domenica 3 aprile 2011

Lavoro, immigrazione & finanza


Leggendo su un blog, un commento mi ha suggerito una prospettiva che ci induce a pensare in che maniera possano le grandi aziende comprimere i diritti senza che nessuno, a parte i lavoratori e CGIL, un sindacato su 3 dei più importanti, abbia da ridire. A parer mio, il fatto che ci sia un numero crescente di immigrati che cercano di venire a lavorare da noi, è strumentalizzato a scopi propagandistici, ma non rappresenta un dato negativo sul fronte lavorativo; il governo ha la parte più grande di responsabilità se non c'è una regolamentazione vera nel settore che impedisca alle aziende di delocalizzare impoverendo lo Stato, ed usando sostanzialmente questa minaccia a scopo contrattuale. Oltretutto non capisco come si possano usare gli immigrati per comprimere i salari. Nel mio settore (commercio) ad esempio, si è usata la scusa della crisi dei consumi per giustificare una recessione dei diritti ed un rallentamento molto significativo dell'incremento salariale; tutto ciò a fronte di un'espansione continua e crescente delle aziende operanti nel settore, che non giustifica, quindi, questa presa di posizione: se non vuoi aumentare adeguatamente i salari perché c'è crisi, come mai costruisci di sana pianta un centro commerciale dopo l'altro? Il quadro risulta semplice in un'ottica di incremento del fatturato che non tiene conto di alcuna politica del lavoro, grazie anche al ministro Sacconi, perfettamente immobile di fronte al problema, e schierato, assieme a sindacati compiacenti, dalla parte dei padroni. Il problema, è evidente, è politico ancor prima che economico: siamo in balia della finanza, che fa soldi sui soldi senza produrre nulla, di conseguenza impoverendo lo Stato, cioè noi; ed il fatto che la cosa sia legale è dovuto all'intreccio politico/affaristico che si è creato togliendo alla proprietà statale, cioè privatizzando, tutti quegli enti che prima garantivano una certa equità perché non avevano come scopo il profitto, a partire dal denaro, dandolo alle banche, le quali prima non ne erano proprietarie (il signoraggio ne è una nefasta conseguenza), ma che sta proseguendo con il tentativo, ad esempio, della distribuzione dell'acqua, ma che già ha segnato il nostro declino con la compagnia elettrica, quelle del gas e telefoniche, e che ebbe inizio alla fine degli anni '80 col gesto sconsiderato di Margaret Thatcher di tramutare in azioni private il patrimonio di enti pubblici che fino ad allora aveva garantito a tutti una certa equità; subito preso ad esempio da tutto il mondo occidentale, a favore di un capitalismo sfrenato che ci sta portando verso il baratro.
Ecco dunque la rincorsa al ribasso del costo del lavoro, che non produrrà altro che un impoverimento progressivo dei ceti medi senza per questo intaccare minimamente i grandi gruppi, le multinazionali, che non dovranno fare altro che delocalizzare, ribassare. Ma fino a quando? A tutto c’è un limite.

5 commenti:

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  2. nel medioevo i signorotti erano i padroni di tutte le terre (con quale diritto poi non si è mai capito!), che davano in gestione ai contadini, che potevano utilizzarle "gratuitamente", però dovevano dare al "padrone" minimo il 50% del ricavato del loro sudore.
    i "padroni" stavano a prendere il sole od a fare la caccia alla volpe, il popolino lavorava e sudava.

    il contadino a stento mangiava
    il padrone a gratis ingrassava.

    ora, nell'era "moderna", è cambiata la terminologia e la tecnica per riproporre il vecchio stile, ma nulla cambia.

    il banchiere o l'industriale ingrassa,
    il correntista o l'operaio mangiucchia.

    la storia si ripete, nel più assoluto silenzio dei sindacati, e con la compiacenza e complicità dei governi.

    unica soluzione?

    incalzare scarpe a punta, ed usare i piedi.
    non per noi, ormai finiti, ma per i nostri figli e nipoti.

    certo qualcuno dovrà cominciare.....

    che siano proprio gli "odiati" arabi ad iniziare il cambimento?

    ps: il commento precedente è stato cancellato per i troppi errori fatti.
    mannaggia alla tastiera! o testa....

