mercoledì 5 ottobre 2011

E QUESTI COME LI CONVINCIAMO??



Veronica Moss, la protagonista del video, è un condensato del senso comune che spesso sta dietro anche i processi decisionali sul trasporto pubblico e sulla mobilità.


Esprime il suo originalissimo punto di vista sulle automobili, sui pedoni e sui ciclisti.


Ha anche una idea precisa dell'ARMA che ha sotto di sé e della sua dimensione.


Infine è molto precisa sulla durata del suo utilizzo. Non dura tanto.
La mia è già "vecchia" secondo gli standard di Veronica.


Gli "eletti o anche unti del signore" sono lo specchio di questi pensieri.


Nulla fanno per il trasporto pubblico, per la ciclomobilità, per i pedoni, per il car pooling o il car sharing.


Appena hanno due soldi via a lustrare strade e asfalti, a fare altre strade per non dover pensare alla gestione di quelle che si hanno.

Poi ancora parcheggi e parcheggi, fino alla impermeabilizzazione totale degli agglomerati urbani, che diventano immensi depositi di ferraglia rombante.

Difficile vedere le bellezze artistiche in mezzo a ferraglia colorata.



Ognuno solo con la propria macchina, un signor Rossi isterico perchè il traffico è troppo, i tempi troppi e il carburante troppo. Poi i vecchietti che rispettano il limite mentre io non posso arrivare in ritardo, le vecchiette che sbandano, le casalinghe che portano i bambini, i camioncini degli imprenditori edili, i furgoni dei trasportatori, i TIR di materiali anche infiammabili e i trattori.


Rabbiosi solitari e singoli verso mete collettive. Un mio collega che abita vicino a me dice che non può venire con me al lavoro perchè "si sente legato".


L'auto ancora "fantasiosamente" segno di libertà, coast to coast nella pianura padana fumosa di ossido di azoto e polveri sottili.


E costa quell'accidenti di macchina.Assicurazione, manutenzione, carburante e poi ODDIO mi hanno graffiato la lucida carrozzeria platinata e metallizzata, oddio mi hanno graffiato i coprimozzi o i preziosi cerchioni in lega.


Costa anche al mio collega ed altri sei o sette che fanno la stessa strada ogni mattina.


Si, tutti noi dovremmo rinunciare a tempi scanditi solo dalla nostra personale voglia di lavorare o scelte di orario, si, dovremmo cominciare magari a dirci più di un buongiorno o buonasera.


Ma nessuno vuole rinunciare, perlomeno finchè il carburante e tutto il resto attorno all'auto è "pseudosostenibile" (200/300 euro di costo mensile sono 2500 a 3500 euro all'anno che diviso sei o sette E' SOSTENIBILE).


Chissà quanti sono nella mia stessa condizione. Cliccate sul titolo, vi porta a un bell'articolo di NUOVA MOBILITA' che si intitola "La maggioranza nei trasporti: perché non sappiamo contare?".

Il clima subisce soprattutto pressioni dall'utilizzo di derivati dagli idrocarburi per i trasporti, non solo industrie e riscaldamento/raffrescamento degli edifici.



Daniela


30 commenti:

  1. Non li si convince.
    A una così puoi solo augurare
    CAT VEGNA UN CANCHER

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  2. Il bello è che credo che abbia grosse probabilità di prenderlo il cancro abitando in una nuvola di polveri sottili causata da macchinoni come il suo...

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  3. Ogni tanto potrebbe anche essere un bene che la specie si liberi degli elementi superflui e inutili.

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  4. Se lo facesse con virus selettivi degli stupidi...rimarremmo in pochi...e magari inizieremmo a litigare tra noi...
    Occorre forza di convincimento e tanta tanta condivisione e volontà di lottare come un sol uomo (o donna).
    Una volontà che deve sbocciare al più presto, perchè io penso che in guerra ci siamo già.

    Il trattato di Lisbona che l'amico Bonobo mi ha ricordato è un esempio di come la guerra ce l'abbiano fatta e non abbiano nessuna intenzione di perdere.

    A meno che non ci sia un risveglio di tanti se non di tutti.

