mercoledì 31 marzo 2010

Amore contro invidia ed odio.

Amore ed odio. Come spesso accade l'imbonitore di Arcore cerca di creare contrapposizioni primarie, fondamentali, attribuendo a se la parte percepita come positiva ed agli altri quella negativa. Potrebbe funzionare con qualunque cosa, ma scegliendo contrapposizioni molto cariche emotivamente, dove una parte sia palesemente positiva, l'effetto si accentua notevolmente.
Quello che mi chiedo, però, è come fa ad attecchire una cosa del genere. Perché molte persone credono ad una cosa del genere? Di cosa si alimenta una tale falsità?
Forse molte persone non se lo chiedono proprio, è per questo che funziona. Se una frase del genere passa senza essere valutata attentamente, agisce ad un livello non cosciente, molto potente, una volta superata la barriera della razionalità ed entrata nel subconscio, essa rafforza l'appartenenza in quel gruppo, in quella parte politica, quasi nessuno vorrebbe sentirsi colui che odia e che prova invidia, quasi tutti invece vorrebbero sentirsi parte del partito dell'amore. Se ti viene detto che è così, che sei nel giusto e non valuti in profondità la cosa, nessuno la mette in dubbio, o lo fa molto debolmente, questo diventa un dato di fatto e sei disposto a sostenere quel gruppo (che ti fa sentire nel giusto) anche contro evidenti cose sbagliate.
La crescita del consenso intorno a lui, si è alimentata molto di questi giochi e queste suggestioni si sono sedimentate nel tempo e non sarà facile spostare le persone da queste posizioni.
Proviamo comunque a capire quali potrebbero essere gli argomenti di un'affermazione del genere. Evidentemente è una variante, ancora più carica emotivamente, di quella tra comunisti e... ecco non è necessario specificare l'altra parte, in questa maniera è ancora più inclusiva. Se fosse tra destra e sinistra, molti non si sentirebbero di far parte della destra, invece così ognuno ci mette quello che si sente. Sottinteso c'è anche che loro sono coloro che hanno successo e sono ricchi, dall'altra parte ci sono coloro che non sono riusciti ed odiano. C'è in questo una certa concezione presociologica per la quale il povero lo è per voler di Dio, perché ha delle colpe da espiare, perché è incapace, ed il ricco è tale perché merita di esserlo. Anche in questi sottintesi, chi è già suggestionato da lui, si sente ancora più vicino, si identifica con lui, non è ricco, ma vorrebbe esserlo, non lo è ancora, ma lo sarà, da quella parte c'è la ricchezza.

Queste suggestioni si alimentano anche dell'erronea comprensione (alimentata da arte), di alcuni concetti, per cui la volontà di redistribuire più equamente, di aiutare chi parte da situazioni più svantaggiate, il senso di fratellanza (che a rigor di logica sarebbe molto più vicino all'amore) viene visto come odio per chi è ricco.
Io personalmente (ma credo la maggior parte di coloro che si contrappongono a quella parte politica) non ho niente contro chi è ricco, anzi posso ammirare chi si arricchito onestamente, ci sono molti imprenditori che hanno avuto idee vincenti, che le hanno realizzate e che hanno dato lavoro, posso ammirare anche, al limite, chi ha utilizzato tecniche di marketing aggressive (e che posso criticare per molti altri motivi) come Bill Gates, ammiro professionisti in gamba nel proprio campo, chi guadagna perché le sue competenze sono ambite e gli vengono offerti alti compensi. Non ci vedo niente di male. Ma non posso certo ammirare, invece, chi ha fatto del guadagno il suo unico scopo, chi si è arricchito con l'inganno, con l'illegalità, a discapito di chi invece le regole le ha rispettate. E quì ritorniamo alla solita contrapposizione che c'è nel nostro paese tra chi vuole una società civile, in cui ci sono regole condivise che vanno rispettate da tutti e chi invece vuole continuare con questa situazione di ambiguità, in cui le regole valgono fino ad un certo punto e quello che conta è chi fa una certa cosa, le amicizie, le conoscenze che ha. Quindi non valgono le competenze, il merito, ma l'aiuto sottobanco. Forse l'invidia sarebbe nei confronti di chi può godere di qualche privilegio immeritato? Io, ma credo molti con me, preferisco avere qualcosa di meno, ma sapere che è tutto merito mio, invece che dover ringraziare la benevolenza di qualche potente. Forse non è così per chi lo segue invece, che si aspetta qualche contentino, qualche briciola.
Mi pare, quindi, che l'invidia possa annidarsi più tra i suoi seguaci, che non tra chi lo contrasta. Io non vorrei assolutamente essere al suo posto, l'unica cosa che mi manca è il tempo e lui, probabilmente, ne ha meno di me. Non potrei sopportare il pensiero di aver calpestato tante regole, di aver commesso tante ingiustizie, di aver prevaricato tante persone solo per denaro e potere. Tra l'altro qualcuno diceva: "Non potete servire a Dio e a mammona".
Dunque dov'è l'amore e dove'è l'odio? Mi pare che la situazione sia esattamente contraria a come viene proposta, mi pare evidente che l'amore sia in chi vuole attenuare, almeno in parte, le disparità, in chi vuole accogliere lo straniero, in chi vede l'altro non come un'opportunità da sfruttare, ma come un fratello.
Allora perché facciamo passare delle falsità così colossali senza replicare per le rime? Perché sono talmente stupide che non ne vale la pena! Apparentemente è vero, ma se consideriamo come agiscono, come rinforzano il senso di appartenenza in quella parte, come vengono accettate acriticamente, non possiamo farle passare e dobbiamo abbassarci a confutarle.

