Amore ed odio. Come spesso accade l'imbonitore di Arcore cerca di creare contrapposizioni primarie, fondamentali, attribuendo a se la parte percepita come positiva ed agli altri quella negativa. Potrebbe funzionare con qualunque cosa, ma scegliendo contrapposizioni molto cariche emotivamente, dove una parte sia palesemente positiva, l'effetto si accentua notevolmente.
Quello che mi chiedo, però, è come fa ad attecchire una cosa del genere. Perché molte persone credono ad una cosa del genere? Di cosa si alimenta una tale falsità?
Forse molte persone non se lo chiedono proprio, è per questo che funziona. Se una frase del genere passa senza essere valutata attentamente, agisce ad un livello non cosciente, molto potente, una volta superata la barriera della razionalità ed entrata nel subconscio, essa rafforza l'appartenenza in quel gruppo, in quella parte politica, quasi nessuno vorrebbe sentirsi colui che odia e che prova invidia, quasi tutti invece vorrebbero sentirsi parte del partito dell'amore. Se ti viene detto che è così, che sei nel giusto e non valuti in profondità la cosa, nessuno la mette in dubbio, o lo fa molto debolmente, questo diventa un dato di fatto e sei disposto a sostenere quel gruppo (che ti fa sentire nel giusto) anche contro evidenti cose sbagliate.
La crescita del consenso intorno a lui, si è alimentata molto di questi giochi e queste suggestioni si sono sedimentate nel tempo e non sarà facile spostare le persone da queste posizioni.
Proviamo comunque a capire quali potrebbero essere gli argomenti di un'affermazione del genere. Evidentemente è una variante, ancora più carica emotivamente, di quella tra comunisti e... ecco non è necessario specificare l'altra parte, in questa maniera è ancora più inclusiva. Se fosse tra destra e sinistra, molti non si sentirebbero di far parte della destra, invece così ognuno ci mette quello che si sente. Sottinteso c'è anche che loro sono coloro che hanno successo e sono ricchi, dall'altra parte ci sono coloro che non sono riusciti ed odiano. C'è in questo una certa concezione presociologica per la quale il povero lo è per voler di Dio, perché ha delle colpe da espiare, perché è incapace, ed il ricco è tale perché merita di esserlo. Anche in questi sottintesi, chi è già suggestionato da lui, si sente ancora più vicino, si identifica con lui, non è ricco, ma vorrebbe esserlo, non lo è ancora, ma lo sarà, da quella parte c'è la ricchezza.
Queste suggestioni si alimentano anche dell'erronea comprensione (alimentata da arte), di alcuni concetti, per cui la volontà di redistribuire più equamente, di aiutare chi parte da situazioni più svantaggiate, il senso di fratellanza (che a rigor di logica sarebbe molto più vicino all'amore) viene visto come odio per chi è ricco.
Io personalmente (ma credo la maggior parte di coloro che si contrappongono a quella parte politica) non ho niente contro chi è ricco, anzi posso ammirare chi si arricchito onestamente, ci sono molti imprenditori che hanno avuto idee vincenti, che le hanno realizzate e che hanno dato lavoro, posso ammirare anche, al limite, chi ha utilizzato tecniche di marketing aggressive (e che posso criticare per molti altri motivi) come Bill Gates, ammiro professionisti in gamba nel proprio campo, chi guadagna perché le sue competenze sono ambite e gli vengono offerti alti compensi. Non ci vedo niente di male. Ma non posso certo ammirare, invece, chi ha fatto del guadagno il suo unico scopo, chi si è arricchito con l'inganno, con l'illegalità, a discapito di chi invece le regole le ha rispettate. E quì ritorniamo alla solita contrapposizione che c'è nel nostro paese tra chi vuole una società civile, in cui ci sono regole condivise che vanno rispettate da tutti e chi invece vuole continuare con questa situazione di ambiguità, in cui le regole valgono fino ad un certo punto e quello che conta è chi fa una certa cosa, le amicizie, le conoscenze che ha. Quindi non valgono le competenze, il merito, ma l'aiuto sottobanco. Forse l'invidia sarebbe nei confronti di chi può godere di qualche privilegio immeritato? Io, ma credo molti con me, preferisco avere qualcosa di meno, ma sapere che è tutto merito mio, invece che dover ringraziare la benevolenza di qualche potente. Forse non è così per chi lo segue invece, che si aspetta qualche contentino, qualche briciola.
