venerdì 9 luglio 2010

Scudi umani!!!



Siamo diventati scudi umani.
Da uomini e donne, a vittime, a capri espiatori, tartassati, poi risorse umane; quindi scudi. Naturalmente in mano alla sinistra; ed a chi altri!?! Fa comodo declassare le persone a secondo della convenienza: credo che in fondo ci si senta anche meno responsabili del loro disagio, se così vogliamo chiamarlo declassando lo stato in cui si trovano. L'ombra oscura della coercizione si fa sempre più vicina; mi ricorda (letto nei libri e visto nei documentari) un periodo italiano in cui si usava far bere a forza l'olio di ricino a chi non la pensava come chi era al potere; ma era solo l'inizio, associato a botte, manganellate e reclusione. L'inizio.
Inizia così; la storia ci insegna: impedendo di fare informazione, poi, scavalcando gli organi costituzionali, si promulgano leggi che non favoriscono lo sviluppo del paese ma solo l'impunità di chi le scrive, chi si ravvede lo si dileggia, scredita in mille modi, anche grossolani; poi si comincia a impedire la libertà di manifestare; la polizia ubbidisce ciecamente, prende a manganellate: ma non sono persone? Donne, anziani, ragazzi. Uomini.
Siamo diventati scudi umani; usati da qualcuno per dar contro al governo. E quando non siamo scudi umani siamo schiavi del lavoro: 1000€ al mese per 40 ore di lavoro a settimana; con una giornata - o due quando va bene - di libertà settimanale per organizzarci la vita. Completamente in balia del padrone che decide vita morte e miracoli del mio tempo, del mio lavoro, dei miei pensieri. E quando non siamo schiavi siamo disoccupati, da commiserare, da assistere, ma senza dar loro un reale aiuto eliminando la speculazione che sta alla base del problema. Nell'anno di crisi il divario tra poveri e ricchi si è ampliato, conferendo non solo meno beni a chi già aveva poco, ma ampliando - e non di poco – le ricchezze di chi già ricco è. Nell'anno di crisi, i ricchi hanno guadagnato più che negli altri anni. Qualcosa non quadra. Ma…

Se scendo in piazza per manifestare contro una legge ingiusta, o contro la mancata applicazione della Costituzione, o contro il mancato aiuto promesso per situazioni di estremo ed evidente disagio, se scendo in piazza per un qualsiasi buon motivo, questo diritto non è più tutelato dalla Legge Costituzionale. Ogni volta che scenderò in piazza rischierò di beccarmi una bella randellata in testa. Con il plauso di "Libero" e de "il Giornale", che mi taccerà di essere uno scudo umano manipolato.
Questi signori, quelli del partito dell'amore, sono tanto bravi a gettare fango sui loro avversari politici; poi appena trovano qualcuno che non la pensa come loro, magari portando fatti o argomentando con cognizione di causa… Beh, l'amore svanisce: puff! Secondo loro siamo geneticamente diversi, e sono pronti - alcuni - "ad ucciderci in due secondi".
Ergo: se scendo in piazza per manifestare il mio dissenso avrò una probabilità in più di trovare qualcuno che mi spaccherà la testa o peggio. Sono quelli del Partito dell'Amore, che, una volta, si chiamavano fascisti. Per lo meno non avevano la pretesa di essere chiamati con un nome totalmente falso e fuorviante.
Non resta che prendere atto che questi personaggi, questi politici che permettono tutto ciò, sono stati eletti, sebbene in maniera poco chiara, da una gran parte degli Italiani; che la loro elezione è stata dovuta in parte anche maggiore dal non voto della stragrande maggioranza degli aventi diritto; che tutta questa gente è attorno a me, si lamenta, ma non fa o non propone nulla di concreto per cambiare lo stato delle cose; acconsente più o meno esplicitamente allo stato attuale di degrado civile che favorisce l'arricchimento dei soliti potenti; gente alla quale, per civiltà, ogni volta che ne scopro uno, evito di vomitargli addosso per lo schifo; gente da compatire, ma non più da tollerare, perché con il suo operato sta affossando un'intera Nazione; assoggettandola ai capricci di una lobby politico\imprenditoriale senza scrupoli, classe dirigente che "non ha alcun legame con un interesse per la verità", perciò riempie i notiziari con comunicati e dichiarazioni che non sono altro che stronzate.


Consiglio vivamente la lettura  - che è insieme una recensione ed una riflessione - del post STRONZATE pubblicato su Blog Drome il 19 gennaio scorso da Daniela, proprio sul saggio di Harry G. Frankfurt. Questo libretto è tutt’altro che una semplicistica dissertazione sui termini.

Unica cosa sensata che ho sentito ultimamente:"
In un grande paese democratico la libertà di stampa non è mai sufficiente". Chi lo ha detto?
Intanto noi - chiunque dissenta - siamo stati declassati a scudi umani.


P.S.

La lettera che circola in rete in questi giorni (quella della telefonata che richiede il pagamento dell'abbonamento a SKY ad un abitante de L'Aquila), è di Anna, sul blog Miss Kappa. Questo il link diretto.

9 commenti:

  1. Manifestanti ricevono a Roma le botte del G8 dell’Aquila.
    (Massimo Famularo) Dal sito di Daniele Luttazzi.

    Mi pare che sintetizzi bene il concetto.