sabato 27 marzo 2010

TG-MANDI... settimana

La redazione, appena uscita dalla cantina nella quale si era rintanata per sfuggire al lavoro, sforna una settimana di notizie.

domenica 21 marzo 2010

I giornali sembrano più dei manuali di aritmetica che dei fornitori di notizie.
Il balletto delle cifre tra PDL e questura riuscirebbe a sconvolgere anche un premio Nobel per la metematica (lo sò, il Nobel per la matematica non esiste, ma adesso non ricordo qualè il corrispondente).
Secondo i berluscones, in piazza c'erano un milione di persone, mentre per la questura non superavano i 150.000.
Anche il matematico gasparri ne è convinto, infatti ha criticato il questore, reo di avere un metro diverso dal suo.
mah!
Strano, però, che quando sono gli altri a manifestare, la questura dica il vero, e invece, quando sono loro, il falso.
Misteri della matematica, e anche della fisica.
Certo che se tutti i manifestanti erano della "stazza" di brunetta, forse forse...

lunedì 22 marzo 2010

E' stato fissato per il prossimo 22 aprile davanti al gup di Milano il processo con il rito abbreviato per Massimo Tartaglia.
poveretto lui, che sembra sia un poco impedito, non può usufruire del legittimo impedimento, evidentemente legittimo solo per impediti molto più grandi.

La Sindone va in vetrina su Facebook e si affaccia anche su Youtube
Il sacro lenzuolo di lino viene esposto oltre che sul social network anche sulla piattaforma di condivisione video.
Finalmente tutti potranno vedere il volto di Cristo, per poter vedere invece la faccia da culo dei pedofili in giro per il Clero, così almeno da poterli evitare, dovremo aspettare ancora duemila anni, calcolando la velocità di reazione del Vatic-ano!

martedì 23 marzo 2010

Da qualche parte ci sarà scritto, sulla Bibbia o sul Vangelo, che i vescovi, arcivescovi e cardianali "devono" mettere il naso anche negli affari che non gli riguardano, altrimenti non si capisce perchè continuino ad interessarsi della politica degli altri stati, in particolar modo del nostro.
Ora i "prelati" ordinano ai cattolici di votare per coloro che sono "per la vita, l'amore e contro l'aborto".
A parte il fatto che non mi risulta che qualche lista sia "per la morte e l'odio", ma chissà perchè continuano ad interferire sui cazzi altrui.
Non sarà mica che hanno capito che la bonino a roma farà un bel culetto al pdl, partito del loro carissimo amico nano, divorziato e frequentatore di puttane, quindi ottimo rappresentante cattolico e moralmente vicinissimo al vangelo "secondo loro"?

Allora per par condicio io consiglio a tutti di votare per quelli che vogliono che il vaticano si trasferisca in palestina, terra natia del Cristo da loro adorato!

mercoledì 24 marzo 2010

Siamo alle solite.
Il micronano, non sapendo come spiegare i casini che ha fatto in sedici anni, quello che ha promesso e non ha mantenuto, la fuga di berlusconiani delusi, cheffà?
spara a zero contro i magistrati rei di non lasciar truffare, comprare, rubare, corrompere i suoi uomini.
Un disco rotto che ha rotto anche nel pdl.
Dal basso del pulpito della piazzetta semivuota sul quale "sale" tutti i giorni, ha trovato una nuova scusa per giustificare il suo "non" governo:
"la sinistra è incapace di governare, ed è legata a di pietro".
Spera solo, nanerottolo, che la lega non si prenda le regioni del nord, altrimenti, invece che bossi venire ad arcore con il cappello in mano e il pannolone nei pantaloni, sarai tu che dovrai andare a pontida, con il libretto degli assegni in una mano e le riforme federaliste nell'altra!

giovedì 25 marzo 2010

In attesa che salti il tappo del tappo, pare stia saltando quello "divino"!
sembra che il vatic-ano non abbia preso in seria considerazione le denunce fatte da parecchi vescovi riguardanti molestie sessuali praticate da un prete americano su bambini sordimuti.
La povera testa di cazzo ha chiesto di non essere giudicato perchè pentito e in cattiva salute.
Giusta motivazione, secondo il clero?
Benissimo, allora io li mando tutti a fare in culo, anzi, a prenderla nel culo (purtoppo gli farà piacere) e nel caso di denuncie da parte loro, mi pento e mi faccio venire la febbre!

