Un Bloggodromo Condiviso!
Tentiamo, in un mare di informazioni spesso contrastanti, di osservare la realtà con senso critico, con onestà e senza sentirci depositari della verità.
giovedì 31 dicembre 2009
Non diamo in appalto la nostra anima
giovedì 24 dicembre 2009
SKIN COLOR
Ecco la scocciatura. Ma ciò di cui si dovrebbe tener conto è l’arricchimento che la fusione di culture ha sempre – e sempre porterà - alle comunità che l’hanno praticata. Infatti, come in natura la biodiversità è fonte di forza e di stabilità dell’ecosistema, così nelle comunità umane, quelle che hanno dimostrato di avere un’apertura al dialogo ed all’integrazione con altre culture, hanno avuto una carta vincente nello sviluppare un grado di civiltà elevato. Un ruolo fondamentale per far si che ciò avvenga lo gioca una classe politica illuminata da un senso civico che trascenda il normale modo di fare politica. Dovrebbe avere, cioè, una lungimiranza atta a cogliere gli aspetti positivi nel lungo periodo, cercando di arginarne con intelligenza gli aspetti negativi dell’inizio, quando il primo impatto tra culture diverse crea inevitabilmente un attrito, dovuto per lo più all’ignoranza che genera la paura del diverso.
- La paura del diverso - Sarebbe bello attribuire, in prima istanza, la colpa dell’intolleranza tra culture, ad un’ignoranza diffusa sul territorio a macchia di leopardo, che, come non ultima implicazione, ha l’analfabetismo. Si stima infatti che tra analfabeti totali e analfabeti funzionali si arrivi ad una percentuale della popolazione molto preoccupante. Chi ha voglia di rimboccarsi le maniche può leggere questo interessante e lungo articolo, molto ben argomentato. Piero Ricca ha anche argomentato questa situazione nell’articolo “Analfabeti d’Italia”di qualche mese fa, sul sito WU magazine. Ma questo non è, a mio avviso, che il risultato di una politica fallimentare sul lungo periodo. La situazione in pratica è degenerata a fronte di una politica sciagurata, che non si è occupata di altro che non fosse apparenza e guadagno di prestigio, attraverso anche un’informazione asservita, che assecondava (ed asseconda tuttora) di volta in volta la compagine di turno, sempre per un tornaconto reciproco. Altro che trasparenza! Certamente qualche opera l’hanno portata a termine, ma si vedano tutte le “cattedrali nel deserto” e le grandi strutture, soprattutto strade, che ora sono a rischio per una conduzione dei lavori criminale. In pratica non si è dato lo sviluppo che necessitava ad un accrescimento culturale generale, lasciando praticamente a se stessa l’istituzione scolastica. Tenendo il popolo nell’ignoranza lo si domina più facilmente, peccato che poi ci sia l’incomprensione e la paura del diverso, che portano inevitabilmente a scontri sociali. La ricaduta sulla comunità è enorme. Direi incommensurabile.
Ma questo non preoccupa minimamente le lobby di potere, e neppure i governi, perché ad esse legate a filo doppio. Si pensi alle farmaceutiche, che hanno intrallazzato con i governi affinché comprassero milioni di dosi di un vaccino totalmente inutile ... Con quali soldi anno affrontato la crisi queste ricche multinazionali, mentre migliaia di persone sono rimaste senza lavoro, e questo solo fino ad ora? Se fossimo già aperti alle altre culture nella maniera in cui io mi auspico un giorno si possa essere, non ci saremmo fatti abbindolare così facilmente, perché con l’intelligenza di un popolo altruista, ed onesto – ciò che serve per essere civili – le compagini politiche/affaristiche avrebbero vita molto difficile. Si rende quindi necessario un accrescimento culturale attraverso la scuola per prima cosa, per far capire agli uomini di domani che il nostro vicino non è da odiare solo perche ci sembra diverso, quando diversi sono solo i suoi usi e costumi. Ci possono essere popoli totalmente inadatti alla convivenza nel nostro territorio, ma ciò non significa che se qualcuno di quel popolo vuole stabilirsi da noi, esso non possa portarci la sua parte migliore. Non si può, insomma, pensare subito che ci voglia far del male. Attraverso la conoscenza si può arrivare alla comprensione, per far ciò bisogna potenziare l’istituto scolastico. Ovviamente un popolo troppo attento non fa gioco a chi lo vuole anestetizzato da spot e videogiochi. Quel che è certo, è che con l’intolleranza dell’extracomunitario, si arriva ad odiare anche un nostro concittadino che invece l’extracomunitario, lo tollera. E dire che anche noi Italiani abbiamo un passato da emigranti, quindi dovremmo capire bene la situazione. Viva l’accrescimento culturale che viene dalla convivenza tra culture diverse, nel rispetto di tutte e nella comprensione reciproca! Ma questo in un paese civile.