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  5. Una possibilità è di farla invaghire follemente di un bel ganzo ambientalista di quelli duri e puri, non troppo fanatico.
    E poi sperare che dal colpo di fulmine ne nasca una limitata progenie.
    Tra le cure filiali e maritali,credo che le passerebbe tutta quella insana passione automotivata (consentitemi il gioco di parole con l'inglese "automotive").
    C'è sempre il rischio che dalle frecce di Cupido ne venga fuori un trio d'imbecilli che hanno come idea di sostenibilità quella di dotarsi di un Hummer elettrico, e idiozie di questa risma.
    Ma d'altra parte, chi non risica non rosica.
    Comunque a causa della struttura stessa dell'universo, una quota d'imbecilli ha il diritto all'esistenza.
    C'è una terrificante risposta evangelica alla domanda sul perchè esistono menomati d'ogni specie sulla Terra.
    Ne cito il senso che a memoria non la ricordo:
    "Affinchè si manifesti la gloria di Dio"
    Controllare per credere.

    Marco Sclarandis

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  6. Ciao Marco. Certo che mi dispiace che ci siano i BAUCOMETRI (misuratori di baucaggine, gergo nordestino per dire che uno è "mona" tre volte) tipo la tipa hummer affinchè io capisca la mia "normalità".
    Anche io mi auguro che incontri un ambientalista ma preferirei niente figli.
    Meglio non rischiare.
    Poi siamo a sette miliardi non servono altri numeri umani.

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  7. due perle per il mondo degli autumobilisti.

    Con i suoi 10.000 morti l'anno nella sola Francia, l'automobile è diventata il primo predatore dell'uomo. Ciò nonostante la crescita dell'industria automobilistica è considerata un indicatore di prosperità. Nessun altra specie nella storia della creazione ha mai generato il proprio predatore con tanto entusiasmo.
    (Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, 2000)

    Vi siete mai accorti di una cosa? Chiunque guidi più lentamente di voi è un coglione e chiunque vada più velocemente è un pazzo scatenato. (George Carlin)

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  8. Ciao Bonobo.
    Il PIL è fatto così soprattutto di disgrazie e di morti.
    La strage di Viareggio di qualche anno fa ha dato un bel colpo in su al PIL smuovendo ditte che bonificassero, pulissero, portassero via rifiuti e altro. dopo si RICOSTRUISCE, si RIEDIFICA, si SMUOVE L'ECONOMIA.

    E su CARLIN (devo dire che la citi spesso, si potrebbe metterla sul retro della macchina così tutti i "maschietti" che mi stanno un po' troppo incollati possono palcidamente decidere a che insieme appartenere) posso solo che essere d'accordo: specifico che io sono perlopiù COGLIONA.

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  9. Guarda, Daniela che quello della progenie è un tema irto e infestato di trabocchetti, peggio che una saga di Harry Potter.
    Non c'è creatura al mondo che non cerchi di raddoppiarsi in qualche modo, subdolo o innocente che sia.
    Esiste un intreccio indipanabile fra le proprietà del numero "2", che è l'unico ad essere intero, primo,pari e portatore d'identico risultato con tre operazioni aritmetiche diverse, e, il maestoso imperativo biblico "Crescete e moltiplicatevi".
    E poi, perchè mai siamo immersi in una realtà costellata da tanti limiti?
    Ma il raddoppio non perdona.
    Non c'è immensità che tenga.
    A meno che il giardino dell'Eden non sia tappezzato d'aiuole,orti siepi radure e selve e anche pietraie infiorite, tanto quanto il continuo numerico non sia denso di numeri.Interi, frazionari, irrazionali e tra questi i trascendenti, che sovrastano tutti gli altri.
    Il problema non sono in sè i sette miliardi di "figli di Dio" tra i quali è rifugiato qualche "figlio di Satana" e figlia di Belzebù, ma semmai,come io credo,
    il fattoriale del numero sette alla miliardesima desideri che sgorgano dalla loro, anzi nostra,(presunta)anima.
    Assolutamente isoddisfabili nemmeno occupando tutto l'universo conosciuto,e neanche con turni millenari a rotazione.
    Bisogna trovare un sotterfugio.
    Ma quello che hanno escogitato da millenni sacerdoti d'ogni genere,s'è trasformato nel sotterfugio di un sotterfugio, per sfuggire alle sconvolgenti verità che la conoscenza dell'infinito rivela.

