martedì 8 novembre 2011

LA CERTIFICAZIONE


È una parola mutuata dal linguaggio tecnico e indica “volontarietà” da parte del certificando a farsi certificare, da persone/enti esterni, il processo produttivo o il processo amministrativo.

Una classica certificazione ambientale è l’EMAS.

Un anziano signore, il nostro attuale primo ministro, l’ha inopportunamente usata al G20 di Cannes, sostenendo, in contemporanea di aver rifiutato offerte di denaro da parte del FMI (Lagarde ha poi smentito che siano mai accadute). Dice, il gaglioffo che mal ci rappresenta, “soldi no, non ne vogliamo, siamo Grandi e siamo Bravi, ma chiedo la vostra certificazione".

Confuso, tra ristoranti pieni e difficoltà di prenotazione di aerei, ha usato un termine inappropriato, mutuato dal linguaggio pseudo industriale a cui lui appartiene, ma la realtà –BCE e FMI - nei giorni successivi si è andata palesando nelle sue vesti ferrigne: è commissariamento signor B., non certificazione.

Ma in Italia l'uso di tale inappropriato termine ha già trovato seguaci di alta scuola; Mentana nei suoi tiggì e Gelmini mentre fa il ministro BAZBAZBAZ.

Siamo immersi in parole usate male, mancava anche questa a confondere le acque fangose e inquinate.

La confusione è GIGANTE, io sento ovunque dire che i “mercati" vogliono un sacco di cose dall’Italia e così "l’Europa".

A malapena si distingue chi sia la tecnocratica Europa (Merkel? Sarkozy? Merkozy o Serkel?) figuriamoci i mercati. Da quanto si capisce sono entità private che guadagnano speculando sui titoli pubblici, applicando regole non scritte, appositamente non scritte oppure criptiche, e con il vantaggio di essere regole che variano in corsa.

Entità private finanziarie che giocano con i soldi DI TUTTI NOI.

Se perdono perdiamo soprattutto noi, se vincono noi siamo esclusi.

In nome di questa rarefatte entità oggi Berlusconi ha promesso di dimettersi.

Io a breve prometto di volare.

Un gaglioffone circondato da criminali assetati di pensioni luculliane è affidabile?

Uno che ha reso ridicolo il Grande e Bravo paese Italia?

Dice, l’esimio “prima faccio la legge di stabilità, POI mi dimetto”.

Il tempo da T0 (legge di stabilità) a T1 (mi dimetto) varia da due a tre settimane.

Già così si dovrebbe diffidare. Se uno si dimette lo fa e basta (Zapatero, Papandreu) e lo può fare in modi diversi (Zapatero, Papandreu). In Italia abbiamo inventato “le dimissioni a scadenza”.

Fantasiosi e poco credibili fino in fondo.

In quel lasso di tempo da T0 a T1, monsieur B. potrebbe addirittura riuscire a far passare, anche con il voto favorevole delle opposizioni, lacrime e sangue come vogliono “i mercati e l’Europa” (non sentite le boccucce dei giornalisti che dicono esattamente queste parole?), successivamente vantarsi di aver salvato l’Italia e infine passare al contrattacco preparando elezioni anticipate con la legge porcellum.

Insomma alla fine rimarrebbe tutto come prima, con il disinteresse di mercati ed Europa a cui interessano solo lacrime e sangue (il nostro).

Ma un piccolo rischio per B. c’è.

Quello di perdere tutto, faccia, nome e magari le 2/3 cose che inevitabilmente e statisticamente deve aver fatto di positivo (patente a punti, stalking, legge a difesa degli animali) e diventare L’UNICO RESPONSABILE del disastro italiano.

Non che la cosa mi dispiaccia, le sue alzate di ingegno e le sue guasconate mi sono odiose, ma sarebbe scorretto e indurrebbe a non controllare I SUCCESSIVI SALVATORI DELLA PATRIA.

Potremmo cadere dalla padella alla brace.

21 commenti:

  1. Metafora per metafora e padella per padella,
    mi vengono in mente sia Caporetto che l'otto Settembre 1943.
    Le Muse mi sussurrano che la Pasqua del 2012 sarà epocale.
    Ma taccio per ascoltarle meglio.
    Sono come Paganini, se irritate non ripetono.

    Marco Sclarandis

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  2. Amico poeta,visto che hai una via privilegiata con le Muse che ti dicono del "successore" di B.?
    Io non ne vedo...purtroppo vedo ancora il modo italiota di fare politica a colpi di "non è colpa nostra" "noi non c'eravamo" "noi l'avevamo detto".