Mi pare, quindi, che l'invidia possa annidarsi più tra i suoi seguaci, che non tra chi lo contrasta. Io non vorrei assolutamente essere al suo posto, l'unica cosa che mi manca è il tempo e lui, probabilmente, ne ha meno di me. Non potrei sopportare il pensiero di aver calpestato tante regole, di aver commesso tante ingiustizie, di aver prevaricato tante persone solo per denaro e potere. Tra l'altro qualcuno diceva: "Non potete servire a Dio e a mammona".
Dunque dov'è l'amore e dove'è l'odio? Mi pare che la situazione sia esattamente contraria a come viene proposta, mi pare evidente che l'amore sia in chi vuole attenuare, almeno in parte, le disparità, in chi vuole accogliere lo straniero, in chi vede l'altro non come un'opportunità da sfruttare, ma come un fratello.
Allora perché facciamo passare delle falsità così colossali senza replicare per le rime? Perché sono talmente stupide che non ne vale la pena! Apparentemente è vero, ma se consideriamo come agiscono, come rinforzano il senso di appartenenza in quella parte, come vengono accettate acriticamente, non possiamo farle passare e dobbiamo abbassarci a confutarle.
Quello che mi chiedo, però, è come fa ad attecchire una cosa del genere. Perché molte persone credono ad una cosa del genere? Di cosa si alimenta una tale falsità?
Forse molte persone non se lo chiedono proprio, è per questo che funziona. Se una frase del genere passa senza essere valutata attentamente, agisce ad un livello non cosciente, molto potente, una volta superata la barriera della razionalità ed entrata nel subconscio, essa rafforza l'appartenenza in quel gruppo, in quella parte politica, quasi nessuno vorrebbe sentirsi colui che odia e che prova invidia, quasi tutti invece vorrebbero sentirsi parte del partito dell'amore. Se ti viene detto che è così, che sei nel giusto e non valuti in profondità la cosa, nessuno la mette in dubbio, o lo fa molto debolmente, questo diventa un dato di fatto e sei disposto a sostenere quel gruppo (che ti fa sentire nel giusto) anche contro evidenti cose sbagliate.
La crescita del consenso intorno a lui, si è alimentata molto di questi giochi e queste suggestioni si sono sedimentate nel tempo e non sarà facile spostare le persone da queste posizioni.
Proviamo comunque a capire quali potrebbero essere gli argomenti di un'affermazione del genere. Evidentemente è una variante, ancora più carica emotivamente, di quella tra comunisti e... ecco non è necessario specificare l'altra parte, in questa maniera è ancora più inclusiva. Se fosse tra destra e sinistra, molti non si sentirebbero di far parte della destra, invece così ognuno ci mette quello che si sente. Sottinteso c'è anche che loro sono coloro che hanno successo e sono ricchi, dall'altra parte ci sono coloro che non sono riusciti ed odiano. C'è in questo una certa concezione presociologica per la quale il povero lo è per voler di Dio, perché ha delle colpe da espiare, perché è incapace, ed il ricco è tale perché merita di esserlo. Anche in questi sottintesi, chi è già suggestionato da lui, si sente ancora più vicino, si identifica con lui, non è ricco, ma vorrebbe esserlo, non lo è ancora, ma lo sarà, da quella parte c'è la ricchezza.
Queste suggestioni si alimentano anche dell'erronea comprensione (alimentata da arte), di alcuni concetti, per cui la volontà di redistribuire più equamente, di aiutare chi parte da situazioni più svantaggiate, il senso di fratellanza (che a rigor di logica sarebbe molto più vicino all'amore) viene visto come odio per chi è ricco.
