giovedì 24 gennaio 2013

LA FOLLIA UMANA




Ci sono molti motivi per arrivare a definire folli gli umani.

Qui ne ho scritto per almeno due anni. Ci stiamo creando le condizioni per la nostra estinzione, ma non rapidamente, con dolore, con sofferenza e trascinando con noi le altre creature di questo Pianeta.

Un treno impazzito che si schianterà.

Gli argomenti scientifici a sostegno della tesi di SMETTERE IL PARADIGMA DELLA CRESCITA INFINITA che mal si accompagna ai principi termodinamici del sistema Terra, sono tanti, tantissimi, ma assolutamente inascoltati.

Sono anche tanti coloro che ascoltano ma non possono fare nulla, perchè non hanno potere se non di votare, sempre che il voto sia ancora un modo per esprimere la democrazia. Oppure ascoltano approvano, differenziano, comprano bio, evitano scatole e imballaggi, hanno il Fotovoltaico o l'eolico, hanno una casa clima, un orto, permacultura e magari un'auto elettrica e non sono fissati per moda e viaggi oltreoceano.

Ma sono colibrì, sono soli, non vedo massa critica, anzi è difficile che uno sia tutte le cose citate sopra, di solito una o due al massimo tre.

Vivere in una zona urbanizzata già ti rende meno resiliente, perchè dipendente dalle forniture di servizi, acqua, energia.

Immaginare una scomparsa titale dei succitati servizi è impossibile, tuttavia potrebbero esserci costi in aumento (per ora energia, poi cibo, e a seguire l'acqua), forniture saltabeccanti, riduzione di scelta.

Molti di noi devono cavarsela già da soli adesso perchè già adesso mancano servizi che dovrebbero essere pubblici, come i trasporti. Molti di noi devono avere l'auto per andare a lavorare, non possono farne a meno. E l'auto è la cosa più tassata che ci sia in Italia. Se potessi non usarla risparmierei tantissimo, e non solo denaro e inquinamento, ma vita, perchè le strade sono molto cariche e molto pericolose.

Un Mondo che si aspetta la riduzione della quantità di petrolio (ma non tratta dell'aumento di inquinamento e di riscaldamento globale dovuto all'uso sfrenato dei fossili, diciamo che lo rimanda alle future generazioni che ci ringrazieranno), un Mondo che sa che il plateau di raccolta del petrolio è stato raggiunto nel 2005, e che quindi i prezzi aumentano anche se le richieste si riducono, un Mondo B.A.U. che non discosta dalla sua fissa esponenziale come reagirà?

Ovviamente a questa carenza di FOSSILE, l'unica fonte di energia che ci permette questo stile di vita, questo spreco continuo, questa alta produzione agricola e di allevamenti (prego chi è animalista o permaculturista di rispamiare peana a queste forme GREEN, sfondano una porta aperta, e inoltre io sto faticosamente cercando, e non so nemmeno se ci riesco, di parlare a livello globale, perchè il riscaldamento climatico è globale e i danni anche, e nessuna forma locale potrà sopperire, HIC SUNT LEONES non esiste più), occorre rimediare.

Improvvisamente l'Australia, hot come non mai, diventa esportatrice di carbone per la famelica Cina. La Cina, famelica come sempre,  compra a mani basse sul mercato anche i cereali, così da noi aumentano i prezzi (la quantità di "cose" su questo Pianeta è un numero FINITO, checchè ne dicano quelli che biascicano di finanza ed esponenzializzano numeri presenti solo nelle loro teste bacate).

Cala la quantità di petrolio che serve per la "crescita" anche di cibo, ecco che in Canada trovano una risposta GENIALE:


I giacimenti di scisti bituminose del canada sono i più grandi del mondo. Le risorse si trovano nelle provincia di Alberta e in particolare si parla dei depositi di Athabasca, Peace River e Cold Lake, costituiti da una miscela di bitume semisolida, miscelato con sabbia silicea, minerali argillosi, e acqua.

Secondo il Dipartimento U.S. government’s Energy Information Administration, il Canada "controlla la terza, in ordine di grandezza, quantità di riserve accertate nel mondo, dopo l'Arabia Saudita e Venezuela.
In Canada i livelli di riserva di petrolio, stagnanti o in lieve calo dal 2003, sono aumentati di un ordine di grandezza dopo che le sabbie bituminose sono state considerate tecnicamente ed economicamente recuperabili. Le sabbie bituminose rappresentano oggi circa 170 miliardi di barili, ovvero il 98% delle riserve petrolifere del Canada."

Sotto 54.000 miglia quadrate di foreste e torbiere, si distendono le sabbie bituminose che sono state stimate come se fossero petrolio convenzionale.

Ma lo sfruttamento delle sabbie bituminose ha un costo ambientale significativo.