lunedì 21 dicembre 2009
Che mi frega dell'ambiente...tanto ho pronta la navicella per Marte

Questa è in sintesi l'idea che gira nella testa dei "leader" riunitisi a Copenhagen.
http://www.greenpeace.org/italy/news/copenhagen-lettera-kumi
E non solo in quella.
Al di là dei comportamenti individuali, spesso poco responsabili perchè poco informati, ecco passare una legge iniqua e SCHIFOSA, LA LEGGE MANCIA.
Quanti cittadini si interessano dell'ambiente in modo approfondito?
Pochi, e visto il periodo prenatalizio, nessuno si è mai chiesto, per esempio,che fine fanno tutti i rifiuti in più che maciniamo durante le "feste", tipo le inutili carte regalo, fiocchi e controfiocchi, confezioni abnormi per contenere una microspopica cosetta, i mille inutili gadget che finiscono nell'indifferenziato (ovvero il rifiuto più impattante)?
Agli irresponsabili comportamenti individuali, resi quasi obbligati dall'approccio consumistico all'economia, aggiungiamo le grosse responsabilità dei nostri "governanti", che ci trattano proprio da deficienti.
Nella Finanziaria blindata di Tremonti spunta, dagli abissi senza vergogna dei nostri parlamentari, la LEGGE MANCIA.
Non è il nome di un parlamentare (anche se ci starebbe bene), ma è proprio quel significato lì: LA MANCIA.
Una prebenda nata nel 2004 per finanziare (si disse allora) piccole opere pubbliche nei comuni.
Ovvero mantenere vivo il sistema di mazzette della nota disaggregazione amministrativa italiana(troppi comuni, troppo piccoli con troppe incombenze, poco personale, poco pagato e poco preparato e poco motivato), mantenere mille bestiacce puzzolenti di sindaci vicesindaci, assessori alle varie ed eventuali e consiglieri misti per mantenere un "elettorato", MA NON CON FATTI E MIGLIORIE A SISTEMA (come dovrebbe fare uno Stato moderno), ma bensì INUTILI RIVOLI DI SOLDI PUBBLICI IN SCIOCCHEZZE NON CONTROLLATE.
COME? Basta conoscere un parlamentare, e questo, in virtù di quello schifo di "legge mancia", "elargisce" munifico il denaro al comune di riferimento, per una pista ciclabile, o una fognatura, o il festival internazionale del design, per sistemare cimiteri o uffici del turismo, per restaurare gli edifici della curia vescovile (poveretti l'otto per mille non basta), insomma un ente pubblico spende senza logica, senza progetto, senza motivazioni, ma soprattutto, così facendo garantisce al parlamentare i prossimi voti alle elezioni.
103 MILIONI DI EURO
TANTI, MA SOPRATTUTTO PRESI DA DOVE?
MA OVVIO DA UN FONDO DI 165 MILIONI PER LA TUTELA DELL'AMBIENTE,
nascosto negli interstizi del bilancio dello Stato dall'estate 2008.
588 MICROSCOPICI INTERVENTI, SCOORDINATI TRA DI LORO, e oltre al danno la beffa, pare che questi interventi debbano anche far finta di vestirsi un po' di verde.
http://archiviostorico.corriere.it/2009/dicembre/19/Dalle_fogne_prodotti_tipici_Riesumata_co_9_091219027.shtml
giovedì 17 dicembre 2009
Il tentato collasso dell'informazione, in atto.
