giovedì 4 marzo 2010

Tutti facciamo parte del mondo


Conoscere se stessi. Cosa significa? Sono[io] il risultato di un incrocio di geni, ambiente e culture, o veramente dentro di me esiste un "se" particolare, unico, che con la ricerca interiore potrei portare alla luce? Molte volte mi sono chiesto se facciamo tutti parte di un'unica coscienza. Se così è, non si capisce perché non ci si adopera tutti per il bene di tutti. Vuol forse dire che questa coscienza è stata seppellita in qualche angolo oscuro del nostro essere. Tuttavia non riesco a capire come ciò sia stato possibile. E' più facile credere che siamo un intreccio di DNA con influenze ambientali e culturali, che cerca di adattarsi alle circostanze, senza troppo domandarsi se quello che combina ha degli effetti buoni a cattivi, salvo nell'immediato, e, talvolta, anche in questo caso, soprassedendo disinvoltamente. Un animale, con in meno la capacità di integrarsi nell'ambiente: una specie invasiva perennemente fuori dal suo habitat.

Nello svolgersi della vita, non si deve credere che ognuno possa fare le scelte che più gli aggradano senza tenerne presente le implicazioni.

Se non facciamo tutti parte di un'unica coscienza - come a quanto pare è assai più probabile - allora il destino dell'uomo è segnato. Il continuo agire a fini egoistici, che fino ad ora ha caratterizzato le azioni di governi e gruppi di potere a vario titolo, ci porterà ad una vita sempre più difficile in condizioni ambientali sempre più critiche. La coscienza di cui parlo è una cosa che riguarda l'uomo e l'ambiente, in modo assai più superficiale di quanto non si possa credere. Non voglio parlare di spirito, anima, o altre cose che, senza a loro nulla togliere, non fanno ormai più parte del sentire collettivo. Vorrei solo parlare di buonsenso. A quanto pare, anche il buon senso è andato a farsi benedire. Non ci si vuole più bene tra la gente. Non c'è un minimo di disciplina in nulla. Le cose si fanno perché e di moda, e si infrangono le regole perché così fan tutti: se non sei furbo non arrivi da nessuna parte. Salvo poi, che non arrivi da nessuna parte comunque, perché chi arriva a dei veri vantaggi furbescamente, commette reati assai più gravi che gettare la lattina per strada o scavalcando la fila dal panettiere. Ad esempio, non si spiega, nonostante si sappia molto bene che l'alta velocità in automobile, soprattutto nei centri abitati, sia pericolosa, come mai si continua ad avere fretta di arrivare un minuto prima, con le conseguenze che tutti sappiamo. Mancanza di buon senso.

Proporrei di fare automobili più lente.

Il problema che voglio affrontare è il dilagare dei comportamenti scorretti e peggio ancora sbagliati nei confronti persino di se stessi. Non mi rivolgo direttamente a chi legge questo blog, ma indirettamente, attraverso chi lo legge, proprio a chi non lo legge. Anzi, a chi non legge proprio niente. È da un po' che io cerco di farlo a mia volta. Quando leggo qualcosa di buono su un qualche blog, ma anche su internet o sul giornale, oppure un libro, cerco di insinuare nei miei vicini, conoscenti ed amici, la curiosità del conoscere meglio ciò che ci circonda. Spingerli a leggere, informarsi. Riscoprire quel buonsenso perduto che tanto manca alla nostra società. Con questo non voglio dire che io sono un genio, anzi, spesso invece, proprio parlando con altri, capisco cose che da solo non capivo. Ma è il dibattito, lo scambio di idee che cerco. Proprio il contrario di ciò che c'è ora: l'ammutolimento, quando non l'appiattimento - assai più frequente - dell'informazione. Ci stiamo accontentando di quello che c'è senza vedere che presto non ci sarà più, e nella nostra cecità noi periremo con esso.