    (ricetta per ottenere il fattoriale di settemiliardi alla miliardesima:
    Si moltiplica sette miliardi per sè stesso sette miliardi di volte.Si mette da parte il risultato in una terrina abbastanza capiente.
    Quindi, si parte da uno e si moltiplicano i successivi interi fermandosi quando abbiamo moltiplicato per l'intero che corrisponde al risultato messo da parte nella terrina.1x2x3x.....xrisultato dell'esponenziazione sette miliardi alla settemiliardesima.)
    Il numero raggiunto dovrebbe corrispondere ai potenziali desideri della contemporanea genìa umana.Se non corrisponde,ricominciare da capo, previa passeggiata corroborante.
    Queste esoteriche verità mi sono state rivelate come tu sai,attraverso la mediazione d'un frigorifero, una santo molto popolare e un nigeriano di passaggio davanti ad una edicola.

    Marco Sclarandis.

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  10. Ciao Marco.
    Lo so che i desideri sono enormi rispetto alle possibilità di soddisfarli.
    Io farei fare una scuola di EPICUREISMO così tanto per ccomprendere i LIMITS TO THE GROWTH del pianeta ai sette milairdi per sette miliardi di desideri.
    Secondo Epicuro la felicità è possibile solo se si assume come fine ultimo il piacere, non nei suoi aspetti sociali e psicologici ma in quelli strettamente naturali e fisiologici.
    Il piacere diventa una soppressione del dolore che si ottiene soddisfacendo gli stimoli necessari, come la fame e la sete, ed eliminando gli stimoli che per loro natura non possono essere soddisfatti e, quindi, provocano delusione e dolore.
    In altre parole l’epicureismo insegna la scienza dell’autodominarsi, che egli chiama calcolo dei piaceri.

    Se ho sete e mi disseto soddisfo completamente il mio desiderio, ma se voglio diventare ricca e dominare credo sarà dura soddisfare questo presunto piacere.

    Se per dissetarmi pretendo un vino eccellente ecco che la sete non sarà del tutto soddisfatta.

    Secondo me la chiave sta in questa autodomanda: prima di soddisfare un piacere ci si domandi cosa accadrà dopo.

    Qualche volta la punizione è proprio un desiderio soddisfatto.

    Il nigeriano secondo me era soddisfatto. Soprattutto di te.
    ;)

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  11. Changwon, Korea sarà la prossima sede del World Congress on Mobility for the Future of Sustainable Cities che si terrà dal 22 al 24 ottobre.
    EcoMobility Changwon 2011 è un evento che affronterà il problema della sostenibilità dei trasporti urbani alla luce di stimolanti prospettive.
    Ecomobility si riferisce a una mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale ed inclusiva dal punto di vista sociale. Il concetto combina l'utilizzo di modalità di trasporto non motorizzate, come camminare e andare in bici, integrate dall'uso del trasporto pubblico e di veicoli elettrici leggeri. "L'ecomobilità permette alla gente di muoversi nel suo ambiente senza l'utilizzo di auto private e alle merci di venire distribuiti grazie a vetture progettate per l'uso urbano senza motori a combustione interna" si legge sul sito web dell'iniziativa.

    Speriamo che qualche goccia di quella saggezza colpisca l'Italia...

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  12. E' inevitabile che ci piova addosso, vedrai.
    Anzi, sembra che nella loro sistematica ottusità, gli Indigestibili dirigentucoli, facciano proprio ciò che occorre per scatenare il cambiamento.
    Referendum docet.

    Marco Sclarandis

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  13. ...QUINDI caro Marco sono stupidi e non lo sanno...

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  14. Non solo, Daniela, sono accecati dagli Dei affinchè definitiva sia la loro rovina.
    Manca solo che indossino parrucche e parlino in tardo latino.

    Stando in tema, non ci vuole un'intelligenza superiore per capire che la mobilità mondiale non può essere soddisfatta nei modi e nei tempi e con le risorse a cui noi sazi siamo stati abituati.
    Si ritornerà in breve tempo e per breve intendo un lustro o due , al viaggio come pellegrinaggio da svolgersi una volta nella vita al fine di comprendere il viaggio per antonomasia che è questa vita mortale.
    Emilio Salgari docet.
    Internet permette di viaggiare a moltitudini di pellegrini con un dispendio biofisico ragionevole, ma ovviamente non può sostituire e appagarare il desiderio di portare,almeno una volta tutta la nostra ingombrante e flatulente materia corporea dove l'istinto migratorio ci pungola.
    Dobbiamo trovare il compromesso.
    Uno come il compianto Stefano Lavori, l'aveva capito.
    Pensa che astuzia.
    Far viaggiare le idee,al posto dell'ideatore che potrebbe pesare più d'un quintale.
    Trentamila long playng in una scatoletta di cerini che consuma come una dozzina di lucciole,quelle dal culetto fosforescente ben inteso.
    Era di origine persiana se ricordo bene
    Come la parola "Paradiso".