    Normalmente uno che si assume una responsabilità di governo (grande o piccolo che sia) deve conoscerne i guai sennò posso pensare che faccia quel gesto solo per domu propria.
    Se lo sa che ci sono casini, ingiustizie, casini, mafie, casini, caos e confusione dovrebbe metaforicamente sapere quale tipo di detrsivo, e scopa usare per sistemare e da chi farsi aiutare.
    inutile dire "questo sporchetto non l'ho fatto io".
    Lo sappiamo, ma adesso non farne di nuovi...e soprattutto datti da fare per le vecchie macchie.
    Infine, diffico degli EROI dei SALVATORI della patria. Diffico, d'istinto, di chi ha sempre un programma spettacolar/impossibil-da-realizzare.
    Pochi c***o di punti, chiari.
    Che poi sono sempre gli stessi, e son sempre dimenticati.
    Ambiente, giustizia, equità sociale, meritocrazia.
    Ambiente soprattutto, perchè da lì vengono gli altri punti.
    Ambinete perchè il 2010 è stato l'anno della più alta emissione di CO2.
    Alla faccia di Kyoto.

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  3. Amica Musa, si' perchè per me musa mi è chiunque m'ispiri versi "che così cantati diventano più udibili parole" tutti sappiamo quello che dovremmo fare.
    Ne abbiamo la mente piena d'elenchi, di liste, e non elettorali ma di priorità e di spese urgenti e di sani propositi.
    Oggi l'incantesimo è svanito del tutto, ma è stato sostituito dall'incubo che in realtà non è altro che visione limpida delle cose.
    Da oggi siamo un popolo d'orfani privilegiati.Dei Pinocchi liberati dalle grinfie d'un Mangiafuoco, dalle arti melliflue d' un Gatto e La Volpe, dalle seduzioni perniciose di un Lucignolo.
    Vogliamo lasciare finalmente la lignea carcassa alle pagine delle fiabe , o vogliamo starvici dentro, prigionieri come un cane Melampo, certi che almeno una salsiccia ogni tanto il padrone ce la butterà nella ciotola?
    Siamo un popolo di geniali cialtroni.
    Abbiamo vissuto decenni di eccelsa cialtroneria, ora sarebbe il caso di darsi almeno un lustro di impareggiabile genialità.
    Come gesto finale di cialtronesca genialità, il bramoso Cavaliere è stato degno della sua intima natura.
    Ma il sipario non serve a nulla riaprirlo se la platea se n'è andata.
    Occorre allestire un novo(novo)spettacolo.
    Siamo noi gli attori di questo.

    Siamo gente longeva
    Diventata impaziente
    Basta siepi di bosso
    Solo selve di mais
    Siamo ressa infestante
    Negli aeroporti mondiali
    Suonatori di clacson
    Nelle bande stradali
    Fucina di nonni allevati
    In corti di bimbi vocianti
    Nativi di borghi arroccati
    Di tegole e idiomi incastrati
    Siamo inventori geniali
    Dalle acque termali
    Facciamo fluire canzoni
    Estraiamo da bui scantinati
    Farmaci affini a miracoli
    Ci piacevano i santi
    Ora i giochi aleatori
    Andavamo per mari
    Ora temiamo due mori
    Siamo ancora poetici
    Pur restando anormali
    Siamo un solo aggettivo
    Italiani

    Dalle ispirazioni avute nell'anno domini 2008.

