venerdì 25 marzo 2011

HOMO INSAPIENS



La terra ha 4,5 miliardi di anni.
La vita, intesa come stato cosciente di esistere, è arrivata poco prima di 500.000 anni fa.
Dentro questo periodo c'è stata una evoluzione che ha portato al bipede parlante con il pollice opponibile.
Dalle amebe ai pesci, agli anfibi, ai piccoli mammiferi pelosi e infine a noi.
I sauri hanno governato e dominato il Pianeta per oltre 200 milioni di anni, ovvero una mezzoretta sull'arco delle 24 ore del Pianeta.
Come era l'evoluzione degli homo insapiens ai tempi dei sauri, perchè dai sauri noi non discendiamo??

ERAVAMO PANTEGANE.


Per i non veneti/friulani specifico cosa siano le pantegane: i topi di fogna.
I sauri hanno dominato finchè non si sono autoestinti, distruggendo foreste per alimentarsi per poi cannibalizzarsi.
I loro discendenti spesso li portiamo in tavola: sono gli uccelli. Oddio ci mangiamo anche i nostri parenti, i pesci, ma è bello mentre mangiamo un pollo arrosto pensare di stare sbafando un dinosauro (o meglio un suo lontanissimo discendente, ma la cui forma ossea è palesemente affine).

Torniamo all'Homo insapiens.


Infatti Homo e non Femina, ma la Santanchè con cui condivido un nome bellissimo sta già dimostrandoci che anche la Femina non scherza.

Siamo qui su questo Pianeta meraviglioso e azzurro da SOLO 200.000 anni, ovvero circa 4 secondi di vita nell'arco delle 24 ore planetarie.
Adesso sfido chiunque a dirmi cosa sono nell'arco della vita del Pianeta i circa 6000 annuncoli dove ci possiamo fregiare di inizio della civiltà (città, strade, forme societarie), o addirittura dell'invenzione del motore a scoppio (circa 100 anni fa) che ha dato la stura alla profonda e globale rivoluzione industriale.


Un microsecondo?
Un battito di ciglia?
Meno, molto meno.


Però abbiamo deciso ugualmente di chiamare quest'epoca ANTROPOZOICO!!!


Siamo arroganti e meravigliosi.

ARROGANTI perchè il Pianeta farà comuque a meno di noi e forse neppure si è accorto della nostra esistenza continuando la sua evoluzione geologica con i moti dei continenti, eruzioni di vulcani e mutamenti dell'asse terrestre.

MERAVIGLIOSI perchè su questo bellissimo Pianeta abbiamo costruito città, inventato l'ARTE con la MUSICA. Abbiamo sognato e immaginato di vivere meglio grazie al FANTOMATICO PROGRESSO, che però non è una linea retta in continua crescita perchè il nostro Pianeta è un sistema chiuso dal punto di vista energetico, quindi NULLA SI CREA NULLA SI DISTRUGGE...


Ma adesso sembra che vogliamo andare in un vicolo cieco in una strada senza uscita.



DICE IL DALAI LAMA:

Gli uomini perdono la salute per fare soldi, poi perdono soldi per tentare di recuperare la salute; pensano tanto ansiosamente al Futuro dimenticando di vivere il Presente. Così facendo, non riescono a vivere né il Presente né il Futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.

Daniela 

8 commenti:

  1. Questa è una bella discussione su come si pone l'uomo nei confronti di qualcosa che oggettivamente è immensamente più grande di lui, e dove i cambiamenti da lui apportati sono sostanzialmente dannosi ad egli stesso.
    La saggezza del Dalai Lama è disarmante quanto ovvia. Tanto ovvia da non essere colta... O da essere volutamente ignorata?
    Non so se lo avete letto, ma un certo coglionazzo, vicepresidente del CNR, si è permesso di dire delle cose allucinanti sulle "motivazioni" dello tsunami!
    Lo denucia Massimo Gramellini in questo articolo, portato anche in TV a "Che tempo che fa" di Fazio.
    Una testimonianza dell'Homo Insapiens !!!