Conoscere se stessi. Delle due l'una: quando finalmente ci si conosce, o ci si auto-sputa in un occhio o si comincia a pensare al bene di tutti. Quando si sceglie di aggirarsi in mezzo agli altri, senza fare nulla per avere un approccio positivo, si deve comunque sapere che questo avrà una conseguenza negativa su tutti. Tanto più negativa quanti più saranno quelli che faranno così. E oggi sono tanti. La coscienza collettiva è superficiale e limitata alla percezione ( spesso falsa) di essere in tanti a fruire di un determinato servizio o a seguire un determinato programma o evento sociale. Non c'è la percezione, per i più, di vivere lo stesso momento storico, con le sue problematiche; non si arriva a capire che il problema che affligge un mio vicino, presto potrebbe essere anche un problema mio, e quindi andrebbe subito trattato come tale. E' come una specie di omissione di soccorso mondiale. Se qualcuno non si ferma a soccorrere una persona che sta male è penalmente perseguibile, ma se uno stato non fa niente per aiutare delle persone che fuggono per non morire, non succede nulla, anzi qualcuno applaude. Non c'è una presa di posizione eclatante o netta da parte di tutti. Che si fa quando uno stato invade un altro stato con false motivazioni (ammesso che ce ne siano di valide)? Che si fa per l'indifferenza che invade gli animi della gente? Glielo facciamo leggere Antonio Gramsci? Si accettano consigli e suggerimenti.

12 commenti:

  1. Sono un po stanco di fare post sulla politica ed anche se in questi giorni si sono verificati fatti importanti, ho scelto di indirizzare l'attenzione ad una riflessione interiore, che coinvolge comunque il contesto in cui ci troviamo. Diciamo che a scrivere di questo mi aiuta a riflettere. Chiedo scusa per la banalità. Voglio dedicare questo video
    a tutte le donne, e sono convinto che se avessero un ruolo di rilievo nella gestione dello stato, staremmo tutti meglio.

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  2. Tralascio i quesiti esistenziali, che mi appassionano moltissimo, ma che richiederebbero un commento più lungo di quelli che faccio di solito e che sono già eccessivi.
    La presa di coscienza del nostro destino comune, dell'interdipendenza dei nostri destini è importantissima, l'abbiamo sfiorata e toccata più volte nel nostro blog ed effettivamente è un punto centrale nella nostra epoca e nella nostra società. In altri periodi, in piccole comunità, probabilmente, era più immediata la percezione della comunità dei destini e quindi veniva spontaneo avere un atteggiamento più empatico, più solidale, più partecipativo, quale quello che auspichiamo. Oggi invece i nostri destini sono globalizzati, magari non in tutti gli aspetti, ma in molti si, la percezione di questo destino comune invece lo è solo in pochi individui.
    Cosa fare dunque? Credo che questa sia una delle più grandi sfide attuali, una delle cose più difficili da realizzare, eppure l'unica in cui veramente possiamo agire in maniera molto concreta. Come giustamente dici tu, l'atteggiamento con cui accogliamo o rifiutiamo gli altri, influisce sull'atteggiamento degli altri a catena, dunque il nostro piccolo, in questo caso, non è così piccolo.
    Il fatto di parlarne, di riconoscerlo, di comportarsi di conseguenza, avrà come conseguenza, tra l'altro, anche l'aumento di probabilità che anche chi ci sta intorno si regoli in questa maniera.
    Indipendentemente dal tuo post, questa mattina facevo delle considerazioni che ora mi sembrano avere molto a che fare con queste considerazioni e cioè che dovremmo iniziare a puntare meno il nostro sguardo sulle cose che non vanno (mantenendo sempre viva comunque la nostra capacità di vederle e la nostra tensione a cercare una soluzione) e puntarlo di più sulle cose positive. Individuare le molte associazioni che hanno fatto propria una coscienza comune ed uno degli aspetti coinvolti. C'era in proposito, quel bel filmato di Pawl Hawken che ci aveva segnalato Daniela nel suo post. Magari entrare a far parte di qualcuna di queste realtà, collaborare in qualche maniera, essere pronti comunque ad essere anello di collegamento tra le energie positive che scorrono intorno a noi.

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  3. Stupendo video e stupendo post di Daniela e stupendo commento tuo che vorrei che tu postassi anche sull'altro mio blog come complemento essenziale del mio scritto ed a beneficio dei sostenitori del mio blog. Ti prego, Obbie.(Un copia incolla?)
    Una buonissima notte.

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  4. E meno male che non facciamo tutti parte di un'unica "incoscienza!

    Vorresti mica averla come quella dei "soliti"?

    Nel film "Matrix", il "signor Smith" diceva che l'uomo è praticamente un virus, che attacca un ambiente, lo spoglia, e poi si trasferisce in un altro luogo.

    Unico problema?
    Abbiamo un luogo solo!

    La religione, ma anche la scienza, dicono che l'uomo è l'unico essere intelligente sulla terra.
    Intelligente?
    Ma quale essere intelligente, se non appunto un virus, distrugge l'ambiente nel quale deve vivere?

