martedì 15 maggio 2012

NOMEN OMEN



QUESTO E' UN GRILLO!

Il Grillo è molte cose.
E' un insetto ortottero ensifero Grilloide, appartenente alla famiglia dei Grillidi, che riunisce diverse sottofamiglie (Grillini, Ecantini, Falangopsini, Mirmecofilini, Mogopolistini, Nemobini e Trigonidini).

I grilli hanno piccole o medie dimensioni, livrea di colori poco appariscenti, corpo tozzo e robusto, capo grande, globoso, antenne lunghe, ali ben sviluppate o più o meno ridotte. Il maschio è provvisto, sulle elitre, di un organo stridulatore da cui proviene il caratteristico canto; sono tipicamente notturni.
Quello della foto è il grilletto italiano o canterino (Oecanthus pellucens), comune nelle campagne, lungo 11-13 mm, giallo-verde o marrone chiaro, lunghe antenne, dal monotono canto notturno.
Secondo la testimonianza di Plinio il Vecchio, il termine "grylloi" in origine era usato per indicare pitture comico-grottesche. Dal mondo greco-romano, con contributi e arricchimenti dall’Oriente e dalle culture barbariche, i grilli passarono nell’arte medievale occidentale, mantenendo sempre un certo carattere magico e di meraviglia.
Il grillo era anche una antica macchina bellica di legno con la quale gli assedianti s’accostavano al coperto alle mura della città assediata per cacciarne i difensori. Nella marina militare italiana, il grillo era il nome di una speciale imbarcazione d’assalto, destinata a forzare i porti nemici, munita di propulsione a elica, per la libera navigazione, e di manovra a cingoli (come un carro armato), per superare sbarramenti, ostacoli galleggianti e dighe.
Ieri a Montecitorio si è parlato della EPOCALE RIFORMA del taglio dei rimborsi ai partiti: PRESENTI QUINDICI.
Consiglio vivamente la lettura sul link contrassegnato dalle parole EPOCALE RIFORMA; è un articolo di oggi sulla STAMPA di Mattia Feltri sull'evento.
Godibilissimo.
Pare che sotto gli occhi di scolaresche giovanissime (11/13 anni) orgogliosi di indossare uniformi blu e coccarde tricolori, l'aula fosse desolantemente vuota. Epidemie? Bombe?
NO. LUNEDI'. E di lunedì NON SI LAVORA A MONTECITORIO.
Il coro entusiasta dei giovani studenti ha assorbito il messaggio; tutti grillini di domani, come dice Feltri.
Che riporto come segue:
"Un altro pomeriggio volenterosamente dedicato dalla politica al nutrimento dell’antipolitica. E sembrerebbe pure l’unico progetto a lungo termine dei protagonisti di questa legislatura."
Con una degna conclusione:
"Alcuni deputati oggi cederanno alla tentazione di sostenere che la loro presenza in aula era del tutto superflua. In tal caso correranno il rischio che gli si dia ragione."

21 commenti:

  1. Hahahahaha...grande Daniela!
    Mi inchino alla tua ironia.

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  2. Non esiste "antipolitica" Daniela. Esiste una pessima politica, che è quella che noi conosciamo. Visto che c'è quella, è possibile (probabile) che ci sia anche quella buona, o addirittura quella ottima...! Non starò mica diventando ottimista?!?

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    1. Non sono d'accordo. L'ANTIPOLITICA è quella che persegue una persona per farsi gli affari propri. In termini tecnici è ANTI POLIS, ovvero un lavoro che va CONTRO la costruzione della società.

      E di questi esempi, ultimamente, ne abbiamo un sacco.

      Inoltre apprezzo molto il tuo ottimismo, ma prima di cantar vittoria sull'emersione di una qualche nuova "politica buona" aspettiamo i risultati.

      La Lega si presentò benissimo, era a conoscenza del territorio e a favore della produzione locale, eppure, arrivata a Roma si è subito disfatta. Il tanto decantato Federalismo non solo non è mai emerso, ma anzi, rinunciando all'ICI con il govenro Belrusconi, la Lega ha definitivamente sepolto quella riforma.

