lunedì 20 giugno 2011

IL TURNOVER NAUSEABONDO E L'ECONOMY


Ieri, con qualche difficoltà uditoria, ho voluto per un po' ascoltare Pontida.

Ho tratto queste conclusioni:

1) i dirigenti della Lega temevano il confronto con la base e avevano ragione: la base, fatta di gente perlopiù per bene e che lavora per vivere, gente con visione etica della politica come la base della sinistra o i grillini, NON NE PUÒ PIÙ delle stronzate del nano puttaniere.

2) i dirigenti della Lega sanno anche però che se vanno da soli adesso, come fecero nel 1994 quando stravinsero, non tornerebbero al Governo perché adesso, secondo il pendolo foucoultiano succintamente elencato da Bossi, è il turno della sinistra (ogni 15 anni si gira, si esegue un turnover, gli elettori nauseati della destra o della sinistra votano oramai anche poco speranzosi dall'altra parte, non per convincimento personale ed ideologico ma, appunto per PURA NAUSEA).

3) i dirigenti della Lega sono, a tutt'oggi, i politici più svegli che l'Italia abbia e infatti stanno già elaborando un contrattacco mentre con il micidiale volantino (FATTI IN TEMPI CERTI) fanno il "penultimatum" a B. e al PDL. Penultimatum perché il volantino non finisce con un "sennò”, quello è solo verbale, gestuale direi, da imperatore romano;

4) vestito da ministro, anche se da ministro non ha parlato (attaccare l'Europa, la Nato e la Magistratura sul tema dell'immigrazione clandestina è da comizio popolare o da bar sport, ma la Lega ha vinto anche così), Maroni, unico giaccocravattavestito in maree di lacoste e camice verdi, si è proposto come leader a livello nazionale e ha trovato la vena d'oro trasversale da proporre a tutti gli italiani: il tema lepeniano della sicurezza. Una rivisitazione moderata e intelligente rispetto a Le Pen. C'erano più cartelli pro Maroni che pro Bossi. Sindaci e presidenti di regione guardano a Maroni.

5) i dirigenti della Lega, come dicevo prima eccellenti annusatori politici, sanno che da soli non possono andare e quindi Maroni da solo non gliela farebbe. Serve un alleato.

6) Si tengono B. (PER ORA) e lo mettono in condizione di non farcela (i punti del volantino sono impraticabili) così eventualmente si può passare ad una alleanza con Bersani nel 2013. A meno che B. non molli tutto a un nuovo leader, più dotato di capacità politica (e ci vuole poco) e meno immorale e pagliaccione (anche lì ci vuole poco). Qualcuno pensa a Tremonti. Insomma la Lega ha bisogno di un alleato, e se rimane B. non può più allearsi pena l'inimicamento della base, per cui dovrebbe girarsi a sinistra. Se va via B. e la gestione del PDL cambia (meno troie e più esperti) forse l'alleato rimane quello. Il timore di Bossi è di non trovare un giusto interlocutore nel PDL.

I boati della base leghista sono stati per tre motivi:

1) avvertimento al governo di non mettere le zampe nelle tasche dei lavoratori, artigiani e agricoltori (avviso a Giulio);

2) il pollice verso B.;

3) andremo soli, soli, soli (GAMEOVER).

LA FRATTURA DELLA BASE LEGHISTA CON IL PDL E' PALESE.

Il gioco delle tre carte della dirigente Leghista:

1) il leader della Lega Nord è Bossi, incita la folla, parla di ciò che la gente vuole sentire e agisce di conseguenza alla pancia leghista;

2) il leader della Lega Nazionale è Maroni, parla da uomo delle istituzioni e si vanta di aver inventato i "respingimenti";

3) il legame con la Base è Calderoli, rossastro e accaldato, vuole mangiare padano e portare i ministeri al nord per cambiare la classe dei funzionari, sempre quella sia che il governo sia di destra o di sinistra (qui gli darei ragione, sul cambiare i burocrati fossilizzati, che sono dappertutto nell'apparato amministrativo e li hanno messi loro i politici, sono amici loro). Ammette che la Lega HA DOVUTO accettare "rospi" per la RAGION DI STATO.

Ok, Pontida ha tenuto, 180.000 persone, militanti della Lega, sono state, per ora calmate.

