi del meno peggio! E’ stato così che anni di lotte sindacali sono finite nel cesso!
Ed è stato così, cioè pensando “meglio così che peggio”, che ci ritroviamo una classe politica colma di pregiudicati ed indagati.
Abbiamo una cosa fondamentale da fare: smettere di essere passivi davanti a tutto quello che ci si para davanti.Meglio dubitare di tutto che prendere una cosa di troppo per vera: quell’unica cosa alla quale abbiamo creduto, rivelatasi falsa, ci potrà causare danni devastanti.

15 commenti:

  1. Non so se ci sia veramente questa differenza tra egoismo ed individualismo, in entrambi i casi si pensa al proprio interesse, ma la differenza che indichi tu, nel tener conto o meno degli interessi degli altri è fondamentale effettivamente, al di là di valutazioni linguistiche, come concetto.
    Molto toccante la lettera, bellissimo il post. Da una parte lo sconforto, ormai senza più speranza, dall'altra parte la tua determinazione a dire basta. Smuovere l'indifferenza, l'accettazione passiva, la rassegnazione. Si sono con te.

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  2. ricordo quando ero piccolino, e giravo tra la ligueria ed il friuli, con i miei nonni od i miei genitori.
    ricordo quando mio padre, o mio nonno, sorpassava un'auto e dopo rallentava, tirava giù il finestrino, tirava fuori il braccio e lo batteva alcune volte contro lo sportelli.
    si era accorto che la macchina che prima lo precedeva aveva uno sportello chiuso male, e questo era il modo di avvisarlo.
    ricordo anche quante volte ci fermavamo per chiede a chi aveva l'auto ferma con il cofano alzato se potevamo essere utili.
    parlo di quaranta e più anni fa!

    era altruismo?
    senso civile?
    speranza che se succede a noi qualcuno si comporta come noi?

    non lo so.

    so che la tv era in bianco e nero, dopo carosello tuti a nanna, e a novantesimo minuto ricordo la gente che osservava la partita seduta quasi a bordocampo, e non rammento di reti, fossati, protezioni e cani poliziotto.

    ora che si vede nella modernissima tv al plasmon, ehm, plasma?

    trasmissioni per adulti dove o piangono o gridano, dove devi telefonare per "eliminare".

    telegiornali dove invece che dare le notizie , le inviano a suon di filmati cruenti che sembrano film di dario argento.

    cartoni animati dove mostri mangiano altri mostri, bambini si trasformano in salvatori dell'umanità, bambine alla barbi con la quinta a dieci anni che combattono contro animali inesistenti.

    qualè il messaggio?

    boh?

    la mia prole fà sport, vede poca tv, gioca ancor meno alla play station.
    non ho mai avuto problemi, con loro.

    eliminare la tv per un anno in tutto il mondo, e può darsi che l'uomo torni ad essere un essere umano.

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  3. Grazie Per il sostegno, probabilmente ho pasticciato un po' con i concetti.
    Semplicemente credo che essere individualista non significa necessariamente fregarsene delle conseguenze delle proprie azioni. Probabilmente è quel "ismo" che mi frega.
    Dovrei coniare un nuovo termine, sempre che non ce ne sia già uno appropriato per descrivere quello che sento.
    Fatto sta che tutte le persone abbagliate dal turbinio mediatico che le travolge... Altro che individualiste! Gonzi che si sono lasciati abindolare! Gregge da muovere a piacimento.
    Mandi: sacrosante le ultime tue due righe.
    Visto che il senso critico scarseggia.
    Ciao_
    Roby

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  4. Carissimi,
    avete ragione tutti, bisognerebbe occupaci di più del prossimo e soprattutto tenere d'cchio i governanti e quando questi hanno degli interessi praticamente sono governanti - venditori, se non si comportano bene colpirli nelle vendite.
    Io sono vecchia ho 61 anni e non riesco a fare tutto quello che vorrei, inoltre la TV mi serve molto per addormentarmi, non potrei eliminarla.
    Credo che questa situazione che si è creata è figlia di un disinteresse per le cose pubbliche, il mio nuovo collega mi ha detto che lui di politica non si interessa.
    Così ero anch'io, paga le tasse e vota per me poteva bastare abbiamo dato una cambiale in bianco in mano a dei lestofanti ora sarà dura anche se penso che presto il nostro vecchio frac passerà sul fiume, dopo ci sarà sempre molto da fare.
    Bacini a tutti