    Marco Sclarandis

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  4. Sai Marco io sono diffidente della Platea. Temo che ci sia ancora qualcuno che aspetta e attende prebende e briciole di pane.
    L'italiano che si mostra MODERNO quando si tratta di scelta decisive (divorzio, aborto, acqua, nucleare) diventa SUDDITO BORBONICO appena ci sono le politiche.
    In Italia il lavoro è difficile da trovare se non hai la spintarella, un esempio.
    Un esempio?
    Una mia carissima amica.
    Una bella donna di quasi 50 anni, colta e raffinata, che ha insegnato italiano in una università degli USA, che è professionista non solo di lingue straniere ma anche di organizzazioni di luoghi complessi quali segreterie generali o AD, è stata licenziata quasi 10 mesi fa.
    Attende gli ultimi stipendi e la liquidazione l'avrà forse il primo semestre del 2012. E tutto questo CON l'aiuto dei sindacati.
    Non ha mai cercato di usare le conoscenze di famiglia, ma adesso si è arresa e ha chiesto il loro aiuto.
    Ma oramai non ha più nulla da contrapporre al favore. E quando sei fuori gioco non esisti, nemmeno come ricordo.
    Insomma faceva bene a usare solo la sua capacità.
    Ma con solo quella non riesce nemmeno a trovare un posto in un call center.
    E adesso ha preso una "decisione" storica: sminuzzare le sue competenze, ridursi, fare downsizing. Invierà un CV minimo, sperando che almeno così qualcuno lo guardi.
    La sua mobilità sta finendo e per fortuna ha una famiglia che gli fa da paracadute, ma rimane una persona adulta di quasi 50 anni.
    Appena licenziata (in tronco vorrei precisare, perchè se l'azienda è in crisi si può già fare) ha mandato credo finora (dieci mesi) 1000 CV, perlopiù via rete (l'altro sistema costa).
    La percentuale di risposte è del 2%.
    Sciatteria e menefreghismo imperanti fan si che annunci scaduti o scorretti galleggino in rete senza manutenzione da parte di chi l'ha emessi.
    Avrà fatto un decina di colloqui (si sono pochi, e ha fatto colloqui anche spostandosi di 300 km, per sentirsi fare domande a cui poteva rispondere al telefono), con le meravigliose agenzie di ricerca lavoro, arriva al primo step del colloquio, grazie le faremo sapere, e poi non solo non fanno sapere, ma nicchiano, evitano di essere conclusivi, se non addirittura insultano e aggrediscono.
    Dal mese prossimo non avrà nemmeno la mobilità.
    Niente stipendi, niente liquidazione, niente risposte, niente aiuti.
    Una età difficile (50), il genere sbagliato (femminile) e un eccesso di professionalità, rendono e stanno rendendo il suo cammino arduo.
    E come lei, tante, troppe.

    Anche qui siamo italiani, visto che le poche richieste che ha fatto all'estero PERLOMENO hanno avuto la cortesia di rispondere NO?

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  5. Beh, che l'uomo del "ghe pensi mi" non dica che siamo stati commissariati, bensì certificati, non mi stupisce affatto.
    Il prossimo governo (io mi gioco Monti) avrà vita facilissima a far passare il messaggio che le misure da genocidio sociale che prenderà saranno state causate dall'immobilismo di Berlusconi.

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  6. Ciao Bastian, ben tornato.
    E' esattamente il mio timore quello che tu enuclei sopra...

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  7. E per non farci mancare nulla, nel bel mezzo di "tempeste antropiche" finanziarie e politiche, tutte autoreferenziali, ecco che anche noi adesso abbiamo uragani nel Mediterraneo.
    E non l'hanno nemmeno chiamato Silvio ma Rolf.

    Intanto dal GUARDIAN una "bella notizia".
    Non conosco l'autorevolezza del GUARDIAN in tema scientifico ed ambientale, ma l'articolo dice che il Mondo si sta dirigendo verso il cambiamento climatico e tutto ciò sarà irreversibile in cinque anni.
    Tale avviso parte dall'IEA che precisa che se l'utilizzo dei combustibili fossili, la gestione e realizzazione delle infrastrutture non cambia rapidamente, vorrà dire che il Mondo vuole "perdere per sempre" la possibilità di evitare pericolosi cambiamenti climatici.
    L'IEA è l'Agenzia internazionale per l'Ambiente.

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  8. Per dare ragione ai cosidetti mercati che con le loro paranoiche scommesse sulla credibilità finanziaria italiana hanno portato il divario fino a quasi 600 punti, dovremmo dichiarare semplicemente fallimento.
    A quel punto dovrebbero essere entusiasti di avere avuto assolutamente ragione.
    E subito dopo potrebbero mettersi a scommettere sulla nostra riabilitazione.
    Immaginiamoci se i mercati veri funzionassero allo stesso modo.
    Comprare un paio di ciabatte o una cesta di cipolle diventerebbe ogni volta un'odissea.
    L'umanità intera deve rifare fallimento.
    Fino a che non imparerà a distinguere il giogo del delirio dai giochi delle delizie.

    Marco Sclarandis.