Brutta razza, l'ho sempre detto e ogni giorno che passa me ne convinco sempre più!

venerdì 26 marzo 2010

Come al solito, sotto le elezioni, il nano ne inventa un'altra per rendersi "vittima" della sinistrata sinistra.
Oggi è stata "recapitata" una busta con polvere grigiastra nella villa di arcore.
immediatamente avvisati dalla segretaria i carabinieri che l'anno sottopostad analisi presso i pompieri di milano.
Prevedo che scopriranno che sarà la cenere della costituzione, inviatagli da calderoli che l'avrà bruciata insieme alle leggi inutilmente rese inutili.
Oppure sarà la segretaria leghista che si è sbagliata ed invece che spedirgli la dose quotidiana di coca, le ha mandato la cenere degli spinelli dell'ultima riunione di "gabinetto".

sabato 27 marzo 2010

Non bastavano i balletti sulle cifre delle manifestazioni in piazza, ora ci sono anche quelle sulle trasmissioni, in piazza.
non sapremo mai quanti spettatori hanno seguito "raiperunanotte", perchè sommare le cifre tra telespettatori davanti alla tv, videospettatori davanti al pc, e quelli presenti nelle piazze non sarà facile.
la questura conta quelli in piazza, i "soliti" contano quelli sul satellite e digitale, la polizia postale quelli davanti al monitor?
mah!
Io so solo che il governo si è reso conto che ha fatto una cazzata.
Oltre che levare spettatori alla già disastrata rai, ha tolto anche gli introiti della pubblicità, ma questo viene a favore della mafiaset, per solo caso in mano al micronano.
Che lo abbiano fatto apposta?

In compenso il cavaliere mascarato è sempre in tv, manca solo nelle previsioni del tempo e nel segnale orario, e poi siamo a posto, alla faccia della "dispar incondicion".

Nella noiosa giornata del teorico silenzio politico, le poste sono invece indaffarate a portare buste a tutti i politici del pdl e della lega, contenenti polveri varie, proiettili, minacce e altre cazzate, insomma come venerdì.
Hanno trovato il sistema di far rumore anche durante il silenzio.

Pasqua: secondo Federalberghi, 9,2 mln italiani andranno in vacanza (+8%) ma 38 mln staranno a casa.
Degli altri 12 mln si devono essere perse le tracce, o forse si saranno nascosti nelle uova di pasqua?

Andremo a votare la mattina presto, e poi leveremo le palle dal mare per andare in montagna, dove il voto ci guadagna.
Fate il vostro doveroso dovere di voto anche voi, pensandoci bene!
Ricordate che per mettere una "croce" a chi sapete basta una "X" nel posto giusto.

ALLA SETTIMANA PROSSIMA, SALVO "EPURAZIONI"!

giovedì 25 marzo 2010

Pretendere l’onestà


Mi piacerebbe capire.
Capire come mai, mentre ad alcuni risulta che la magistratura Italiana sia una delle magistrature più produttive al mondo, per altri è un covo di fannulloni.
Basta pensare ai 300mila processi dell'Inghilterra contro i 3milioni dell'Italia, passando per il rischio di aumento della pena per chi ricorre in appello negli altri paese europei, contro la certezza che in Italia al massimo rimane immutata a ciò che viene giudicato in primo grado. A questo aggiungo che se non viene ritenuto plausibile, in altri stati più civili del nostro, un eventuale appello da parte di un imputato giudicato colpevole,viene respinto! In Italia no! Per ogni processo si svolgono tutti i tre gradi di giudizio senza rischio alcuno. Anche da questo le gravi lacune di risorse, che colpiscono sempre più proprio un organo di garanzia come la magistratura, bersagliata di continuo da attacchi fuori luogo che non prendono minimamente in considerazione le motivazioni del suo operato, quando non le negano addirittura. Certo, ci sono le mele marce anche lì, come dappertutto, ma loro li arrestano i loro che delinquono; invece in certi ambienti, si sa,
li promuovono, li candidano, LI PREMIANO!
Mi piacerebbe capire come mai, nonostante la legge sia chiara sul punto che uno stesso governatore non possa presiedere per più di due mandati la presidenza di una regione, in Emilia Romagna ne abbiamo uno che si presenta per la terza volta, ed in Lombardia lo stesso si ricandida per il quinto mandato.


