sabato 14 agosto 2010

La follia. Da qui a L’Aquila.


Qualcuno dice: se non c'è lavoro non ci sono diritti (Bonanni[CISL] a Linea Notte. ndr). Parliamo di diritti. Quindi adesso c'è lavoro e ci sono i diritti. Grazie agli accordi siglati da UIL e CISL che fanno un favore a Confindustria: i cattivoni della CGIL bastiancontrari a prescindere. Come mai, allora, tante persone sono sistematicamente non riassunte al terzo contratto a termine, in modo da proseguire il circolo vizioso di questi contratti trimestrali? Il diritto di essere precari. Non lo sa Bonanni che, mentre un lavoratore, anche se non è precario, conduce vita precaria con quei 1000 € (ma spesso anche meno se si parla di contratti part-time senza possibilità di trasformazione in tempo pieno) al mese, mentre i vertici aziendali hanno introiti da capogiro? E come giustifichiamo un intestardimento a voler continuare a produrre automobili, quando il mercato dell'auto è al collasso? Caro Bonanni! Pensando di fare il bene dei lavoratori fa l'interesse delle aziende: delocalizzeranno comunque! Anche con questi accordi che privilegiano le aziende il vantaggio che esse avranno a spostarsi nell'est Europa sarà incomparabile! Vale la pena essere schiavi in patria per un piatto di lenticchie?

Siamo ridotti che anche i lavoratori, a maggioranza, pur di inseguire un miraggio, vanno contro se stessi.
Si guarda al proprio misero interesse (si, perché nel nostro caso di lavoratori dipendenti, l'interesse è veramente misero), ed appena lo si ottiene ci si dimentica delle altre persone. Quelle che non hanno ottenuto un bel niente! Che sono la stragrande maggioranza. Io mi chiedo dove sia la civiltà in tutto questo. Come quei pochi aquilani che, avuto quel che di diritto spetterebbe a tutti, si dimenticano dei loro concittadini, compaesani che a migliaia sono ancora nelle tendopoli praticamente ignorati dai media.
foto trovata con Google cercando "follia"
Solo a tarda notte, in un documentario su rai3, se ne parla con profondità. Facendo ascoltare anche le campane stonate di quelli che, ottenuto un zuccherino, si sono subito schierati dalla parte del ducetto di Arcore.

È Proprio vero: non c'è discernimento nel dolore. Ci si aggrappa a tutto pur di continuare a respirare; ed ognuno vede il proprio dolore come peggiore rispetto a quello degli altri. Per questo c'è bisogno di persone che vedano la realtà obbiettivamente; persone che non hanno interesse che le cosano vadano in un verso o nell'altro; persone che abbiano un alto senso morale e che facciano il loro lavoro nel reale interesse della gente che fa parte della classe sociale più debole… Ma tanto Bonanni non mi leggerà mai!
E pensare che la classe operaia è la più numerosa e importante forza di una Nazione!
Ecco allora che le notizie sono monopolizzate da vicende interne dei nostri sfruttatori, che a ben vedere distraggono dai reali problemi; ormai non ha importanza chi ha fatto cosa: bisogna mandarli a casa perché sono incompetenti alla guida di un Paese. Lavorano per loro stessi.
E mentre noi ci scanniamo per un tozzo di pane loro sguazzano nel lusso a nostre spese. Ma su una cosa Bonanni ha ragione: i sindacati sono diventati come partiti politici, solo che CISL e UIL non fanno eccezione.
Al livello di sfruttamento che stiamo raggiungendo nel nostro illuminato Paese, com'è possibile non tacciare di condotta antisindacale tutte quelle aziende che, di fatto, impediscono con azioni anche spesso palesi , l'entrata del sindacato in esse?!?
Al livello di condotta antisindacale al quale siamo oggi (non presso tutte le aziende, ma, comunque sia, troppe!) si rende necessaria una norma che obblighi l'entrata del sindacato, anche a titolo gratuito, per impedire ai datori di lavoro, che spesso sono multinazionali che fanno capo a misteriosissimi proprietari, irrintracciabili, di esercitare un potere sulla vita delle persone che le rende completamente asservite al lavoro: schiavi moderni.
Ricordiamolo: la schiavitù è stata abolita. Facciamo che lo sia anche nei fatti, oltre che sulla carta.
Dove sono i diritti che qualcuno vuole legati al lavoro, se poi il lavoro ti rende schiavo e neppure ti rende accettabile la vita almeno dal punto di vista economico? Che fine ha fatto il proverbiale "ghe pensi mi" del Presidente del Consiglio, che vede ormai sfaldarsi la sua maggioranza di merda, non avendo mai fatto altro che operazioni di facciata? Speriamo di svegliarci presto da questo incubo di massa, che vede, da una parte, gente contenta di essere menata per il naso, e dall'altra gente che studia solo maniere per menare per il naso i primi sempre in maniera nuova e paradossale, contando sull'elemento sorpresa ed ancor di più sullo scarso o inesistente senso critico. Un esempio eclatante l'ho scoperto recentemente su questo blog che ha molto a cuore questo argomento, e che ringrazio di fare informazione.