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  9. Ciao Marco.
    Mi sono immaginata un mercato dove mentre tu compri le cipolle, io vendo scommesse sulla tua capacità di cucinarle, digerirle, se hai abbastanza soldi per pagarle alla fine dle mese, se mentre le sbucci lacrimi e così via.
    Alla fine ci sarebbero solo due persone nel mercato VERO: tu e il venditore di cipolle. Poi una marea di folli in quello FALSO. Io che scommetto su di te e sul venditore, altri che comprano le mie scommesse su di voi, altri che scommettono sulle mie scommesse, altri che incaricano criminali di fare si che le scommesse mie e degli altri siano truccate a loro favore, magari facendoti inciampare, tagliandoti il gas così non cucini, aggiungendo gas lacrimogeno perchè tu possa veramente versare lacrime...di dolore però.
    Alla fine tu brucerai le cipolle, nessuno mangerà nulla, ci sarà un sacco di fumo e gas in giro, e lacrimante come sarai non troverai il denaro, non pagherai niente, oppure dovrai pagarti il medito o una nuova casa, mentre il venditore di ottime cipolle non troverà compratori perchè il marketing avrà deciso che sono meglio i finocchi.

    PANT PANT...adesso vado a vomitare...

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  10. Daniela, comincio a credere che i nostri emisferi cerebrali siano psicotronicamente collegati.
    O forse è più semplice.
    E' Bardolino la ragione ologenetica.
    Ci devo pensare
    A presto.

    Marco Sclarandis
    ps
    per chi trovasse criptica l'ultima frase, c'è un fatto che la giustifica.
    Niente d'esoterico.
    La vita d'ognuno di noi brulica e trabocca di coincidenze,Carl Gustav Jung le chiamava sincronicità.
    Per ora però, Bardolino manterrà in piedi il rovello.

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  11. Quest'estate un docente di economia politica dell'Università di Bologna, Giulio Zanella, ha scritto un articolo molto preoccupato su come stavano andando le cose in Italia.
    Era il 17 agosto, tutto fermo tutto calmo.
    Io non sono neoliberista e nemmeno neomercantilista, credo si noti dal blog.
    Con gli economisti ho un rapporto pessimo perchè sembra che facciano di tutto per NON farsi capire. La maggior parte di loro segue biecamente le teorie solite neolib dove a rimetterci sono sempre gli stessi, perchè noi, anche se con redditi bassi, SIAMO TANTI.

    L'articolo dice una cosa che mi ha colpito:

    Si deve ricostruire la credibilita’ del governo italiano. Questa terza cosa e’ essenziale per evitare che i tassi al 5% o 6% vengano presto trasmessi dalle nuove emissioni all’intero debito pubblico, con conseguenze piuttosto pesanti per la finanza pubblica (a confronto, i 100 miliardi delle due manovre estive sarebbero spiccioli). E il primo passo e’ sostituire questo governo che ormai e’ parte integrante del problema. L’instabilita’ politica sarebbe peggio?
    Ne dubito: questo governo sta facendo danni molto seri al paese e l’ha dimostrato quest’estate. E’ difficile peggiorare.

    Da ciò che leggo e sento Napolitano sta andando in quella direzione, sembra che ora le redini del Paese siano in mano al Presidnete della Repubblica.

    So che è probabile che sia Mario Monti il nuovo premier, che forse avrà solo 12 ministri, che di sicuro è una persona che gode di preastigio da parte dell'Europa e dei "mercati".

    Stamane su Caterpillaram ho ascoltato ex studenti di Monti che lo ricordavano.
    Se arrivava tardi lo faceva annunciare agli studenti, se qualcuno aveva bisogno di delucidazioni, si metteva seduto sulle scale a parlarne personalmente, se la figlia faceva la festa di laurea lui faceva il parcheggiatore.

    Non ha ancora moltiplicato i pani e i pesci, tuttavia questo ritratto lo rende simile a una persona che si da da fare e rispetta il prossimo.

    Ma SICURAMENTE le sue ricette saranno neoliberiste.
    Però, suggerisce Zanella, potrebbe ANCHE fare questo:

    - Privatizzazione immediata della RAI, tutta e niente escluso.

    - Avvio immediato di un vasto programma di privatizzazioni, nessuna azienda esclusa.

    - Abolizione immediata del vitalizio parlamentare.

    - Dimezzamento del numero di parlamentari, dalla successiva legislatura.

