Pasolini, morto da oltre 36 anni, diceva che la civiltà dei consumi era riuscita a omologare e a far sparire le mille particolarità dell’Italia meglio e di più del Fascismo.
L’esplosione dei mass media e la “responsabilità delittuosa della televisione” hanno provocato una tale degradazione antropologica per cui risulta normale l’anormale, giusto lo squilibrio, sano il malanno.
Lui vide negli anni sessanta la costruzione del modello che, pur avendolo intuito, non potrà vedere in tutte le sue nefandezze. Il modello politico borbonico diffuso in tutta Italia, la distribuzione di cariche politiche e dirigenziali per amicizie e adulazioni e non per capacità e merito.
La cultura bassissima italiana, quella del dopoguerra, che a Pasolini piaceva perchè incorrotta, è diventata una cultura media ovvero mediocre che non riesce a superare le corruttele intrinseche della sua mediocrità e a svilupparsi verso l’altissima.
Pasolini odiava la parola CRESCITA lui usava la parola sviluppo. Il Club di Roma scrisse un libro fondamentale per la civiltà umana nel 1972, LIMITS TO THE GROWTH, che in Italia è stato scorrettamente tradotto con LIMITI ALLA CRESCITA.
Uno dei limiti allo sviluppo è che le risorse non sono infinite.
L’aria è un tot, e il terreno emerso abitabile pure, e così l’acqua dolce.
L’Italia è un territorio fragilissimo, delicato, sismico e con grossi problemi idrogeologici.
Tuttavia nel suo territorio si è stratificata una preziosa civiltà con manufatti, modelli insediativi, infrastrutture.
La popolazione con le sue attività modella l’ambiente, ma lo può fare fino a un certo punto. La popolazione è sottoposta a necessità ineludibili, come mangiare, ripararsi e riprodursi. Si scontra e vive dentro l’Ambiente di cui fa parte e certo non può fare nulla contro le calamità naturali.
Che esistono da sempre e che da sempre portano distruzioni ai modelli insediativi antropici.
Ma la civiltà è cresciuta, avrebbe dovuto sapere come evitare il grosso dei disastri, perlomeno evitare che in una città importantissima quale è Genova succedessero miserie da terzo mondo.
A Genova basta che piova un po' e tutto si blocca, a Genova nel 1975 morirono per un disastro simile 35 persone.
Io amo Genova, per vari motivi che non sto ad elencare. È bellissima e fragilissima.
È situata in una regione altrettanto fragilissima e delicatissima, una mezzaluna lunga lunga, tutta montagne boscose frammentata da gallerie e ponti e una costa frastagliata completamente e barbaramente cementificata.
Un paradiso esposto a sud, vicino al mare e vicino alle montagne, talmente trasformato da renderlo irriconoscibile. Un fetta di luna scoscesa sul mare, dove scorrono molti piccoli ripidi torrenti, quasi sempre vuoti, ma se piove, lo sanno anche i bimbi, si riempiono di acqua.
E l'acqua per legge di natura scorre veloce in un terreno ripido, più veloce se la capacità di assorbimento è minima e se l’alveo occupato ne stringe l’ampiezza.
Come quando innaffiamo il giardino con la gomma d’acqua, se vogliamo rendere il flusso più veloce, stringiamo la gomma.
L’acqua è l’elemento più forte del Pianeta e quindi corre veloce e trasporta tutto quello che incontra. Senza difficoltà alcuna.
Ecco cosa è successo nella bellissima Genova.

Ecco cosa succederà sempre di più nel nostro Pianeta.
Siccità e inondazioni, estati troppo lunghe, niente pioggia per mesi, poi tutta la pioggia di quattro mesi in 13 ore. Genova.
E il caldo, perché adesso fa caldo, molto sopra la media, ma siccome piove, e di brutto, i meteorologi da strapazzo non dicono bel tempo, ma ascoltate appena spunta il sole cosa dicono. Asini.
Ma i nostri politici (italiani e non) sono altrove, a giocare con i pecuniocefali che li comandano a bacchetta.
Berlusconi non si cura di Genova, lui sta per saltare. Al limite dice che è colpa di chi ha costruito dove non doveva.
Peccato che a dire queste parole sia colui che ha fatto fare più condoni edilizi di Satana. Addirittura ne ha inventato uno per i suoi abusi in vincolo paesaggistico. Un tipo di condono inammissibile dalla Costituzione.