Non dire una cosa, spesso, e se fatto in maniera mirata, è peggio che distorcere una verità. Basta provare a pensare. Quanto si parla delle tendopoli de L’Aquila? Di Messina? Ma anche più genericamente dei container usati come case, delle altre zone terremotate in passato, e che ancora ci sono. Quanto si parla del disagio reale che colpisce in vari territori l’Italia? Facciamoci i conti, e vedremo che gli organi d’informazione che rintracciano le situazioni più scabrose, dico dal punto di vista anche solo amministrativo, sono pochissimi, tra i quali internet fa una parte molto rilevante, trovandosi in esso, molti siti di informazione che sono completamente scollegati da qualsiasi rapporto con la politica. Infatti eccolo oggetto di ingerenze da parte della politica. Alla stessa maniera con cui si attacca il giornale (poco importa se di altra nazionalità) o il giornalista che osa esprimere un giudizio oggettivo, o esplorare un terreno poco battuto perché scomodo, o un uomo politico che esprime il suo dissenso facendo una vera opposizione. Ci sarebbe bisogno di una mobilitazione generale, per la quale sarebbe necessaria una presa di coscienza talmente ampia da risultare quasi impossibile. Ma perché impossibile? Perché l’informazione non fa il suo dovere, e qui cito un post molto bello di Marco sul suo blog SCHIAVI O LIBERI, dove, anche lui, informa che il 44 % della ricchezza nazionale è in mano al 10 % delle famiglie italiane. Se insistiamo caparbiamente a voler diffondere certe notizie, sui blog, noi che abbiamo questo mezzo, sui giornali i giornalisti, ma, noi, anche al bar, sul lavoro, confrontiamoci con la forza dell’informazione, cercando di affermare le notizie che dovrebbero destare la coscienza critica della gente con fermezza, ma mai con saccenteria o violenza verbale, cercando di instillare anche solo un piccolo dubbio. Per cominciare andrebbe bene. Io, per primo, mi ritengo insicuro, e mi sono sempre detto “ma come posso convincere altri se anche io non sono sicuro?” Ma la forza dell’informazione veritiera è enorme. Difficilmente riusciremo a far cambiare idea ad una persona anziana che ha radicato il suo pensiero su quello che i media gli propinano, ma forse sui giovani, che usano internet, li si può spingere a frequentare altri siti che non siano quelli glamour creati ad hoc per il loro target, per fargli aprire un orizzonte che è quello della propria opinione non pilotata, di un proprio punto di vista indipendente, ragionato, non inculcato attraverso il bombardamento mediatico.
Internet è questo. Una pluralità di opinioni talmente vasta da dare fastidio a tutti quelli a cui questa pluralità può togliere consensi, e di conseguenza potere, e di conseguenza denaro. La relazione con l’immaginario ha assunto una dimensione ancora più rilevante, oggi, rispetto al passato, grazie alle nuove tecnologie veniamo proiettati in universi incredibili ed incredibilmente realistici, pur essendo totalmente falsi. E ciò inevitabilmente ha provocato un annichilimento di una buona parte delle persone, soprattutto giovani, che affrontano l’esperienza creata con dovizia di dettagli da sembrare vera, passivamente. A ciò ci si può contrapporre solo con uno spirito sempre vigile e critico, e soprattutto, da parte dei genitori, nel non far passare in televisione o sul PC qualsiasi cosa senza interloquire coi propri figli. Diffidiamo dei proclami, e quando ci sono, rimaniamo attenti a che le promesse vengano mantenute. Non ricadiamo in un altro periodo buio come quello in cui la follia di Mussolini ci gettò nel periodo più buio della storia d’Italia.
Lottiamo per la pluralità e per la libertà dell’informazione. Difendiamo chi porta avanti questi valori con coraggio.
lunedì 14 dicembre 2009
La vita reale e la vita virtuale

Nella vita reale è un signore ricchissimo e anziano,con la fissa delle donne vestite di nero e poco truccate, racconta barzellette stupide e crede di saper cantare. Per arrivare alla ricchezza e al potere che ha accumulato, ha fatto patti oscuri con altri signori, come Licio Gelli (tessera 1816)
e probabilmente anche con “signori” poco signori e dall’accento siciliano.