    Marco Sclarandis

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  15. Eh si Stefano Lavori era un geniaccio, ma i suoi iPhone e iPad e tablet non è che mi avessero del tutto convinto.
    Sarà che del 2006 possiedo lo stesso cellulare che mi fornisce un sacco di belle cose come la macchina fotografica e i video, la rete, le mie canzoni preferite, la radio e altro ancora. Ed è un cellulare forte, cadutomi miliardi di volte, eppure è ancora lì, solo con qualche ruga da graffi e bozzi.
    Solo lo schermo è un po' piccoletto ma posso collegarmi a un PC e ottengo parole grandi.
    E' costato parecchio ma ne è valsa la pena perhcè cattura le reti invisibili meglio di tanti altri cellulari.
    Io non posso essere d'accordo con il consumismo sfrenato che il nostro Stefano lavori propugnava anche se con la follia della ricerca e della innovazione.
    Le discariche sono stufe di oggetti tecnologici (oltre che del resto del parto idrocarburico).

    Però amo la rete e le sue potenzialità perchè se Salgari avesse potuto viaggiare chissà che meraviglie avrebbe scritto.

    E vorrei anche poter fare ancora qualche viaggetto fisicamente inavdente, con tutte le mia necessità di vita, perchè vedere il resto del mondo è troppo importante per la mia natura curiosa.

    E poi ti dico, vai e ascolta il grande Edoardo Bennato

    Una analisi perfetta.

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  16. Ottime considerazioni, totalmente condivisibili.
    C'è di certo la spinta del marketing dietro a tutto questo (kill yourself consigliava loro qualcuno...), ma anche pigrizia mentale, incapacità di pensare soluzioni alternative (prima ancora della volontà di non implementarle) . Quelle che ci sono e sono già molte poi non vengono attuate, anzi il trasporto pubblico negli ultimi tempi viene sempre più penalizzato. Io sono pendolare e ne so qualcosa. Che i treni dei pendolari facciano schifo, che siano inaffidabili negli orari e sovraffollati è ormai un luogo comune come quello delle mezze stagioni, ma devo dire che fino a due o tre anni fa si era vista un live lenta risalita, un po' ti abituavi, un po' effettivamente qualche cosa migliorava e ti sembrava che andasse bene, ma negli ultimi anni si vede ad ogni stagione un netto concreto peggioramento, ormai il paragone abusato del carro bestiame non è più solo una metafora.

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  17. @OBBIE
    La differenza con il carro bestiame è che non vi fanno scendere con malagrazia a bastonate...
    ;)

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  18. Daniela, tu provochi e allora guerra sia!

    Io non credo affatto che Stefano Lavori sia (stato)un astutissimo paladino del consumismo sfrenato, era troppo astuto per esserlo.
    Guglielmo Cancelli invece mi pare che lo sia perchè rispetto a lui, lo vedo più prosaico e meno visionario, d'altra parte si vede che preferisce stare alla finestra invece che scendere nel vero tumulto in piazza .
    Io stesso riesco a fare a meno di pid pod pad.
    Ma indubbiamente è un modo di fare le cose più lento e faticoso.
    Una differenza come quella tra il miniare e cesellare codici su pergamena e manovrare torchi da stampa.
    Ma sai com'è, entro certi limiti la necessità aizza l'ingenuo, pardon aguzza l'ingegno.
    Che il tuo blog sia un magnete per i curiosi,è la ragione per cui sono qui a scrivere, oltre alle insondabili macchinazioni della dea bendata.
    Ti proponguo una tregua prima che tu sferri una contromossa.
    Pensa al matrimonio dei vari pidpodpad con la mobilità conviviale ed elettreolicofotovoltaica.
    Sarebbe la disfatta totale delle signorie taxistiche nazionali e una gran rogna per i granducati pseudoilluminati alla Ryanair.
    Pensa ad un tabellone universale quotidiano delle partenze e arrivi, dove chiunque che abbia un tandem o un triciclo o un executive a dodici posti, possa offrire ad un costo biofisico accettabile, un passaggio verso la soffitta della zia o il castello del conte decaduto in Pennsylvania.
    Con applicazioni anche per nerboruti ragazzotti che vogliano portarsi a spasso e in spalla delle vittime delle mine a grappolo.
    Per ora vedo solo moltissimi fidanzamenti di pidpodpad con frivole applicazioni,seppure decisamente attraenti.