    Tutti gli animali si sono sviluppati attorno l'ambiente che li ospita, l'uomo ha sviluppato l'ambiente nel quale "viene" ospitato.
    E' una sottile differenza, ma mica tanto sottile...

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  5. Ciao a tutti!!
    Chiedo scusa per la latitanza, ma ho tanto da fare e nemmeno tanto semplice...

    Dopo aver letto questo dolcissimo post (credo di aver detto diverse volte della dolcezza di Roby) posso solo augurarmi che tu riesca a contagiarne il più possibile. Anche io agisco nello stesso modo tuo, e spero di ottenere dei risultati. Sentire il rumore di un cervello che riparte è una bellissima sensazione!!!

    Ringrazio Obbie per aver RICITATO il filmato di Hawken, altra dolcissima personalità. Eppure è un imprenditore e ciò significa che avere un po' di successo in paesi diversi dell'Italia è possibile senza diventare mostri puzzolenti, arroganti, maleducate e senza regole e rispetto per il prossimo.

    E dico MOSTRI perchè non voglio usare termini quali "bestie" o "animali" per i quali sono convintissima che siano delle vittime ulteriori della razza umana, unica su questo pianeta in grado di diventare una bestia.

    Cito una frase "Il sonno della ragione genera mostri (El sueño de la razón produce monstruos)" da una acquaforte e acquatinta realizzata nel 1797 dal pittore spagnolo Francisco Goya.

    L'acquaforte di Goya

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  6. Questo è il link per l'acquaforte...
    Scusate ma sono sempre di fretta...

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:El_sue%C3%B1o_de_la_raz%C3%B3n_produce_monstruos.jpg

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  7. CIAO, DANIELA!
    HAI RICEVUTO LE MIE EMAIL RELATIVE ALLA RIMPATRIATA?

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  8. opssss!

    ho scritto in maiuscolo!

    non volevo "gridare"....

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  9. napolitano ha firmato!

    il golpe è a tutti gli effetti riuscito.

    oltre a rimettere in lizza la polverini e formigoni, il nano ha dimostrato all'italietta che questa è cosa sua in quanto fà come cazzo gli pare!

    ho postato questo sul blog di grillo:

    AAAAAAAAA

    cambio passaporto italiano con passaporto albanese

    disposto a pagare la differenza!



    non ho altre parole, e quelle che mi vengono non posso scriverle!

    buongiorno a tutti, spero!

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  10. Mi viene solo da dire che sono avvilito e incazzatissimo e non voglio più subire questa sua arrogante strafottenza.
    Ma Napolitano è ricattabile ?
    Altrimenti non riesco a spiegarmi questa sua sottomissione.

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  11. Mah, io ero quasi sicuro che finiva così...
    Purtroppo questi sono i tempi e temo che li rimpiangeremo quando arriveranno a fare un decreto interpretativo per cui tutti i voti non leggibili o con scritte non riferibili vanno interpretati come voti al PDL, segurà decreto interpretativo per cui anche le schede bianche vanno intepretate in questa maniera. Seguirà un altro decreto intepretativo in base al quale ogni scheda su cui sia presente una croce va interpretato come voto al PDL ovunque questa sia apposta (data la simpatia che il vaticano riconosce a questa parte politica). Seguirà il decreto finale in base al quale è sufficiente il televoto comodamente da casa ed il voto sarà dato dal canale scelto, ma a quel tempo ci saranno solo canali merdaset e quindi non sarà necessario l'intervento dell'auditel per determinare chi ha vinto...
    A quel punto in verità non saranno necessarie molte cose, basterà la TV ed i suoi consigli, comodamente a casa propria...

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  12. Un grazie immenso a Obbie che mi ha accontentato postando anche sul mio blog: Grazie Obbie!
    Un Grazie a Dani che mi da forza con le sue parole: sentirti commentare così è un'enorme gratifica, grazie!
    Ma, come di consueto ultimamente, le brutte notizie sono frequenti. Qua il totalitarismo si sta insinuando alla grande! In questo blog che seguo , viene risposto alla domanda "come mai Napolitano è così accondiscendente col berlusca", viene risposto che "a metà Anni novanta Giorgio Napolitano era leader di una corrente all'interno del Pci detta dei miglioristi che possedevano una rivista dal nome "Il moderno" finanziata dai berlusconiani di Fininvest, da Mediolanum, da Publitalia e da Giovanni Ligresti", e consigliato questo video
    Comunque possa andare, mi trovo d'accordo con chi dice che oggi è stato un brutto giorno per l'Italia.
    Forza e coraggio.

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