Ma poi?

Il dopo referendum non ha visto un sinistra risorta, ha ragione Bossi se vincesse lo farebbe solo per nausea da turnover. O da saturazione da Berlusconi come disse l’ottimo Montanelli.

La Lega attende adesso e lancia minacciosi richiami al premier (tra cui anche “potresti non essere più tu il premier”). Se il PDL dovesse smottare (è basato su militanze pagate e non ideologiche, su stipendi insomma e non amore della politica, se salta la cassaforte B. salta tutto) la Lega potrebbe anche aprire a sinistra.

PERÒ.

I cittadini italiani, destra o sinistra, sono veramente stanchi e con il voto referendario l’hanno detto, e anche con gli inaspettati ascolti di TUTTINPIEDI.

Vendola sbaglia dire che i leghisti sono tutti razzisti, non li conosce come non conosce i milanesi. Ha dovuto chiedere scusa a Pisapia e adesso ha fatto marcia indietro sui militanti leghisti.

Possibile che la sinistra ancora non capisca il Norditalia? Se esiste un rischio Grecia, quello è al Norditalia.

Tutto questo con la spada di Damocle di Moody’s. Ovvero Tremonti che blocca tutto e lo deve fare IN QUESTO SISTEMA: se non lo facesse i vantaggi economici di nuove risorse (tipo rivedere il patto di stabilità) cadrebbero nella voragine di un aumento degli interessi a causa del nuovo rating.

QUINDI NON COMANDA BOSSI (e tantomeno l’incapace e buffonesco clown che abbiamo come premier) o TREMONTI.

Comanda L’ECONOMY.

THE NEW ECONOMY.

Il monopensiero del neoliberismo cha fa sembrare la destra e la sinistra come se fossero due destre, che rende i capi di Governo una elite che fa pagare TUTTO ai cittadini, tutti gli errori, tutte le cazzate del neoliberismo. Non sono ministri delle finanze, sono ragionieri o tuttalpiù commercialisti che dicono al povero cliente/cittadino “devi pagare, ti faccio una rateizzazione ma devi pagare”.

Un monopensiero che ha riverberato ed esacerbato ciò che nella mente italiana è già troppo accentuato: IL BISIGNANISMO.

E anche se il cittadino risponde “io non ho più soldi (Grecia)” ripete “non so cosa dirti, devi pagare”. L’Europa, la Nato, Moody’s e tutto ciò che fa neoliberismo vogliono i nostri soldi e il nostro sangue, sia che siamo leghisti o di sinistra, sia del nord o del sud. Perchè c'è solo il bancomat del cittadino a fronteggiare i giochini di questi "potenti ignobili".

SERVE UNA IDEA NUOVA NON UN CONTABILE.

SERVE SEMPRE PIÙ UNA ALTERNATIVA AL MODELLO NEOLIBERISTA e ai suoi figli marci di finanziarizzazione, marchette e bustarelle.

E LA SINISTRA LO DEVE FARE SUBITO PRESTO PRESTISSIMO.


16 commenti:

  1. È vero Daniela chi non è al nord fa fatica a capire i leghisti.
    Tu mi spieghi spesso le loro ragioni, mi hai aiutato a capirli di più, ma faccio sempre fatica, li capisco poco, come capisco poco i berluscones.
    Continuo a vedere i leghisti principalmente come razzisti, come rozzi che si entusiasmano quando gli si propone la secessione.
    Probabilmente sbaglio c'è molto di più, ma questo arriva e non mi pare che ai leghisti dispiaccia, che neghino, questo mi dice qualcosa.
    Faccio però uno sforzo, cerco di integrare quello che dici qui e quello che hai detto in altre occasioni, quello che si legge tra le righe, un minimo di empatia umana, servizi visti in televisione ecc. Allora mi rendo conto che quello che c'è dietro è la sensazione di pagare per non ottenere niente, che c'è un buco nero dove sparisce il frutto delle nostre fatiche e che da esso non esce niente (essendo un buco nero). Fino qui condivido pienamente il loro malessere.
    Poi scatta l'avvicinamento della sopracciglia, il rifiuto di ragionare, l'incazzatura che obnubila e subentra il leghista con cui fatico a trovarmi in empatia, attribuisce tutto ciò a Roma (nonostante ora a Roma ci siano i loro beniamini! I quali saranno i più svegli come dici tu, ma sono i più scorretti, che sostengono i più bassi istinti, li rinforzano, li aizzano, proprio per rimanere a Roma a magna') a supposte caratteristiche delle popolazioni del sud, che a differenza loro non faticano, ma si pappano solo i loro soldi. E qui, sebbene capisca i meccanismi perversi che portano a questi errori (favoriti dai loro politici), mi scatta una repulsione che fa avvicinare anche le mie sopracciglia e me li fa catalogare come rozzi ed irrecuperabili razzisti.
    Capisco che dovremmo tutti evitare questa chiusura mentale, che non è facile, ma è l'unica via praticabile, capire che siamo veramente tutti sulla stesa barca e che gli sforzi dovrebbero essere comuni e non fare come i famosi capponi del Manzoni.
    E concordo con te sul fatto che abbiamo avuto la sensazione di due destre, tutte comunque al servizio dell'economia neoliberista.
    Ed allora pensiamo veramente nuovi modelli, troviamo, ragionando a mente aperta, un modo migliore di organizzare la società e superiamo queste divisioni ingiustificate!
    Si parte dalle tasse, si deve fare perché non possiamo evitarlo ora, perché in questo momento si deve farlo, ma è anche una grande opportunità perché da lì passa una maggiore equità in tutti gli ambiti.
    Come riformare il fisco?
    Basta guardare gli altri paesi, c'è poco da inventare (ma se uno ha qualche buona idea si può anche integrare perché no?).
    Guardiamo i paesi dove c'è meno evasione e maggiore equità e copiamo!
    Il problema è che NON c'è la volontà di farlo.
    Il problema è che chi ci governa lo fa proprio garantendo disparità e privilegi ad alcuni e fingendo di garantirli ad altri e promettendo di garantirli ad altri ancora.
    Ed allora ritorniamo al punto di partenza, apriamo la mente, capiamo l'artificiosità delle divisioni e lottiamo tutti insieme!
    Ma quanti sono in grado di capirlo?

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  2. Ho dato una bella occhiata al blog del leghista che mette on-line il volantino con tutti i buoni propositi della Lega, peccato se impraticabili. La premessa che fa sotto al suo profilo è molto buona, peccato che poi tradisca una chiusura mentale tipica, riscontrabile nei suoi post precedenti, dove, nell'unico commento che ho letto (solo quello c'era), non si è neppure preso la briga di verificare che non è affatto anonimo.
    Il buon proposito tradito dalla mentalità.
    Scorrendo giù al 5°/6° post ho desistito dal lasciare un commento, chi me lo fa fare di invischiarmi con costui?
    Posso credere che ci siano persone civili nella lega? Si, posso; ma posso anche avere molte riserve sul grado di intelligenza, di apertura mentale, sul grado di creduloneria che le domina.
    Il neoliberismo è esattamente ciò che sta affliggendo il mondo, la lega ne è lo strumento, esattamente come gli altri partiti, ma con la peculiarità di partito popolare più legato alla pancia, con una ragione meno studiata ma più istintiva di adesione da parte della gente, ma in questo modo più facilmente strumentale. Quasi una circonvenzione d'incapace da parte dei dirigenti di partito.
    Purtroppo hanno un enorme potere tra le mani, e la colpa della "sinistra" in ciò è grande.
    Potremmo ascrivere la situazione politica odierna alla scarsa preparazione, alla mancanza di una vera passione politica, al troppo facile entusiasmo di una piccola vittoria che fa sedere sugli allori prematuramente, di personalità politiche della "sinistra", che mal si addicono a ricoprire ruoli politici in periodi critici come questi, dove serve una grande capacità di far convergere le forze, una grande onestà nel condurre la politica, dove serve la volontà unità alla capacità di fare un programma per risollevare le nostre sorti.
    Credo che Pontida non serva a nulla, se non a rafforzare l'ideologia leghista; ideologia che si inserisce nel disegno neo-liberista dominante di un sistema che non ha anticorpi sufficienti per ribellarsi.
    Spero di sbagliarmi.

