martedì 16 agosto 2011

I SERVI INCOMPETENTI




IL VIDEO PARREBBE RIGUARDARE SOLO I POLITICI STATUNITENSI.

NON È VERO, RIGUARDA TUTTI I POLITICI OCCIDENTALI E NON, COMPRESI I NOSTRI.

Solo a servi incompetenti e vacui come i nostri governanti poteva capitare di veder arrivare una crisi inaspettata.

Una crisi che da anni è ben presente da chiunque debba lavorare per vivere, ma non da loro, non da chi si accompagna a ladri, papponi e prostitute.

Da oltre diciassette anni troppi italiani si son fatti beffare da un cretino a 32 denti, e il cretino li ha beffati con false promesse di un Eldorado che era qui in ITALY solo fino a due settimane fa e poi, PUFF!, è sparito.

Ma i padroni dell’Euro non trovano così attraente un capo di governo che si rifiuta di vedere la "CRISI" e quindi, in poche sintetiche parole hanno ordinato all’Italia di risolvere il disastro del “debito pubblico”. Come fare, a loro non interessa, a loro interessano i numeri in fondo.

Ecco dunque che a risolvere la crisi deve farlo proprio questa banda di fessi autoreferenziali, e parlo non solo dei rappresentanti del governo.

Ed ecco la "MANOVRA", niente di strutturale casomai la classica manovra neoliberista che loro volevano mollare al prossimo governicchio italiota, ma che adesso sono costretti a promulgare mettendoci la loro insulsa faccia di buffoni criminali.

E siccome sono incompetenti e maligni, cercano di farla usando i soliti mezzi, PIÙ TASSE E MENO SERVIZI, senza toccare gli evasori (commercianti in genere, dai gioiellieri ai macellai, dai gondolieri ai benzinai che si guardano bene di fare denunce superiori ai 55.000 euro, altro che i 90.000 o 150.000 dei dipendenti, che poi, con quelle cifre, sono pochissimi), gli unici che li voteranno ancora.

Il bello è che a votarli son stati proprio i dipendenti e gli statali che adesso vorrebbero appenderli per i piedi. Incompetenti pure quelli, ceto medio nella dizione più stupida, ovvero un ceto che lavora come un povero ma pensa come un ricco, OSSIA UN MEDIO.

Ma i ricchi non lavorano, non lavorano mai, e infatti le uniche promesse elettorali mantenute sono proprio quelle sul non tassare patrimoni e rendite. Meglio i fessi soliti che poi li votano ancora.

RICETTA di facile neoliberismo ma forse potrebbe non funzionare vista LA CRISI.

La riduzione delle spese non può essere solo meno tredicesime, niente TFR, pochi comuni piccoli aggregati (il bello è che loro pensano di risparmiare sulle poche centinaia di euro degli assessorati dei piccoli comuni, magari comuni virtuosi che adesso saranno costretti a unirsi a comuni meno virtuosi, oppure cancellando l’Accademia della Crusca), poche se non zero provincie cancellate (Calderoli mentre elencava i punti della manovra sulle province suggeriva già come evitare la cosa con le due parole “censimento” e “scadenza del mandato”). Poco chiaro, insomma, come si ridurranno i costi della politica.

Eppure aggregare i comuni piccoli per una unica gestione di area vasta sarebbe auspicabile da tempo. Per una migliore gestione ambientale e del territorio. Le partigianerie dei comuni hanno fatto disastri sul territorio, migliaia di inutili zone industriali e migliaia di inutili centri commerciali, seconde case, eccessi di strade e parcheggi che producono solo traffico e via rovinando. Per quei comuni l’ambiente non aveva significato alcuno, e vendere il territorio invece serviva a riempire le casse comunali.

Tagli alla spesa per il rischio idrogeologico che a novembre diventerà cruda realtà in molte zone di Italia, nessun norma a salvaguardia del suolo, delle acque e dell’aria, tutto è calcolo numerico niente riguardo alla giustizia sociale e al benessere, manca etica, manca realismo sociale e manca logica.

Insomma NESSUNA VERA SCELTA POLITICA, la solita minestra.

I politici italiani non sono peggio degli altri paesi, sono semplicemente identici. Sto parlando dei paesi occidentali e della favoletta della democrazia.

La balla elettorale con la quale ammanniscono gli idioti serve a mantenerli a galla ed è SI STA BENE NONOSTANTE TUTTO, ovvero nonostante un ambiente (che ci contiene tutti, ricchi compresi) che sta reagendo alle nostre pressioni in modi sempre più imprevisti e devastanti.

La società degli uomini vive immersa nell’ambiente e l’ideale di crescita perseguito dalla razza umana (una razza predatoria per istinto) mal si combina con le Leggi Universali che governano il Pianeta.

Il potere Politico, gli eletti dal popolo nel mondo occidentale, è sempre più governato dal VERO POTERE, quello di pochi plutocrati che governano il Globo terracqueo.

Questi si sono impossessati delle nostre vite e del nostro futuro tramite politici stolti, incoscienti e senza alcuna idea di giustizia sociale o di lettura della realtà. Ignoranti per conservare i loro privilegi, vigliacchi per mantenerlo.

Il metodo dei plutocrati o capitalisti neoliberisti che dir si voglia è stato fatto con un’arma complessa e difficile da capire al vasto pubblico ed è la deresponsabilizzazione della moneta.

Con Bretton Woods e la successiva fine della riserva aurea fino alla GRANDE IDEA DELLA MONETA UNICA (l’euro per capirci), i padroni del pianeta hanno reso gli Stati più simili a noi semplici cittadini ovvero uno Stato europeo adesso deve chiedere in prestito soldi alla banca centrale per la propria giustizia sociale (per esempio costruire un ospedale o una scuola, o sistemare il dissesto idrogeologico), esattamente come faremmo noi per comprarci una casa.