Io personalmente (ma credo la maggior parte di coloro che si contrappongono a quella parte politica) non ho niente contro chi è ricco, anzi posso ammirare chi si arricchito onestamente, ci sono molti imprenditori che hanno avuto idee vincenti, che le hanno realizzate e che hanno dato lavoro, posso ammirare anche, al limite, chi ha utilizzato tecniche di marketing aggressive (e che posso criticare per molti altri motivi) come Bill Gates, ammiro professionisti in gamba nel proprio campo, chi guadagna perché le sue competenze sono ambite e gli vengono offerti alti compensi. Non ci vedo niente di male. Ma non posso certo ammirare, invece, chi ha fatto del guadagno il suo unico scopo, chi si è arricchito con l'inganno, con l'illegalità, a discapito di chi invece le regole le ha rispettate. E quì ritorniamo alla solita contrapposizione che c'è nel nostro paese tra chi vuole una società civile, in cui ci sono regole condivise che vanno rispettate da tutti e chi invece vuole continuare con questa situazione di ambiguità, in cui le regole valgono fino ad un certo punto e quello che conta è chi fa una certa cosa, le amicizie, le conoscenze che ha. Quindi non valgono le competenze, il merito, ma l'aiuto sottobanco. Forse l'invidia sarebbe nei confronti di chi può godere di qualche privilegio immeritato? Io, ma credo molti con me, preferisco avere qualcosa di meno, ma sapere che è tutto merito mio, invece che dover ringraziare la benevolenza di qualche potente. Forse non è così per chi lo segue invece, che si aspetta qualche contentino, qualche briciola.
Mi pare, quindi, che l'invidia possa annidarsi più tra i suoi seguaci, che non tra chi lo contrasta. Io non vorrei assolutamente essere al suo posto, l'unica cosa che mi manca è il tempo e lui, probabilmente, ne ha meno di me. Non potrei sopportare il pensiero di aver calpestato tante regole, di aver commesso tante ingiustizie, di aver prevaricato tante persone solo per denaro e potere. Tra l'altro qualcuno diceva: "Non potete servire a Dio e a mammona".
Dunque dov'è l'amore e dove'è l'odio? Mi pare che la situazione sia esattamente contraria a come viene proposta, mi pare evidente che l'amore sia in chi vuole attenuare, almeno in parte, le disparità, in chi vuole accogliere lo straniero, in chi vede l'altro non come un'opportunità da sfruttare, ma come un fratello.
Allora perché facciamo passare delle falsità così colossali senza replicare per le rime? Perché sono talmente stupide che non ne vale la pena! Apparentemente è vero, ma se consideriamo come agiscono, come rinforzano il senso di appartenenza in quella parte, come vengono accettate acriticamente, non possiamo farle passare e dobbiamo abbassarci a confutarle.
intanto, buongiorno a tutti!
RispondiEliminasecondo la mia personalissima, ininfluente e "deviata" opinione, il nanerottolo ha un forte inpatto tra i "giuvani", che io metto tra i 20/30 anni, perchè, molto semplicemente, li ha "plasmati" fin da piccoli.
infatti, sua emittenza, com'era chiamato un paio di decenni fà, ha avuto a disposizione le menti dei ragazzini da 8/10 anni in su, per idottrinarle al "consumismo ad personam".
le coppie a quei tempi dovevano già lavorare umbedue, e quale baby sitter migliore dell'economica tv poteva far stare i pargoli bravi e buoni per mezza giornata?
le conseguenze sono sotto gli occhi della nostra generezione, che si ritrova con dei rincoglioniti in giro per casa, che al di fuori della play station e della maria de dobbermann non conoscono nulla, pronti ad azzannare chiunque provi a portar via loro l'osso catodico, e adoranti invece verso colui che glielo posta quotidianamente..
sarebbe da devunciare per circonvenmzione d'incapace di massa, il micronano della tv a senso unico, però con la complicità degli snaturati genitori che non si sono accorti in quali pericolosissime mani mettevano i piccoli!
(azz... leggermente logorroico, stamane!)
Obbie, bell'argomento. Una riflessione che occorrerebbe avere la forza di fare più spesso, precisando e dettagliando per non commettere l'errore di fare TUTTA UN'ERBA UN FASCIO.