Mi piacerebbe capire, il Vaticano. Il Vaticano, la chiesa... Come lo/la vogliamo chiamare: la C.E.I. e la sua gravissima ingerenza proprio sotto periodo elettorale. Why? Perche? Evidentemente c'è un interesse a favorire una certa parte politica che potrebbe chiudere un occhio - ma anche tutti e due - su certe operazioni dello I.O.R. ...! Una mano lava l'altra, no?!?
Poi mi piacerebbe capire come mai una presidente di regione, che dovrebbe essere più vicina ai propri cittadini, proprio in quanto di sinistra, possa fare certe gaffe (secondo voi cosa dice?).
Certamente sempre meglio della lega: se volete vedere una regione in ginocchio, piemontesi, votate Cota.
Però mi piacerebbe sapere come mai dobbiamo sempre cercare di scegliere il meno peggio. Anzi lo so.
Il fatto che al peggio non c'è mai fine è vero, però questo non giustifica l'operato della sinistra, come minimo, degli ultimi 15 anni. Hanno rinunciato ad essere migliori.
Il ricorso alla corruzione è diventato da decenni il sistema su cui si regge l'amministrazione statale, ed il risultato è l'impoverimento della classe media, che si ritroverà presto ad essere povera.
Il Lavoro è un disastro, i sindacati fanno finta di essere dalla parte dei lavoratori che sono diventati una merce. Presto, se non cambia la tendenza, lavoreremo 8 ore per del cibo.
Mi figuro una città come in Blade Runner: una metropoli smisurata piena di poveracci che vivono alla giornata tra sporcizia e delinquenza, e ricconi che vivono in lussuosi grattacieli con ogni comfort nel disprezzo totale della vita altrui... Ma la realtà supera sempre la fantasia.
Per ora c'è ancora la via di mezzo.


Mi piacerebbe capire, vorrei capire, la cecità di buona parte della gente; cecità che non fa vedere il comportamento, senza scendere alle azioni - che meriterebbero un capitolo a parte - della classe politica al governo. E non voglio riferirmi solo al governo odierno, anche se è quello che sta facendo più danni fino ad ora. Quanto ci vuole perché anche i berluscones si sveglino e vedano che sono presi per il culo come tutti?
Non mi piacerebbe conoscere fino a che punto di disperazione si debba arrivare prima di capire che così non va e cominciare a darsi da fare seriamente per cambiare le cose.
Compatti Gente!
Rimaniamo uniti, e facciamo sentire la nostra voce. Per ora votiamo il meno peggio, ma appena è il momento, afferiamo il toro per le corna e costringiamo i disonesti a cambiare strada: se non fai bene un lavoro ne fai un altro, e se hai rubato... IN GALERA!
Cominciamo col non tollerare i limiti all'informazione, non tollerare la censura, non tollerare ingerenze da organi esterni allo stato che hanno interessi loschi e che, guarda caso, vanno sempre contro il progresso scientifico e tendono a mettere in posizione di svantaggio una parte della popolazione.
Pretendiamo il rispetto della costituzione, quindi, pretendiamo che venga insegnata a partire dalla scuola elementare. Pretendiamo che la legge sia uguale per tutti!


P.S.
Questa sera "RAI per una notte", non mancare.

lunedì 22 marzo 2010

LA SALUTE

Oggi sto male. Sono a casa con una simpaticissima influenza primaverile, nel senso che mi è venuta all'inizio della primavera.

Le previsioni meteo mi stupiscono da giorni per le stranezze che raccontano, parlano di pioggia eppure non solo non piove, ma il livello di umidità ètalmente elevato che mi sento una orchidea, una specie protetta alla quale è necessario l'umidità fino al 100% per sentirsi a proprio agio.

Solo che non sono una orchidea.
Sono una normale personcina a cui dopo dieci giorni di aspirina con vitamina C e antisintomo influenzale è sopravvenuta la classica influenza. Febbre (38°), tossetta e mal di schiena. Anche grazie alla fottuta umidità.

Così mi toccherà stare a casa, bere thé, brodini, verdurine, frutta cotta (aiuto), e quando tornerò al lavoro troverò solo una pila più alta di cose da fare.

Però nessuno mi toglierà il lavoro, e soprattutto ho immediatamente ricevuto conferma dal mio medico di base che sarà da me, al mio domicilio, entro il primo pomeriggio, per visitarmi.

Brunetta ha ristretto l'orario libero (quello durante il quale posso uscire) costringendomi a stare in casa praticamente tutto il giorno, ma devo dire che io ho sempre e solo utilizzato la malattia perchè stavo male e quindi non è una cosa rilevante. Insomma a casa ci sto perchè non mi sento bene.

Certo adesso se voglio, posso solo uscire dalle 13 lle 15 e farmi una spesa, sempre che ne abbia la forze e che vicino ci sia un supermercato aperto perchè i negozi di vicinato chiudono proprio in quel lasso di tempo. E anche le farmacie.
Sennò dovrei uscire dopo le 18, orario che in inverno coincide con il buio e il freddo maggiore.