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  12. La certificazione per nascondere il commissariamento, come ieri le rassicurazioni per nascondere la loro incapacità di capire ed affrontare la situazioni e come prima tante altre parole per nascondere e trasformare la realtà.
    La mistificazione di tutto attraverso l'uso distorto delle parole è una pratica diffusa portata a livelli altissimi soprattutto da chi può farlo grazie al controllo dei media che ha e ad una pratica decennale in questa attività.
    Anche la realtà dei mercati è mistificata, ma in quel caso non tanto tramite le parole, quanto attraverso strumenti che semplicemente non dovrebbero esistere se a governare fosse realmente la politica e la politica facesse gli interessi dei cittadini. Ma non è vera né l'una, né l'altra cosa, purtroppo.
    I commenti precedenti descrivono benissimo la situazione attuale dei mercati.
    In un commento precedente ad un post precedente ho buttato giù una ricetta che sarebbe abbondantemente sufficiente per uscire da questa situazione. Ma non è il solito caso in cui siamo tutti allenatori della nazionale, tutti sono buoni a parlare, tutti dall'opposizione o dalla strada sanno dispensare consigli, ma poi se ci si trovassero non saprebbero dove mettere le mani. In questo caso chiunque conosca appena un po' la situazione, chiunque non metta la testa sotto la sabbia, ma si informi un minimo sui meccanismi penserebbe le stesse cose o simili o migliori, perfino l'incapace attuale classe dirigente. Il problema è la VOLONTA' di fare le cose giuste! Il problema è che governano i mercati molto più di quanto sia visibile alla maggior parte delle persone e noi siamo come un'azienda da cui gli azionisti vogliono guadagnare il più possibile. A loro non importa se devono essere licenziati la maggioranza dei dipendenti solo per avere un dividendo migliore dell'1%, non importa se l'azienda su cui hanno investito sfrutta il lavoro minorile in paesi lontani, non importa se inquina, non importa se avvelena mari e fiumi, se rilascia nell'aria tonnellate di veleni, qualunque cosa possa aumentare il loro dividendo va bene.
    L'unico linguaggio che capiscono è quello e solo con quello possiamo rispondere. Non servono dimostrazioni, non servono proteste, non servono morali, l'unica è attaccare i loro interessi, far si che i loro comportamenti diventino svantaggiosi per loro stessi.
    Così ora il 'cavaliere della fuffa' forse ora si dimetterà davvero, non perché abbia ascoltato le parole di qualcuno, non perché si sia preoccupato, per la prima volta, del suo paese, ma perché ha visto che iniziavano a pagarne le conseguenze anche le sue aziende, in borsa ieri sono crollate le azioni Mediaset e quelle delle sue controllate, qualche altro giorno così e si ritrovava con un pugno di mosche. Ecco questi si che sono argomenti forti, convincenti, alti direi.

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  13. ...eh eh eh se sapessero QUANTO E' BELLA Bardolino...come sincronicità e anche come luogo...

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  14. Per rispondere a Obbie riprendo quanto conclude Zanella nell'articolo citato.
    Zanella dice che fare quelle quattro cose elencate servirebbe a far far recuperare credibilita’ al Paese.
    E ciò soprattutto perchè sono cose CHE NESSUN POLITICO VUOLE FARE, perchè ridurrebbe il loro potere.
    Ma farle sarebbe un segnale di ripresa di credibilità da parte di una classe politica che ha messo l'Italia in ginocchio. Se le facessero il segnale di cambio di paradigma (o quasi) sarebbe "inequivocabile" e così facendo l'idea sarebbe che il paese ha davvero imboccato una nuova strada.

    Davvero basta con il far pagare sempre e solo a noi tutti lgi errori che I POLITICI hanno fatto.

    I "mercati" stanno facendo pagare qualcosa a Berlusconi visto che lui è quotato in Borsa, sennò nemmeno lui pagherebbe.

    E non è detta l'ultima parola.

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  15. Ottima l'analisi di Zannella, ma non mi piace la sua ricetta.
    Il dimezzamento dei parlamentari mi pare controproducente, significa solo che le campagne acquisti saranno meno dispendiose per chi le fa. Mi sembrerebbe più giusto invece dimezzare, o meglio dividere per 4 o per 8 o per 10 i costi dei parlamentari, i loro stipendi, i benefits non necessari ed eliminare lo scandalo delle loro pensioni o vitalizi (sul quale siamo d'accordo).
    Riguardo alle privatizzazioni, se vengono fatte regalando a cordate di amici (e verranno fatte sempre così), mi sembrano solo una svendita del patrimonio pubblico. Se il problema è il clientelismo si risolve eliminando totalmente politici dalla dirigenza di queste aziende, devono essere reclutati con le stesse modalità di competenza delle aziende private, rispondendo con i risultati. La politica potrà solo imporre paletti legati all'interesse pubblico (che ora neanche ci sono).
    La RAI non andrebbe privatizzata, dovrebbe rimanere pubblica come proprietà, ma non dovrebbe essere la politica a decidere chi la guida e quello che deve trasmettere e come.

