Mentre i politici di tutto il mondo "occidentale o quasi" si schierano, più o meno bugiardamente, con quel 99% di INDIGNATI (noi cittadini comuni, giovani, meno giovani, pensionati) rappresentato ieri in 951 città (82 Nazioni) da cortei democratici e pieni di giusta rabbia e giusto livore, in Italia i politici riescono ancora una volta, come dai tempi di Genova, a far rovinare la richiesta di Democrazia e di Futuro innestando i Black Bloc.
Unica Roma ad avere i Black Bloc, chissà perché.
950 città in tutto il Mondo, con cortei e manifestazioni e rivendicazioni APPOGGIATE DA TUTTI (meno quel 1%) e senza alcun problema, invece Roma deve "svegliarsi" in mezzo a macchine bruciate (erano di livello basso quelle macchine, non appartenevano all'1% che ha garage e polizia privata oltre a quella pubblica), vetrine rotte, banche sporcate (che stanno già ripulendo, mentre i soldi per i sanpietrini divelti e altri danni a beni pubblici saranno più difficili da trovare anzi ci marceranno sopra).
La domanda che viene alla bocca è: la polizia italiana non sa prevenire l'apparire di questi "violenti" oppure è una strategia tutta italiana, di quell'accrocchio di NON eletti che riposano in Parlamento agli ordini del viceré di palazzo Grazioli?
Inutile continuare ad affermare che loro sono lì in quanto eletti, perché NON E' VERO.
Uno solo è stato “eletto” e con mezzi di persuasione di massa accecanti, gli altri li ha scelti quell'uno. Questo metodo non è democratico, punto e basta.
E i servitori del Grande servitore (forse anche Medio, direi che è sufficiente, perché sennò non so definire Obama come grandezza o Merkel o Sarkozy) arrivano a punte di inaudita sfacciataggine come Scilipoti che inaugurerà una scuola di comici involontari alla fine del mandato. Uno che si è "scusato" di non aver votato l'assestamento di bilancio perché nessuno gli ha telefonato!!!
D'altro canto non hanno altre possibilità di “fare cassa” persone come queste. O così, mantenendo in vita un cadavere puzzolente come questo PARLAMENTO (non solo Governo sia chiaro) oppure rimestando nei bidoni della spazzatura perché per gente così inutile sarà dura trovare lavoro.
Black Bloc e Scilipoti, ecco la "diversità" italiota. Lo spunto per far fare soddisfatte facce di circostanza e bearsi delle "violenze" e dell'"inferno" (tanto sono sempre queste le parole dei loro amichetti della stampa e dei media) tipo Draghi, Napolitano, Berlusconi, Bersani, Di Pietro, Maroni e, toh, già che c'era al G20 anche Geithner.
Loro che fanno facce di circostanza, loro che non hanno capito che agli occhi degli INDIGNATI non contano nulla di nulla, che per gli indignati IL VERO POTERE ASSASSINO è quello finanziario, delle banche e non certo di questi pagliacci.
Pagliacci che al G20 hanno dato come primarietà assoluta LA RICAPITALIZZAZIONE DELLE BANCHE...dimostrando di essere ciò che sono. Pagliacci.
Eppure anche in Italia siamo il 99%, anche se non potevamo essere tutti a Roma, anche se forse dovremmo andare tutti e non solo a Roma, ma anche a Bruxelles (vedi Trattato di Lisbona), armati di bigliettini come a Roma, armati di cartelloni, armati di colori come a New York dove un signore avanti con l'età ha detto una frase che mi ha raggelato ma convinto:
FUORI I VECCHI DALLE LEVE DEL PAESE!
Perché “vecchi” sono quelli che stanno lì da troppo tempo, non quelli che hanno una certa età.
E quel 99% presto si ridesterà dal silenzio nel quale le strategiche mosse consumistiche e guerresche lo hanno ridotto.
ALLORA IN THE SOUND OF SILENCE si aprirà una breccia che NESSUNO potrà fermare. È la mia speranza perché altrimenti vedo solo un vicolo cieco biologico.