RispondiEliminaIo non credo che tutti 20/30 enni siano manipolati, vedo manipolazioni anche sulla mia età e oltre...il fatto di fondo è che con berlusconi è iniziato l'ipnotismo di massa, l'obbligo di appartenere a qualcosa, l'obbligo di essere alla moda, di essere fighi e botulinati, l'obbligo al consumo...e in effetti siamo sottoposti a bombardamenti di massa che ci dicono di "comprare, comprare, comprare".
Il senso di appartenenza numero uno dovrebbe esssere quello al GENERE UMANO, e poi, visto che ci sono, alle diverse Nazioni, ma non per combattere le altre, ma per precisare qualità e collaborare.
Come sai in Italianistan ci si sente parte di una nazione SOLO SE LA NAZIONALE DI CALCIO GIOCA E VINCE.
Poi siamo tutti diversi, 8100 comuni la cui abbondante metà trattasi di scorreggine amministrative sotto i 5000 abitanti.
Una frammentazione che fa bene solo al mantenimento dello stato di fatto.
Una moltiplicazione di poltrone che fa sentire tutti parte di qualcosa (?).
Una dispersione di responsabilità che alla fine non spettano a nessuno.
Quando ero giovanissima ci si chiedeva se moriremo democristiani (l'idea di società è come berlusconi, ma più corretti e pià democratici), adesso mi pongo una domanda più ampia:
"CAZZO (ops...), sono nata "democristiana" e mi toccherà morire da "berlusconiana"?
Ditemi come si chiamano gli E.T. che me ne vado subito...
Ciao ragazzi scrivo assai volentieri qui,perche mi piace l' idea di una rete comunicante e bidirezionale tra blog.....
RispondiEliminaDani!!! ma ovviamente morirai AVAXISTA!!!! :)))
Bello il post di Obbie specialmente la prima parte,ma condivido fortemente due aspetti sollevati rispettivamente da Maurone e Dani
1)L' ieda di "plasmare" fin da piccoli,la condivido appieno,è una delle chiavi di volta,non a caso mi sento un "disintossicato" da tv,un ex teledipendente,anzi un' ex telerincoglionito.
2) il secondo aspetto riguarda l' età,e anche qui la saggia Dani secondo me ci ha colto in pieno,ricordo che alle serali,c' era gente che usciva prima per non perdere la puntata di "amici", come dice la lucianina,io li chiamerei: gli "amici di maria"....
Il guaio è che tutto cio ha preso piede perche la televisione è una "compagna sicura" che non ti critica mai,che ti chiama amico o amica,che ti vuole a suo modo (gelido e finto) bene,ma soprattutto che ti tiene compagnia 24 ore al giorno.
Quella merda stà pian piano soppiantando i veri rapporti umani,piu difficili,anche pericolosi MA VERI,da tenere d' occhio anche la rete,perche da questo punto di vista si rischia di diventare un' ammasso di avatar,la vita vera è fuori casa,è li che ti confronti con te stesso e con gli altri,è li che ti misuri che cresci che t' incazzi a morte,ma è li che VIVI PER DAVVERO!
Io personalmente,se non mi incatenano e lobotomizzano,morirò fieramente da AUTARCHICO AVAXISTA!!!
A presto un saluto alla truppa,approposito ma Edy,Alina,Sabry che fine hanno fatto?
Come ho letto di recente, anche il fatto che si reputi vantaggioso per il testadasfalto criticarlo aspramente, è una solenne cazzata. Chissà come mai, proprio quei personaggi che erano e sono più attenti alle sue nefandezze, sono anche i suoi bersagli preferiti. Soprattutto se gli rompono il giochino perche pure loro fanno televisione. Purtroppo gli intossicati da schermo televisivo sono tanti, e di tutte le età. Gli esaltati da psychonano che non leggono neppure un quotidiano sono centinaia di migliaia, i delusi da questa finta opposizione e dalle nefandezze di una classe politica corrotta... Beh, abbiamo visto le regionali.
RispondiEliminaGrande Obbie!