Ma sono fortunata, ho un marito sano che può farlo per me.

In più il mio "ricco" monostipendio sarà decurtato perchè Brunetta ha visto che una parte dello stesso è dedicata alla presenza, per cui se non sono presente mi verrà decurtato.

Chi legge questo allucinato post si domanderà, che cosa c'entra tutto ciò con Obama?

Poco o nulla, a parte il fatto che in questo momento io, nonostante le idiozie di Brunetta, le STRONZATE (in senso tecnico) di Berlusconi & berlusconiani,

GODO DI UNA SANITA' PUBLICA.

E anche discreta.

Da oggi 22 marzo anche negli USA avverrà una cosa simile. Simile non uguale. Il welfare europeo è un sogno per gli americani.

E in Italia se vuoi abortire (OK non siamo Stati federali) lo puoi fare, anche con la pillola abortiva e ti pagano anche l'ospedale. Si lo so che la sanità in Italia non è tutta uguale. Ma decisamente meglio di quello che c'era prima della riforma Obama negli USA.

E hanno vinto di misura, sette voti. E 34 democratici hanno votato contro.

Io non sono lucidissima, ma la domanda che faccio la dovevo fare e spero che i miei amici blogger mi rispondano.

Non vi sembravano facce simili quelle degli americani anti riforma sanitaria e quelle dei berlusconiani???

Non c'è la stessa irreale follia nel NON volere la riforma sanitaria?

Leggete qui per la riforma Obama.

Il Washington Post ha detto che Obama se ne pentirà?

Ma di che cosa?
Di aver pestato le dita alla ricchissime e dittatoriali assicurazioni americane?
Eppure quando ha salvato la ghirba delle banche (non proprio degli angioletti) invece andava tutto bene?

Quando vedevo in video quelle truppe di cittadini americani anti riforma mi chiedevo PERCHE??

Perchè non volere la riforma?
Che cosa gli va in tasca a loro?
E' palese che così com'era era pure antieconomico, poco efficiente, e dunque?

Un po' come quando vedo i malati di berlusconismo, più pericolosi di Berlusconi, se possibile.

Lì a sfoggiare bandiere e cori da stadio....ma non sono loro al governo?
Contro chi manifestano?
Contro se stessi?
Contro la magistratura?
E perchè? Berlusconi ci guadagna, ma loro?

Insomma troppe domande, forse legate la mio stato di salute.

Ma vivo in Italia, ho il welfare abbastanza buono, mi verrà il medico a casa a visitarmi e a portarmi carte o anche medicine. E' già successo.

Ho un medico giovane, simpaticissimo e preparato. Figlio di un medico condotto d'altri tempi e infatti ne ha mantenuta la tradizione.

AUGURI OBAMA!!!
E auguri a 32 milioni di americani che finalmente potranno curarsi.





giovedì 18 marzo 2010

UNA RIFLESSIONE







Da questa nota di Serra è partita la mia riflessione, durante il tragitto in auto.
E così mi sono detta quanto segue.
Se io e molti come me sono una anomalia è evidente che Berlusconi ha tutto il diritto di dire che è una vittima.

La maggioranza vince.
Tuttavia io e molti come me non crediamo affatto che Berlusconi sia una vittima.
Io credo che lui sfrutti la disattenzione e la manipolazione mediatica per farlo credere, ahimè, ancora a molti.

Ha creato un legame emotivo con molti cittadini spettatori mediasetRAI.
Luttazzi lo spiega molto bene nel suo libro "La guerra Civile Fredda".

E sta continuando. Ma credo che alla fine diventerà un boomerang anche per lui.

Il lancio della statuetta per molti non è credibile, ma calcolato e adatto alla bisogna si.

Teniamo presente che Berlusconi si sveglia ogni mattina con caffè e statistiche.

E poi agisce di conseguenza e questo forse spiegherebbe il perchè di tante
disattente affermazioni seguite da immancabili negazioni.
Anche negazioni di evidenza.

Una tecnica che usano molti dei suoi seguaci.
Fede e Minzolini. E altri media.

La disattenzione fa si che le stronzate diventino verità,
quando invece sono la cosa più lontana dalla verità.
Le bugie conoscono la verità.

Adesso dalle intercettazioni (continue e tante, si parla di questo
e non di campagna politica) risulta che Berlusconi e la sua famiglia siano
minacciati con tanto di invio di pallottole.
Pare lo dica lui a un altro durante delle telefonate.
E pare che risponda anche che tutto questo è causato da una
campagna denigratoria (della sinistra of course e dei suoi seguaci, tra cui annoveriamo anche i votanti PDL) DAL SITO DI LUTTAZZI : il concetto di libertà

Che fare? Credere alla sua ingenuità quando è palese che la destra stia temendo
che molti dei cittadini di destra NON andranno a votare PDL,
forse disgustati o chissà, magari attratti dalla Lega?