    Soprattutto nei suoi punti non vedo niente che sia volto a limitare la finanza, a scardinarne i meccanismi perversi, anzi con le privatizzazioni vuole fornirgli altro materiale, insomma mi pare pienamente un uomo di quel mondo che sa come stanno le cose, ma non vuole cambiarle troppo, solo risistemare un po' il giochino per evitare che si rompa.

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  16. Sai Obbie, io non credo nemmeno che sia in malafede.
    Credo che non riesca a vedere oltre, mentre servirebbe una coscienza SISTEMICA del problema della crisi, che non è meramente ECONOMICO FINANZIARIA, ma soprattutto ecosistemica ed energetica. Le tre categorie ECONOMIA ENERGIA ED ECOSISTEMA o vengono valutate insieme e così anche le soluzioni o sennò sarà come mettere la foglia di fico alle palle di Leonida...(visto che siamo come la Grecia...tanto vale adattarsi).

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  17. Per ora possiamo solo goderci lo spettacolo tragicomico della fine del trentennio totalicatodico.Una delle parti più divertenti è quella della valvola tremontionica, che doveva farci vedere meraviglie contabili, ma ha trasformato le promesse a colori in immagini in bianco e nero offuscate da effetti neve e scarso contrasto e luminosità.
    Ho letto di persone entusiaste di riemigrare in "Cermania".
    E in questo periodo di indaffarati frantoi per estrarre uno dei più pregiati e tipici prodotti italici, avverto il brusio mesto di innumerevoli affranti dal fosco futuro che ci attende.
    Stanotte ho sognato una situazione da bolgia dantesca, dove anche gli animali da compagnia
    defecavano dove gli faceva comodo sapendo di rimanere impuniti.
    Ma le Muse mi sorridono con delicatezza.
    Tout passe.

    Marco Sclarandis

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  18. Eh! Lo so, sono imperdonabile! Scusa se sono rimasto assente tanti giorni dal blog, ma tra un guasto alla tastiera e la stanchezza del lavoro, unito a vari problemucci logistici, ho avuto veramente poco tempo, e mi sono solo affacciato qualche volta. Anche ora sono interdetto da mille difficoltà e impegni, ma ne riparleremo. Ho deciso di commentare in questo post, così da risalire piano piano tutti quelli che mi sono perso. Come abbiamo visto la brace, almeno apparentemente sembra non sia peggio della padella, ma ne vorrei parlare in un post. Comunque: B è andato via dal governo, e già questo l'ho vissuto come un sollievo. La situazione finanziaria però non muta: ma và ?!? Chissà cosa ci si aspettava, ed ora pure la Francia rischia di perdere la "Tripla A", il Nord Africa è incendiato da proteste sfociate nel sangue e morte; i soliti speculatori continuano ad avvallare il libero mercato che ci sta massacrando. La solita politica non ci pensa neppure a dargli una regola. Anzi continuano i soliti sproloqui sul debito sovrano, la crescita, lo "spread". Sinceramente sono disgustato. Anche se B si è dimesso non trovo un buon motivo per festeggiare... Festeggiare cosa?!?

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  19. Ciao Roberto.
    Immaginavo che avessi casini...anche su twitter sei sparito.
    Ah, twitter è carino.
    Vedo in tempo reale notizie di tutto il mondo e soprattutto scritte in pochi caratteri...
    Non so se lo uso bene ma secondo me è "carino" (odio questa parola ma adesso non me ne viene una di migliore...).

    Lo so non c'è nulla da festeggiare.
    Aspetto la tua RISALITA COME I SALMONI e anche un tuo post....AH SE NON CI FOSSI IO...

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  20. Ecco il salmone Roby che risale faticosamente la corrente, con la tastierina nuova nuova, come fosse una pinna caudale bionica a rimpiazzo della vecchia (macché! era nuova pure quella, mannaggia!)... Comunque è vero: sei l'amministratrice di maggioranza; tanto di cappello :-D

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