      Se non ci fosse stato Bassanini gli enti locali sarebbero ancora sottoposti a controlli centrali.

      E se l'Italia avesse un modo di governo come quello francese, molto centralizzato ma rigorosamente responsabilizzante per i vari livelli di governo del territorio, credo sarebbe meglio.

      Ottomilacento Comuni, oltre la metà sotto i 5000 abitanti, non credi siano un po' troppe teste, oltre alle oramai palesemente inutili Province?

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    2. Perfettamente d'accordo con la definizione di antipolitica data da Daniela. L'antipolitica è quella dei comitati di affari, quella di chi sfrutta la politica per farsi gli affari propri e dei propri amici. Quelli che vanno contro queste cose sono propolitica, dunque anche in quell'articolo (come in generale sui giornali di questi tempi) il temine è utilizzato assolutamente a sproposito. Quando afferma "Un altro pomeriggio volenterosamente dedicato dalla politica al nutrimento dell’antipolitica" avrebbe dovuto dire più correttamente al nutrimento del sentimento di ribellione all'imbarbarimento della politica, o al nutrimento del sentimento di ribellione alla politica partitica, o alla propolitica che si batte contro la degradazione della politica o altre espressioni simili.
      Tra l'altro ieri si discuteva un blando decreto anticorruzione, ma ovviamente era troppo anche quello per un parlamento prevalentemente costituito da corrotti e loro protettori.

      I propolitici, contrari alla antipolitica affaristica dei partiti, forse hanno per la prima volta la possibilità di spuntarla, molti occhi si sono aperti e gli pseudopolitici attuali, gli usurpatori di questo nobile strumento, continuano a favorire questo processo di risveglio non rendendosi conto che molti veli sono caduti e continuando imperterriti con i soliti loro atteggiamenti. Mi auguro che l'assedio abbia successo, ma molto sta a noi che abbiamo aperto gli occhi prima degli altri, dovremmo rimanere compatti ed appoggiare questo processo.
      Io non ho vissuto la nascita della lega, a me è sembrata sempre una cosa negativa, fin dall'inizio, per me non è mai stata una forza positiva, dunque non c'era nulla che si doveva guastare, per me era evidente fin dall'inizio che facevano leva su sentimenti razzisti e sulla pancia di chi se l'era sempre riempita (in molti casi magari lavorando, in altri anche a sbafo). Questo movimento è qualcosa di completamente diverso, perché è soprattutto un meccanismo sano, è un contenitore di attivismo civile pieno di anticorpi volti ad evitare che diventi come tutto il resto. I contenuti non sono centrali, all'interno ci sono idee diverse ed in molti casi credo che non sarà neanche facile trovare un comun denominatore. Ma a me pare molto positivo soprattutto questo meccanismo ed il rigore con cui si evitano le infezioni. Potranno infiltrarsi Scillipoti? Per come è strutturato il tutto è molto improbabile, ma se anche accedesse non andrebbero avanti, sarebbero comunque episodi marginali subito rimossi, non potrebbero arrivare in alto, soprattutto perché non ci sarà nessun alto. Vedo molti sforzi per infangare un processo molto sano, ma sono piuttosto fiducioso che non riusciranno nel loro scopo, ormai si è raggiunta la massa critica per cui chi capisce con cosa ha a che fare si unisce.

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  3. La visione "romana" della lega è comprensibile, tuttavia fu un movimento con idee innovative, almeno, ripeto, all'inizio. Si bruciò subito, a contatto con il "grande virtualglobalizzatore" l'esatto contrario dei loro propositi primigeni. L'idea di "marketing" a sfondo blando razzista fu successiva, non nacque non la Lega.
    Comunque è storia morta e la Storia insegna che spesso a Roma le cose cambiano, dai buoni propositi si passa a mediocri propositi e via via distruggendo.
    Spero, tanto, tantissimo, che il movimento nato come Movimento 5 Stelle sia effettivamente un "RISVEGLIO" sul valore della POLITICA. Non serve complicare parlando di pro politica.
    E spero che il risveglio sia di tante coscienze e di tanti cittadini, non solo italiani, ma europei. Occore AGIRE non lasciar fare ad altri. La delega funziona se controlli ogni tanto, sennò...ANTI POLITICA.
    Ancora adesso fare politica è un modo per intascare denaro, sennò come spiegare l'aumento di 4 volte del numero di sindaci alla ultime amministrative?