Uno Stato chiede soldi a privati ricchissimi (alla BCE, banca centrale europea, oppure al FMI) ovvero GLI STATI SI INDEBITANO CON PRIVATI CHE CHIEDONO INTERESSI.

QUESTO È IL DEBITO PUBBLICO.

Non è debito pubblico quello che ogni singolo Stato Sovrano fa nell’emettere moneta. Un Stato vero e democratico, per gestire la collettività e portarla al benessere psicofisico entro un ambiente ecologicamente pulito, usa la moneta come uno strumento di redistribuzione e giustizia sociale, quindi si riprende la moneta con le tasse. Non sono le tasse a permettere la costruzione di scuole, strade, ospedali e parchi ma sono proprio le emissioni di moneta sovrana, mentre le tasse che tutti debbono pagare con quella moneta sono gli stessi soldi che tornano a chi li ha emessi.

Uno Stato così fatto non può avere debito con se stesso.

In tutto il mondo occidentale i politici sono da tempo sottomessi a questi “signori oscuri del male”, nessuno escluso. Non a caso i nostri governanti sono sempre più incompetenti, soprattutto in materia economica. In questo modo stiamo realmente andando verso una fine impietosa passando attraverso danni ambientali che ci faranno soffrire orribilmente.

Olduvai potrebbe essere il destino finale e non saranno tanti a vederlo.

Occorre tornare ai valori dell’uomo come abitante del Pianeta e non dell’antropozoo (per distinguerlo dall’homo sapiens) predatore illogico, insensibile e gretto.



24 commenti:

  1. Hai ragione, bellissimo articolo, i ricchi non lavorano mai, ma a chi lavora tolgono servizi e aumentano il costo di tutto, si dovrebbe smettere di lavorare, io lo dico sempre, ma la gente è schiava, perché schiavi ci vorrebbero, e in molti casi ci sono anche riusciti, la paura governa le persone che bruciano la vita a sgobbare, a fare lavori socialmente inutili ridando il 90% del loro guadagno in due\tre settimane.
    Ha ragione Barnard che ha chiuso il sito perché, parole sue, è schifato da quanto sono inebetite le persone, conosce solo una donna che davvero si ribella al sistema, gli altri che fanno?
    Io sono un altro che mi ribello, non lavoro, cioè non produco e non spendo da otto anni, che modo migliore per far collassare questo marciume?
    Ciao, alla prossima

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  2. Con questo articolo hai detto tutto. Siamo in mano all'élite neoliberista che, grazie all'apporto di personaggi come la Thatcher, si è appropriata della sovranità monetaria, e fino a ché non ci sarà la ripresa legittima di questa sovranità, da parte di ogni singolo Stato, sprofonderemo sempre più nella merda. Penso che ciò comporti una rivoluzione vera e propria.
    Lo sconforto è nel vedere come i molti chiudano gli occhi di fronte allo stato attuale delle cose.
    Mi piacerebbe approfondire il discorso di Dioniso per capire come fa a tirare avanti senza lavorare: appena sarò un po' più libero ti farò visita sul tuo blog, magari li lo spieghi.
    Un'idea su chi possa essere la donna a cui fa riferimento Barnard forse ce l'ho... Il cognome, comincia con la "F" ?

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  3. @Dionisio
    Io ti invidio, e vorrei saper veramente come fai a non lavorare e a non spendere. Ti immagino in qualche posto di montagna/collina, con la casa di proprietà, magari non grande e nemmeno superaccessoriata, e magari con un pozzo e un bosco e un orto con serra e animali. Solo così riesco a immaginare una autonomia quasi al 100%. L'auto non serve, e se c'è anche uno scarso servizio di trasporto pubblico, riesci a muoverti quello che basta. Quindi niente comodità, niente viaggi. Però i soldi per la casa il bosco l'orto il pozzo gli animali le sementi la luce e la bolletta internet li devi avere. Magari baratti i prodotti del tuo orto, e quando ti sposti va per libri dischi e qualche medicina.
    In ogni caso ti invidio, io non posso farlo, per ora non posso.
    La fine della GRANDE DONNA di cui parla Barnard è stata TERRIBILE.
    Ne hanno parlato poco di Mariarca Terracciano, eppure avrebbero dovuto, almeno i sindacati. Ma sappiamo che anche quelli capiscono poco sia di economia e sia di contratti sennò la decentrata non la avrebbero ami accettata.
    IL SINDACATO DI BARNARD.
    La moneta non è più nostra e lo Stato non esiste più, esistono solo illogici signori del male che ci governano da lontano con i servi politici.
    Oggi ho sentito Bersani lamentarsi del fatto che vogliono tassare i ceti medi, e secondo Bersani i ceti medi sono quelli che guadagnano da dipendenti oltre 90.000 euro.
    Io mi sono chiesta CHI SONO?
    UNA POVERETTA?
    UNA MERDA?
    UNA COSA INUTILE?

    CERTO SENTIRE I GIOCATORI DI CALCIO, che definire "persone" mi da particolarmente fastidio vista la loro inutilità a livello eco e biologico, lamentarsi della tassa sopra i 90.000 euro e NON VERGOGNARSI credo si sia raggiunto un limite alla sopportazione umana.

    IO SGOBBO E COME ME MOLTI PER UNO STIPENDIO CHE ANCHE IN UN ANNO NON COPRE LA SPESA DELLA LORO CARTA IGIENICA, pago più tasse di loro, ho 28 punti di patente perchè sono ligia alle leggi, non insulto nessuno, leggo e mi informo e rispetto l'ambiente.

