martedì 3 aprile 2012

IL CLUB DI ROMA




Cliccando qui arriverete a un interessante video del Club of Rome, dedicato al PICCO DEL PETROLIO.E' in inglese ma ha anche i sottotitoli in inglese e quindi è mediamente comprensibile.

Il Club di Roma conquistò l'attenzione dell'opinione pubblica con il suo LIMITI ALLO SVILUPPO (12/03/1972) che ragionava sul fatto che la crescita economica non potesse continuare indefinitamente a causa della limitata disponibilità di risorse naturali, specialmente PETROLIO, e della limitata capacità di assorbimento degli inquinanti da parte del pianeta.
Il libro originale si chiamava LIMITS TO THE GROWTH malamente tradotto in italiano come I LIMITI ALLO SVILUPPO (GROWTH vuol dire CRESCITA), è stato edito con lo scopo di fornire ai leader mondiali che si apprestavano a incontrarsi nella terza Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (aprile 1972 a Santiago del Cile) e soprattutto la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano (giugno a Stoccolma) degli strumenti concettuali assolutamente fondamentali per decidere il futuro dell’umanità.
L'ideatore fu Aurelio Peccei, torinese, alto dirigente Fiat, antifascista, fondatore dell'Alitalia, rimise in sesto l'Olivetti e fondò l'Italconsult. Un dirigente d'azienda, non un ecologista, un cosmopolita e competentissimo fondatore e direttore, in America Latina, una delle più fortunate filiali estere della Fiat.
Alla fine degli anni ‘50 Peccei decise di dedicare una parte del suo tempo “alla riflessione sui bisogni e sulle prospettive umane” con la precisa volontà di fare qualcosa di concreto anche in questo campo.
Il risultato è stato LIMITS TO THE GROWTH, un libro odiato ubiquamente proprio perchè ebbe successo immediato. Fanfani, seppure in modo superficiale, lo portò in Senato, ma dopo, già negli anni Ottanta, quelli della Milano da bere, il libro fu dimenticato nella ressa della crescita dei consumi, a cui seguirono negli anni Novanta l'apertura ai mercati dell'Est dopo la caduta del muro di Berlino e l'arrivo dei BRICS, principalmente la Cina. C'era ancora spazio di "crescita economica".
E nel dibattito che un po' segui l'uscita del libro (semplice da leggere) ci fu una presa unanime di ostracismo nei suoi confronti.In sintesi la Chiesa non lo sopportava perchè predicava la riduzione della natalità e per lo stesso motivo lo odiarono Indira Gandhi e altri leader; i capitalisti italiani con il Sole24ore non accettavano che le sue idee potessero ridurre i margini dei loro guadagni per ridurre l'inquinamento che obiettivamente creavano su tutto l'ambiente (le chiamano esternalità, ovvero i guadagni sono loro e i rischi di tutti); la destra pseudo cristianfanatica lo odiava sempre per la questione della natalità oltre del fatto che avevano preso le sue TENDENZE come PREVISIONI (adesso si può dire che le TENDENZE si sono verificate). La sinistra, sia quella moderata e sia quella oltranzista, si fecero sopraffare dalla ideologia del buon operaio che salva l'ecologia quando andava bene, e sennò lo definì un libro odioso perchè fatto da dirigenti d'azienda e da industriali e quindi IL NEMICO.
L'Italia politica e intellettuale non comprese l'importanza del libro, un libro che dava prospettive sul futuro, analizzando un presente già chiaramente in declino fin dagli anni sessanta. Gli anni settanta furono gli ultimi anni di vero dibattito democratico (il grande Pasolini era lì), ma provinciale, e con una visione corta del PROPRIO FUTURO, l'Italia allontanò da sé un italiano geniale e competente come Peccei (nemo propheta in patria).
Io credo che si perse una occasione, importante per comprendere meglio l'evoluzione civile dell'Italia (e del Mondo, ma qui parlo dell'Italia).La mia generazione, nata nei sessanta, avrebbe avuto più occasioni di vivere in un mondo migliore e soprattutto avrebbero avuto più occasioni quelli nati dopo di me, nei settanta e ottanta e così via.
Capire dove il Mondo stava andando a quel livello di crescita indiscriminata sarebbe stato importante, avrebbero potuto essere prese decisioni IN TEMPO, e non adesso CON L'ACQUA ALLA GOLA. E non credo che le TESTE PARZIALI capiscano che siamo con l'acqua alla gola.
PER CHI vuole saperne di più veda "I LIMITI DELLO SVILUPPO IN ITALIA - CRONACHE DI UN DIBATTITO 1971-74 di Luigi Piccioni e Giorgio Nebbia" sul sito di Greenreport che ringrazio.