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  3. @obbie
    La sinistra del sud non capisce il nord, ma la sinistra del nord, il nord lo capisce eccome, per cui ci sono state le precisazioni di Pisapia e Bersani.

    La Lega è nord, che vuol dire molti meridionali che lì sono nati, e lì vivono, e sono e pensano così.

    DURA CRITICARE IL COMPAGNO DI LAVORO ALLA CATENA, CHE VOTA DIVERSO MA SOFFRE UGUALE.

    E sui dirigenti della Lega che ingrassano a Roma ti do pieno appoggio e ragione; infatti arrancavano di fronte al grido di LIBERTA' e di SECESSIONE.

    Libertà da cosa? Dalla sensazione di pagare per non ottenere niente, dal buco nero dove sparisce il frutto delle nostre fatiche e che da esso non esce niente.

    Il Lazio della Polverini e di Alemanno è da sempre una regione in deficit di bilancio, Roma è la sede delle decisioni, Roma è la metafora del buco nero. In tutti i sensi perchè "romanizza" anche i "celtici" come Bossi e Castelli.

    Torniamo dunque AL CAMBIARE COPERNICANAMENTE TUTTO.

    VIA IL NEOLIBERISMO.

    La sinistra trovi il mezzo di capire la PANCIA di tutti i cittadini, dei bancomat dei poteri oscuri, leghisti o no, sinistrorsi o no, settentrionali o meridionali.

    La pancia STA AL DI FUORI DI QUESTO SISTEMA, non ne può più potrebbe scoppiare in rabbie improvvise. Non vedo differenza tra la sofferenza di un settentrionale che vede buchi neri e un meridionale che vede rifiuti o sanità inefficiente.

    Il coraggio di smettere di credere al PIL e di credere nella sostenibilità di tutto il Pianeta.

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  4. @Roby
    Ti è mai capitato di incavolarti di brutto, la famosa OBNUBILAZIONE, cos' tanto che non capire quello che dicevi, pur avendo ragione, ragionissima nell'incazzarti?

    Da giovane tante volte, adesso meno.
    La Lega rimane un partito "giovane", ne ha le caratteristiche e ribadisco che sono i più svegli.

    Vorrei che il PD fosse sveglio la metà.

    Gli anticopri siamo noi come spiega il bellissimo libro di Pawl Hawken, "Blessed Unrest", in italiano "Moltitudine Inarrestabile".
    E' una bellissima risposta globale, è Gaia che parla con le sue creature.

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  5. Obbie, condivido le tue perplessità, ma da abitante del nord , posso affermare questo:il problema non è capire chi si definisce leghista o di destra o di sinistra. Da sempre le persone, non solo al nord, vengono piantate e coltivate ( il verbo leggilo nel suo significato agricolo) da famiglia, scuola e società in modo da essere riflesso del luogo cui vivono, vivranno, si riprodurranno e, per desiderio dei 'padroni' dovrebbero sentirsi appartenenti come dei veri e propri servi della gleba, anche se con la vaga speranza di essere dei cittadini.Che questo avvenga inconsapevolmente (vedi famiglia, che è convinta di dare il meglio) o consapevolmente (scuola e società, e anche chiesa indottrinano) , il risultato è che quando sono messe in pericolo certezze e strutture consolidate, il branco reagisce come chi lo ha allevato si aspetta.
    In realtà , chiunque e dovunque puo' essere leghista, con le modalità che hai sottolineato. Stavolta Roma, domani Strasburgo. L'unica strada rimane sempre quella dell'onestà , del confronto e della comprensione, e posso affermare che da nord a sud, da est a ovest, se nessuno ci avesse inculcato che ci sono delle differenze, nessuno di noi se ne sarebbe mai accorto, invece anche i meglio intenzionati stanno cadendo nel tranello dei maestri del 'Dividi et Impera' .