    MA DAL PUNTO DI VISTA NEOLIBERISTA SONO UNO SCHIAVO.

    MI SA CHE HAI RAGIONE DIONISIO....

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  4. @ROBY
    Chi si accorge di come stiano andando le cose è una persona spesso isolata dal contesto che non riesce nemmeno a farsi capire pur utilizzando parole semplici.
    Uno dei motivi per cui sono qui è che con questo mezzo trovo qualcuno che capisce quello che sto dicendo.
    L'isolamento che sento è sempre più grave.
    Le persone che non hanno internet e non lo usano e ascoltano solo tele e radio non riescono a superare molti dei trappoloni che i nostri manipolatori mettono sul nostro cammino.
    Molti hanno capito che votare B. è stato un errore, ma adesso guardano a DiPietro o Bersani o Grillo come se fossero dei salvatori.
    Ma non lo sono, sono SISTEMA.
    L'unico mezzo è NON VOTARE ,andare lì e annullare la scheda.
    Se si troveranno milioni di schede annullate potrebbero capire che c'è una PRE RIVOLUZIONE.
    Difficile che si creino in tutta Italia le stesse condizioni delle popolazioni del nordafrica o delle metropoli britanniche o francesi.
    Primo problema: l'Italia è vecchia, la media è di 44 anni verso i 24 del nordafrica.
    Secondo problema: forse nelle suburbie urbane c'è qualcuno che non ha nulla da perdere, ma sennò ognuno di noi ha da rimetterci qualcosa.
    La casa o la macchina o poca "ROBA" per dirla alla Verga.
    Io temo sia tardi per far capire che siamo in mano a governi di incompetenti etero guidati e che lo Stato non esiste più.
    Soprattutto quando riesci ancora a sentire parlare di vacanze e di moda, di abbronzature e di altre bellissime cose che son state fatte ad arte per rincoglionirci e non per renderci la vita migliore.

    ADESSO LA PESSIMISTA SONO IO...

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  5. INTANTO SI SCAVA A TUTTA FORZA OVUNQUE PER TIRARE SU LE ULTIME GOCCE DI PETROLIO...
    ma costa, cazzo se costa...

    QUINDI si riducono le spese di sicurezza tano cosa vuoi che sia...

    SCOZIA...


    CINA...

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  6. Ottimo video ed ottimo articolo.
    Condivido quasi tutto.
    Il filmato (la scenetta agghiacciante del video mostrato al nuovo presidente USA l'avevo già vista) è azzeccatissimo nel suo discorso complessivo, con qualche esagerazione necessaria per renderlo divertente.
    Anche del post condivido il discorso complessivo, ma non sono così convinto delle tesi di Barnard. Ho letto anch'io "il più grande crimine" e credo che valga la pena leggerlo per i fatti riportati e per la prospettiva interessante, ma non credo che la chiave sia quella di fare liberamente debito pubblico. Non sono un economista, ma ragionando a grandi linee il discorso non mi torna. Proviamo ad estremizzare la questione per capire meglio. Se lo stato emette moneta per il doppio della ricchezza esistente (esagerando appunto per capire meglio), il valore unitario della moneta si è dimezzato, quello che prima compravi con 1 ora richiede 2. Dunque il potere di acquisto si è dimezzato, dunque le tasse le hanno pagate tutti e senza la gradualità prevista dalla nostra costituzione. Chi aveva giusto quanto gli serviva per le sue necessità ora non l'avrà più. Chi spendeva un piccola percentuale delle sue proprietà neanche si accorge della differenza.
    Rimane comunque corretto il discorso generale, che, a volte, svalutare un po' la propria moneta può essere comodo per migliorare le esportazioni (ma costeranno di più le importazioni), è un giochetto che comunque non conviene a tutti per la maggior parte delle persone saranno di più gli svantaggi come dicevo prima.
    Ora con l'euro non si può fare, ma non perché chi stampa gli euro è un privato, ma perché essendo la moneta di più stati non si può consentire che ognuno ne emetta quanto ne vuole, perché chi lo facesse starebbe (in un certo senso) diminuendo il valore di quanto posseduto dagli altri, dunque non si può che concordare tra tutti i paesi coinvolti dei criteri che facciano arrivare in ogni paese il giusto.
    Rimane il fatto che le politiche decise da chi governa questa moneta non sono state decise con l'obbiettivo di andare incontro alle esigenze dei cittadini, ma a quelle di pochi plutocrati.

    Il punto (e l'abbiamo detto più volte in modo più o meno diretto) è che non è equo il modo in cui vengono pagate le tasse, è proprio come dice Carlin:
    i ricchissimi prendono tutta la ricchezza e non pagano le tasse, la casse media (la parte ativa della popolazione, la stragrande maggioranza) fa tutto il lavoro e paga tutte le tasse, i poveri sono lo spauracchio per la classe media, (ed anche, aggiungerei, il capro espiatiorio per la parte più bassa e rozza della classe media che di volta ne prende di mira categorie).
    Ormai sono loro stessi (o almeno qualcuno di loro con un minimo di ritegno) a rivelare quello che era già evidente.

    La buona notizia comunque è che stiamo andando verso la Tobin tax (la cui campagna 005 abbiamo appoggiato da tempo). Non sarà molto, ma è qualcosa nella giusta direzione.