Nella vita virtuale, realizzata con rimbambimento collettivo attraverso i mass media, lui è il Premier.
Scandalosamente gretto, ci ha fatto fare figure orrende ovunque, anche in Germania al congresso del PPE,
dove ha messo in crisi l’interprete, proclamandosi “uomo con le palle”.
Non vuole pagare i conti con la giustizia, è entrato in politica solo per quello, e continua a lavorare su quella linea attaccando
tutti e tutto, presidente della repubblica, costituzione, giudici, magistrati. Chi gli oppone, nel suo narrare folle, è un comunista.
Una parola che non mi è mai piaciuta nella sua applicazione reale, ma che concettualmente propone temi etici, ragionevoli e da condividere.
Aggressivo, rabbioso, ieri nella vita reale era a Milano a fare "tessere".
Le proteste erano già cominciate e nemmeno le televisioni più prone riuscivano a nascondere il dissenso, espresso solo con cori e rimbrotti.
Lui però stava tranquillo, due cordoni di uomini di guardia a proteggerlo, solo i sostenitori potevano avvicinarsi e non certo i facinorosi "comunisti".
Prodi andava in giro in treno e in bicicletta, senza troppi guardiani, la Merkel va a fare la spesa da sola. Lui deve "difendersi".
Dai sostenitori, pare.
Un sostenitore un po' alterato, magari arrabbiato per l'ennesima promessa non mantenuta, gli ha tirato un duomo di gesso sulla faccia.
Come sia riuscito è inspiegabile. Due cordoni di guardie del corpo a proteggerlo, servizi segreti, polizia, e Tartaglia arriva e gli tira un duomo di gesso.
Inspiegabile.
Siamo ancora nella vita reale o siamo a quella virtuale?
La domanda non è inutile. Nella vita reale un signore normale di 74 anni si fa male con un atto del genere.
Nella vita virtuale salta sulla macchina e si mostra ai sostenitori, viso al rosso pomodoro, fiero e combattivo.
Poi si accascia, denti rotti, naso rotto. Un eroe. Quasi difficile da credere.
Dicono che è all'ospedale, che sta già bene, forse per lui è un momento di vacanza. Tutti preoccupati. Tutti.
Tutti che parlano di lui. Siamo di nuovo nel virtuale, quello dove lui sguazza con una capacità inarrivabile.
Altro che Obama e il suo "nobel" per la pace.
Altro che Copenhagen con i suoi black block. Pare che i No Global siano tutti a Copenhagen a distruggere.
No Global Warming, ecco cosa è il no Global di Copenhagen.
Pieno di colori di gente, civilissima, che teme di non avere più un pianeta dove vivere. I black block sono neri, nessun colore, la morte.
Altro che finanziaria.
Altro che attacco ai giudici.
Digitale terrestre, invece, altri soldi per Silvio. Passato inosservato.
Ecco, c'è riuscito di nuovo a riempire la prime pagine dei giornali. Ecco che il suo racconto è l'unico che si racconta.
Vita reale e vita virtuale di nuovo insieme.
Due voci fuori dal coro. Bindi e Di Pietro. Gesto da condannare, lo hanno detto entrambi, inequivocabile che sia così,
ma inequivocabile che anche Berlusconi, con le sue parole, i suoi atti, la violenza verbale sua e dei suoi accoliti,
abbia contribuito in modo abnorme al clima di violenza.
Dall'ipocrisia istituzionale si è passati alla volgarità tout court.
Dire la verità a caldo, può provocare uscite di parole sfrenate di cui pentirsi e, loro, i politici, non sono al bar dello sport.
Devono stare attentissimi a ciò che dicono. E' il loro mestiere.
I politici devono essere lucidi quando esaminano la realtà, non rigirarla a proprio vantaggio,come ha fatto e continuerà a fare Berlusconi,
utilizzando questo "incidente" per manipolare ancora e ottenere quello che è l'unica cosa che vuole: evitare il giudizio, evitare il carcere.