Per questa settimana evito di postare qua, e faccio un post piccolino solo sul mio.
Se vi va fateci una capatina.
Buonanotte avaxisti/dromedaristi!
sull indottrinamento preventivo delle coscienze , un film del 1973, 'the holy mountain'
RispondiEliminabuona giornata da Daniele
Mi è piaciuto molto, il tuo post.
RispondiEliminaSono d'accordo anche con Daniela, la manipolazione è slegata dalla fascia d'età, temo che l'astensione sia stata in gran parte da parte dei giovani mentre, mi pare anche che una fascia d'età che ha subito molto il lavaggio di cervello verso il nulla sia quella dei pensionati, anche loro sono spesso davanti alla televisione, se ne è ben accorta la Maria che mi pare abbia dedicato una parte di uno dei suoi programmi più folli agli over 60!
Un saluto
Kemi
Condivido il tuo post Obbie
RispondiEliminaVorrei solo aggiungere che una parte di quelli che votano Al Tappone non lo fanno perché si sentono appartenenti al gruppo dell'amore o dei ricchi o probali tali.
Molti lo fanno perchè lui garantisce evasione delle tasse, impunibilità insomma si sentono al sicuro mentre fanno i loro porci comodi.
Ti riporto l'angosciosa domanda che si poneva un tizio:
Come fa a dormire questa maggioranza?
Come fanno a dormire i Berlusconi, i Ghedini,i Bondi, i Capezzoni, i Dell'Utri, i Bonaiuti, i Bocchino e tutta quella banda?
Che pigliano per il sonno?
Che tisana usano?
Con tutti i casini che combinano, tutta la gente che hanno distrutto o rovinato, le angherie che hanno protratto, i punti oscuri nelle loro vite e nelle loro carriere, ma come fanno a chiudere occhio ?
Ed io che per un po' di cenere che è caduta accidentalmente dalla mia sigaretta ed ha sfiorato il lenzuolo della signora che abita al piano di sotto impiego un po' più tempo ad addormentarmi!
Forse un'altra differenza tra gente e gente in questo mondo sta qui:
l'uomo comune è tormentato, quello non comune tormenta e basta, e nulla lo tange.
Si, però deve andare affanculo lui e gl'incubi che ci scatena!
Ragazzi chiedo scusa per l'O.T.
RispondiEliminaMetto su blog un "blogroll", che ritengo necesssario per consultare altri modi di pensare. Che ne dite?
In qualità di amministratori, poi, potrete eventualmente rimuoverlo.
Un saluto a tutti ed in particolare a Kemi, che ci ha fatto visita.
Ciao Aldo, spero di conoscerti al prossimo raduno avaxista.
Ciao Roby
RispondiEliminaSpero anch'io di conoscerti insieme ad altri.
Mi auguro solo che abbia disponibilità e che sia un posto per me semplice da raggiungere (sono pigro).
@Mandi
RispondiEliminaEffettivamente l'indottrinamento ha funzionato.
Davvero dovrebbe essere considerato un crimine, fare ciò di proposito.
@Daniela
Anch'io inizio a rimpiangere il timore che si aveva un tempo di morire democristiani...
La manipolazione funziona su tutte le età con meccanismi diversi. Mi pare che sugli anziani funzioni in quanto quella TV è divenuta gradualmente familiare, ha conquistato la loro fiducia con trasmissioni che li tenevano attaccati alla televisione (in particolare le telenovelas per molte signore), con personaggi che già conoscevano e che li rassicuravano. Ogni età e target è stato attratto con cose che potevano funzionare e gradualmente si sono inseriti programmi, messaggi e temi che veicolavano i valori che intendevano portare avanti.
@Christian
Perfettamente d'accordo, la soluzione sono i rapporti umani reali. Ma questo è ostacolato dal minor tempo a disposizione e da come si stanno modificando le città, dove si restringono i punti di incontro che vengono sostituiti da centri di acquisto. Ovvio che se vuoi trovi modo, ma tutto è organizzato in maniera da NON favorire gli scambi.