    Marco Sclarandis

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  19. Splendido esempio di vacuità mentale; vacuità dalla quale non sono esenti una gran parte di maschietti, ben inteso!
    La sostenibilità dei trasporti non è che un tassello dell'enorme mosaico da ricomporre per dare un senso positivo all'esistenza dell'uomo sulla terra.
    Jobs e Gates io li vedo un po' come le due facce della stessa medaglia; tendo a codificarli sia come innovatori, ma anche come pedine al servizio del mercato, che ha visto nello sbocco di quella tecnologia solamente la possibilità di mungere denaro, infischiandosene allegramente dell'impatto ambientale, ma anche psicologico, che tutto l'indotto con i videogiochi ed altre amenità simili hanno prodotto.
    Tutto avrebbe potuto essere compatibile, e perfino più fruibile, con un migliore e più sano modo di vivere, se solo non fosse stato fin da subito asservito al profitto. Come ogni cosa a partire dall'industrializzazione ad oggi.

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  20. Già,il maledetto profitto............
    Ormai questa parola ha quasi soltanto un'accezione negativa.
    Ma quante volte noi ci accontentiamo di un giusto compenso?
    La realtà ci dice che il confine tra ciò che facciamo per farci desiderare dal mondo e quello che facciamo per farci adorare,è evanescente come una nebbia montana.
    Cent'anni e più d'automobilismo non sono riusciti a demitizzare questo mezzo di trasporto.
    Però, per fortuna, i mezzi di trasporto delle idee, pid pod pad come mi diverte chiamarli,sembrano indicarci un destino migliore per la nostra brama d'amore e di successo.
    Qui c'è in gioco il talento, non la finzione del talento.
    Un idiota incapsulato in una Ferrari resta un idiota anche se sembra un vincente.
    Un idiota con uno strumento multimediale,difficilmente può fingere d'essere un vincente,in un battito di tasto viene sbeffeggiato da una folla sterminata.

    Così come siamo fatti
    siamo tutti merce da catalogo
    compreso chi troneggia illuso
    sulle mensole delle vetrine illuminate......

    Marco Sclarandis

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  21. Eh, Robi, c'ho il fratello grande in convento.
    a forza di pregare per me qualcosa ha ottenuto.
    Ciao!
    Marco Sclarandis

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  22. Quante macchine vediamo con una sola persona dentro? La velocità media è quella dell'asino, così come il peso che portano, insomma l'auto è un mulo, peccato che vada a benzina e costi almeno un terzo del guadagno...e poi ci definiamo intelligenti?
    Ciao a tutti

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  23. @MARCO SANTO
    Se i pidpodpad non venissero continuamente rinnovati nel c***o di design, obbligando (si fa per dire) gli idioti in ferrari a sostituirlo QUANTOPRIMA li amerei anche io.
    Come detto ho un cellulare che costo parecchio nel 2006 perchè ERA GIA' un cosa simile al pidpodpad.
    Nel 2006 (secoli fa dunque) la rete però:
    1 - NON TENEVA (nemmeno nelle grandi città)
    2 - COSTAVA!!!
    Se chiedevo qualcosa in rete la scheda mi si prosciugava!
    Lo sai che in Italia abbiamo una rete (nel senso strutturale) più schifosa di quella libica? LENTA E A MACCHIA DI LEOPARDO?

    Quindi pidpodpad in mano a un imbecille rimane uno strumento inutile, in mano a una persona sana ed equilibrata potrebbe essere un buon mezzo per gaiaizzarci.

    Trasporto per primo, car pooling o sharing.

    Ma se sono come sono e come ha detto Roby solo STRUMENTI DI FIGHERIA URBANA, non li accetto.

    Cancelli è sicuramente stato più furbino di Lavori, infatti lui l'applicazione per il cancro al pancreas deve averla trovata... (sono acida).
    (ma simpatica).

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  24. @Roby
    L'asservimento al profitto è esattamente la mente che fa sputare quelle parole alla bella ragazzona chiamata Veronica.
    Lei è uno strumento perfetto, non sa nulla di come si fanno e di dove vadano a finire i suoi ASINI (per dirla alla Dionisio).
    E' l'idiota medio (maschio o femmina).
    Puoi sentirli parlare di altro, come appunto nuovi pidpodpad, o nuove scarpe, o nuovi vestiti, oddio le unghie quest'anno vanno con i brillantini, oddio devo farmi le meches verde cobalto.
    SONO LA MAGGIORANZA.
    Ecco perchè il trasporto privato predomina, con tutta la sua stupidità.

    ecco perchè il trasporto pubblico è stato ucciso deliberatamente.