Alfano vuole "sistemare" i sobillatori da internet. Signor ministro della giustizia, non si preoccupi, finchè si sfogano con la tastiera,
al calduccio delle loro case, non succederà nulla.
Come vede, per realizzare una specie di attentato a Berlusconi, in mezzo alle guardie del corpo, ci voleva un "folle".
E quelli che scrivono sulla tastiera, sono molto arrabbiati, ma non folli.
Parole al vento, vita virtuale.
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/di-pietro-e-bindi-clima-colpa-di-berlusconi-174887/
giovedì 10 dicembre 2009
Storia delle cose
Le esigenze del ciclo dei prodotti nella società occidentale (il video è rivolto agli statunitensi, ma i concetti valgono perfettamente per ogni paese industrializzato) hanno cambiato la nostra società, la politica dei nostri paesi, il nostro modo di vivere, il nostro pianeta e lo hanno fatto peggiorando tutte queste cose, abbiamo più prodotti a disposizione, molti di più del passato, ma vale davvero la pena? L'alternativa non è tanto quella di rinunciarvi (figurarsi! fare questa proposta, provoca immancabilmente una catena di reazioni, con la conclusione finale che va bene così), ma quella di cambiare la prospettiva, non dovremmo essere noi al servizio dei beni, ma essi al nostro servizio come è stato quando l'uomo ha iniziato a produrre e come dovrebbe continuare ad essere. È una banalità eppure, quello che facciamo giornalmente è proprio essere al servizio della produzione, se ci riflettiamo profondamente (e questo filmato ci aiuta a farlo) ci accorgiamo che è così.
Annie Leonard
Story of stuff
martedì 8 dicembre 2009
Ovviamente ...!
Ovviamente la crisi è già in via di rientro... (peccato che le migliaia di cassaintegrati non siano esattamente d’accordo, e che le famiglie facciano sempre più fatica ad arrivare a fine mese). Ovviamente il governo sta facendo tutto il possibile per rientrare dall’emergenza (peccato solo che, di ridurre le spese inutili, come lo stipendio a parlamentari che fanno dell’assenteismo la loro regola, non se ne parla; oppure ridurre gli stipendi da favola che ognuno di loro, senatori e deputati, parlamentari ed avvocati doppiolavoristi... No, no! Come farebbero a sopravvivere!). Ovviamente le dichiarazioni dei pentiti, adesso, non sono più attendibili... (a prescindere dal fatto che vengano prima verificate. No, non si può credere che un assassino dica il vero su scottanti fatti che implicano un coinvolgimento della politica). Ovviamente se l’Italia sta andando in malora, è colpa mia. Sono stato io a buttare soldi in opere inutili (tipo il ponte sullo stretto, tra l’altro irrealizzabile), a non fare una legge contro il conflitto di interessi, ho deciso io che un politico possa percepire uno stipendio di decine di migliaia di €uro al mese, e decido io anche gli aumenti quando e come voglio (mai, comunque, un abbassamento). Mea Culpa!
Ovviamente, i nostri politici, sono tutte delle brave persone (peccato che ce ne siano di pregiudicati, condannati in via definitiva, poverini!). Ovviamente alla manifestazione del No B. Day erano in quattro gatti (anche se migliaia di persone non sono neppure riuscite a raggiungere la Piazza San Giovanni a causa della calca). Ovviamente quei quattro gatti sono comunisti, come i giudici, i magistrati, i giornali, e tutti quelli che non possono tollerare che il presidente del consiglio usi la propria carica impropriamente. Ovviamente. Per fuggire dai suoi problemi giudiziari. Così come farebbe qualunque farabutto che non vuole pagare per i suoi reati. Ovviamente è nella sua natura... ma è tanto un brav’uomo!
D’altronde «Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana»(Silvio Berlusconi, 4 settembre 2003) E’ ovvio!
domenica 6 dicembre 2009
La protesta e la festa
venerdì 4 dicembre 2009
Conto corrente aperto presso la Banca dei Favori
“Lei va a letto con qualcuno solo perché la giornata è noiosa?”
mercoledì 2 dicembre 2009
L’illusione dell’individualismo
una lettera veramente struggente di un uomo che parla al figlio ormai adulto, (questo è il collegamento all’originale).