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  4. …eppure, a pensarci bene, non c'è nulla di strano nel voler chiamare tutto questo "antipolitica".

    E' una tecnica vecchia, semplice, collaudata, e purtroppo tanto, tanto efficiente. Quella che il buon vecchio George Orwell chiamava "bispensiero".

    La ricetta? Presto detto. Prendi una popolazione inerte, svogliata, disinteressata, disillusa, magari un po' menefreghista, intellettualmente spenta. Poi, senza far troppo caso alla coerenza, mettiti giorno dopo giorno a invertire la realtà, a ribaltare i significati, a rendere banali i più sfrenati testacoda logici. Voilà, il gioco è fatto.

    Prima che tu stesso possa accorgertene, si comincerà a dare per scontato che "politico" è chi fa il proprio interesse a spese della comunità, chi mente, chi ruba, chi se ne frega della comunità, chi corrompe ed è corrotto. Ed è "antipolitico" chi si sforza di parlare di energia, di ambiente, di istruzione, di futuro.

    Una volta che questa inversione non suscita più stupore, tutto il resto viene di conseguenza.
    Sono quelli che io chiamo "ossi neri", od ossi mori: le missioni di pace, la benzina verde, la finanza etica, le guerre civili, il fuoco amico, le bombe intelligenti, e tutto il resto.

    Se ne esce? Non lo so. Sarebbe già tanto cominciare a rendersene conto.


    Gran bel blog, ragazzi. Daniela, grazie per avermici accompagnato.
    Ci risentiremo.

    www.afterfindus.com

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  5. Insieme a 1984 e "La fattoria degli animali" di George Orwell è utile oltrechè dilettevole leggersi o rileggersi "Pinocchio" di Collodi, dove è incastonata come un diamema in una corona la triste vicenda d'un grillo parlante.
    Sicuramente il trainagenti dall'omonimo cognome ha saggiamente approfittato della fortuita coincidenza onomastica.
    Ma una volta che la fauna d'invertebrati è stata trascinata fuori dalle sue tane anguste ma protettive, accetterà di fare come un Pinocchio e dismettere le abitudini da ligneo burattino?
    Io credo di sì, ma non così sciattamente come si fa comprando una maglietta con un logo o guardando un cartone animato su una fototavoletta.
    Per una fine del genere bastava il racconto di un Lucignolo.

    Marco Sclarandis

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  6. Ciao Afterfindus! Bel commento. Anche io ho scritto spesso del "lassismo" inerziale e mentale che ci porta a ritenere GIUSTO E NORMALE ciò che giusto e normale non è.
    Spesso mi sono sentita rispondere "Ma abbiamo sempre fatto così" come se questo fosse sufficiente.
    E' la tecnica DISCARICA:
    Immagina un bel prato, o un bel fiume o un bel bosco. Passa un maleducato e butta un pezzo di carta. Quello dopo, se non è una rarità di persona che raccoglie il pezzo di carta, vede il pezzo di carta e decide che può buttare un barattolo. A seguito tutti i successivi penseranno che si possa buttare qualcosa "tanto è una discarica".
    Lassismo, indifferenza, incapacità di vedere anche solo il proprio personale futuro.
    Ecco occorrerebbe rendersi conto che stiamo nel mezzo di una enorme discarica.
    Come dici tu sarebbe già tanto.

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    1. Esatto! Lassismo, logica della discarica e, appunto, logica delle (scarse) diottrie: ma come è possibile essere così miopi da non rendersi conto che agendo così si disintegra il bene comune?
      Io posso capire un riccastro cattivissimo e avidissimo che vuole per sè tutte le risorse del mondo: ville, auto sportive, gioielli, veline, tutto. Ma se l'ingordigia si tramuta in un cieco solipsismo, allora passiamo dal piano della logica a quello della psichiatria.