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  7. Ciao Daniela, sono molto felice del fatto che anche tu stia condividendo i pensieri di questi due grandi uomini, ancora di più per il fatto che a segnalarteli sono stato io :-))))

    Ti segnalo un video interessante. Una nazione europea che ha mandato a quel paese i neoliberist c'è:
    http://youtu.be/IryNSwy4p2E

    p.s: sono sbarcato su twitter (solo per Luttazzi). Tu ci sei? Saluti

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  8. @OBBIE
    PARTE UNO
    Nemmeno io sono un economista ma il discorso di Barnard è lineare, talmente lineare che non è difficile da capire.
    Inoltre basta dare uno sguardo a quello che ci sta capitando per accorgersi che ciò che dice Barnard (e non solo, ho trovato altri esperti, professori di economia non tarlati dal neolib) è vero. Da quando c'è l'Euro io e molti come me, del cosiddetto ceto medio, perché laureati o comunque con professioni specialistiche (solitamente devono essere ben remunerate sia per lo sforzo intellettuale e la responsabilità e sia per lo sforzo di continuo aggiornamento) ci siamo trovati POVERI.
    Il mio stipendio è dato in lire, come pure quello di operai e altri SCHIAVI DEL SISTEMA.
    Un esempio?
    Uno stipendio di 1250 euro è esattamente 1.250.000 di lire e quindi VALE LA META'...
    Cioè io sono pagata in lire ma devo pagare in euro...
    Inutile fare la moneta unica se i singoli problemi dei singoli Stati rimangono addosso ai singoli cittadini.
    All'Europa (un concetto metafisico di ricchi privati di stampo neoliberista) non importa nulla di come si taglia il COSIDDETTO DEBITO PUBBLICO, l'importante è che i SUOI banchieri continuino a prendere i loro sporchi interessi sulla nostra pelle.
    Infatti secondo lo schema neoliberista sono aumentati sanità, scuola, tasse sui dipendenti, farmaci e alimenti.
    Perché abbiamo un debito???
    NO. Il debito, come dice correttamente Barnard (e ripeto non solo lui, non è l'unico, se cerchi in rete, e comunque è difficile perché sono informazioni che NON debbono essere rese note, trovi altri che ne confermano le tesi, oppure leggi gli scritti degli economisti che hanno lavorato con Barnard) NON ESISTE se hai la TUA MONETA SOVRANA.
    La Gran Bretagna, fattrice di neoliberismo e amica degli USA e nemica dell’Europa, ha per caso deciso per l’EURO???
    Tutto è semplicemente chiaro.
    Lo Stato emette moneta, che distribuisce ai cittadini perché eseguano attività di carattere generale (costruire opere pubbliche, amministrare lo Stato, mantenere, ricercare, insegnare, curare and so on) e possano anche relazionarsi per le attività loro particolari (produrre, vendere, costruire, ricercare, imparare, curarsi and so on) e per RIPRENDERSI LA STESSA MONETA CON LE TASSE.
    Con l'emissione di moneta in più o in meno (alzando appunto le tasse) controlla l'inflazione che al tempo della riserva aurea era un rischio maggiore (arriva l'inflazione e io corro in banca a riprendermi la mia moneta in oro...bel casino non credi?).
    Un Stato democratico usa la moneta e la IMPONE (soprattutto ai ricchi che potrebbero essi stessi fare moneta come al tempo del Medio Evo se non ci fosse lo Stato) per dare GIUSTIZIA SOCIALE.
    Per farci vivere in un posto non inquinato, non pieno di malfattori e senza eccessi di illegalità e di spiccato individualismo.
    Dove ad ognuno possa essere data la possibilità di fare il suo meglio e a nessuno di vivere al di sopra, con mezzi eccessivi con spreco di risorse di tutti.

    UNO STATO COSI’ FATTO GESTISCE I BENI COMUNI AFFINCHÉ NON SI SPRECHINO E PERCHÉ NE RIMANGANO PER I NOSTRI DISCENDENTI.

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  9. @OBBIE
    PARTE DUE
    I COMMONS ovvero i BENI COMUNI sono spesso confusi con le RISORSE DI PROPRIETA' COMUNE SENZA PADRONE, come la pesca nelle acque internazionali, dove mancando le regole di utilizzo succede che diversi individui PRIVATI utilizzano la stessa risorsa per interessi PRIVATI ottenendone benefici E NESSUNO GARANTISCE che i costi dell'uso SIANO RIPAGATI.
    Le risorse materiali ed energetiche SONO E DEVONO ESSERE PATRIMONIO DI TUTTI e ciò può essere gestito tramite Stati corretti e democratici o le mitiche società gilaniche.
    Mitiche appunto.
    Ciriacy-Wantrup e Bishop sono due economisti che nel 1975 avevano ben compreso il problema. Lo hanno così descritto: "Gli economisti non sono liberi di utilizzare il concetto di "risorse di proprietà comune", in alternativa al concetto di "proprietà comuni" se queste sono in condizioni dove non esistono accordi istituzionali per il loro utilizzo. La proprietà comune non è per nulla "il bene di ognuno di noi". Descrivere una risorsa senza proprietario (ovvero una res nullius) come una proprietà comune (ovvero una comuni res), come hanno fatto molti economisti per molti anni è un contraddiizione di termini."

    E’ palese che così non esiste ALCUN FUCKING PUBLIC DEBT.

    Ma se invece la moneta la conia qualcun altro (ti ricordi la vicenda del peso argentino che si era attaccato al dollaro??? Quindi era indissolubilmente legato alle vicende. monetarie di un paese esterno e infatti ha fatto una brutta fine) è QUELL’ALTRO CHE TI GOVERNA.