Ad un certo punto dice:” Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti”
Non sono d’accordo su questo.
A mio avviso, questa società, è falsamente individualista.
Ed è esattamente lo scopo che si prefiggono le lobby che hanno enorme potere, al fine di pilotare le masse: ci vendono un miraggio di individualismo.
Nel vero individualismo, non è vero che non si tiene conto del prossimo. Questo è egoismo.
Infatti, l’individualista “buono”si accorge subito di chi lo prende in giro.
E’ lampante, ad esempio, che quei signori che fanno politica, badano, innanzitutto, al loro interesse personale. Egoismo.
Purtroppo tutto il resto della lettera che l’uomo scrive al figlio, è condivisibile, ovviamente in un’ottica di rassegnazione.
Non vedendo una via d’uscita dal labirinto politico che, grazie(e non ci si può stancare di ripeterlo)anche ad un’opposizione inesistente, anzi connivente, si è venuto a creare.
Ovviamente io non sono laureato. Non ho impiegato tanti anni della mia vita a studiare, per poi trovarmi con un nulla (o quasi) di fatto.
Forse è per questo che preferisco rimanere.
Sgobbare, magari impiegare un po’ di tempo per diffondere queste idee con un gruppo di amici, sul web.
Lottare come posso, insomma.
L’individualismo è insito in ognuno di noi. Quello che si deve imparare è amare il prossimo, o per lo meno rispettarlo.
Esattamente quello che viene demonizzato dalle tv, attraverso i così detti reality, attraverso un’informazione sapientemente pilotata,
attraverso la programmazione di talk show più o meno discutibili, che non fanno altro che alimentare le tensioni tra gli individui mediante il miraggio di una vita fatta di cose futili e materiali.
Facendo accantonare qualsiasi critica doverosa alla visione di persone che si sbranano per un secondo di apparizione televisiva: tutto falso! Pianificato!
L’individualista vero non si lascia accalappiare da questi sotterfugi: in lui è lo spirito critico.
Per questo non posso perdonare quelli che hanno lasciato accadere, senza muovere un dito, ciò che ora sta accadendo in Italia.
Albert Einstein ha detto: "Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare."
Ora credono di farci cadere (parlo della pseudo - sinistra) nel tranello che loro sono contro questo modo di fare politica. Ma dov’erano quando si poteva fare una legge contro il conflitto di interessi?
Dov’erano quando si è fatto lo scudo fiscale ai mafiosi?
Erano ad intascare la loro vittoria di casta: stipendi da favola, privilegi da favola, ed un bel calcio in culo al popolo!
E’ stato sufficiente far finta di fare opposizione.
Il fatto è che continuano così ancora ora! Questi sono individualisti egoisti!
Ci vendono un miraggio di individualismo che non fa altro che alimentare l’astio tra le persone!
Ma pensare al proprio bene è ben altro! Allora non ci si ridurrebbe ad auto distruggerci, perché da uno sbaglio si impara, e non lo si fa più!
Invece eccoci.
Stiamo diventando un popolo di indifferenti. Superficiali ed indifferenti, sulla spinta di questo individualismo egoista che contraddistingue la nostra classe politica,
e che ci sta pericolosamente spingendo in una deriva oligarchica.
Antonio Gramsci diceva dell’indifferenza:
“L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.” (Antonio Gramsci - Indifferenti - 11 febbraio 1917)
Questo è il vero.
Il falso individualismo dal quale l’italiano medio viene affascinato, genera l’indifferenza.
Noi, individui, dobbiamo combattere questa indifferenza, dobbiamo essere solidali con chi sta male, ed aiutarli, ognuno con le proprie possibilità.
Dobbiamo ascoltare chi si lamenta, per capire il perché. E basta accontentarsi del meno peggio! E’ stato così che anni di lotte sindacali sono finite nel cesso!
Ed è stato così, cioè pensando “meglio così che peggio”, che ci ritroviamo una classe politica colma di pregiudicati ed indagati.