4 commenti:

  1. parli di combattere e poi abolisci la violenza..non ti sembra un pò contraddittorio...
    per chi non concepisce la violenza come strumento civile non ne fa uso;

    conosco già il documentario,grazie comunque

    RispondiElimina
  2. L'attacco ai diritti dei lavoratori mi pare evidente, anzi più che attacco mi pare ormai una vittoria di chi vuole restringerli. Il ricatto è sempre quello: che l'alternativa è il non lavoro. Così hanno introdotto forme di lavoro 'flessibile' senza diritti, che servivano solo per dare più strumenti di manovra alle aziende, che servivano per assumere più persone, inizialmente, con meno vincoli. Abbiamo visto come è andata a finire, ormai assumono solo così.
    C'è poi la scusa che, con la globalizzazione, per competere con chi ha un tenore di vita un decimo o un centesimo del nostro, bisogna spendere meno anche per il lavoro. Insomma hanno introdotto una serie di misure gradualmente, con adeguate campagne di preparazione e poi di sostegno, per cui alla fine, molti lavoratori si sono trovati dalla parte di chi toglieva loro diritti, con la loro rabbia scientemente diretta altrove (immigrati, sindacalisti che non hanno tutelato i loro diritti, sinistra ingannevole ecc.).
    Bisogna riconoscere che, nel distrarre, nel dirigere altrove l'attenzione, hanno potuto approfittare di parziali verità, ingigandendole, mostrandole leggermente diverse da come sono, per utilizzarle ai loro scopi.
    È vero che in alcuni paesi gli stipendi sono più bassi, ma si può competere anche aumentando la qualità del prodotto, oltre che abbassando il prezzo, perché i nostri industriali scelgono sempre la seconda strada? Perché sono degli incapaci? E poi ora che i nostri sono i più bassi d'Europa cosa si inventeranno? Dobbiamo per forza superare in basso anche la Cina, l'India e l'Egitto e poi una volta superati ci saranno nuove mete? Nel frattempo il nostro livello di vita sarà diventato quello di quei paesi!
    È vero che l'immigrato spesso è disposto a lavorare a prezzo più basso, ma il problema non è lui, ma chi pretende di pagare sempre meno i lavoratori e regole (o mancanze di controlli) che glie lo consentono.
    È vero che i sindacati spesso hanno seguito logiche partitiche, invece di tutelare i diritti, è vero anche che hanno tutelato i loro iscritti senza preoccuparsi a sufficienza di coloro che erano fuori da queste tutele, di chi il lavoro non ce l'aveva e di chi ce l'aveva senza diritti, è vero anche che molti sindacalisti hanno perseguito interessi personali, ma da qui' a buttare tutto ce ne passa! Se riusciranno a relegarli in un ruolo sempre più marginale, i diritti dei lavoratori saranno sempre più calpestati.

    Il punto è quello di riconoscere correttamente la propria parte, chi è dalla nostra e chi no. Purtroppo diventa sempre più difficile, perché ad arte, si crea confusione e si rimescolano le carte, aggiungiamo anche che la capacità critica della maggioranza è stata scientificamente fiaccata ed ecco una situazione per cui i potenti sono riusciti a dividere e sottomettere la stragrande maggioranza senza bisogno della forza (in alcuni casi anche con quella ma in genere non è stata necessaria).
    Ed ecco oggi la quasi totalità della popolazione sottomessa, divisa, in lotta con se stessa, mentre pochissimi se la spassano tranquillamente...

    RispondiElimina
  3. Ciao.
    Io dico solo che siamo tornati al Medioevo (in occidente) dove Pochi manipolano la Verità raccontandoci STRONZATE a cui siamo disposti a credere per avere vantaggi e confort che altri non hanno senza accorgerci che il Medioevo che ci circonda (come altro definire le stronzate mediatiche che ci distraggono e servono manipolarci cosicchè non PENSIAMO?) ci impedisce la crescita spirituale e sociale.
    Loro, i Pochi, conoscono la verità e tendono a non dirla a NOI SCIOCCA MASSA. Potrebbe essere il motivo per il quale non vogliono essere intercettati.
    Poi c'è IL RUMORE DI FONDO...ovvero i non occidentali quelli che muoiono per aver bevuto acqua sporca, perchè non hanno nulla da mangiare perchè gli abbiamo devastato il territorio magari per usarlo come pattumiera, o come terreno di prova di armi chimiche e non...tanto SI SA il PIANETA E' INFINITO..

    RispondiElimina
  4. Richiamo il mio commento, rilasciato sul blog di Roby.

    RispondiElimina

Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.