Pasolini avevi ragione, per quello ti hanno zittito.
L’esplosione dei mass media e la “responsabilità delittuosa della televisione” hanno provocato una tale degradazione antropologica per cui risulta normale l’anormale, giusto lo squilibrio, sano il malanno.
Lui vide negli anni sessanta la costruzione del modello che, pur avendolo intuito, non potrà vedere in tutte le sue nefandezze. Il modello politico borbonico diffuso in tutta Italia, la distribuzione di cariche politiche e dirigenziali per amicizie e adulazioni e non per capacità e merito.
La cultura bassissima italiana, quella del dopoguerra, che a Pasolini piaceva perchè incorrotta, è diventata una cultura media ovvero mediocre che non riesce a superare le corruttele intrinseche della sua mediocrità e a svilupparsi verso l’altissima.
Pasolini odiava la parola CRESCITA lui usava la parola sviluppo. Il Club di Roma scrisse un libro fondamentale per la civiltà umana nel 1972, LIMITS TO THE GROWTH, che in Italia è stato scorrettamente tradotto con LIMITI ALLA CRESCITA.
Uno dei limiti allo sviluppo è che le risorse non sono infinite.
L’aria è un tot, e il terreno emerso abitabile pure, e così l’acqua dolce.
L’Italia è un territorio fragilissimo, delicato, sismico e con grossi problemi idrogeologici.
Tuttavia nel suo territorio si è stratificata una preziosa civiltà con manufatti, modelli insediativi, infrastrutture.
La popolazione con le sue attività modella l’ambiente, ma lo può fare fino a un certo punto. La popolazione è sottoposta a necessità ineludibili, come mangiare, ripararsi e riprodursi. Si scontra e vive dentro l’Ambiente di cui fa parte e certo non può fare nulla contro le calamità naturali.
Che esistono da sempre e che da sempre portano distruzioni ai modelli insediativi antropici.
Ma la civiltà è cresciuta, avrebbe dovuto sapere come evitare il grosso dei disastri, perlomeno evitare che in una città importantissima quale è Genova succedessero miserie da terzo mondo.
A Genova basta che piova un po' e tutto si blocca, a Genova nel 1975 morirono per un disastro simile 35 persone.
Io amo Genova, per vari motivi che non sto ad elencare. È bellissima e fragilissima.
È situata in una regione altrettanto fragilissima e delicatissima, una mezzaluna lunga lunga, tutta montagne boscose frammentata da gallerie e ponti e una costa frastagliata completamente e barbaramente cementificata.
Un paradiso esposto a sud, vicino al mare e vicino alle montagne, talmente trasformato da renderlo irriconoscibile. Un fetta di luna scoscesa sul mare, dove scorrono molti piccoli ripidi torrenti, quasi sempre vuoti, ma se piove, lo sanno anche i bimbi, si riempiono di acqua.
E l'acqua per legge di natura scorre veloce in un terreno ripido, più veloce se la capacità di assorbimento è minima e se l’alveo occupato ne stringe l’ampiezza.
Come quando innaffiamo il giardino con la gomma d’acqua, se vogliamo rendere il flusso più veloce, stringiamo la gomma.
L’acqua è l’elemento più forte del Pianeta e quindi corre veloce e trasporta tutto quello che incontra. Senza difficoltà alcuna.
Ecco cosa è successo nella bellissima Genova.

Ecco cosa succederà sempre di più nel nostro Pianeta.
Siccità e inondazioni, estati troppo lunghe, niente pioggia per mesi, poi tutta la pioggia di quattro mesi in 13 ore. Genova.
E il caldo, perché adesso fa caldo, molto sopra la media, ma siccome piove, e di brutto, i meteorologi da strapazzo non dicono bel tempo, ma ascoltate appena spunta il sole cosa dicono. Asini.
Il global warming è qui.
Ma i nostri politici (italiani e non) sono altrove, a giocare con i pecuniocefali che li comandano a bacchetta.
Berlusconi non si cura di Genova, lui sta per saltare. Al limite dice che è colpa di chi ha costruito dove non doveva.
Peccato che a dire queste parole sia colui che ha fatto fare più condoni edilizi di Satana. Addirittura ne ha inventato uno per i suoi abusi in vincolo paesaggistico. Un tipo di condono inammissibile dalla Costituzione.
Pasolini avevi ragione, per quello ti hanno zittito.
