martedì 13 maggio 2014

Un Futuro realizzabile



"Ho dipinto un futuro che è completamente realizzabile", dice Eric Drooker nella copertina di questa settimana de THE NEWYORKER.

"Un futuro luminoso, dove tutta la tecnologia rappresentata già esiste, ma quello che manca è il potere politico per farlo accadere".

Drooker dice che la città di New York ha tanto potenziale. Quando la si sorvola, si vede che New York è un mare di tetti piani, vuoti, separati dalle strade che sembrano piccoli vicoli.
Il sogno di Drooker, che amava essere un ragazzo di New York, era passare il tempo sui tetti. Sostiene che nessuno li abbia mai usati e questo fatto era per lui incredibile. Lui immagina una New York dove  la gente vive sui tetti e fa crescere giardini e gode di una vista mozzafiato, con davanti tutta la città. Un luogo magico. 

Per chi interessa qui un link a una serie di copertine del THE NEWYORKER che fin dal 1930 ha immaginato una vita piuttosto interessante sui tetti di New York.

Come si vede dalla copertina de THE NEWYORKER abbiamo tre tipi di tecnologie MATURE E REALIZZABILI che portano all'uso di rinnovabili e al risparmio energetico:

1) EOLICO
2) FOTOVOLTAICO
3) TETTI VERDI.

Tecnologie che riducono le emissioni di gas serra, ma creano anche un microclima migliore di una spianata di cemento.
I tetti verdi portano soprattutto al recupero delle acque piovane, poiché prevedono vegetazione viva e smorzano l'effetto isola delle aree urbane. Il raffrescamento urbano porta a un risparmio energetico piuttosto consistente (minor uso di climatizzatori per esempio) e di conseguenza minori emissioni di gas serra tra cui il biossido di carbonio, anche se in minima parte. I tetti verdi si possono e si devono fare con elementi erbacei e arbustivi autoctoni, seguendo i principi della bioarchitettura, con apposito sistema di smaltimento/recupero di acque meteoriche.
Tale soluzione non soltanto consente il risparmio energetico dovuto all'effetto isolante, ma limita il surriscaldamento estivo grazie alla formazione di micro-circolazioni d’aria, regola il deflusso delle precipitazioni, protegge dall'inquinamento acustico, diminuisce l'inquinamento atmosferico da polveri e biossido di carbonio e limita l'impatto visivo garantendo l’integrazione con il paesaggio circostante. Da non dimenticare che riduce anche i consumi idrici favorendo il riutilizzo delle acque, in particolare di quelle depurate, per utilizzi non potabili.

UNA MERAVIGLIA. 

In Italia per i tetti verdi abbiamo una normativa di riferimento, la UNI 11235:2007 “Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde” attualmente in fase di revisione.
C'è anche il sito dell' ISPRA, dove è disponibile una Linea Guida denominata "Verde pensile: prestazioni di sistema e valore ecologico” che tratta in modo specifico dei tetti verdi e della loro funzionalità. Un ottimo sistema per grossi edifici pubblici, per edifici commerciali.

Il problema rimane il fatto che abbiamo POLITICI ignoranti, poco preparati e circondati da portatori di lobby poco interessati al Futuro di tutti, se non al loro.


Nel dicembre 2013, il Consiglio dell’Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo di investimenti effettuati nell'ambito della Politica di coesione dell’UE per il periodo 2014-2020. 
Tra gli elementi chiave del nuovo approccio è una strategia mirata allo sviluppo urbano sostenibile.

Indico anche un report di Grosvenor, un grosso gruppo immobiliare di proprietà privata (quindi non una istituzione) che possiede fondi immobiliari in tutte le città del mondo e ha redatto un rapporto sulla sostenibilità della aree urbane, ritenendo tale principio fondamentale per il loro business (siamo in pieno B.A.U.).

Serviranno risorse ma soprattutto risparmi di risorse per sopravvivere anche all'impatto demografico che non accenna a smettere e di cui NESSUNO vuole parlare. Come se fosse un Sacro Graal.

Immaginiamoci ognuno nella propria casa come se fosse il Pianeta e quindi da dove non possiamo andare da alcuna altra parte. Immaginiamoci la casa occupata da sempre più persone, una bella casa da 100 e più metri quadri per due, diventa sopportabile in 4, pesante in 10 e via via...con un frigo solo, sempre più vuoto, poca acqua, rifiuti dappertutto e SOPRATTUTTO un CALDO SOFFOCANTE.

Questo è il FUTURO.

Questo invece è un link a un eccellente articolo sulla sovrappopolazione. Chi vuole capire, capisce, chi si fa ancora fregare da sovrastrutture religiose o altri tipi di ipocrisie -tipo la legge consumistica del libero e infinito mercato - no.

C'è chi ci guadagna in tutto questo, di sicuro non il 99% della popolazione mondiale. Infine un altro report sulla popolazione mondiale di Neodemos, che parla dei tre futuri giganti di popolazione, India, Cina e USA.

Drooker ha una visione ottimistica, io molto meno, ma di sicuro ha ragione: le tecnologie per rendere più sostenibili e resilienti le città ci sono.
Bisognerebbe usarle.