    Daniele

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  6. Spero di sbagliarmi.
    Ma, mi sembra, che la Lega non stia facendo altro che proseguire il lavoro di un qualsiasi partito, votato al neo-liberismo, con modalità nuove (neppure troppo). I proclami, il populismo, i voltafaccia o cambi di direzione, sono la loro arma, alla stregua di un qualsiasi partito di quelli che va per la maggiore.
    Ovviamente le differenze culturali sono quelle di cui parli, Daniele, quelle differenze che ci arricchiscono e che ci rendono unici al mondo come Paese; ciò che ci hanno inculcato, o meglio, che hanno inculcato ad una parte, quella più debole, della società, è che "differente è sbagliato", instaurando la deriva tra nord e sud, ed è quello che la lega continua a perpetrare. Da questo punto di vista, se si accetta questa dottrina, non mi sento di dire che il leghista medio sia sveglio; poi, che la "sinistra" lo sia ancora meno, su quello non voglio obbiettare, certa è la delusione che mi dà, la "sinistra", col suo modo di fare(?) politica.
    Infatti, anche io credo che il problema non sia come uno si definisce; il problema è piuttosto avere dei valori comuni (ideali) che guardino al bene della collettività e portarli avanti onestamente, piuttosto che far politica per logiche affaristiche (liberismo) che non vedono altro scopo che il perseguimento di profitti personali, perdendo completamente di vista il bene comune.
    La seconda categoria ha invaso le istituzioni politiche; dove si può trovare qualcuno appartenete alla prima categoria?
    Sono anche d'accordo che gli anticorpi siamo noi, e leggerò senz'altro il libro di Pawl Hawken, ma fatico a credere che questo fatto sia sufficiente a produrre il cambiamento.
    Infatti , nel commento precedente, ho scritto che, a mio parere, gli anticorpi ci sono, ma non sono sufficienti. Per essere ottimista, posso aggiungere «non ancora».

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  7. Carissimo Roby spero che il tuo "non ancora" non ti impedisca di continuare a comunicare il contrario ovvero a fare l'anticorpo.

    Io devo crederci perchè nessun partito sta portando avanti la lotta a quel credo mistificatorio che è il neoliberismo.

    Le spiegazioni che io ho dato sulla Lega vogliono solo dire che non è teoreticamente corretto prenderla sottogamba e dare del razzista invasato a gente che alla fine suda e fatica come me e te.

    Non sono solo loro I CREDULONI, ne vedo molti dappertutto e come dici tu è faticoso spiegare che non esiste SOLO QUESTO SISTEMA ma anzi che è un sistema che ci porterà all'estinzione.

    Lottare contro questo sistema vuol dire ANCHE entrarci dentro e fare ANTICORPO, da fuori con urla e vaffanculo non si fa nulla. E' facile urlare e sbraitare ma poi lasciar fare.

    E vale per leghisti, per sinistrorsi e grillini.

    Se vogliamo ricominciare ricominciamo da noi stessi da cosa e come lo facciamo e soprattutto da cosa comunichiamo nel dire e nel fare ciò che diciamo e facciamo.

    Non è facile entrare nell'arena e lottare ma tocca farlo, dagli spalti si può fare molto con il tifo, ma poi ogni mattino ci si sveglia e i problemi sono quelli.

    OGNI MATTINA LA GAZZELLA SI SVEGLIA E CORRE PIU' VELOCE DEL LEONE PER NON ESSERE MANGIATA
    OGNI MATTINA IL LEONE SI SVEGLIA E CORRE
    PIU' VELOCE DELLA GAZZELLA SE VUOLE MANGIARE.

    Noi, genere umano differente dagli altri animali, possiamo parlare e comunicare, abbiamo costruito civiltà e creato l'ARTE E LA MUSICA.

    Secondo te possiamo sperare di non ucciderci a vicenda?
    Cominciamo con ascoltare senza pregiudizi.

    Sarebbe già un passo enorme.

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  8. Rispetto a questo tuo ultimo commento, oltre al fatto che posso confermarti che come anticorpo mi do da fare il più possibile, posso dirti che mi sembra che ci capiamo perfettamente, sostanzialmente ribadiamo gli stessi concetti.
    Rispetto al non ucciderci a vicenda, lì la vedo un po' più dura: si può sperare di non continuare a ucciderci a vicenda, ma il momento mi sembra ancora piuttosto lontano, e la motivazione l'ha scritta Obbie, manca la volontà di smettere, anche se lui si riferiva più specificamente all'evasione, il concetto si può estendere anche alle guerre, e la volontà mancante è propria dei governi e della politica generale.
    Anche se non molliamo, e ti assicuro che non mollo neppure io, piuttosto la morte, non siamo sufficienti a determinare cambiamenti tali da avere influenza, neppure a livello nazionale. Pessimista o disilluso, giudicami tu. Ma mollare, mai!