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  2. Non so se sia mai sato facile manifestare, sicuramente non lo era nel periodo del fascismo, ma non lo era neanche negli anni 70 quando poteva arrivarti qualche pallottola 'vagante', forse è stato relativamente facile/sicuro in alcuni periodi precisi, quando le manifestazione erano quasi un rituale, poco utile, scontate, ma comunque sempre un bel modo per sentirsi parte di qualcosa di più grande, per verificare di non essere soli, per contarsi, per confrontarsi.
    Ora però mi pare nuovamente inquietante, ora che avrebbe un peso, ora che si manifesta con difficoltà, ora che il potere soffre le manifestazioni e cerca di sminuirle, di silenziarle e l'opposizione non le garantisce più di tanto se non può metterci il proprio cappello. In questo periodo si è proprio in balia del potere, può accedere di tutto, non si ha la sensazione di esecitare un proprio diritto di cittadini, ma di scontrarsi direttamente con chi esercita illeggittimamente più potere di quello che dovrebbe, di potersi ritrovare in balia di pericoli imprevisti, insomma si ha quel terrore nei confronti dello stato che caratterizza la vita nei regimi autoritari, invece della sensazione di protezione che caratterizza quella nelle democrazie. Siamo sotto un regime? Non lo so, ma mi pare che ci somigli molto.

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  3. Si Roby, ma direi che più che scudi umani (a parte quei poveri aquilani) siamo il POPOLO BANCOMAT.
    Loro (poche persone) fanno le cazzate,
    TUTTI NOI PAGHIAMO PER LORO.
    Perchè, cari amici, il pagamento è anche nel fatto che ammettono, con continue leggine, lo sfruttamento delle risorse di tutti a beneficio di pochi (l'acqua, l'aria e il suolo per esempio, i parchi, l'ambiente naturale), e non pensano nemmeno alla vita futura dei loro pronipoti, perchè non ci arrivano, perchè hanno in testa idee illuministe di 4 secoli fa sul fatto che la Terra sia infinita (?), mentre noi non simao altro che pulci sul cane.
    Non è rilevante che il popolo bancomat guadagni molto, bastano 40 ore per 1000 euro, pochi servizi e anche inefficienti, salute chi ha fortuna, casa chi ha culo (rivedi aquilani), qualche idea in testa da confondere con canale 5 forever (cornuti e mazziati).
    Poi si fa finta che quei 1000 euro siano tutti tuoi, invece con tasse nascoste e sparpagliate e aumenti dei servizi base e del carburante/energia ti ritrovi a secco, magari convinto di aver fatto spese pazze e invece hai ridato altre 10 volte le tasse.
    Obbie cita un'ottima sintesi di Luttazzi sugli aquilani e sente odore di regime. Io sono certa che siamo in un regime, quello della televisione indotta, delle stronzate indotte, passate per osmosi, a causa della stanchezza psicofisica di quelle 40 ore e soprattutto del senso di solitudine e distacco dallo Stato, non sentito e non visto, inesistente. Inutile.
    Siamo desolatamente soli e depressi, poco motivati e distratti in continuo dall'ipnosi delle stronzate.

    Ah Roby, consiglierei di linkare al nostro post STRONZATE, perchè, dove hai messo il link, secondo me crea confusione, e inoltre è già troppo commentato da troppi GRANDI INTELLETTUALI (la rete ne è pienissima).
    Nel nostro umile link sintetizziamo e diamo fuoco alle polveri, per innestare un pensiero e non per mostrare quanto siamo intelligenti.

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  4. Sicuramente hai ragione Daniela: siamo il popolo bancomat. Infatti "scudi umani" è solo l'ultima definizione che mi ha fatto arrabbiare quando l'ho sentita al tg3 nelle citazioni di alcuni noti quotidiani nazionali, volevo usarla ironicamente. Ci stanno ormai chiamando in ogni modo possibile purché sia funzionale ai loro giochi di potere.
    Infatti, che nel 2010 si arrivi ancora a fare porcate come menare la gente che vuole manifestare, ci ributta nel fossato della barbarie! Si capisce che in passato non è mai stato facile manifestare, come giustamente fa notare Obbie, ma che ancora oggi si possano fare queste cose impunemente! Eh no! Supermegastracazzzzo!!!

    Ora è tardi, ma domani vedrò di mettere un bel linkone al tuo stupendo post Stronzate nel corpo del post(scusa, sono stato insensibile e distratto).

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  5. ....per Roby...
    PERDONATO!!!
    ;))))

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  6. Un piccolo aggiornamento nel corpo del post, come doveroso tributo a chi mi ha fatto scoprire il saggio di H. G. Frankfurt; prima della chiosa finale.

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  7. Il libro è piuttosto semplice da leggere, gli americani hanno di buono che la divulgazione anche di temi difficili riescono a farla...mica sono fighetti come i nostri PSEUDO INTELLETTUALI....

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  8. Roby
    ho ricevuto da Mauro le foto fatte da Daniela, che ringrazio insieme al coniuge, ma non ne avevi scattate anche tu?
    Che fine hanno fatto?
    Le vuoi tenere solo per te?
    Scherzo...fammi sapere
    Ciao

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  9. Carissimo Aldo! Maccerto! Solo che non ho il tuo indirizzo di posta elettronica, quindi pensavo che te le inviasse Mandi... Se vuoi puoi andare sul mio profilo e mandarmi una mail privata, così ti aggiungo alla mia rubrica e ti mando io le foto. 'Notte...

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Sono graditi i commenti educati, anche ironici e che aggiungono informazioni.