Daniela

12 commenti:

  1. Ah, dimenticavo...i KOMPLOTTISTI mettono il Club di Roma sullo stesso piano di Trilaterale, gruppo Bilderberg, ECT. ECT.
    C'è chi crede agli UFO, chi alle scie chimiche e chi vede complotti dappertutto. La realtà fisica sta diventando anche essa parte del complotto, poichè qualcuno esclude l'esistenza dei principi della termodinamica.

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  2. Nemo propheta in patria .. comunque il complottismo è una benda pietosa per la mente, perchè permette di credere che le cose avvengano per volontà anzichè per stupidità.

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    1. Ciao anonimo. Mi piace la metafora della benda pietosa e te la ruberò.

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  3. La situazione è veramente critica, molto critica, si sapeva da molto, ma gli allarmi autorevoli non sono sufficienti. Chi prende le decisioni non capisce, o più probabilmente ritiene che gli convenga così.
    Ma noi cosa possiamo fare?
    Di certo, nel nostro piccolo possiamo fare molte cose: se ne abbiamo la possibilità coibentare il più possibile, installare fotovoltaico e solare termico, scegliere prodotti anche in base al loro impatto; prediligere dunque quelli che vengono da vicino, quelli che hanno pochi o nessun imballaggio, utilizzare l'acqua del rubinetto, non sprecare, ridurre i consumi, preferire i vegetali agli animali nella nostra alimentazione, differenziare i rifiuti, evitare l'uso dell'auto quando possibile. Possiamo fare tante cose che, attuate da tutti, hanno il loro impatto, ma quello che farebbe veramente la differenza sarebbero le scelte giuste fatte dall'alto, è riguardo a questo che siamo totalmente impotenti.
    Continuiamo faticosamente con il nostro cucchiaino a togliere acqua dal mare, abbastanza soddisfatti di fare la nostra parte, mentre accanto porta acqua al mare un enorme fiume...

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    1. Ciao Obbie, vedo che la tua conclusione oggi è particolarmente pessimistica. Sulle testacce inutili che ci governano non so che aggiungere oltre alla loro incompetenza e avidità.
      Sicuramente sai di Bossi e Lega, e del fatto che a Bossi hanno restaurato una casa a Gemonio A SUA INSAPUTA. Quello della A MIA INSAPUTA è un "vezzo" di questi pagliaccioni politicanti che DOVREBBERO essere la nostra classe dirigente.
      Proviamo a dirlo anche noi se per esempio ci fanno una multa per eccesso di velocità "l'AUTO ANDAVA OLTRE I LIMITI A MIA INSAPUTA".
      Posso aggiungere due delizione notizie oltre a Bossi (che sicuramente conosci)?

      Notizia numero 1:
      La Commissione Giovannini sulle retribuzioni di parlamentari e amministratori pubblici rimette il proprio mandato al governo: "La legge non va". E lo fa nel giorno della pubblicazione del rapporto. E magari tutti quei DOTTORI PROFESSORI UNIVERSITARI GRANDUFFICIALI ECT ECT saranno anche pagati (eccetto Giovannini che lo fa a titolo gratuito) per aver fatto un buco nell'acqua, per essersi scusati dicendo "mica tutti i paesi dell'Unione sono trasparenti come l'Italia in tema di stipendi dei parlamentari"...
      Noi, miseri stipendiati, DIPENDENTI CHE SOSTENIAMO IL FISCO ITALIANO AL 93% (!!!!!!!!!), noi dobbiamo essere maltrattati e sbertucciati da chiunque per qualunque motivo (Brunetta, Sacconi, Fornero e il suo baciapiedi Martone) e GUAI SE SBAGLI.