Stupendo! E anche incredibilmente(?) casuale(?) che solo dove erano concentrate le attenzioni dei media ci siano state violenze.
RispondiEliminaIeri ero alla mobilitazione di Milano: tranquilla che più non si poteva immaginare.
Prima o poi occorrerà trovare il sistema di indire manifestazioni in un posto e di farle improvvisamente in un altro, lasciando polizia, balck bloc e media a scornarsi da soli?
Ciao Bastian.
RispondiEliminaCi riusciremo, riusciremo a indire senza indire, come anticorpi collegati all'unica mente Gaia che possa salvarci dalla fine preconizzata da un 1% di menti malate.
Deve essere così o non abbiamo scampo.
Come ho detto in più occasioni, e in qualche modo anche nel mio piccolo articolo, non credo che i motivi dei tafferugli siano da ricondurre soltanto agli infiltrati, le frange estremiste e ai soliti deficenti. A voler essere sinceri, dovremmo ammettere che pur avendo un potenziale enorme, il movimento pecca d'organizzazione, tante idee, sparse, non concentrate, ma nessun vero obbiettivo, nessun programma/proposta da avanzare per far si che qualcosa cambi. Mi trovi perfettamente d'accordo sul fatto che la vecchia classe dirigente debba andare a casa, tutta, da destra a sinistra, ma per farlo, è necessario che noi, la nuova classe giovanile di questo paese, scriviamo le nuove regole del gioco, con chiarezza e facendo presente a tutto il paese che cambiare si può. P.s. complimenti per il blog
RispondiEliminaA me sembra quasi una macchina del fango; fango gettato a piene mani, e collegato a quella melma di cui parlavo.
RispondiEliminaIntendo dire che, mi pare, attraverso questi episodi, che sospetterei indotti, si vuole screditare l'intero movimento del 99%. Guarda caso, come dici giustamente, il bersaglio dell'indignazione sono le banche e le élite finanziarie: i veri artefici dello sfascio globale!!!
Però una cosa devo dirla: non credo che gli indignati siano il 99%; sarebbe bello ma non è così, altrimenti quei maledetti bastardi sarebbero già stati mandati via a calci in culo.
A volte, guardando negli occhi le persone, mi sembra di scorgere quel vuoto mentale, che sta alla base di una coscienza limitata della situazione, tesi come si è, quotidianamente, a rincorrere solo la soluzione a problemi primari, ad arrivare alla fine della giornata; o peggio: arroccati dietro all'abitudine si perde totalmente il senso della realtà.
Così la melma può trasformarsi in fango e sporcare tutto.
Ciao DavideVsGolia.
RispondiEliminaSiamo all'inzio della agglomerazione di tanti anticorpi e quindi sembrano, sembriamo ancora così poco organizzati.
Ma LE IDEE saranno il coagulante, perchè l'idea di aver leader supremi o rappresentanti che decidono in luogo dei molti non potrà più essere. La democrazia rappresentativa ha dimostrato le difficoltà di essere "debole" contro i POTENTI.
Io non sono giovane ma giovanile direi di si.
Poi come ho specificato VECCHI sono quellic he stanno sugli scranni da troppo tempo, non è collegato all'età.
Se ci fosse una anziana o un anziano che sa far sveltire l'agglutinamento delle Idee, ben venga.
Di giovani come Alfano o Carfagna o Melloni non ne abbiamo bisogno.
Roby, che tu sia sconsolato lo accetto. non accetto che tu non voglia capire che il 99% SIAMO TUTTI NOI, solo che pur rientrando in quel gruppo non lo sanno.
RispondiEliminaPer questo scriviamo qui e altrove, leggiamo studiamo e parliamo.
Perchè chi è nel grande gruppo del 99% se ne renda conto.
E lascia stare la MELMA, ho scritto dei black bloc guardacaso SOLO italiani per dimostrare che siamo in mano a dei veri deficienti che non volgiono mollare nulla, e solo per mantenere privilegi.