Abbiamo una cosa fondamentale da fare: smettere di essere passivi davanti a tutto quello che ci si para davanti.Meglio dubitare di tutto che prendere una cosa di troppo per vera: quell’unica cosa alla quale abbiamo creduto, rivelatasi falsa, ci potrà causare danni devastanti.
martedì 1 dicembre 2009
5 dicembre 2009 - No B. Day!
lunedì 30 novembre 2009
LO SHERPA A COPENHAGEN

Dal 7 al 18 dicembre 2009 a Copenhagen ci sarà la conferenza delle nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
http://en.cop15.dk/frontpage
Due saranno i temi fondamentali da trattare E RISOLVERE:
Ridurre drasticamente la produzione dei gas serra
Fornire supporto monetario ai paesi poveri che stanno subendo le catastrofi causate dal cambiamento climatico
Non a caso ci sono richieste di RISARCIMENTO DANNI da parte dell’Africa ai Paesi ricchi. Qualcosa che uccise Miran Hrovatin e Ilaria Alpi nel 1994.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/10/clima-africa-danni-paesi-ricchi.shtml
Lo sherpa Apa è andato per la diciottesima volta sull’Everest per ripulirlo da immondizia (!!!) e per chiedere di fermare i cambiamenti climatici. I ghiacciai himalayani si stanno sciogliendo ancora più velocemente di quelli alpini e di quelli del Polo Nord.
Riserve di acqua dolce.
Lui che conosce quei posti come noi le nostre tasche, ha detto che, quando era piccolo (è nato nel 1960), il lago largo un km e profondo 100 mt non c’era a quota 3300, e non c’erano ruscelli di acqua dolce a quota 7900.
http://ecoworldly.com/2009/04/05/climber-to-break-record-with-mt-everest-clean-up-climb/
Abbiamo solo questo pianeta.
Cominciamo a riflettere su cosa facciamo e cosa ascoltiamo, cominciamo a riutilizzare il nostro senso critico.
Basta sprecare acqua cibo risorse. Non lo faccio per il pianeta (che se frega di noi), lo faccio per me, per i nostri figli. Lo faccio perché mi hanno educato a non SPRECARE. È istinto.
Basta con previsioni meteo per chi deve fare vacanze o shopping.
L’inverno dovrebbe essere alle porte e invece fa caldo, troppo caldo. Il mio albicocco è ancora verde nel giardino. E non abito a Palermo ma a Udine.
Basta sciocchezze sul freddo uguale cattivo tempo, caldo uguale bel tempo. Ti piace il caldo? Perché non offrire a questi superficialoni un bel giretto sulla superficie di Venere? Lì fa caldo, tanto caldo…
sabato 28 novembre 2009
faccio il primo:
sperando di far cosa gradita a quei pazzi che riescono a seguirmi, sforno quello odierno:
POLITICA (forse)

BRESCIA, 27 NOV - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha affermato che verranno assunti 18mila uomini nei prossimi tre anni nelle forze dell'ordine.
Traduzione da maronese all'italiano comprensibile:
ahi, ahi, ahi, ahi.
la gente comincia giustamente ad incazzarsi, perchè nonostante i proclami governativi, rigorosamente falsi, la situazione peggiora di giorno in giorno.
quindi per evitare che ci appendano per le palle, come sarebbe giusto, occorre che ci garantiamo un esercito di deficenti che prendano le botte al posto nostro.
comunque i capo, detto anche testa d'asfalto per non dire di cazzo, ha fatto bene ad andare nei paesi arabi per cercare qualche posticino dove rifugiarsi nel caso le cose si mettano male.
speriamo solo che non vengano a sapere dove ci rifugieremo, altrimenti questi sono capaci di venirci a cercare anche all'estero!
DELLA SERIE "DIO LI FA' E POI NON LI ACCOPPA!"
La Lega, un caro "cliente"...