    Decide interessi, e quindi per uno Stato significa che ti decide se puoi o no spendere per la sanità o per la sicurezza idrogeologica o per la ricerca o per la scuola…è uno Stato che chiede prestito a dei privati con il cappello in mano esattamente come un privato povero cittadino che vuole farsi una casa. Ti ricordo che nessuna banca presta nulla a nessuno se non ci può guadagnare perché quello è il mestiere della banca, guadagnare sugli interessi. Uno Stato inaffidabile secondo te riesce a farsi prestare soldi? Oppure è meglio che cominci a vendere pezzi del proprio territorio? Come certe nobildonne decadute e incapaci della qualunque e in grado, se ne hanno, solo di svendere gioielli di famiglia (finché ne hanno)?

    Molto interessante il ragionamento di Warren Buffett al governo Usa. Mi piacerebbe capire il VERO motivo per cui lo dice, perché stento sempre a credere che gente così eccessivamente ricca possa anche avere un briciolo di senso della giustizia o solo di semplice logica.

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  10. @BONOBO
    ti ringrazio ancora per Hicks e Carlin, sono MICIDIALMENTE PERFETTI.
    Peccato che Hicks, mio coetaneo, sia morto così' presto, chissà cosa sarebbe riuscito a dire...se lo lasciavano parlare...

    Con il video che mi hai consigliato ci faccio un nuovo post...

    BREVE MA INCISIVO.

    IO SONO IN TWITTER.

    Tu sei anche lì come BONOBO?

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  11. Fantastico ma purtroppo è una mosca bianca:

    http://informazioneconsapevole.blogspot.com/2011/08/javi-poves-il-calciatore-rivoluzionario.html

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  12. @Daniela
    È incredibile, sono d'accordo con quasi tutto della tua replica, ma continua non convincermi quello su cui sembra basarsi tutto il discorso, il punto che si può fare debito indefinitamente se uno stato può stampare moneta. Mi pare il solito artificio finanziario per cui va tutto bene finché non crolla tutto.

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  13. II parte:
    Quando qualcosa non mi è completamente chiaro cerco sempre di ragionare terra terra, in maniera pratica ed in questo caso il mio ragionamento mi dice che i conti non tornano.
    O meglio i conti tornerebbero se lo stato poi, con le tasse, andasse a ripianare quanto emesso in moneta in eccesso rispetto al valore effettivo. Se questo accadesse staremmo discutendo di nulla, le nostre sarebbero solo due prospettive diverse della stessa cosa, la descrizione di una stessa cosa prendendola da punti diversi. Non cambierebbe nulla dire che lo stato spende i soldi delle tasse, oppure che emette moneta per spendere e poi recupera con le tasse quanto emesso in più. Il denaro è solo uno strumento che rappresenta un valore. Ma se mi si dice che lo stato stampa moneta e fornisce servizi, realizza opere ecc. producendo benefici sulla società (e fin qui sono perfettamente d'accordo), ma poi non è necessario che quanto speso sia ripagato in alcun modo (le tasse servirebbero solo per riavere la moneta, per far si che venga utilizzata, altrimenti non si avrebbe garanzia dell'utilizzo proprio di quella e non di un'altra stampata da chicchessia). Se le cose stessero in questo modo, lo stato potrebbe stampare indefinitamente moneta (porto sempre le cose ai limiti per renderle più evidenti) e starebbe producendo valore dal nulla, il denaro non sarebbe più un mezzo che rappresenta qualcos'altro, ma sarebbe esso stesso valore, sarebbe trasmutare carta in oro (la pietra filosofale! caspita!).
    Il debito c'era anche quando lo stato emetteva autonomamente moneta, anzi la maggior parte viene proprio da quel periodo ed il debito è contratto, in gran parte, nei confronti degli stessi cittadini di questo stato. Prima ce ne potevamo fregare ed ora no? Non credo che sia esattamente così, ci sono dei limiti economici ed ora ci stiamo avvicinando pericolosamente al superamento di questi limiti. Banalizzando e semplificando all'eccesso anche in questo caso, se tu ti indebiti per comprare casa ed hai un lavoro che ti permette di ripianare quel debito nel tempo previsto, la banca è ben felice di prestarti quei soldi avendo un certo margine di guadagno. Se ogni volta posticipi la scadenza sottoscrivendo un aumento di interessi essa può essere ancora felice perché ci guadagnerà di più, ma quando il tuo debito diventa palesemente incolmabile perché inizia a guadagnare molto meno, oppure perché spendi quasi tutto e non restituisci quasi niente, rinnovando ogni volta il tuo debito, arriverà il punto in cui la banca non ci starà più e vorrà vendere la tua casa per rientrare del debito. Il punto di non ritorno (se tutto funziona in maniera pulita, se non ci sono crediti sovradimensionati per favoritismi o, al contrario, volontà di colpirti) è quando il tuo debito supera il valore di quanto dato in garanzia (la tua casa).
    Lo stesso, fatte le debite proporzioni, vale per lo stato.
    Comunque tutto il resto del discorso rimane in piedi, mi prendo la briga di contestare questo punto, solo per onestà intellettuale, se una cosa non mi convince non la ripeto come se ci credessi, anche se su di essa si basa un discorso che invece condivido. Ma il resto è comunque vero, condivido le tue considerazioni sull'euro, ma i problemi (verissimi) che tu denunci sono dovuti a come è stata gestita tutta la questione dell'euro. Il fatto che ora gli stati europei si ritrovino ad essere, chi più chi meno, commissariati dai padroni del pianeta è vero purtroppo, ma credo che la situazione non sarebbe diversa senza l'euro. Il punto è sempre che governano loro attraverso burattini, come correttamente mostrato dal video che hai condiviso.
    Il punto è che chi ci governa non fa i nostri interessi, ma quelli del potere economico.
    Il modo in cui lo fa cambia nel tempo, utilizza strumenti diversi, si adegua ai tempi, ma continua a farlo.