E stiamo attenti, non sempre chi ci dice che è con noi, perchè magari HA DETTO cose giuste e condivisibili, è POI VERAMENTE CON NOI.
Dentro il Sistema, con denaro abbondante, potere e visibilità ci si crogiola parecchio.
Totalmente d'accordo con te Daniela. Volevo scrivere un post esprimendo gli stessi concetti, ma sarei stato inutilmente prolisso, meglio che l'abbia fatto tu ;-)
RispondiEliminaSembra che alle esperte (in queste cose) forze dell'ordine italiane, l'ordine mondiale abbia appaltato il lavoro sporco. Bisognava distogliere l'attenzione dalle ragioni (con cui, come dici tu, non possono che essere d'accordo il 99% delle persone, anche se molte non lo sanno ancora) della protesta, una protesta contemporanea in tutto il mondo, con le idee sempre più chiare, non più dispersa in beghe locali. Era necessario iniziare a spargere un po' di zizzania, infangare, ma soprattutto far parlare d'altro. Il giorno dopo, anche all'estero, si apriva non parlando dei milioni (in tutto il mondo), di indignati, ma dei disordini di Roma. Stavolta ovviamente gli organizzatori di disordini (ricordiamo sempre i consigli di Cossiga in proposito) hanno avuto vita facile, gli animi erano veramente carichi, pronti ad esplodere, al solito reparto di parapolizia chiamato black block, si è unito qualche ingenuo o idiota reale, ma la sostanza non cambia di molto. Mi pare sempre il solito teatrino: appena una protesta nuova, diffusa universalmente condivisa sacrosanta inizia a diffondersi e rischia di sfuggire al controllo, si fa si che ci siano disordini, si parla di quelli, si è legittimati a reprimere duramente anche le proteste pacifiche. Anzi soprattutto quelle. Che era poi lo scopo iniziale.
Giusto quanto affermato da DavideVsGolia sulla necessità di chiarire le idee, di trovare obiettivi chiari, condivisi, coordinati.
RispondiEliminaPer ora, è più importante che sia chiaro ciò che si critica, ciò che non va, ma si deva anche sapere che le soluzioni ci sarebbero, che quello che impedisce che vengano attuate non è la difficoltà di trovarle, ma la difficoltà di superare le potenti resistenze di chi trae vantaggio dalla situazione attuale, le alternative sono lontanissime, tanto lontane che può apparire quasi inutile pensarci ora. Ma è giusto cominciare comunque a metterle a fuoco, altrimenti si può finire per pensare che basti ritoccare qualcosa, che alla fine non ci rimanga che accettare la dura realtà propostaci dai media, che le proteste siano solo un rituale momentaneo che testimonia la difficoltà di accettare la realtà.
Chi è in grado di immaginare altro deve dare una mano a chi non ci riesce.
Perché si superi il vecchio si deve anche proporre il nuovo e deve essere comprensibile a tutti.
Anch'io, come Roby, non credo che siamo il 99%.
RispondiEliminaPerò credo che il disagio sia percepito da una percentuale della popolazione che si avvicina a questi numeri, molti ancora non hanno messo a fuoco le cause, molti non lo faranno mai, ma anche più del 99% della popolazione avrebbe ragione di sentirsi parte della moltitudine, dovremmo aiutarli a capirlo.
Carissimo Obbie il numero 99% non l'ho messo a caso, è diventato un simbolo di una maggioranza repressa e privata da un esigua minoranza.
RispondiEliminaE' un simbolo, non una statistica.
Dentro c'è la Forza di capire che la MAGGIORANZA STRASSOLUTA dell'umanità non può essere privata di tutto da una parte così ridicolmente bassa dell'umanità medesima.
Occorre riprendere il SENSO delle cose.
Ecco perchè riporto le Parole di Ernest Rutherford (1871-1937), un fisico inglese che pose le basi per lo studio della radioattività, premio Nobel nel 1908.
PAROLE ATTUALISSIME.
"Non abbiamo più soldi, così dobbiamo pensare!"
