lunedì 6 dicembre 2010

SICCOME HO POCO TEMPO...


...faccio una specie di rapida "rassegna stampa" e qualche commento su una cosa di poco valore (apparentemente) ma che ha proprio rotto le scatole a tutti (il decoder).

Siamo arrivati a livello di "pressioni" antidemocratiche assurde. I cacciatori che chiedono la chiusura di un programmino su RAITRE di dieci minuti....PERCHE' DA FASTIDIO...oppure perchè (Maroni insegna) "manca il contradditorio"...

Siamo arrivati a un Paese che ha perso tutte le forze e si è rinchiuso in un assurdo egoistico soggettivismo, e su quello ognuno di noi manda le risposte come se L'IO SINGOLO racchiudesse di default tutte le VERITA'...e non solo non è vero, ma è pericoloso perchè le singole fragilità portano a una massa di un Paese poco forte e poco determinato...un po' in balia dei "poteri forti" che ci stanno sommergendo da troppi anni con la violenza dei media più stupidi dell'Universo.

La società - spiega il Censis - slitta sotto un'onda di pulsioni sregolate.
Viene meno la fiducia nelle lunghe derive e nell'efficacia delle classi dirigenti. E per questo bisognerebbe "tornare a desiderare" in quanto è questa "la virtù civile necessaria per riattivare le dinamiche sociali".


In questa società italica contemporanea succede che succedano cose come la tragedia dei profughi eritrei, e che ciò non interessi nessuno. Nemmeno Stefano Stefani, deputato leghista, presidente della commissione Affari esteri alla Camera che chiude il telefono in pochi secondi per liquidare i 250 profughi africani tenuti in ostaggio nel Sinai.
Sono persone che fuggono dalla fame e dalla repressione e che han trovato l'inferno dei respingimenti. Il carcere in Libia, poi la fuga verso la Turchia nella rincorsa alla sopravvivenza, per passare dalla Grecia e poi in Italia dove sperano di poter avere una vita migliore.
Ma attraversando l'Egitto si sono trovati di fronte pirati sequestratori che tengono i migranti legati come fossero assassini, e li liberano solo se possono pagare, tramite amici o parenti, cifre improponibili per loro, fino a 8000 euro. Chi tenta di scappare viene ucciso lì davanti a tutti, se va bene con la pistola, se va male a sprangate.
Ma a noi che che ci frega...


Poi succede che il decoder diventi un obbligo di legge.
So che sto facendo un salto logico, ma non tanto. In un paese spaesato, cala dall'alto di tutto, anche una cosa come il decoder.
E succede che chi più guarda la televisione e magari paga pure l'abbonamento, ovvero gli anziani, ecco sono loro a subirne maggiormente la beffa, perchè i decoder sono troppi e non si capisce quale prendere, e come funziona e dove si mette il filo e l'altro filo, e cosa vuol dire che si auto installa, e com'è che ho un altro telecomando...oddio...
Qualcuno aveva tentato qualche anno fa di rifilarcelo...e adesso è diventato legge. Il cognome è sempre lo stesso. Berlusconi.

A QUANDO LO IUS PRIMAE NOCTIS??

5 commenti:

  1. ...volevo anche dire che forse il decoder riuscirà in ciò che non è riuscito Garibaldi...una incazzatura trasversale da nord a sud...una unione di nervi, lesi e logorati da troppo tempo.

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  2. WOW... il grande Monicelli ha detto:
    "l´Italiano del 2010 non è malvagio o disperato, ma solo più egoista, rannicchiato, guardingo rispetto all´esterno".

    Mi sento bene a sapere che un Grande ha detto ciò che io penso da tempo. Lui l'ha detto meglio di me.

    Ma crescerò anche io perdinci....

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  3. Le due notizie che linki sono una più curiosa - tanto per usare un eufemismo - dell'altra, se non ché, per la prima (quella dei cacciatori vs Licia), che appare piuttosto grottesca, ci si potrebbe incazzare non più di tanto, per la seconda, invece, c'è da sgomentarsi!
    Praticamente si afferma che c'è un intento, soprattutto da parte delle lobby economiche, a far precipitare nell'apatia intere popolazioni, attraverso la saturazione del tempo, con continue offerte di prodotti per lo più inutili; in qualsiasi periodo dell'anno infatti abbiamo questo fenomeno delle "offerte", "sottocosto", "1+1", ed altre formule più o meno convincenti, nella quale rete però, finiscono milioni di italiani senza più "reali desideri". Desideri? Ma quali desideri? Secondo me l'unico desiderio dovrebbe essere quello della partecipazione alla vita. Se l'animo delle genti italiche si è così svuotato penso che sia anche colpa del singolo, certamente aiutato, ma che ci sia una buona parte di colpa individuale penso sia innegabile. La crescita di comportamenti apolidi però deve essere inculcata attraverso la cultura, che a ben vedere subisce affronti ogni giorno che Dio mette in terra. Per quanto mi riguarda un germe di desiderio, quello che più potrebbe dare risultati, è ravvisabile nella volontà di fare il bene, o di fare bene, trovando enunciazione nel rispetto per l'altro, per chi ti sta di fronte e per chi abita lontano, foss'anche dall'altra parte del globo; trovando solido fondamento nel ripudio dell'illegalità, nella denuncia della violenza e nella condanna del reato.
    Scusami la lungaggine, ma quel rapporto del censis mi ha veramente colpito per le cose veritiere che ha analizzato, ma anche meravigliato (non è esattamente la parola che cercavo, ma ci si avvicina) per la soluzione che propone. Sicuramente se le persone riuscissero a "fare comunità in luoghi a misura d'uomo" forse avrebbero un desiderio più sano, al di fuori della logica estraniante che si vive oggi nelle metropoli di tutto il mondo.
    Cosa che, forse, un tantinello è stata aiutata... Come al solito hai fatto un post bellissimo che porta alla luce anche la "stravaganza" di questa scelta del digitale terrestre, che, come ormai si potrebbe dire "all'italiana", è stato fatto in maniera approssimativa, con buona pace delle persone anziane che sono le più penalizzate; e che forse serberà altre spiacevoli sorprese per tutti. Naturalmente i produttori di decoder si sono fatte le budella d'oro!