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  2. Ciao Roby.
    Ho letto l'articolo a cui rimandi.
    Non so se le parole del vicepresidente del CNR fossero proprio così perchè come sai in Italia si legge sempre il riporto dle riporto del riporto (ahimè ne sono stata vittima...e infatti die giornalisti ho una certa diffidenza), TUTTAVIA BENVENGA.
    Benvenga nel senso che dobbiamo laicizzare questo Paesotto di bigotti majali (fai quello che dico e non fare quello che faccio) e quindi de Mattei la prossima voolta eviterà di parlare a radiomaria e benvenga perchè ocmunqu ele cose riportate sono di una ASSOLUTA IDIOZIA...
    Io insisto con questo argomento perchè vorrei, modestamente essendo una persona di poco conto e di poco valore, che TUTTI ci si rendesse conto di QUANTO POCO VIVIAMO e che quindi varrebbe la pena di VIVERE FELICI.
    Accumulare ricchezze è una forma di felciità che breve durata. Infatti continuano spasmodicamente a volerne accumulare ancora.
    Ma so di essere una sognatrice ottimista...

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  3. In fondo, come genere, siamo così recenti che è normale che si commettano errori di 'gioventù'.
    Il problema è che in poco tempo siamo diventati così potenti che potremmo mettere subito in forse la nostra stessa esistenza, prima ancora di 'maturare'.
    Questa potenza eccessiva non ancora accompagnata da sufficiente saggezza per governarla ci rende estremamente pericolosi, urge un riallineamento tra la saggezza e la capacità di far danno, prima che sia troppo tardi.
    La conclusione che hai messo, con le illuminate parole del Dalai Lama, illustrano benissimo lo stato di confusione attuale e suggerisce una soluzione per uscirne.
    Dovremmo iniziare a vivere ORA, non prepararci affannosamente, disumanizzandoci, nell'attesa di un dopo, in preparazione di un momento futuro in cui godremo di quanto accumulato.
    In fondo quelli che fanno più danni sono quelli più insoddisfatti, quelli che si sono dimenticati di vivere e di essere uomini.

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  4. Il vicepresidente del CNR è assolutamente vergognoso, queste sono le parole (registrate) che ha detto:

    "Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita. Se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo. In secondo luogo, come osserva l’arcivescovo di Rossano Calabro, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni"

    Come cittadino ognuno può pensarla più o meno come vuole, ma in quella posizione bisogna rispecchiare il ruolo, le posizioni del proprio ente. Nel CNR non si studiano divinità, la scienza è andata molto avanti dai tempi in cui l'uomo non era in grado di spiegarsi i fenomeni naturali e tirava fuori volontà divine per spiegarli. Poi le sue affermazioni sono scandalose, credo, anche per la chiesa (a parte forse quell'arcivescovo che cita), mi sembrano solo parole in libertà di un pazzo.
    Ma il punto è chi ce l'ha messo in quella posizione?
    E soprattutto perché è ancora lì? Già due anni fa, quando ha organizzato un convegno contro Darwin bisognava capire che non c'entrava nulla con la scienza.

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  5. BENE , a quanto pare quelle parole le ha dette.

    Secondo me, carissimo fratellone, De Mattei discende da una particolare razza che ultimamente sta avendo LA prevalenza in questo sfigato paese che è l'Italia dei raccomandati incapaci: le teste di ca**o.

    IO SONO UN RAPPRESENTANTE DEL CNR E VANEGGIO TEORIE NON SCIENTIFICHE??
    FUORI.
    SUBITO.
    Vediamo se dopo, da semplice signor nessuno De Mattei ci sarà qualcuno che vorrà ascoltare i suoi vaneggiamenti più dei miei quando ho mal di testa...

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  6. L'homo insapiens dicende dalla pantegana.. mi ci faccio una maglietta giuro!

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  7. Volevo condividere questa storiella che mi è piaciuta molto (a proposito dell'essere meno insapiens e di trovare un rapporto diverso con la natura).
    La citava in un'intervista uno dei fondatori della comunità del 'popolo degli elfi' e l'ho già copincollato anche altrove:

    Un giorno un uomo d'affari si avvicinò ad un pescatore sdraiato tranquillamente accanto alla propria barca
    - Perché non stai pescando? Domandò l’uomo d’affari
    - Perché ho già pescato abbastanza pesce per tutto il giorno.
    - Perché non ne peschi ancora?
    - E cosa ne farei?
    - Guadagneresti più soldi. Allora potresti avere un motore da attaccare alla barca per andare al largo e pescare più pesci. Così potresti avere più denaro per acquistare una rete di nailon, e avendo più pesca avresti più denaro. Presto avresti tanto denaro da poterti comprare due barche o addirittura una flotta. Allora potresti essere ricco come me.
    - E a quel punto cosa farei?
    - Potresti rilassarti e goderti la vita.
    - Cosa credi che stia facendo ora?

    da 'Elogio della Semplicità' di John Lane

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Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.