Il governo di Ottawa non intende tuttavia trattare pubblicamente dell'inquinamento da idrocarburi dovuto alle sabbie bituminose. Nel 2009 il governo canadese ha ammesso di aver deliberatamente escluso i dati che indicavano un aumento del 20% dell'inquinamento annuale dell'industria petrolifera canadese causato dalla lavorazione dei giacimenti di sabbie bituminose, nel Report sui cambiamenti climatici che era tenuto a presentare alle Nazioni Unite. Un report di 567 pagine.

A parte l'abbruttimento del paesaggio,  in Alberta le sabbie bituminose sono una delle principali cause di inquinamento atmosferico in Canada. Il catrame delle sabbie bituminose è una delle quattro sostanze inquinanti che emettono più COV (composti organici volatili), un pesante contaminante dell'aria, assieme alla pioggia acida.

A questa già pesante fedina penale da inquinamento, si potrebbe presto includere il nucleare, visto che Toshiba sta sviluppando dei "mini" reattori nucleari da utilizzare per estrarre le sabbie bituminose canadesi, con inizio della produzione al 2020.

Perché usare l'energia nucleare? Si stima che circa il 90% delle sabbie bituminose dell'Alberta sono troppo al di sotto della superficie per utilizzare miniere a cielo aperto. inoltre creare combustibili liquidi dalle sabbie bituminose richiede moltissima energia per l'iniezione di vapore e la successiva raffinazione. L'estrazione delle sabbie bituminose necessita di un uso intensivo di acqua, la perforazione di un pozzo consuma quasi 7000 metri cubi di acqua ogni anno, e la produzione di un gallone di petrolio richiede 35 litri d'acqua.

Il nuovo reattore mini Toshiba produrrà solo 10.000 - 50.000 kilowatt di potenza, ovvero circa il 5% della potenza di un normale reattore nucleare, come da fonti aziendali, e con quella potenza genererà vapore da pompare nel sottosuolo. Toshiba prevede di costruire il contenitore del reattore nucleare come la metropolitana, con una struttura di assorbimento dei terremoti.

Oltre ai terremoti potenziali, il reattore sepolto dovrà fare i conti con temperature a - 40° sotto zero in inverno e più 30° in estate.

Toshiba non è l'unica azienda asiatica che lavora in Alberta per l'estrazione di sabbie petrolifere. L'anno scorso la cinese CNOOC Ltd. ha speso 15,1 miliardi dollari per acquistare le sabbie della compagnia  Nexen Inc., ma l'affare è stato controverso. Di conseguenza, Wenran Jiang, senior fellow presso il Pacific Asia Foundation del Canada e consulente senior per l'Energia per l'Alberta ha osservato, "Intuiscono (le compagnie canadesi e il governo canadese ndr) che i progetti di sabbie bituminose sono troppo estesi in fase di pre-investimento del capitale e dopo richiedono troppo tempo per raggiungere il mercato."

Ma Ottawa non si scoraggia sul futuro del petrolio da sabbia bituminosa. La Canadian Energy Research Institute stima che l'occupazione canadese a seguito di nuovi investimenti nelle sabbie petrolifere è destinato a crescere da 75.000 nel 2010 a 905.000 nel 2035 e che l'evoluzione complessiva delle sabbie bituminose contribuirà a portare 2100 miliardi dollari per l'economia canadese nel corso dei prossimi 25 anni.

Se è saggio punteggiare di reattori nucleari il remoto paesaggio nord del Canada, deve essere ancora discusso, ma con il governo conservatore Harper e le cifre di cui sopra, sembra probabile che i mini reattori del Great White Nord siano un probabile affare fatto.





2 commenti:

  1. Ei fu siccome il mobile
    era sbiadito al sole
    furioso come una bestia
    per sbiancar l’umore
    prese la via maestra
    dritto verso la selva
    e dir che non aveva
    più età da corridore
    geppetto ricorda ora
    una voce gli suggeriva
    l’arrosto delle castagne
    oppure questa sera
    a letto senza cena
    povero grillo stolto
    udire le sue parole
    non solo non poteva
    chè era troppo assorto
    a sbollire il malumore
    ma un uomo che sta solo
    nel cuore d’una foresta
    presto la morte coglie
    e lo disfa lesta e mesta
    furono ossi di seppia
    a riportare l’mastro
    indietro al focolare
    li usava come smeriglio
    per limare quel suo figlio
    che un dì gemmò da un tiglio
    ma forse era un ciliegio
    morto nel suo giardino
    Pinocchio bello mio
    eccomi qui da te
    erano le cinque e sera
    un uomo un burattino
    pane castagne e vino
    ed una grande infanzia
    stava per cominciare.

    Follia per follia.............

    Marco Sclarandis

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  2. Da quello che dicono i cinesi alla follia dei canadesi B.A.U. ci penserà il mercato stesso...troppi costi iniziali...però non si sa mai.

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Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.