Ho appena ricevuto dalle muse questo.
RispondiEliminaAppena prima di aprire il tuo blog.Allora vuol dire che il genius loci di questo nostro scalcagnato stivale ha strattonato tutti per la riscossa.
Se mi guardo allo specchio
più non vedo un amante
di terre curate di fragili colli
di baie e di golfi accuditi
di cime di ghiacci vetusti
saggiamente temuti e ascoltati
Se mi ascolto non odo
canti e sospiri inauditi
uscire da vicoli e androni
per la gioia di vivere
su un tale buffo peduncolo
tuffato in enorme stagno salato
Se mi tocco non credo
d’essere medesima stirpe
di muscoli lacrime e ingegno
che di avite pietre dormienti
ne ha fatte templi e dimore
della stessa materia dei sogni
Se inspiro a pieni polmoni
sono rari i momenti che annuso
l’aroma rimasto senza un suo nome
delle zolle impregnate di pioggia
o la gara fra l’agrodolce del nespolo
e l’orgia a cui spinge la zagara
Se cerco con lingua e palato
fragranza di croste di pani e di caci
di drupe dolci e oleose
le trovo ormai dentro teche
tra bende di nylon e poliaccoppiati
mummie etichettate da numeri
Se parlo ancora una lingua
che suona di canto dovunque
pur pregna di urla di chiassi di grida
non so se lo devo a un miracolo
a un geofisico rarissimo caso
o ad un privilegio non più meritato.
Marco Sclarandis
Borges.
RispondiEliminaLui ci ha messi in contatto, comunicazione, antenne poetiche.
Anche io mi seno privilegiata, sono viva, all'asciutto e spesso riesco a mangiare formaggi e altre prelibatezze avvolte in foglie e stoffa riciclata.
Senza che l'Europa plasticosa possa impedirlo.
Poi continuo a chiamare il bianco Tocai, alla facciaccia dei banalizzatori.
Genova Gloriosa e bellissima meritava un rispetto degno della sua Storia, ma forse proprio perché ha Storia deve affogare.
Come la Grecia, madre dell'Europa.
Volevo iniziare la frase con "sembra quasi", ma mi accorgo che non sarebbe esatto.
RispondiEliminaÈ.
È così: la cognizione è persa; il senso di ciò che si fa, lo scopo, è altro rispetto a quello che dovrebbe essere, per la salvaguardia, per il bene comune. Non esiste più; in qualche modo è andato perso e le amare conseguenze si fanno sentire e lo faranno sempre più.
Pasolini è stato un profeta, diceva semplicemente la verità, cosa che nei regimi nazi-fascisti non si può fare e per questo l'hanno tolto di mezzo, erano in troppi ad ascoltare le sue parole...
RispondiEliminaCome io dico sempre questa nostra civiltà non è altro che il proseguo del nazismo, però sono passati oltre 40 anni e di progressi ne hanno fatti molti gli psicopatici che sono al potere, o meglio che possono spendere e spandere a loro piacimento. Scrivevo ieri di Genova, scandaloso che dopo nemmeno 24 ore la pubblicità delle banche che offrono prestiti a tasso agevolato fosse già in onda, ci vogliamo rendere conto a che punto siamo arrivati? Vogliamo bombardare il cattivo Gheddafi o meglio i poveri civili del paese, avete letto qui che cattivone che era? Basta fermarsi al quarto punto per capire che da bombardare saremo noi...
16 cose che i libici non rivedranno mai più
http://renovatio-zak.blogspot.com/2011/11/16-cose-che-i-libici-non-rivedranno-mai.html#comment-form
Scusate 60 anni, ho fatto 100- e ho scritto il contrario
RispondiEliminaDioniso,tutti noi vogliamo costantemente illuderci che si possa rientrare nell'Eden con l'animo colmo di pensieri e desideri purgatoriali se non addirittura infernali.
RispondiEliminaLe 16 condizioni che renovatio-zak elenca sembrano appartenere al paese di Bengodi.
Ma sono del paese dove si trova la cittadina terrena di Bengasi.
Possibile che i Libici si siano lasciati così facilmente travolgere dall'invidia del resto del mondo per la loro idilliaca vita?
Noi abbiamo ancora un condottiero che da trent'anni conciona con la sua promessa di cornucopie e vitelli grassi per tutti.
Allegria! Allegria!era il motto del suo giullare ben retribuito.