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  4. Roby!!!
    Spero di vederti domenica, spero che il tuo PC stia meglio.

    Ho bisogno,e tutti noi abbiamo bisogno dei tuoi commenti, del tuo rispetto verso il prossimo, della tua profonda educazione che ti porta a leggere, studiare, comprendere.
    Lo so che c'era della stranezza nell'accostare licia (che non mi piace) al Rapporto del Censis.
    E il decoder.

    Ma è tutto legato.

    Un popolo di piccoli idioti egoisti individualistici cittadini è un popolo anestetizzato a cui, a breve, nulla farà più orrore, più schifo, o paura.

    Tutto transiterà con indifferenza e la parola DIGNITA' sarà cancellata dal vocabolario.

    MATRIX è vicina, perlomeno in Italy.

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  5. Ho trovato in questo post molti spunti diversi, con i link che li moltiplicano ulteriormente, anche se mi pare di intravedere un senso comune nascosto nel titolo, ma forse è involontario e provo a risponderti ai vari punti separatamente, magari ci torno alla fine.

    Riguardo al decoder devo dire che noi (nel Lazio) ci siamo già passati. Ho trovato diverse cose che non mi hanno convinto. Inizialmente le cose sono andate abbastanza bene, a parte la scocciatura di dover risintonizzare i canali diverse volte perché venivano spostate le frequenze ed in questi spostamenti alcuni diventavano quasi introvabili come (guarda caso) rainews24. Poi, dopo qualche mese, hanno abbassato l'intensità del segnale, per cui si prendono solo alcuni canali locali, ma non si prende più la RAI a meno che tu abbia un'antenna perfetta. Per cui con la stessa antenna con cui prima vedevi benissimo ora non vedi più. Dovrei chiamare un'antennista per sistemare le cosa, ma per ora non lo faccio dato che utilizzo il satellite, solo che a volte alcune trasmissioni sono criptate sul satellite!

    Il rapporto del Censis (di cui ho letto l'ottimo commento che hai linkato) ci da una visione dell'italiano attuale molto preoccupante (ma in realtà credo che siano cambiamenti comuni a tutti i cittadini delle società occidentali). Ci sono molte sfaccettature ed aspetti, ma mi è arrivata un'immagine riassuntiva di persone in balia dei mercati, delle esigenze dei mercati. Il mercato decide, la persona si adegua. I desideri in verità non è che manchino, secondo me (ma forse anche secondo quell'articolo, solo che poteva essere frainteso), ma non provengono dall'interno dell'individuo, ma dal mercato stesso, si desidera (magari blandamente, quanto basta per essere sbadatamente spunti ad un'acquisto) quello che ci viene fatto desiderare.

    La tragedia di quei rifugiati (e quante altre ne saranno avvenute a nostra completa insaputa!), è stata seguita per un po', ora è impossibile sapere quello che sta accadendo, le ultime notizie che ho trovato parlano di otto assassinii. Ben altra attenzione avevano ottenuto sequestri di una o due persone in Iraq, ma quelli erano cittadini di serie A.
    Il nostro paese ha una grossa responsabilità è evidente: la legge sui respingimenti, l'accordo con la Libia e tutto ciò ha sempre la stessa logica. Non quella di cercare (magari sbagliando, magari non riuscendo nei propositi) il bene comune, non quella dei principi dietro cui spesso ci si nasconde, ma sempre l'interesse economico di pochi. Da un lato hanno voluto accontentare una parte di coloro che sostengono gli attuali governanti, dall'altro, in questa maniera, hanno reso automaticamente fuorilegge quelli che riescono a passare, così poi possono sfruttarli meglio, dato che non hanno più diritti.

    Se lasciamo che il nostro naturale senso morale giudichi questo stato di cose, se non chiudiamo gli occhi per abitudine, oppure perché obnubilati dal nostro egoismo, ma giudichiamo onestamente l'attuale organizzazione mondiale ci rendiamo conto che non solo non c'è giustizia, ma neanche il reale proposito di ottenerla.

    Aggiungerei anche una riflessione (che abbiamo spesso fatto) a come stiamo distruggendo il nostro stesso pianeta, lo sappiamo, tutti ormai lo sanno, ma non si riescono ad attuare soluzioni (ed anche quelle si sanno), sempre per preservare il potere economico di pochi.

    Riprendiamoci il nostro tempo. Il tempo per riflettere su quello che avviene intorno a noi. Il tempo per comunicare ed organizzarci, in maniera da non essere in balia di chi ci vorrebbe solo strumenti per produrre beni e denaro per chi ne ha già in eccesso.
    Divisi siamo solo questo, seguendo i binari che ci hanno preconfezionato perché tutto continui come prima, siamo solo questo.
    Uniti potremmo, invece, provare ad immaginare e poi a realizzare un mondo migliore.

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