      A cosa ti serve infatti avere duemila Ferrari, se poi non ci sarà più denaro per costruire e riparare strade, per pagare chi ti dovrebbe erogare carburante o farti il tagliando, o per ricucirti le budella il giorno in cui (finalmente) ti andrai a schiantare contro a un muro?

      Forse non ci servono politici illuminati, attivisti ispirati o rivoluzionari dal cuore puro.
      Forse ci serve soltanto un buon oculista.

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    2. Beati monoculi in terra caecorum...

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  7. Carissimo Marco, approvo la tua poetica conclusione sulle difficoltà dei passi successivi per Grillo, se dovvesse vincere le elezioni anche solo di un comune.
    Io spero che sia come sperano Obbie e Roby, una apertura generale di occhi, ma temo quello che è successo alla Lega. Noi esseri umani siamo un tantinello egoisti e poco propensi all'occhieggiare il Futuro. Che invece Orwell aveva già preconizzato, molto bene.
    Ieri per caso ho visto un pezzo di film con Totò che fa il futuro politico ANTONIO LA TRIPPA, proprio nel pezzo in cui dichiara ai futuri aelettori che i suoi sostenitori deputati e lui medesimo racconteranno solo bugie e faranno ben altro. GODIBILISSIMO e AHINOI ATTUALISSIMO.
    Se lo trovo metto il link.

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  8. ECCO qui un esemplare TOTO' nel film "Gli onorevoli" del 1963.
    Chi l'ha visto si ricorda solo che fa ridere, io dico che invece dovrebbe fare pensare visto quello che dice al comizio ANTONIO LA TRIPPA interpretato da Antonio De Curtis....
    "e allora vi dico che siete degli ingenui, siete dei fessacchiotti, dei deficienti, degli incoscienti perchè una volta eletto, per voi non farò un cacchio...e loro (gli ONOREVOLI) metteranno i loro sporchi deterani sui scranni della camera e penseranno ai loro sporchi affari e vi faranno fessi perchè sono papponi..."

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  9. Spezzo un'ennesima lancia a favore del MoVimento 5 Stelle, e propongo questo articolo di Liuzzi apparso sul Fatto e ripubblicato da me sul sito di Lagosanto, qui. Un salutone a tutti, anche ad i nuovo arrivati.

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    1. Concordo con tutto l'articolo Roby, perchè la penso uguale e spero ugualmente che gli occhi di molti si aprano presto. Definire antipolitica Grillo, o meglio chi sulle spinte anche urlate e demagogiche di Grillo ha ritenuto di prendersi la responsabilità di agire per la collettività, è scorretto e sbagliato. Antipolitica è Berlusconi, Bossi, Casini, D'alema, e molti nomei che ogni santo giorno ci tocca sentire intervistati su tutto. Anche sulla migliore colazione da fare...NON_LI_REGGO_PIU'...

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  10. Anch'io aspetto di vedere una prima raccolta dei frutti della costellazione degli ortotterini.
    Per fare peggio della classe politica in trono e in carica, occorre un talento speciale e non troppo comune che ancora non vedo all'opera tra questi volonterosi cittadini.
    Consiglio loro di allevare serpenti e colombe, per imparare a mantenere astuzia e candore insieme.
    Hanno assunto una responsabilità enorme.
    Quella di ricordare a tutti che siamo un popolo con troppa fantasia
    e insufficiente disciplina, sempre indecisi se vivere o accamparsi su uno "sfasciume pendulo sul mare".