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  3. L'immigrazione è sicuramente sfruttata a fini propagandistici, la lega in particolare, ma l'abbiamo già ribadito spesso; mi pare evidente però anche come sia utilizzata per comprimere i salari, in generale (immigrati o meno), se c'è abbondanza di manodopera a basso costo, diminuisce il potere contrattuale dei lavoratori, dato che le aziende possono 'acquistare' lavoratori ad un prezzo più basso, cioè trovano persone disposte a lavorare per meno (meno tutto, meno paga e meno diritti). Certo tutto questo non potrebbe accadere se non ci fossero le 'nuove' forme di lavoro 'flessibile', infatti è grazie a queste che le aziende possono imporre quello che vogliono, con il sempre più raro lavoro tutelato questo non sarebbe possibile.
    D'altra parte, anche se non fosse così, molte aziende oggi hanno anche la possibilità di delocalizzare. In entrambi i casi se ci fosse la volontà politica di frenare questi fenomeni si potrebbe fare. Il problema è che la politica non vuole farlo perché è essa stessa un'emanazione del potere economico e finanziario.
    Dunque in parte le aziende svolgono il loro ruolo, così come gli è consentito nella attuale società, cercando di abbassare i costi ed aumentare i guadagni, d'altra parte manca un contrappeso, perché il contrappeso sono loro stessi, sotto altra veste. È quest'ultimo dunque il punto debole, il contrappeso ci dev'essere, ma come si scalzano dalle posizioni di potere che hanno assunto? Forse l'unica soluzione è veramente calzare scarpe a punta come dice Mandi. D'altra parte questo lo possiamo fare anche metaforicamente, facendo pressione come cittadini. Ad esempio se per le aziende non fosse più conveniente delocalizzare perché i consumatori non acquisterebbero più quei prodotti, oppure se non fosse più conveniente abbassare i diritti perché, a fronte di un 10% risparmiato abbassando gli stipendi ed i diritti, ci fosse una penalizzazione del 20% sul mercato, potremmo riuscire a far valere le nostre ragioni.
    In ogni caso, che si indossino le scarpe a punta o che si utilizzino altre strategie, meno dirette, ma forse anche più dolorose per loro, è indispensabile che ci si muova UNITI. La nostra debolezza attuale è proprio questa: la divisione. Finché ci facciamo dividere in mille fazioni con sfumature diverse, finché non mettiamo a fuoco i nostri veri nemici, continueranno a fare quello che vogliono e ci faremo rosicchiare ogni giorno di più le nostre possibilità di intervenire.

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  4. CARISSIMO ROBY, come sai il nord, e poi non ti dico il nordest dove abito, E' DEVASTATO DA TROPPI CENTRI COMMERCIALI.
    I comuni, che non hanno più soldi in cassa, svendono il territorio che viene DEVASTATO IN MODO INDETERMINATO da questi inutili mostri.
    Dove abitavo prima ne avevo una ventina a meno di 15 km!!!
    E che ci faccio??
    A che mi servono?
    Niente trasporti pubblici, strade spesso intasate, inquinamento, suolo sprecato per inutili bubboni che non offrono affatto prezzi competitivi se non in rare occasioni (d'altro canto loro possono comprare a stock non negoziabili, metre ciò non capita a commercianti più piccoli, quindi si capisce il motivo).
    Percorri le strade/autostrade del nord Italia, ed è tutto un fiorire di questi colossi, uno dietro l'altro.
    E dentro l'offering è sempre lo stesso, una alta percentuale di stronzate tutte attorno al perno che è l'ipermercato commestibili, dove non è utilizzana alcun modalità verde di acquisto o di gestione dell'edificio (a parte le eccezioni che appunto sono eccezioni), poco verde, nessuna compensazione e molti, credetemi, stanno chiudendo.
    Sembra un riciclo di denaro sporco che sporca l'ambiente che serve a tutti noi, sporcaccioni compresi.
    Ma loro, gli sporcaccioni, non respirano in atmosfera, loro respirano merda.

    CONCORDO AL 100% CON OBBIE.
    Dobbiamo unire i nostri sforzi CONTRO il nemico.
    Ma abbiamo anche capito che molti, come noi, dalla parte del "torto" nel clima finanziario/capitalistico/neoliberista, pisciano controvento e votano per il nemico.
    Che li ha convinti e straconvinti che nulla è meglio della sua morsa mortale.
    Il nostro piccolo blogghetto è un tentativo di aiutare nella comprensione. Se solo ne abbiamo convinto UNO abbiamo fatto centro.

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  5. caro Roby (& Co)!! scusa se esco un po' di tema, ma RINGRAZIANDOTI per essere stato uno dei primi ad aderire alla nostra idea bislacca (ma di sicuro scevra da qualunque interesse peloso), ti informo che dopo un anno di duro lavoro fatto nei ritagli e di notte, il Loving Army è finalmente in rete.. lo trovi qui:
    http://lovingarmy.org

    è ancora molto incompleto, ma pian piano lo stiamo riempiendo di contenuti: critiche e suggerimenti molto graditi. ;-)
    Un abbraccio, <3

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