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  14. III parte:

    È correttissimo il discorso che fai spesso (e che c'è anche qui tra le righe) per cui siamo le pecore da mungere. Utilizzano vari sistemi per mascherarlo, per ottenere il nostro consenso, per farci collaborare, ma è quello che fanno.
    Condivido quello che dici su ciò che dovrebbe fare uno stato (democratico? uhm forse andrebbe rivisto il termine), è esattamente come dici.
    Condivido quello che dici sui beni comuni, su quello che dovrebbe essere comune e dunque nessuno se ne dovrebbe appropriare (il discorso che facemmo delle esternalizzazioni).
    Mi pare una forzatura il collegamento al debito pubblico, non mi cambia niente che la moneta sia emessa dal mio comune (come nel rinascimento), dallo stato italiano, o dalla comunità europea. Questo significa che il nostro stato ha perso parte della sua sovranità? probabilmente si, ma questo mi preoccupa poco, visto come e da chi siamo governati, il punto è appunto COME veniamo governati, a qualunque livello sia, il punto è che venga fatto nel nostro interesse e non quello dei plutocrati! Che alcune decisioni vengano prese a livello più generale, dunque evitando di contrapporre gli interessi di uno stato a quelli di un'altro, potrebbe anche essere positivo, ma appunto si dovrebbe perseguire il bene di tutti i cittadini di questi stati, non l'interesse particolare di qualcuno, è questo il punto. Siamo d'accordo che chi ci sta governando (a livello europeo o italiano che sia) lo sta facendo nell'interesse del neoliberismo, il punto è questo (e lo sottolinei da tanto), attraverso chi lo fa ci cambia poco. Il punto è impedire che lo faccia. In effetti però sul governo monetario europeo abbiamo ancora meno controllo che sulla politica nazionale e questo, sembrerebbe, è un bel problema, un problema però condiviso con i cittadini europei degli altri stati. Forse potrebbe diventare un vantaggio. Loro si muovono a livello planetario, fin'ora hanno controllato i singoli stati, era una lotta impari. Ora stanno semplificando le cose, la contrapposizione tende a raggruppare le popolazioni di più stati insieme, sono più forti che mai, ma forse questo è un loro passo falso...
    ...Non so, queste ultime considerazioni sono molto opinabili, è il mio maledetto ottimismo ad ogni costo...

    Condivido anche le tue perplessità su Buffett, mi fa piacere che faccia pubblicamente quelle considerazioni, ma anch'io mi interrogo sui motivi (più evidenti sono invece quelli di Montezemolo :D ).

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  15. @BONOBO
    Sono su twitter e ti ho trovato grazie alla fantastica foto ;)))
    Ho eliminato il messaggio con il tuo nome perchè anche se il mio blog è poco letto non vorrei che qualcuno ti rompesse le scatole!!

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  16. @OBBIE
    Che devo dirti? Lo Stato (esse maiuscola sennò è un tempo del verbo essere...adesso divento pignola) non fa debito quando emette la propria moneta perchè trattasi di strumento per governare e redistribuire ricchezza.
    Le Tasse servono a redistribuire e a governare anche le inflazioni o deflazioni o recessioni.
    Il signoraggio non esiste, esistono le banche che chiedono interessi perchè è il loro fottuto lavoro. Esiste la stanza di compensazione tra banche e tra le banca e la banca centrale.
    Governare e redistribuire ricchezza, impedire l'assalto ai beni comuni non mi pare cosa di poco costo.
    E lo farebbe una entità democratica e collettiva per il bene collettivo.
    Lo Stato appunto, oppure bisognerebbe spolverare il mito delle società gilaniche di cui pochi sanno qualcosa.
    Prova a rileggere Barnard, parla anche a proposito del tuo dubbio sull'inflazione.
    Su CHI siamo governati e sulla stima che ho per questi incompetenti mi pare non ci sia nulla da aggiungere.
    Ma questo non deve confondere i Principi della sovranità della moneta.

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  17. @OBBIE
    Insomma mi stai facendo anche tu un ragionamento neoliberista dal momento che sostieni che lo Stato deve guadagnarci nel fare lo Stato.

    Sostieni infatti che non sia:
    necessario che quanto speso sia ripagato in alcun modo (le tasse servirebbero solo per riavere la moneta, per far si che venga utilizzata, altrimenti non si avrebbe garanzia dell'utilizzo proprio di quella e non di un'altra stampata da chicchessia). Se le cose stessero in questo modo, lo stato potrebbe stampare indefinitamente moneta (porto sempre le cose ai limiti per renderle più evidenti) e starebbe producendo valore dal nulla.


    EPPURE LO CAPISCI QUELLO CHE STO DICENDO QUANDO DICI:
    i conti tornerebbero se lo stato poi, con le tasse, andasse a ripianare quanto emesso in moneta in eccesso rispetto al valore effettivo. (MAIUSCOLA LA ESSE PLEASE).

    Il concetto di guadagno NON DEVE ESISTERE nello Stato!

    Non si guadagna regolando la giustizia e salvaguardando il Futuro del Pianeta, non credo sia commerciabile oppure tu pensi che lo sia?

    In quel caso staresti ragionando da neoliberista, ne più ne meno.

    Inoltre né Barnard né io (molto più modestamente) abbiamo mai detto che lo Stato se emette moneta emette DEBITO PUBBLICO...quello è INVECE il concetto dei Neoliberisti, non a caso loro vedono il debito pubblico come una cosa da restituire con gli interessi ai mercati o ai padroni dei mercati...

    Io ho capito che non esiste il concetto di debito pubblico, proprio non esiste perchè lo Stato non è lì per guadagnare.