GENOVA, 27 NOV - Lite in piazza tra il sindaco di Genova Marta Vincenzi e leghisti impegnati a raccogliere firme a favore del crocifisso nelle scuole.
sui leghisti ci sarebbe da scrivere un libro, da mettere nella sezione barzellette.
mentre racolgono le firme per far riappendere i crocefissi nelle scuole, uno di loro litiga con un passante e tira diverse bestemmie.
cosa dire?
che sono degli idioti, mi sembra superfluo.
loro che si ornano con simboli celtici la cameretta, quindi pagani, poi vanno in giro a difendere quelli cristiani, del quale tra l'altro non gliene frega una cippa, ma per far parlare di loro tutto serve.
dimenticando comunque che la croce non è un simbolo cristiano, ma preso in prestito dal cristianesimo.
strano che il bossi dal pannolone bagnato, oltre a voler bruciare il tricolore non voglia bruciare anche le croci.
mah!
CINEMA (si fà per dire)

Banfi: "Non tornerò nei panni di nonno Libero, ho altri progetti"
farà "bisnonno Occupato"!
molto probabilmente verrà messo in qualche lista alle prossime elezioni da parte del PDL (partito dei latitanti), i voti dei dementi che hanno seguito quella serie di minchiate televisive lo premieranno con un posto in parlamento, dove potrà continuare a far danni, assieme al suo degno "collega" barbareschi ed a quella svampita della carlucci.
il suo primo emendamento sarà sicuramente quello di far cambiare il Transatlantico in Cinecittà!
CRONACA NERA(?)
Milano: Gli uomini del Commissariato di Gallarate hanno sottoposto a sequestro preventivo un motel di Olgiate Olona, in provincia di Varese, utilizzato come vera e propria casa di appuntamenti e hanno denunciato tre uomini per reati legati alla prostituzione.
poi verranno anche denunciati per plagio, infatti la minestrina delle dispari inopportunità si sente offesa, oltre al fatto che non pagavano le tasse, che non l'hanno invitata all'inaugurazione, e che non avevano messo il lettone grande di putin, hanno palesemente copiato quello che accade tutti i giorni in parlamento, cioè lo sfruttamento della prostituzione per scopi politici e scopate governative!
l'inviato: Emilio Pinocchio
il direttore: Umilio Fido
prossima edizione quando me lo ricordo.
Illuministi col cucchiaino
Enormi fiumi inquinati portano continuamente tonnellate di fandonie e mistificazioni nel nostro piccolo mare italico. Noi, armati di cucchiaini, ci affanniamo a togliere parte della melma e torniamo con acqua purissima. Sembra poco, forse è inutile, ma facciamo la nostra parte. Magari, un giorno saremo in grado di armarci di cucchiai, poi addirittura di secchi, magari riusciremo a far arrivare al mare un rivolo, poi un fiumiciattolo, faremo quello che sarà possibile, ci manterremo attivi, non ci abitueremo mai a mangiare merda come troppe persone hanno imparato a fare!
Non è detto che la nostra acqua sia la migliore, metteremo in discussione anche quella, ma rispetto a quello che arriva dalle fogne attuali ci sono pochi dubbi.
“Potete ingannare tutti per qualche tempo o alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo.” Diceva Abramo Lincoln.
Manteniamo accesa una fiammella, mentre le tenebre della propaganda sembrano avvolgere tutto, cerchiamo di mantenerla viva e di alimentarla, di propagarla, di rischiarare qualche mente ottenebrata, impariamo a tenerla accesa anche mentre cercano di spegnerla con fiotti di liquami, rendiamola sempre più brillante e vivace.
Cerchiamo le informazioni più interessanti che difficilmente filtrano, valutiamo quello che avviene ogni giorno, osserviamo la realtà con senso critico, con onestà, senza sentirci depositari della verità, ma immuni, assolutamente impermeabili alla disinformazione che tenta di riscriverla nel modo che più fa comodo ai potenti. Ritroviamo il significato delle parole, il valore di quello che si dice e si fa, non diamo niente per scontato, proviamo anche ad immaginare mondi nuovi, nuovi stili di vita, nuove possibilità di incidere sulla realtà, puntiamo alto, non partiamo già disperati, tentiamo di costruire qualcosa, che ancora non sappiamo dove possa arrivare, consapevoli di essere armati solo di un cucchiaino, ma comunque determinati, consapevoli dell'apporto che comunque daremo. Poi se finiremo solo per sfogarci un po', se l'unico risultato sarà quello di non impazzire di non omologarci, comunque sarà stato un buon risultato.