    Marco Sclarandis

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    1. Ciao Marco, per ora somigliano molto alle colombe e per quanto mi riguarda possono rimanere così. L'astuzia per me è un'arma a doppio taglio alla fine il coltello te lo ritrovi in pancia, mentre la condivisione e la comunicazione e la ricerca del meglio per la collettività, anche se daranno adito a "grasse risate dei luridi politici attuali perchè ingenue" noi, popolo italiano, non rideremo con loro.
      Hanno già capito che non stiamo ridendo affatto. Noi siamo la maggioranza, siamo i perdenti, siamo il bancomat, siamo il MANISTREAM (che qualche supponente e goffo giornalista tiene a definire il popolo comune, le casalinghe di Voghera o l'assessore di Canicattì) quelli che devono lavorare, ogni giorno, e fare code in macchina ogni giorno perchè i trasporti pubblici diventanto sempre meno, come il lavoro.
      L ""ggente" è ASSAI MENO FESSA di quello che si crede, ma si continua a trattarla da fessa, da ipodotata intellettualmente, da poco propensa alla riflessione.
      Il cittadino italiano è meglio di quello che credono i VERISTRONZI che ci governano e i VERISSIMI STRONZI dei loro fottuti lacchè (giornalisti in primis, poi tutta la pletora di quelli che si comportano male sperando di guadagnarci qualcosa). La maggioranza è diversa. Io ci voglio e ci devo credere.

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  11. Certo Daniela, che l'astuzia può essere vizio o virtù.
    Io comunque la manterrei l'astuzia, in questo momento.Proprio come antidoto virtuoso alla viziosa astuzia praticata da decenni dal nostro popolo pastasciuttaro.
    L'intelligenza da sola, o accompagnata dall'ingenuità è facile preda dei furbi.
    Invece, se avvertita opportunamente dalla scaltrezza, diventa appunto virtuosa astuzia, quella che L'Odissea ci canta da millenni.

    Due versi come saluto:

    Se fossi in te
    non mi darei da fare
    per proseguire le opere paterne
    e dei nonni e bisnonni solo alcune
    farei parlar le nonne e le ave loro
    di viaggi epici da stipate in navi
    di compagnia sprecata a riabilitare ignavi
    e risalendo ere di ritorni e clave
    in capanni assediati da grugniti
    al posto tuo
    mi guarderei le dita
    in compagnia d’un cane e un millepiedi
    per capire se siano fortuite le mie venti
    su quattro arti innestate ad arte
    o così come muffe nello spigolo spuntate
    ma tu ed io
    non siamo intercambiabili
    nemmeno se fossimo assemblati
    nell’officina di un Efesto
    e tutti gli altri
    sbriciolati negli strati tranne pochi
    muti nelle teche di musei
    solo un poco possono insegnarci
    il resto giovane mio amico
    è da imparare come se fosse nuovo
    non farti ingannare dalle pietre
    dal cielo dal sole dalle nuvole
    nemmeno l’acqua gorgoglia sempre uguale
    in questo tempo di capannoni e di rumori
    fatelo raccontare da operaie ed api
    meglio se africane e in cerca di vestiti e fiori.

    Marco Sclarandis

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  12. Amico mio se mi parli di Ulisse allora concordo. Le venti dita di Penelope hanno tessuto tele utili alla scaltrezza si Odisseo...

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  13. Da voci di sagrestia sono venuto a conoscenza del fatto che nella gloriosa Padania si sta preparando la rivalsa e rivincita contro l'odiata Parmigiania.
    La sconfitta sette su sette è soltanto una mossa tattica per confondere gli avversari.
    Quando verrà l'ora il Sommovimento(o Sommo movimento,non è chiaro)
    Sette stalle(o Sei Stazzi, non è chiaro)trionferà con fetore caseario.
    Dobbiamo prepararci.

    (sempre che si possa ancora scherzare)

    Marco Sclarandis

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  14. ...è che la Parmigiania è incistata nella Padania...
    La Lega è il partito più vecchio, nato con una forza di movimento dal basso (somiglia a quello di Grillo in questa fase), è diventato il più VECCHIO rapidamente assumendo tutte le caratteristiche odiose su cui si basò la sua formazione (tangenti, nepotismi, nessun ricambio di classe dirigente, eccesso militaresco di gerarchia ecc.). Credo sia giunto al fine oppure dovrà di nuovo coagularsi con il PDL (qualsiasi cosa voglia dire questa sigla...)

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