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  9. @Roby
    Nemmeno io mollerò.
    Non accetto illegalità e disonestà ma nemmeno diseducazione e arroganza.
    Accetto l'ignoranza perchè anche io ne ho in abbondanza e si può colmare, volendo.
    Ero certa che continuavi a fare l'anticorpo, qui tutti facciamo gli anticorpi e soprattutto dovremmo imparare ad ascoltare senza pregiudizio.

    Come l'album di George Michael LISTEN WITHOUT PREJUDICE...

    Stan facendo di tutto per separare gli italiani del nord da quelli del sud, IMPEDIAMOLO.

    Siamo molto simili, e così assomigliamo al resto d'Europa e del mondo.

    Le piccole differenze usate per farci Orazi contro Curiazi (abitudini culinarie, dialetti, usi e costumi che sono perlopiù legati al territorio e non a diversità genetiche) sono metodi di controllo.

    Il neoliberismo è controllo della popolazione e mercificare e sottomettere al primato delle leggi del mercato elementi della vita sociale che hanno un essenziale carattere collettivo.

    Come l'ACQUA, MA SOPRATTUTTO COME IL SUOLO sempre più usato in modo invasivo e trattasi di una RISORSA NON RINNOVABILE (nel senso che se costruisci troppo, sigilli il territorio che normalmente è libero di comunicare con acqua e aria questo deperisce, desertifica non può più darci cibo acqua e aria puliti, pelromeno nei tempi di vita del genere umano).

    Costruiamo 6 volte di più della Germania e abbiamo circa la metà del suo territorio e questa metà è sismica a rischio idrogeologico e piena di beni culturali....

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  10. Bellissima discussione, complimenti a tutti!

    Sono sostanzialmente d'accordo con tutto quello che avete detto a parte dettagli e sfumature.

    Provo a sintetizzare quello che mi pare un filo conduttore.

    Il neoliberismo, la politica strumento del potere economico (invece che al servizio dei cittadini), se fosse visto per quello che è realmente avrebbe vita breve, tutti si opporrebbero. Questo non accade perché riescono sviare l'attenzione, a metterci l'uno contro l'altro sfruttando differenze che invece di essere una ricchezza (le specie cui si riduce la variabilità sono destinate ad estinguersi, perché non in grado di affrontare variazioni di condizioni) finiscono per diventare la nostra condanna.
    Così i leghisti semplificano le loro oggettive difficoltà e giusta indignazione prendendosela invece che con le cause reali con immigrati, meridionali ecc. Finendo per illudersi che la soluzione di tutti i loro mali sarebbe la secessione. In verità la maggior parte di loro sanno benissimo che non è così, ma portano avanti comunque questa rivendicazione come provocazione.
    D'altra parte chi ha sentimenti egalitari o anche semplicemente democratici prova repulsione per queste dichiarazioni (solo ad effetto in fondo) e bolla tutto ciò come frutto di ignoranza e chiusura, rifiutando a sua volta di capire quello che c'è dietro e dando vita ad un muro contro muro.
    Queste contrapposizione poi, quando il discernimento viene meno, vengono estese anche oltre l'appartenenza partitica e si bollano tutti in un modo quelli del nord o quelli del sud.
    Lo stesso vien fatto per paesi diversi, culture diverse, religioni diverse.
    A questo punto la raccomandazione di ascoltare e capire le ragioni degli altri non è più (ammesso che lo sia mai stata) un retaggio buonista, cattocomunista, ma una pratica indispensabile alla nostra sopravvivenza.
    Noi lo capiamo bene, altri meno, facciamo da anticorpi, contribuiamo per quello che possiamo alla comprensione di queste cose.
    Non facciamo il gioco di chi ci vuole impegnati come tifoserie contrapposte così che loro, i nostri veri nemici, possano rimanere nell'ombra.