    Vero signor Marchionne?
    Meglio tanti brutti SUV targati FIAT /GM che delle simpatiche corriere...
    E Sacconi?
    Sorride contento. E Berlusconi?
    Parla di gnocca e va a festeggiare il compleanno dal suo amichetto Putin (che probabilmente avrà il corrispettivo del lettone di palazzo Grazioli).
    E gli italiani?
    Sudano e danno i numeri da soli in macchina, mentre aspettano che il traffico si sciolga, sbavando di ritardo al lavoro...
    Finchè dura.

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  25. @DIONISIO
    Ciao.
    Lo so, io stessa ogni mattina sono una di quelle triste persone.
    E non ho alternative. Di nessun tipo.
    Ho provato a chiedere a dei colleghi di fare il car pooling, ma non ci stanno.
    Sapevo che non erano molto intelligenti, ma così mi hanno convinto.
    Tuttavia chiederò ancora.

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  26. Ciao Daniela, chiedi ancora e ti auguro buona fortuna, ma l'intelligenza è in grave pericolo di estinzione :-)
    PS: Forse è già estinta, solo che non ce ne siamo accorti....

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  27. Ma Daniela, ma proprio non ti ha insegnato niente la mamma ,una zia o la compagna della classe superiore alla tua?
    C'è una misura che sta giusta giusta tra il pecoreccio aldovitaliano/edwigefenechiano e la galanteria vìttoridesichiana/sofioloreniano,scusami il gergo cinefilo,per ottenere dal maschio medio italico consensi e favori d'ogni ordine e grado.Senza compromissioni ovviamente.
    Anni e anni di neorealismo,essai,avanguardie,non vi hanno insegnato propio niente a voi donne!
    Potrebbe essere tutta colpa delle calze di nylon.
    Della loro elettricità statica.
    Dev'essere proprio così.
    Sai, nessuno ne ha mai studiato a fondo gli effetti sul delicato sistema libidoneurotico del maschio, latino in particolare e italico nello specifico.
    Prova quelle di seta.
    Vedrai, ne caricherai tre alla volta,sul loro veicolo e faranno a gara per farti la spesa a domicilio ne week end.

    Ciao!
    Marco Sclarandis

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  28. @DIONISIO
    Temo tu abbia ragione, l'intelligenza è in calo ma temo anche la voglia di comunicare.
    Pensa che credo addirittura che l'idea di ESSERE COSTRETTI a passare più di un'ora al giorno (avanti e indietro) per arrivare e tornare al lavoro con "colleghi" potrebbe per alcuni di loro essere letale.
    Sai tipo ascoltare quello che dicono, oppure ascoltare tu che parli.
    Potrei tentare un decalogo del passaggio ala lavoro:
    1) ammessi solo saluti e necessità urgenti;
    2) eventuali segnalazioni di pericolo.

    Tutto il resto si esclude.
    Io metto un po' di world music a tutto volume così si rilassano quando spetta a me andare in auto.
    Forse riuscirò a convincere una collega, ma non subito.
    Prima deve passare da cococò a qualcosa di più sicuro. E lì sta il punto, siccome cococò deve sottostare a regole più elastiche, non può dire "vado a casa".
    Negli anni settanta le ore di lavoro passate a spostarsi per lavoro erano pagate. Adesso niente, adesso con Brunetta nemmeno nella Pubblica Amministrazione.
    Nella P.A. però ne stavano sinceramente approfittando.

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  29. @MARCO
    La maggior parte sono di sesso femminile a parte uno (maschio e felicemente sposato).
    Per fortuna lavoro in un posto dove c'è un rapporto semplificato tra i sessi (inoltre ripeto la maggioranza sono donne, una volta entrare nella P.A. portava denaro adesso è roba da donne...esclusi i capi quelli sono sempre uomini).
    Con quelle premesse che tu suggerivi c'è il rischio sicuro di vedere IL MIO AMORE partire lancia in resta e spazzare via il nemico.
    Inoltre vesto comoda perchè per me il lavoro non è una sfilata di moda.
    Pantaloni o calze coprenti.
    Poco sexi.
    Poco Loren.
    Fare il De Sica con me è sconveniente...
    ;)

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