E poi, tornando alle intercettazioni, siamo sicuri di voler sentire
tutto quello che si dicono i politici? O forse ci piacerebbe vedere qualche risultato?

La crisi c'è, è pesante, gli imprenditori soffrono di una mancanza di obiettivi
a livello nazionale, in Europa vanno un pochino meglio ma da noi stentano,
e qui nel profondo NordEst non reinvestono i soldi perchè non
vogliono licenziare.

La Pubblica Amministrazione è gravida di mancanza di organizzazione
da anni, e adesso è pure diventata un parafulmine per qualsiasi problema.

E infine concludo con una notizia che solo "Italia Oggi" da, una nuova
cosa su cui riflettere: Dal librio della D'Addario "Gradisca Presidente"
faranno un film, e la parte di Berlusconi la farà,
quasi sicuramente e pagato fior di soldoni, Alain Delon.

NON HO PAROLE.

martedì 16 marzo 2010

Alcuni punti importanti: diritto e dovere


Vorrei richiamare l'attenzione su alcune cose che ritengo importanti.
Sono rimasto d'accordo con i post che ho letto, a favore del voto. Vorrei cioè avvallare la tesi che andare a votare, costituisce un vantaggio che supera di gran lunga quello dell'astenersi.
Non recarsi alle urne equivale a sottrarre un voto che si contrappone alla destra che abbiamo ora ai vertici dello stato, e che tutti sappiamo con quali risultati.
Ovviamente, anche a destra, disgustati dal modo di condurre la politica, in tanti diserteranno il voto. Ma perché controbilanciarlo? Non ce n'è assolutamente motivo!
Molti - per la verità anche io - potranno dire che non si sentono più rappresentati dalla sinistra. Si perché la sinistra, nel Pd, è diventata veramente l'ombra del Pdl, e sinceramente, non mi sento di suggerire di consegnare a questo partito la guida del paese. Credo comunque che sarebbe un inizio per migliorare le cose. Purché si vada a votare. Se tutto il popolo della sinistra andrà al voto, votando quello che gli pare, ma votando a sinistra, o centro sinistra, facendo capire che la gente sta cominciando a compattarsi, a prendere coscienza della scelleratezza delle scelte politiche degli ultimi anni, ebbene, si darà inizio ad un cambiamento.
Come ho detto anche in un commento su un blog: quando ci si accorge che si sta per annegare, la priorità è tenere la testa fuori dall'acqua.
Ma finché qualcuno ci tiene la testa sotto, le probabilità di respirare, quante sono?
Non si creda quindi che il diritto al non voto sia una scelta plausibile!
Lo sarebbe in un paese normale. Ma in questo momento storico, per affermare la democrazia, c'è bisogno dell'apporto di ognuno di noi. Non è un diritto quello che si deve affermare, si deve affermare il dovere!
Attraverso la legittimazione dell'illegalità sempre più diffusa, quello che serve è un esempio di coerenza con i doveri civili, solo così ci sarà una riaffermazione anche dei diritti, che come si vede stanno decadendo;
ad uno ad uno ce li stanno togliendo, nell'indifferenza e nell'ignoranza quasi totali.


Pian piano ci tolgono, in un momento critico come questo, l'informazione, che dovrebbe invece darci modo di valutare le scelte. Chiaro il motivo.
A fronte di tutte le cazzate che sta facendo il governo, quanti di quelli che si informano solo attraverso la tv cambierebbero orientamento? Questo diritto all'informazione, anche se momentaneamente, ci viene tolto sotto questa presidenza. Ma è un chiaro segno della linea politica che tiene e che terrà.
Vogliamo veramente consegnarle ancora il paese? O vogliamo dare un segno di risveglio delle masse?
Io andrò a votare! E spero che ci si vada in tanti, a tutela dei diritti.
Per tutelare i diritti, bisogna esercitare i doveri. Fare il proprio dovere per salvaguardare il diritto.
L'ho detto anche nel post precedente: pensare di fare una libera scelta, senza valutare la conseguenza, non è una scelta civile. Ognuno avrà la sua parte di colpa nel decadimento della democrazia, la stessa colpa che ricade ora su chi ha votato questo regime, e chi lo a favorito non andando a votare 2 anni fa.


Post de il Russo
Post di Schiavi o Liberi


Questi sono i post, a mio avviso condivisibili, che hanno dato l'impulso anche a me per scrivere questo. Vorrei che chi è convinto come me di questo, se conosce qualcuno che non si vuole recare alle urne, cercasse di convincerlo a recarvicisi.

lunedì 8 marzo 2010

NIENTE SCUSE???


Ciao a tutti. Faccio un post semplice, ho poco tempo,
ma latito anche da tempo.