@Roby
Neanch'io credo a questa leggenda che dargli addosso sia controproducente, infatti, come sottolinei giustamente, si accanisce contro chi lo fa. Certo gli si da occasione di fare la vittima, cosa che gli riesce molto bene, ma attacchi mirati, documentati, sono sicuramente efficaci.
@Daniele (ma sei il Daniele che ho conosciuto un paio di settimane fa?)
Grazie per l'interessante consiglio.
@Kemikonti
Benvenuta tra noi!
Anch'io ho quest'impressione, che le fasce di età più condizionate siano quelle che hanno più tempo di stare davanti alla TV: i piccoli e gli anziani.
@Aldo
Non ho dubbi che molti abbiano la loro convenienza a stare da quella parte (o almeno l'illusione di una convenienza), è una delle cose cui accenno spesso e credo anche che la maggior parte di loro non siano ricchi ne lo saranno mai; volevo solo indicare un meccanismo psicologico che da loro senso di appartenenza.
Riguardo alla mancanza di coscienza di costoro è veramente sorprendente e spaventosa.
in ritardo, stamane, posto un buogiorno a tutti!
RispondiEliminae se per caso non ci sentiamo o leggiamo, auguro buona pasqua a tutti, nella speranza che la passiate in allegria con i vostri cari, dimenticando per un paio di giorni in che mondo di merda viviamo.
non mangerò l'agnello, non perchè "poverino" è un cucciolo e bisogna fare lo "sciopero" come dicono molti, ma, semplicemente non mi piace.
in fondo sono cuccioli anche i vitelli, che però non godono dell'amorevole protezione dei "naturisti" ipocriti a cadenza fissa.
(se poi dobbiamo pensare che fine fanno le aragoste, buttate vive nell'acqua calda, o le lumache, lasciate a morire di fame per spurgarle, non dovremmo più mangiare nulla, morendo così anche noi, con gran goduria del resto degi altri esseri viventi!)
Voglio innanzi tutto salutare il nuovo sostenitore, che si è iscritto anche sul mio blogghetto: ciao Sciuscià! Sul tuo blog c'è veramente di che ridere e pensare, certo che il problema, almeno per me, è mettere un commento che sia a tono col tuo spirito così caustico! Grazie dell'adesione!
RispondiEliminaCaro Mandi... sono d'accordo: si deve cercare di scordarsi, almeno per un pochino, la miseria intellettuale nella quale siamo immersi: tanto per non farci sopraffare! E guarda che lo dico da ignorante assoluto! Ma non sul lato umano, però.
Godetevi la festa e riposate, canaglie!(stile Mandi)
@Roby
RispondiEliminaPer me va bene il blogroll.
Bisognerebbe cominciare a fare la rete di blog mettendo i link di tutti su tutti, così cominceremo a conoscerci e a scambiare informazioni e/o pareri, magari stimolandoci con una specie di domino i futuri post!!!
Che ne dite altri blogger??
Non saprei come cominciare a fare circolare l'idea della rete di blog. Credo tuttavia che lentamente si vada formando da se. Infatti il blog-roll serve a questo. Bisognerebbe escogitare un metodo per far capire a chi si vuole unire in rete, di farlo, in modo da velocizzare il processo.
RispondiEliminaNon capisco cosa significhi stimolandoci con una specie di dominio.
Mi spieghi? Usa parole semplici, che io sono un po' duro di comprendonio.
@Roby DOMINO non DOMINIO...non sei duro di comprendonio ma stanco.
RispondiEliminaHai mai giocato a domino, il gioco dei mattoncini? Insomma, il gioco è fare tutto un capolavoro di disegni e grafica con le mattonelle colorate, poi alla fine devi solo toccarne uno per farli cadere tutti in sequenza con un caleidoscopico effetto colorato!!! Insomma volevo dire che questa rete, un po' come dici tu, da sola crei un disegno leggibile a cui tutti partecipano con un semplice tassello colorato e che si fondono insieme in un disegno finale.
Acc..! Ero fuso!
RispondiEliminaCompletamente fuso. Infatti appena ho letto lo stampatello maiuscolo ho compreso il senso.
Grazie della comprensione.