    I debiti degli Stati verso il FMI e la BCE o verso altri Stati sono ORRORE PURO. Ci si attende un margine di guadagno per fornire servizi essenziali.

    Insomma se dici che stiamo parlando della stessa cosa io non riesco a a capirti.

    Non capisco di quale debito tu stia parlando.

    Io dico solo, e concludo, che non tutto è merce e invece il concetto è ben diverso nella mente dei neoliberisti.

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  18. @ Daniela

    hai fatto bene, grazie!!! ciao

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  19. Se lo Stato (maiuscolo! :-) ) emette più moneta della ricchezza presente (per dirla rozzamente) quell'eccesso sono tasse spalmate 'equamente' su tutti, in un certo senso, perché lo paghiamo indirettamente con la perdita del potere d'acquisto. Ma è un equamente molto relativo, perché la tassazione (quella vera) dev'essere proporzionale al reddito, in quella maniera invece si paga tutti allo stesso modo.
    Per questo la stampa in eccesso non mi pare questa panacea che prospetta Barnard. Per me è un abbaglio.
    Magari sbaglio, ripeto non sono un economista, ma quelle argomentazioni non mi convincono fondamentalmente per questo. Se continui ad incrementare il debito poi non credo che lo potrai fare indefinitamente, io credo che ci sia quel punto di rottura che ti dicevo (sono stato già troppo lungo e non voglio ripetermi). E comunque stai rimandando il problema alle generazioni future, oppure esso può continuare a crescere fino a cifre che perdono di senso? Io non credo, mi pare che non tornino i conti. Se non paghiamo noi facciamo pagare ai nostri figli e sono già molte le cose che gli stiamo lasciando da pagare...
    Io non ho mai detto che lo Stato (corretto, mi viene sempre con la minuscola, chissà perché...) deve guadagnare, ma dove l'hai letto? Dico che lo stato deve ripianare quanto emesso in più, appunto deve evitare che si traduca in diminuzione del potere d'acquisto (tassa per tutti, specie per chi ha lo stipendi fisso e la scala mobile non esiste più). Emette 10 miliardi in più (se li vuole spendere prima di averli ricevuti dalle tasse), con questo ottiene tutti i vantaggi che dice Barnard (su questo concordo), ma poi deve riprenderli altrimenti, qualcuno li dovrà mettere comunque in futuro. Noi oggi stiamo pagando i 'fantastici' anni '80 di Craxi. E li stiamo pagando con gli interessi!
    Poi io non ho mai parlato di debiti verso FMI e BCE, so benissimo di come l'FMI collabori a strozzinare stati. Appunto per questo non dobbiamo consentire che i politici spendano a debito e poi rimandano il problema a chi verrà dopo di loro (con salati interessi!!!). Non ci dobbiamo proprio arrivare a questo. Puoi anche spendere prima per stimolare l'economia (uhm ma non parlavamo di decrescita? Vabbeh), per i servizi ceh servono subito, puoi aspettare un po' i primi frutti della tua politica ben pianificata, ma devi ripianare, possibilmente entro il termine della legislatura, io voglio vedere come hai speso ed i frutti di quello che hai fatto senza artifici, senza farmi ripagare il tutto con gli interessi dopo o farlo pagare ai miei figli.
    Io vedo (ingenuamente a quanto pare), i soldi pubblici come NOSTRI soldi che abbiamo affidato a persone di cui ci fidiamo (e qui faccio un grosso sfrzo per non vomitare sulla tastiera) e che dovranno spenderli per servizi utili per tutti noi.
    Tutto qui,
    Sarò ingenuo, ma non neoliberista e qualdo l'economia inizia a complicarsi un po' troppo (sempre ingenuamente) penso che vogliono fregarmi.
    Ti affido quei soldi, fammi vedere cosa ci fai e basta, niente artifici.

    Comunque il punto non è questo, io non pretendo di saperne di più su questi ergomenti che non sono certo il mio campo, il punto è che chi deve predere queste decisioni deve farlo nel nostro interesse, tutto qui.
    Se si sbaglia in buona fede chi viene dopo cercherà di correggere quegli errori. Ma se ci stanno fregando, come in effetti è, allora tutto è complicatissimo e c'è sempre una teoria a favore ed una contro e metà di noi sono per una tese e metà per un'altra e noi ci azzuffiamo e loro ci fottono.

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  20. Sono andato a rivedermi frettolosamente quello che Barnard dice sull'inflazione, ma non ho trovato niente che mi faccia cambiare idea.
    Una cosa su cui invece ha perfettamente ragione è il fatto che uno Stato libero dai legami che si hanno stando nell'UE, non avrebbe neanche problemi ad assicurare la solvenza. Questo lo vedo anch'io, mi pare assolutamente evidente ed innegabile. La grecia non avrebbe avuto i problemi che ha avuto e gli altri compresi noi non avrebbero avuto questo spauracchio e la necessità di manovre aggiuntive. In questi casi effettivamente sarebbe la salvezza poter stampare moneta senza limitazioni.
    Mo non credo che non potrebbe farlo anche la comunità europea stessa. Tecnicamente potrebbe, allo stesso modo in cui può farlo un singolo stato che non è nell'euro. Dovrebbero farlo tutti insieme, mettendosi d'accordo, ma non vedo perché non potrebbero.
    Il fatto è che non vogliono farlo. E questa è una conferma che quello che si è detto su chi governa la moneta europea è corretto.