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  5. Marina!!!!

    come osi dire di esser vecchia a sessantuno anni?

    và che ti vengo a cercare a casa e ti sculaccio!

    il vero problema è che le nuovi generazioni crescono nella più assoluta solitudine, anche in compagnia.

    non hanno chi gli spiega cosa sia la solidarietà, e credono che fare del bene sia solo una scusa data agli "amici" per essere presi in giro.

    mia figlia è stata presa per i fondelli per aver aiutato un anziano a caricare la spesa sull'auto.
    ha dovuto menarli uno per uno, sti "amici"!
    (avrà preso dal padre?)

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  6. Chi ha peccato e continua a farlo non lanci bruscolini negli occhi, per piacere!
    Cosa fa il signor Celli, si autoaccusa o si smarca?
    L'autore della struggente lettera che sprizza amor paterno da tutte le parole, è una persona perfettamente inserita nel sistema e che dal sistema ha tratto, suppongo, il maggior profitto:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Luigi_Celli
    ( tra l'altro per tre anni direttore generale della RAI )

    Che dal suo pulpito venga a fare, amplificato dai media consenzienti, il suo predicozzo strappalacrime a noi, sinceramente mi fa schifo.
    La sua è l'ennesima presa per i fondelli.
    Con tutte le cose che ci sarebbero da dire in questi tempi storici.......
    Ma si sa, mala tempora currunt e di voltagabbana ne stiamo vedendo e ne vedremo sempre di più.
    Bravo Roby !
    Ciao ciao a tutti.

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  7. Sempre di più Alina!
    Che il ciel ci aiuti!(Aiutati che...ecc ecc)
    Caro Obbie ho finalmente visto il Dellutri,
    e sulle sue ultime battute mi sono documentato un po', ed ho trovato questo:
    http://www.duralexsedlex.it/index.php?PHPSESSID=4db0159c3fbbca0d23ae9c2d12966baf&zone=18&sottosezione=201&spag=&id=363
    poi mi spiegherai come mettere il collegamento senza tutta la stringa.
    Forse meriterebbe un approfondimento sapiente, così, tanto per sottolineare che taluni politici(senatori e non) dicono delle solenni fregnacce.

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  8. @Roby
    Tutto l'indirizzo va messo nella proprietà href
    mentre quello che vuoi che si veda, il titolo, la parola linkata (al limite l'indirizzo stesso se vuoi che si veda) va messo fuori dal tag dopo quello di apertura e prima di quello di chiusura.
    Esempio:
    <A href="http://www. ecc. ecc." > parole linkate </A>

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  9. Infatti sono scemo: il link sopra non funziona!
    Vediamo se adesso ho capito:
    concorso esterno in associazione mafiosa
    Pensandoci bene forse sarei potuto arrivarci...
    Vabbè! Grazie ancora, Obbie, per i tuoi insegnamenti(e la pazienza)
    Ciao_
    Roby

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  10. buongiorno, condivisisti!

    allora ci siamo, almeno per me...

    vado a fare il biglietto, stasera parto, domattina arrivo alla stazione termini, mi vedo con alcuni amici, mangiamo, poi via verso la piazza...... ma quale?

    piazza della repubblica sembra sia piccola, stretta, inadeguata.
    è diventata piazza della rrepubblichetta?

    strano, per una manifestazione nata dal nulla, trascurata dai media, ma temuta dalla casta!