Rifletti, Dioniso.
Tutti i metalli luccicano, finchè non piove.
Dopo, pochi non s'arrugginiscono.
Marco Sclarandis
Ciao Roby.
RispondiEliminaSecondo te in che mondo vive il presidente del Consiglio?
Ammetto che non vedo chiaro chi possa essere o chi possa volere guidare questa barca disastrata (debiti, derivati, disastri ambientali, disoccupati, politici incapaci, dirigenti raccomandati, escort, calciatori, grandifratelli, mariedefilippi, ignoranti, fanaticiteconologici da facebook...e chi più ne ha più ne metta...) ma non riesco a cpaire perchè nessuno riesca a fermare Berlusconi.
Già il fatto che se ne possa andare, si ridurrebbe lo spread con i bond tedeschi (sono io che scrivo così?), poi non so.
Il disastro non è slo colpa dei politici o solo colpa di Berlusconi.
Colpe ne abbiamo anche noi.
magari ragionandoci sopra potremmo inocnminciare la strada giusta, quella della sostenibilità.
Dal nostro piccolo a diffondersi a tutti.
E' sostenibile spendere tutti quei denari per COSTRUIRE anzichè MANTENERE?
Siamo sicuri che nella MANUTENZIONE non ci siano moltissimi posti di lavoro. più che nella COSTRUZIONE?
I settemiliardi di persone sono già diventai da ottobre settemiliardi e 2 milioni...a breve ci resterà solo da mangiare su questo pianeta, scienze, cultuta e tecnologia dovranno rimanere indietro.
Olduvai si avvicina. E noi per Olduvai saremo il petrolio.
CIAO DIONISIO.
RispondiEliminaIn realtà sembra che la nostra società sia riuscita pienamente a realizzare i principi del fascismo/nazismo (omologazione in primis).
Come Mussolini e Berlusconi nemmeno Gheddafi può aver fatto tutto storto, tuttavia è palese, per tutti e tre, che il bilancio è estremamente negativo.
Gheddafi utilizzava in modo INSOSTENIBLILE due cose: il petrolio (da qui elettricità gratis) e l'acqua fossile sotto il Sahara (acquedotto costruito dagli italiani).
ENTRAMBE LE COSE, petrolio e acqua, svaniranno al massimo entro 100 anni (il petrolio prima).
E dopo cosa avrebbe raccontato il regime libico?
Come avrebbe potuto mantenere sanità, scuola e novelli sposi?
A me sembra che lì ci sia tutta la sciatteria energetico/ambientale che solo un idiota di regime può arrivare a concepire.
No, caro Dionisio, Gheddafi era un assassino e tiranno, ma su una cosa ti do ragione: lo sono anche quelli che sono andati ad ammazzarlo personalmente, qualche mese fa. E non parlo dei suoi concittadini libici, ma della Forza democratica occidentale. A cui il petrolio libico, pulito e senza zolfo, uno degli ultimi rimasti, fa un sacco di gola.
Ciao Marco.
RispondiEliminaCome vedi qualcuno confonde i deliri del regime (acqua eletrrictà e soldi gratis) come se fosse ROBA BUONA. E in totale buonafede (visto come va qui è comprensibile) ADDIRITTURA GLI SI POTREBBE DARE RAGIONE.
MA OCCORRE FERMARSI E PENSARE.
A forza di parlare senza pensare siamo arrivati alla dittatura dei mercati, a un vecchio pazzoide buffone come nostro rappresentante.
E il pensiero numero uno è quello che ognuno di noi deve capire di avere preso parte al gioco, chi più chi meno.
Adesso dobbiamo cambiare gioco e regole.
Prima lo si farà meglio sarà per tutti.
Per il 99%.
Dell'un/per/cento non ci interessa nulla.
....Seguendo l'esempio cromwelliano del FT:
RispondiEliminaDIO DIO DAMMI LA PAZIENZA PERCHE' SE MI DAI LA FORZA...SPACCO TUTTO...
490 LO spread...va via cazzarola...
Pasolini ha visto molto avanti con una chiarezza che oggi sembra sorprendente. Non so quanti, nella sua epoca, fossero in grado di capire la portata di quello che diceva, ma i geni sono sempre troppo avanti per la loro epoca.
RispondiEliminaOggi studiosi onesti ci mettono in guardia nei confronti dei pericoli verso cui stiamo andando, sembrano discorsi più o meno recepiti, almeno dalla maggioranza della popolazione, eppure non si prendono le dovute misure.