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  11. O tutti insieme avanti o tutti insieme nella fossa. Il referendum da un segno di pensiero unitario, pur con limiti, e già quei cari politici fanno discorsi di divisione.E' sempre piu' evidente che l'alleanza dei cittadini gli è scomoda; non saranno quattro gatti sobillati che gridano alla secessione a farmi pensare diversamente, anzi proprio il contrario.Gli italiani che a causa dei problemi comuni stanno cominciando a unirsi per necessità sono per i politici un problema che non intendono trascurare più.Non hanno risultati da sbandierare per propaganda, visto che i loro programmi non sono mai stati attuati e gli unici risultati si vedono sono degni di una bancarotta grave, quindi accentueranno le divisioni, inventeranno qualche altra 'emergenza' per farci paura e quindi farci smettere di pensare e cercare di rendersi dei salvatori della patria.Sempre sulle nostre spalle , sempre coi nostri soldi (nord centro e sud senza preferenze).In realtà nessuno di loro ha la benchè minima intenzione di cambiare qualcosa in meglio, l'unico pensiero quando sfuggiamo a una fregatura è come inventarne un'altra. Se siete daccordo, visto che siamo di diverse parti d'Italia, possiamo ancora credere che esistano veramente tante differenze tra nord centro e sud? mentalmente direi di no. Altrimenti è vero che gli egizi che hanno costruito le piramidi erano extraterrestri, il mondo finirà nel 2012 ed è normale che Giacobbo sia il vicedirettore di Rai2

    Daniele

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  12. Spettacolare finale il tuo, Daniele, ma, soprattutto, più credibile di questa classe politica, o della sua intenzione di cambiare qualcosa.
    E sono anche d'accordo, sulle differenze, in quanto, ribadisco, credo che le differenze effettive che ci sono, sono culturali, e sono indispensabili alla nostra identità: negarle è come tagliarsi un braccio. Sono le politiche ad essere sbagliate; politiche fatte in maniera colpevole per i motivi che scrive Obbie, per creare fazioni e mettere chi le propugna al riparo dietro problemi creati ad hoc.
    Faccio anche io una domanda: avete visitato e letto qualche altro post sul blog leghista, a parte quello del volantino citato all'inizio?
    P.S.
    Ma com'è possibile che la RAI abbia una simile dirigenza? AH! già: Gasparri...!

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  13. Gasparri!!!!!

    basta il nome , non serve dire altro per ridere.

    Non ho ancora avuto il piacere di leggere blog leghisti ma conto di farlo nei prossimi giorni, possibilmente a stomaco vuoto ...

    Ciao Roby, tanto che non ci si sente, spero vada tutto bene

    Daniele

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  14. Roby, io ho visto qualcosa ma non è poi così fondamentale. Io avevo fatto il link per il VOLANTINO, il resto è AHINOI purtroppo da accettare come normale.
    In mezzo ad affermazioni assolutamente condivisibili, quale quella dei delinquenti più protetti delle vittime (non è demagogia è realtà...è per quello che abbiamo mister crapula miliardaria), sfiducia nei sindacati e di conseguenza necessaria necessità di sentirsi parte di qualcosa (LA LEGA APPUNTO) con derivate sciocchezze sulla sinistra e la stampa, posso solo dire che è PROBABILE che non abbia interlocutori, che sia una vittima della chiusura a riccio in estrema difesa che si vede ovunque (leggi il CENSIS).
    Forse dovrei invitarlo qui, magari lo capiamo meglio, anche se, ripeto i leghisti che conosco non solo sono molto spesso onesti e civili, ma anche vittime di coloro a cui si aggrappano e con un metodo incantevole li legano a loro.
    Ma molti di loro si sono rotti, e adesso se la dirigenza non capisce che i loro desideri sono i desideri di altri cittadini, non farà strada. Soprattutto a livello nazionale.
    I referendum hanno dimostrato che 27 milioni di italiani non ci stanno e di quei 27, 10 non sono di sinistra.

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  15. AH, e Bossi ha già detto il giusto. Ieri su LA7 hanno detto che il PD è sopra di 3 punti al PDL...quindi se i votasse adesso...ecc.

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  16. E se poi si legge la coraggiosa descrizione di militante leghista del link citato, ecco io provo tenerezza...per l'ingenua fiducia che mette in quel partito.
    Ne ho conosciuti tanti così a sinistra, ed è uno dei motivi per cui mi sono allontanata...
    La cieca fiducia e la necessità di eroi mi fa sempre rabbrividire.

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