Non abbiamo più Pianeta a breve, cali energetici sono all'orizzonte e con loro ripercussioni sulle risorse in generale.
A quel punto credo che sarà il 100% a doversene occupare.
Volenti o nolenti.
E se ci si pensa ADESSO si potrebbe non crollare in disastri sociali e collassi pericolosi.
Sennò diventerà troppo tardi.
Per il 100%.
Mi piacerebbe che i risultati delle ricerche scientifiche sulla alterazione climatica fossero rese disponibili e rese semplici anche alla casalinga di Voghera o all'agricoltore di Pachino.
RispondiEliminaE COMUNICATE TRE VOLTE AL GIORNO, come i meteo degli obnubilati che vedono il sole come bel tempo e la pioggia come cattivo tempo.
Peccato che senza pioggia non si possano avere raccolti agricoli e nemmeno depurare acqua aria e terra.
La caslinga e l'agricoltore sono nel 99% ma non lo sanno, guardano le telestupideria e si convincono a CONSUMARE CONSUMARE CONSUMARE.
Come suggerì Bush Jr. dopo le Torri. Stupido pure quello.
Ci stanno facendo vivere uno stato di benessere (e non tutti i sette miliardi) ILLUSORIO, legato a un ECCESSIVO CONSUMO DI RISORSE.
I numeri dei finanzieri, quelli che hanno inventato il debito pubblico allucinante per impedire forme di uguaglianza, sono così usciti di sennò che sommando questi debiti si supera il PIL del Pianeta. E anche di Marte.
Il sistema globale finanziario (perchè ha una testa unica) ha progettato i nostri attuali convincimenti di consumo e di abbondanza di risorse. Ci rincoglionisce, ci rende convinti che occorre lottare per avere un paio di scarpe in più.
Ma anche l'ARIA NON è INFINITA.
Non riesce più a sopportare le pressioni di CO2, sta reagendo e le reazioni planetarie nessuno potrà contrastarle.
Ricordo che RIDURRE LA CO2 SIGNIFICA RIDURRE LA RICCHEZZA FALSA E ILLUSORIA di cui ci stiamo beando alla faccia delle generazioni future.
DOBBIAMO FARLO.
DOBBIAMO FINIRLA DI GIOCARE CON I NUMERI.
ECCO PERCHE' 99%.
Anche a me verrebbe voglia
RispondiEliminaalzatomi il mattino dell'umore
e alito dall'odore di latrina
andare con bottiglie di benzina
piediporchi mazze e sanpietrini
a sfondare vetrine e parabrezza
e en passant per ciliegina
anche lunotti e telematiche cabine
penso nel sopimento a queste cose
e nel sognar proseguo a oltranza
e immagino rapine scempi vari
saccheggi sacrileghi o profani
salendo a vette di delirio criminale
fino alla finale soluzione
dove l’energetica equazione
del fisico dal nome d’una pietra
fa sfoggio di tutta la sua ira
convertendo in plasma e cenere
e rovina l’umana baldoria e boria
ma poi mi guardo intorno
vedo la vecchina curva strofinare
con varecchina e spazzola il selciato
per togliere le tracce dell’urina
del cane mal condotto da un padrone
desisto da ogni intento fosco
al bosco penso e mi dirigo
tra cento anni il faggio il pino
il lupo la faina scaricheranno feci e foglie
dove le mie spoglie avranno trovate pace.
Marco Sclarandis
Già, caro Marco.
RispondiEliminaBellissima e anche emozionante.
La differenza tra te e "er pelliccia" è appunto antropologica: appartenere a due mondi diversi.
Tu conosci la livella di Totò, lui, solo l'urlo del Grande Fratello.
E a lui non tolgo colpe e responsabilità, perchè a 24 anni sei quasi un adulto, ma di sicuro l'hanno fatto vivere in un mondo vuoto, privo di pensiero, che punta solo a piaceri materiali di discutibile durata.
Eppure la sua codardia esprime la profonda non volontà di uscire dal sistema. E il sistema, visto nei suoi effetti negativi, lo usa eccome se lo usa.
Povero idiota.