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  21. @OBBIE
    Ogni tanto ti sfugge Stato in minuscolo….
    Comunque tu non dici esplicitamente che lo Stato debba guadagnare, però parli di DEBITO di BILANCIO, di RIPIANARE invece che di SPESA A DEFICIT.
    E comunque meglio un po’ di inflazione che la stagnazione o la recessione o tasse non proporzionali al reddito come subiamo da anni. E non solo in Italia visto che il neoliberismo è nato nello stesso Paese dove quel miliardario proclama di voler pagare più tasse.
    LO STATO NON SPENDE REGOLA.
    Le tasse sono un recupero e una redistribuzione non una forca. Per quello tutti dovrebbero essere felici di pagarle.
    Se lo Stato fosse capace (e qui non ne vedo uno in Occidente a parte forse i Paesi del nord) con la moneta (che appunto può stampare liberamente) farebbe azioni POLITICHE per aiutare la produzione e non solo con l’idea della crescita. Barnard, non a caso, parla di STATO CHE PREPARA E AGGIORNA TUTTI, di STATO CHE OFFRE OCCUPAZIONE A TUTTI di uno STATO MENTE COLLETTIVA CHE SPINGE LA PRODUZIONE VERSO LA SOSTENIBILITÀ , sennò è meglio pensare alle società anarchiche (se mai se ne fosse vista una, si parla delle gilaniche ma è tutto un mito per quello che si conosce).
    Non è facilissimo il testo di Barnard, lo devi leggere più volte, ma è chiaro.
    E, ripeto, ci sono altri economisti e studiosi che dicono esattamente quello che dice lui, e se ben ricordo nei fumi della mia memoria avevo studiato qualcosa di simile nei primi anni di Università. Che non era di economia e quindi non era stata colonizzata dalle scuole neoliberiste.
    Ma se continui a parlare di SPESA di DEBITO di BILANCIO come se uno Stato fosse un cittadino (il bilancio statale non è un bilancio aziendale, non a caso con l’imprenditore Berlusconi siamo arrivati in fondo) non riusciremo mai a capirci.
    I soldi dello Stato sono i NOSTRI SOLDI. E siccome rappresentano al ricchezza del Paese non possono essere mai a debito.
    A me pare chiaro il concetto.
    Siamo prigionieri dell’euro e di un concetto di Europa monetaria che non ha nulla a che vedere con l’idea di Stato democratico e partecipativo.
    Io tornerei agli anni ottanta, magari con un governo più rigoroso e più etico, con Berlinguer, magari. Ma tornerei alla lira e se la Grecia avesse al dracma potrebbe ristabilirsi. Così può solo impoverirsi e impoverirsi fino allo sfinimento e alla svendita dei suoi gioielli a prezzi stracciati, esattamente come potrebbe essere la fine dell’Italia. E chi potrebbe permettersi Partenone o Colosseo? O le isole greche o le Dolomiti?
    INDOVINA…

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  22. @OBBIE

    ...IL CONCETTO DI INFLAZIONE E' FALSO, E' STATO FATTO ARTATATMENTE...

    ma se vuoi crederci...libero di farlo, libero di credere che esiste il debito pubblico, libero di credere che lo Stato sia come un comune cittadino.

    Ti ricordi quando scrissi che i moderati eravamo noi?
    Ecco io intendevo moderati nei toni e nel fatto che un "moderato come me" mai calpesterebbe una legge anche se sono leggi cretine (adesso sono meno sicura di questo però).

    Sono moderata ma sto radicalizzando le mie posizioni perchè non vedo nulla che possa aiutarmi anzi, mi sto rendendo conto che Bersani ha ragione: io non sono ceto medio, io sono cacca. Schiavo. Da inebetire.

    Bersani, come gli hanno insegnato i bravi economisti di destra, chiama correttamente ceto medio chi guadagna più di 90.000 euro all'anno. e insiste per non fargli pagare nulla di più.

    Io non esisto. Molti come em esistono solo se mi mettono davanti al PC o alla televisione a guardare quell'incretinimento globale che si chiama "informazione e intrattenimento".

    Per vedere i ricchi che godono e invidiarli sperando con giochi ora anche su internet di raggiungere quello status quo. NON SARA' AMMESSO.

    Invece ci odieremo sempre più tra noi, arriveremo a odiare il vicino, i parenti i colleghi, per una minima dimostrazione di cose "superflue" che loro hanno e noi no.

    Ci stanno fregando anzi ci hanno fregato e prima di noi i nostri genitori e nonni.

    Hai ragione che serve coraggio ma credo che in Italia nascerà dalla disperazione e non sarà una cosa dolce o incruenta.

    Chi si sente risvegliato o sul punto di farlo deve aiutare gli altri.

    Oppure soccomberemo tutti.

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  23. Devo dire che facilmente si evince che il debito pubblico è un'invenzione, così come lo è la moneta, inventata per supplire alla mancanza di merce di scambio, per avere un qualcosa che possa accomunare le persone nell'interscambio di beni reali.
    Il fatto che lo Stato abbia rinunciato alla sovranità monetaria a favore delle banche ha fatto si che si potesse configurare il concetto di "debito pubblico", ed è qui che entra in gioco il concetto di "signoraggio": le banche commissionano alla Zecca la fabbricazione di carta moneta, per esempio la banconota da 100€; il costo di fabbricazione che la banca paga alla Zecca per quel taglio di banconota è di 0.16€ circa (centesimo più centesimo meno), ma la rivende allo Stato richiedete a 100,16€, questo è il signoraggio, niente più che la speculazione sulla moneta, ma una speculazione macroscopica, esorbitante, che non fa che aggravare il debito dello Stato verso le banche e che produce lo spostamento massiccio di ricchezza verso l'élite neoliberista: un'acceleratore formidabile verso il nostro tracollo.
    Questo è quel che so del signoraggio, ma sono pronto a discuterne per capire perché dici che non esiste.

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