L'alluvione di Genova, ma allo stesso modo tante altre che l'hanno preceduta e che, purtroppo seguiranno, non sono 'catastrofi naturali'. È naturale la pioggia, ma non questa intensità, causata dal'alterazione del clima e non è naturale ridurre i letti di torrenti, impermealizzare ampie porzioni di territorio che in questa maniera non riescono ad assorbire l'acqua e questa confluisce rapidamente nei pochi spazi possibili e se ne crea altri, distruggendo quello che trova.
Se a prendere le decisioni ci fossero persone sagge, capaci di ascoltare, capire e prendere le decisioni giuste la terra potrebbe essere un paradiso.
Se continuano a governarla i peggiori, e tutto è organizzato affinché siano sempre i peggiori a prevalere, non possiamo che crearci l'inferno in terra.
Pare che siamo a buon punto.
Ciao fratellone.
RispondiEliminaAnche tu stai pregando per avere più pazienza?
MI PARE GIUSTO...
RispondiEliminaApicella Confident – Berlusconi’s Mystery CD To Debut on 22 November
Neapolitan crooner blames technical problems: “The prime minister kept asking me when it was coming out”
QUESTI SI CHE SON PROBLEMI...
Intuitivamente,e l'intuito credo che sia un ragionamento irrazionale troncato quando le cifre decimali non influiscono più sul risultato definitivo,ebbene intuitivamente credo siamo sulla casella precedente la penultima della scacchiera.
RispondiEliminaLa sessantaduesima casella.
Alla sessantatreesima c'è ancora un raddoppio,e alla sessantaquattresima quello finale.
Non esistendo sessantacinque caselle sulla scacchiera, è inutile sragionare oltre.
Naturalmente,già ora abbiamo invaso caselle che dovrebbero essere ancora libere.Le ultime due libere sono solo occupabili a condizioni umane, da esistenze libere da deliri paranoici d'onnipotenza e di inconsistenti supremazie.
Chi, come e quando occuperà le ultime due caselle è una questione indecidibile perchè l'atto stesso della previsione influisce sulla previsione stessa.
La probabilità che qualcuno rovesci la scacchiera è alta, e scarsissima è quella che in ordine e elegante armonia tutti si mettano al proprio posto.
Considerando anche il fatto che molti credono che la scacchiera abbia ben più che le tradizionali caselle.
Sarebbe un miracolo che pur solo per una decade, tutti trovassero il giusto posto.
Ma quelli che non credono ai miracoli direbbero che si tratterebbe solo di una fortunata coincidenza.
E quelli che non credono alla fortuna che è l'ovvietà del caso.
Non riesco ad immaginarmi cosa direbbero quelli che non credono nemmeno al caso.
Ma non credo che sia il caso di preoccuparsi di loro.
Marco Sclarandis
Tuttavia non è possibile pensare che se va via Berlusconi l'Italia si sistema.
RispondiEliminaE non parlo solo di tempi "tecnici", parlo del fatto che non dovrebbe andare via solo lui, ma molti di quelli che governano il Paese e non solo in parlamento, ma nelle regioni, province (ancora qui?), comuni, autorità di bacino e mille altri inenarrabili enti, creatori di bestiacce puzzolenti che pur di non lavorare fanno gli adulatori/leccatori a vita.
Lì, senza merito, senza capacità di comprendonio del fatto che la Crisi, ENORME, non è solo economica ma è SISTEMICA. Inamovibili, ignoranti, senza volgia alcuna di fare qualcosa per la collettività che dovrebbero servire.
Tutti a sentirsi incompresi e vituperati, ma nessuno di questi che agisca per migliorarsi e migliorare.
Un Popolo di lamentatori di professione, che il problema è un altro e la colpa è DEI POLITICI.
Che TUTTI NOI ABBIAMO VOTATO oppure NON VOTATO, lasciando ad altri le sorti d'Italia.
Qui si vive dentro un sistema, facile tirarsi fuori, facilissimo.
Nel sistema tutti contribuiamo oppure siamo morti.
Chi parla di guerra e rivoluzione, di scontri sulla strada è perchè non ha idea di cosa siano sennò non lo direbbe.
Chi parla di scappare all'Estero è solo un vile, un codardo.
Occorre capire DOVE SIAMO e CHE COSA OGNUNO DI NOI PUO' FARE.
