venerdì 1 febbraio 2013

COME TI PEGGIORO IL CLIMA

Un ringraziamento all'ottimo Massimiliano Rupalti e al lavoro di traduzione per questo video.

 

Questo post segue il pensiero degli ultimi due: LA FOLLIA UMANAIL CLIMA STA PEGGIORANDO TROPPO VELOCEMENTE.

Il petrolio convenzionale sta finendo, lo sanno soprattutto le compagnie petrolifere. Lo sappiamo anche noi consumatori perchè, visto che con il petrolio si ottiene quasi tutto (energia, trasporti, trasformazioni industriali), vediamo calare il nostro reddito, ogni giorno ci misuriamo con aumenti, di tutto.

Il petrolio convenzionale, assieme alle altre fonti fossili che emettiamo in atmosfera dalla data standard del 1750, inquina l'aria. La inquina di brutto, perchè BRUCIAMO ALBERI INESISTENTI, ovvero non siamo a bilancio zero come quando bruci un albero esistente e riporti in atmosfera il biossido di carbonio che l'albero stesso ha provveduto a catturare.

L'aria inquinata fa male. Molto male.L'agenzia Europea per l'ambiente (Eea) LO DICE A CHIARE LETTERE.

Il pensiero dell'Agenzia Europea per l'Ambiente è chiaro:
"L’Europa non ha imparato nulla dalle catastrofi ambientali e sanitarie del passato. Non solo, non ha fatto niente per impedire che i suoi cittadini smettessero di fidarsi di lei".

Lo dice nel suo nuovo monumentale Rapporto denominato "IL COSTO DELL'AVER IGNORATO I SEGNALI DI PERICOLO".:
“C’è stato un collasso della fiducia non solo nelle istituzioni, ma anche nelle grandi compagnie”.

Che, secondo lo studio Eea, in alcuni campi sono arrivate "a corrompere o minare la regolamentazione comunitaria, manipolare la ricerca e pressare i governi “per il proprio beneficio finanziario”.

Un tono duro e inusuale quello dell’Agenzia.
Parola d’ordine?

Allerta, soprattutto considerate le avvisaglie che ci si ostina a ignorare, e i costi che ci si avvia a sostenere. 

Inclusi quelli dovuti all’inquinamento atmosferico, vera e propria piaga che, anche in questo 2013, ANNO EUROPEO DELL'ARIA, porterà il mezzo miliardo di cittadini Ue a sborsare 250 euro a testa. E altri 250mila a morire prematuramente. 

Il principio di precauzione sacrificato al profitto.
Ecco le prime parole del Rapporto citato:
“C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel modo in cui viviamo oggi” .
Se si fosse seguito il “principio di precauzione”, si sarebbero potuti evitare enormi danni ambientali e la perdita di migliaia di vite umane.
Noi europei (italiani ancora di più) abbiamo spesso seguito, nel bene e nel male, ciò che fanno oltre oceano, come se fossero "i migliori".
Vediamo di seguirli anche adesso, e soprattutto quando i loro errori scatenano effetti precisi DA EVITARE.
Come l'aumento dei gas serra causato dall'estrazione di petrolio da scisti.
Il petrolio convenzionale sta finendo, ripeto, e quindi il mondo B.A.U. monotematicamente puntato sulal crescita, pensa a quello di scisti, anche con il nucleare.
Ma il petrolio convenzionale HA GIA' CAUSATO DANNI AL CLIMA, riscaldando l'atmosfera che si progette dallo spazio.
URGE FRENARE L'USO DI FONTI FOSSILI.
URGE SPINGERE VERSO LE RINNOVABILI che possono creare UN ECCELLENTE NUOVO PERCATO DI GREE ECONOMY, quello si in crescita.
URGE CAPIRE CHE fino ad oggi, i Paesi ricchi HANNO SPRECATO MANGIATO E SPORCATO.
E adesso basta, adesso pensiamo a uno stile di vita ETICO, senza eccessi, senza forzature e soprattutto SENZA DISUGUAGLIANZE, la base vera profonda del Cambiamento Climatico.