È un post dove mi pongo alcune domande, dandomi delle risposte.

1) Era giusta una competizione senza il PDL? NO DI CERTO.

2) È giusto un decreto che modifica in corsa le regole? NO DI CERTO.

3) Allora cosa fare? DUE COSE.
Primo, allungare i tempi per votare, così non si modificava nulla.
Secondo, far pagare una grossa sanzione pecuniaria a chi
ha fatto saltare i tempi.
Hanno scelto diversamente. E non sono dietrologa, io non penso
a un aiuto di Napolitano, ma penso che questa "occasione" per
smerdare il PDL (e poi farlo tornare in gioco)
sia stata NUOVAMENTE persa del PD.

4) Occasione persa dal PD? CERTO. Poteva far soffrire con cura
il PDL e poi, con grande garbo e democrazia, allungando
tempi e sanzionando, farlo rientrare in gioco. Berlusconi sapeva
che questo errore di Milione gli poteva costare almeno un milione
e più di voti persi. Lui si, ma il PD non l'ha capito.
Come al solito.
Basterebbe leggere cosa ha scritto oggi Giuliano Ferrara...
Il Giuliano Ferrara...

5) Qualcuno di voi ha sentito scuse dal PDL? NO DI CERTO.
Tutto dovuto. E i giornali affiancatori del premier a dire
che era tutto dovuto, e come al solito a dire che la sinistra
fa schifo e che è pure antidemocratica, percbè pretendeva il rispetto
delle regole. Addirittura i sinistrosi caduti nel tranello.
Infatti la Finocchiaro ha detto (DAL SITO DI LUTTAZZI);
1. Anna Finocchiaro: “Stavolta sono stati superati i limiti,
non potranno non esserci conseguenze, non possono pensare
di prendere in giro noi e gli italiani”.
2. Anna Finocchiaro: “Glielo lasceremo fare di nuovo,
e poi di nuovo ancora, e ancora…

6) Di Pietro. Continuo a pensare che non abbia strategie a lungo termine,
e che usi la folla viola come diceva Lisander Manzun...basta un nulla e la
folla si trasforma in una bestia senza capo né coda...
Insomma non mi convince.

7) Mi mancano i veri leader, quelli che pensano in lungo. Che fare?
Mauro pensa ad emigrare in Albania, ma io non voglio emigrare perchè,
ahimè, io amo questo Paese che ha dato molto e può dare tantissimo al mondo.
Abbiamo inventato il nucleare piezoelettrico, a impatto zero.
Lo sta sperimentando il CNR. E il governo ha anche dato dei fondi.
Solo che dovremo aspettare un po'. Intanto potevamo andare avanti con le rinnovabili,
ma purtroppo, nonostante fior di incentivi, nel 2020 dovremo importare energia rinnovabile dai paesi vicini, tra cui Croazia e Albania. (FONTE EWEA, European Wind Energy Association).

8) Ci hanno reso teledipendenti e depressi, incattiviti e impauriti dal diverso.
Con il razzismo ci stanno fregando. Ci controlleranno con il razzismo e la paura.
E noi, ricchi occidentali ci inoltreremo sempre più nel VIRTUALE, abituandoci ad amici virtuali, relazioni virtuali, diete virtuali, una serie di oggetti legati in rete a breve sommergerà la nostre vite. Ci peseremo su una bilancia e lei trasmetterà su facebook o twitter il peso e ci darà il “responso”. Faremo una lavatrice che darà il risultato in rete. Tutto virtuale, senza uscire di casa.

8) Ci dobbiamo riprendere la vita? Si, anche semplicemente andando a mostre,
al cinema, mangiando in piccoli locali tipici dove alla seconda volta sei amico dell’oste, passeggiando in montagna e salutando tutti quelli che si incontrano. Chiaccherando e cercando la sintonia con il prossimo, senza dover catechizzare sempre tutto e tutti.
Si fanno proseliti con il miele non con la rabbia.

Concludo parlando di un film visto da pochissimo tempo, dieci giorni fa,
appena uscito, INVICTUS.
Da un ottimo messaggio, un leader deve amalgamare e rafforzare il popolo e la nazione. E per farlo hanno usato uno sport, il rugby.
Da noi lo sport è il sostituto della nazione, in Sudafrica è diventato
il primo collante di una nazione in procinto di una guerra civile.