      Notizia numero 2:
      I figli della Casta.
      Il parlamentare Paolo Romani, già ministro dello Sviluppo economico nel governo Berlusconi, parlamentare del PdL è indagato dalla Procura di Monza. L’ipotesi di reato è quella di peculato: Romani, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe concesso in uso alla figlia Lucrezia un telefonino la cui bolletta è a carico del Comune di Monza (dove l’ex ministro è attualmente assessore all’Expo). La bolletta di Romani sarebbe costata al Comune circa 5mila euro in soli due mesi.

      Siamo veramente PAZIENTI noi italiani.

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  4. buon giorno,
    è ora di finirla che questi abbiano n incarichi! un lavoro solo a testa e far bene quello come tutti.un politico puo' avere tutte ste cariche? è scritto da qualche parte o è un'omissione?
    ps Obbie aggiungerei alla tua lista anche piantare alberi e potare selettivamente, altrimenti il ciclo dell'acqua si interrompe come sta succedendo.

    Daniele

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    1. In effetti, caro Daniele, se esercitassero una funzione alla volta FORSE (DICO FORSE) FAREBBERO MENO CAVOLATE.
      Ma ho dei dubbi, li trovo tutti o parziali come visione della realtà o incompetenti ed entrambi AVIDI.

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  5. Come sempre, Daniela, fai un ottimo lavoro; mi scuso con Obbie se non ho ancora letto il suo post, ma mi riprometto di leggerlo appena possibile.
    Quel testo PDF che hai portato a conoscenza mi sembra una cosa eccezionale, e voglio condividerlo con i miei amici di Lago.
    Purtroppo il video che citi all'inizio non riesco a capirlo: non trovo i sottotitoli. Proverò a cercarlo su Youtube, magari lì il sottotitolo è più fruibile.

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    1. Sì, volevo dire che faccio molta fatica coi sottotitoli in inglese. Comunque c'è su Youtube con la possibilità di averli in italiano, anche se un po' sconclusionati.
      Cercando il pezzo ho trovato anche questo... (!)

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  6. Ciao Roberto. Non ho trovato TRADUZIONI ma solo sottotitoli in un inglese, spesso "stonato" perchè è una traslazione AUDIO. I SOTTOTITOLI LI HA GIÀ CORRETTI L'ORIGINALE...quindi inutile cercarne di altri.
    Il secondo, il tipo fuori di testa con la bandiera con un rettile dietro, è IL SOLITO IDIOTA COMPLOTTISTA.
    Quelli che credono che gli idrocarburi li fanno i "microbi" (casomai ci saranno batteri che si mangiano gli idrocarburi e qui mi fermo perchè in chimica avevo 5 meno meno), quelli che credono che in Russia stiano facendo il petrolio biologico (!!!), oppure credono alla free energy (e le leggi della termodinamica perdinci bacco?), che credono alla fusione nucleare o ad altre stupidate del genere.
    Pur ammettendo che il Pianeta sia finito e limitato credono a un uso spasmodico delle tecnologie rinnovabili con lo stesso ritmo di dissoluta crescita come è successo dagli anni cinquanta fino agli anni duemila, magari incentivando la nascita di NUOVI SCHIAVI in Africa o altre zone del Mondo dove esiste una mortalità inaudita (logica cristiana). Eppure è stato fatto uno studio dove è stato rilevato che a questo ritmo tra 50 anni TUTTO IL PIANETA DOVRÀ ESSERE RICOPERTO DA PANNELLI FOTOVOLTAICI (sempre che ci sia materia prima per la loro produzione, sempre che ci sia acqua e suolo per la vita, e sempre che l'inquinamento per la produzione di eccessivi prodotti fotovoltaici non ci abbia stecchito) PER PRODURRE L'ENERGIA NECESSARIA.
    QUISQUILIE. BAZZECOLE. PINZILLACCHERE.
    E c'è chi perde tempo sulle scie chimiche o altre scemenze, anziché riflettere su queste PALESI DIFFICOLTÀ' FISICHE DEL PIANETA. e sul fatto che chi ci governa spesso è un idiota intelligente, ma solo su una questione, quella finanziaria. Peccato che il denaro sia solo una nostra rappresentazione della realtà NON LA REALTÀ.