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  11. Roby, hai detto cose sagge e il principio è stato compreso. Probabilmente Celli non era un esempio esemplare ;)
    Alina l'ha ricordato, e io sottolineo che se uno così si è smarcato e suggerisce al figlio laureato alla Luiss di andarsene perchè l'Italia è senza meritocrazia e invasa da mafiose raccomandazioni pseudopolitiche, vuol dire che lui non ha più agganci sufficienti (credo poco ai pentimenti di facciata o pubblici) ovvero ci sono solo briciole e quindi conviene andarsene.
    GRANDIOSO.
    Un miliardo e settencento milioni di dollari sono la stima del costo che l'Italia (ovvero tutti noi) ha speso per persone che poi hanno portato il loro know how all'estero e lì hanno prodotto successo e guadagno a un altro Paese.
    QUESTO E' IL DISASTRO.
    Io se avessi voluto, e dopo un po' potuto, sarei andata via. Ma io sono figlia di immigrati, sono nata all'estero, e i miei genitori HANNO DOVUTO andare fuori.
    DOVERE è diverso dal POTERE.
    Se avessero potuto sarebbero rimasti lì dove erano nati, ma non c'era lavoro, c'era miseria (adesso il NORDEST è terra di conquista e locomotiva d'Italia, e lo è soprattutto grazie a persone che sono andate all'estero a sfornare figli idee e lavoro e poi sono tornati).
    Io sono una vittima della mancanza di meritocrazia. Ho quasi 50 anni (MARINAAAA a 61 anni non sei vecchia nemmeno per la pensione...quindi piantala), e la domanda che faccio è "Sarà perchè ne dimostro molti di meno che non riesco a crescere di carriera nonostante le riconosciute qualità e capacità professionali, oppure perchè non faccio parte della casta?"
    MAH....

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  12. Buona giornata a tutti!
    @Mandi Effettivamente piazza della Repubblica non è molto capiente, ma essendo il punto di partenza, ad un certo punto, se le persone che continuano a confluire non c'entrano più, faranno partire il corteo un po' in anticipo. Quella piazza è solo il punto di partenza. Mentre l'arrivo è a Piazza San Giovanni (quella del concerto del 1° maggio) che è enorme, quindi problemi di spazio non dovrebbero essercene, magari fossimo talmente tanti da non entrarci, ma mi pare troppo.
    @Daniela Anche io trovo veramente assurdo (oltre al dramma di chi è costretto ad andare all'estero se vuole riconosciute le proprie capacità) proprio dal punto di vista economico, che un paese sprechi tutte queste potenzialità, butti via tutti gli investimenti fatti sulle persone. Ma questi pensano solo all'oggi, le cose loro le hanno sistemate, per il resto glie ne importa meno di quanto può interessare ad una tartaruga delle Galapagos.
    Tutti i paesi seri, quelli che andranno avanti nei prossimi anni, investono dal 3% in su in ricerca il nostro era fermo da anni all'1% e continuano a tagliare ora mi pare che siamo allo 0,7 o meno. Inoltre ci sono i baroni, i finanziamenti non vengono dati in base alle pubblicazioni, all'importanza riconosciuta dei lavori, ma in base alle reti di conoscenze e quindi influenza/potere dei vari baroni. I nomi stessi messi nei lavori sono dati in base a questi criteri e non in base a chi effettivamente li ha prodotti. Stessi meccanismi, che ignorano i meriti, li troviamo ovunque, a tutti i livelli. Perfino nel privato (contro quindi l'interesse stesso dell'azienda). Viene veramente voglia di emigrare, in molti paesi si potrebbero trovare condizioni migliori. Ma qualcuno forse per inerzia, per paura dell'ignoto, per i legami affettivi, o, più probabilmente, per 'tigna', perché non si vuole arrendere, rimane. È triste però, che in quasi tutti i casi, questo significhi doversi accontentare di molto meno, sotto tutti i punti di vista.

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  13. @OBBIE E MANDI
    Sarete TANTISSIMI!!! e Ognuno di voi ne porterà altri dieci virtuali.
    Andrà in onda su rainews24 in diretta e sul sky e sul canale di Dipietro.

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  14. Ciao a tutti, sono qui in riva al fiume (lo Scrivia) e sta nevicando siamo un po' tutti intirizziti ma il termos del caffè è sempre pieno, per domani si aspetta una buona novella mi hanno detto un milione di amici andranno a Roma, dai tutti insieme una bella spallata, qui se continua così dovremo dare una spalata.
    Vi voglio bene a tutti, un grande forte abbraccio

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  15. Che bello la neve!!!
    ragazzi c'è un nuovo post...

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