Fosse solo non comprare i regaletti di Natale.
SOLO PER I MERCATI...
RispondiEliminaVoi sapete che la nostra credibilità non dipende solo da Berlusconi, nevvero?
E chissà che cosa riuscirete a immaginare dopo la sua caduta pur di continuare a speculare sull'Italia, nevvero?
Derivati dei derivati dei derivati?
Eventi estremi sempre più frequenti, parola dell’IPCC.
RispondiEliminaCarissimo Marco...se siamo alla due alla sessantaduesima...siamo nella m***a...
RispondiEliminaOhoo Daniela nel mio spettacolino ci sono numeri ben più grandiosi di due alla sessantaquattresima potenza.
RispondiEliminaMa sono mansueti come degli anatroccoli.
Marco Sclarandis.
...Ecco perchè occorre venire con la tazza vuota per vedere il tuo spettacolo...
RispondiEliminaCiao, non credo che Gheddafi sia stato più assassino dei nostri, parliamo di scie, vaccini, ormoni e antibiotici nella carne, fluoro nell'acqua, lo sterminio della chemioterapia e le strane statistiche di guarigione ad essa legate, parliamo di banche e finanziarie che applicano tassi da strozzini, se non peggio, parliamo di equitalia, l'avrete letto. Lo so, usava energia non riciclabile, come facciamo noi d'altro canto e tra cent'anni non ci sarebbe stato nulla da raccontare, perché tra cent'anni non so come saremo messi noi occidentali evoluti. Libia, un paese ricchissimo di risorse e a livello economico con solo 6 milioni di abitanti. I ribelli? Mah, io ho letto e visto filmati girati da un libico e i ribelli erano bianchi come scandinavi, e poi ho anche visto che mostravano i ribelli che festeggiavano...peccato che avevano la bandiera indiana, era una protesta dell'India spacciata per libica. Gheddafi morto? Ma qualcuno ci crede davvero? Ah si, hanno ammazzato anche Bil Laden allo stesso modo, è vero scusate.
RispondiEliminaCiao Dionisio.
RispondiEliminaNemmeno io credo che Gheddafi sia peggio dei nostri.
Ma era un assassino e un tiranno e ha maltrattato il suo popolo per 40 anni.
Io conosco un ragazzo etiope che è riuscito a fuggire dalla Libia a Malta quando sono iniziati i casini in Libia. Viveva come un topo, inesistente per i Libici, visto dai libici come un nemico, senza diritti e senza possibilità di fuga.
La guerra in Libia gli ha dato questa opportunità.
E non era l'unico, mi ha scritto che sono stati proprio i poliziotti libici a fare imbarcare verso Malta persone come lui.
Che la cosa non sia chiara è chiaro, come è chiaro che gli Stati occidentali non fanno MAI una guerra per la democrazia, ma sempre per accapparrarsi risorse.
Il petrolio libico è molto buono.
Anche la posizione della Libia è buona. Geopolitica.
Vivere in Libia non era come vivere qui, in nessuna maniera si può fare un confronto del genere.
Ciao Daniela, va bene era un assassino. però
RispondiEliminaPerchè di Libici in Italia non ne vedevamo mai a differenza di Marocco e Tunisia, ed altri paesi del nord Africa? Perché la Libia era ritenuta un modello da imitare per tutto il nord Africa a livello di sviluppo e qualità di vita? Perché la prima cosa che hanno fatto i cosiddetti ribelli è stato aprire una nuova banca collegata e governata dalle nostre? Io ho viaggiato qualche anno ho conosciuto molti Africani, ma Libici solo uno. Chiaro, ora con la guerra scappare è l'unica soluzione, e poi sia chiaro non voglio difendere un vecchio, pieno di botulino e con l'Harem in casa, gente come lui deve solo sparire da questo mondo, sia ben chiaro questo, però il mio pensiero è che i nostri sono molto peggio di quel vecchio psicopatico che era Gheddafi.
Buona giornata, alla prossima
Ciao Dionisio, felice di vederti qui.
RispondiEliminaE sono d'accordo: Gheddafi appartiene a un modo di essere e di fare politica che onestamente dovrebbe scomparire per il bene di tutti.
E con lui molti, moltissimi altri.
Oggi potrebbe caderne uno.
Speriamo bene, anche se lo vedo particolarmente attaccato e anche se non vedo molto dopo di lui...