Un leader è tale se rischia, sennò stia a casa.

giovedì 4 marzo 2010

Tutti facciamo parte del mondo


Conoscere se stessi. Cosa significa? Sono[io] il risultato di un incrocio di geni, ambiente e culture, o veramente dentro di me esiste un "se" particolare, unico, che con la ricerca interiore potrei portare alla luce? Molte volte mi sono chiesto se facciamo tutti parte di un'unica coscienza. Se così è, non si capisce perché non ci si adopera tutti per il bene di tutti. Vuol forse dire che questa coscienza è stata seppellita in qualche angolo oscuro del nostro essere. Tuttavia non riesco a capire come ciò sia stato possibile. E' più facile credere che siamo un intreccio di DNA con influenze ambientali e culturali, che cerca di adattarsi alle circostanze, senza troppo domandarsi se quello che combina ha degli effetti buoni a cattivi, salvo nell'immediato, e, talvolta, anche in questo caso, soprassedendo disinvoltamente. Un animale, con in meno la capacità di integrarsi nell'ambiente: una specie invasiva perennemente fuori dal suo habitat.

Nello svolgersi della vita, non si deve credere che ognuno possa fare le scelte che più gli aggradano senza tenerne presente le implicazioni.

Se non facciamo tutti parte di un'unica coscienza - come a quanto pare è assai più probabile - allora il destino dell'uomo è segnato. Il continuo agire a fini egoistici, che fino ad ora ha caratterizzato le azioni di governi e gruppi di potere a vario titolo, ci porterà ad una vita sempre più difficile in condizioni ambientali sempre più critiche. La coscienza di cui parlo è una cosa che riguarda l'uomo e l'ambiente, in modo assai più superficiale di quanto non si possa credere. Non voglio parlare di spirito, anima, o altre cose che, senza a loro nulla togliere, non fanno ormai più parte del sentire collettivo. Vorrei solo parlare di buonsenso. A quanto pare, anche il buon senso è andato a farsi benedire. Non ci si vuole più bene tra la gente. Non c'è un minimo di disciplina in nulla. Le cose si fanno perché e di moda, e si infrangono le regole perché così fan tutti: se non sei furbo non arrivi da nessuna parte. Salvo poi, che non arrivi da nessuna parte comunque, perché chi arriva a dei veri vantaggi furbescamente, commette reati assai più gravi che gettare la lattina per strada o scavalcando la fila dal panettiere. Ad esempio, non si spiega, nonostante si sappia molto bene che l'alta velocità in automobile, soprattutto nei centri abitati, sia pericolosa, come mai si continua ad avere fretta di arrivare un minuto prima, con le conseguenze che tutti sappiamo. Mancanza di buon senso.

Proporrei di fare automobili più lente.

Il problema che voglio affrontare è il dilagare dei comportamenti scorretti e peggio ancora sbagliati nei confronti persino di se stessi. Non mi rivolgo direttamente a chi legge questo blog, ma indirettamente, attraverso chi lo legge, proprio a chi non lo legge. Anzi, a chi non legge proprio niente. È da un po' che io cerco di farlo a mia volta. Quando leggo qualcosa di buono su un qualche blog, ma anche su internet o sul giornale, oppure un libro, cerco di insinuare nei miei vicini, conoscenti ed amici, la curiosità del conoscere meglio ciò che ci circonda. Spingerli a leggere, informarsi. Riscoprire quel buonsenso perduto che tanto manca alla nostra società. Con questo non voglio dire che io sono un genio, anzi, spesso invece, proprio parlando con altri, capisco cose che da solo non capivo. Ma è il dibattito, lo scambio di idee che cerco. Proprio il contrario di ciò che c'è ora: l'ammutolimento, quando non l'appiattimento - assai più frequente - dell'informazione. Ci stiamo accontentando di quello che c'è senza vedere che presto non ci sarà più, e nella nostra cecità noi periremo con esso.

Conoscere se stessi. Delle due l'una: quando finalmente ci si conosce, o ci si auto-sputa in un occhio o si comincia a pensare al bene di tutti. Quando si sceglie di aggirarsi in mezzo agli altri, senza fare nulla per avere un approccio positivo, si deve comunque sapere che questo avrà una conseguenza negativa su tutti. Tanto più negativa quanti più saranno quelli che faranno così. E oggi sono tanti. La coscienza collettiva è superficiale e limitata alla percezione ( spesso falsa) di essere in tanti a fruire di un determinato servizio o a seguire un determinato programma o evento sociale. Non c'è la percezione, per i più, di vivere lo stesso momento storico, con le sue problematiche; non si arriva a capire che il problema che affligge un mio vicino, presto potrebbe essere anche un problema mio, e quindi andrebbe subito trattato come tale. E' come una specie di omissione di soccorso mondiale. Se qualcuno non si ferma a soccorrere una persona che sta male è penalmente perseguibile, ma se uno stato non fa niente per aiutare delle persone che fuggono per non morire, non succede nulla, anzi qualcuno applaude. Non c'è una presa di posizione eclatante o netta da parte di tutti. Che si fa quando uno stato invade un altro stato con false motivazioni (ammesso che ce ne siano di valide)? Che si fa per l'indifferenza che invade gli animi della gente? Glielo facciamo leggere Antonio Gramsci? Si accettano consigli e suggerimenti.