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  7. Credo che il collasso catastrofico sia la forma che l'umanità stia scegliendo per accettare l'esistenza dei limiti entro i quali può esistere.
    Ciò non significa automaticamente l'estinzione.

    Nella catastrofe c'è un fascino irresistibile, che manca nella quiete della consapevolezza applicata alla prosaica vita quotidiana.
    Millenni di storia umana sembrano confermarlo.
    In fondo tutti dobbiamo affrontare la catastrofe della propria morte individuale.

    In teoria non è nè l'energia che ci manca e nemmeno le materie prime, ma l'accordo fra tutti quanti sul modo di utilizzarle.

    Ma per trovare un accordo intrinsecamente complesso occorre tempo.
    Il tempo è ciò che ci manca, che visto con l'orologio degli scienziati galileiani può essere suddiviso in identici istanti di Planck,
    dieci alla meno quarantatreesima secondi, e quindi una quantità inimmaginabilmente grande, ma dal punto di vista e sopratutto per la sensazione d'attesa della casalinga di Voghera o del manovale di Battipaglia una sola ora impiegata a chiedersi lo scopo del proprio lavoro può essere lungo una stagione intera.
    Per accordarsi ci sarebbe tempo, ma bisogna accettare l'onere della scelta.
    E' più facile lasciarla agli scaltri e comunque ad altri sui quali poi inveire per le nostre sciagure.
    Le attuali vicende politiche italiane insegnano a chi vuole imparare, molto di più che la lettura di corposi tomi di politica, economia e finanza.

    Ritorneremo ad Itaca, ma non con la nave da crociera a prezzo di saldo.

    Il tempo di quando v’era tempo
    per prepararsi al funerale
    per agghindarsi in vista del battesimo
    sia che fosse d’aria di fuoco o neonato
    praticamente dev’essersi esaurito
    al suo posto v’è rimasta solo fretta
    non abbiamo sentito schianto
    il pianto udito era per altro
    è accaduto senza di sangue fiotti
    sebbene restino di rabbia flutti
    nemmeno v’è stato apparente furto
    quantunque aleggi di raggiro aria
    siamo comunque grati al ladro
    se lui è il reo dell’increscioso fatto
    chè ci ha lasciato attimi momenti
    istanti minuti pause brevi
    almeno la sera sufficienti
    al rimpiangere la preziosa refurtiva.

    (questa la scrissi anni fa, ma allora era solo una profezia)

    Marco Sclarandis

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  8. Ciao Marco.
    Grazie della profetica poesia.
    Oggi terremoto a Sumatra: la Terra, il pianeta ospitante, se ne frega dei nostri attimi di Planck.
    Noi proseguiamo, come Thelma e Louise, la corsa folle nel baratro, ma mentre loro si amavano noi andremo odiandoci e accusandoci reciprocamente di NOn avere detto, fatto, ascoltato e capito.
    Molti di noi, molti di quelli che poi HANNO RESPONSABILITA', non hanno idea del perchè e del percome stanno lì, se non per RUBARE TEMPO, cosa preziosissima, al resto dell'umanità.
    Olduvai sembra diventare sempre più vicino, mentre ogni tanto, perlomeno io, mi sento circondata da PROCARIOTI...

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