La lettera di Francoforte a cui Draghi ha contribuito è ancora lì, inevasa.
E' la democrazia rappresentativa che sta scappando di mano alla Democrazia come Principio.
I neoliberisti han messo i loro rappresentanti nei nostri governi, destra o sinistra indifferentemente, e noi abbiamo creduto che fossero i "nostri".
Io sono tuttavia speranzosa. Spero che veramente qualcuno di questi "fossili" si desti e usi la su aesperienza per far cambiare questo modello. Buona giornata anche a te!
Dioniso, tutti i miti parlano di un'età dell'oro e della inevitabile decadenza fino a quella del ferro.E stranamente,il ferro è l'elemento chimico che non permette più reazioni nucleari in un certo tipo di stelle.
RispondiEliminaPerchè si creino elementi più complessi occorrono le supernove.
E sempre per coincidenza il ferro è l'elemento fondamentale dell'emoglobina, che ci permette di respirare.
Solo questi due esempi potrebbero bastare per vedere come ogni cosa è ambivalente.
Ti faccio notare ancora un fatto apparentemente minuscolo ma simbolicamente enorme.
Guarda che simbolo hanno messo nel loro movimento i cosidetti "responsabili" di questa poltiglia marcescente che ancora governa.(cerca immagini relative a mrn ovvero movimento responsabili nazionali)
Hanno preso un antichissimo simbolo orientale e l'hanno colorato per coniugarlo alla nostra bandiera nazionale.
Tutto è confuso in questo momento e tende alla confusione totale.
Ma la confusione stessa è soggetta alla propria confusione.
Quindi a trasformarsi in ordine.
E' una legge universale potente tanto quanto il trio termodinamico.
Il disordine assoluto come l'ordine assoluto non sono di questo mondo.
Lo sono invece un massimo ed un minimo.
Uno come Gheddafi ci ha mostrato come raggiungere degli estremi.
Ma non è stato capace di ritornare ad un punto d'equilibrio.
Marco Sclarandis.
Buona giornata a tutti.
RispondiEliminaSu Gheddafi la vedo sostanzialmente allo stesso modo. Era di certo un dittatore, ma sostanzialmente in linea con gli altri del nord Africa e non peggiore delle nostre 'cozze' (dubito che si stacchi oggi, ci credevo di più ieri, anche se gli si sta sfaldando ...lo scoglio).
Gheddafi si è macchiato di molti crimini (come la maggior parte dei governanti che hanno proclamato guerre per portare 'democrazia' e represso ribellioni più o meno duramente); ha di certo fatto i suoi interessi mettendo da parte ingenti ricchezze per sé ed i suoi familiari (come la maggior parte ecc...), però ha almeno il merito di non essere sottostato alle imposizioni del cartello delle compagnie petrolifere, la maggior parte dei proventi del petrolio rimanevano in Libia, è per questo che dava tanto fastidio ed era dipinto come il peggiore dei dittatori. I libici stavano economicamente molto meglio degli altri nordafricani (PIL pro capite 13800$ contro i 9400$ della Tunisia i 4700$ del Marocco i 6900$ dell'Algeria i 6300$ dell'Egitto e con minori differenze sociali). Certamente non avevano molte libertà, esattamente come gli altri.
Se avesse fatto gli interessi delle economie cosiddette 'occidentali' sarebbe stato dipinto come un benefattore del suo popolo e se del suo petrolio avessero beneficiato anche Francia, Gran Bretagna ed USA ora sarebbe ancora lì e ci sarebbe rimasta la sua dinastia fino ad esaurimento dei pozzi.
E Dioniso, il mondo intero non ha visto proprio un giovane con un "ferro" come si dice in gergo malavitoso napoletano placcato d'oro?
RispondiEliminaE quel giovane fiero d'averlo sottratto al raiss? (e forse adoperato per dargli il colpo
di grazia?)
Marco Sclarandis
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaIl modo in cui i responsabili hanno stravolto il simbolo del Tao dice tante cose. A parte il verde ed il rosso, la cosa assurda è la presenza dei puntini bianchi che dimostra come non abbiano assolutamente capito il senso del simbolo (al limite avrebbero dovute essere anch'essi uno verde ed uno rosso). Ovviamente nessuno è tenuto a conoscerlo, ma se lo utilizzi dovresti, mi pare il minimo. Così come se utilizzi la parola responsabile dovresti capire cosa significa non utilizzarla per indicare il suo contrario e lo stesso vale per Libertà, il partito della Repubblica che più si è adoperato per ridurla si chiama così! Sarebbe de sbellicarsi delle risate se non fosse tragico.
