
Perché il mio posto era lì.
Perché sono un lavoratore dipendente del pubblico impiego, e mi sento dichiarare dal ministro Brunetta che sono una lavativa di default, quando invece io e tanti come me ci portiamo il lavoro a casa e ci informiamo sulla rete non avendo altre fonti di aggiornamento. Con stipendio indecente, eppure i miei genitori hanno speso un sacco di denaro per farmi studiare.
Perché sono onesta e faccio parte del maggioritario popolo dei “moderati”, gente che vuole una legge uguale per tutti e non ne può più della telenovela Berlusconi-Bossi-Fini e servi vari.
Perché ero in attesa di una voce che si opponesse alla succitata telenovela, e arriva dagli operai, molti dei quali laureati come me, e adesso con il rischio di perdere il lavoro.
E questa voce viene dal “basso”, dai tanti educati e gentili italiani (Maroni e Sacconi, voi che fate rima con una certa rima…prrrrrrrrrrrrrrr!), di tutta l’Italia, che vogliono un Paese libero e democratico e Futuro per i loro figli.
Ma può la FIOM accollarsi tutto questo?
Può la FIOM che è un sindacato superare la stessa leccatissima CGIL (Epifani che ridacchia con la Marcegaglia mi fa ancora senso…che cavolo c’è da ridere?) e diventare punto di partenza per un partito di VERA opposizione?
C’erano Vendola e DiPietro, ma il PD no.
Stava riflettendo suppongo.
In compenso pur non essendoci stato (il PD) l’UDC l’ha già minacciato che non farà accordi con il PD se si avvicina a quella “sinistra”.
Sospiro di sollievo.
Ex democristiani furbetti (i cosiddetti “centristi” nel senso che non c’entrano per niente) nulla hanno a che fare con una VERA opposizione. VADE RETRO.
Ma c’è un MA.
La FIOM, giustamente, si occupa dei lavoratori. Lavoratori, a cui stanno cercando di togliere diritti, una specie di ritorno all’Ottocento presindacalizio.
E’ il suo mestiere.
Ma di quelli Colorati Di Viola, giovani (più o meno…chi ha più di 25 è giovane di aspetto ma adulto di sostanza) che danno ragione a Grillo nell’affermare l’importanza della PARTECIPAZIONE alla Res Publica, al diritto e dovere dell’essere cittadino europeo e non suddito italiano, chi si occupa?
Sono tanti, spesso senza lavoro o con lavoro precario, stipendio bassissimo, molti laureati e soprattutto GIOVANI.
Un peccato essere giovani in un paese di VECCHI come l’Italia.
Ma senza ricambio generazionale che rimarrà di questo Paese??
Italia senza Futuro.
Io e la mia generazione (nati tra 1960 e 1970) SIAMO STATI PRESI BELLAMENTE PER I FONDELLI…ci han chiamati giovani fino a oltre i 40, anche adesso che ne ho 50 qualcuno OSA chiamarmi giovane (l’aspetto è un elemento insignificante o almeno dovrebbe esserlo, ma siamo nel paese delle veline e dei tronisti…unico futuro per i giovani, scemi ma di bell’aspetto per compiacere vecchi bavosi davanti e dietro alle televisioni…).
Ma io sono un’adulta.
Ho esperienza e serenità sufficiente per INSEGNARE (oltre alla socratica necessità di imparare sempre, ma è un altro elemento di vitalità non di eterna giovinezza) e non per SVILUPPARMI in quanto eterna giovinetta in attesa di un improbabile passaggio delle leve del potere dai detentori attuali (ultra settantenni).
E così siamo a una ulteriore separazione: chi il lavoro l’ha, anche se traballante, e chi forse un lavoro sicuro non l’avrà MAI.
Per capire i timori che sento per queste persone suggerisco di vedere un film di fantascienza," Un rumore di fondo", titolo originale “Little brother” di Darnell Martin. Un film che provoca i brividi poiché racconta che con un suffragio universale il mondo ha separato coloro che sono partecipi del ciclo produttivo e i White Noise, esseri umani costretti a vivere in dormitori sotterranei, con la sola possibilità di uscire all’aria aperta per 15 minuti ogni sei mesi. Un bel finale, ma un rischio sempre più probabile.
Ecco perché volevo essere al corteo FIOM.
Perché non ci sia un Futuro di Rumori di Fondo.