RispondiEliminaAnzi come nel celebre aforisma di Flaiano:
La situazione è tragica, ma non seria.
Vedrai Obbie, quante bizzarrie, diciamo così dovranno ancora accadere.
RispondiEliminaNon c'è bisogno di perscrutare Nostradamus.
Attraverso internet, che è estremamente affine alle reti neurali degli esseri viventi,i simboli cavalcano le lande sterminate delle menti umane come cavalieri dell'Apocalisse durante l'ora di libera galoppata.
Ma ritengo chè si svolgerà tutto come in un Palio di Siena.
Un pò più cruento certamente.
Il primo a ruzzolare rovinosamente sarà il cavallo e il cavaliere della finanza globale.
Credo comunque che vedremo tutta la corsa.
L'Apocalisse per antonomasia non è prevedibile, per evitarsi brutte figure,Dio stesso si giocherà a dadi la sua data d'inizio.
Marco Sclarandis
Vero che una civiltà nasce, si evolve e scompare. Da notare che la velocità con cui si evolve sarà la stessa che la farà scomparire, almeno sembra che questo insegni la storia, non quella ufficiale dei testi scolastici, sia chiaro. Perciò tra un cento anni vorrei proprio vedere cosa resterà di questa nostra Europa...abbiamo già osservato la caduta del nostro paese in soli 20\30 anni, siamo stati veloci niente da dire. é un momento di confusione perché la gente viene confusa, se guardiamo bene la situazione è un programma che va avanti da molti, molti anni. Avete mai letto le lettere di Pike e Mazzini del 1871? Si programmavano la I, II e terza guerra mondiale che doveva svolgersi nel mondo arabo, guardate la fascia che parte dalla Libia e finisce in Afghanistan, mancano solo la Siria e l'Iran per collegare il tutto...staremo a vedere
RispondiEliminaPS: Se siete interessati alle lettere massoniche del 1871 andate su youtube e cercate "complottistixcaso lettere pike e mazzini, oppure prima seconda e terza guerra mondiale", sono la realtà di quello che abbiamo attorno.
Buona giornata a tutti.
Oggi 8 Novembre 2011 la profezia s'è avverata:
RispondiElimina(Ode al bramoso cavaliere)
E’ finito il tuo tempo cavaliere
in lusso ira nonché lussuria greve
in ronzino s’è mutato il tuo destriero
morto è il tuo stalliere losco
come il tuo mentore esiliato in Tunisia
pure se n’è andato all’altro mondo
Michi l’allegro tuo giullare
tradito t’ha il palafrenier tuo smilzo
stancato s’è il rauco tuo sodale
nessuno ti può far da paladino
non i tuoi valletti degradati a servi
le damigelle a belve declassate
ingorde di appannaggi e regalie
la tua schiva e sovrana dama
lo sai che ormai t’ha ripudiato
sol di pecunio s’infoia la tua schiatta
quello che illuso credi popolo
è un’orda di suini avvezzi al truogolo
rassegnati abdica dal trono
che in fondo arraffasti con scaltrezza
riposa i glutei flaccidi in poltrona
esci dalla porta di servizio
sai che l’atrio e lo scalone può celare
fosche ombre e presenze assai più cupe
lascia il tuo maniero adesso
indulgente applaudirà il tuo volgo
datti al dondolo ed agli album
prima che le mura i merletti e il fosso
diventino un ignobile sepolcro
scritta il 5 Febbraio 2001
Marco Sclarandis
Sai Marco, io non mi fido...
RispondiEliminaSe uno si dimette lo fa e basta.
Le dimissioni a tempo mi impressionano, soprattutto se a farle è un tizio che riesce a dire bugie come respira...
Ma prenderò la tua bella poesia come un augurio perchè tutti personaggi come Berlusconi (e come era Gheddafi) si diano al dondolo...
Il soggetto dell'ode è gia nell'anticamera dell'Ade.
RispondiEliminaMa vuole trascinare con sè più anime possibili.
Non essendo riuscito a portarle nell'Eden che aveva loro promesso.
Ma les jeux sont fait.
Basta solo avere ancora un pò di pazienza.
Marco Sclarandis